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Dale_Cooper

#VSCafe - Lo Spazio Tattico Bianconero - IL NOSTRO TOTO-ALLENATORE IN SALSA TATTICA

Post in rilievo

Il 01/06/2025 Alle 16:20, jouvans ha scritto:

Bravo. L"aspetto umano di Luis Enrique è arcinoto. Così come è arcinoto al contrario che Motta sia difficilmente trattabile (diciamo cosí). 

È altrettanto vero che, anche se sei il mister più empatico del mondo, le corse che faceva Kvara anche all'indietro al minuto 89, col cacchio che Enrique le avrebbe avute da Messi e Neymar. 

Dunque: allenatore empatico, certissimo. Ma anche un gruppo non di prime donne e disposto ad imparare cose nuove e al sacrificio (vedasi Dembelè ieri sera). 

Più una società che ti sostiene anche quando sei fuori dalla champions per  6 giornate su 8 e ti fornisce un adeguato/ottimo livello medio dei calciatori in rosa. 

 

Per cui si parte da due allenatori che hanno non solo "simili", ma IDENTICHE idee di gioco e identica formazione didattica. Ma con risultati opposti. Come mai? 

Per i motivi detti sopra: uno empatico, l'altro no. Uno con un gruppo squadra stra disponibile, l'altro con la solita squadra inallenabile (cit. storica), uno con la società alle spalle e presente, l'altro con una società assente e che già a gennaio contattava altri allenatori, uno con la qualità media per fare quel tipo di calcio, l'altro no. 

Ma, tolta l'empatia che non la vendono al supermercato, tutte le altre cose nessuno ce le vietava. Ce le siamo vietate da soli e non solo in quanto Juve, ma in quanto movimento calcio italiano, che si avvita sempre su se stesso, sui medesimi tabù, sui medesimi cliché, sui medesimi concetti e medesimi nomi di mister. Questo per vincere subito, magari anche "male" (tipo il Napoli di quest'anno) ma che non capisce, come movimento, che con la sindrome di Dick Dastardly del "macché!! Io voglio vincere subito" finisce invece , proprio come Dastardly, per non vincere mai

 

Il 01/06/2025 Alle 16:34, Lohengrin ha scritto:

Perfetto. E aggiungo: sono scelte che riflettono la mentalità di un intero Paese, che non scommette sui giovani e sulle idee nuove, che si consegna alla gerontocrazia mascherata da esperienza (e lo dico da 57enne...), che preferisce speculare anziché investire e che si trova con infrastrutture scadenti. Se il calcio è lo specchio del Paese (e lo è vista la sua diffusione tra tutti gli strati sociali), non possiamo stupirci dei risultati delle squadre italiane (e della stessa Nazionale che vince le finali ormai solo ai rigori). La Juve, purtroppo, non fa eccezione.

Sono commosso.

Grazie 

🥹

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3 minuti fa, jouvans ha scritto:

IL NOSTRO TOTO-ALLENATORE IN SALSA TATTICA


Se già con "allenatore Juve per un giorno" cerchiamo di andare oltre la semplice idea di azzeccare la formazione per quella partita, andando piuttosto a sviscerare cosa faremmo noi tatticamente e magari "leggere" cosa farà il mister (quello vero), anche questa iniziativa non è semplicemente una cosa del tipo: "ah mi piacerebbe vedere tizio o caio sulla nostra panchina", ma nasce per chiedervi e poi approfondire TATTICAMENTE quale mister vorreste e perchè, appunto tatticamente, lo vorreste vedere da noi (propone qualcosa di nuovo? Vi pare adatto all'organico che abbiamo? E' particolarmente propositivo? Utilizza questo modulo piuttosto che un altro? E' molto flessibile? Ecc.. ecc..) il motivo può essere uno qualunque o, ancor meglio, più d'uno.

 

Dunque, dal punto di vista tattico, quale nome vi stuzzicherebbe di più o addirittura vi sembrerebbe proprio "il nome giusto" per la prossima stagione?
Naturalmente nel "giochino" è stra-incluso anche Tudor che è in lizza assolutamente per ennemila motivi .ok 

De Zerbi.

 

L’analisi tattica tocca a te 😊

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5 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

De Zerbi.

 

L’analisi tattica tocca a te 😊

Naaaaa.. tu mi devi dire: "Vorrei De Zerbi perchè fa fare questa cose agli esterni, piuttosto che questa cosa ai centrali di difesa.. perchè tiene il baricentro così piuttosto che colà, perchè occupa gli spazi in modo xxxx piuttosto che in modo yyyyyy" troppo facile sennò dire un nome e basta .ghgh 

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IN ATTESA CHE QUALCUNO ESPRIMA QUALCHE PASSIONE E APPROFONDIMENTO PER QUALCHE ALLENATORE CHE CI PIACEREBBE STUDIARE QUI NEL CAFE (ANCHE MAGARI, CHISSA' IN CHIAVE FUTURA JUVE), MI RIALLACCIO AI CONTENUTI DEL 1° GIUGNO PER RIPRENDERE IL TEMA LUIS ENRIQUE.

 

IN QUESTO CASO, CON IL CONSUETO CONTRIBUTO, CHE SPESSO USIAMO PER ARRICCHIRE IL CAFE, DA PARTE DI DAVOM23 .ok 

 

 

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1 ora fa, jouvans ha scritto:

Spunti partendo da davom23 per un'analisi tattica più ampia della finale di Champions, come da vero "core" tattico di questo topic.

 

Questo topic, come sapete, vuole essere di servizio all'utenza e, in un certo senso, "didattico" sul tema tattico e dunque, dato che la finale di Champions non è stata certamente una gara banale, questo di davom può essere uno spunto per andare oltre la partita in sè e vedere determinate soluzioni tattiche interessanti.

 

Infatti davom si è molto focalizzato (anche giustamente) sul modo in cui ha difeso il PSG che, di fatto, più che difendere ha aggredito (che in realtà è un modo di difendere e anche molto efficace, come si è visto dal fatto che Donnarumma ha fatto una sola parata in 92 minuti totali di gioco).
Ha anche enfatizzato, tema che avevo già accennato io con un mio post del 1° giugno, il fatto che certi soggetti come Kvara o Dembelè, messi a ripiegare e correre dietro all'avversario anche al 90esimo, siano stati certamente una risorsa-chiave di questo PSG. Tutto giusto, anzi giustissimo. Per carità. .sisi 

 

Poi però, oltre all'aggressività e al sacrificio spiegati da davom, c'è stato anche tanto altro.

Ad esempio: in fase di possesso palla il PSG faceva spesso densità su un lato per aprire poi sull'angolo cieco dalla parte opposta (cosa che ha ammazzato Di Marco, come vedremo poi). Col calcio posizionale puro di Enrique, se Dembelè usciva esterno sinistro (l'ha fatto spesso anche se in teoria era lui il "centravanti", detto fra virgolette perchè in pratica Luis Enrique non contempla il centravanti classico), allora perfino il Vitinha o Ruiz di turno, per coprire quella posizione rimasta"scoperta", andava egli stesso a fare la punta, perchè nel calcio posizionale non conta chi fa cosa, conta che tutte le posizioni siano sempre coperte, anche e soprattutto andando di rotazioni che incasinano l'avversario.

 

L'inter infatti è ammattita e allora a un certo punto hanno deciso di mettersi uomo su uomo, sperando che, seguendo il Dembelè di turno ovunque andasse, non sarebbe più stato un problema il "quanto si  muoveva", tanto era comunque già marcato. Il punto è che semmai così l'inperd è pure peggiorata, perchè a quel punto i tre centrali di difesa venivano portati a spasso dai movimenti continui delle tre punte (volutamente distanti e/o aperti rispetto all'aera di rigore) dove si creavano varchi enormi per gli ingressi delle varie mezzale o di Hakimi stesso, nel buco lasciato dai difensori nerazzurri impegnati a seguire, totalmente fuori posizione, i movimenti delle 3 punte avversarie. Questo turbinio ha isolato Di Marco, che infatti è stato crocifisso, ma che ha colpe relative. Lui non è un granchè come difensore, ma siccome questi movimenti finivano appunto per isolare Hakimi in 1 vs 1 con Di Marco è chiaro che lui, abituato all'aiuto sempre di una mezzala o di un braccetto (che stavolta erano impegnati in altri compiti cui li ha costretti il PSG) e con avversari magari meno scomodi di Hakini, ritrovandosi isolato contro quel tipo di giocatore (non abituato a quel passo e non abituato a coprirlo da solo) sia andato in grande difficoltà. Così come successo per altri versi ad Acerbi, ma quello lo aveva già ben spiegato davom e fa parte di tutto il complesso tattico (vincente) creato da Enrique 😉

A molti utenti sarà andato il pranzo di traverso nel leggere questa analisi 😂

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23 ore fa, ZizouZidane ha scritto:

A molti utenti sarà andato il pranzo di traverso nel leggere questa analisi 😂

Ma è proprio questo il problema.

Se io scrivo che voto a destra è chiaro che uno di sinistra può non essere felice, idem se dicessi di votare a parti invertite.

Ma qui non ci sono partiti o cose da far andare storte o giuste a qualcuno.
Semplicemente, si guardano le partite e poi, da lì, si fa l'analisi tattica in base alle conoscenze acquisite in anni di studio e di pratica sul campo; ma soprattutto si fa semplicemente un'analisi che di fatto è un "copia-incolla ragionato" di ciò che GIA' SI E' VISTO nei 90 minuti che si analizzano.

 

Come questo possa essere "pro o contro" qualcuno, per me, rimane un mistero. Spiegabile solo con persone che hanno scelto una loro linea da seguire ciecamente "a prescindere" e, se la realtà contraddice quella linea.. beh, tanto peggio per la realtà allora... sefz 

Ma, ribadisco, che qua (e a riprova ci sono qui nel cafe fior di post, analisi e slide che son lì da vedere nelle pagine addietro) si è INDIFFERENTEMENTE criticato ed elogiato Motta, criticato ed elogiato Tudor, criticato ed elogiato Inzaghi, criticato ed elogiato Flick, ecc..

 

Non ci sono partiti politici. Ci sono le partite, ci sono i mezzi ormai assodati e noti con cui opera il match analyst e si riporta tatticamente quello che, su un televisore che abbiamo tutti, in realtà si è già visto.

Ribadisco che vedere questo post, meramente didattico, che di fatto non è altro che, appunto, un "copia-incolla ragionato" di partite già viste da tutti, trattato come se fosse un "organo di partito" o una banda di sovversivi, fa sorridere. Allora è sovversivo dire che da oggi le macchine italiane di nuova immatricolazione partiranno, nella targa, dalla lettera H. E' un fatto. Se poi uno odia la lettera H, mica è colpa di chi gli ha riportato la notizia.

Idem qui. Si analizza come ha vinto Enrique. Se Enrique ha vinto e anzi stravinto in un modo che non piace, sarà mica colpa di chi lo riporta qui nel cafe. Al massimo, bisognerebbe prendersela con Luis Enrique. .sisi 

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41 minuti fa, jouvans ha scritto:
41 minuti fa, jouvans ha scritto:

analizza come ha vinto Enrique. Se Enrique ha vinto in un modo che non piace, sarà mica colpa di chi lo riporta qui nel cafe. Al massimo, bisognerebbe prendersela con Luis Enrique. .sisi 



Che poi bisognerebbe anche capire perché non è piaciuto. Chi guarda il calcio con occhio critico non può non essersi entusiasmato per quello che hanno espresso in campo. Poi mi permetto di sottolineare la prestazione atletica dei parigini , che ho apprezzato particolarmente in qualità di vecchio iseferino (neologismo coniato sul momento 😁) anche se rimasto come studio e mai sfruttato a livello professionale perché la vita ti porta altrove. Scusate per OT personale 😁

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16 ore fa, Micrem 69 ha scritto:

Complimenti ragazzi è un piacere leggervi. Riusciremo mai ad avere una squadra che cerca di dominare il gioco. Purtroppo gli anni passano e il pessimismo avanza.....

Eh caro micrem.. Qua il problema è, appunto e innanzitutto, culturale e non solo nostro (inteso come gobbi) ma inteso come "sistema calcio italiano" o, ancor peggio, come diceva un paio di giorni fa @Lohengrin, un problema dell'intera società italiana che, a cascata, si riverbera poi anche sul calcio.

Leggevo ad esempio oggi che gli interisti, arrabbiati per una stagione da zeru tituli (più imbarcata galattica col PSG...), ora che è andato via Inzaghi, stanno chiedendo a gran voce il ritorno di Mourinho (??!!) o Mancini. Ma davvero, eh?

E intanto, mentre noi italiani ci avvitiamo su questi nomi del passato, su concetti ormai superati e su stereotipi calcistici che in realtà, già proprio a Coverciano (dunque non all'estero, ma qui in Italia...) neppure vengono più presi in seria considerazione nel momento formativo dei nuovi mister del futuro (insomma: ormai si insegna altro anche da noi), all'estero gli altri vanno avanti.

Ma anche qui... non è una questione di "partiti" o "di mia idea contro la tua idea" (tanto più qui nel cafe) è un discorso fattuale. L'Italia da oltre un decennio non partecipa più ad un mondiale. L'ultima Champions l'ha alzata l'inperd ormai 15 anni fa e tutti sappiamo come, sennò neanche quella e allora gli anni sarebbero addirittura 18 (Milan 2007); eppure a nessuno viene in mente di dire "wow.. è un bel po' che non siamo competitivi a certi livelli.. forse dovremmo fare come quello che batte il Real in Liga o come quello che vince la Premier o come quello che ha appena fatto il secondo triplete in carriera".
 

Invece no. Il primo pensiero è: richiamate Mourinho
 

Noi italiani, che una volta eravamo l'avanguardia (Pozzo, Rocco, Lippi, Bearzot, Sacchi, solo per fare i primi nomi che mi passano per la testa) adesso siamo diventati i luddisti del calcio, ma intanto la rivoluzione del vapore è già arrivata, lo testimoniamo i migliori mister europei che da noi non ci vengono, gli 11 anni dall'ultima nostra apparizione ad un mondiale e che, nel tempo che il sig. Luis Enrique, di suo, ha fatto 2 triplete, il nostro intero calcio non ha fatto manco una Champions..
E anche questa non è "una presa di posizione". E' un fatto verificabile. Luis Enrique fra il 2015 e il 2025 ha fatto 2 triplete. L'intero calcio italiano, in un arco ben più ampio, fra il 2010 e il 2025, neanche una Champions. Però intanto richiamiamo Mourinho.. oh.. hai visto mai?

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3 ore fa, Ex rimpiango Rovella ha scritto:

Poi mi permetto di sottolineare la prestazione atletica dei parigini 

Questo è un altro discorso interessante, l'unico su cui io sia mai stato d'accordo con Fabio Capello ( sefz ) e cioè: in Italia giochiamo sotto ritmo e con scarsa intensità.
In parte ciò è dovuto all'estremo tatticismo che contraddistingue il nostro calcio, perchè spesso, per metterci intensità in una sgroppata in avanti, in un inseguire l'avversario anche fuori zona, si vede appunto l'intensità, ma poi "perdiamo le posizioni" e allora diventa un casino. Ad esempio l'intensità (vedasi la premier) è spesso data da continui ribaltamenti di gioco, da noi questo è difficile perchè raramente vedi partite con una palla gol di qua e una palla gol di là.
In più, effettivamente, nell'ammodernamento generale che il nostro calcio richiederebbe, c'è anche quello di cercare nuove soluzioni più moderne che vengono studiate ormai da anni in tutto il mondo e in tantissimi sport per migliorare la performance atletica.
Ma, anche qui.. preparatori atletici emergenti io sono certo che ce ne siano, tanto in Italia quanto all'estero. Ma pare che se non prendi Pintus (che è un grandissimo, sia chiaro, ma che è su piazza da anni e anni e che, appunto, è uno sollo) allora non puoi correre...

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Oggi mastro @jouvans è stato on fire. Manco una giornata a causa del lavoro e della famiglia, e succede il delirio .sisi

 

5 ore fa, jouvans ha scritto:

Non ci sono partiti politici. Ci sono le partite, ci sono i mezzi ormai assodati e noti con cui opera il match analyst e si riporta tatticamente quel che, su un televisore che abbiamo tutti, in realtà si è già visto.

Ribadisco che vedere questo post, meramente didattico, che di fatto non è altro che, appunto, un "copia-incolla ragionato" di partite già viste da tutti, trattato come se fosse un "organo di partito" o una banda di sovversivi, fa sorridere.

«L'uso che jouvans (come si chiama quell'altro?), ZizouZidane (no no no, quell'altro) e onetime hanno fatto del forum di VS, pagato coi soldi di tutti, è un uso cri-mi-no-so. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga». (Semi-cit.)

 

 

5 ore fa, jouvans ha scritto:

Ma, ribadisco, che qua (e a riprova ci sono qui nel cafe fior di post, analisi e slide che son lì da vedere nelle pagine addietro) si è INDIFFERENTEMENTE criticato ed elogiato Motta, criticato ed elogiato Tudor, criticato ed elogiato Inzaghi, criticato ed elogiato Flick, ecc..

Probabilmente il problema sta tutto nella difficoltà di lettura da parte di qualcuno. Non parlo di analfabetismo o cose del genere, è che quelle fette di prosciutto e quelle travi negli occhi possono effettivamente essere invalidanti .ehm

 

1 ora fa, jouvans ha scritto:

Questo è un altro discorso interessante, l'unico su cui io sia mai stato d'accordo con Fabio Capello ( sefz )

Oh, che ci voi fa'? Anche un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno .sisi

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14 ore fa, jouvans ha scritto:

generale che il nostro calcio richiederebbe, c'è anche quello di cercare nuove soluzioni più moderne che vengono studiate ormai da anni in tutto il mondo e in tantissimi sport per migliorare la performance atletica.
Ma, anche qui.. preparatori atletici emergenti io sono certo che ce ne siano, tanto in Italia quanto all'estero. Ma pare che se non prendi Pintus (che è un grandissimo, sia chiaro, ma che è su piazza da anni e anni e che, appunto, è uno sollo) allora non puoi correre...

Ma sai il problema è anche di convenienza e applicare tempo. Secondo il mio modesto parere la preparazione atletica del calciatore è una della più complicate dell'orizzonte sportivo. Non ha una connotazione lineare perché ci sono cento cose da allenare che implicano il coinvolgimento di muscoli che in non tutti gli sport si devono allenare. Faccio un esempio che puoi sembrare estremo ma non lo è., I muscoli del collo si può pensare che abbiano importanza  solo , o quasi esclusivamente nell' automobilismo a causa della Forza G a cui è sottoposto il pilota, ma pochi immaginano che nel calcio siano ugualmente importanti ( cosa vuoi corrono e calciano un pallone con i piedi) e invece se studi ti accorgi che anche i calciatori hanno forti sollecitazioni sul collo. Questo per dire che la preparazione atletica di un calciatore è forse la più difficile in campo sportivo e non tutti hanno la giusta propensione a specializzarsi in un campo così vasto. Meglio allenare altri tipi di atleta , più facile arrivare a metà. Spero di essere stato comprensibile perché il mondo della preparazione atletica e complesso e in costante aggiornamento.

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16 hours ago, jouvans said:

Questo è un altro discorso interessante, l'unico su cui io sia mai stato d'accordo con Fabio Capello ( sefz ) e cioè: in Italia giochiamo sotto ritmo e con scarsa intensità.
In parte ciò è dovuto all'estremo tatticismo che contraddistingue il nostro calcio, perchè spesso, per metterci intensità in una sgroppata in avanti, in un inseguire l'avversario anche fuori zona, si vede appunto l'intensità, ma poi "perdiamo le posizioni" e allora diventa un casino. Ad esempio l'intensità (vedasi la premier) è spesso data da continui ribaltamenti di gioco, da noi questo è difficile perchè raramente vedi partite con una palla gol di qua e una palla gol di là.
In più, effettivamente, nell'ammodernamento generale che il nostro calcio richiederebbe, c'è anche quello di cercare nuove soluzioni più moderne che vengono studiate ormai da anni in tutto il mondo e in tantissimi sport per migliorare la performance atletica.
Ma, anche qui.. preparatori atletici emergenti io sono certo che ce ne siano, tanto in Italia quanto all'estero. Ma pare che se non prendi Pintus (che è un grandissimo, sia chiaro, ma che è su piazza da anni e anni e che, appunto, è uno sollo) allora non puoi correre...

In effetti il tema della preparazione atletica è ormai centrale. Ho riletto il magnifico pezzo di Fabio Barcellona su ultimouomo (che leggo con la costanza con cui leggo jouvans per capirne qualcosa in più) e l'aspetto che viene messo in risalto, al di là della bravura superiore di Luis Enrique e della qualità tecnica parigina (Vitinha su tutti: un mostro), è proprio quello del dinamismo. Il Psg ha pressato in modo infernale sin dal calcio di inizio e ha attuato una serie di micidiali rotazioni mentre i giocatori dell'Inter (soprattutto i centrocampisti) sono rimasti passivi a fare le belle statuine (incredibile quanto accaduto nel primo goal), probabilmente perché stanchi (e anzianotti, aggiungerei).

La finale è stata un punto di svolta calcistico che dovrebbe servire da insegnamento alla Juve (dico sul piano concettuale, sperando che non si tiri fuori di nuovo il discorso del "bilancio", un po' cone facevano napoletani e interisti quando a vincere eravamo noi).

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2 hours ago, Ex rimpiango Rovella said:

Ma sai il problema è anche di convenienza e applicare tempo. Secondo il mio modesto parere la preparazione atletica del calciatore è una della più complicate dell'orizzonte sportivo. Non ha una connotazione lineare perché ci sono cento cose da allenare che implicano il coinvolgimento di muscoli che in non tutti gli sport si devono allenare. Faccio un esempio che puoi sembrare estremo ma non lo è., I muscoli del collo si può pensare che abbiano importanza  solo , o quasi esclusivamente nell' automobilismo a causa della Forza G a cui è sottoposto il pilota, ma pochi immaginano che nel calcio siano ugualmente importanti ( cosa vuoi corrono e calciano un pallone con i piedi) e invece se studi ti accorgi che anche i calciatori hanno forti sollecitazioni sul collo. Questo per dire che la preparazione atletica di un calciatore è forse la più difficile in campo sportivo e non tutti hanno la giusta propensione a specializzarsi in un campo così vasto. Meglio allenare altri tipi di atleta , più facile arrivare a metà. Spero di essere stato comprensibile perché il mondo della preparazione atletica e complesso e in costante aggiornamento.

non concordo per nulla. Io vengo dal mondo delle arti marziali, e li c'è vitale necessità di allenare tutte e tre le componenti di forza, e viene fatto in maniera quasi sempre ottimale. la realtà è che la preparazione atletica nel calcio viene spesso sottovalutata perchè c'è questa concezione che l'avere troppi muscoli porti rallentamento, tutto cio' a causa del collegamento muscoli=body building.

Non a caso poi quando ci sono situazioni in cui gli atleti vengono allenati sulla forza e sulla potenza (Ventrone con la Juve di Lippi, o il Gasp) l'accusa di doping è immediata. Va rasa al suolo la cultura odierna, buttandogli sopra il sale.

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1 ora fa, Lohengrin ha scritto:

In effetti il tema della preparazione atletica è ormai centrale. Ho riletto il magnifico pezzo di Fabio Barcellona su ultimouomo (che leggo con la costanza con cui leggo jouvans per capirne qualcosa in più) e l'aspetto che viene messo in risalto, al di là della bravura superiore di Luis Enrique e della qualità tecnica parigina (Vitinha su tutti: un mostro), è proprio quello del dinamismo. Il Psg ha pressato in modo infernale sin dal calcio di inizio e ha attuato una serie di micidiali rotazioni mentre i giocatori dell'Inter (soprattutto i centrocampisti) sono rimasti passivi a fare le belle statuine (incredibile quanto accaduto nel primo goal), probabilmente perché stanchi (e anzianotti, aggiungerei).

La finale è stata un punto di svolta calcistico che dovrebbe servire da insegnamento alla Juve (dico sul piano concettuale, sperando che non si tiri fuori di nuovo il discorso del "bilancio", un po' cone facevano napoletani e interisti quando a vincere eravamo noi).

Intanto sono contento di essere una delle tue fonti, che poi, come dicevo, sarebbe lo scopo primario di questo topic che ha la funzione "di servizio all'utenza e di didattica tattica per chi volesse approfondire questa tematica". Altri ogni tanto polemizzano e vogliono forzatamente vederci altro, ma il cafe questo è: un luogo mooooolto british di confronto su temi meramente tattici e con l'oggettività di slide, dati, studi, heatmap, ecc.. più i contributi di altri del mestiere presi proprio da youtube, ultimo uomo, ecc..

 

Tornando a me... sarò a breve una fonte ancora più fresca, dato che da lunedì avrò l'ennesimo corso di aggiornamento .ghgh 

 

Ultimo uomo è interessantissimo; tra l'altro ogni tanto l'ho riportato qui anch'io come contributo per la discussione. Se non ricordo male, fra gli altri, riportai qui anche un pezzo proprio di Barcellona che, se ben rammento, è un Uefa B.

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52 minuti fa, Spatalo ha scritto:

non concordo per nulla. Io vengo dal mondo delle arti marziali, e li c'è vitale necessità di allenare tutte e tre le componenti di forza, e viene fatto in maniera quasi sempre ottimale. la realtà è che la preparazione atletica nel calcio viene spesso sottovalutata perchè c'è questa concezione che l'avere troppi muscoli porti rallentamento, tutto cio' a causa del collegamento muscoli=body building.

Non a caso poi quando ci sono situazioni in cui gli atleti vengono allenati sulla forza e sulla potenza (Ventrone con la Juve di Lippi, o il Gasp) l'accusa di doping è immediata. Va rasa al suolo la cultura odierna, buttandogli sopra il sale.

Come mio solito non entro in polemica con chi non condivide quello che scrivo, tu hai la tua idea che sarà basata su conoscenze valide, le rispetto ma io ho le mie che permetto di esporre per quello che conosco. Non siamo obbligati a pensarla nello stesso modo

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Adesso però mi tocca difendere la categoria a cui appartiene   Jouvans, anche se non ne ha bisogno 😁. Io ho tirato in ballo l'atletismo come sussidio alla conduzione di una squadra di calcio, ma è proprio il principio di squadra che non bisogna dimenticare mai, ed è questo che rende indispensabile l'allenatore, come aggregatore ( cosa che non è stato Motta), come insegnante e proponente di idee che deve far seguire ai calciatori. In questo L.E è stato eccezionale, perchè ha legato 22 imberbi tutti insiene per perseguire il risultato secondo le sue idee. Poi che i calciatori del PSG siano dei campioni non è cosa trascurabile

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5 ore fa, Ex rimpiango Rovella ha scritto:

Adesso però mi tocca difendere la categoria a cui appartiene   Jouvans, anche se non ne ha bisogno 😁. Io ho tirato in ballo l'atletismo come sussidio alla conduzione di una squadra di calcio, ma è proprio il principio di squadra che non bisogna dimenticare mai, ed è questo che rende indispensabile l'allenatore, come aggregatore ( cosa che non è stato Motta), come insegnante e proponente di idee che deve far seguire ai calciatori. In questo L.E è stato eccezionale, perchè ha legato 22 imberbi tutti insiene per perseguire il risultato secondo le sue idee. Poi che i calciatori del PSG siano dei campioni non è cosa trascurabile

Ma infatti, non per difendere la categoria, ma secondo me l'impatto dell'allenatore viene spesso sottostimato.

Poi è chiaro: più la squadra è forte "di suo" e meno conta l'allenatore, più invece la squadra ha dei limiti e più serve un allenatore che ci lavori su e in quel caso chiaramente l'incidenza del mister aumenta.

Due esempi simbolo possono essere Gasp e Zidane. Zidane, senza quasi mai fare davvero l'allenatore a tempo pieno, ma allenando un Real fenomenale, ha solo dovuto gestire (dunque pesando al massimo per il 15/20%). Mentre il Gasp, che va puntualmente in Europa (come minimo) coi Caldara e Gagliardini e che fa sembrare tutti forti (quando li allena lui..), chiaramente ha un impatto nettamente maggiore.

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Ho l'impressione che nel calcio attuale l'allenatore conti moltissimo,se si vuole proporre un calcio "propositivo",moderno(non quello alla Allegri,per intenderci).

Sconfortano le scelte dei maggiori club italiani:sempre i soliti nomi,Conte,Pioli,Allegri...Le grandi squadre europee osano,persino il Real Madrid ha puntato su un allenatore abbastanza giovane come Xabi Alonso.Il Bayern ,dico il Bayern,lo scorso anno ha assunto Kompany,appena retrocesso col Burnley in Premier(immagino le rivolte se la Juve avesse fatto la stessa cosa,basta vedere i pareri sull'ottimo Marcos Silva,che ha gestito una squadra da metà classifica).

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6 ore fa, Bowie77 ha scritto:

Ho l'impressione che nel calcio attuale l'allenatore conti moltissimo,se si vuole proporre un calcio "propositivo",moderno(non quello alla Allegri,per intenderci).

Sconfortano le scelte dei maggiori club italiani:sempre i soliti nomi,Conte,Pioli,Allegri...Le grandi squadre europee osano,persino il Real Madrid ha puntato su un allenatore abbastanza giovane come Xabi Alonso.Il Bayern ,dico il Bayern,lo scorso anno ha assunto Kompany,appena retrocesso col Burnley in Premier(immagino le rivolte se la Juve avesse fatto la stessa cosa,basta vedere i pareri sull'ottimo Marcos Silva,che ha gestito una squadra da metà classifica).

Sì, ne parlavo qui (in maniera mooolto più approfondita) già qualche pagina addietro di come si sia creato un falso mito del fatto che l'allenatore Juve debba essere juventino e già stra-affermato/vincente.

Per non dilungarmi troppo, basta ricordare che i due allenatori più vincenti della nostra storia, cioè Lippi e il Trap, non avevano assolutamente trascorsi juventini e che, quando li assumemmo noi, non avevano ancora mai vinto nemmeno un birra Moretti da allenatori, altro che super-affermati.

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4 minuti fa, jouvans ha scritto:

Sì, ne parlavo qui (in maniera mooolto più approfondita) già qualche pagina addietro di come si sia creato un falso mito del fatto che l'allenatore Juve debba essere juventino e già stra-affermato/vincente.

Per non dilungarmi troppo, basta ricordare che i due allenatori più vincenti della nostra storia, cioè Lippi e il Trap, non avevano assolutamente trascorsi juventini e che, quando li assumemmo noi, non avevano ancora mai vinto nemmeno un birra Moretti da allenatori, altro che super-affermati.

Devono pu che altro avere doti da bravi allenatori che poi dimostrano quando sono da noi e come successo a loro ma anche a quelli dipo che hanno vinto tanto, una società organizzata e forte....

 

cmq non saprei dove scriverlo,  mi sono imbattuto su un caso "curioso" parlando di mentalità europa ecc, il Real Madrid insommma una che in europa comanda, nel 98 con quel gol in fuorigioco vinse la champions (naturalmente contro di noi😅) lasciando stare epoche, tipi di calcio, tornei diversi ecc, non vinceva la champions da ben 32 anni prima del 98.... un dato che ricorda qualcosa 😁... non immagino oggi cosa si sarebbe detto di quel real (del tipo viviamo di ricordi ecc😂) in quel periodo così lungo come lo stiamo affrontando noi a nostre spese e in quei 32 anni sono arrivati solo una volta in finale perdendo (noi nei nostri siamo arrivati paradossalmente molte piu volte).... giusto per dire che poi nel calcio esiste davvero la questione epoche e cicli di un determinato club positivi o negativi dovuti a vari fattori probabilmente ma che poi non sono definittivi appunto, visto poi cosa ha fatto il real nei succesivi 30 anni, questo per quando sento dire non vinceremo mai più in europa, mentalità non europea ecc ecc 😁

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6 ore fa, Bowie77 ha scritto:

Ho l'impressione che nel calcio attuale l'allenatore conti moltissimo,se si vuole proporre un calcio "propositivo",moderno(non quello alla Allegri,per intenderci).

Sconfortano le scelte dei maggiori club italiani:sempre i soliti nomi,Conte,Pioli,Allegri...Le grandi squadre europee osano,persino il Real Madrid ha puntato su un allenatore abbastanza giovane come Xabi Alonso.Il Bayern ,dico il Bayern,lo scorso anno ha assunto Kompany,appena retrocesso col Burnley in Premier(immagino le rivolte se la Juve avesse fatto la stessa cosa,basta vedere i pareri sull'ottimo Marcos Silva,che ha gestito una squadra da metà classifica).

L’Inter si affida a Chivu, per dire.

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1 ora fa, mattjuve92 ha scritto:

Devono pu che altro avere doti da bravi allenatori che poi dimostrano quando sono da noi e come successo a loro ma anche a quelli dipo che hanno vinto tanto, una società organizzata e forte....

 

cmq non saprei dove scriverlo,  mi sono imbattuto su un caso "curioso" parlando di mentalità europa ecc, il Real Madrid insommma una che in europa comanda, nel 98 con quel gol in fuorigioco vinse la champions (naturalmente contro di noi😅) lasciando stare epoche, tipi di calcio, tornei diversi ecc, non vinceva la champions da ben 32 anni prima del 98.... un dato che ricorda qualcosa 😁... non immagino oggi cosa si sarebbe detto di quel real (del tipo viviamo di ricordi ecc😂) in quel periodo così lungo come lo stiamo affrontando noi a nostre spese e in quei 32 anni sono arrivati solo una volta in finale perdendo (noi nei nostri siamo arrivati paradossalmente molte piu volte).... giusto per dire che poi nel calcio esiste davvero la questione epoche e cicli di un determinato club positivi o negativi dovuti a vari fattori probabilmente ma che poi non sono definittivi appunto, visto poi cosa ha fatto il real nei succesivi 30 anni, questo per quando sento dire non vinceremo mai più in europa, mentalità non europea ecc ecc 😁

Ma è verissimo che il calcio, per le singole squadre, anche le più grandi della storia, è fatto di cicli che possono avere anche dei punti bassi o molto bassi, più lunghi o meno lunghi, ecc.. E' proprio la storia del calcio e, in un certo senso, detto da "neutrale", è anche un bene, sennò vincerebbero sempre gli stessi.
Poi, ogni squadra che non vince per un certo periodo ha delle sue peculiarità (ricambio generazionale non riuscito, invecchiamento della rosa, allenatore sbagliato, dirigenza non all'altezza, meno budget, ecc) ci sono un milione di modi/motivi diversi e/o convergenti per "incartarsi" e finire col non vincere anche per lunghi periodi e che sono frutto di dinamiche non positive via via sviluppatesi all'interno di quel club (noi stessi ne sappiamo qualcosa al riguardo, in quanto Juve degli ultimi 5 anni, certe "dinamiche negative" le ha ben mostrate).

 

Poi però c'è il calcio "generale", inteso innanzitutto come sport a 360 gradi, che va oltre la singola squadra (o le singole squadre) e che, come movimento sportivo di carattere nazionale, internazionale e mondiale, ha invece dei pattern precisi, un'evoluzione naturale, una storia che si riconfigura per tanti motivi, non solo tattici (che però pesano parecchio), ma anche per le nuove regole delle competizioni o le nuove regole che via via si sono aggiunte/modificate nel campo da calcio stesso, ecc.. Proprio per via delle nuove regole, ad esempio, certe marcature difensive stile Gentile-Maradona del '78, sono diventate impossibili oggidì, perchè prenderesti il rosso dopo 20 minuti. Ma anche per ragioni tattiche. La vecchia marcatura a uomo tradizionale infatti, come ebbi modo di spiegare in un post molto didattico e articolato qui nel cafe poche settimane fa, è sparita per un'evoluzione data dalla zona che ti poneva sempre con un uomo in meno a metacampo, ecc..

 

In sostanza, quando leggo che non bisogna copiare per forza Enrique, o Guardiola o Klopp, io sono anche d'accordo. Il punto non è il calcio di quel mister o di quell'altro "da copiare". Il punto è seguire la storia. Io posso essere il miglior generale della terra, ma se la mia società mi dà baionette e fucili della prima guerra mondiale, io difficilmente vincerò una battaglia nel 2025. Idem però anche al contrario: se la mia società mi dà droni super moderni e armi balistiche micidiali, ma io chiedo ai miei di scavare una bella trincea come nella guerra 15-18, probabilmente non otterrò grandi risultati, nonostante i mezzi che mi sono stati messi a disposizione.

Questo, in arte militare, lo si capisce subito. Non c'è bisogno di spiegare a nessuno che, scavando una trincea nel 2025, farai poca strada. Invece nel calcio non ci si arriva a capirlo con la stessa immediatezza e si pensa ancora che richiamando i Mourinho di turno  (lo dico pensando agli inperdisti .ghgh ) e rimettendosi a scavare trincee, si vincerà anche oggi. In fondo, è andata così bene nel 15-18, perchè non rifarlo? La risposta ovviamente è lapalissiana, perchè oggi le trincee te le bombarderebbero dall'alto in 2 secondi senza problemi.
 

Quindi, il succo non è tornare al passato, ma neanche dire "siccome OGGI Enrique ha vinto così, allora io mo' lo copio". No, perchè come dicevo all'inizio, ogni squadra ha un suo perchè e un suo "per come" in quella fase storica stia vincendo o perdendo. Il punto però è quanto meno cominciare ad adeguarsi alla storia e fornirsi di droni, non di baionette, prendere un generale che sappia di tattica bellica nel 2025, non del 15-18. Poi, a quel punto, con le armi giuste e un generale che vive nell'anno in corso, andare in battaglia e vedere chi vince.
Chiaro che finchè ci si affida a generali rimasti alle trincee o a società che ti danno il moschetto, o peggio ad un mix delle due cose, il ciclo vincente non ritorna.
Poi invece, una volta che hai le armi moderne e un generale che vive e studia l'oggi, ci sarà quello che preferisce le operazioni di terra, quello che preferisce l'aggiramento, quello che si affida di più ai cieli, ecc... e potresti comunque trovarne uno più bravo di te o con l'arma ancora più moderna che ti frega lo stesso. Ma almeno adesso starai combattendo ad armi pari, nel 2025 e non più con le baionette nell'anno 15-18... invece la tendenza italica è sempre quella del: "oh... l'unica guerra seria vinta nella nostra storia è quella del 15-18, per cui vai di generale Cadorna anche se adesso è una cariatide (Mourinho) e vai di trincea (il calcio di Mou, che era già semi-vecchio 15 anni fa, figurarsi oggi..)" Risposta: "davvero vuoi fare così? Anche se intanto oggi ci sono i droni e i missili balistici?" Ri-risposta: "eh ho capito, ma almeno con Cadorna la vincemmo la guerra del 15-18, cosa ha vinto invece il nuovo generale appena diplomato a West Point che utilizza le tattiche del 2025 e i missili balistici? Quindi vai di Cadorna e vai di trincea" 
Poi però, ovviamente, così non concludi nulla e infatti, come movimento calcio-Italia, non si vince più una Champions da 15 anni e manco si va al mondiale da 11 anni e poi ci si chiede come mai... eh, come mai? 😉

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