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Juventus_addicted

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  1. Juventus_addicted

    La Supercoppa del 1985 e la nevicata del secolo

    purtroppo (o per fortuna...) nevicate del genere non se ne sono più viste. Ricordo perfettamente che per noi ragazzini dell'epoca era una festa, ma a scuola (almeno quella che frequentavo io) ci dovevamo andare lo stesso: con i doposci ed i cani da slitta, ma dovevamo andare.... per quel che riguarda la Juve, ogni volta che vedo immagini dell'epoca provo un misto di commozione, rimpianto, incredulità. Come erano diversi i giocatori, il modo di giocare, il modo di commentare. E quelle porte del campo comunale, con i pali di sostegno ricurvi, non so per quale motivo ma ai miei occhi risaltano come un pezzo d'antiquariato. Grazie a te amico. Buon proseguimento
  2. Juventus_addicted

    Il principale artefice delle cattive prestazioni della Juventus

    “È abitudine della Juventus dire e credere che quando le cose vanno bene il merito è dei giocatori, quando vanno meno bene la responsabilità è della società.” Gianni Agnelli
  3. Dobbiamo prenderci le responsabilità... Dobbiamo migliorare... Dobbiamo imparare... Se giunti a questo punto della stagione non avete ancora capito una mazza, almeno state zitti che fate più bella figura. Gli unici che dovrebbero parlare, chiedendoci scusa, sono quei 4 somari in società. Campa cavallo...
  4. Questa la lettera di Jb:
  5. Prendiamo nota e ricordiamo: l'autore del vergognoso servizio di questa sera al TG1 è tale Alfredo Ranavolo. Un altro che ci tocca pagare contro la nostra volontà. Un altro che probabilmente farà carriera in quel carrozzone di parassiti raccomandati. xxx
  6. Spero di sbagliarmi, ma secondo me sei troppo ottimista, forse addirittura (senza offesa) ingenuo. Io invece ho visto troppe volte calpestate la serietà, la deontologia, la giustizia. Vedremo, ma non mi aspetto nulla di nuovo
  7. Quindi non verrà detto niente di nuovo. Dove sono stati costoro in questi quasi 20 anni? Perché dovrebbero dire qualcosa di diverso da quello che il popolino vuole sentirsi dire? La Juve è la cattivona, le altre cercavano di difendersi.... Chi ha cercato di dire la verità, è stato spinto fuori dal giro che conta, alcuni si sono ammalati e ci hanno lasciato le penne. Ricordiamoci sempre che se il Direttore non avesse avuto la forza economica di poter acquisire le migliaia di files, non avremmo mai saputo del coinvolgimento delle altre. Coinvolgimento per altro di cui si è venuti a conoscenza solo ascoltando telefonate dove venivano intercettati gli indagati, non c'erano sotto controllo i telefoni delle blatte nerazzurre o di zio Fester. Chissà che schifo sarebbe venuto fuori.... Fare luce su quello scandalo vorrebbe dire scoperchiare una convergenza d'interessi di molteplici settori del nostro Paese, non ultimo il non mai chiarito ruolo dell'algido lungagnone dal cognome straniero. E poi, Ravezzani.... ok, gli riconosco il fatto di essere forse l'unico che ogni tanto rimarca le vergognose differenze di trattamento, ma suona tanto come un tentativo di non inimicarsi le diverse fasce di telespettatori/tifosi. Se volesse veramente fare cosa buona e giusta, dovrebbe prendere a pedate nel * quella combriccola di idioti che popola le sue trasmissioni quando parlano dell'argomento
  8. Juventus_addicted

    Anno nuovo, Juve sconosciuta

    Tranquillo, è più comprensibile il tuo italiano di quello di molti "indigeni" qui dentro. Il tuo sconforto è comprensibile, condiviso da molti qui dentro. Piuttosto sarebbe interessante sapere cosa dicono i media del tuo Paese sulla situazione della Juventus, ed in generale su quella del calcio italiano. Buon pomeriggio
  9. Che i cartonati godano da sempre di immunità è cosa risaputa. Solo che erano talmente ridicoli che, salvo rare eccezioni, non potevano competere con la Juve, il loro irraggiungibile incubo. Anni ed anni di lamentele, poi è successo che hanno capito che il piazzare le persone giuste al posto giusto è più redditizio che cercare di migliorarsi sul campo. Quei 4 ottocenteschi figuri a Torino non hanno saputo, o meglio non hanno voluto, opporre una giusta resistenza, forse perché consapevoli che prima o poi il bianconero torna sempre di moda, o forse per convenienza ed altri accordi a cui noi comuni mortali non possiamo accedere. Da lì il loro potere è diventato inattaccabile; per controbattere è necessario coltivare nuove reti di lobbying ed aspettare. Ma con riferimento alla parte del tuo messaggio che ho citato, devo dire che sostenere che quegli altri non abbiano mai goduto dello stesso potere vuol dire cancellare dalla memoria 30 anni di berlusconismo. Un potere immenso, economico sul campo, politico nelle istituzioni, mediatico con i mezzi di informazione. Per me fanno schifo alla stessa maniera, solo che in questo momento storico sono in declino. Ma mai sottovalutare il potere di questa città, indipendentemente dai colori. Buona giornata
  10. Dovresti gentilmente fornire i nominativi delle 4 riserve che hanno fatto 13 goals. Chi ha deciso quali sono i titolari e quali e seconde linee? Posso capire Savona (2), Mbangula (2) e ci metto anche Weah (4), ma tutti gli altri giocatori che hanno segnato rientrano nel gruppo di coloro che si alternerebbero in una normale rotazione. Insomma, chi è la fonte? E poi, scusami: il nesso tra giocatori in rete e rosa corta/lunga è piuttosto labile; paradossalmente potrebbero segnare 100 gol, ma resta il fatto che numericamente siamo piuttosto scarsi. E non solo numericamente, ma quello è un altro discorso.... Buona serata
  11. Juventus_addicted

    "La Dirigenza del Silenzio"

    Seguo la Juve dagli anni 70, o meglio: da quando sono nato la Juventus è l'ossigeno della mia esistenza, la passione che sempre mi ha accompagnato, anche in momenti bui. Di annate storte ne ho viste diverse, di certo sono state molte di più quelle dove abbiamo invece tratto sommo giovamento. In quelle annate negative, c'era comunque un salvagente, una consapevolezza positiva: la proprietà trasmetteva senso di appartenenza, sapevamo che l'Avvocato ed il Dottore, insieme a dirigenti preparati e profondi conoscitori di tutte le sfaccettature del mondo del calcio, avrebbero continuato ad interessarsi con passione alla nostra amata. Purtroppo quegli Agnelli non erano immortali. E non lo era nemmeno l'erede designato, che un brutto male ha portato via troppo presto. Appena scomparsi loro, subito il branco di iene si è avventato sulla preda, dilaniandola e ferendola quasi mortalmente. Questo perché a guardia non c'era un leone, ma una creatura all'epoca non ancora ben inquadrata: "siamo vicini alla squadra e all'allenatore", disse costui. E capii subito. Capii come mai l'anno prima avesse fatto entrare il tennista francese in società, mentre Giraudo era ancora al suo posto. Capii come mai il fratello debosciato continuasse a tirare frecciatine alla triade. Capii per quale motivo non utilizzasse l'immensa forza del Gruppo di cui sarebbe diventato leader per difendersi. La Juventus è merce di scambio, è l'immensa foglia di fico utilizzata per coprire le schifezze compiute in altri ambiti. E mi rendevo conto che avremmo dovuto aspettare anni per rivedere una Juve ai vertici. Un vero Agnelli al comando, ed un vero Juventino in panchina. La storia si è ripetuta. Spiegatemi voi: chi * dovrebbe parlare adesso? Non c'è niente. Nessuno al comando, nessuno dietro le quinte, nessuno all'orizzonte. Siamo in balia degli eventi. Eppure basterebbe poco. Un uomo, uno con le contropalle, che forte della sua juventinità ci mettesse (anche lautamente remunerato) la faccia. Che faccia da capopopolo. Che dicesse le cose come stanno. Che facesse sentire al suo Popolo 2 cose: la prima è che torneremo, la seconda è che sono stati commessi errori nel non difendersi mai, e che d'ora in poi faremo una guerra anche fuori dal campo. Qualcuno che ci faccia sentire uniti, fieri ed orgogliosi. Non queste pavide, insulse, inutili mozzarelle. Scusate lo sfogo
  12. Juventus_addicted

    Juventus - Milan 1-2, commenti post partita

    Non ho nemmeno più voglia di incazzarmi. Apatia totale. Siamo una barzelletta che non fa ridere.
  13. credi male, caro David.... non sono d'accordo con il liquidare questa faccenda con la parola folclore. Folclore è l'aspetto pittoresco di una situazione, di un luogo, di un ambiente. Qui invece siamo di fronte a usurpazione, arroganza, ipocrisia. E non dimentichiamoci che il loro dirigente ex giocatore simbolo ha sempre detto il peggio possibile, altro che rendersi conto dell'altrui superiorità. L'interista non è folcloristico, è all'occorrenza cieco o dalla vista da falco. In definitiva, una colossale *. Buon Anno
  14. Juventus_addicted

    Analisi girone di ritorno 23/24 e girone d'andata 24/25

    Un'agonia. Eppure nel frattempo è stata vinta una Coppa Italia, cosa che in altre piazze avrebbe procurato un godimento estremo. Io invece sto male da diversi anni, a vedere questo scempio. C'è qualcosa di tremendamente sbagliato nell'essere tifoso Juventino. E non è perché siamo abituati troppo bene. Non c'è più quella coesione tra società, squadra e tifosi. Abbiamo bisogno di un reset. Una figura forte che ci spieghi la situazione, societaria e nei rapporti con le istituzioni, e che ci guidi verso un nuovo modo di essere Juventus. Quindi nessuno di quelli attuali. Ma ridateci la dignità e l'orgoglio, santo cielo.
  15. Non so chi sia, ma ormai sono arrivato ad una età in cui mi trovo perfettamente a mio agio con una frase di Giovanni Giolitti: "Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano". (Contro di noi addirittura si creano sul momento). È tutto collegato, sono tutti coinvolti. E quindi non ho nessuna fiducia in questo sistema marcio. Temo, anzi sono sicuro, la possano far franca anche stavolta. Un saluto
  16. Grazie al cielo non ho mai ricevuto denunce e non ne ho mai fatte, quindi non so come funziona. Ma a me quello che da veramente fastidio, indipendentemente dal fatto che sia vero o meno, è la disparità nel modo di dare le notizie. È anche allucinante pensare che a loro basti l'autocertificazione di onestà per cavarsi fuori dagli impicci. Veramente peggio del kgb
  17. Penso sia consentito, basta citate la fonte. Faccio io: Fonte Corriere.it Le inchieste sugli ultrà a Milano, il verbale dell'ex capo della Curva: «Marotta bloccò la denuncia». La replica: «Non è vero» Andrea Beretta, ex capo ultrà dell’Inter. Accusato dell’omicidio di Antonio Bellocco, è anche indagato per associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso. Ha deciso di pentirsi L’ex capo della curva parla dei delitti di Boiocchi e Bellocco e degli affari sui ticket. Il pressing sulla dirigenza dell'Inter per i biglietti in trasferta «Intendo collaborare e raccontare tutti i fatti da quando ho preso il comando di Curva Nord, il merchandising, i vari ticketing Milan e Inter, i parcheggi, i baracchini del food, queste cose qua...». È il 22 novembre 2024 e in carcere Andrea Beretta, il 49enne capo ultrà dell’Inter arrestato il 4 settembre per l’assassinio del rampollo di ’ndrangheta Antonio Bellocco, inizia la sua nuova vita di collaboratore di giustizia davanti al procuratore aggiunto milanese Alessandra Dolci e ai pm Sara Ombra e Paolo Storari. Le trascrizioni dei primi tre interrogatori registrati, centinaia di pagine spesso omissate sui rapporti con i clan e il delitto nel 2022 dell’altro capo ultrà Vittorio Boiocchi, alla vigilia di Natale sono stati depositati (in vista del giudizio immediato il 20 febbraio 2025) alle difese dei 18 arrestati il 30 settembre per la lucrosa gestione della curva. E fuori dagli omissis affiorano passaggi sulla dirigenza Inter. «Marotta mi ha salvato una volta», asserisce ad esempio sull’a.d. e presidente. Per un Juve-Inter Beretta fatica a trovare biglietti, apprende che ai rossoneri a Torino era andata meglio perché nei due club i dirigenti addetti ai rapporti con la tifoseria (Slo-Supporter liaison officer) si erano accordati per convogliare su una ricevitoria 2.000 biglietti poi acquistati dagli ultrà, e allora Beretta spinge per lo stesso schema con l’Inter. Ma lo Slo dell’Inter, Massimiliano Silva, si infuria: «Ricevo una chiamata — racconta Beretta — e questo qui comincia a insultarmi (“non me ne fotte un c… di voi, io non passo guai per voi”), nasce una discussione al telefono, io resisto 10 secondi e poi vado giù, “mi hai rotto i co..., vieni qua che ti ammazzo di botte”, solite cose. È degenerata, lui mi chiude il telefono in faccia e va subito alla Digos a dirgli che io lo avevo minacciato al telefono, e la Digos gli dice “ok, noi prendiamo la tua denuncia, però deve essere fatta in carta intestata dalla società”. Allora lui va in società, si mette a scrivere, passa Claudio Sala (dirigente Inter responsabile della sicurezza della prima squadra, ndr) e gli dice “ma cosa stai facendo? Ma lo sa il direttore (Marotta, ndr)? Avvisiamo prima che metti di mezzo la società”. E dopo è passato Marotta e fa (a Silva, ndr): “Guardi, se lei vuole fare la denuncia la fa a nome suo, non con la società”». Pm: «Questo lei come lo sa?». Beretta: «Me l’ha detto Claudio Sala. E quella volta lì (Marotta, ndr) mi ha salvato dal discorso della denuncia». Marotta, replica però l’Inter al Corriere, non solo non ricorda ma anzi esclude un episodio del genere, a suo avviso in contraddizione con la politica di proteggere i propri collaboratori e invitarli a denunciare alla Digos i tentativi di condizionamento. Beretta affronta anche il tema di 160 abbonamenti che la sua associazione «We Are Milano» comprava dall’Inter con regolari documenti di altrettanti tifosi intestatari, ma che poi gli ultrà si facevano consegnare e a ogni partita vendevano («con un ricarico che dipende dalla partita, magari 5 euro se c’è il Lecce o 50 la Juve») a persone tutte diverse, che alla vigilia si facevano mettere in una lista di richiedenti compilata dagli ultrà. Il che apre un problema di sicurezza dello stadio, se non si sa chi davvero entra: «In sostanza potrebbe essere chiunque — domanda il pm —, l’Inter non controlla?». «Siamo sempre là, dottore, quando sei sul campo di battaglia... C’è un cancello adibito dove entrano quelli della curva». Pm: «E vai!». Beretta: «Li fanno passare, basta che hai pagato il biglietto. Ogni tanto facevano passare due in un cancello...». Pm: «La società sa che Paolo non va allo stadio ma (con la tessera di Paolo, ndr) ci va Andrea?». «Sì, se lo immagina, sa che lo facciamo per movimentare tutto il vario folklore, le coreografie...». Pm: «Che significa che “se lo immagina”? Perché lei dice di sì?». «Perché uno poi passa al cancello». Pm: «Ma può essere lo stewart che è uno sciocco... Come fa a dire che la società lo sa, e che sa dei ricarichi?». Beretta: «Lo sa il dirigente addetto ai tifosi, lo sa Claudio Sala che faceva parte della curva, sa come funzionano tutti i vari meccanismi». Cose risapute, dico io. Che succedono dappertutto. Ma ancora una volta tocca rimarcare la differenza di trattamento dei media tradizionali: se di mezzo ci fosse stata la Juve, sarebbe già già partito il linciaggio mediatico a reti unificate. Avrebbero persino chiesto di non far partecipare la squadra alla Supercoppa. Penalizzazione in campionato, squalifiche ai dirigenti già esecutive, multe milionarie. Ed invece.... Benvenuti all'inferno, il mondo al contrario, l'Italia degli ipocriti e degli opportunisti, dei ladri e dei lacchè .
  18. Da che mondo è mondo, tentare di infastidire la Juve è sempre stato lo sport nazionale. Solo che normalmente squadra e società erano talmente forti che ci si beava dell'invidia e del livore degli altri. Gigi, si può dire che i risultati lasciano perplessi? Che al momento stiamo giocando con qualche giovanotto di belle speranze ed altri che non hanno mantenuto le aspettative? Che di gioco non se ne vede? Che la società pare completamente assente? E poi, a quali livelli sarebbe abituato Thiago Motta? Spezia e Bologna? È questo quello a cui dobbiamo rassegnarci? E poi, basta con i paragoni con Allegri. Ci sono stati altri allenatori nella storia della Juventus. Quello che ci deve coinvolgere maggiormente è sapere se ai piani alti hanno veramente voglia di lottare per tornare ad essere al TOP. Buon Natale a tutti
  19. Ma quale provocazione, è solo l'ennesima dimostrazione di quanto siano pezzenti. Nemmeno il mio cane è contento se, quando giochiamo alla lotta, vince lui senza che io opponga una vera resistenza. Vuole vincere sul campo, i premi a tavolino li prende ma fondamentalmente è un po' imbarazzato. Ha più dignità lui di ogni blatta nerazzurra. Comunque è un po' che non si sente l'olezzo dell'orrido ratto cartonato: forse ma forse il mio più grande desiderio, l'equivalente di 10 Champions, si sta avvicinando?
  20. Tradotto: quando incontriamo le squadre forti, siamo noi a chiudere gli spazi e a ripartire in contropiede. Quando incontriamo le squadre deboli, siamo allo stesso livello e non sappiamo cosa * fare
  21. Se prendessimo in blocco giocatori ed allenatore dell'atalanta e li trasferissimo alla Juventus, sono sicuro che non otterrebbero gli stessi risultati. L'ambiente conta. Ed inoltre qualcuno con il cognome che termina con "ello" avrebbe già aperto un un'indagine per doping.
  22. Juventus_addicted

    Osservazione post Venezia, guardando le altre...

    Empoli Cagliari Parma Lecce Bologna: quali altre pietose scuse abbiamo?
  23. Il primo anno aveva anche il numero di telefono dell'abitazione non riservato. Persona semplice fuori dal campo, probabilmente l'infanzia non proprio agiata gli fece capire i veri valori. Ma Zizou, porcapupazza, tagliare la pastasciutta è un peccato MORTALE. Pur restando il secondo più forte che abbia visto in bianconerio (il primo è anch'esso francese),10 punti in meno sul mio personale taccuino.
  24. Intanto scusami per il ritardo nel rispondere. In merito a questa parte citata, dico che erano altri tempi, amico mio, altri tempi. In un'epoca come questa, dove la comunicazione è tutto, bisogna saper rispondere a tono ad ogni provocazione, ogni malignità, ogni accusa. L'immagine del club è compromessa, tutto il letame che arriva addosso, senza protezione alcuna, allontana perfino gli sponsor: perché mai legare il proprio nome ad una società che ogni tot anni viene accusata e condannata? È ora che si diano una svegliata, siamo quasi nel 2025, il mondo è cambiato rispetto agli anni 70. Si, probabilmente è proprio così. Già negli anni 90 una persona mia conoscente, che all'epoca lavorava in Juventus vicino ad una figura apicale della società, mi confermava questa regola. Vero, l'Avvocato amava proprio la bella vita, il divertimento, le belle donne. Ma quando si mise al timone, fu un grande imprenditore che seppe affidarsi alle persone giuste. Tutta un'altra pasta rispetto a Lapo, con tutto il rispetto un debosciato che è meglio stia alla larga non solo dalla Juve, ma da qualsiasi azienda seria. Si, l'ha fatta risorgere. Del resto i capitali sono prevalentemente suoi. Per me, però, c'è un peccato originale, una colpa imperdonabile: quel "siamo vicini alla squadra e all'allenatore" del maggio 2006 suonava già come un'ammissione di colpa, triste presagio di quello che sarebbe accaduto. Del resto fu lui a mettere JC Blanc in società un anno prima, con il Dottor Giraudo ancora al suo posto; ed infatti ci si chiedeva cosa stesse succedendo, perché mai fosse necessario questo ingresso, come mai non ci fosse una comunione d'intenti all'interno della Società. Quindi avrà anche messo i danè, ma non lo farei proprio passare come il salvatore della patria, tutt'altro.... Punti di vista: secondo me Andrea non aveva totale carta bianca. Per certe cose dovevano consultarsi. Quindi anche in questo caso ha le sue responsabilità. Però concordo sul fatto che pare avere scarsa attitudine a scegliere i manager. Qui la ricordo diversamente: fu Umberto, da poco subentrato al vertice, a chiamare Giraudo. Ricordo un'intervista a quest'ultimo, dove raccontava di come fosse stato chiamato dal Dottore per sistemare i conti disastrati. E ci riuscì bene, chiamando quel volpone di Luciano Moggi nelle nostre fila. Lo spero con tutto il cuore. Ma stavolta sono arrivato ad un tale livello di arrabbiatura che non credo possa passarmi quando riprenderemo a vincere. Intendiamoci, la Vittoria o la sconfitta devono essere sempre accettate quando frutto di ciò che accade sul campo. Ma la dignità della Juventus e dei suoi milioni di tifosi deve essere sempre salvaguardata. Ed i mezzi per farlo non mancano. A quei livelli non credo sia difficile attuare una potente campagna di informazione, che faccia luce sul marciume del nostro sistema calcio. Se non possono farlo in questo Paese, dove squallidi personaggi possono permettersi di insultare e dettare le regole, lo facciano dall'esterno. Ho scritto anche troppo, scusa lo sfogo. E John o non John, Forza Juve sempre e comunque!
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