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Bismarck

Baseball su VS

Post in rilievo

ragazzi ma dove posso acquistare un cappello della nazionale? Sono stato alla sede presso il coni a roma e non ne hanno, la pagina del merchandising online chiede 10€ di spedizione...

Ma sei stato al CONI o a Roma alla sede della Federazione ? Fammi sapere, comunque la sede è in Viale Tiziano 74 6° piano, poco più avanti del Palazzetto dello Sport

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Rimini e San Marino sempre in corsa per un posto in finale

 

I Pirati vincono ancora in rimonta (5-2) contro i tedeschi Legionaere, che ora sono fuori dai giochi. La T&A si affida a Milvio Andreozzi contro i Pioneers, ma lo supporta poco. Sarà probabilmente decisivo lo scontro diretto con gli Huskies di sabato. Prima vittoria per Nettuno

 

 

Prosegue l’Europeo per Club di baseball in Olanda e Repubblica Ceca. Nella terza giornata di gara sono arrivate la prima sconfitta del San Marino e la prima vittoria del Nettuno. Il Rimini ha vinto ancora in rimonta. T&A e Pirati sono ancora in lizza per un posto in finale.

A Hoofddorp è arrivato il momento della prima vittoria per il Nettuno, che ha chiuso in 7 riprese la pratica Kotlarka Praga. Guidati sul monte da un Rodney Rodriguez intoccabile per i cechi (12 strike out e una sola valida concessa), i laziali hanno preso subito le misure al partente Vancura e sono poi esplosi contro il rilievo Cihlar. Il Nettuno ha messo a segno 14 valide, incluso un homer da 3 di Sforza. Pezzullo, schierato designato, visto che era disponibile Scorziello, ha chiuso a 3 su 3.

 

La T&A San Marino ha incassato la prima sconfitta (4-2) contro i padroni di casa dei Vaessens Pioneers.

La squadra di Bindi si è affidata in pedana di lancio a Milvio Andreozzi. Contro di lui gli olandesi hanno segnato 2 volte nelle prime 3 riprese, ma Andreozzi è comunque riuscito a tenere in partita i suoi per 7 inning (8 valide, 4 basi), prima di lasciare il monte a Ercolani. La T&A è apparsa in difficoltà contro il partente olandese Steven Van Groningen (2 valide in 7 inning), salvo poi svegliarsi contro il rilievo Cornelisse. Quest’ultimo ha concesso un doppio a Vasquez e un singolo a Reginato (unico dei suoi con 2 valide), firmando una salvezza poco gloriosa.

 

I Rouen Huskies hanno battuto (8-7) i Solingen Alligators. La loro sfida di sabato 21 giugno con San Marino potrebbe diventare un vero e proprio spareggio per giocare la finale di domenica contro i Pioneers.

 

A Brno il Rimini ha fatto un passo molto importante verso la finale vincendo (5-2) in rimonta contro i Buchbinder Legionaere di Ratisbona, che a questo punto sono fuori dai giochi. I tedeschi si erano portati a condurre al quarto contro il partente dei Pirati Enorbel Marquez. Jahn aveva aperto con un doppio e i Legionaere avevano approfittato di un errore difensivo. Rimini aveva dimezzato lo svantaggio al quinto, sfruttando i problemi di controllo del partente tedesco Reitter e aveva fallito il pareggio al settimo, quando Di Fabio era stato il terzo out a casa. Il pareggio è arrivato all’ottavo sulla valida di Spinelli contro il rilievo Larsen. A portare in vantaggio il Rimini ci ha pensato poi Di Fabio contro De Los Santos, terzo pitcher tedesco. Escalona ha salvato la vittoria di Marquez ottenendo al piatto 4 degli ultimi 5 out.

 

In mattinata per il Rimini era arrivata la buona notizia della netta vittoria (14-2) del Neptunus Rotterdam contro i francesi Senart Templiers. Ancora più netto (16-0) è stato il successo dei Draci Brno sugli ucraini del KNTU Elizavetgrad.

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sono stato alla sede della Federazione, dove mi ha accolto un distinto signore, il responsabile marketing, dicendomi che lì non c'è merchandising.

Mi dispiace. In un certo senso aveva ragione. Se ripassi avvisami, che qualcosa per Te la trovo sicuramente. Fammi sapere, mi puoi scrivere anche qui o come vuoi tu.

 

La finale di Coppa Campioni sarà ancora una volta tra due squadre della Italian Baseball League

 

San Marino supera per 2 a 1 gli olandesi dei Pioniers, grazie alla buona prestazione della coppia Guerra e Delgado sul monte di lancio e agli extra-base di Ramos e Vasquez. Rimini si fa rimontare all'8° inning dal Door Neptunus ma poi si scatena al 9°, segnando 7 punti per il 9 a 2 finale.

 

 

Per il quarto anno consecutivo la finale dell'Europeo per club sarà tra 2 squadre della Italian Baseball League. Sia San Marino che Rimini hanno infatti superato rispettivamente il Vaessen Pioniers e il Door Neptunus e si affronteranno nell'atto conclusivo della manifestazione continentale.

Al San Marino basta un fuoricampo da un punto di Jairo Ramos al 4° inning e un doppio con RBI di Vasquez due riprese più tardi per avere la meglio degli olandesi dei Pioniers per 2 a 1 e ritornare in finale continentale due anni dopo l'ultima volta, avvenuta nel 2011. Dopo un inizio molto equilibrato e dominato dai lanciatori partenti di ambedue le squadre, Guerra per la T&A e Hernandez per il Vaessen, è il solo homer di Ramos ad accendere la sfida. Al inning, infatti, la compagine olandese impatta subito il risultato grazie alla valida di Klooster, ma non è poi in grado di concretizzare ulteriormente, lasciando 2 uomini in base. San Marino sfrutta così il momento e nella ripresa successiva si porta sul 2 a 1 grazie al singolo di Macaluso e al doppio di Vasquez. Il secondo vantaggio della gara per gli uomini del manager Bindi si rivelerà decisivo. Guerra prima e Delgado poi negheranno ogni tentativo di rimonta ai Pioniers, riportando la T&A in finale di Coppa Campioni.

 

A Brno, invece, il nome della qualificata si decide solamente all'ultimo inning, dopo che all'8° ripresa il Rimini si era fatto rimontare il minimo vantaggio (2-1) dal Door Neptunus, capace di impattare il risultato sul rilievo di Marquez, che era subentrato sul monte di lancio all'ottimo Ekstrom. Dopo il momento di difficoltà, i Pirati hanno reagito con grande forza, risultando cinici, come mai era avvenuto nel corso del match (saranno 15 i rimasti in base finale), e firmando un big-inning da ben 7 punti che ha spianato la strada verso il successo. Tra i migliori nel box di battuta per la formazione romagnola ci sono Mazzanti, Spinelli e Cit, autori tutti di 3 valide, mentre Escalona, rilievo di Marquez, ottiene la vittoria finale. Per il Rimini si tratta della seconda finale consecutiva, dopo quella persa lo scorso anno contro la Fortitudo Bologna.

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Jason Grilli dai Pirates agli Angels

 

L'azzurro è stato scambiato con un altro lanciatore, il destro Ernesto Frieri

 

 

Inizia una nuova avventura per Jason Grilli. Il pitcher azzurro, infatti, è stato oggetto di uno scambio tra i Pittsburgh Pirates e i Los Angeles Angels: a Pittsburgh, in cambio del passaggio di Grilli in California, va il lanciatore destro Ernesto Frieri.34077.jpg

Il trentasettene nato a Royal Oak nella stagione 2013 aveva avuto un avvio di stagione fenomenale, tanto da guadagnarsi un posto all'All Star Game: il suo rendimento di inizio anno (dal Classic alla partita delle stelle) era stato estremamente positivo, tanto da essere uno dei migliori closer di tutta la MLB. Un rendimento che gli era valso perfino la copertina di Sports Illustrated. Alla fine della stagione i numeri erano: 33 salvezze, 0 vittorie e 2 sconfitte in 54 partite giocate (50 inning) e una mpgl di 2.70.

Quest'anno invece la qualità di gioco non era sugli stessi livelli (11 salvezze in 22 partite con 0 vittorie e 2 sconfitte e una mpgl di 4.87), tanto che qualche giorno fa i Pirates avevano cominciato a pensare a un ruolo diverso da quello del closer. Da quella decisione il passo per il trade è stato breve e ora Grilli arriva alla corte di un altro italo-americano, Mike Scioscia.

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Mazzieri convoca 25 giocatori per l'All Star Game

 

Tre giorni di ritiro, dal 9 all'11 luglio, e poi la partita contro la selezione All Star della IBL per la nazionale. Una tappa di preparazione per l'Europeo di settembre, durante il quale l'Italia di baseball dovrà difendere i due titoli consecutivi conquistati nel 2010 e 2012

 

 

Il Manager della Nazionale di Baseball, Marco Mazzieri, ha diramato le convocazioni per l’All Star Game 2014, che si giocherà a Nettuno venerdì 11 luglio, ovviamente contro la selezione All Star della IBL.

Gli azzurri si ritroveranno il giorno 9 e sosteranno una serie di allenamenti utili anche a preparare il Campionato Europeo di Germania e Repubblica Ceca, di settembre.

In totale sono 25 gli atleti convocati, così suddivisi per ruolo: 10 lanciatori, 2 ricevitori, 8 interni e 5 esterni.

Lanciatori: Luca Germano Panerati e Filippo Crepaldi (UnipolSai Bologna), Valerio Simone, Nicholas Morreale, Giovanni D’Amico, e Carlos Teran (T&A San Marino), Josè Escalona (Rimini), Frailyn Florian (Città di Nettuno), Carlos Richetti (Nettuno2), Yomel Rivera (Lino’s Coffee Parma).

Ricevitori: Mattia Reginato (T&A San Marino), Marco Sabbatani (UnipolSai Bologna).

Interni: Alex Sambucci e Renato Imperiali (Lino’s Coffee Parma), Gabriele Ermini (Enegan Grosseto), Jairo Ramos (T&A San Marino), Alessandro Vaglio e Juan Carlos Infante (UnipoSai Bologna), 35643.jpgGiuseppe Mazzanti (Rimini), Erik Epifano (Tommasin Padova).

Esterni: Paolino Ambrosino (UnipoSai Bologna), Stefano Desimoni (Lino’s Coffee Parma), Leonardo Zileri (Rimini), Ennio Retrosi (Città di Nettuno), Paul Macaluso (T&A San Marino).

Lo staff tecnico, invece, oltre che da Manager Marco Mazzieri, sarà composto da: William Holmberg (pitching coach); Gilberto Gerali, Marco Nanni, Alberto D’Auria, Augusto Medina e Claudio Vecchi (coach); Giovanni Natale (preparatore atletico); Andrea Pellegrini (medico) e Massimo Baldi (fisioterapista); Mario Falaschi (team manager).

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Nicolò Clemente è il primo giocatore italiano a firmare per i Red Sox

 

Il prospetto emiliano, classe 1998, è diventato un giocatore della franchigia dei Boston per la quale fa il tifo sin da bambino. "E' un sogno che diventa realtà" dice il ragazzo. "Ha tutte le carte in regola per poter arrivare in Major League" afferma Renè Saggiadi, lo scout che l'ha scoperto.

 

 

da Bologna, Daniele Mattioli

Nella saletta dell''Hotel Cosmopolitan" di Bologna le facce dei presenti sono particolarmente emozionate. Tutti, infatti, stanno per assistere a un momento di grande importanza per la carriera di un ragazzo classe 1998 e di riflesso per tutto il movimento del baseball italiano. I genitori hanno gli occhi lucidi dalla commozione mentre lui, il protagonista della giornata, sta firmando quel contratto che gli apre le porte del mondo del batti e corri professionistico americano. Nicolò Clemente è appena diventato a tutti gli effetti il primo giocatore italiano della storia della franchigia dei Boston Red Sox.

 

"Sono davvero molto felice, posso dire che è un 41753.jpgsogno che diventa realtà" afferma pochi istanti dopo l'ex lanciatore della Nuova Pianorese, passato alla Fortitudo Bologna pochi mesi fa "sin da piccolo ho sempre seguito le gesta di Pedroia e compagni: pensare di aver firmato un contratto per giocare nella loro franchigia è davvero splendido".

 

L'avventura di Clemente con i Red Sox inizierà a breve, in quanto il ragazzo partirà tra qualche giorno per la Repubblica Dominicana dove giocherà nella Instructional League. "Trascorrerà laggiù l'estate e l'autunno, in modo tale da valutarne la crescita e decidere in quale livello farlo militare nel 2015" ci spiega Renè Saggiadi, scout europeo dei Boston e che è stato uno dei primi a interessarsi al giocatore. "E' da 18 mesi che sto seguendo Nicolò e sono dell'idea che possa raggiungere la Major League. Ha infatti una bella palla veloce nonchè una buona varietà di lanci, compreso un controllo di primo piano". All'inizio però i Red Sox non erano dell'idea di dargli un contratto "erano scettici per via dell'altezza che all'epoca era di 177 centimetri e per il fatto che era destro. Di solito sono abituati a scegliere pitcher mancini non troppo alti, ma dopo aver mostrato loro video e report sul giocatore hanno per fortuna cambiato idea".

Gli ultimi mesi per Clemente sono stati indimenticabili. Prima l'arrivo all'Accademia di Tirrenia, poi successivamente il passaggio nella Fortitudo Bologna, con cui ha esordito in alcune amichevoli 41756.jpgpre-campionato, e la vittoria al torneo delle regioni di qualche giorno fa nella categoria Cadetti con l'Emilia Romagna "è davvero un ottimo periodo per me e devo ammettere che il lavoro fatto inAccademia con Bill Holmberg e gli altri tecnici è stato davvero importante sia da un punto di vista tecnico che umano".

Anche Monica e Giuseppe, i genitori di Nicolò, sono della stessa idea del figlio "E' stato sicuramente importante per lui andare a Tirrenia e continuare a crescere sotto ogni punto di vista. Per noi, che siamo una famiglia legata al baseball in quanto anche la sorella e il fratello più grande lo praticano, è ovviamente una grande soddisfazione''.

In passato nessun giocatore italiano aveva firmato per i Boston Red Sox. Nella giornata di oggi, Nicolò Clemente ha sfatato questo dato, coronando il sogno che aveva sin da bambino. Come si fa a non essere romantici con il baseball?

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Sempre le stesse squadre, che noia...

Parli di squadre MLB ? Beh, come nel calcio, anche in Grande Lega ci sono le più famose o le preferite, e i Boston Red Sox sono sicuramente una delle più famose e vincenti (salvo il periodo della "Maledizione del Bambino"), insieme ai New York Yankees, ai Phillies di Philadelphia, ai Dodgers di Los Angeles, ai San Francisco Giants, ai Detroit Tigers....................., ai St. Louis Cardinals (sicuro ne dimentico qualcuna). Se ti riferisci invece alle italiane, anche li le più famose sono quelle, poi con il campionato organizzato in franchigie, senza retrocessioni, davvero sono sempre quelle.

 

Colpo grosso al Città di Nettuno All-Star Game: arriva Tom Stevens, nipote di 'Babe' Ruth

 

Testimonial d'eccezione per la partita delle stelle: Stevens sceglie l'Italia per celebrare i 100 anni dall'esordio del nonno in Major League, avvenuto proprio l'11 luglio 1914. Il supporto prezioso dell'Ambasciata USA

 

 

Con il patrocinio dell’Ambasciata degli Stati Uniti, il Comune di Nettuno è riuscito a garantire la presenza alla partita delle stelle di un ospite veramente eccezionale, sarà infatti presente allo Steno Borghese Tom 41852.jpgStevens, nipote di quello che è probabilmente il giocatore di baseball più noto al mondo: quel George Herman ‘Babe’ Ruth che con la casacca dei New York Yankees è diventato la prima vera leggenda del batti e corri, riconosciuto in ogni angolo del pianeta. Il Bambino, esattamente 100 anni prima del Città di Nettuno All-Star Game, l’11 luglio 1914, fece il suo esordio assoluto in Major League, in maglia Boston Red Sox e Stevens, grato e sorpreso che in Italia s’intenda ricordare questa ricorrenza ha accettato l’invito a Nettuno per celebrare il suo celeberrimo nonno.

Ingegnere, Stevens aveva iniziato anche la carriera di giocatore di baseball al college “Potete immaginare quale tipo di aspettative ci fossero su di me ogni volta che andavo nel box di battuta” ha dichiarato, ma in famiglia, in particolare la nonna Claire, moglie di Babe, ha sicuramente apprezzato la sua scelta di terminare gli studi “Saresti l’orgoglio del nonno” ha affermato il giorno della sua laurea, nel 1974.

Un testimonial esclusivo per la festa del baseball italiano.

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Parlavo di baseball italiano...

Purtroppo si le squadre sono sempre quelle, ma anche la Serie A di calcio, se togli le neo promosse e qualche sorpresa qua e la, anche li sono sempre quelle, e sicuramente le più forti non lasciano tanto spazio alle novità. Considera che il nostro baseball inizia a Nettuno e Anzio, con i soldati americani che giocano sulle spiagge dopo lo sbarco, e da li si espande per arrivare ai giorni nostri, dove le maggiori piazze rimangono Parma, Rimini, Bologna e San Marino, oltre la citata Nettuno, che lo scorso anno ha rischiato di non fare il campionato causa la perdita dello sponsor principale (la crisi purtroppo segna molto anche il baseball nostrano), mentre quest'anno ci sono due squadre per la città tirrenica. Parlando poi di piazze a maggior sviluppo, la zona di Parma è senz'altro quella a maggiore densità di società affiliate, e l'Emilia è la regione leader in assoluto, ma con la zona di Anzio/Nettuno ed hinterland sempre densa di appassionati e praticanti. Dispiace che nel tempo si è un po' persa la presenza delle grandissime città. Torino aveva (addirittura) la Juventus 48, poi c'era Milano e Roma con la Lazio che era un'ottima squadra, anche nel softball. Resta che dove il calcio è presente in modo massiccio, il baseball è ai margini e rimane nel nostro paese uno sport non certo per tutti, anche se a livello di nazionali e trofei internazionali per club, facciamo sempre la nostra figura.

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Qualche anno fa, in A, c'erano i Bees di Avigliana, ora defunti

Vero. Purtroppo la crisi economica dell'intero Paese ha inciso moltissimo sulle società di baseball e softball, come su altri sport. Lo stesso calcio che in Italia è storia a se, non è immune dal perdurante periodo di congiuntura generale. Speriamo che presto la situazione migliori per tutti.

 

Definita la rosa dell’All Star Team

 

Saranno 27 i giocatori a disposizione di Doriano Bindi per la sfida all’Italia di venerdì 11 luglio allo “Steno Borghese”. Tra i votati dal pubblico rinunciano per infortunio Simone Albanese e Nick Nosti. Tra gli azzurri forfait di Jairo Ramos

 

 

di Fabio Ferrini

Per la quarta edizione dell'All Star Game, Doriano Bindi potrà contare su una rosa di 27 giocatori nella sfida all'Italia di Marco Mazzieri. Il manager della "squadra delle stelle", che per l'occasione si avvarrà dell'aiuto dei coach Luis Hernandez, Jhonny Carvajal e Guglielmo Trinci, ha infatti definito il roster a sua disposizione andando ad integrare gli atleti scelti dal voto del pubblico.

Di grande rilievo il parco lanciatori scelto da Bindi che avrà solo l'imbarazzo della scelta su a chi affidare 34143.jpgla palla di partente. Tre le accoppiate di pitcher che vengono dalla stessa squadra: dal Lino's Coffee Parma arrivano Josè Sanchez e Jesus Yepez, dalla T&A San Marino Josè Guerra e Luca Martignoni, infine dal Città di Nettuno Josè Lorenzo e Rodney Rodriguez. A completare il bullpen Norberto Gonzalez del Nettuno 2, Yulman Ribeiro dei Godo Knights e Raul Rivero dell'UnipolSai Bologna.

Dopo il forfait dell'ultimo minuto di Simone Albanese, scelto dal voto del pubblico, come ricevitori la scelta di Bindi è ricaduta sul ducale Osman Marval e su Reinaldo Pestana del Tommasin Padova. Parco interni molto ricco. Oltre ai votati Castrì, Francesco Imperiali, Sforza e Vasquez, ci saranno Luca Martone e Yoan Carlos Pedroso dal Nettuno 2, Daniele Malengo dall'UnipolSai, Luca Pulzetti dalla T&A e Luca D'Amico da Godo.

39649.jpgIn campo esterno, con la rinuncia di Nosti per infortunio, a fianco di Medoro e Liverziani ci saranno Laidel Chapelli del Tommasin, Alessandro Paoletti del Città di Nettuno e Sebastiano Poma del Lino's Coffee. La rosa sarà quindi completata, oltre che dal battitore designato Gianluca Cibati, dall'utility Mirco Caradonna.

Tra questi 27 Doriano Bindi dovrà infine scegliere i 3 giocatori che si cimenteranno nel Mine Home Run Derby per la conquista del trono che un anno fa fu di Carlos Duran, seguito nell'albo a Jairo Ramos e Alex Sambucci.

In casa Italia invece l'unica defezione riguarda il forfait di Jairo Ramos con Mazzieri che ha deciso di integrare la propria rosa invitando, per il giorno dell'All Star Game, i giovani Leonardo Colagrossi, Alessandro Grimaudo e Federcio Giordani.

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L'Italia vince l'All Star Game

 

Nettuno risponde presente ancora una volta per la "partita delle stelle" con 5000 tifosi a gremire gli spalti dello "Steno Borghese". A decidere la sfida, in una serata di grande festa, è Renato Imperiali premiato poi come MVP

 

 

da Nettuno, Fabio Ferrini

Grande serata di festa e spettacolo allo "Steno Borghese" per il Città di Nettuno All Star Game che sul campo vede l'Italia imporsi 4-2, ma ha nel pubblico il vero vincitore con 5000 tifosi sugli spalti ad applaudire ed entusiasmarsi senza sosta. Sul diamante le due squadre offrono una gara piacevole dal punto di vista tecnico in cui, tranne un paio di momenti, i lanciatori dominano sui battitori. Alla fine a decidere la quarta edizione dell'All Star Game è un doppio in mezzo agli esterni di Renato Imperiali che spinge a casa i 2 punti della vittoria e si guadagna il premio MVP nel giorno del suo esordio con la casacca Italia.

Ad impreziosire la serata l'annunciata presenza di Tom Stevens, nipote di "Babe" Ruth nel centenario 41905.jpgdell'esordio in Major League del "Bambino". Una ricorrenza che il nipote Tom festeggia lanciando la prima palla dell'All Star Game 2014.

Per la "Partita delle Stelle" Marco Mazzieri si affida al braccio di Carlos Richetti in batteria con Reginato, schiera in prima Ermini, in seconda Vaglio, in terza Infante e all'interbase Epifano. In campo esterno, da sinistra a destra, Zileri, Desimoni e Ambrosino.

L'All Star Team risponde con Guerra sul monte e dietro il piatto Marval, in diamante Castrì difende la prima, Francesco Imperiali la seconda, Sforza l'hot corner e Vasquez si sistema all'interbase. Sugli esterni Medoro si piazza a sinistra, Poma al centro e Liverziani a destra.

Il Città di Nettuno All Star Game si apre in salita per l'Italia, forse un po' "fredda", perché la volata di Poma a sinistra cade dal guanto di Zileri e sulla successiva battuta di Liverziani, Desimoni prova senza successo la presa al volo dopo una lunga corsa 41912.jpgcon la palla che gli passa sotto al guanto per il triplo che vale il vantaggio del nove guidato da Doriano Bindi. Il doppio di Marval, dopo il primo dei 3 strikeout firmati da Richetti, vale il raddoppio (0-2). Nonostante i cambi di lanciatore ad ogni ripresa la sfida non regala grosse emozioni nel primo terzo di gara, ma per i 5000 tifosi presenti allo "Steno Borghese" la noia non esiste con gli spettacoli delle Iron Cheers e della Salsa Crew Academy.

Nel secondo terzo di gara l'Italia si sveglia e mette in seria difficoltà Luca Martignoni, salito sul monte per Sanchez. Vaglio mette a terra la sua seconda valida della serata e, dopo un lancio pazzo, arriva in terza sul singolo di Mazzanti. Un altro lancio pazzo permette agli azzurri di dimezzare lo svantaggio, poi il pareggio arriva sulla battuta di Reginato su cui 41913.jpgVasquez si esibisce in un numero di alta scuola in difesa ottenendo l'out ma non potendo evitare il 2-2. Nella quinta ripresa l'All Star sfiora il nuovo vantaggio, Medoro in terza dopo aver colpito il secondo doppio personale, ma Mazzieri manda in campo Yomel Rivera al quale riesce il compito di fermare gli avversari.

Il cambio campo è l'occasione per entrambi i manager per fare i primi cambi, anche in difesa, e per l'Italia è anche il momento di mettere la testa avanti: con Desimoni ed Ermini sulle basi il neo entrato Renato Imperiali piazza un doppio in mezzo agli esterni che vale il 4-2.

E' l'ultimo sussulto sul campo di una serata che rimane viva grazie allo spettacolo sulle tribune con il lancio di gadget al pubblico con le t-shirt gun e fuori dal campo con i fuochi d'artificio che salutano il Città di Nettuno All Star Game 2014.

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Claudio Liverziani è nella storia del baseball italiano

 

Intervista al capitano dell'UnipolSai Bologna che ha superato i 100 fuoricampo in carriera nel trittico contro San Marino e in precdenza le 1000 presenze nella massima serie. Ma soprattutto è salito al primo posto nella classifica di tutti i tempi per le basi ball guadagnate.

 

 

da San Marino, Daniele Mattioli

Diverse persone sono ancora in fila al bar, pronte a ordinare qualcosa da mangiare, quando Juan Carlos Infante guadagna il passaggio gratuito in base nel corso del primo attacco della Fortitudo Bologna. La squadra di casa sta infatti giocando la seconda sfida della serie contro la T&A San Marino, in un match di grande importanza per la classifica della seconda fase di ambedue le squadre. Nel box di battuta, accompagnato dalla sua musica d’entrata dei Linkin Park, si presenta Claudio Liverziani, il capitano dell’UnipolSai. Julio Teran, pitcher partente avversario, inizia il duello prima commettendo errore di balk per l’avanzamento in seconda di Infante e poi lanciando un ball. Poi, pochi istanti più tardi, il successivo lancio viene colpito dalla mazza del giocatore felsineo e si perde là dove l’esterno destro non può arrivare. E’ il fuoricampo che vale il 2 a 0 UnipolSa42023.jpgi ma, soprattutto, è l'home run numero 100 nel massimo campionato italiano di baseball per Claudio Liverziani.

“Sono felice per aver ottenuto questo importante traguardo, ma sono più contento per aver aiutato la mia squadra a vincere quella partita e poi ad aver completato la tripletta questa sera (sabato NDI)” racconta il capitano della Fortitudo al termine del trittico contro il San Marino e dopo aver colpito il fuoricampo numero 101 della sua carriera, iniziata con una valida da due punti contro Paraham, pticher proprio del San Marino, nel 1991.

“Ne è passato di tempo da allora così da quando nella stagione successiva colpii il mio primo home run contro Ceccaroli del Rimini. Credo che riuscirò a capire meglio quello che ho realizzato una volta terminata la mia carriera tra un paio di stagioni. Per me, al momento, l’importante è aiutare la squadra a centrare gli obiettivi che ci siamo preposti e, uno di questi, è quello di centrare la finale Scudetto che ci manca dal 2010”.

Per il momento, il rendimento di Liverziani in questa fase finale è a dir poco importante: .341 di media battuta con 3 fuoricampo e altrettanti doppi per 12 punti battuti a casa e 11 basi ball guadagnate.

"Claudio in questo momento sta giocando molto bene, dimostrando di essere in forma sia fisicamente che mentalmente e i risultati in campo lo dimostrano" racconta Marco Nanni, manager dell'UnipolSai. "Mi fa davvero piacere che abbia raggiunto questo traguardo personale sia per il Liverziani giocatore che per il Liverziani persona. Il fatto che abbia ottenuto anche il record della basi ball nella storia del campionato italiano è un segnale del fatto che lui giochi prima di tutto per la squadra e poi per se stesso, dimostrando di essere un campione a tutti gli effetti".42055.jpg

Oltre al risultato dei 100 home run colpiti in carriera, il capitano della Fortitudo ha infatti anche raggiunto e superato le 1000 presenze nella massima serie proprio nell'ultimo turno d'andata contro il San Marino e, soprattutto, ha conquistato il primato assoluto di basi ball nella storia del campionato italiano, 876, superando Roberto Bianchi, fermo a 843.

“Sin da quando ho iniziato a giocare mi sono sempre detto che ottenere un passaggio gratuito in base equivalesse a colpire un singolo perché alla fine ti permette di raggiungere salvo il cuscino di prima e permette di avere un corridore in base alla tua squadra. E' una tecnica che, con il passare delle stagioni ho migliorato grazie ovviamente alla maggiore esperienza. Essere il primatista di ogni tempo nella storia del baseball italiano è veramente un bel risultato”.

Tra i numerosi messaggi di congratulazioni arrivati nel post gara venerdì sera, uno di questi era di Giovanni Pantaleoni, suo ex compagno di squadra sia a Rimini che a Bologna e ora avversario al San Marino “sono davvero felice per Claudio, sia come amico che come collega. E’ il giocatore di riferimento per tutti coloro che hanno iniziato a praticare il baseball negli ultimi dieci, quindici anni e questo perché, oltre alle grandi capacità tecniche, ha sempre dimostrato ottime cose dentro e fuori dal campo”.

Queste qualità di Liverziani non possono non far venire in mente un paragone con Chase Utley, seconda base dei Philadelphia Phillies e uno dei giocatori più importanti del panorama della Major League.

Ambedue i battitori, oltre a ricoprire il ruolo di terzo in battuta nel lineup, sono i beniamini dei tifosi per quello che mostrano ogni volta che scendono in campo. Sono tra i leader in diamante e nello spogliatoio, giocano prima di tutto per il team e poi per loro stessi, trovando sempre quella giocata clutch ovvero decisiva per la vittoria. Inoltre, in comunue, hanno anche il fatto di saper raggiungere traguardi importanti. Come Liverziani, anche Utley ha da poco festeggiato importante il risultato della valida numero 1500 in carriera in Major League contro gli Atlanta Braves.42083.jpg

“E' sicuramente un giusto accostamento, anche perchè si parla di due grandi campioni che sono tali proprio perchè sempre altruisti e volenterosi di fare prima il bene della squadra. Questo è un qualcosa che il tifoso percepisce fuori dal campo e ovviamente tende a fare il tifo per loro. Se aggiungiamo anche le grandi qualità tecniche che ambedue i giocatori possiedono, direi che l'abbinamento tra Utley e Liverziani sia giustissimo" commenta sempre Marco Nanni, manager di Liverziani anche quando, nel 2009, colpì le 1000 valide in carriera contro il Reggio Emilia.

“Speriamo che Utley non si offenda” dice invece divertito Liverziani. Per il capitano della Fortitudo Bologna è già tempo di completare il prossimo obiettivo della sua squadra: ottenere al più presto la qualificazione aritmetica per la finale scudetto.

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Roboante vittoria dell'Italia nell'esordio del Campionato Europeo U19

 

Le azzurrine vincono di prepotenza contro la Danimarca. 30-0 in due attacchi e partita interrotta al terzo inning per manifesta inferiorità. Fuoricampo interno di Bigatton e tripli di Piancastelli, Cernecca e Bertossi. Ora le sfide contro Israele e Repubblica Ceca

 

 

da Rosmalen (Olanda), Michele Gallerani

Voglio un’Italia devastante”, ha detto prima dell’inizio del partita Marina Centrone alla squadra.

Le azzurrine hanno risposto all’appello e hanno schiacciato la Danimarca con un 30-0 (partita interrotta al 3° inning per manifesta inferiorità), che non ha alcun bisogno di spiegazioni. Il divario in campo è apparso eclatante e le giovani danesi si sono dovute arrendere fin dalle prime battute della partita. 14 punti segnati nel primo inning, 16 nel secondo.

L’Italia è partita con Carlotta Onofri in pedana e poi, grazie alla tranquillità data dal box, ha potuto 42067.jpgalternare i pitcher: il secondo inning è stato lanciato da Teresa Cernecca, capace anche di produrre un triplo in battuta, e Martina Laghi (per lei nel box 2 su 2 e 3 basi ball).

20 valide in totale, una sequenza di innumerevoli basi ball e lanci pazzi, sui quali la squadra azzurra non si è comunque mai fermata, hanno fatto il resto.

Alla fine lo score recita anche incredibili medie battuta: Marta Gasparotto con 3 su 3; Teresa Cernecca (con un triplo), Mariel Bertossi (con un triplo), Carlotta Onofri e Martina Laghi 2 su 2; Laura Bigatton 1 su 1 con fuoricampo interno. Triplo anche di Erika Piancastelli.

 

Che l’impegno non fosse proibitivo lo si sapeva: la Danimarca, che si è presentata a questo Campionato Europeo con 12 giocatrici, in effetti non poteva essere un avversario difficile da affrontare, ma quello che ha impressionato è la voglia dell’Italia di aggredire la partita, di dimostrare che arriva in fondo alla competizione non è solo un obiettivo, ma una concreta possibilità. “Dare sempre il massimo”, dice Marina Centrone “è la maniera per onorare al meglio l’avversario e rimanere sempre concentrati e questo le ragazze hanno fatto. Ora pensiamo alla prossima partita contro la Repubblica Ceca, che sarà molto più difficile, ma siamo pronte”.

In realtà la pioggia ha, di nuovo, scombussolato tutto. Un secondo temporale, dopo quello della tarda mattinata che aveva fatto slittare di oltre due ore la partita contro la Danimarca, si è abbattuto sui campi dei Gryphons 's-Hertogenbosch a fine pomeriggio. Ancora diamanti allagati e partite (perfino la Cerimonia Inaugurale) rinviate. L'Italia, dopo la riprogrammazione da parte del Comitato Tecnico della ESF, vede il proprio calendario stravolto. Scenderà in campo, infatti, prima contro Israele, alle 9.00 di martedì 22 luglio e poi, alle 18.00, contro la Repubblica Ceca in una partita che deciderà quale delle due sarà la prima del gruppo D e di conseguenza darà una migliore posizione di partenza nella seconda fase.

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L'Italia chiude il girone a punteggio pieno

 

Le azzurrine completano la fase eliminatoria del Campionato Europeo U19 con tre vittorie e altrettante sospensioni prima del limite per manifesta inferiorità. Dopo la Danimarca all’esordio, questa volta è stato il turno di Israele (15-0) e Repubblica ceca (11-4). Ora la seconda fase nella quale si incontrano tutte le squadre arrivate o prime o seconde negli altri gruppi

 

 

da Rosmalen (Olanda), Michele Gallerani

Non c’è avversario che possa combattere alla pari con l’Italia, almeno in questa prima fase del Campionato Europeo U19, conclusa con un en-plein di enormi proporzioni. Le azzurrine nella seconda 42088.jpggiornata di gare hanno sconfitto 15-0 al 3° inning Israele e poi, dopo un paio d’ore di riposo in Hotel, anche la Repubblica Ceca, sempre chiudendo prima del limite regolare delle sette riprese: 11-4 al quinto.

È una squadra grintosa e determinata, oltre che veramente molto affiatata, con un gruppo sempre positivo, quella che prosegue nel cammino, presentandosi alla seconda fase a punteggio pieno. Ora le ragazze di Marina Centrone sono attese da un mercoledì di grande impegno, fisico e mentale: prima contro la Francia (seconda nel girone B dietro la Russia), alle 9.00, poi contro il Belgio (secondo nel girone C, dietro la Gran Bretagna) alle 13.30 e infine, in prime time (20.15) contro l’Olanda (prima nel girone A).

 

Nella prima partita di giornata, con Israele, seconda shut-out. In questo caso il divario è dimezzato rispetto all’esordio contro la Danimarca, ma la squadra guidata da Marina Centrone non sembra proprio in fase calante, tutt’altro: l’avversario appare più organizzato e concede meno regali. Il finale dice 15-0 e 42104.jpgdà ancora grande entusiasmo alle azzurrine.

Come nella prima partita la partita è sospesa al terzo inning per manifesta inferiorità e come nella prima partita l’Italia sta sempresul pezzo”, girando con continuità la mazza. In pedana si alternano Martina Laghi (due inning, nel primo dei quali esce con tre K) e Laura Bigatton: pochi lanci e molta precisone, un altro passaggio fondamentale per preservare le forze, in vista della seconda partita di giornata e del tour de force della terza giornata.

Soddisfatta, ovviamente, Marina Centrone, soprattutto per quel che concerne l’attitudine: “ho visto la voglia di continuare a mantenere alta la concentrazione, anche quando la situazione potrebbe far cedere un po’. Questo mi fa ben sperare per il prosieguo della manifestazione”.

 

La seconda partita è, ovviamente, inizialmente più equilibrata. La Repubblica Ceca è una squadra che può senza ombra di smentita provare a puntare a uno dei primi quattro posti e infatti, dopo il fulmine iniziale delle azzurrine: valida di Elisa Cecchetti che ruba la seconda e avanza in terza su lancio pazzo, base ball a Erika Piancastelli e doppia rubata, con punto a casa firmato dal “capitano”; le ceke pareggiano immediatamente: triplo di Viborna, sul Serena Boniardi (partente che al primo inning aveva dimostrato grande solidità) e volata di sacrificio di Kubicova. 42118.jpg

Dopo un secondo inning a secco e l’impressione che si possa dovere giocare per una partita “chiusa” l’Italia dilaga: al terzo girano nel box 10 battitori e con 6 valide (singolo di Martina Laghi, doppio di Marta Gasparotto, triplo al centro con punto battuto a casa di Erika Piancastelli e i singoli di Mariel Bertossi, Carlotta Onofri e Veronica Comar) arrivano altrettanti punti.

Nel frattempo Serena Boniardi chiude i boccaporti e non passa più nulla. Nuova accelerata e altri 4 punti al quarto, con le valide di Marta Gasparotto e Mariel Bertossi, che segna anche il punto che varrebbe la differenza per la manifesta al quinto.

Al cambio campo però l’Italia (che ha fatto entrare Matilde Zanotti, poi di nuovo rilevata da Boniardi) subisce 3 punti per effetto di 2 basi ball, un triplo e un singolo e per chiudere prima del settimo deve procurarsi un’altra occasione da punto. Lo fa con Laura Bigatton: base ball, rubata, corsa in terza su valida di Elisa Cecchetti e punto a casa su volata al centro di Marta Gasparotto.

Partita in archivio e, dopo la giusta esultanza, subito a riposare per il trittico di partite di mercoledì 23 luglio.

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A Rosmalen si completa la giornata perfetta

 

L’Italia Juniores continua il suo cammino a punteggio pieno. Dopo le tre vittorie nel girone di qualificazione, ne arrivano altre. La terza è la più esaltante, contro l’Olanda 3-2, con una rimonta che si concretizza all’ultimo respiro, nel settimo attacco. Una vittoria ottenuta con il cuore

 

 

da Rosmalen (Olanda), Michele Gallerani

Finisce come era iniziata, la terza giornata del Campionato Europeo Juniores. Con una vittoria, ma la notizia non è questa, perché l’Italia ci ha abituato a vincere e finora, con il suo cammino perfetto non stupisce più. La vittoria finale, però, è quella che conta di più, che vale per la classifica e il morale, che dimostra che le azzurrine, guidate da Marina Centrone e da uno staff affiatatissimo, hanno grinta, determinazione, voglia di non fermarsi davanti ad alcun ostacolo e un grande cuore.

La rivalità con l’Olanda è infinitamente lontana nel tempo, di quelle che creano grande pressione ma, allo stesso tempo, danno una carica enorme. Azzurrine e “oranje” giocano da squadre di alto livello, vivono la tensione in toto, sanno che mettere, al settimo inning, un punto in più sul tabellino, può essere uno step fondamentale per proseguire nel cammino verso la finale.

42136.jpgSi comincia con grande equilibrio, con Veronica Comar in pedana che tiene a zero l’attacco olandese, mentre Elisa Cecchetti mette subito valida contro il partente olandese Andringa ma, dopo che Martina Laghi va in base perché colpita ed entrambe guadagnano un cuscino su sacrificio di Gasparotto, si chiude con due rimasti in base.

Al secondo l’Olanda passa in vantaggio: doppio di Weyyerise e Los la porta a casa grazie a un singolo.

Comincia la rincorsa dell’Italia, ma sembra veramente difficile toccare i lanci del pitcher di casa.

Niente paura, l’Italia sa che il suo momento, prima o poi, arriverà. Nel frattempo l’Olanda, al sesto, passa sul 2-0 e la pressione sale.

Pazienza: è la virtù dei forti. Le azzurrine, con un manager come Centrone che sa sempre quali corde stimolare, ne hanno da vendere. Arriva subito il punto che dimezza il divario, lo segna Marta Gasparotto: singolo e poi lunga corsa a casa su doppio di Erika Piancastelli, che si riscatta dopo che al terzo si era vista togliere un triplo da una stratosferica presa dell’esterno sinistro Charles.

Si va al settimo ancora all’inseguimento: singolo al centro di Sheldon; sacrificio di Serena Boniardi, che nel frattempo era anche salita in pedana offrendo una prestazione perfetta; valida di Comar; intenzionale a Cecchetti e basi piene; Martina Laghi va out per infield fly rule, ma prima di cedere difende il piatto con una grinta fuori dal comune continuando a toccare i lanci di Andringa, senza mollare mai. Tocca a Marta Gasparotto: altra straordinaria “limatura”, base ball e punto automatico.

È il momento del bomber Erika Piancastelli. La gioia si scatena: la sua valida a destra che spinge a casa Comar è di quelle dal peso specifico enorme, perché dimostra quanto sia entrato nella mente di tutti il “noi” e non esista assolutamente il pensiero del singolo, svincolato dal gruppo: non per spaccare la palla, ma per essere utile.

 

La giornata era iniziata molto presto con una vittoria sofferta contro la Francia, ma un nettissimo e immediato riscatto contro il Belgio.

Italia-Francia sarebbe un classico in molti sport, nel softball la rivalità non è così eclatante, ma in questo caso c’è, si sente ed è anche il motivo che crea maggior pressione sulle azzurrine. Comincia così la seconda fase del Campionato Europeo Juniores per la squadra di Marina Centrone che si trova, per la prima volta da quando la competizione è iniziata, a dover affrontare anche situazioni di svantaggio. Il 42127.jpggruppo prima soffre, anche un po’ troppo rispetto alle aspettative e poi reagisce alla grande, con la tecnica, l’applicazione dei fondamentali, l’esecuzione dei giochi, ma soprattutto la grande esperienza delle sue stelline: Cecchetti, Gasparotto, Piancastelli e Bigatton prendono per mano le compagne e le accompagnano verso la vittoria 9-6.

Il match comincia bene: il partente Carlotta Onofri esce da una situazione difficile con prima e seconda occupate e un solo out, al primo inning e subito arriva il il vantaggio: base ball per Salvioni, doppio di Gasparotto e sacrifice fly per Piancastelli. Il ghiaccio è rotto, ma la partita rimane in grande equilibrio, fino a quando, al quarto, la Francia passa avanti. Un paio di valide, una base ball e un errore costano due punti.

La reazione non è immediata, ma arriva. Al quinto: parte bene Veronica Comar con un singolo al centro, valide di Cecchetti e Salvioni, un paio di errori delle francesi e si va sul 4-2.

Sembra che sia arrivato lo “scollinamento” e invece no: la Francia torna avanti di due punti, segnandone 4 al sesto quando lo staff decide di rilevare Teresa Cernecca (entrata al posto di Onofri) con Bigatton: l’esterno/lanciatore del Bollate esce dalla ripresa lasciando due corridori sulle basi e poi tocca di nuovo all’attacco.

La sesta è una vera ripresa da Italia: base ball per Cernecca, flyout Nicolini, Cecchetti salva su errore, buon turno di Salvioni che “lima” la base e due punti battuti a casa da Gasparotto, che va K ma è comunque salva in prima. Ora la pressione si è trasferita tutta sulle spalle delle francesine, che commettono alcuni errori molto utili al morale italiano. Piancastelli batte a casa Gasparotto con un singolo e finisce 9-6.

 

42134.jpgIl breve riposo tra una partita e l’altra e il discorso di Marina Centrone a fine partita, hanno risvegliato la squadra che è scesa in campo contro il Belgio così come aveva fatto nelle prime due gare del girone eliminatorio, contro Danimarca e Israele. Fin dal primo lancio, sul quale Elisa Cecchetti si è avventata con determinazione, l’Italia ha fatto capire che avrebbe voluto chiudere la pratica e tornarsene presto in hotel, per ricaricarsi ulteriormente in vista della partita contro l’Olanda.

Ne è uscita una partita da 18 punti (a zero a fine terzo) e 18 valide: 3 tripli, 3 doppi e un fantastico fuoricampo interno di Veronica Comar, che ha battuto una palla sulla linea di foul di destra che si è andata a fermare nel punto più lontano possibile, nell’angolo della recinzione. Una partita di quelle che instillano fiducia. Quella fiducia che poi è servita nella restante parte della giornata.

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No-hit di Alice Nicolini e l'Italia continua il suo percorso senza sbavature

 

Al Gryphons Complex le azzurrine forniscono un'altra prestazione perfetta e con la Ceca infilano l'ottavia vittoria su otto, ancora per manifesta: 9-0. Ora c'è la Gran Bretagna, che ha inflitto la terza sconfitta di fila all'Olanda

 

 

da Rosmalen (Olanda), Michele Gallerani

Esperienza: è il vocabolo che meglio sia addice all’Italia Juniores di Softball. Dopo quattro giorni e otto partite giocate, le azzurrine possono dire di aver affrontato ogni tipo di situazione: di gioco, di punteggio, di mentalità e attitudinale. Un bagaglio di esperienza, appunto, che si ingrandisce e che ha consentito di aggiungere due vittorie la prima contro la Russia 2-1, la seconda con l'ennesimo nuovo tassello di un puzzle che continua ad accumulare episodi nuovi. Questa è la volta della no-hit.

42161.jpgL'Italia, ormai, le sa tutte: nel senso che non c'è circostanza di questo gioco che non si sia verificata in questo Torneo e che non sia stata affrontata con grande attenzione e maturità dalla squadra.

Al Gryphons Complex arriva (per la seconda volta da inizio settimana) una vittoria per manifesta inferiorità (9-0) sulla Repubblica Ceca, per di più con la grande prestazione di Alice Nicolini in pedana che, fatta eccezione per una base ball "chiamata" un po' stranamente, dà il suo contributo fondamentale.

L'Italia è lanciata e lo staff tecnico della Repubblica Ceca lo sa: decide di non schierare la propria lanciatrice migliore, forse per preservarla per le ultime fasi del torneo, dando per scontato di entrare nelle semifinali. Una mossa non propriamente utile, visto che le azzurrine si avventano sulla preda con la determinazione e la tenacia di chi non vuole indietreggiare nemmeno di un millimetro. Ne esce una partita dominata sotto tutti i punti di vista, le solite battute lunghe e potenti (tripli di Laghi, Bertossi e Piancastelli), i soliti giochi aggressivi sulle basi. Una vittoria che si incastra nella serie come, ancora di più rispetto a tutte le altre, la vittoria del gruppo.

42154.jpg

La giornata era iniziata con un match molto più combattuto, forse anche più di quanto ci si potesse aspettare, contro la Russia.

Diverso l’andamento del match, rispetto a tutti quelli che erano arrivati finora. Si rimane in parità 0-0 a lungo, poi è l’Italia a passare in vantaggio e infine, nell’ultima ripresa, la Russia tenta di fare quanto l’Italia aveva fatto la sera precedente contro l’Olanda: rimonta e sorpasso. Con tecnica, appunto esperienza e il solito cuore le azzurrine bloccano le velleità russe e infilano la settima vittoria di fila.

Al primo inning entrambe le squadre mettono corridori in seconda e terza senza riuscire a produrre. Nelle successive riprese il partente italiano, Serena Boniardi non concede mai nemmeno la prima, mentre le azzurre arrivano anche in posizione punto (Melany Sheldon è addirittura il terzo out a casa del quarto inning su valida del pinch hitter Jasmine Bernardini) ma si rimane a tabellino inviolato. Seconda e terza occupate per la Russia di nuovo nel sesto, ma Boniardi fa battere in diamante e si va al cambio campo.

Arriva il momento del vantaggio Italia. La base ball a Salvioni agevola i giochi sulle basi: sacrificio di Cecchetti; singolo di Martina Laghi (prima e terza); rubata di Laghi; productive out di Gasparotto 42153.jpg(segna Salvioni); doppio e rbi di Erika Piancastelli e 2-0.

Ora tocca alla Russia e in pedana per le azzurrine va Veronica Comar: un colpito, una doppia rubata e una scelta difesa mettono la Russia in situazione di seconda e terza senza out; valida dell’ottavo uomo dei lineup e le russe si fanno sotto 1-2. Nuovo cambio in pedana, arriva il momento di Alice Nicolini: K, base intenzionale per forzare il gioco con 2 out e out al volo in diamante. Termina la partita e l’Italia rimane imbattuta, a punteggio pieno, insieme alla Repubblica Ceca, che nel frattempo batte 1-0 l’Olanda e che, caso vuole, sarà il prossimo avversario.

 

Adesso è il momento di fare l'ultimo sforzo. Contro la Gran Bretagna, che nella sua ultima partita ha sconfitto l'Olanda (terza sconfitta di fila, seconda di giornata, dopo quella delle mattinata contro la Repubblica Ceca).

 

Vincere vuol dire andare in semifinale per il titolo; perdendo invece non si comprometterebbe alcunchè, ma a quel punto entrerebbero in gioco, in caso di pronosticabile vittoria della Repubblica Ceca sulla Francia, i punti subiti negli scontri diretti con britanniche e ceche.

Alle ragazze di Marina Centrone, dunque, è richiesto un ultimo sforzo.

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La corsa delle azzurrine si interrompe al decimo ostacolo, ma ora c'è la 'semifinale di recupero'

 

Nella semifinale tra prima e seconda del girone si rinnova la sfida con la Repubblica Ceca e l'Italia questa volta subisce la 'no-hit' di Peckova. Niente è compromesso: sabato mattina contro la Russia l'opportunità di guadagnarsi la finale, di nuovo contro la Repubblica Ceca

 

 

da Rosmalen (Olanda), Michele Gallerani

La corsa si interrompe sull’ultima barriera. Come su una gara dei 110 ostacoli, in cui sono 10 dieci le barriere da scavalcare, proprio all’ultima l’Italia incespica; ma proprio come in un gara di corsa, in cui ci sono ancora 10 metri da percorrere e un rallentamento non significa non poter piombare comunque per primi sul traguardo, le azzurrine hanno ancora tutte le possibilità di arrivare al primo posto.

Certo vorrà dire passare un’altra giornata sui campi del Gryphons Complex, ma nel softball, con il page system, chi si è guadagnato il vantaggio nel round robin non lo spreca e può rientrare in finale.

42196.jpgPersa la semifinale contro la Repubblica Ceca, la squadra di Marina Centrone può, vincendo contro la Russia nella cosiddetta “semifinale di recupero”, guadagnare ancora il diritto a giocare di nuovo (per la quarta volta in 5 giorni) contro le ceche.

Dopo la no-hit firmata da Alice Nicolini, l’Italia viene ripagata della stessa moneta da Veronika Peckova, lanciatrice rimasta al coperto finora, che i tecnici della Repubblica Ceca mandano in pedana per vendicare le due sconfitte subite. La bionda lanciatrice ceca manda in base solo Cecchetti (base ball) e Salvioni (scelta difesa), per il resto infila 16 k, mentre l’Italia si affanna a cercare di capire come colpire i suoi lanci.

Dal canto suo la Repubblica Ceca non capisce molto dei lanci di Teresa Cernecca nei primi due inning poi, al terzo, passa in vantaggio grazie a tre valide, ma anche una discutibile decisione arbitrale di non eliminare il seconda base, Klimplova, che mette in foul un bunt con due strike. L’Italia si innervosisce e si scompone, in alcuni casi facendosi anche irretire dalla tattica ostruzionistica, ai limiti dello sportivo, delle avversarie. Dopo i due punti subiti al terzo, ne subisce altri tre al quarto: quattro valide, con due basi ball concesse, da Serena Boniardi sono il metodo ceco per allungare fino al 5-0.

Poi l’Italia chiude perfettamente con Alice Nicolini, ma non riuscendo a battere, non può certo sperare di rientrare in partita.

Una sconfitta che fa male ma che non sembra aver lasciato traccia nel gruppo, anzi infonderà ancora maggiore rabbia e grinta.

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Il Baseball Roadshow al Bagno 26 di Rimini per promuovere baseball e softball

 

Due giornate con il tunnel di battuta in spiaggia per divulgare il Gioco fra i bagnanti in occasione della serie finale di European Cup fra Rimini e T&A San Marino il Roadshow FIBS irrompe nel cuore dell’estate riminese.

 

 

Con l’attenzione del baseball di vertice che in queste settimane si concentra sulle sfide fra Rimini e T&A 42200.jpgSan Marino, sia per decretare quale delle due formazioni raggiungerà l’UnipolSai Bologna alle Italian Baseball Series, sia perché proprio fra Titano e Adriatico si deciderà, con la serie finale in programma fra il 7 e il 9 di agosto, chi siederà sul trono d’Europa nel 2014.

Cogliendo questa occasione, il Bagno 26 del litorale riminese, uno fra i più attivi nel proporre ai propri clienti idee e attività originali per il loro tempo in spiaggia, accoglierà il tunnel gonfiabile federale nelle giornate di domenica 27 luglio e di venerdì 8 agosto. Qui, tutti coloro che lo vorranno, dai più piccoli ai nonni, potranno provare in tutta sicurezza l’emozione di battere una palla da baseball, 31770.jpgseguendo le indicazioni dello staff coordinato da Tiziano Pellegrini, Consigliere di riferimento sul territorio del Comitato Regionale FIBS Emilia Romagna. Inoltre, data la notorietà dello stabilimento balneare, non è impossibile che qualche rappresentante delle due titolate formazioni passi a lasciare un saluto e qualche autografo a coloro che si cimenteranno alla battuta.

Durante i due giorni di baseball e softball in spiaggia, sarà distribuito il volantino, appositamente realizzato per l’occasione, che annuncia ai turisti e promuove la serie finale della European Cup, ma anche i riferimenti dei settori giovanili dei due Club per tutti coloro che volessero chiedere informazioni e fare provare ai propri ragazzi lo sport dei diamanti.

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Pronto riscatto, l’Italia ritrova la Repubblica Ceca in finale

 

Il ‘page system’ del softball consente sempre di avere una porta aperta e le azzurrine la varcano sconfiggendo nella ‘semifinale di recupero’ la Russia. Ora si torna, per la quarta volta, in campo contro le ceche. È l’ultima fatica per conquistare il titolo di Campione d’Europa U19

 

 

da Rosmalen (Olanda), Michele Gallerani

Il pronostico diceva che l’Italia avrebbe saputo reagire; che non si sarebbe arresa; che non avrebbe accettato l’idea di arrivare sul gradino più basso del podio.

Alla fine tutto si è concretizzato, a partire dai volti, pieni di orgoglio e rabbia, con i quali le azzurrine sono scese in campo nella “semifinale di recupero” contro la Russia.

Vittoria intascata con una prestazione quasi impeccabile e ticket per giocare (e non guardare dagli spalti) la finale, staccato.

42203.jpgOra l’Italia non può pensare nemmeno a gioire del 9-2 per manifesta al quinto inning contro le russe, perché deve assolutamente concentrarsi su lanci di Veronika Peckova (al momento miglior lanciatrice del torneo), quasi certamente il partente della Repubblica Ceca nella finale che assegna il titolo di Campione d’Europa U19 2014. Difficile pensare che lo staff tecnico ceco non si affidi a lei, capace di tirare la no-hit in semifinale, per provare a battere nuovamente la squadra di Marina Centrone. Ma le azzurrine sono pronte e hanno studiato l'avversario.

In campo in semifinale è scesa una formazione estremamente vogliosa di prendersi il risultato e con Alice Nicolini perfetta in pedana, determinata e fortissima, anche più degli acciacchi derivati da sei giorni ininterrotti di partite a ritmi infernali, ha tolto le mazze dalle mani della Russia.

Poi è entrata nel box decisa a far “smontare” subito la bravissima Irina Ilyashenko. Missone compiuta: tecnicamente al secondo inning, moralmente dopo i primi 6 battitori del lineup (Cecchetti, Laghi, 42202.jpgGasparotto, Piancastelli, Sheldon e Bertossi), tutti arrivati in base. Tre punti al primo, se al secondo e l’Italia mette la partita in ghiaccio cominciando a gestire giocatrici e forze in vista della Finale che vale l’oro:

ore 16.00 contro la Repubblica Ceca.

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Intanto la mia Fortitudo e' gia' in finale.......e da prima della classe.Gran brutto segno,visto i precedenti.Speriamo bene.

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Europei Juniores Softball: vittoria Ceca, ma l'Italia gioisce comunque

 

Non riesce l'impresa delle azzurrine, che avrebbero voluto vendicare la sconfitta della semifinale contro il forte lanciatore ceco, Veronika Peckova, ma l'argento è comunque un importante risultato. Anche perché Piancastelli, Nicolini e Gasparotto vincono i tre premi individuali

 

 

da Rosmalen (Olanda), Michele Gallerani

La nemesi arriva durante la premiazione quando, dopo che la tensione si è scaricata nelle lacrime di tutte le splendide protagoniste di un Europeo giocato comunque alla grande, dal cielo comincia anche a scendere la pioggia. L’Italia è vice campione d’Europa U19, perché sul gradino più alto del podio sale 42207.jpgla Repubblica Ceca, al terzo posto la Russia.

La formazione di Marina Centrone, per usare le sue stesse parole “non ha nulla da rimproverarsi. Ha giocato sempre al massimo livello, ha dato tutto ciò che aveva. Non è bastato? Pazienza: è un momento di passaggio per una crescita futura”.

L’Italia comunque migliora il quarto posto di due anni fa e conquista l’accesso al Campionato Mondiale. Magre consolazioni per ragazze di 16, 17 e 18 anni, ma comunque obiettivi che sono un miglioramento rispetto al passato e che non possono passare inosservati.

L’Italia perde per la seconda volta contro la Repubblica Ceca e contro Veronika Peckova, ma questa volta vende cara, carissima la pelle. 5-3 il finale, con le azzurre che, memori di ciò che era accaduto nella 42208.jpgsemifinale, mettono paura alle ceche, spingono subito sull’acceleratore e piazzano due punti (singolo di Elisa Cecchetti, triplo di Marta Gasparotto, lancio pazzo).

Oltre all’approccio diverso delle azzurrine, sembra una lanciatrice diversa anche Peckova. Purtroppo però non c’è un risultato differente, anche se la partita ha un andamento assolutamente imponderabile alla vigilia. L’Italia non tiene, non regge all’impatto e va subito sotto nella parte bassa della prima ripresa, commettendo due errori fondamentali per concedere ben tre punti alla Repubblica Ceca.

Gli errori mettono sotto pressione anche il pitcher partente Veronica Comar, che subirà l’unico punto guadagnato della partita al terzo inning. Al quinto una base ball, una valida e un errore difensivo, con Alice Nicolini in pedana, regalano il momentaneo 5-2 alle ceche.

L’Italia, provando a rimontare, accorcia al sesto inning: base ball a Gasparotto e triplo di Erika Piancastelli.

È una vampata d’orgoglio, ma non basta.

 

Come non bastano, a lenire il doloro, nemmeno i tre premi individuali (su tre previsti dal regolamento) a tre delle nostre ragazze: Erika Piancastelli miglior battitore del torneo, Alice Nicolini miglior lanciatore e MVP Marta Gasparotto.

42205.jpg

La Repubblica Ceca esulta in Olanda, dove le padrone di casa non sono nemmeno tra le prime quattro. L’Italia non può essere felice, ma “la tristezza deve durare il tempo di un lampo”, dice Marina Centrone “perché questa ragazze sono state fantastiche e la loro crescita, sono sicura, arriverà e questa piccola delusione contribuirà a fortificarle”.

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