1 XI 1897

Si gode come ricci guatemaltechi. Prezzi gonfiati in generale e supergonfiati apposta per noi, qualità medio-bassa e solo schiaffi cone ricompensa... Sì, si godicchia

Sì, però scusa se mi permetto, io fossi in te cercherei di godermela. Noi, con Andrea Agnelli, sembrava avessimo acquisito una posizione di dominanza assoluta in Serie A, sembrava che fossimo irraggiungibili, presidente giovane e apparentemente competente, un vantaggio competitivo che per le altre sembrava incolmabile, e poi... ci siamo sciolti come neve al sole. Insomma non puoi mai sapere come va, tanto vale godersi il momento positivo. Guarda, io, da qui a 5 anni mi preoccuperei di più dello stato della Serie A, lì sì che la vedo davvero grigia.

La Serie A non è mai riuscita a vendere decentemente le proprie partite. Non è mai riuscita a creare un prodotto appetibile. Neanche quando le provinciali ingaggiavano gente come Biheroff, Batistuta e Francescoli. Non è solo questione di sceicchi e oligarchi, (e d'altronde non è che sia un caso se gli investitori più grassi abbiano scelto la Premier), la serie A paga l'ultra decennale incapacità gestionale dei propri dirigenti.

È un'opinione lecita, non la condivido ma è lecita. Comunque uno dei problemi risiede proprio in ciò che scrivi nell'ultima riga: qui la tendenza a chiamare parenti e amici è molto forte. Sono riusciti a rompere il circolo vizioso con Comolli? Lo lascino lavorare e se vuole un dirigente austriaco o portoghese ben venga. PS Ogni riferimento a Chiellini è puramente intenzionale

Non mi conosci, per di più leggi male, mi attribuisci ragionamenti che non ho fatto per fare la figura del brillante e fai il passivo aggressivo. Primo: comportati bene, secondo: non ho scritto da nessuna parte (perché non lo penso) che Marotta sia scarso (al contrario dell'80% di questo forum quando era da noi), così come non penso che sia scarso De Laurentis. Penso che siano mediamente scarsi in generale i dirigenti italiani. O, se vuoi, penso che la qualifica di "italiano" non debba essere un criterio di scelta per un club con qualche ambizione

I dirigenti italiani sono scarsi, è proprio un tratto culturale, ormai storico. Avevano un tesoro tra le mani negli anni '90 che si chiamava Serie A e sono riusciti a farlo diventare un campionato di provincia. Per non parlare di come sono ridotte le squadre di Serie A oggi... Esaltiamo Marotta come un genio, battiamo le mani persino a De Laurentis! Ma solo perché gli altri sono talmente scarsi da farli sembrare dei luninari. Dunque, per quanto mi riguarda, meno dirigenti italiani ci sono meglio è.

Questa è una grande domanda. Io non l'ho capito. Per capirlo avremmo dovuto avere molti meno infortuni e una preparazione decente. In tutto il web juventino mi sembra che nessuno abbia dato il giusto peso al fattore preparazione, che invece, secondo me, potrebbe essere il vero grande fallimento di Motta-Colinet.

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Yldiz Thuram Bremer Conceicao gli altri possono tranquillamente sparire. Ovviamente venduti al giusto prezzo e/o sostituiti da giocatori più forti.

Che belli i commenti... tutti ad abboccare a un articolo * della Gazzetta. Ma nessuno ha notato che i cambi sono entrati (di nuovo) quando la squadra ha già ampiamente smesso di giocare? Vlahovic nel primo tempo aveva sempre 4-5 compagni intorno, Kolo invece è stato abbandonato nel deserto, Chico riceveva solo palle ingiocabili e pure Weah, che gioca palesemente meglio a destra, è stato messo sulla fascia opposta. Ma vabbé continuate pure con la Gazzetta, ognuno ha i suoi gusti

Che meraviglia Caressa. Non capisce nulla di calcio, di storia o di politica ma questo non gli impedisce di fare un video in cui sproloquia di tutto ciò mischiando sapientemente questi argomenti ad mentula canis. Che autostima quest'uomo...

Per quanto fatto vedere quest'anno, TRA I PALI, meglio Perin. Poi dipenderà anche da quanto Tudor vorrà utilizzare "i piedi" di Di Gregorio ma credo che soprattutto dipenderà dalla sua voglia o meno di risparmiarsi qualche mal di testa cambiando gerarchie a due mesi dalla fine del campionato

Gli artefici di questa narrazione, come te, dimenticano sempre Marcello Lippi (e ci aggiungo anche il primo Conte). E, secondo me, questo è imperdonabile per uno juventino, visto anche il modo in cui Marcello Lippi è stato dimenticato e sminuito dalla stampa e dal mondo del calcio. Avesse fatto al Milan quello che ha fatto alla Juve sarebbe stato un monumento nazionale venerato dalle masse e invece non gli è bastato neanche un mondiale...

Tutto vero e tutto bellissimo. Ma sfuggo all'operazione nostalgia con una domanda: perché quella Serie A non è diventata l'NBA del football europeo? O se preferite una specie di Premier? Ci sono stati anni dimenticati in cui il Real era una squadra gloriosa ma noi eravamo considerati più forti. Anni in cui in Inghilterra ci chiamavano "i giganti di Torino". Anni in cui le squadre che lottavano per il quarto/quinto posto avevano giocatori che oggi sarebbero leader nelle formazioni che vincono gli scudetti. Perché non è stata costruita una legacy? Io ho due risposte: 1) mancanza di capacità manageriali (un classico italiano per altro); andate a vedere i nomi dei presidenti dellle sette sorelle e delle altre sorelline... E poi le loro fedine penali: Tanzi, Cragnotti, Cecchi Gori, Gaucci, Cellino, Preziosi... Questa grande classe imprenditoriale non è riuscita a pacchettizzare e vendere il prodotto, non è riuscita a costruire un brand. Sono evaporati dopo il loro passaggio. 2) Seedorf evoca giocatori pazzeschi, fuori dalle grandi ci aggiungiamo Batistuta, Rui Costa, Francescoli, Zola così a caso e solo per rendere l'idea. Bene, quelle partite, soprattutto le più importanti, nel 90% dei casi, erano di una NOIA MORTALE. Magari ai tifosi italiani non interessava ma vi posso garantire che nel resto del mondo (ossia leggi il potenziale mercato di destinazione) interessava eccome. La mancanza di cultura sportiva, la mancanza del senso del divertimento che il calcio deve regalare (è una guerra no? e in guerra conta solo vincere) secondo me hanno inciso tantissimo nel sottodimensionamento del successo di quella Serie A. Poi ovvio arriva Calciopoli e distrugge tutto definitivamente senza possibilità di rimediare però si era già lavorato abbastanza bene perché tutto venisse sprecato e dilapidato. Anzi Calciopoli è l'esito perfetto di quel mondo e di quella mentalità.

Domanda ai lettori: a questo punto della storia (4x08) quanto sono profonde le differenze coi libri? Quanto sono diverse trama, atmosfere e personaggi etc.? Mi spiego, io ho iniziato a leggere il primo libro e ho visto che la show era molto fedele. Risultato: non sono riuscito a finirlo perché sapevo già cosa sarebbe successo. Ad oggi com'è la situazione? Mi raccomando NON scendete nei dettagli, tenetevi sul generico