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The Italian Giants

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Tutti i contenuti di The Italian Giants

  1. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Chiede a ChatGPT?
  2. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Vabbè anche Peppino Prisco era più juventino del leccese rinnegato.
  3. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Tra Napoli e Roma oggi ci sono varie galassie di differenza.
  4. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Si ma sta andando alla Roma. Se siamo meno credibili anche della Roma alzo le mani.
  5. The Italian Giants

    Sondaggio: conferma di Tudor, sì o no?

    Tudor non può essere confermato e non per ragioni tecniche, ma perché siamo riusciti a bruciarlo totalmente con questo Conte-gate in mondovisione. Non puoi ripartire da un allenatore che hai di fatto sfiduciato e delegittimato. In altre condizioni gli avrei dato una chance volentieri, anzi ho sempre detto che se non fosse stato possibile arrivare a Conte era meglio lui che i vari Mancini, Pioli ecc, ma andava gestita molto diversamente la situazione e non dovevi arrivarci in questo modo. Va anche detto che oggi ormai chiunque pigli passerà come ripiego, ma Tudor ancora di più per il semplice motivo che già ce l'avevi in casa e sei andato a bussare alla porta di un altro sotto il suo naso. E se ho imparato a conoscere un pochino l'uomo, sarà lui stesso a salutare dopo il mondiale.
  6. The Italian Giants

    Comincio ad avere paura

    Situazione onestamente brutta. Soprattutto perché non si intravede una possibile via d'uscita. Nel 2010 è arrivato Andrea Agnelli che ha riportato mentalità, cultura del lavoro, metodo, organizzazione societaria che aveva appreso da ragazzo dalla Juve di Moggi e Giraudo. Ma più di tutto ha riportato un senso di appartenenza vero a tutti i livelli del club, i valori veri dell'essere Juventus, la fame anzi l'ossessione della vittoria. Senza dimenticare il nuovo stadio che ha portato entusiasmo i primi anni. Oggi siamo nelle mani di un proprietario, John Elkann, che non ha la stessa passione e la stessa conoscenza profonda della realtà Juve del cugino, è lontano e distaccato, ogni tanto riemerge e interviene perché comunque la Juve è un suo asset, ci mette soldi ed è costretto a proteggerlo, ma non è azzerando a caso continuamente i management che risolve problemi, errore che peraltro reitera ormai da un quindicennio anche in Ferrari. Questo nuovo corso all'orizzonte funzionerà meglio? Non lo so, questo Comolli con il suo "Moneyball" mi sembra abbia idee un po' troppo estremiste che temo non possiamo permetterci in questo momento e ciò non mi fa essere tranquillo, alla Juve e più in generale in Italia è molto difficile che questo tipo di visioni attecchiscano. Chiellini porta sicuramente grande juventinità e conoscenza del nostro mondo ma è neofita come dirigente, idem Tognozzi che è un eccelso scopritore di talenti giovanili ma lavorare alla prima squadra è un'altra roba. Alla Juve servirebbe in questo momento un manager con grande conoscenza della realtà calcistica italiana e che sappia ricreare una struttura societaria solida e ordinata, un Moggi o Marotta della situazione per capirci. Ma più di tutto servirebbe tornare ad avere una guida forte all'apice della piramide, che indichi la strada a tutti e sia capace di compattare tutto il gruppo di lavoro attorno ai valori della Juventus. Guida che io continuo a non vedere in altri se non in Andrea Agnelli, al netto di tutti gli errori - indiscutibili - commessi sul finire della sua era. Ma per la Juve ha sempre voluto solo il meglio, sbagliando anche per troppa ambizione se vogliamo, e sono certo si butterebbe nel fuoco per salvarla da una situazione che sono certo starà facendo soffrire molto anche lui.
  7. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Mi impegnerò a farlo.
  8. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Il sig.Antonio Conte alla Juventus non deve mai più provare ad avvicinarsi. Stavolta sei morto per sempre.
  9. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Non sono cavolate, sono dinamiche normali nel calcio. L'estate scorsa al Milan tutti si aspettavano Conte e poi si sono ritrovati con Fonseca. Risultato = fin dal primo giorno nessuno gli hanno perdonato nulla. Oggi possiamo metterla come ci pare ma Tudor sarà percepito come quello che sta là perché non sei riuscito a prendere Conte, e non perché hai creduto veramente in lui (altrimenti non andavi dietro a un altro). In queste condizioni parti già con una credibilità azzerata, e non solo lui, ma chiunque decidano di prendere se dovessero cambiare. Poi sarà bravo a imporsi e a guadagnarsi la stima e la fiducia di tutti a suon di vittorie? Lo vedremo, ma siccome il calcio lo seguo giusto da "qualche" anno, so già come finiscono di solito le stagioni che iniziano con questi presupposti. Poi, parere personalissimo questo che esula dal discorso: non commettiamo l'errore di sottovalutare troppo il momento storico che viviamo e la situazione ambientale. Oggi Conte sarebbe molto servito anche per portare una scarica di entusiasmo a un popolo che si sta allontanando sempre di più da questi colori e tra 48 ore forse dovrà mandare giù pure il boccone amarissimo di vedere gli acerrimi rivali alzare per la seconda volta ciò che noi non riusciamo da secoli, con tanto di prese per il cu*o che dureranno da qui a chissà quando.
  10. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    La Juve l'allenatore ce l'ha già, anche se si fatica ad accettarlo. Non deve chiudere niente perché non c'è niente da chiudere con altri, la linea è sempre stata chiara: o Conte o avanti con Tudor. Purtroppo però è una roba che mediaticamente abbiamo gestito nel peggior modo possibile, perché ti troverai con un allenatore percepito da tutti come un ripiego e delegittimato in partenza. Bisognava fin dal primo momento dare massima forza a Tudor, mettendo in chiaro pubblicamente che sarebbe stato al 100% il nostro allenatore anche la prossima stagione (e non solo fino al Mondiale, come ha ripetuto quel furbone di Giuntoli) e spegnendo sul nascere ogni voce su altri allenatori. La roba di Conte la fai uscire fuori solo se nel frattempo ti sei mosso segretamente per lui e sei CERTO di averlo in pugno. Ma questo è un modo di operare ormai troppo complicato per la nostra società, e adesso stiamo riuscendo nell'impresa di passare come quelli che si fanno fregare tutti gli allenatori e resteranno col cetriolo in mano, col povero Tudor che si troverà a dover gestire da solo un ambiente illuso e depresso. Chapeau.
  11. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Io a Tudor voglio bene, è un bravo allenatore, una brava persona e non andrà mai ringraziato abbastanza per averci salvato letteralmente il c*lo questa stagione. Però iniziare le stagioni dall'inizio è molto diverso da quando subentri in corsa e puoi sfruttare il classico effetto "scossa", nella maggior parte dei casi i cambi di allenatore se ci fate caso all'inizio sortiscono quasi sempre dei buoni risultati proprio perché trovi una squadra talmente a terra che puoi solo migliorare. E si ha anche meno pressione perché hai poco da perdere, erediti una situazione disastrosa e alla peggio non colpevolizzano certo te se non raggiungi l'obiettivo. Quando parti dall'inizio diventa un altro sport, cambiano le richieste, le aspettative ecc. Abbiamo l'esempio plastico di De Rossi alla Roma, che pure l'anno scorso ebbe un impatto clamoroso quando subentrò. Con questo non dico che Tudor non possa fare bene se rimane, ma non darei per scontate cose che non lo sono. Ad oggi sarebbe una completa scommessa, con tutti i rischi connessi.
  12. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Su Allegri possiamo pensare tutto il male del mondo ma tra le prime 4 ci finisce per inerzia, se non altro perché il suo calcio schifoso in Italia paga ancora qualcosa (non tanto da vincere magari, ma per piazzarsi si). Difesa a Copacabana, contropiedi di Leao e Pulisic, e si va di 1-0 facile per chissà quante partite.
  13. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Siamo tutti concordi sul fatto che, a prescindere da chi ci allenerà (che comunque non sarà né Guardiola né Klopp né Zidane), avere come avversarie l'Inter di Inzaghi, il Napoli di Conte, il Milan di Allegri, probabilmente la Roma di Gasperini, ci fa partire automaticamente almeno in quinta fila l'anno prossimo? E non trascurerei nemmeno la Lazio di Sarri senza coppe. Possiamo girarla e voltarla come ci pare, se salta Conte siamo dentro una m***a bella grossa. Saremo con ogni probabilità la squadra con l'allenatore meno forte/strutturato/esperto tra tutte le big e medio-big. E lo dico subito, turandomi il naso, ma in questa situazione vado a prendermi Roberto Mancini. L'unico libero e prendibile che forse può giocarsela con quei volponi che alleneranno le altre.
  14. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    È quello ufficiale spagnolo. Ma non vuole dire nulla lo stesso, non c'è da leggerci nulla se non un social media manager che sta ancora celebrando lo scudetto.
  15. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Post che non vuol dire assolutamente nulla.
  16. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Purtroppo però è una cosa in linea con quanto stanno dicendo tutti, ovvero che la famiglia (con la moglie in prima fila) sta esercitando una grande pressione perché lui non ritorni alla Juve. E non è questione di vita o di città, figurati se la famiglia che è radicata da sempre a Torino (e mi risulta continui a vivere lì) abbia problemi a tornare tutti insieme nel posto che è casa loro. La questione è che temono per la serenità di Antonio: quest'anno lo hanno visto sereno/felice/coccolato dalla società e dal popolo come poche altre volte, mentre sul fronte Juve: 1) è stato digerito malissimo il gran rifiuto dello scorso anno quando lui si è proposto in tutti i modi (anche con uscite mediatiche abbastanza plateali) e per questo come minimo dovrebbe per prima cosa saltare in aria tutto l'assetto societario attuale che non lo ha voluto perché lui prenda in considerazione di tornare, perché state tranquilli che lui con Scanavino e Giuntoli non ci lavorerà MAI; 2) la famiglia è molto scottata dalle tante cattiverie riversate su Conte in tutti questi anni anche da parte degli stessi tifosi della Juve, perché oggi che siamo nella disperazione più totale è facile acclamarlo e invocarlo, ma non dobbiamo dimenticare i tempi non certo troppo lontani in cui 3/4 di tifoseria lo apostrofava in ogni modo "traditore, Schettino, parrucchino, mister 10 euro ecc". Quindi chi pensa che la famiglia non conterà nulla in questa decisione è altamente fuori strada, e servirà un grande, ma veramente un grande atto d'amore di Conte verso la Juve per andare contro tutto e tutti e decidere ugualmente di tornare.
  17. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Credo che invece conterà e pure molto. Ieri era pure presente al vertice, cosa abbastanza inusuale per le mogli.
  18. The Italian Giants

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Ha molto senso il punto A, sul punto B ni. Il Mondiale è una competizione a sé stante e penso che quello che c'è in palio dovrebbe essere sufficiente a motivare e responsabilizzare i calciatori a prescindere da chi sarà l'allenatore il prossimo anno. Anche con le nazionali vediamo spesso Ct fare Mondiali/Europei pur non sapendo se proseguiranno dopo. Il punto è che servirebbe comunque chiarezza, per rispetto di tutti, di Igor in primis. Basterebbe che dicano: "Tudor ci guiderà al Mondiale ma il rapporto si interromperà subito dopo". Se Tudor avesse già una proposta di un'altra squadra - e mi risulta che la abbia - come potrebbe regolarsi? Rischia di perdere l'opportunità perché questi geni in società gli fanno sapere cosa vogliono fare di lui solo a luglio inoltrato? Non può funzionare così e per questo Tudor ieri ha cercato, anche legittimamente, di forzare la mano. Ma perché non lo fanno? Perché manca oggi questa chiarezza? Io temo che il motivo sia solo uno: non sono affatto sicuri di riuscire ad arrivare a Conte, e se salta probabilmente preferiscono continuare con Tudor anziché con altri allenatori. Ma questo limbo non fa bene a nessuno.
  19. Sensazioni non buone per domenica prossima, temo che finiremo per pagare a carissimo prezzo il gol preso al 96° la scorsa giornata. Notavo che quest'anno la Juventus in Serie A ha vinto solo 6 trasferte su 18, cioè a malapena un terzo delle gare. E con Tudor non abbiamo ancora mai vinto, tre pareggi e una sconfitta. Auguri...tocca sperare che i risultati sugli altri campi in cui si giocano la salvezza si mettano subito in una certa maniera e i lagunari mollino la presa.
  20. Dovete aver visto davvero poco calcio in vita vostra per non sapere che dopo una semifinale vinta in quel modo, dal possibile 2-4 al 3-3 al 93°, l'esito è pressoché scritto. Ha ricordato uno dei tanti ribaltoni folli del Real negli ultimi anni, che infatti l'ha poi alzata.
  21. The Italian Giants

    Roma - Juventus 1-1, commenti post partita

    Allora negli ultimi mesi vuol dire che la Roma di squadre decenti ne incontra molto poche, per non dire nessuna.
  22. Non è sicuramente un giorno felice per la Juventus e i suoi tifosi. È la certificazione del fallimento di un progetto, l'ennesimo di questi ultimi 5 anni, il terzo dopo solo una stagione (dopo Sarri e Pirlo) e in questo caso addirittura prima della fine. Personalmente sono più che dispiaciuto perché ritengo Thiago un grande conoscitore di calcio, un bravo allenatore (che ha probabilmente ancora molti angoli da smussare per poter essere da big) e soprattutto una brava persona. Avevo accolto con molto entusiasmo ed enorme fiducia questo nuovo corso, non mi faccio problemi a dirlo, ero sicuro che il binomio Giuntoli-Motta fosse quello giusto per tornare a rivedere presto una Juventus competitiva e che esprimesse un calcio innovativo. Penso che l'avventura non fosse neanche partita male. Nei primi mesi - pur con qualche pareggio di troppo - si è vista una squadra piacevole, molto organizzata, con movimenti e rotazioni fluide, uscite da dietro sempre pulite, un possesso palla ben strutturato. Ne sono lo specchio le prime 8 giornate di campionato, in cui la Juventus ha subìto un solo gol (su rigore, al 90°) e ben sette clean sheet. Ma al di là dei numeri, era impressionante come in quel periodo gli avversari facessero una enorme fatica non solo a segnarci, ma proprio a tirarci in porta e a creare occasioni. Il picco di questa prima fase si è toccato in Lipsia-Juve, la notte in cui un po' tutti abbiamo avuto la percezione che stesse nascendo qualcosa di bello. Il crac di Bremer, proprio in quella serata dolce-amara, è stata la prima grande sliding door negativa della stagione ma sarebbe miope ridurre a questo evento la parabola discendente che la squadra ha preso da quel momento in poi. Ci siamo accartocciati, non siamo progrediti in nulla e anzi abbiamo smesso presto di fare anche quelle poche cose buone che si erano viste nel primo tratto di stagione. Thiago si è dimostrato assai rigido nelle scelte sia tattiche sia di gestione umana del gruppo, mostrandosi poco empatico e comunicativamente freddo. In particolare, deleterio il trattamento riservato a Danilo che era un leader stimato e riconosciuto da tutto il gruppo e che ha provocato probabilmente la prima seria spaccatura tra Motta e la squadra. Inoltre, al di là di un gioco mai decollato, pesa la colpa di non aver saputo valorizzare nessuno dei giocatori più qualitativi della rosa. Il rendimento di Koopmeiners, voluto fortissimamente dall'allenatore in estate e per il quale la società ha dovuto sacrificare i gioielli Soulè e Huijsen pur di permetterselo, è la fotografia plastica del fallimento mottiano. Il resto è storia, la stagione della Juventus è proseguita tra molteplici alti e bassi, fino alle due eliminazioni (abbastanza sconcertanti per modalità) in Champions e C.Italia e le due disfatte storiche contro Atalanta e Fiorentina che di fatto, unitamente a un rapporto compromesso con grande parte dello spogliatoio, hanno reso non più recuperabile la situazione. Al di là delle questioni di campo, ciò che salta all'occhio è stata la totale mancanza di forza mentale e caratteriale della squadra, simboleggiata dall'elevatissimo numero di partite nel corso dell'anno in cui siamo stati in vantaggio e ci siamo fatti riprendere, segno di un gruppo che non è stato mai in grado di apprendere i momenti topici delle partite. Conseguenza anche di una rosa che, dati alla mano, è a più giovane della Serie A per età media, e che avrebbe certamente necessitato di avere al suo interno qualche elemento d'esperienza e di maggior leadership in più, ma ciò è stato avallato se non incoraggiato dallo stesso Motta che per scelta ha voluto un gruppo con queste caratteristiche. Sarebbe comunque ingeneroso non riconoscere a Thiago qualche attenuante anche di un certo peso: due crociati (Bremer e Cabal) nel giro di pochi giorni e nello stesso reparto non è qualcosa che si vede spesso e soprattutto la perdita del brasiliano è stata sanguinosa come poche perché è un giocatore che cambia il volto di una difesa; ma anche la sequela di infortuni che hanno ridotto in autunno la squadra all'osso, costringendoci ad affrontare una serie di partite consecutive sempre con gli stessi uomini, ha reso infinitamente più complicato il processo di crescita e il salto di qualità che ci si aspettava da tutto il progetto. Anche la gestione del mercato di gennaio - e qui sul banco degli imputati ci va la dirigenza - è stata a dir poco pietosa, e nonostante una rosa numericamente in gravissima emergenza (specie nel reparto difensivo) Thiago ha potuto contare su dei rinforzi soltanto negli ultimissimi giorni di mercato. E sulla qualità di alcuni di questi rinforzi, meglio sorvolare. La sensazione, insomma, è che l'allenatore ci abbia messo del suo con errori e una gestione rivedibile, ma forse tutto avrebbe potuto prendere una piega diversa se non si fossero incastrate tutte insieme una serie di situazioni penalizzanti, e con una società che ha fatto tutt'altro che il massimo delle sue possibilità per provare ad aiutarlo. Cosa resta alla fine: sicuramente un grande rammarico perché questo progetto sembrava partito con presupposti molto diversi, e il grande entusiasmo di questa estate dopo anni di sostanziale apatia del tifo ne è stato la testimonianza. Penso ancora che Thiago sia un allenatore preparato e con idee valide ma evidentemente non pronto del tutto per una sfida grande come la nostra. È vero pure che aspettarsi che tutto sarebbe funzionato senza intoppi già al primo anno di un progetto che, a detta di tutti, era di raggio almeno triennale, era piuttosto ottimistico. Allenatore giovane e inesperto che guida una squadra altrettanto giovane e inesperta ma in un ambiente che non è antropologicamente in grado di concedere tempo, una contraddizione che non poteva non generare da subito difficoltà importanti. Ma che la società che in estate ha deciso di lanciarsi in questa sfida doveva invece si prevedere, e quindi prepararsi ad avere tutta la forza necessaria per difendere fino in fondo la sua scelta, schierandosi apertamente al fianco del suo allenatore e facendo valere la sua autorità anche sugli elementi ribelli della squadra. Cosa che non è stata fatta, perché ancora una volta abbiamo imparato sulla nostra pelle che la Juventus obbedisce solo alla legge dei risultati, e senza di quelli tutto si sgretola con una rapidità estrema. Se tre indizi fanno una prova, Maifredi-Sarri-Motta sono i tre indizi che questo club non sarà mai in grado di liberarsi dalla sua condanna storica del "vincere è l'unica cosa che conta". E allora basta una volta per tutte con le rivoluzioni a metà, basta con i propositi di cambiamento che finiscono nella spazzatura ogniqualvolta si vive una prima e inevitabile crisi di rigetto. Abbandoniamoci per sempre alla nostra condanna che però, evidentemente, è l'unica cosa dalla quale siamo capaci di trarre forza. Un grande in bocca al lupo a Igor Tudor. Uno che di certo, quella condanna, la conosce molto bene. E forse, adesso, abbiamo bisogno di uno così.
  23. The Italian Giants

    Napoli - Juventus 2-1, commenti post partita

    Purtroppo ogni volta che sembriamo sul punto di fare il salto di qualità definitivo, facciamo non uno ma tre passi indietro. Atalanta e Milan ci avevano restituito una Juventus entusiasmante, le ultime due sono state abbastanza inaccettabili. E intanto diventano 9 le partite in cui andiamo in vantaggio e ci facciamo rimontare. Ho fiducia in Motta, ma questa mancanza di continuità sta diventando un problema che sarà difficile giustificare ancora a lungo. Nota a margine: 6 sconfitte consecutive in quella città sono una statistica umiliante e indecorosa per la storia della Juventus. Se potessero ci brucerebbero tutti vivi tanto ci odiano a morte eppure a Napoli tranne rare eccezioni facciamo sempre e solo figuracce. Molto onestamente mi sarei anche rotto il c***o di uscire continuamente a testa chinata da quella fogna di stadio.
  24. The Italian Giants

    Juventus - Milan 2-0, commenti post partita

    Miglior Juventus degli ultimi 4-5 anni a mani basse, che è seguita comunque ad altre prestazioni che erano già state di alto livello (Fiorentina, Milan/Supercoppa, Atalanta). Un dominio e una voglia di vincere straripanti. Non importa quanto tempo ci vorrà, non importa se quest'anno non vinceremo subito, ma è qui che vogliamo arrivare, è questa la Juve che da troppi anni ci manca. Trust the process.
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