Ma io non credo il problema di Conte sia prendersi le pernacchie da alcuni tifosi. Il problema è che poteva esserci lui a Berlino. Ha contribuito lui a creare questa squadra, con il lavoro, le vittorie, il superamento di certe paure. È con Conte che abbiamo imparato a vincere, e da lì il passo ad acquisire la maturità necessaria per giocarsi una semifinale di Champions è breve, devi solo aspettare l'anno giusto.
Ma l'ha detto anche lui, solo con il lavoro una squadra italiana potrà tornare in finale di Champions. Ecco, lui che vi era dentro, avrebbe dovuto capire che la Juventus era già a un bel punto di questo lavoro. Non ci ha creduto abbastanza, male per lui. Ha fatto l'errore che fanno in molti qui, confondere il potere economico con l'organizzazione e la struttura.
In Europa nessuna squadra escluso il Bayern, che pure ha cambiato più allenatori, ha in cantiere un progetto lungo quanto è il nostro. Abbiamo la maturità di 4 anni di lavoro, una base che è identica da 4 anni puntellata anno dopo anno con elementi giusti e che alzano la qualità.