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Juve 76 77

Juventus targata Trap

Post in rilievo

Nell'era degli stranieri senza limiti di numero (almeno per quelli appartenenti alla comunità europea) mi piace ricordare una squadra priva di giocatori provenienti da federazioni estere - con le frontiere rigorosamente chiuse - capace di dettar legge in Italia e di lasciare la sua impronta anche in Europa. Ero appena un bimbo innamorato del pallone, a cui il padre aveva ispirato sin...dalla nascita l'amore per i colori bianconeri, quando nell'estate del 1976 Boniperti, deluso per l'andamento deludente ed imprevedibile dell'annata precedente, decise di affidare la sqaudra ad un tecnico giovanissimo, Giuan Trapattoni da Cusano Milanino, che aveva ormai tra le mani un accordo con l'atalanta. Il "vecchio" Bortolotti lasciò però libero il Trap, consapevole che non si può rinunciare ad una chiamata della Signora soprattutto quando si è giovani ed ambiziosi... Ma le sorprese non finirono qui. Il Presidentissimo capì che era giunto il momento di congedare due pezzi grossi della storia bianconera. Il centravanti Pietruzzo Anastasi, il Pelè bianco, punta tutta scatti e controlli approssimativi ma efficaci, che aveva "rotto" con Parola l'anno precedente ed era ormai inviso alla società ed il geometrico ma ormai logoro regista Fabio Capello. Al loro posto arrivarono rispettivamente il "vecchio" Boninsegna dall'Inter (aveva ormai 33 anni mentre il siciliano solo 28) ed il robusto e spossato (si pensava così) Romeo Benetti dal Milan. Non poche furono le contestazioni che si manifestarono soprattutto con scritte lasciate sui muri della società. Nel cambio, un pò tutti si pensava che le milanesi avrebbero guadagnato da quegli incroci di mercato... Ma quella juve era destinata a cementarsi ed a diventare una squadra di acciaio. Portò a Torino una storica accoppiata con la vittoria dello scudetto (rush pieno di tensione col Toro fino alla fine) e della coppa Uefa (la prima competizione europea per i bianconeri). In quel team c'era il monumento Zoff tra i pali, l'elegante e tecnico Scirea come libero, l'arcigno ed attento Morgan Morini stopper. E poi Gentile "inventato" terzino sinistro per lasciare a Cuccureddu il compito di sorvegliare la seconda punta avversaria e di assicurare anche appoggio al centrocampo. Nella linea mediana ecco la cerniera più solida della storia bianconera: Beppe "Furia" Furino era il mediano tutta corsa, grinta e personalità eccelsa; Benetti assicurò chili ed una potenza devastante coniugata ad una mentalità vincente che influenzò positivamente i più giovani. Tardelli si rivelò il primo giocatore universale del calcio italiano, capace com'era di annullare il centrocampista più tecnico della squadra avversaria per poi catapultarsi in area di rigore e colpire di destro o sinistro o con puntuali inserimenti aerei. La classe pura in quel centrocampo di acciaio la forniva il Barone Causio che, partendo dalla fascia destra - ma spesso ripiegava a centrocampo - riforniva con cross mirabili ed "a giri contati" le due punte. Bonimba era il centravanti di sfondamento, tutto ardore e corpo a corpo con lo stopper avversario che apriva anche varchi importanti per Bettega. Bobby-gol era il vero regista d'attacco ma assicurava un gran numero di reti, straordinario com'era nel colpire di testa (come solo Charles aveva saputo fare) e di segnare con puntualità dalla media e corta distanza. In panca il Trap guidava la squadra con tutta la grinta di cui è ancora capace e si dimostrò duttile ed innovativo al tempo stesso... Che bella Juve...

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Grandissima Juve quella del Trap.

 

Peró secondo me in Europa avrebbe potuto forse vincere ancora di piú se Trapattoni non fosse stato spesso eccessivamente difensivista. Ricordo alcune eliminazioni dove la Juventus ha perso contro squadre sulla carta inferiori per colpa del eccessivo catenaccio. Eccone alcuni esempi:

 

1978, Coppa Campioni: la Juve vince 1-0 all´andata in semifinale contro il Bruges, squadra nettamente inferiore alla Juve. Poi al ritorno gioca ancora una volta con troppo timore, anche se un paio di occasioni le crea (un pó di sfortuna c´era pure stata)...ma se Trapattoni avesse rischiato un pó di piú, la Juve sarebbe andata probabilmente in finale.

 

1979, Coppa Campioni: il copione é lo stesso. La Juve vince 1-0 all´andata in casa contro i Rangers, ma poi perde 2-0 in trasferta e viene eliminata contro una squadra nettamente inferiore. Per eccessivo difensivismo.

 

1980: il Trap non ha imparato nulla: ripete l´impresa di giocare per non subirne in semifinale contro l´Arsenal in Coppa delle Coppe. In trasferta avevamo pareggiato 1-1, ma al ritorno a Torino la Juve fa catenaccio e viene giustamente punita al 90´dove l´Arsenal segna il gol vittoria...

 

1986: Quarti di Coppa Campioni. La Juve perde 1-0 a Barcellona nell´andata in una partita dove pur essendo superiore sul piano tecnico, alla fine gioca per lo zero a zero. Viene ancora una volta punita con un gol nel finale, su tiro da fuori di un catalano (non ricordo chi...)..nella partita di ritorno la Juve gioca una grande gara, ma pareggia solo 1-1. Ma se avesse segnato in trasferta, come aveva tutte le possibilitá di fare, poteva qualificarsi comunque....ancora una volta la Juve ha pagato l´eccessivo difensivismo del Trap.

 

1987: la storia si ripete contro il Real. Al Bernabeu si gioca per limitare i danni e la Juve perde 1-0. Al ritorno viene eliminata ai rigori....ancora una volta la Juve paga il fatto di non avere fatto abbastanza per segnare in trasferta.

 

Quindi: grande riconoscenza per Trapattoni, un grande, ma secondo me poteva fare ancora meglio se in certe partite fuoricasa avesse osato di piú. Vabbé, alla fine Trapattoni ha comunque vinto una Coppa dei Campioni, due Coppe Uefa, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea ed una Coppa Intercontinentale con la Juventus. Mica poco!! Ma resta il rammarico per non avere vinto ancora di piú, perché in quegli anni la Juve ha subito un pó troppe eliminazioni contro squadre sulla carta inferiori, per il fatto di non avere osato abbastanza in trasferta ;)

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Grandissima Juve quella del Trap.

 

Peró secondo me in Europa avrebbe potuto forse vincere ancora di piú se Trapattoni non fosse stato spesso eccessivamente difensivista. Ricordo alcune eliminazioni dove la Juventus ha perso contro squadre sulla carta inferiori per colpa del eccessivo catenaccio. Eccone alcuni esempi:

 

1978, Coppa Campioni: la Juve vince 1-0 all´andata in semifinale contro il Bruges, squadra nettamente inferiore alla Juve. Poi al ritorno gioca ancora una volta con troppo timore, anche se un paio di occasioni le crea (un pó di sfortuna c´era pure stata)...ma se Trapattoni avesse rischiato un pó di piú, la Juve sarebbe andata probabilmente in finale.

 

1979, Coppa Campioni: il copione é lo stesso. La Juve vince 1-0 all´andata in casa contro i Rangers, ma poi perde 2-0 in trasferta e viene eliminata contro una squadra nettamente inferiore. Per eccessivo difensivismo.

 

1980: il Trap non ha imparato nulla: ripete l´impresa di giocare per non subirne in semifinale contro l´Arsenal in Coppa delle Coppe. In trasferta avevamo pareggiato 1-1, ma al ritorno a Torino la Juve fa catenaccio e viene giustamente punita al 90´dove l´Arsenal segna il gol vittoria...

 

1986: Quarti di Coppa Campioni. La Juve perde 1-0 a Barcellona nell´andata in una partita dove pur essendo superiore sul piano tecnico, alla fine gioca per lo zero a zero. Viene ancora una volta punita con un gol nel finale, su tiro da fuori di un catalano (non ricordo chi...)..nella partita di ritorno la Juve gioca una grande gara, ma pareggia solo 1-1. Ma se avesse segnato in trasferta, come aveva tutte le possibilitá di fare, poteva qualificarsi comunque....ancora una volta la Juve ha pagato l´eccessivo difensivismo del Trap.

 

1987: la storia si ripete contro il Real. Al Bernabeu si gioca per limitare i danni e la Juve perde 1-0. Al ritorno viene eliminata ai rigori....ancora una volta la Juve paga il fatto di non avere fatto abbastanza per segnare in trasferta.

 

Quindi: grande riconoscenza per Trapattoni, un grande, ma secondo me poteva fare ancora meglio se in certe partite fuoricasa avesse osato di piú. Vabbé, alla fine Trapattoni ha comunque vinto una Coppa dei Campioni, due Coppe Uefa, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea ed una Coppa Intercontinentale con la Juventus. Mica poco!! Ma resta il rammarico per non avere vinto ancora di piú, perché in quegli anni la Juve ha subito un pó troppe eliminazioni contro squadre sulla carta inferiori, per il fatto di non avere osato abbastanza in trasferta ;)

Sei un pò ingeneroso col Trap. Quella Juve, nella pochezza del calcio italiano di quegli anni, rappesentò una splendida eccezione. Vincere una super Coppa Uefa ed arrivare in semifinale di Coppa Campioni per essere poi buttati fuori da un arbitro miope che non vide un solare rigore su Fanna ed un altro "possibile" su Boninsegna, non era facile in quegli anni. A Bruges avemmo anche diverse buone occasioni per segnare e quel Bruges era una signora squadra. Non bisogna mai dimenticare che negli anni 70- soprattutto- le sqaudre italiane erano prive di stranieri ed il campionato iniziava a fine settembre-inizi ottobre con gravi ritardi di preparazione rispetto ai team stranieri. Se al primo turno di coppa ti capitava un Rangers o una Dinamo Dresda o un Manchester City rischiavi tantissimo l'eleiminazione. A Glasgow Trap, anche per questo motivo, si coprì con un centrocampista e fummo puniti da Mc Donald e Smith. Il cambio epocale di mentalità e di tattica avvenne in Italia con Sacchi (sebbene grandi segnali li diedero in precedenza squadre come il Toro di Radice o il Napoli di Vinicio) ma la juve di acciaio del Trap avrebbe sconfitto qualunque squadrone per chè era temprata nell'acciaio con picchi di classe pura di giocatori inarrivabili (Causio, Bettga, Scirea)... La Juve del Trap in pratica regalò all'Italia il mondiale dell'82, di valore più significativo ed importante rispetto a quello del 2006 e quattro anni prima l'Ital-juve di Bearzot affascinò il mondo intero al Mundial argentino. Trap commise errori - ad Atene la squadra giocò paralizzata e non fu colpa del mister di Cusano Milanino - ma sicuramente meno di quelli che commise Lippi (ahi ahi Marcello!) che avrebbe dovuto vincere almeno una Champions in più (se penso a Del Piero in panchina col Borussia - anche con una gamba avrebbe dovuto giocare!- ed a Montero terzino sinistro a Manchester...)

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Io il Trap lo stimo da sempre molto, sia come allenatore che come uomo.

 

Ingeneroso? Mah, forse un pó. Non vorrei esserlo, ma secondo me in alcune situazioni si poteva forse fare un pó meglio. Ma lo so che á facile dire oggi a distanza di 20-30 anni.

 

Vero che i campionati a quell´epoca cominciavano tardi, ma se non vado errato almeno c´era la Coppa Italia che partiva prima, quindi i giocatori potevano tenersi in forma ugualmente. Quando la Juve ha perso coi Rangers nel 1978, per esempio, é vero che non era partito ancora il campionato, ma la Juve aveva giá giocato 3-4 partite di Coppa Italia piú le amichevoli. Ok, non sará esattamente lo stesso, ma secondo me il divario fra le due squadre, sul piano tecnico, era talmente alto che forse forse si doveva vincere in ogni caso. Ma io non ho mai visto quellE due partite (sono impossibili da trovare in giro, se qualcuno le ha, mi piacerebbe se le mettesse sul tubo :d), quindi ammetto di non sapere come sono andate. Magari siamo stati pure sfortunati. Ma solamente mi meravigio, a distanza di trent´anni, di vedere la grande Juve del Trap cosí spesso eliminata da squadre sulla carta molto inferiori. Come i Rangers, come il Panathinaikos, come il Widzew o come il Bruges...(eh sí, il Bruges secondo me non era granché, in porta aveva Jensen che era danese, quindi lo conosco, con la nazionale danese faceva sempre delle papere clamorose.....)

 

In ogni caso, onore al Trap per quanto ha vinto con la maglia bianconera. E come uomo ha una classe immensa. Dico soltanto che guardando i risultati in Europa della Juve dal 1976 al 1986, é vero che il Trap ha vinto tutto, ma in qualche circostanza si poteva forse fare di piú...con quello squadrone che aveva, non capisco come ha fatto a perdere contro squadre come Panathinaikos, Widzew, Rangers. E guardo i risultati e mi rendo conto che le qualificazioni le ha perse sempre in trasferta, e conoscendo il Trap so bene il perché: sicuramente avrá affrontato con troppo timore reverenziale le gare in trasferta, come troppo spesso faceva ;)

 

Comunque, ho visto alcune delle partite della Juve del Trap. Ed in trasferta soffriva sempre troppo. Sparta-Juve 1-0, Bordeaux-Juve 2-0 nell´anno in cui abbiamo vinto la Coppa Campioni (la maledetta finale di Heysel). In quelle due partite la Juve rinunció praticamente a giocare, soffrendo troppo fino alla fine. Secondo me quella Juve era talmente superiore che avrebbe fatto molto meglio a giocare a viso aperto invece di fare bunker. Soprattutto nella partita di Praga contro uno Sparta modesto. Come mai la Juve si éra chiusa cosí in difesa, rischiando pure di perdere 2-0 e di mettere a rischio una qualificazione sicura? E pure a Bordeaux, pur avendo vinto 3-0 in casa, ha sofferto da pazzi!

 

Morale: grande Juve quella del Trap, sí, ma in trasferta soffriva spesso troppo, per questo quella Juve la metterei dietro alla Juve di Lippi che in trasferta faceva un pó meglio, riuscendo pure ad imporsi su campi difficilissimi come Dortmund, GLASGOW (:d), Manchester, Barcellona, Ajax, Dinamo Kiev eccettera. Alla grande Juve del Trap mancava proprio questo: il sapersi imporre anche in trasferta in campo europeo, contro le grandi squadre. Questo era il limite di quella Juve....

 

Poi é vero che Lippi ha perso qualche finale di troppo, ma questo é un altro discorso. Ma arrivava in finale con molta piú facilitá rispetto alla Juve trapattoniana, che invece soffriva sempre da matti per arrivare in finale, perché in trasferta era quasi sempre una sconfitta sicura (ricordo pochissime eccezioni, come Aston Villa-Juve 1-2 del 1982-83).

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Io il Trap lo stimo da sempre molto, sia come allenatore che come uomo.

 

Ingeneroso? Mah, forse un pó. Non vorrei esserlo, ma secondo me in alcune situazioni si poteva forse fare un pó meglio. Ma lo so che á facile dire oggi a distanza di 20-30 anni.

 

Vero che i campionati a quell´epoca cominciavano tardi, ma se non vado errato almeno c´era la Coppa Italia che partiva prima, quindi i giocatori potevano tenersi in forma ugualmente. Quando la Juve ha perso coi Rangers nel 1978, per esempio, é vero che non era partito ancora il campionato, ma la Juve aveva giá giocato 3-4 partite di Coppa Italia piú le amichevoli. Ok, non sará esattamente lo stesso, ma secondo me il divario fra le due squadre, sul piano tecnico, era talmente alto che forse forse si doveva vincere in ogni caso. Ma io non ho mai visto quellE due partite (sono impossibili da trovare in giro, se qualcuno le ha, mi piacerebbe se le mettesse sul tubo :d), quindi ammetto di non sapere come sono andate. Magari siamo stati pure sfortunati. Ma solamente mi meravigio, a distanza di trent´anni, di vedere la grande Juve del Trap cosí spesso eliminata da squadre sulla carta molto inferiori. Come i Rangers, come il Panathinaikos, come il Widzew o come il Bruges...(eh sí, il Bruges secondo me non era granché, in porta aveva Jensen che era danese, quindi lo conosco, con la nazionale danese faceva sempre delle papere clamorose.....)

 

In ogni caso, onore al Trap per quanto ha vinto con la maglia bianconera. E come uomo ha una classe immensa. Dico soltanto che guardando i risultati in Europa della Juve dal 1976 al 1986, é vero che il Trap ha vinto tutto, ma in qualche circostanza si poteva forse fare di piú...con quello squadrone che aveva, non capisco come ha fatto a perdere contro squadre come Panathinaikos, Widzew, Rangers. E guardo i risultati e mi rendo conto che le qualificazioni le ha perse sempre in trasferta, e conoscendo il Trap so bene il perché: sicuramente avrá affrontato con troppo timore reverenziale le gare in trasferta, come troppo spesso faceva ;)

 

Comunque, ho visto alcune delle partite della Juve del Trap. Ed in trasferta soffriva sempre troppo. Sparta-Juve 1-0, Bordeaux-Juve 2-0 nell´anno in cui abbiamo vinto la Coppa Campioni (la maledetta finale di Heysel). In quelle due partite la Juve rinunció praticamente a giocare, soffrendo troppo fino alla fine. Secondo me quella Juve era talmente superiore che avrebbe fatto molto meglio a giocare a viso aperto invece di fare bunker. Soprattutto nella partita di Praga contro uno Sparta modesto. Come mai la Juve si éra chiusa cosí in difesa, rischiando pure di perdere 2-0 e di mettere a rischio una qualificazione sicura? E pure a Bordeaux, pur avendo vinto 3-0 in casa, ha sofferto da pazzi!

 

Morale: grande Juve quella del Trap, sí, ma in trasferta soffriva spesso troppo, per questo quella Juve la metterei dietro alla Juve di Lippi che in trasferta faceva un pó meglio, riuscendo pure ad imporsi su campi difficilissimi come Dortmund, GLASGOW (:d), Manchester, Barcellona, Ajax, Dinamo Kiev eccettera. Alla grande Juve del Trap mancava proprio questo: il sapersi imporre anche in trasferta in campo europeo, contro le grandi squadre. Questo era il limite di quella Juve....

 

Poi é vero che Lippi ha perso qualche finale di troppo, ma questo é un altro discorso. Ma arrivava in finale con molta piú facilitá rispetto alla Juve trapattoniana, che invece soffriva sempre da matti per arrivare in finale, perché in trasferta era quasi sempre una sconfitta sicura (ricordo pochissime eccezioni, come Aston Villa-Juve 1-2 del 1982-83).

:sad:

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Io il Trap lo stimo da sempre molto, sia come allenatore che come uomo.

 

Ingeneroso? Mah, forse un pó. Non vorrei esserlo, ma secondo me in alcune situazioni si poteva forse fare un pó meglio. Ma lo so che á facile dire oggi a distanza di 20-30 anni.

 

Vero che i campionati a quell´epoca cominciavano tardi, ma se non vado errato almeno c´era la Coppa Italia che partiva prima, quindi i giocatori potevano tenersi in forma ugualmente. Quando la Juve ha perso coi Rangers nel 1978, per esempio, é vero che non era partito ancora il campionato, ma la Juve aveva giá giocato 3-4 partite di Coppa Italia piú le amichevoli. Ok, non sará esattamente lo stesso, ma secondo me il divario fra le due squadre, sul piano tecnico, era talmente alto che forse forse si doveva vincere in ogni caso. Ma io non ho mai visto quellE due partite (sono impossibili da trovare in giro, se qualcuno le ha, mi piacerebbe se le mettesse sul tubo :d), quindi ammetto di non sapere come sono andate. Magari siamo stati pure sfortunati. Ma solamente mi meravigio, a distanza di trent´anni, di vedere la grande Juve del Trap cosí spesso eliminata da squadre sulla carta molto inferiori. Come i Rangers, come il Panathinaikos, come il Widzew o come il Bruges...(eh sí, il Bruges secondo me non era granché, in porta aveva Jensen che era danese, quindi lo conosco, con la nazionale danese faceva sempre delle papere clamorose.....)

 

In ogni caso, onore al Trap per quanto ha vinto con la maglia bianconera. E come uomo ha una classe immensa. Dico soltanto che guardando i risultati in Europa della Juve dal 1976 al 1986, é vero che il Trap ha vinto tutto, ma in qualche circostanza si poteva forse fare di piú...con quello squadrone che aveva, non capisco come ha fatto a perdere contro squadre come Panathinaikos, Widzew, Rangers. E guardo i risultati e mi rendo conto che le qualificazioni le ha perse sempre in trasferta, e conoscendo il Trap so bene il perché: sicuramente avrá affrontato con troppo timore reverenziale le gare in trasferta, come troppo spesso faceva ;)

 

Comunque, ho visto alcune delle partite della Juve del Trap. Ed in trasferta soffriva sempre troppo. Sparta-Juve 1-0, Bordeaux-Juve 2-0 nell´anno in cui abbiamo vinto la Coppa Campioni (la maledetta finale di Heysel). In quelle due partite la Juve rinunció praticamente a giocare, soffrendo troppo fino alla fine. Secondo me quella Juve era talmente superiore che avrebbe fatto molto meglio a giocare a viso aperto invece di fare bunker. Soprattutto nella partita di Praga contro uno Sparta modesto. Come mai la Juve si éra chiusa cosí in difesa, rischiando pure di perdere 2-0 e di mettere a rischio una qualificazione sicura? E pure a Bordeaux, pur avendo vinto 3-0 in casa, ha sofferto da pazzi!

 

Morale: grande Juve quella del Trap, sí, ma in trasferta soffriva spesso troppo, per questo quella Juve la metterei dietro alla Juve di Lippi che in trasferta faceva un pó meglio, riuscendo pure ad imporsi su campi difficilissimi come Dortmund, GLASGOW (:d), Manchester, Barcellona, Ajax, Dinamo Kiev eccettera. Alla grande Juve del Trap mancava proprio questo: il sapersi imporre anche in trasferta in campo europeo, contro le grandi squadre. Questo era il limite di quella Juve....

 

Poi é vero che Lippi ha perso qualche finale di troppo, ma questo é un altro discorso. Ma arrivava in finale con molta piú facilitá rispetto alla Juve trapattoniana, che invece soffriva sempre da matti per arrivare in finale, perché in trasferta era quasi sempre una sconfitta sicura (ricordo pochissime eccezioni, come Aston Villa-Juve 1-2 del 1982-83).

Credo tu possa avere ragione solo in parte. La Juve del Trap rappresentava infatti una splendida eccezione. Io ho seguito tutta la cavalcata del binomio Trap-Boniperti e non è vero che in trasferta subisse solo ed esclusivamente. Nell'annata storica del '76-'77 espugnò alla grande campi caldissimi come Magdeburgo (quello fortissimo di Sparwasser e Kreische) o Atene. Con Platini-Boniek ci furono partite straordinarie come Birmingham o Lodz dove diede spettacolo. Devi sempre tener conto che all'epoca la regola in Italia era "primo non prenderle". Aggiungi i ritardi della preparazione e l'esclusioine o il n. limitato degli stranieri ed avrai un quadro più chiaro. Per quanto riguarda la Coppa Italia ad agosto si giocavano quattro partite di cui tre con squadre di serie B ed una sola con squadre del massimo campionato. Insomma test poco probanti soprattutto se al primo turno ti imbattevi con squadre tedesche o britanniche che già avevavo giocato quattro-cinque match di campionato... Trap perse malamente la sola finale di Atene ma i suoi giocatori, come accadde nel '73 contro l'Ajax per gli uomini di Vickpalek (che però commise gravi errori come l'esclusione del più in forma dei suoi e cioè Cuccureddu), praticamente non scesero in campo per restare negli spogliatoi... Ma quell'Amburgo faceva paura. All'attacco schierava Milewski-Hartwig-Hrubesch-Magath ed il tuo connazionale Bastrup. Il solo Hrubesch metteva paura per la mole ed in difesa c'era gente come Kaltz... Lippi ritengo invece avrebbe potuto e dovuto vincere molto di più. Perdere finali contro squadre notevolmente più scarse come l'inguardabile B. Dortmund (sempre bastonato in precedenza) o il terrorizzato Madrid per non parlare degli errori di Manchester (gridano vendetta ancora quel Montero terzino sx con Iuliano centrale)... lasciano dentro una grande delusione. Detto ciò ovviamente trattasi di una gran bella Juve ed anche vincente, ma mi piace far capire ai più giovani che quelli sul Trap e sul suo difensivismo sono sovente luoghi comuni. Se davanti schieri Paolo Rossi centravanti, Boniek mezzala sopstata sulla fascia, Bettega e Platini ad impostare e concludere di certo non puoi difenderti ad oltranza... Solo la prima Juve, quella del '76 era veramente temprata nell'acciaio ma non ha mai rinunciato a giocare...

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Vabbé, probabilmente la veritá sta nel mezzo fra la mia e la tua opinione :d

 

Sicuramente hai ragione su alcuni punti:

 

- i nostri erano sempre in ritardo di preparazione ad ottobre, questo non lo nego, ma ho solo detto che avendo comunque fatto 3-4 gare di Coppa Italia non é che erano totalmente fuori forma. E contro certe squadre magari avrebbero potuto comunque fare un pó di piú. Ma lo so che é facile dire OGGI, col senno di poi ;)

 

- é anche verissimo che a quei tempi le squadre italiane erano penalizzate delle norme anti-straniere che vigevano in Italia. Ma secondo me questo ha influito poco sulla Juve, perché avevamo comunque quasi tutti i titolari della Nazionale. Eravamo comunque una squadra fortissima, almeno sulla carta, con o senza stranieri. E continuo a pensare che una squadra composta da Zoff, Scirea, Causio, Benetti, Bettega eccettera avrebbe in ogni caso dovuto battere squadre come Glasgow Rangers, Widzew Lodz, Panathinaikos o Brügge nove volte su dieci. Quindi secondo me si POTEVA fare meglio. Ma é la mia opinione personale, e rispetto se tu hai un´opinione diversa, ci mancherebbe altro...

 

- sull´Amburgo invece hai ragione. Era una squadra a quei tempi sottovalutata e penso che i favori del pronostico alla vigliglia furuno abbastanza sbagliati. Quasi tutti pensavano che la Juve avrebbe vinto facile facile. Invece l´Amburgo era campione della Germania, un campionato che a quell´epoca non era inferiore alla Serie A, e l´Amburgo contava su vari campioni. Per me era una partita che potevamo vincere, ma anche perdere. Col senno di poi il pronostico doveva essere 50-50, cioé fifty-fifty. Anche perché la Juve del 1982-83 aveva giá dato segno di essere troppo discontinua pure in campionato, dove non a caso arrivó solo seconda dietro alla Roma. Non era affatto scontato che avrebbe vinto quella finale, ed infatti si era visto...

 

Io penso che la differenza fra le nostre opinioni sia dovuto al fatto che tu ragioni con la mentalitá di allora, mentre io ragiono col senno di poi, cosa piú facile ovviamente. Hai perfettamente ragione quando dici che a quell´epoca la mentalitá delle italiane in coppa, almeno fuori casa, era "prima non prenderle". E per questo era normale che anche la Juve del Trap in certe occasioni si adeguava e giocava all´italiana. La logica di quei tempi era quella: non prenderle fuori casa e vincere in casa ed andare avanti.

 

Io invece ragiono col senno di poi e quindi lo ammetto che é piú facile fare giudizi anche un pó troppo severi. Col senno di poi dico che quella mentalitá "prima non prenderle" é stata una mentalitá sbagliata e troppo conservativa. Quella Juve aveva un potenziale offensivo mostruoso con Bettega, Rossi, Boninsegna, Causio, Tardelli, Boniek, Platini, Laudrup (lo so che sto includendo un pó tutti i giocatori che giocavano dal 1976 al 1986, anche se non hanno giocato tutti insieme). Una squadra cosí, secondo me, avrebbe potuto cercare di imporre sempre il proprio gioco, anche in trasferta, e non solo giocare per non prenderle, come spesso accadeva a quell´epoca. Ma lo so che allora la mentalitá era diversa e che a quei tempi non si ragionava cosí. Per questo ammetto che é troppo facile dire tutto questo OGGI dove la mentalita´delle squadre italiane é molto diversa. Infatti oggi molte squadre italiane giocano per vincere pure in trasferta ;)

 

Infine bisogna dire che la Juve del Trap si esprimeva spesso meglio in contropiede. Soprattutto la Juve di Platini e Boniek aveva nel contropiede la sua arma migliore. Lancio di 40 metri di Platini e galoppata di Boniek o di Rossi che segnavano in velocitá in contropiede. Forse forse Trapattoni ha PREFERITO giocare in modo basso per poter colpire proprio in contropiede. Forse si é reso conto che quella era la nostra arma migliore ed é per questo che in certe partite schierava una squadra abbastanza bassa come modo di stare in campo. Per puntare al contropiede. E forse forse aveva pure fatto bene a giocare cosí, nessuno sa come sarebbero andate le cose se avesse giocato con la squadra piú alta come avrei voluto io. Forse avremmo pure vinto di meno, o forse di piú. Nessuno lo puó sapere.....

 

Quindi se ho ragione io o se hai ragione tu, é impossibile stabilirlo. Perché non esiste la prova. Nessuno sa come sarebbe andata se il Trap avrebbe giocato in modo diverso. Quindi sono solo opinioni, ma su un forum é anche giusto scambiarsi opinioni ed idee...

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Vabbé, probabilmente la veritá sta nel mezzo fra la mia e la tua opinione :d

 

Sicuramente hai ragione su alcuni punti:

 

- i nostri erano sempre in ritardo di preparazione ad ottobre, questo non lo nego, ma ho solo detto che avendo comunque fatto 3-4 gare di Coppa Italia non é che erano totalmente fuori forma. E contro certe squadre magari avrebbero potuto comunque fare un pó di piú. Ma lo so che é facile dire OGGI, col senno di poi ;)

 

- é anche verissimo che a quei tempi le squadre italiane erano penalizzate delle norme anti-straniere che vigevano in Italia. Ma secondo me questo ha influito poco sulla Juve, perché avevamo comunque quasi tutti i titolari della Nazionale. Eravamo comunque una squadra fortissima, almeno sulla carta, con o senza stranieri. E continuo a pensare che una squadra composta da Zoff, Scirea, Causio, Benetti, Bettega eccettera avrebbe in ogni caso dovuto battere squadre come Glasgow Rangers, Widzew Lodz, Panathinaikos o Brügge nove volte su dieci. Quindi secondo me si POTEVA fare meglio. Ma é la mia opinione personale, e rispetto se tu hai un´opinione diversa, ci mancherebbe altro...

 

- sull´Amburgo invece hai ragione. Era una squadra a quei tempi sottovalutata e penso che i favori del pronostico alla vigliglia furuno abbastanza sbagliati. Quasi tutti pensavano che la Juve avrebbe vinto facile facile. Invece l´Amburgo era campione della Germania, un campionato che a quell´epoca non era inferiore alla Serie A, e l´Amburgo contava su vari campioni. Per me era una partita che potevamo vincere, ma anche perdere. Col senno di poi il pronostico doveva essere 50-50, cioé fifty-fifty. Anche perché la Juve del 1982-83 aveva giá dato segno di essere troppo discontinua pure in campionato, dove non a caso arrivó solo seconda dietro alla Roma. Non era affatto scontato che avrebbe vinto quella finale, ed infatti si era visto...

 

Io penso che la differenza fra le nostre opinioni sia dovuto al fatto che tu ragioni con la mentalitá di allora, mentre io ragiono col senno di poi, cosa piú facile ovviamente. Hai perfettamente ragione quando dici che a quell´epoca la mentalitá delle italiane in coppa, almeno fuori casa, era "prima non prenderle". E per questo era normale che anche la Juve del Trap in certe occasioni si adeguava e giocava all´italiana. La logica di quei tempi era quella: non prenderle fuori casa e vincere in casa ed andare avanti.

 

Io invece ragiono col senno di poi e quindi lo ammetto che é piú facile fare giudizi anche un pó troppo severi. Col senno di poi dico che quella mentalitá "prima non prenderle" é stata una mentalitá sbagliata e troppo conservativa. Quella Juve aveva un potenziale offensivo mostruoso con Bettega, Rossi, Boninsegna, Causio, Tardelli, Boniek, Platini, Laudrup (lo so che sto includendo un pó tutti i giocatori che giocavano dal 1976 al 1986, anche se non hanno giocato tutti insieme). Una squadra cosí, secondo me, avrebbe potuto cercare di imporre sempre il proprio gioco, anche in trasferta, e non solo giocare per non prenderle, come spesso accadeva a quell´epoca. Ma lo so che allora la mentalitá era diversa e che a quei tempi non si ragionava cosí. Per questo ammetto che é troppo facile dire tutto questo OGGI dove la mentalita´delle squadre italiane é molto diversa. Infatti oggi molte squadre italiane giocano per vincere pure in trasferta ;)

 

Infine bisogna dire che la Juve del Trap si esprimeva spesso meglio in contropiede. Soprattutto la Juve di Platini e Boniek aveva nel contropiede la sua arma migliore. Lancio di 40 metri di Platini e galoppata di Boniek o di Rossi che segnavano in velocitá in contropiede. Forse forse Trapattoni ha PREFERITO giocare in modo basso per poter colpire proprio in contropiede. Forse si é reso conto che quella era la nostra arma migliore ed é per questo che in certe partite schierava una squadra abbastanza bassa come modo di stare in campo. Per puntare al contropiede. E forse forse aveva pure fatto bene a giocare cosí, nessuno sa come sarebbero andate le cose se avesse giocato con la squadra piú alta come avrei voluto io. Forse avremmo pure vinto di meno, o forse di piú. Nessuno lo puó sapere.....

 

Quindi se ho ragione io o se hai ragione tu, é impossibile stabilirlo. Perché non esiste la prova. Nessuno sa come sarebbe andata se il Trap avrebbe giocato in modo diverso. Quindi sono solo opinioni, ma su un forum é anche giusto scambiarsi opinioni ed idee...

Hai fatto un'analisi equilibrata e condivisibile ed è bello confrontarsi su temi di natuta tecnica e tattica, lontani dalle polemiche inutili e spesso fini a se stesse che spesso "affogano" questo forum... Premesso che il mio topic si riferiva esclusivamente alla Juventus della storica cavalcata del 1976-77 - poi abbiamo un pò deragliato :d - aggiungo solo che Trap nel momento in cui potè schierare Le Roi Michel ha adattato gli schemi alla "prepotenza" tecnica del francese, abilissimo nel lanciare dalla lunga e media distanza il polacco ma anche straordinario nell'inserirsi a fari spenti nell'aria di rigore avversaria per colpire di testa o di piede come un vero centravanti. Dunque, bisognava creare gli spazi giusti ed allora Pablito Rossi lo vedevi allargarsi sulla fascia destra con Bettega e Boniek che ritornavano a centrocampo. Era importante non intasare gli spazi altrimenti potevano (come oggi del resto!) essere guai a meno che non ci pensava poi lo stesso Platini con una delle sue punizioni o una delle sue invenzioni...

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La juve 76-77 l'avro' sempre tra le preferite,se non la preferita.Scudetto con 51 punti su 60 e,soprattutto,il primo dei 10 trionfi internazionali.La sua ossatura espresse il miglior mondiale,come gioco,della nazionale, tra quelli da me visti(il primo nel 66).

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Ma quanti ricordi......

Ricordo la partita di Bruges vista in bianco e nero, l'eliminazione di Glasgow ascoltata alla radio mentre ero a letto fingendo di dormire....

Sulle analisi tecniche, credo che qualche eliminazione fosse dovuta a mentalità, all'epoca vigeva il concetto della sconfitta "utile" in trasferta che spesso era decisiva.

Alcuni di quegli avversari, peraltro, erano forti: non ricordo con precisione il Bruges, però le squadre belghe all'epoca vincevano molto, soprattutto con l'Anderlecht e con l'Anderlecht noi uscimmo il giorno dell'infortunio al ginocchio di Bettega (1982 mi sembra).

Certo che in Europa abbiamo sempre sofferto, prima del Trap e dopo (le finali di Champions........ :( )

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