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Ronnie O'Sullivan

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  1. 12 ore fa, Smartengine ha scritto:

    Però The Equalizer dovrebbe esser un'adattamento di una vecchia serie tv, non è che quello di cui parli è Il giustiziere della notte il quale hanno fatto il rifacimento con Bruce Willis?

    Sì, parlo di quello, tratto da un romanzo piuttosto famoso e molto bello (adesso non ricordo l'autore, dovrei googlare). Non considero decenti i sequel di Bruce Willis. 

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  2. Il 7/5/2019 Alle 00:59, Wallaby ha scritto:

    Ti manca la corazzata potemkin di fantozziana memoria😅(peraltro un capolavoro)

    Io l'ho visto, in quattro "puntate", ed è un grandissimo film. 

     

    PS Ciao a tutti; mi spiace latitare, ma...così è se vi pare...

     

    PS2  Ieri sera ho visto il secondo The equalizer; perché un attore pazzesco come Denzel Washington sente il bisogno, alla sua età, di fare il protagonista in film del genere? Non si potrebbe permettere di scegliere? Boh... 

    Preferivo l'originale vendicatore interpretato da Charles Bronson, pur non amando particolarmente il genere. 

     

    PS3 Le classifiche lasciano il  tempo che trovano, ma come liste, se ben selezionate, sono utili per un primo approccio. Io, quando compravo i dvd - non lo faccio più da anni - preferivo comunque o andare di periodo, o di genere, o di interprete, o di regista; seguire una classifica è molto dispersivo e manca un filo conduttore. 

     

    PS4 Se penso ai film che ho visti alla loro uscita, mi rendo conto di quanto sono vecchio... :o; se penso ai film che ho visto tout court, mi rendo conto di quanto sono vecchio ma ne sono anche un filino compiaciuto... è davvero una bella collezione; peccato che io sia un disastro con i nomi, e quindi con i titoli. Faccio un casino... 

     

     

    • Mi Piace 1

  3. 1 ora fa, Rhyme ha scritto:

    Con l'aggiunta del "avendo le basi linguistiche per farlo" non posso che essere in accordo con te ma lo ero anche quando ne parlammo.

    E' negli altri casi che non sono tanto d'accordo ed è di questo che parlavo anche l'altra volta.

    E in quei casi anche i sottotitoli in italiano vanno bene allo stesso modo.

    Intendevo dire che, potendo (ovvero avendone le basi), meglio fare un piccolo sforzo in più e leggere i sottotitoli in inglese, piuttosto che in italiano; ma convengo che, piuttosto di perdere il 20% dei dialoghi, meglio i sottotitoli in italiano, anche se qualcosa ovviamente tolgono; io, per dire, Roma l'ho guardato con i sottotitoli in italiano, perché lo spagnolo non lo conosco in misura tale da poter seguire un film coi sottotitoli in lingua, men che meno senza sottotitoli. E già mi giravano le palle quando ho visto che non c'era il doppiaggio… :d


  4. Il ‎02‎/‎03‎/‎2019 Alle 18:11, perfX ha scritto:

    Recupera, hai di che perderti nel suo cinema.

     

    Il ‎03‎/‎03‎/‎2019 Alle 02:30, Rhyme ha scritto:

    Lo farò sicuramente. E l'uscita di questo film è una buona occasione.

    I due film che vidi tanto tempo fa al cineforum secondo me sono da vedere; Ninphomanyac 1 l'ho visto (in parte) su Sky e non mi è parso gran che, anzi; ma gli altri due, piacciano o no, secondo me è giusto che un cinefilo li veda. 

     

    Sul film in uscita, credo che non lo vedrò; francamente, pur non disdegnando lo splatter (se fatto con un senso), a me certe provocazioni recenti, non solo di Von Trier, in cui si fa passare il desiderio di provocare fino al disgusto lo spettatore spacciando il tutto come alta forma di arte e psicologia, avrebbe anche rotto le palle. 

     

    Diciamo che concordo coi concetti generali (non specifici, non avendo visto il film) espressi da questa mini recensione di una persona che stimo; studiare gli aspetti tecnici aiuta a cogliere sfumature dei film che un semplice appassionato come me non potrà mai apprezzare fino in fondo; ma ritengo più importante avere un minimo di cultura generale, aver letto "qualche" libro ti forma a discernere tra vera arte (anche cinematografica) e ciarlataneria (spacciata per arte). 

     

    @perfX Bro non averne a male. 

     

    https://www.ilfoglio.it/sezioni/241/nuovo-cinema-mancuso

     

    PS @Rhyme: quando vi scrissi che è buona norma - avendo le basi linguistiche per farlo - vedere i film in inglese sottotitolati in inglese (l'ideale, se proprio non ci si riesce, in italiano, ma già cambia la percezione del film, è distraente), ricordo qualche piccola "obiezione" nei miei confronti. :d


  5. 34 minuti fa, perfX ha scritto:

    Stima immeritata, e non sono così esperto, anzi. In realtà sono io che ho una particolare stima per quello che ti conosco qui sul forum.

     

    Capisco anche la tua opinione sul regista, non penso serva neppure argomentare oltre perché lo conosci ed anch'io ho i miei registi no. Poi nel caso in questione ce sarebbero a iosa di motivi per non sopportarlo.

     

    Mi incuriosirebbe solo sapere quali film ti hanno fatto lasciare la sala.

    Ripeto le scuse, non mi piace Von Trier, aborro la sua concezione di arte, ma non posso definirlo un im.be.cil.le. Di lui ho visto (senza uscire prima della fine) due film quando frequentavo il Pindemonte: Le onde del destino, e Dancer in the dark; poi l'ho perso di vista. 

    Non posso dire di apprezzarlo, ma nemmeno di "odiarlo". 

     

    In verità ho abbandonato due film di Refn…(e ora si incazzerà Rhyme :d). 

     

    ps dato il mio colossale granchio, ti pregherei di editare la mia citazione per evitarmi una figura di mer.da, grazie :d

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  6. Il 14/2/2019 Alle 19:53, Rhyme ha scritto:

    Ma uno degli aspetti più evidenti è la prova mostruosa delle 3 attrici, anche se purtroppo non l'ho visto in lingua originale. Una triplice prova attoriale che è quasi impossibile da vedere, mostruose. Persino Emma Stone che in genere non sopporto ha una gamma di espressioni pazzesca ed è "viva", "presente fisicamente", integrata.

    Per quanto non sia stata disprezzabile nel leggero La La Land, Emma Stone che sa recitare mi giunge nuova.... (scusate, oggi non gira granché bene...).


  7. Il 14/2/2019 Alle 00:48, perfX ha scritto:

    Non è il "mio" film, ma dopo il detestevole The Lobster Lanthimos si riscatta indubbiamente, anche per merito degli sceneggiatori che non mi stupirei di vederli sorridere agli Academy.

    Quoto, film raccapricciante, quasi offensivo (nel senso di insulto all'intelligenza), ed è il motivo per cui non avevo nemmeno sfiorato l'idea di guardarmi La favorita; però dopo questo tuo post (e altri) apro ad una possibilità. :d

    • Mi Piace 1

  8. Il 12/2/2019 Alle 18:55, Wallaby ha scritto:

    Visto ieri Solo a star wars story

    Visibile in due maniere

    1 da profano, discreto sci fi, effetti speciali a go go, finale pessimo

    2 da fan di star wars,  da cavarsi gli occhi, momenti da salvare, i richiami alla vecchia saga( e li un attimo di commozione per tutti i fan), trama pastrocchiata, attori pessimi, (negli ultimi star wars la parte femminile primeggiava, ma in questo la protaginista e' mezza addormentatata)poi il povero androide stile che guevara, viene fatto fuori troppo presto, assurdo.prefinale osceno e finale ancor peggio(erano finiti i soldi???)

    Ron howard avra' preso il progetto al volo, ma la regia non di vede, anzi dei bei buchi di montaggio con scene che passano da palo in frasca.

     

    Sti star wars disney pieni di effetti, ma devono ricorrere al retro' per dare emozioni ai fan.

     

    Seconda visione direi sconsigliata.

    Ho visto la mezz'ora finale domenica pomeriggio; obbrobrioso. 


  9. 2 ore fa, POLARMAN ha scritto:

    faccio il commerciale da 20 anni e gestisco direttamente 11 regioni da 10 anni, tra cui tutto il triveneto

    ho sempre avuto una certa capacita' nel decifrare le persone e le loro origini (perche' le origini sono tuto)

    gia' ti avevo inquadrato dai toni (voi veneti in molti casi siete perentori, zero scuse, belli tosti), quando hai citato l'amarone che i veronesi lo vedono comemil sacro graal ho capito che avevo visto lungo

    🤣🤣

     

    È così, andiamo subito al punto.... 

     

    in generale sul tuo post, sono stereotipi ma con un fondo di verità. Più di un fondo. 

    • Mi Piace 1

  10. 15 minuti fa, POLARMAN ha scritto:

    immaginavo tu fossi veneto...

    mia moglie dice che si sente il mio accento veneto/veronese anche quando parlo in inglese; ma non pensavo che si notasse anche scrivendo.... uum

     

    PS Se vuoi te ne spediscono una bottiglia; io preferisco il recioto però all'amarone classico; quello è celestiale. 

    • Mi Piace 1

  11. Il 9/2/2019 Alle 00:03, Rhyme ha scritto:

    Ma non solo qui, credo un po' ovunque.

    Tra i film più belli degli ultimi 5 anni...ma minimo minimo.

    Film stupendo Il filo nascosto. Da Oscar senza ombra di dubbio. 

     

    PS Ieri pomeriggio sono andato al cinema (dopo un bel po' di tempo), a vedere il vecchio Clint e non potevo fare scelta migliore. Per me, The mule è un film eccezionale. Clint Eastwood è come l'amarone della Valpolicella; più invecchia, più migliora; e sforna capolavori. Chapeau. 

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  12. Ieri sera, dopo attenta riflessione, ho deciso di far vedere ai pargoli Schindler's List; confesso che è stata la prima volta che l'ho rivisto dalla sua uscita al cinema; all'epoca mi sconvolse letteralmente, mi ci vollero mesi per riprendermi; e non perché non conoscessi la storia del Novecento, anzi, ero un accanito lettore; ma l'onda d'urto emotiva di quel film mi travolse al punto che non fui più in grado di rivederlo. L'ho fatto ieri sera, a 26 anni di distanza, facendomi un po' di violenza, e facendone un po' di più ai miei figli; ma mi pareva giusto che lo vedessero, ora, alla loro età, nell'epoca parossistica in cui vivono, e che lo facessero "accompagnati" dal loro padre; quel film è l'emblema della forza straordinaria del cinema. 

    E mi fermo qui; ogni altra parola sarebbe inutile. 

    • Mi Piace 2

  13. Ieri sera mi sono visto Roma. L'ho fatto al terzo tentativo, reticente per due motivi: 1) un certo pregiudizio negativo sulla moda dei registi messicani, frutto di cattive esperienze al cineforum 25 ed oltre anni fa; 2) il fatto che non ho con lo spagnolo la stessa dimestichezza che con l'inglese, e quindi mi toccava leggere i sottotitoli in italiano. 

     

    Premetto che non leggo MAI recensioni sui film prima di vederli, se non qualche spunto di amici di cui mi fido o di voi qui sul forum; non voglio essere condizionato nella visione; forse questo è anche frutto di una certa presunzione e alta considerazione di me stesso, può essere. 

     

    L'approccio, come dicevo, è stato reso ancor più difficile nei primi minuti di visione dal dalla lentezza del film, che ha un suo senso, ovviamente, ma che mette a dura prova la mia psiche molto nevrotica. 

     

    Malgrado tutto ciò, devo ammettere che alla fine mi è uscito uno spontaneo "grandioso"; ed è quello che penso anche stamattina, a mente fredda; è un film eccezionale, sembra una novella del Verga, la sublimazione del neorealismo italiano che ha fatto la storia del cinema; ma c'è di più; c'è una storia, che sembra semplice, persino banale, e invece racchiude una forza esplosiva, la forza della vita; il modo in cui emerge dal film la figura di Cloe, una persona semplice, è magistrale; Cuàron riesce a farti immergere nella realtà di Città del Messico, della società del tempo, della famiglia, dell'intimo dei protagonisti con delicatezza ma profondità. Un film che, senza voler toccare furbescamente le corde emotive degli spettatori, riesce ad essere commovente perché fa emergere come l'unico propulsore vero della vita è l'amore, quello vero, non il mero sentimentalismo; in questo senso, ancora una volta noi maschietti non ne usciamo benissimo; ma non è scontato femminismo, quello di Cuàron, ma presa di coscienza; io stesso mi sono chiesto cosa ho fatto e cosa sto facendo per le donne della mia vita al termine del film.  

    Inutile poi che io mi soffermi sul sonoro, sulle riprese con pochi primi piani, sulla scenografia, sulla fotografia, tutti elementi che sapete cogliere e apprezzare molto meglio di me. 

    Capolavoro. 

    • Mi Piace 4

  14. Venerdì scorso ho rivisto Collateral coi pargoli; thrillerone, filmone; uno dei più begli action movies degli anni duemila, a mio parere.

    Strepitosa l'interconnessione psicologica tra i due protagonisti. Il pavido Max che trova il coraggio di vivere, paradossalmente, dal nichilismo di Vincent. Gran film di Mann. 

     

    Ieri sera ci siamo visti Tutti i soldi del mondo, di Ridley Scott, sul rapimento Getty. Bravissimo il vecchio Plummer, ma nel complesso il film non mi ha entusiasmato; personaggi troppo caratterizzati, poco profondi; troppi stereotipi superficiali.

    Per carità, è un film che si lascia guardare, ma mi ha un po' deluso. Va detto che sono diventato piuttosto esigente col passare degli anni, fin troppo. Per dire, ai miei figli è piaciuto. 


  15. Ieri sera ho terminato la visione degli episodi de La ballata di Buster Scruggs. 

     

    Che dire, è una DELIZIOSA antologia; c'è tutto il mondo dei Coen; ovviamente per cogliere le tante piccole perle di cui è cosparso il film occorre conoscere tutto il loro background, che in sintesi si palesa nei vari episodi; la fedele ricostruzione storica; la maniacale cura nelle riprese; i costumi, la scenografia, la fotografia; e poi, ovviamente, il loro "pensiero": l'umorismo noir, le contraddizioni, la commistione spiazzante tra bene e male, la banalità di quest'ultimo,  il senso di morte che si può contrastare solo con un'accettazione della realtà da vivere, se possibile, con un filo di leggerezza; il pessimismo di fondo che non impedisce di cogliere risvolti meravigliosi, commoventi e struggenti dell'esistenza, purtroppo fugaci;  la psicologia contorta, nevrotica, talvolta folle di alcuni personaggi, in genere logorroici, in genere, o cinici, o ipocriti; le poche parole di altri, che - consci della pazzia che li circonda - mantengono un briciolo di lucidità nel loro intimo e nel loro riserbo. E tanto altro ovviamente, che in parte ho colto e in parte mi sarà sfuggito. 

     

    Sei spassosissimi bijoux.

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  16. Il 10/1/2019 Alle 01:00, perfX ha scritto:

    Una fede come quella raccontataci sempre da Rossellini nel 1950 con Francesco giullare di Dio. Il film in questione, ispirato dai Fioretti di san Francesco, racconta per quadri gli avvenimenti del frate e della suo compagnia che si andava formando. Tutti in qualche modo distanti e inspiegabili dalle logiche del mondo, vivono affidati totalmente alla provvidenza. E Rossellini, come unico orpello a questa vita, a questa storia che già di per sé ha da narrare, si rende servo del racconto andando a impreziosirlo costruendo scene splendide, come quella dell'incontro in una notte stellata tra Francesco e un lebbroso, oppure non limitando il comico che può di certo esser presente nelle vita di tutti, compresa quella di dei frati, lasciando ricchi spazi ai racconti anche più frivoli ma significativi della cesura nel vivere secondo la regola di Francesco o secondo la società.

    Film meraviglioso visto trent'anni fa a scuola. 

    L'altro di cui parli, Europa 51, mi manca. Lo dovrò in qualche modo recuperare. La visione di Roma città aperta dovrebbe essere resa obbligatoria nelle scuole superiori, parte integrante del programma di storia e letteratura.  Rossellini è stato un maniacale genio. 

     

    Mi permetto di suggerire, a tal proposito, La presa di potere di Luis XIV, una ricostruzione semplicemente perfetta; migliore di un libro di storia. 

    • Mi Piace 1

  17. 10 minuti fa, unfabio ha scritto:

    Si. Alcuni episodi sono davvero splendidi e in generale è il west dei Coen. sefz

    Finora ho visto i primi tre; il primo è spassosissimo, il terzo mi ha colpito visto in 4k dolby vision per la fotografia; paesaggi evocativi, meravigliosi. Poi ovviamente, c'è tutto il repertorio western. Il secondo, quello con Liam Neeson, mi ha lasciato perplesso, ma di quella perplessità che spesso pervade i film (od episodi dei film) dei Coen. Più che perplesso, direi, stranito. 


  18. 14 ore fa, POLARMAN ha scritto:

    Ti chiedo onestamente, i tuoi figli, che se non erro son adolescenti ancora, come possono capire il senso (o forse meglio il non senso) dei film dei Coen?

    Cioe' mi spiego meglio, ok che alcune scene fanno ridere a prescindere o sono di impatto, ma secondo me alcune le potranno comprendere solo da adulti imho

    Oh almeno io ero cosi', alcune parole e il loro senso erano per me sconosciute, alcune scene simboliche idem

    E' un discorso un po' articolato e dipende dalla sensibilità di ognuno. Premetto che sono rispettivamente in quarta e terza liceo, quindi non proprio dei bambini, e che io ricordo molto bene film visti a quindici, sedici, diciassette anni. 

     

    Io credo che il cinema di qualità sia un'arte, e che l'arte (musica, pittura, poesia, letteratura ecc.) vera abbia un linguaggio universale, cioè possa raggiungere tutti. Ovvio che più vissuto ed esperienza hai, meglio è; che una base culturale solida ti dia delle chiavi ermeneutiche che ti aprano le porte ad una lettura maggiore; meglio ancora se, oltre a cultura ed esperienza, ci sono anche studi/basi "tecniche", che ti permettano di cogliere aspetti che un semplice appassionato (come me) non potrà mai apprezzare in pieno. 

     

    Insomma, un bel film, per me, è come una sorgente d'acqua pura in montagna; basta avere sete, cioè essere interessati all'acqua, avere una certa sensibilità di fondo; poi, ovviamente, a seconda del recipiente con cui vai alla fontana, potrai portarti via più o meno acqua; c'è che vi arriva con le semplici mani, chi con un bicchiere, chi con un pentolino, chi con un secchio, chi addirittura con una damigiana da 54 litri; la capacità del recipiente dipende dal tuo background - esperienza di vita, sensibilità, cultura generale, basi tecniche ecc. -  e più è ampio, più acqua raccoglierai; ma l'importante, è che il tuo recipiente, piccolo o grande che sia, possa essere riempito fino all'orlo di acqua buona. 

     

    Io mi rifiuto di guardare put.tanate insieme ai miei figli; quelle se le possono guardare da soli, e già lo fanno, come si ascoltano quella mer.da di musica rap di terzo livello da soli; con me, se vogliono (e pare che siano molto interessati), si guardano Non è un paese per vecchi e Il grande Lebowsky dei fratelli Coen, e si ascoltano  The Joshua treeAchtung Baby degli U2. 

    Così è se vi pare. :d

    • Mi Piace 6

  19. Grazie Rhyme, stasera procedo. 

    Il "vale la pena" era riferito al fatto di farlo vedere ai pargolotti; ovvio che un film dei Cohen, per quanto mi riguarda, va visto a prescindere. 

     

    PS La sera dell'Utimo mi sono rivisto Tre manifesti a Ebbing, Missouri, per far contenta la moglie che non l'aveva ancora visto. Mi è piaciuto più della prima volta; per me è quasi da annoverare tra i capolavori; non voglio riaprire vecchie polemiche, ma è una vergogna, lo dico a chiare lettere, che gli sia stata preferita quella paraculata de la forma dell'acqua, che non sono nemmeno riuscito a finire di guardare.

    Frances McDormand stre-pi-to-sa; migliore che in Fargo. Bravissimi Sam Rockwell e Woody Harrelson, che migliora invecchiando. 

    • Mi Piace 2

  20. Coi pargoli sono in rassegna fratelli Coen (per ora: Il Grinta, Non è un paese per vecchi, Fargo, Il grande Lebowsky; ovviamente tutti piaciutissimi), e a tal proposito vi chiedevo un consiglio: 

     

    La ballata di Buster Scruggs; lo avete visto? Vi è piaciuto? val la pena guardarlo? 

     

     

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  21. 6 minuti fa, perfX ha scritto:

    Quello mi manca, rimedierò.

    Posso allora consigliati quello sui Kraftwerk, che ha da dire anche a chi non piace il genere.

    Prendo nota; hai visto quello su Ingmar Bergman? Mi ha colpito molto; non essendo uno studioso del cinema, non conoscevo la biografia di Bergman; era una persona terribile; egocentrica, asociale, irascibile, vendicativa; assolutamente insopportabile .ghgh


  22. 12 minuti fa, perfX ha scritto:

    Quel documentario sui Doors lo vidi anch'io, lo consiglio a mia volta.

    Ma in generale la programmazione di skyarte propone degli ottimi documentari sulla musica. Me ne ricordo uno molto buono su Bowie, poi la serie dedicata agli album fondamentali della musica italiana, e tanti altri...

    ad esempio uno splendido su Mark Knopfler, personalità di rara intelligenza e cultura, oltre che chitarrista da top ten (o giù di lì) nella storia del rock. 

    • Mi Piace 1

  23. 10 minuti fa, Rhyme ha scritto:

    Su questo sono d'accordissimo.

    ....

    Quindi, a dire il vero, è un materiale da film molto più "facile" di altri.

    Non ho visto i due film da te citati, in compenso sabato pomeriggio ho avuto modo di vedere un docufilm strepitoso su Jim Morrison (con la voce narrante di Morgan), che ho apprezzato molto di più del film di Oliver Stone, che a mio parere ha colto ben poco della straordinaria personalità del leader dei Doors, nel bene e nel male. 

     

    Apprezzo molto il tuo post, anche se non concordo in toto con la chiosa; per me è "facile" solo all'apparenza. Ma può essere benissimo che mi sbagli. 

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