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Bismarck

Baseball su VS

Post in rilievo

Quante possibilità hanno Bologna e Nettuno di ribaltare il verdetto del primo week end?

 

L'Unipol ha il vantaggio di giocare davanti al pubblico amico (venerdì 6 anche in diretta su Rai Sport Due) e recupera Infante, ma dovrà giocare in maniera diversa. La squadra di Bagialemani ha la consapevolezza di affrontare un Rimini superiore, ma che ha i suoi problemi: ad esempio, un bull pen non sempre affidabile

 

 

di Riccardo Schiroli

 

Si prevedevano play off equilibrati e invece dopo le prime 2 partite abbiamo entrambe le serie con una squadra in vantaggio 2-0. Per la verità, se si eccettua la seconda partita di San Marino, in campo l’equilibrio c’è stato. Quindi non si possono escludere a priori ribaltamenti di fronte nel prossimo week end.

 

34063.jpgIl giovane Nettuno ha comunque ricevuto un colpo durissimo perdendo la maratona (12 riprese e 5 ore) di sabato notte contro il Rimini. Nettuno ha completato una delle sue proverbiali rimonte, ha subìto il pareggio su una prodezza di Alex Romero (un fuoricampo chilometrico; parliamo d’altra parte del miglior battitore del campionato) e ha assaporato la vittoria all’undicesimo su una corta battuta (2 out e corridore che si avviava a segnare il punto della vittoria dalla terza) di Nestore Morville, ben difesa da Di Fabio, che ha ottenuto l’out con una giocata chiusa. Alla ripresa successiva, con 2 out, la decisione dei laziali di passare intenzionalmente in base Buccheri ha fatto svoltare il Rimini. Anche Zileri ha ricevuto la base per ball (questa volta non intenzionale) e ha poi risolto, con un singolo a basi piene, Jack Santora.

 

Resta ora da concludere che vincere 3 partite in 3 giorni a Rimini per i laziali non è impossibile, ma certo sarebbe azzardato definirlo un evento probabile. Il Nettuno non ha molto da rimproverarsi (se non qualche corridore sprecato sulle basi) e può essere orgoglioso del rendimento dei suoi giovani (Andrea Pizziconi, Andreozzi e Simone) in pedana. Il Rimini però è apparso in generale superiore, soprattutto perché ha nel line up un buon numero di giocatori che possono risolvere le partite con un giro di mazza. Il manager Catanoso dovrà comunque convivere fino alla fine con l’emicrania che gli provoca il rendimento di Pezzullo nel bull pen. Sull’italo venezuelano Catanoso e il suo pitching coach Illuminati puntavano molto, ma a questo punto è probabile che, nelle gerarchie interne, sia finito dietro a Patrone e Cherubini.

 

La vera sorpresa viene comunque da San Marino. L’attacco dell’ Unipol Bologna si è fatto dominare nella prima partita da Magrane (4 valide in 7.1 riprese). L’assenza di Infante è pesante, ma la sua presenza difficilmente avrebbe cambiato qualcosa venerdì sera. La gara è stata in effetti fortemente condizionata da un primo inning nel quale i primi 2 del line up (Nosti, il sostituto di Infante, singolo ed Ermini colpito) hanno fatto il loro dovere, mentre chi i punti li avrebbe dovuti produrre anche con Infante nel line up (Vaglio strike out e Reyes battuta in doppio gioco) non è riuscito a mettere la partita sul binario giusto. Nosti è arrivato in posizione punto altre 2 volte. Al terzo (dopo aver sbagliato un bunt e rimediato rubando la seconda) con un out, ma né Ermini (al volo) né Vaglio (linea in bocca all’interbase) sono riusciti a farlo avanzare. All’ottava ripresa con un out, l’italo americano aveva colpito un doppio, provocando la sostituzione di Magrane. Ma contro Cubilan, Ermini e Reyes (il rilievo ha colpito Vaglio) sono finiti al piatto.

 

La gara di venerdì ha messo in mostra Joe Mazzuca come il classico eroe improbabile. Dopo una stagione resa difficile dagli infortuni, chiusa con media battuta .252 e 7 doppi in 111 Alla Battuta (AB; quindi, poco meno di 1 ogni 16), Mazzuca ne ha colpiti 2 in 3 AB: quello che ha aperto l’attacco in cui è stato segnato il primo punto e quello che ha spinto a casa il secondo. Insomma, quel che è accaduto in regular season non è necessariamente il preludio a quel che può accadere nei play off.

Nella seconda partita (che ha visto Jairo Ramos Gizzi battere il centesimo fuoricampo della sua carriera italiana), la Fortitudo si è arresa dopo il secondo inning. Il lanciatore partente Richetti 34072.jpgaveva chiuso l’attacco con uno strike out, ma il catcher Sabbatani ha perso la palla. Sull’azione sono addirittura entrati 2 punti e Richetti è crollato, non riuscendo nemmeno a completare la ripresa. Oberto e Barbaresi non sono riusciti a limitare i danni e la squadra alla fine del quinto era sotto 13-0. E’ pur vero che 3 punti sono arrivati a causa di un errore decisivo (di Vaglio all’interbase) che ha allungato il quinto attacco della T&A, ma non sarebbe cambiata troppo la sostanza anche senza l’errore. A ben pensarci, le cose erano andate in maniera non dissimile nello scontro diretto della penultima di ritorno. Ma quel sabato Da Silva non era il vero Da Silva e a Bologna era riuscita la rimonta che aveva fatto da preludio alla vittoria.

 

Rispetto a Nettuno, i Campioni d’Europa potranno giocarsi la chance del miracolo davanti al pubblico amico (e venerdì 6 settembre in diretta TV su Rai Sport Due) e, scontata la squalifica, riavranno Infante. La conditio sine qua non è però che sia una Fortitudo diversa: più concreta in battuta e (parlando della partita riservata ai lanciatori ASI) capace di concedere meno, in particolare con il bull pen, ma ovviamente anche con Richetti, che certo ha voglia di riscattarsi contro un San Marino contro il quale non è arrivato a metà partita negli ultimi 2 scontri diretti.

Da parte sua, la T&A ha ora 3 match point per guadagnarsi il diretto a difendere lo scudetto, che detiene, nelle prossime Italian Baseball Series. La possibilità di contare in gara 4 su un Da Silva riposato (solo 83 lanci sabato sera) è un buon punto di partenza per Bindi. Che però sa di non avere una garanzia nel bull pen. Sabato i rilievi (D’Amico, Bazzarini e La Fera) hanno concesso 8 valide e 4 basi in 3 inning.

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Colabello: il primo "Grand Slam" in Major

 

Il prima base azzurro regala la vittoria ai Twins con un fuoricampo da quattro punti al nono inning. A Denorfia basta un singolo per annientare i San Francisco Giants. Tutti i numeri dei giocatori azzurri impegnati nelle Leghe americane. Nelle Minors è finita la stagione, ora ci si prepara ai playoff e Liddi spera di esordire con gli Orioles

 

di Michele Gallerani

 

Non andranno ai playoff, i Minnesota Twins, e forse lui non riuscirà a giocare nemmeno quelli (playoff) di Triplo A con i Rochester Red Wings, ma Chris Colabello ha trovato il modo di continuare a sognare in questo inizio di settembre. Perché un fuoricampo a basi piene – altrimenti detto Grand Slam – al nono inning, sul punteggio di parità, vale certamente come la realizzazione di un sogno che un giocatore di baseball culla fin da bambino.

34076.jpgÈ successo a Houston, in una di quelle partite in cui i giocatori di entrambe le squadre giocano già per il futuro, per la stagione successiva, per continuare ad avere la fiducia dei dirigenti, per strappare un contratto più alto: gli Astros (che ora sono 45 vinte e 92 perse) e i Minnesota Twins (60-76) sono sul punteggio di 6-6 e Colabello, che in precedenza aveva già battuto un homer (quarto inning, basi vuote, sotto 6-2), dando l’avvio alla rimonta dei Twins, con le basi piene si avventa su un lancio esterno e la scaraventa letteralmente oltre la recinzione, in campo opposto.

 

Minnesota vince 10-6 e Chris commenta così: “Quella di oggi è stata una vittoria di squadra. È stata una vittoria di carattere. Sapevo, quando l’ho colpita, che probabilmente sarebbe andata fuori, una cosa così non sarebbe mai potuta accadere senza un gruppo di ragazzi che prima di me ha messo insieme una grande sequenza di turni di battuta”. La solita umiltà del prima base azzurro che proprio in onore della maglia azzurra alla fine, nel dug-out dei Twins festeggia con Trevor Plouffe come si faceva al Classic con i ragazzi della Nazionale. Colabello ora viaggia a una media di .193 in 37 partite giocate, con 6 HR, 1 doppio e 13 RBI.

 

A proposito degli azzurri, nel giorno della festa dei lavoratori (in America l’hanno festeggiata lunedì 2 settembre), si è chiusa la regular season delle Minors. Alex Liddi, che a luglio aveva cambiato divisa, passando dai Tacoma Rainiers ai Norfolk Tides (franchigia dei Baltimore Orioles), ha giocato l’ultima partita di regular season giocando in difesa come interbase e nel box ha ottenuto 1 singolo su 4 turni. Il totale di stagione per Liddi dice: media .245 (.263 con Tacoma e .222 con Norfolk), 15 HR, 5 tripli, 20 doppi e 65 RBI. Ora, che la stagione dei Tides è terminata, infatti non giocheranno i playoff, potrebbero di nuovo aprirsi le porte della Major League per Alex che è inserito nel roster dei 40 per gli Orioles, ma deve vincere la concorrenza di Danny Valencia.

Degli altri “nazionali”, chi quasi sicuramente (visto il buon momento della squadra) potrebbe giocare i playoff e lo farebbe in Grande Lega, è Nick Punto. Il trentaseinne di San Diego, che proprio contro i Padres ha giocato la sua ultima partita in ordine di tempo (domenica 1° settembre), sta viaggiando a una media di .248, 2 HR, 13 doppi e 21 RBI e i Los Angeles Dodgers guidano la West Division della National League con 12.5 partite di vantaggio sugli Arizona D’Backs.

Nella stessa division i San Diego Padres di Chris Denorfia non hanno speranze di playoff, ma è proprio l’esterno della Nazionale azzurra a conquistare il “titolo” della pagina di mlb.com dedicata alla vittoria sui San Francisco Giants con tanto di foto. Un onore che deriva da un singolo da 2 RBI, ottenuto contro Barry Zito, che determina l’andamento della partita. Per Denorfia la stagione nel complesso è soddisfacente con una media di .273, 9 HR, 17 doppi e 41 RBI.

Anche quella di Anthony Rizzo è stata finora una stagione discreta, non accompagnata però, come spesso è accaduto negli ultimi anni, da una buona stagione dei Chicago Cubs (ultimi nella Central Division della National League). Per Rizzo, 21 fuoricampo, 34 doppi, 2 tripli e 72 RBI con una media di .232.

Dopo una prima parte veramente straordinaria, che gli è valsa anche la copertina di Sports Illustrated,34077.jpg la stagione di Jason Grilli (closer dei Pittsburgh Pirates) si è arenata contro un infortunio che negli ultimi due mesi lo ha costretto alla disabled list. Fino al 22 luglio, giorno della sua ultima apparizione sul monte di lancio contro i Washington Nationals, dopo aver peraltro giocato anche l’ultima ripresa dell’All Star Game (di cui si parla in questo articolo di Riccardo Schiroli), Grilli aveva ottenuto 30 salvezze con 66 strike-out e una ERA di 2.34 in 42.1 riprese lanciate (45 partite in campo). Ora sembra che il problema al tendine dell’avambraccio destro sia completamente risolto e con i Pirates destinati alla post-season, per Grilli potrebbe tornare il tempo di risalire sul monte.

Una annata sfortunata è stata anche quella di Pat Venditte, l’unico lanciatore al mondo in grado di salire sul monte per lanciare sia di destro, sia di sinistro. Gli Yankees lo hanno tenuto a lungo a Tampa, sui campi del George Steinbrenner Complex per la riabilitazione del braccio sinistro e poi fatto girare un po’ per le squadre della franchigia, fino a fargli concludere la stagione in Doppio A con i Trenton Thunder. Sabato scorso, 31 agosto, ha conquistato la prima vittoria stagionale.

Come per Venditte, anche il catcher Drew Butera ha viaggiato molto nell’estate 2013. Dopo aver iniziato nella International League di Triplo A con i Rochester Red Wings, insieme a Colabello, solo 87 turni alla battuta con una media di .218, 2 HR e 2 doppi, ha anche esordito in Major League, ma senza fortuna: zero valide in tre turni alla battuta. A luglio è stato scambiato con i Los Angeles Dodgers e ha chiuso la stagione ancora in Triplo A, Albuquerque Isotopes.

La stagione di Brian Sweeney, impegnato nelle Minors e, per buona parte del campionato, compagno di Alex Liddi con i Tacoma Rainiers, si è invece chiusa senza la possibilità di giocare la post-season, ma con ottime statistiche: 8 vinte 3 perse, 77 K in 97.2 inning lanciati e una ERA di 3.96.

Lo stesso dicasi per Marco Grifantini, che ha giocato con i Dunedin Blue Jays (franchigia Toronto) nella Florida State League, Class A Advanced. Grif ha finito la stagione con 3 vinte, 2 perse e 1 salvezza in 48.1 riprese e una ERA di 5.21.

Per Tim Crabbe la media ERA è più bassa, 3.06 in 153 inning lanciati e 27 partite giocate con Pensacola e Louisville per un totale di 7 vinte e 9 perse.

Infine, tornando ai position players, Mike Costanzo: 3 le squadre che ha girato nel corso di questa stagione. L’ultima, proprio insieme a Tim Crabbe, i Louisville Bats, con la quale ha giocato solamente 2 partite per 7 turni alla battuta e 3 valide di cui 2 doppi. In totale, la stagione dell’esterno azzurro si è chiusa con una media di .241, 14 HR, 2 tripli, 24 doppi e 56 RBI.

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Ahi,ahi.Il primo posto,a Bologna,porta sfiga.A memoria,le ultime 2 volte che siamo finiti primi,abbiamo perso la finale con Parma e Nettuno.

Come volevasi dimostrare

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Domenica 8 settembre si decide a Buenos Aires il destino olimpico di baseball e softball

 

Nella Session 125 del CIO ci sarà il voto per aggiungere uno sport al programma dei Giochi del 2020 e del 2024. La proposta della WBSC è in concorrenza con quelle di Squash e Lotta. Quest'ultima disciplina era stata esclusa dal gruppo dei 25 sport fissi solo pochi mesi fa.

 

di Riccardo Schiroli

 

34090.jpgIl destino Olimpico di baseball e softball si deciderà nella Session numero 125 (il Congresso) del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che si inaugura sabato 7 settembre al teatro Colon di Buenos Aires. Uno dei maggiori teatri d'Opera al Mondo, il Colon ha festeggiato il centenario nel maggio del 2008.

 

 

 

Nella giornata del 7 settembre verrà scelta la città che ospiterà i Giochi del 2020. Le concorrenti sono Istanbul, Tokyo e Madrid.

I lavori (che si svolgeranno all'Hotel Hilton, una delle strutture dell'esclusivo Puerto Madero) della giornata saranno aperti in mattinata dal saluto del Presidente uscente del CIO Rogge. Il voto è atteso tra le 15.45 e le 16 e l'annuncio del risultato è atteso tra le 17 e le 17.30

 

Lo sport da aggiungere al programma sarà scelto domenica 8 settembre, sempre all'Hotel Hilton.

I lavori saranno aperti da Rogge alle 9 e alle 9.30 ci sarà il rapporto della Commissione delegata al programma. Attorno alle 10.30 il CIO voterà i 25 sport principali del programma. Poi sarà la volta dello sport da aggiungere per le Olimpiadi del 2020 e del 2024.

Come è noto, la proposta congiunta di baseball e softball (baseball maschile e softball femminile) avrà la concorrenza di squash e lotta.

La presentazione della World Baseball Softball Confederation (WBSC; l'organismo nel quale sono confluite IBAF e ISF, le Federazioni Internazionali di baseball e softball) si svolgerà dalle 10.30 alle 11.

 

La WBSC ha divulgato in questi giorni una brochure contenente 10 buone ragioni per cui baseball e softball dovrebbero far parte del programma delle Olimpiadi.

 

 

Il voto si svolgerà tra le 12 e le 12.45. L'annuncio sulla scelta del CIO sarà fatto in unca conferenza34091.jpg stampa alle 18.30.

 

Martedì 10 settembre il CIO eleggerà il suo nuovo Presidente. Il successore di Jacques Rogge verrà scelto tra Thomas Bach (Germania; membro CIO dal 1991, è stato medaglia d'oro nella scherma per la Germania Ovest nel 1976 a Montreal), Ng Ser Miang (Singapore; membro CIO dal 1998, è nell'Esecutivo dal 2005), Richard Carrion (Portorico; membro CIO dal 1990, parte dell'Esecutivo dal 2004, è il Presidente della Commissione Finanza), Wu Ching Kuo (Cina Taipoei; membro CIO dal 1998, presidente della International Boxing Association), Denis Oswald (Svizzera; membro CIO dal 1991, è Presidente della International Rowing Federation, la Federazione Mondiale Cannottaggio) e Sergey Bubka (Ucraina; membro CIO dal 1998, è il più celebrato campione di salto con l'asta della storia e medaglia d'oro a Seoul nel 1998).

 

Il voto è previsto tra le 11 e le 12 e l'annuncio sarà fatto in una cerimonia in agenda per le 12.30.

Alle 16.30 circa Jacques Rogge farà il suo discorso di commiato e alle 18.30 il neo eletto presidente del CIO (il nono nella storia dell'organizzazione) terrà la sua prima conferenza stampa.

 

La Session vedrà infine la nomina di 9 nuovi membri CIO: Bernard Rajzman (Brasile), Dagmawith Girmay Berhane (Etiopia), Paul Tergat (Kenya), Camiel Eurlings (Olanda), Mikaela Maria Antonia Cojuangco Jaworski (Filippine), Octavian Morariu (Romania); Alexander Zhukov (Russia), Stefan Holm (Svezia) e Larry Probst (USA).

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Niente da fare per baseball e softball, la lotta è nel programma delle Olimpiadi

 

La proposta della World Baseball Softball Confederation ha ricevuto 24 voti contro i 49 del wrestling

 

di Riccardo Schiroli

 

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha deciso: con 49 voti, il wrestling (lotta greco romana) conserva il suo posto nel programma delle Olimpiadi in vista dei Giochi del 2020 (assegnati a Tokyo sabato) e del 2024.

La proposta della World Baseball Softball Confederation (WBSC) per ammettere baseball maschile e softball femminile ha ricevuto 24 voti, quella dello squash 22.

Il programma delle Olimpiadi del 2020 e 2024 sarà quindi composto dai 25 cosiddetti core sports, da rugby a 7 e golf e dalla lotta.

"Il wrestling fa parte della storia delle Olimpiadi" spiega Riccardo Fraccari, che con lo statunitense Don Porter è co Presidente della 34194.jpgWBSC "Ma anche baseball e softball hanno le carte in regola per far parte del programma. Questo voto contrario non ci farà smettere di lavorare. Confidiamo inoltre nel fatto che con il cambio del Presidente CIO si vada a una revisione del programma e, in particolare, delle modalità con cui il programma dei Giochi viene assemblato".

"Congratulazioni" ha detto il Presidente uscente del CIO Jacques Rogge ai membri della Federazione Internazionale Lotta (FILA) "Avete saputo modernizzare la vostra disciplina".

"Essere nel programma delle Olimpiadi è cruciale per la sopravvivenza della nostra disciplina" ha detto il Presidente della FILA Nenad Lalovic.

34196.jpgIl Vice Presidente CIO Dick Pound (avvocato canadese classe 1942, ex Presidente dell'Agenzia Mondiale Anti Doping o WADA) aveva espresso con garbo le sue perplessità sulle modalità con cui il programma dei Giochi è stato assemblato al Presidente della Commissione sul Programma, l'italiano Franco Carraro.

"Si dice di voler cambiare" ha detto Pound "E poi si rimette in gioco la lotta con gli sport che cercano un posto nel programma. Le Olimpiadi sono nate con la lotta, questo significa che non si vuole cambiare, in realtà. E' deludente".

 

Pound proponeva, senza mezzi termini, di rinviare ogni decisione. Ma la sua iniziativa non è nemmeno stata presa in considerazione.

"Quando in Guatemala abbiamo deciso per i 25 core sports e di aggiungere un solo sport nel 2020 e 2024" ha detto Jacques Rogge, che ha stoppato Carraro e reclamato il proprio diritto a rispondere a una questione politica "Abbiamo preso una decisione unanime. E sottolineo unanime. Quando l'Esecutivo ha escluso il wrestling, la governance di questo sport non era accettabile. Ma il nuovo Esecutivo della Federazione competente (FILA) ha intrapreso la strada giusta e il wrestling è tra i 3 sport che sottoponiamo a votazione".

 

La presentazione della WBSC aveva ottenuto grande apprezzamento. Riccardo Fraccari aveva insistito30396.jpg sui 65 milioni di praticanti delle 2 discipline, il Vice Presidente della Federazione Mondiale Baseball (IBAF) Tony Castro, che si è espresso in Spagnolo, aveva sottolineato che il baseball "E' cultura, non solo uno sport".

Justin Huber, australiano che ha giocato professionista in patria, negli Stati Uniti e Giappone, aveva sottolineato: "Se saremo nel programma, ogni giocatore professionista vorrà essere a Tokyo nel 2020".

Maria Soto, capitano della nazionale del Venezuela di softball, ha sottolineato come: "Il nostro sport darebbe qualcosa di unico al programma dei Giochi".

 

La Vice Presidente della Federazione Mondiale Softball (ISF) B.C. Low ha detto: "Mi sento di rappresentare milioni di giovani donne".

Infine Don Porter ha sottolineato di aver conservato oltre 500 lettere ("Sono 511, per la verità..."), datate 2005, di ragazze deluse per l'esclusione del softball dalle Olimpiadi: "Da 40 anni lavoro e vivo per il softball" ha detto commosso il dirigente americano, che ha poi presentato un filmato sul supporto delle leghe pro (di baseball e softball: "I 2 sport sono una cosa sola, in questa Federazione")alla WBSC.

Il nuovo Presidente CIO sarà eletto martedì 10 settembre. Alle 18.30 di Buenos Aires (le 23.30 in Italia) si terrà una conferenza stampa sul risultato del voto sul programma.

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Rimini e San Marino si preparano per la rivincita delle Italian Baseball Series 2012

 

Lo scorso anno vinse la T&A 4-2. Le 2 squadre nella sostanza si equivalgono e nessuna delle 2 è tranquilla con il parco rilievi. Dopo una stagione da ricordare, stecca in semifinale l'Unipol Bologna. Anche il giovane Nettuno esce con qualche rammarico

 

di Riccardo Schiroli

 

Rimini e T&A San Marino si ritrovano in finale. E ci prepariamo a una serie estremamente interessante, sia perché sfugge a ogni pronostico, sia perché si gioca tra 2 realtà divise da una certa rivalità. Ma andiamo con ordine, visto che l’avvicinamento alle Italian Baseball Series è stato diverso rispetto a un anno fa, quando Rimini e San Marino avevano nella sostanza rispettato i pronostici

 

34202.jpgQuest’anno la T&A San Marino ha tenuto un profilo basso per tutto l’anno, a 2 gare dalla fine della regular season sembrava fuori, poi ha infilato 4 vittorie in fila (2 per chiudere la regular season contro il Rimini e 2 per aprire la post season contro Bologna) che ci hanno fatto rivedere la squadra che, non a caso, ha giocato 4 finali in 5 anni e vinto 3 scudettie una Coppa Campioni nello stesso periodo.

Dico la verità, a metà girone di ritorno pensavo che questa stagione potesse segnare il canto del cigno per uno dei gruppi di giocatori più vincenti della storia recente del nostro baseball. La T&A mi ha decisamente smentito e si è assolutamente meritata la qualificazione. La crescita della squadra è certamente dovuta ai rientri dei giocatori fermati dal numero impressionante di infortuni. Ma mi permetto anche di dire che, a volte, non tutto il male viene per nuocere. Non è così scontato che senza infortuni Reginato avrebbe avuto lo stesso spazio e la storia del finale di stagione dice abbastanza chiaro che Reginato per la T&A è stato decisivo.

 

Rimini aveva chiuso la sua serie venerdì sera, prendendo in mano la situazione nella seconda parte di 34166.jpggara, dopo aver sprecato molto in avvio. Nell’arco della serie i Pirati si sono rivelati in effetti superiori al giovane Nettuno, anche se il divario non è apparso abissale. In fondo, per questione di centimetri (la bella giocata di Di Fabio sulla battuta di Morville è stata decisiva) Nettuno non ha chiuso gara 2 all’undicesimo (partita vinta poi dal Rimini al dodicesimo) e, come detto, per buona parte di gara 3 i laziali hanno tenuto in scacco gli avversari. Personalmente, non sono tanto convinto di un paio di decisioni prese dal manager del Nettuno Bagialemani e segnatamente la base intenzionale concessa a Buccheri con 2 out al dodicesimo della seconda partita (ha risolto Santora, che è stato un battitore da media .400 tutto l’anno) e l’inserimento di Andreozzi in pedana a basi piene in gara 3 con Romero nel bull pen. Naturalmente, non c’è controprova al fatto che decisioni diverse avrebbero cambiato il risultato.

 

34199.jpgL’Unipol Bologna la qualificazione alla finale non l’ha persa nella pur drammatica gara 4 sabato notte. Piuttosto, i Campioni d’Europa devono ripensare a una partita d’apertura della serie in cui hanno sprecato in attacco e a una gara 2 in cui hanno regalato in difesa. Dopo la bella vittoria di venerdì, Bologna è andata a centimetri dal portare la serie a gara 5. La battuta in doppio gioco di Francesco Fuzzi al nono inning ha però dato un’altra possibilità a San Marino e Mattia Reginato, con un fuoricampo, l’ha colta in pieno.

Sabato a Bologna ho colto nel pubblico qualche critica di troppo nei confronti di Infante. E’ vero che l’interbase nel finale di partita non è stato impeccabile (ancora più vero che non avrebbe mai dovuto farsi espellere per proteste nell’ultima di regular season), ma forse ci si dimentica del doppio gioco che ha impedito a San Marino di prendere il largo al terzo inning contro un Richetti che stava soffrendo. Penso che sia difficile scindere le prestazioni dei singoli da un giudizio globale sulla squadra, quando le cose non vanno come si spera. Ma ho 2 certezze: la prima, è che non ho visto nei play off la stessa Fortitudo ammirata per una settimana a Regensburg, la seconda è che la squadra di Nanni ha disputato comunque una stagione da ricordare.

Come andranno le Italian Baseball Series, è la prossima domanda. Rimini e San Marino secondo me si33549.jpg equivalgono. Entrambe sono molto forti in battuta, con San Marino che ha qualcosa di più a livello di potenza. Rimini mi sembra complessivamente meglio in difesa. A livello di lanciatori, va detto che i Pirati non hanno un pitcher dominante come Da Silva, ma i loro 2 partenti (Bazardo e Corradini) sono comunque solidi. Entrambi i manager sono destinati al mal di testa ogni volta che pensano a chi chiamare dal bull pen, perché i rilievi di entrambe (a cominciare da Cubilan, un paio di stagioni fa intoccabile) non si sono rivelati sempre affidabili. Un pitcher del calibro di Chris Cooper potrebbe fare la differenza, specie se la serie arrivasse alla quinta partita. Ma è da settimane che non lancia e non c’è nessuna certezza sulla sua disponibilità per le finali.

Tutte le partite delle Italian Baseball Series saranno prodotte per Rai Sport. Sugli orari di inizio delle partite e la collocazione in palinsesto, vi chiediamo però di pazientare qualche ora.

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Rimini, buona la prima

 

I Pirati spezzano l'equilibrio di gara 1 di finale all'undicesima ripresa sulle valide di Buccheri e Zileri (4-1). Fino a quel momento partita sempre sul filo con i lanciatori, sia partenti che rilievi, a controllare la situazione dopo il botta e risposta del secondo inning. Vittoria per Marquez

 

da San Marino, Fabio Ferrini

 

Con 3 punti al secondo extrainning il Rimini apre le Italian Baseball Series espugnando il diamante della T&A San Marino (4-1). La prima sfida per lo scudetto è un ottimo spot per il batti e corri con le due squadre che mostrano il loro lato migliore. I lanciatori che si alternano sul monte, sia da una parte che dall'altra, forniscono prestazioni sopra le righe e le difese si esibiscono in qualche giocata spettacolare, oltre a risultare perfettE. Alla fine i Pirati mettono in cassaforte la prima vittoria, pur palesando ancora una volta il problema dei troppi uomini lasciati in base, e ringraziano il singolo di Buccheri ed il doppio di Zileri, il migliore della serata, che spezzano l'equilibrio, vero protagonista della serata.

 

Per la prima sfida del revival della finale scudetto 2012, il Rimini si presenta con la formazione 34222.jpgpreannunciata alla vigilia dal suo manager Catanoso, mentre il collega Bindi scioglie il dubbio della vigilia in casa T&A e schiera Vasquez in seconda lasciando nel dugout Imperiali. Ad affrontarsi sul monte Yorman Bazardo e Jim Magrane.

 

Dopo il primo lancio effettuato dal motociclista sanmarinese Alex De Angelis, che domenica sarà impegnato nel Gran Premio di Misano della Moto 2, la partita ci mette appena un inning per regalare le prime emozioni ed i primi punti.

E' il Rimini a cancellare lo zero dal tabellone nella parte alta della seconda ripresa e lo fa con Castro, autore di una rimbalzante al centro. Dopo due eliminazioni e i 4 ball a Spinelli è Bertagnon a punire la T&A toccando il primo lancio che permette al compagno di correre fino a casa (0-1).

 

La risposta del San Marino è immediata al cambio di campo. Duran mette la prima valida per i padroni di casa, ruba la seconda e corre in terza sul singolo di Reginato. Con un out è un gioco da ragazzi per Mazzuca spingere il pareggio con una volata di sacrificio al centro (1-1).

Dopo gli attacchi anche le difese fanno vedere delle ottime giocate, anche in questo caso una per parte. Prima Spinelli chiude il secondo attacco della T&A esibendosi in una difficile presa, spalle a casa base, 34227.jpgsu una battuta di Bittar che sembrava destinata alla zona di texas, poi è la volta di Duran che "agguanta" un line drive di Romero con una gran corsa all'indietro, togliendo al bomber nero arancio un doppio.

I due lanciatori partenti salgono in cattedra e tengono il punteggio bloccato: Magrane concede altre 2 valide all'attacco dei Pirati, entrambe al quinto, ma ne esce indenne perché Zileri prova a correre fino in terza sul singolo di Santora ma viene eliminato. Bazardo fa anche meglio del collega perché torna a concedere hit ai padroni di casa solo al sesto. In questo caso però deve condividere i meriti con Mario Chiarini che, al quinto, dà un saggio delle sue qualità con una spettacolare presa in tuffo su un bel contatto di Albanese e conclude la sua azione difensiva con l'assistenza in seconda per l'out che chiude l'inning.

 

Mentre Magrane continua le sue fatiche fino all'ottavo, Bazardo lascia il posto a Marquez dopo la prima eliminazione della sesta ripresa, giunta su un bunt di sacrificio mal riuscito di Pantaleoni.

L'ottavo attacco del Rimini sancisce la fine della gara per Magrane con Bindi che dopo il bunt spinto valido di Zileri in apertura decide di chiamare dal bullpen Cubillan. E questa ripresa è anche quella dei maggiori rimpianti per il nove di Catanoso. Infatti Santora mette a terra un bunt che il rilievo dei padroni di casa decide di giocare verso la seconda senza riuscire nell'eliminazione. Un lancio pazzo porta i due corridori in zona punto. Qui inizia l'ascesa di Cubillan: Romero resta al piatto, poi, dopo l'intenzionale a Castro, è Chiarini a restare strike out, mentre è lo stesso rilievo a fare out in prima Gomez. Non molto 34239.jpgmeglio fa la T&A quando è il suo turno perché Albanese apre con un singolo a sinistra mentre Avagnina sbaglia il bunt di sacrificio ma arriva comunque salvo in prima su un pasticcio di Marquez che però riesce nell'out in seconda.

 

Dopo lo strike out a Pantaleoni, Vasquez trova il contatto buono con la palla davanti all'esterno centro, ma Ramos manca il colpo del ko.

Il punteggio rimane bloccato sull'1-1 iniziale e gara 1 delle Italian Baseball Series va agli extrainning.

Dopo quello fra i due partenti, anche il duello tra rilievi si rivela molto equilibrato con Cubillan e Marquez a dominare anche più dei colleghi che li avevano preceduti.

Ci vuole il secondo supplementare per veder il tabellone cambiare alla voce "punti". E' il Rimini, dopo 10 lost on base, a tornare in vantaggio nella parte alta dell'undicesimo. Gomez tocca un chopper sulla seconda e sul suo arrivo molto stretto in prima l'arbitro Bastianello chiama il salvo tra le proteste di tutto il San Marino. Dopo il sacrificio di Spinelli arrivano i 4 ball a Bertagnon mentre è Buccheri e trovare il singolo a destra che vale il 2-1, con un'assistenza a casa di Reginato non proprio perfetta. A questo punto il San Marino decide di cambiare sul monte e si affida a Cooper che però viene accolto da un doppio a sinistra di Zileri che porta il vantaggio dei Pirati sul 4-1.

E' la parola fine sulla prima partita della serie per lo scudetto 2013.

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Questa volta non c'è appello

 

Allo stadio dei "Pirati" ricominciano da gara 3 le Italian Baseball Series. I padroni di casa conducono 2-0 e sono a una vittoria dal titolo, ma il manager Catanoso avverte: "Non è finita, io ho programmato solo al primo lancio di venerdì". Anche secondo il suo collega della T&A San Marino non è finita. Dice Bindi: "Se vinciamo venerdì si riapre, se no bravi loro"

 

di Riccardo Schiroli

 

Nel fine settimana si assegna allo stadio Dei Pirati di Rimini lo scudetto 2013 del baseball. Rimini e T&A San Marino si affrontano in gara 3, 4 e 5 delle Italian Baseball Series.

Da quando (1986) il titolo di Campione d’Italia viene assegnato nei play off, solo 3 volte (1991, 1992 e 1993) si sono giocate serie al meglio delle 5 partite. In 2 casi una squadra si è trovata in vantaggio 2-0 dopo le prime 2 partite: il Parma nel 1991 con il Verona e il Rimini nel 1992 con il Bologna. In entrambi i casi la serie si è chiusa 3-0. Nel 1993 invece il Nettuno ha sconfitto il Rimini 3-2.

I Pirati di Chris Catanoso saranno ancora una volta al gran completo. Il vantaggio accumulato la scorsa settimana è importante, anche se il manager avverte: “E’ tutt’altro che finita”.

Non ci saranno novità nella formazione e Bazardo è il partente designato. Se ci sarà gara 4, toccherà a Corradini. Il partente dell’eventuale gara 5 al momento non è nemmeno un’ipotesi. Assicura Catanoso: “Abbiamo programmato solo fino al primo lancio di venerdì”.

34262.jpgCatanoso si gode la splendida condizione del suo line up: “Mi piacerebbe dire che è merito mio, ma in realtà dipende da questo gruppo. Sono giocatori esperti e che comunicano molto tra di loro”.

La stagione degli infortuni non risparmia la T&A San Marino nemmeno nella serie di finale. Il problema muscolare che ha costretto Avagnina a uscire sabato scorso si è rivelato uno strappo, quindi l’esterno ha chiuso la stagione. La formazione dei Campioni in carica è quindi obbligata: Vasquez all’esterno sinistro, Albanese catcher, Reginato esterno destro e la ricostituzione della coppia di interni centrali formata da Bittar all’interbase e Francesco Imperiali in seconda. Ovviamente inizierà la partita in pedana Jim Magrane.

“Potrebbe essere l’ultima partita della stagione, è un dentro o fuori” spiega il manager Doriano Bindi “Quindi tutti i lanciatori dovranno essere pronti all’utilizzo”.

Il che fa ipotizzare un possibile utilizzo come closer di Da Silva, che sarebbe il partente di gara 4. Cooper potrebbe rientrare in gioco come partente di un’eventuale gara 5.

Ti preoccupa come ha giocato la parte centrale del tuo line up lo scorso week end? “Sono i giocatori che ci hanno portato fino qui, ma anche a loro può capitare un brutto fine settimana. Sono convinto che sapranno reagire”.

Il Rimini Baseball informa che il biglietto d'ingresso costerà 10 euro (5 per i ragazzi dai 12 ai 16 anni e per gli over 65) per ogni partita. I botteghini apriranno alle 19.

San Marino RTV (canale 73 del digitale terrestre in Emilia Romagna e 520 di SKY in chiaro sul satellite) trasmette tutte le partite in diretta, cosi come il sito di Rai Sport. Rai Sport Due trasmette tutte le partite in differita as live: venerdì alle 23.30, sabato alle 21.55 e domenica alle 22.25.

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T&A San Marino Campione d'Italia per la terza volta consecutiva

 

Vincendo la decisiva quinta sfida con Rimini (4-1) la squadra di Doriano Bindi eguaglia l'impresa riuscita solo a Nettuno e Milano nella storia del batti e corri italiano. A trascinare il nove del Monte Titano un Magrane maiuscolo, 2 sole valide concesse, e Joseph Mazzuca autore di un solo-homer

 

da Rimini, Fabio Ferrini

 

La T&A San Marino continua il suo dominio in Italia e conquista il terzo scudetto consecutivo vincendo la decisiva quinta sfida delle Italian Baseball Series contro il Rimini (4-1). Così come sabato sera, la squadra di Doriano Bindi si impone trascinata da una prestazione eccezionale del proprio partente Jim Magrane che si erge a vero protagonista tirando altri 120 lanci, e sette riprese, dopo i 108 di venerdì e firma il secondo successo personale, sui 3 totali della T&A. A guidare San Marino verso l'impresa dei tre titoli di fila, riuscita l'ultima volta all'Europhon Milano tra il 1966 e il 1968, c'è anche Joseph Mazzuca che apre la via con un solo-homer alla seconda ripresa. Il giusto mix di un monte solido, un attacco chirurgico ed una difesa perfetta nei momenti importanti, un solo errore nella serie, permette alla formazione del Monte Titano di completare quella rimonta mai riuscita prima nella storia del batti e corri italiano in una serie di 5 gare per chi partiva da uno svantaggio di due sconfitte.

 

Per la decisiva sfida con in palio il tricolore Catanoso non offre sorprese nella scelta dei suoi giocatori e manda in campo lo stesso line-up di sabato sera e, come ipotizzato subito dopo gara -4, presenta sul 34390.jpgmonte Enorbel Marquez. In casa T&A Bindi non sorprende nel line-up, sempre uguale, ma per la scelta del partente riproponendo Jim Magrane a 48 ore di distanza dalla sua ultima apparizione, chiusa con vittoria e 108 lanci.

E Magrane tutto sembra fuorché stanco perché ha un impatto da dominatore sulla partita, lo stesso di venerdì sera. Marquez al contrario non parte bene perché già alla prima ripresa mette in base 2 corridori, un colpito e 4 ball, ma alla fine si salva senza danni. Il colpo duro è solo rimandato al secondo attacco del San Marino: sulla situazione di conto pieno Mazzuca picchia forte il lancio del mancino nero arancio e firma il solo-homer del vantaggio titano (0-1).

Le difficoltà di Marquez continuano anche nella terza ripresa dove però è graziato da una corsa molto rischiosa tentata dalla T&A per provare a 34382.jpgraddoppiare. Con Ramos in prima su 4 ball, Duran batte un doppio al centro su cui al designato del San Marino gli viene chiesto di girare verso casa dove però trova Bertagnon ad aspettarlo con la palla nel guanto per l’out che chiude la ripresa.

A questo punto la partita scivola via veloce, senza emozioni o sussulti per qualche inning. Marquez infatti riesce a trovare le misure e Magrane sembra di un altro pianeta concedendo la prima delle due valide della sua partita al terzo.

Nella sesta ripresa San Marino mette un altro piccolo mattone sul suo scudetto e questa volta il merito va ad Albanese che spinge Reginato fino a casa, doppio, con una valida interna all’interbase (0-2).

Per la T&A arriva quindi il momento di Chris Cooper al quale Magrane consegna la partita sul doppio vantaggio dopo altri 120 lanci e sette inning 34394.jpglanciati. Il mancino di origini italo-americano viene accolto da un singolo di Bertagnon che ridà speranza ai tifosi dei Pirati, ma per poco perché la difesa del San Marino tira fuori un doppio gioco sulla battuta di Buccheri.

L’ultimo attacco della partita è quello che regala senza dubbio più suspense. La T&A mette il punto esclamativo sulla vittoria e lo fa affrontando ben 3 lanciatori diversi. Subita la valida di Mazzuca, Patrone lascia il monte a Pezzullo che nulla può sul sacrificio di Imperiali. Poi il mancino del Rimini perde il duello con Bittar che piazza la valida dello 0-3, prima di cedere la palla a Cherubini. Un lancio pazzo permette alla T&A di allungare e mettere la parola fine sulla serie (0-4).

A poco serve al Rimini spezzare la shutout degli avversari nella sua ultima chance, Santora a casa sul singolo di Chiarini, perché è troppo poco per impedire alla T&A San Marino di far partire i festeggiamenti.

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Incredibile come ha fatto a vincere 3 gare consecutive sotto 0-2 in più fuori casa. :o :o

Complimenti a San Marino, ma devo dire che anche Rimini se lo sarebbere meritato lo scudetto. :)

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Incredibile come ha fatto a vincere 3 gare consecutive sotto 0-2 in più fuori casa. :o :o

Complimenti a San Marino, ma devo dire che anche Rimini se lo sarebbere meritato lo scudetto. :)

 

In più, per Rimini, è la seconda volta che perde la Serie di finale contro i vicini di casa del Monte Titano. Scorso anno stessa storia. per San Marino invece è il terzo scudetto di fila. Rimini si deve consolare con la finale di Coppa Italia, dove giocherà contro il Nettuno, che ha battuto la Fortitudo Bologna, nel gironcino delle eliminate dai Play Off scudetto.

Rimini sarà comunque qualificata d'ufficio per la prossima edizione della Coppa dei Campioni, dove l'Italia schiererà addirittura 3 squadre, ossia San Marino, Rimini e Nettuno.

 

Resta fuori (incredibile) per un cambio di regole, il Bologna detentore del trofeo.

 

Nettuno vince la "bella" e conquista la Finale di Coppa Italia IBL

 

Una battaglia vera e propria, che dura 4 ore. La terza partita della serie di semifinale, tra la Fortitudo Bologna e i tirrenici si chiude con un divario di un solo punto e si decide solo al nono inning. Oltre all'accesso alla finale di coppa i nettunesi conquistano il diritto a giocare la European Cup 2014

 

È una partita rocambolesca, la terza della serie di semifinale della Coppa Italia IBL. Sul punteggio di 1-1 la “bella” serve a stabilire chi sarà a contendere alla finalista delle Italian Baseball Series il trofeo. Dopo la vittoria 4-3 in gara 1, da parte del Nettuno e la shut-out (5-0) per Bologna, la terza partita ha dato vita a un confronto altalenante, fatto di tante valide, molti errori, troppe basi ball e alcune stranezze, compresa la presenza sul monte di lancio del Bologna, come ultimo pitcher della serata, dopo il partente Cadoni, e i rilievi Pugliese e Milano (per lui seconda partita di giornata con un totale di 5 inning), di Juan Carlos Infante. A vincere la battaglia è Nettuno, che chiude il lungo match (durato quasi 4 ore) 9-8.

 

Dieci le valide del Nettuno, che riscatta la prova del pomeriggio in cui non era andato oltre due singoli e un doppio, peraltro sterili. Dall’altra parte la squadra emiliana batte 8 volte i lanci dei quattro pitcher tirrenici (Pizziconi, Rodo, Taschini e Simone).

 

Bologna passa subito in vantaggio al primo inning, Nettuno risponde e pareggia. Al secondo inning la 30441.jpgsquadra di Bagialemani segna 4 punti e sembra iniziare la fuga: dopo la base ball iniziale a Trinci arrivano 5 valide consecutive di Mercuri, Paoletti, Grimaudo, Mazzanti e Ambrosino.

Pian piano la Fortitudo cerca di imbastire una rimonta che si concretizza al quinto inning con due punti segnati da Vaglio e Infante. Al settimo la formazione di Nanni passa addirittura in vantaggio, grazie a Malengo (pinch-runner per Bischeri che era arrivato in prima su base ball), spinto a casa da una valida di Sabbatani.

Il nuovo pareggio nel Nettuno è firmato da un singolo di Paolino Ambrosino che permette a Martone di correre sul piatto di casa base. Al nono, poi, dopo un attacco a zero del Bologna, Fabio Milano mette in base Mario Trinci; a quel punto sale sul monte Infante: colpito Mercuri, poi un out di Sabbatani che raccoglie al volo il bunt di sacrificio di Martone, colpito anche Paoletti, Grimaudo prova il bunt questa volta lo squeeze funziona e Trinci segna dalla terza, conquistando vittoria 9-8, finale di Coppa Italia IBL e accesso alla European Cup 2014.

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Rimini vince gara uno della Finale di Coppa Italia

 

Il Nettuno inizia subito bene, ma la squadra dei Pirati segna otto punti nelle prime tre riprese e ipoteca la vittoria. Un doppio a basi piene di Trinci rianima i suoi, ma uno scatenato Chiarini chiude poi la sfida per il definitivo 10 a 7. La seconda partita è in programma alle 16 di sabato 28 settembre. In caso di vittoria del Nettuno, la 'bella' si giocherebbe alle 21

 

da Rimini, Daniele Mattioli

 

Il primo atto della finale della Coppa Italia IBL è del Rimini che, grazie a un super inizio di partita, ipoteca il match. La formazione di casa infatti è in grado di ribaltare immediatamente il vantaggio di 3 a 0 del Nettuno, segnando ben 8 volte nelle prime 3 riprese di gioco. Al settimo inning, Mazzanti e compagni riaprono la sfida riducendo il distacco fino a un punto (8 a 7), ma uno scatenato Chiarini la chiude con un gran doppio al centro pochi istanti più tardi. Finisce 10 a 7 per i Pirati, con Cherubini lanciatore vincente.

 

Sabato 28 settembre alle 16 è in programma, sempre a Rimini, la seconda gara della serie di finale.

 

Sono il Nettuno e il Rimini le due squadre che si danno sfida nella Finale di Coppa Italia, con l’obiettivo di 34436.jpgconcludere nel migliore dei modi le rispettive stagioni. Come da regolamento non possono scendere in campo i giocatori stranieri e di conseguenza il Rimini rivoluziona la propria formazione, considerando anche le assenze di Santora e Buccheri, ritornati in anticipo negli USA. Di Fabio gioca infatti in terza base, Babini è l'interbase mentre Cit riceve i lanci di Cherubini. Il battitore designato è Bertagnon. Dall’altra parte, invece, il Nettuno conferma la squadra capace di ottenere il pass eurpeo lo scorso fine settimana, eliminando Bologna, con Colagrossi battitore designato e Andreozzi sul monte di lancio.

 

L’inizio della partita è uno di quelli che non si può certamente definire dominato dai lanciatori. Martone ottiene la base ball e raggiunge la seconda sul singolo di Paoletti. I successivi quattro ball ottenuti da Grimaudo riempiono le basi. Il pitcher del Rimini continua a mostrare problemi di controllo anche su Mazzanti, successivo battitore del Nettuno. Il terza base laziale ottiene infatti la base per ball dopo un lungo duello e sblocca così il punteggio. Ambrosino lo imita per il punto del 2 a 0, mentre una volata sugli esterni di Colagrossi permette al Nettuno di allungare sul 3 a 0.

 

34435.jpgRimini però non ci sta e ribalta subito la situazione contro Andreozzi. Il pitcher laziale incassa tre valide di fila da parte di Zileri, Gomez e Bertagnon. Il successivo singolo di Mario Chiarini vale due punti per la formazione dei Pirati che rientrano così in partita. Sempre con zero eliminati, è Spinelli a trovare la valida del pareggio. Andreozzi riesce ad eliminare al piatto Di Fabio e Celli, ma Cit colpisce la sesta valida della ripresa per il punto del 4 a 3.

Dopo un secondo inning di tranquillità, il Rimini si scatena e prende il largo. Dopo lo strike out subito da Chiarini, Spinelli colpisce un’altra valida e viene imitato poi da De Fabio. La base ball di Celli riempie le basi. Qui è chirurgico Cit che con una valida da due punti porta la formazione romagnola sul 6 a 2. Il successivo singolo di Babini vale il punto del 7 a 2 e pone fine alla prova di Andreozzi sul monte. Il lanciatore del Nettuno viene sostituito da Pizziconi che non riesce nell'impresa di uscire subito dalla difficile situazione. Zileri colpisce subito valido, riempiendo le basi. La volata di sacrificio di Gomez permette al Rimini di allungare ancora e di portarsi sull’8 a 3. L'eliminazione in foul sulla terza di Bertagnon chiude infine l'inning.

 

Nelle riprese successive, le due squadre creano ma non riescono mai a concretizzare. Si arriva così al settimo inning, momento in cui il Nettuno riapre la partita. Paoletti è eliminato al volo dall’esterno centro ma Grimaudo batte valido a destra. Mazzanti colpisce in foul ed è il secondo out. Ambrosino è bravo a guadagnare la base ball, mettendo fine alla prova di Cherubini sul monte di lancio. Al posto del pitcher34444.jpg partente del Rimini sale Enorbel Marquez che ha difficoltà ad entrare in partita. I singoli di Imperiali e Colagrossi permettono infatti al Nettuno di accorciare il punteggio sull’8 a 4, prima del doppio da tre punti a sinistra di Trinci che rimette definitivamente in partita i suoi. La successiva eliminazione di Mercuri pone fine all'attacco laziale, ma riapre comunque la sfida.

 

Passano però pochi minuti che il Rimini allunga nuovamente nel punteggio sul rilievo di Rodo, entrato precedentemente nel corso della sesta ripresa. Babini esordisce con un singolo, ma è eliminato dalla battuta in scelta difesa di Zileri. Dopo una lunga serie di pick-off da parte del pitcher laziale, Gomez ottiene la base ball. Nel turno successivo di Bertagnon, Rodo effettua un lancio pazzo che porta Zileri in terza. A questo punto è un gioco da ragazzi per il battitore riminese colpire una volata di sacrificio per il punto del 9 a 7. Subito dopo è Mario Chiarini a mettere l’ombrellino nel long drink per il Rimini. L’esterno dei Pirati colpisce un gran doppio al centro per una nuova segnatura per i Pirati. La giocata della bandiera romagnola è anche l’ultimo momento degno di rilevanza dell'incontro. Marquez infatti non concede più nulla all’attacco laziale e RImini ottiene la prima vittoria della serie per 10 a 7.

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Il Rimini ribalta il risultato all'ultimo out e vince la Coppa Italia

 

Dopo una partita dominata fino all'ottavo inning dai lanciatori, il Nettuno si porta in vantaggio di due punti all'ultimo inning. Il Rimini incassa due out, ma il triplo di Di Fabio da due RBI e la valida di Gomez regalano la Coppa ai Pirati.

 

da Rimini, Daniele Mattioli

 

Dopo le 3 finali perse nel'anno solare (Coppa Italia 2012, Europeo per Club e Italian Baseball League), il Rimini sfata la maledizione e vince la Coppa Italia 2013 con una clamorosa rimonta, arivata all'ultimo inning e quando gli out a tabellone erano già 2. Dopo una partita in mano ai lanciatori (Sandy Patrone e Valerio Simone), il Nettuno aveva infatti trovato i punti del momentaneo 4 a 2. I Pirati però sono riusciti, proprio all'ultimo attacco, a mettere 2 uomini sulle basi e, grazie al triplo di Di Fabio e al singolo di Gomez hanno vinto la partita e iscritto il loro nome nell' albo d'oro della Coppa.

 

Si gioca l’ultimo atto della stagione dell’Italian Baseball League nello stesso stadio che aveva aperto l’annata con la disputa della finale della Coppa Italia dello scorso anno tra Bologna e Rimini. La squadra dei Pirati è ancora protagonista questa sera e presenta la formazione vittoriosa in gara uno, con Sandy Patrone sul monte di lancio. Dall’altra parte, in casa Nettuno, c’è Valerio Simone a lanciare mentre l’unica novità è Sgnaolin battitore designato al posto di Colagrossi.

Dopo un primo inning di studio, la formazione laziale si porta subito in vantaggio con i due doppi 34474.jpgconsecutivi colpiti da Mazzanti e Ambrosino. Passano pochi minuti e il Nettuno allunga alla terza ripresa, quando Paoletti, autore di una valida, viene spinto a casa dal triplo di Grimaudo. E’ un vantaggio però momentaneo quello del Nettuno.

Nella parte bassa della stessa ripresa, il Rimini sfrutta 2 errori ospiti e con una valida pareggia il risultato. Celli ottiene subito la base ball e sul bunt di Di Fabio arriva salvo per errore della difesa, che tenta di eliminarlo nell’azione. Un successivo errore nettunese permette ai corridori di avanzare di una base.

 

Per gli uomini di Catanoso è un gioco da ragazzi colpire due volate di sacrificio che impattano il risultato. Sulla prima giocata, il Nettuno tenta il gioco d’appello in terza per una presunta partenza anticipata di Celli, ma gli arbitri ritengono valida la dinamica, scatenando le proteste del Direttore Sportivo laziale De Carolis che viene così espulso.

Dopo il botta e risposta iniziale delle due squadre, sono i lanciatori a diventare protagonisti indiscussi del match. Per 4 riprese, infatti, Simone da una parte e la coppia Patrone e Marquez (salito sul monte al settimo inning) concedono briciole agli attacchi e si arriva così all'ottavo inning con il punteggio di parità sul 2 a 2.

34477.jpgQui il Rimini crea e va vicino al vantaggio ma non riesce a concretizzare. Di Fabio colpisce valido a sinistra e raggiunge la seconda sul bunt di sacrificio di Gomez. La base ball lanciata da Simone manda in prima Bertagnon. Il battitore riminese è anche l'ultimo giocatore che affronta Simone, sostituito sul monte di lancio da Andreozzi. Il neo entrato pitcher laziale fa battere in diamante Chiarini, che viene eliminato in prima. Con corridori agli angoli, Spinelli si porta sul conto pieno ma viene messo strike out.

 

Al cambio campo, anche il Nettuno crea e, a differenza degli avversari, passa a condurre. Paoletti inizia male l'attacco per il team laziale, venendo eliminato al piatto, ma Grimaudo e Mazzanti ottengono 2 basi ball di fila, costringendo il pitching coach Illuminati alla visita sul monte a Marquez. Il pitcher di passaporto tedesco subisce un gran contatto da Ambrosino, ma la linea finisce dritto nel guantone di Chiarini per il secondo out. Renato Imperiali imita il compagno nello swing, ma non nella direzione. La palla infatti cade tra l'esterno centro e il destro per la valida che svuota le basi e vale il 4 a 2 per il Nettuno. Anche Sgnaolin trova la valida a destra, ma nella corsa a casa Imperiali viene eliminato da una precisa assistenza di Chiarini.

Le emozioni non finiscono più. L'ultimo attacco della partita del Rimini si apre con l'out in diamante di34487.jpgBertagnon. Sembra finita ma Babini trova un contatto sugli interni e l'errore di tiro di Mazzanti permette al giocatore di arrivare salvo in prima. Un gran singolo di Cit al centro, ben difeso da Ambrosino, sposta il compagno in terza base e spinge il Nettuno al cambio sul monte. Il Manager Scerrato, che prende il posto dello squalificato Bagialemani, decide di inserire il veterano Masin al posto di Andreozzi. Il neo entrato affronta subito Celli per un duello avvincente nel box di battuta. Il battitore romagnolo gira un fuoricampo in foul sul conto pieno e viene eliminato al piatto dal lancio succesivo. Sembra finita per il Rimini, ma Di Fabio colpisce un gran legno al centro. E' un triplo che svuota le basi e fa esplodere il dug out dei padroni di casa. Il Rimini impatta il risultato all'ultimo respiro, 4 a 4 recita il tabellone.

La prova di Masin è già finita e al suo posto viene chiamato Pizziconi, che deve affrontare Gomez con 2 eliminati. L'interno riminese tocca una rimbalzante velenosa che Mazzanti riesce a raccogliere a mano nuda; è una grande giocata, ma non basta per l'out. Gomez è infatti più veloce nella corsa, arriva salvo in prima e regala al Rimini la Coppa Italia 2013 con il suo walk off single.

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Finalmente si è conclusa l'estenuante regular season della MLB. Mi aspettavo che i Mets non arrivassero ai Play-Off ma sono sorpreso dell'assenza degli Yankees uum

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Baseball MLB: via ai playoff, Pittsburgh agguanta la Wild Card su Cincinnati. Pubblico pazzesco!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PITTSBURGH (Pennsylvania) - I playoff 2013 delle Major League di Baseball americane sono cominciati con il botto, sia per gli home-run di Byrd e Martin, dei Pirates, che hanno steso subito i Cincinnati Reds al secondo inning del match di National League Wild Card, sia per il record di pubblico, mai così numeroso e rumoroso, davvero un fattore quasi decisivo, al PNC Park, dove aspettavano la post season da ben 21 anni!

 

 

Champagne, birra, musica, una notte di follia, tutte scene già viste molte volte e su tanti campi di gioco, ma con una bella differenza: non a Pittsburgh, non per i “Bucs“, non più almeno dal 1992… Tant’è vero che molte domande dei giornalisti nella conferenza stampa post partita, dominata fin dall’inizio da McCutchen e compagni per il 6-2 finale che vale un posto alle Division series contro i St. Louis Cadinals, hanno riguardato non tanto le questioni tecniche, visto il dominio dei padroni di casa, assolutamente meritevoli, ma soprattutto l’impatto dei tifosi di casa. “In effetti - ha detto proprio il leader dei “Pirati” – penso che sia partito tutto da loro, dall’atmosfera che hanno saputo creare. E’ stato bello arrivare allo stadio e vedere i tifosi tutti vestiti di nero. Se fossi stato un giocatore dell’altra squadra, decisamente non avrei voluto essere lì… Hanno fatto un tifo incredibile, penso significhi molto, sinceramente, avere un pubblico così intesamente immerso in una partita importante“.

 

E la partita, appunto? Non ha avuto storia, come le ultime tre di stagione regolare, in cui gli stessi “Bucs” avevano sistemato i Reds con un bello Sweep, cioè un 3-0 con poche repliche. Diciamo che hanno abbondantemente legittimato il recordo in regular season e le sfide positive con Cincinnati, contro cui avevano un record nettamente vincente in stagione, dimostrando che sì, nel 2013 sono loro i più forti (tra i due team, ovviamente).

 

Tre ore di match, o poco più, un tempo quindi “classico” per un match di baseball, ma di fatto si è risolto, tutto o quasi, al secondo inning, con Liriano dominatore nella sfida tutta dominicana contro Cueto, apostrofato e sbeffeggiato dal pubblico in maniera tremenda, soprattutto prima del momento decisivo del secondo inning, in cui il grido della folla nel pre-match “Let’s Go Bucs” ha lasciato il posto a un assordante “Cueeeeto, Cueeeeto,” che si è guardato in giro spaesato e poi ha subìto l’home run di Byrds che ha caricato Pittsburgh… Un caso? Forse sì, forse no. Al di là di tutto, il successo ha premiato la squadra migliore, senza se e senza ma, lanciata appunto dal 37enne Marlon Byrd, arrivato dai NY Mets a metà stagione e che, alla prima apparizione ai playoff della carriera ha speditogiusto sugli spalti il quarto lancio di Cueto, nella parte bassa del secondo inning, per il punto dell’1-0. Poi, dopo l’out di Alvarez, ecco il bis di Martin: in entrambi i casi Cueto ha lanciato una fast-ball nel bel mezzo della zona di “strike”. Il partente di casa, Liriano (che ha chiuso con 7 inning lanciati, 4 valide, un punto subito, una base ball, 4 battitori eliminati al piatto) ha concesso poco o nulla: la prima valida al quarto inning, con il sudcoreano Choo.

 

I Reds hanno così chiuso la stagione con sei sconfitte consecutive, nel momento più importante dell’anno e hanno visto i loro giocatori da All Star Game, Votto e Phillips, rispettivamente prima e seconda base e detentori di numeri e cifre più che degni nel corso dei sei mesi di partite, sciogliersi quando contava di più, mentre a salvarsi sono stati i soli Ludwick, Choo e Frazier.

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Ruggero Bagialemani dà l'addio al baseball

 

di Mauro Cugola

 

 

Il ritiro annunciato lunedì pomeriggio allo Steno Borghese. "Sono il primo a fare un passo indietro, spero che le cose cambino e che il Nettuno torni subito a vincere". Una lunga carriera iniziata da giocatore nell'aprile 1978

 

 

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Ruggero Bagialemani

 

C'è sempre un inizio e una fine in tutto. E lo è anche per la mia carriera”. Con una conferenza stampa convocata allo Steno Borghese tra intimi, ancor prima che giornalisti, Ruggero Bagialemani ha dato oggi pomeriggio il suo addio al baseball.

 

La moglie Sabrina presente, la voce rotta dall'emozione per ripercorrere una carriera, da atleta, iniziata il 24 aprile 1978 nella partita tra Nettuno e Alpestre Novara. Quattro scudetti da giocatore, due Coppe Campioni, tre Coppe Ceb, due Supercoppe Europee, due Coppe Italia, 14 guanti d'oro e tutta una carriera trascorsa nel Nettuno, con record di ogni genere. E poi dieci anni da allenatore dal 2002, dove c'è stato spazio anche per un anno di stop e una stagione a Grosseto in veste sempre di manager, prima dell'addio arrivato oggi.

 

Mi ritengo un uomo fortunato, ho fatto una vita al di sopra delle mie possibilità. Sono nato in un quartiere povero e da una famiglia semplice, il baseball ed i miei cari mi hanno dato tutto. Ringrazio i miei compagni di squadra con i quali ho passato venti anni della mia vita, i più belli, abbiamo vinto tutto quello che c'era da vincere, abbiamo subito anche molte sconfitte e da quelle abbiamo imparato e abbiamo reagito. Un pezzetto di storia di questa gloriosa società lo abbiamo scritto noi. Li saluto tutti, indistintamente, così come i tecnici e soprattutto i tifosi che mi sono stati sempre accanto”.

 

E poi ringrazio Giampiero Faraone e Silvano Ambrosioni, che mi hanno insegnato tanto. Per il Nettuno e per la nazionale. Ho voluto molto bene anche a quest'ultimo, mi sento spesso con la moglie e parliamo di tante partite fatte insieme. Anche i dirigenti che hanno fatto sì che anni fa potessi continuare a giocare nel Nettuno. Ringrazio tutti, tutti quelli che mi hanno seguito nel baseball”.

 

E poi c'è quello che lui chiama il secondo tempo, quello da allenatore. “Anche qui devo fare dei ringraziamenti. Prima di tutto mia moglie, che è stata la mia compagna di vita, e da quando l'ho conosciuta putacaso ho iniziato a vincere nel baseball. Sono 21 anni che siamo sposati. Forse è un record anche questo, anche perché mi ha sopportato, mi è stata sempre vicina”.

E' tempo di addio, è tempo di bilanci. “Da allenatore credo di non essere stato molto fortunato. Spero che dal prossimo anno il Nettuno torni a vincere, ho disputato quattro finali e tutte quante perse alla settima partita, destino beffardo. L'ultimo scherzo del destino proprio l'altro ieri, siamo arrivati ad uno strike dal chiudere la carriera da vincenti sia io che Massimiliano Masin. Ritengo di aver avuto dei ragazzi eccezionali e abbiamo fatto una grande annata, siamo stati eliminati in semifinale e siamo arrivati in finale conquistando un posto in Coppa dei Campioni”.

 

Ma di fatto è arrivato il momento di farmi da parte, avevo maturato da tempo questa decisione, da circa tre mesi a questa parte. Mia moglie inizialmente non ci credeva, poi ha capito. Penso che ci siano molti manager in questa città in grado di guidare il Nettuno, ma soprattutto spero che si cambi a tutti i livelli. Io ho fatto qualcosa in questa città dove c'è solo il baseball, e dobbiamo mantenercelo. Nel mondo ci conoscono per questo sport. Ragionevolmente spero che ci sia qualcuno che sia in grado di prendere in mano questa società e dare una mano a questi ragazzi. La crisi economica ha colpito soprattutto gli sport minori, se vogliamo mantenerlo servirebbe che le istituzioni prendessero in mano la cosa e dessero un futuro a questi ragazzi. Altrimenti ce li troveremmo sparsi per Italia”.

 

Il riferimento allora è alla crisi economica che non sta facendo sconti. “Penso che non possano giocare senza un posto di lavoro. Non so nulla di movimenti in tal senso, ma è una cosa che voglio dire a chi ha il potere di fare questo. Molti in questa squadra sono dei ragazzi di Nettuno che non hanno lavoro”.

Quale è stato il rimpianto più grande? “Credo la seconda finale, quella dove penso eravamo superiori veramente contro il San Marino, era il 2008. Come atleta invece il momento più bello è stato lo scudetto del '90, anche se le mie tre Olimpiadi sono una cosa fantastica e sono il completamento di quattro anni di lavoro”.

 

Hai accennato ai cambiamenti. “Nel Nettuno deve essere fatto a tutti i livelli. Io sono il primo a fare questo passo, e spero di non rimanere l'unico. Personalmente ho fatto di tutto, ho anche pagato colpe non mie, ho sempre lavorato per il bene della squadra. Quest'anno mi sono impegnato a trovare sponsor per quanto poteva essere possibile. Oggi credo non ne valga più la pena, rischierei di rovinare tutto quello che ho fatto adesso. Le cose qui sono iniziate ad andare male quando non si è più lavorato per un unico intento, quando le società del settore giovanile hanno cominciato a non dare giocatori alla prima squadra, a ricattare”.

Che intendi? “La gente che lavora è giusto che venga retribuita, ma non è possibile che poi la società debba pagare i giocatori cresciuti sui campi comunali. Nessuno come me ha lanciato tanti giovani in serie A. Se non si torna indietro e si lavora per il bene comune rischia di esaurirsi”.

Dunque? “Esco da qualsiasi tipo di attività. Poi se un giorno mi chiamano non mi tirerò certo indietro. Ma in questa stagione per cercare di tirare avanti mi sono fatto talmente tanti nemici, è stata mischiata politica, sport e tante altre cose che non vale più la pena di continuare. Ma spero di vedere questi ragazzi felici, per farli giocare bene devono essere contenti”.

 

E se il prossimo anno si vince? “L'invidia non è un sentimento che mi appartiene. Io al Nettuno ho dato quello che sono riuscito a dare, poi se il prossimo anno vincono sono il primo ad essere felice. Almeno si toglie questo maledetto 17 dal numero dei titoli vinti. E poi dicono che non è vero che porti sfortuna”.

E cosa ti mancherà? “Il rumore dei spikes sul pavimento, quello mi ha accompagnato per tutta la vita. L'olio canforato. Il rito di vestirsi sempre in una stessa maniera. La scaramanzia...”. Molto probabilmente, aggiungiamo noi, gli mancherà il baseball. Maledettamente. E scrivere la parola fine non è mai facile. E chissà che non sia l'ultima neanche stavolta...

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No è ! Forza Detroit Tigers !!!!!!!!!!!!!!!!

 

Mi dispiace amico ma da quando ho visto il film "L'arte di vincere" sono simpatizzante degli Athletics e quando posso riesco a vedermi qualche loro partita, vabbè che la Regular Season dura parecchio con più di 160 partite ma i PO li seguirò con maggior interesse.

:d :d

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Mi dispiace amico ma da quando ho visto il film "L'arte di vincere" sono simpatizzante degli Athletics e quando posso riesco a vedermi qualche loro partita, vabbè che la Regular Season dura parecchio con più di 160 partite ma i PO li seguirò con maggior interesse.

:d :d

Hai ragione, bellissimo film. Gli Athletics sono una delle franchigie, diciamo così, "meno ricche" della MLB, e considera che in California ce ne sono tantissime, anzi, penso sia lo Stato con più squadre in Major. Cito a braccio i San Francisco Giants, i Los Angeles Dodgers, i San Diego Padres................e appunto gli Oakland Athletics, mi pare di non averne scordata nessuna.

Io preferisco le squadre "scure" però, che mi ricordano più la Juventus. Diciamo sono un tifoso prima di tutto delle divise, e in questo c'è molto di quando sono diventato della Juventus, appunto per la divisa.

Poi è chiaro, oltre alla divisa o iniziato a seguire anche le squadre, e se mi leggi qui qua e la, io oltre i Tigers (che mi sono simpatici anche per essere la squadra di Magnum P.I., che se ricordi nei telefilm, spesso Tom Selleck portava il cap con la mitica D), seguo i New York Yankees, e i Chicago White Sox. Per queste ultime due franchigie, annata da dimenticare, invece Detroit è costante, considerato lo scorso anno quando si giocò le World Series con i Giants, perdendo la serie però, senza appello, 4 gare a 0.

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Hai ragione, bellissimo film. Gli Athletics sono una delle franchigie, diciamo così, "meno ricche" della MLB, e considera che in California ce ne sono tantissimo, anzi, penso sia lo Stato con più squadre in Major. Cito a braccio i San Francisco Giants, i Los Angeles Dodgers, i San Diego Padres................e appunto gli Aukland Athletics, mi pare di non averne scordata nessuna.

Io preferisco le squadre "scure" però, che mi ricordano più la Juventus. Diciamo sono un tifoso prima di tutto delle divise, e in questo c'è molto di quando sono diventato della Juventus, appunto per la divisa.

 

Si sì, seguendo il film si capiva perfettamente fin dall'inizio che erano una delle franchigie "meno ricche" della Major.

Comunque la serie tra gli Athletics e i Tigers è in parità 1-1 e stasera c'è gara 3 della serie. .ok

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Si sì, seguendo il film si capiva perfettamente fin dall'inizio che erano una delle franchigie "meno ricche" della Major.

Comunque la serie tra gli Athletics e i Tigers è in parità 1-1 e stasera c'è gara 3 della serie. .ok

 

Si bellissimo il pezzo verso la fine, quando Pitt si reca a Boston, e fanno vedere Fenway Park, per me uno dei Ball Park più magici degli Stati Uniti. Per fare un paragone, i Red Sox sono una delle squadre di baseball più famose e seguite, benchè non abbiano poi vinto moltissimo, rispetto ad altri team, anche escludendo gli Yankees che sono un pò come la Juventus del baseball, con, se non erro, 27 World Series e non so poi quante finali raggiunte e perse.

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