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Mamma mia... La nostra razione K non la batte proprio nessuno
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Questa dovrebbe essere la situazione attuale delle forze in campo.
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Facciamo allora che riteniamo i russi ufficialmente responsabili di ogni uccisione avvenuta con un Kalashnikov in giro per il mondo.
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I numeri delle attuali perdite accertate da foto o video dovrebbero essere i seguenti da parte russa Per perdite si parla di mezzi distrutti, abbandonati o catturati Da parte russa: 39 carri armati (MBT delle famiglie T-72, T-80 e T-90) 84 mezzi da combattimento (IFV di varie tipologie, ruotati e cingolati) 3 mezzi da trasporto antimina (MRAP) 20 fuoristrada blindati (tra cui due Iveco Lmv, uno catturato ed uno distrutto) 95 fuoristrada/auto 2 mezzi dedicati a comunicazioni 15 mezzi della logistica (camion, trattori, etc.) 16 semoventi d'artiglieria (sia howitzer che MRLS) 15 mezzi antiaerei 1 Jammer Il totale dovrebbe essere di 295 mezzi distrutti certificati da foto e video delle loro carcasse. Aggiungo anche questi mezzi aerei: 3 aerei (un caccia Su-30, un CAS Su-25 ed un aereo da trasporto An-26) 4 elicotteri (1 Mi24, 1Mi35, 2Ka52)
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Eccome, e l'Africa sarà un banco di prova importante, essendo l'ultimo continente realmente coloniabilizzabile.
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Eh, direi. Considerando che le alternative realistiche proposte dal 900 sono state la Germania Nazista e l'URSS Stalinista, direi proprio di sì. Niente contro Germania e Russia in sé, ma i sistemi che hanno conteso il dominio agli americani sono stati quei due lì. Questo secolo vedrà uscire di scena la Russia post comunista e l'acuirsi della competizione Sino-americana. Speriamo vincano gli americani, va là. Se si dovesse imporre il modello cinese ci sarà da piangere.
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Perdonami, ma ho passato le ultime ore nel fuoco incrociato tra madre, compagna e suocera. Cambia molto le prospettive sul conflitto... Scherzi a parte, non ho più reazioni a disposizione, ma ti ringrazio per il messaggio. Un saluto al maggiore, comunque Per rispondere in merito, sarò sincero. E' ovvio che la Nato abbia infranto certe regolettine, nel tempo, ma è nella norma. La Nato però, quando svolgeva certe esercitazioni volutamente provocatorie, comunicava data di inizio e di fine delle stesse e non nascondeva affatto le forze in gioco, anzi. La Russia, così come la Cina, ha fatto le stesse identiche cose sui confini di altri paesi, o in mare. La differenza è che questa esercitazione è stata utilizzata per mascherare un'invasione. Mentendo spudoratamente per settimane, definendo "fantasie" le accuse di una preparazione di un'invasione. Dichiarando che le truppe si stavano ritirando mentre si stavano ammassando. Ci sono violazioni e violazioni, hanno tenori diversi. Un'esercitazione "troppo vicina", mache si conclude come tale, è come un divieto di sosta fatto in faccia al vigile, che si conclude con un ammonimento. Un'invasione è come un omicidio premeditato. Per fare un esempio di infrazione comunissima a entrambe le parti, ma sempre tollerata, gli arei sconfinano volutamente nello spazio aereo avversario decine di volte ogni anno, anche da noi. E' pratica comune da decenni, questa. Si finge di avere un problema ai sistemi di navigazione di bordo, ci si fa intercettare, ci si fa accompagnare all'uscita fingendo di aver commesso un errore. Nel frattempo si cronometrano i tempi di risposta avversari mappando le loro capacità radar e di reazione. Lo hanno sempre fatto loro, lo abbiamo sempre fatto noi. La cosa ha pure assunto frangenti divertenti, negli anni. Si narra che dalla mitragliera di alcuni bombardieri russi, talvolta, i mitraglieri stessi si divertivano a mostrare le natiche ai piloti intercettori della Nato. Questa è la foto di un bombardiere strategico intercettato da un caccia francese. Qui un esempio alla rovescia, dove caccia russi intercettano bombardieri americani sul Mar Nero Per quanto riguarda l'Africa, è sicuramente molto molto instabile come continente, e col passare del tempo potrebbe effettivamente essere teatro di conflitti di una certa entità, sia da parte dei paesi africani stessi (l'Egitto in particolare vive un periodo di tensione col Sudan), sia da parte di grandi potenze che potrebbero essere attratte dai traffici di migranti (vedasi contractor russi in nord africa) o dalle immense risorse presenti sul territorio. Il neocolonialismo africano cinese, però, credo abbia trovato la corretta strategia per approcciarsi al continente. Lavoro in cambio di forza lavoro, stabilità in cambio di finanziamenti, finanziamenti in cambio di risorse.
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Ma Fusaro e un *. Lascia perdere
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51 città russe con manifestazioni contro il conflitto. Più di 5000 arresti. Abramovich, amico di Putin, che ai negoziati viene su invito di Zelensky. Pizza di bruciato c'è.
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Timore più che comprensibile e condivisibile.
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I ponti col mondo che conta, ad eccezione della Cina, li ha troncati con la motosega. Io non ce li vedo molto felici gli oligarchi russi. E non penso che la chiesa ortodossa russa sia poi così felice di vedere mercenari musulmani uccidere sotto bandiera russa fratelli ortodossi. Sta giocando col fuoco, dentro e fuori da Mosca.
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Sì, certamente, dall'interno. Perdere una guerra non fa bene a nessuno. Nemmeno a Putin. La Russia è esistita prima di lui, esisterà dopo di lui. Citandolo: "chi è destinato a morire impiccato, non muore annegato". E sì, lo disse riferendosi a sé stesso in un'intervista ad un'emittente occidentale.
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Mi trovi sostanzialmente molto d'accordo.
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Direi che non c'erano dubbi.
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O cade l'Ucraina o cade Putin, a questo punto. Non escluderei nessuna delle due ipotesi, e non è detto non accadano entrambe.
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O vuol far capire che sei disposto ad arrivare fino in fondo... Mi dici di no? Ops, ho raso al solo Kharkiv. Prova a dirmi di no nuovamente, vediamo che fine fa Mariupol. Dopotutto, è lo stesso approccio che gli americani ebbero con le atomiche ed il giappone. Non bastò la prima. Bastò la seconda. Speriamo arrivino ad una conclusione, una che possa quantomeno consentire ai civili di essere evacuati e di circoscrivere l'area del conflitto.
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A casa loro, belli tranquilli, a stringere le spire del drago attorno al collo dell'orso.
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Deve vincere. Se dovesse fare un passo indietro ora, vorrebbe dire che ha fatto tutto questo per niente non avendo al momento ottenuto nessun obiettivo strategico rilevante. Evidentemente i suoi obiettivi sono nettamente più ambiziosi di quelli raggiunti al momento, tanto da spingerlo a rilanciare con invio di ulteriori truppe, anche mercenarie. Tornasse indietro allo stato attuale non potrebbe in alcun modo rivendicare il successo dell'operazione.
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Kharkiv viene bombardata a tappeto con MLRS, bombe "stupide" e forse razzi termobarici. Spero che la città sia stata evacuata dai civili.
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Su perché Fabbri s'è preso a ceffoni con Caracciolo abbandonando Limes? Scherzi a parte, su cosa esattamente? Su come andrà a finire il conflitto? Quasi impossibile predirlo. Dipenderà molto fino a dove si spingerà Putin, e da quanto saprà resistere l'Ucraina. In queste ora sta alzando il tiro, bombardando a tappeto le città. Segno che i negoziati non devono essere andati troppo bene... L'idea che mi sono fatto è che a cinesi e americani farebbe comodo che il conflitto durasse il più a lungo possibile. Per gli europei immagino possa essere un potentissimo catalizzatore, potremmo vedere riforme epocali degli apparati (la notizia sul 2% tedesco in armamenti è epocale, secondo me), sia in termini di difesa che in materia d'energia. Per l'Ucraina, davvero non saprei. Sicuramente l'Ucraina esistita fino ad una settimana fa non la rivedremo mai più.
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Fabbri buca più lo schermo, diciamo così. Però Caracciolo scrive divinamente...
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Il 2% del PIL è un'inezia, non allarmiamoci. E' il minimo indispensabile per avere in servizio tre FA funzionanti, senza voragini, coi colpi in canna e la benzina nei serbatoi. Quando ci si faceva la guerra in Europa si spendeva anche il 10/20% del proprio PIL nelle FA. La Francia già si avvicina a quella quota percentuale, ma non scatena alcuna guerra ugualmente.
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Mi spiace! Preferisco nettamente Lucio Caracciolo, forse perché vi sono maggiormente affezionato. Lo preferisco proprio come approccio alla materia, più empatico verso l'estero lontano, più letterario. Fabbri mi sembra inconsapevolmente molto legato al modo di vedere il mondo tipicamente anglosassone, ed infatti è molto interessante ascoltarlo quando parla di Stati Uniti o Uk. Mi sembra, però, che quando si lancia in analisi su Russia e Cina manchi sempre il punto. Ciò detto se becco Fabbri lo ascolto sempre volentieri, anche se temo questa sua riconversione al formato televisivo.
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Investiamo, investiamo. Fidati. Anche se mai abbastanza.
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Se ti piace Fabbri ti consiglio il suo nuovo mensile, si chiama "Scenari". Quello di questo mese è ovviamente dedicato in toto all'Ucraina, è una quindicina di pagine stampato in formato simil-quotidiano.
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