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*38allori*

Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

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Fu sera e fu mattina. Ken Follett. 2020. Audiolibro

 

Inghilterra occidentale, anno domini 997.
In un Inghilterra vessata dalle continue incursioni dei Vichinghi, il giovane Edgar è costretto insieme alla sua famiglia, dei costruttori di barche, a trasferirsi da Combe in un piccolo paese.
Anche la contessa franco normanna Ragna abbandona la sua amata Normandia per trasferirsi nello stesso paese per sposare un nobile inglese.
Le loro vite ben presto si intrecceranno negli anni a venire insieme a quelle di altri personaggi, tra cui il perfido vescovo Wynstan, fratellastro del cognato di Ragna.
Ken Follett è un altro di quegli scrittori con cui ho da sempre dei problemi, lo ritengo indubbiamente un ottimo romanziere ma trovo che abbia dei difetti, le sue storie, perlomeno quelle che ho letto finora, sono tutte molto simili tra loro(lotte di potere, un amore contrastato, violenze, morte, intrighi di corte e di chiesa) e soprattutto i suoi personaggi sono caratterizzati sempre allo stesso modo, o sono tutti irrimediabilmente buoni o malvagi, non esistono per lui sfaccettature e ovviamente come va sempre a finire la storia? Che i buoni vivono felici e contenti e i cattivi tutti giù all'inferno.
Alla fine mi è piaciuto nonostante i difetti sopra citati, come ho scritto Follett è davvero un ottimo scrittore, ti sa coinvolgere nelle sue storie, le sue descrizioni di ambienti, usi e situazioni sono talmente vivide da farti sembrare di viverle(io poi sono un amante del periodo medioevale, in particolare modo dell'alto Medioevo e adoro leggere romanzi ambientati in quell'epoca) ma alla fine rispetto a "I pilastri della terra" e a "Mondo senza fine" non aggiunge nulla di nuovo.
Comunque una lettura la merita, peccato perché se riuscisse a smussare alcuni suoi difetti questo scrittore tirerebbe fuori secondo me solo capolavori perché le capacità ne ha.

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La bastarda degli Sforza. Carla Maria Russo. 2015. Audiolibro.

 

Dopo "la sposa normanna" dove veniva raccontata la storia di Costanza d'Altavilla Carla Maria Russo prende in esame la storia di un'altra donna forte, determinata e caparbia della storia, Caterina Sforza, figlia naturale poi diventata legittima di Galeazzo Sforza, duca di Milano.
Il risultato è un romanzo piacevole da leggere o da ascoltare come audiolibro, gli avvenimenti storici dell'Italia rinascimentale sono ricostruiti piuttosto fedelmente, la psicologia di Caterina, personaggio poco considerato dai testi scolastici è ben approfondito, peccato che una volta giunti alla fine il romanzo s'interrompe proprio sul più bello per dare vita al suo seguito, "i giorni dell'amore e della guerra".
Una lettura scorrevole e mai tediosa anche se ho preferito "la sposa normanna"

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Shining. Stephen King. 1977.

 

Riletto dopo tredici anni e la mia opinione è sempre la stessa, a me questo romanzo non convince.
Fare paragoni con la versione cinematografica di Stanley Kubrick e' per me  sbagliato, sono due opere differenti, Kubrick ha voluto più mettere in scena la follia di un uomo che si ritrova in un luogo isolato preda dei suoi fantasmi interiori, King invece ha creato più una storia di fantasmi come farà anni dopo Shirley Jackson con la sua Hill House e come aveva fatto anni prima Richard Matheson con la sua casa d'inferno.
La storia credo che la conoscano un po' tutti, Jack e Wendy sono una coppia all’apparenza normale ma che in realtà nasconde dei drammi, lui è un alcolizzato cronico e sofferente di turbe psichiche che lo portano ad avere scatti d’ira violentissimi, lei è una donna con un passato ambiguo alle spalle.
I due hanno un bambino di nome Danny, tanto delizioso quanto impressionante nella sua perfezione e intelligenza(ha appena cinque anni e fa discorsi da Premio Nobel) che, come se non bastasse, possiede poteri telepatici e un dono speciale che lui chiama “aura” e che gli permette di prevedere eventi futuri.
Dopo l’ennesimo licenziamento del capofamiglia causa ubriachezza, la famiglia Torrance si trasferisce su un albergo di montagna dove Jack ha ottenuto un incarico di custode invernale.
L’Overlook, questo è il nome dell’albergo, non è un hotel qualsiasi ma è stato in passato teatro di numerosi e strani omicidi/suicidi, compreso quello del custode precedente e della sua famiglia, fatti terribili dei quali non si conoscono le esatte cause.
Quando la neve isola la famiglia Torrance dal mondo esterno, le misteriose presenze s’impadroniscono dell’hotel, facendo cadere Jack in una spirale di follia e a cui solo i poteri straordinari del piccolo Danny riescono a opporsi(non vi racconto il finale per non rovinarvi la sorpresa casomai aveste intenzione di leggerlo, sappiate solo che non ha nulla a che vedere con il finale di Kubrick, è completamente diverso).
Anche questa volta ho fatto fatica a leggerlo(ma questo mi capita con tutti i romanzi di King), per me é troppo lento, lungo e dispersivo, soprattutto secondo me gli manca il pathos, non riesce nemmeno in minima parte a trasmettere quella tensione palpabile a differenza del film.
Il finale è buono ma anche abbastanza scontato per me(e menomale che Kubrick lo ha cambiato, una delle rare volte in cui sono favorevole al cambio dei finali in un film rispetto al libro).
Come ripeto a me non da nessuna emozione questo libro, anzi per buona sua parte mi annoia(le prime trecento pagine, dove praticamente non accade nulla, potevano pure essere ristrette in cinquanta) e se anche un po' di tensione si riesce a intravedere ecco che viene cancellata da pagine e pagine di inutili parole(questo è il più grande difetto di King per me).
Una storia senza alcun dubbio dall'ottimo potenziale ma che non è mai fiorita per me.
 

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Il cane giallo. Georges Simenon. 1931

 

A Concerneau, una cittadina portuale francese, un commerciante di vini viene trovato assassinato da una pallottola sparata dalla buca delle lettere di una casa disabitata.
Il commissario Maigret, insieme all'ispettore Leroy, decidono di occuparsi del caso e mentre si trovano a un bar presso il porto insieme al dottore della cittadina si rendono conto che qualcuno ha avvelenato le loro bevande.
Poco dopo avviene un altro omicidio e come la volta precedente un cane di grande taglia viene ritrovato sul luogo del delitto, tanto che gli abitanti gli attribuiscono un terribile presagio di morte.
Non sarà facile per i due ispettori di polizia scoprire la verità, soprattutto perché ha radici molto lontane.
A primo impatto sembra una storia simile a quella raccontata da Conan Doyle nel suo "Il mastino dei Baskerville" ma poi si evolve trasformandosi in una storia più simile a "il Conte di Montecristo" e "Papillon", pregna di amore e vendetta.
Le atmosfere sono magnifiche(una piccola città perennemente agitata dai venti e mari impetuoso come le tempeste interiori che scuotono i suoi personaggi).
Un ottimo giallo psicologico con un finale romantico.

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Alla fine dopo 80 pagine "il buio oltre la siepe" ha ingranato. 

Ho sensazioni contrastanti... Magari farò una panoramica delle letture a fine anno, punto ai 20 libri letti. Per ora sto terminando il quattordicesimo. 

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Un cavallo per la strega. Agatha Christie. 1961.

 

Una donna in fin di vita si confessa con un prete e oltre a raccontargli i suoi peccati affida all'uomo una lista di nomi e un segreto da mantenere.
Poco dopo aver fatto visita alla donna il parroco viene assassinato. La polizia inizia a indagare e un giovane scrittore, il protagonista della storia, raccoglie attraverso varie testimonianze una serie di indizi che portano tutti a una sinistra locanda e ad alcune morti misteriose.
Un giallo atipico per Agatha Christie e a mio parere uno tra i suoi migliori, una storia che spezza i suoi soliti schemi e sinistra nel mondo dell'occhio e del soprannaturale.
Il risultato è un romanzo affascinante, coinvolgente e imprevedibile che ci regala un nuovo volto della Christie, da scrittrice metodica e razionale a conos itricd delle pratiche stregonesche.
È stata davvero una piacevole sorpresa, grazie a chi me lo ha fatto conoscere.
 

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Una testa in gioco. George Simenon. 1931. Audiolibro.

 

 

Un uomo sta per essere ucciso tramite pena capitale per aver brutalmente assassinato un'anziana signora e una sua dama di compagnia.
Maigret è stato l'autore dell' arresto dell'uomo ma non è convinto della sua colpevolezza, così decide di fare qualcosa che va contro ogni sua etica morale: lo fa evadere dal carcere un giorno prima dell'esecuzione nella speranza che l'uomo riesca a metterlo sulle tracce del vero colpevole.
Seguendolo, il commissario entra in contatto con il narcisista nipote dell'anziano vittima, coinvolto in un triangolo amoroso con sua moglie e la sua amante e uno stravagante cecoslovacco.
Per me uno tra i più bei gialli scritti da Simenon, una guerra psicologica tra il commissario Maigret e lo scaltro assassino, un incipit geniale(un commissario che aiuta un uomo che egli stesso ha fatto incarcerare a evadere), una storia coinvolgente dall'inizio alla fine, le atmosfere affascinanti e fumose di Parigi e della Senna.
Un caso pieno di fascino e con un'ottima introspettiva psicologica di tutti i suoi personaggi coinvolti.
 

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Il porto delle nebbie. George Simenon. 1931. Audiolibro

Un ex capitano della Marina viene ritrovato in uno stato confusionale per le strade di Parigi. Il commissario Maigret lo accompagna a casa decido a fare luce sulla sua identità ma durante la notte il poveretto viene trovato morto avvelenato da stricnina.
Iniziano per Maigret le indagini per scoprire l'assassino ma scontrarsi con il muro di omertà che coinvolge tutti i conoscenti dell'uomo non è affatto semplice.
Storia misteriosa e affascinante dove la nebbia che avvolge il porto e i suoi abitanti ne è la protagonista, quasi fosse essa stessa una  presenza umana, una fitta nebbia  He avvolge una triste storia familiare dove denaro e potere la fanno da padrone.
Come sempre Simenon è molto abile nel descrivere gli stati d'animo di tutti i personaggi coinvolti.
 

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Verso l'ora zero. Agatha Christie. 1944. Ebook.

 

Lady Tressilan è un'anziana signora che, come ogni fine estate, invita presso la sua villa amici e parenti.
C'è però una novita': Neville Strange, suo pupillo e unico erede, le comunica che verrà accompagnato sia dalla sua ex moglie che dalla sua attuale compagna.
Fin dal primo giorno la tensione nell'aria se,Bra palpabile fino a quando una sera la povera signora Tressilan viene brutalmente assassinata nella sua stanza.
Chi l'ha uccisa? Tutti gli indizi sembrano portare a un'unica soluzione ma non tutto è come sembra.
Fino a dove possono spingersi l'odio e la vendetta? É confessare un delitto anche se si è innocenti solo per far cessare la pressione su di sé è una buona soluzione? 
Altro giallo interessante che mi hanno consigliato e si legge molto velocemente grazie anche ai continui ribaltamenti che avvengono(fino alla confessione finale non si è sicuri dell'identita' dell'assassino), l'unico aspetto un po' forzato a mio parere l'ho trovato nelle pagine finali e nell'improbabile love story che ne nascerà.
È l'ultimo romanzo dove è presente il sovrintendente Battle, personaggio molto caro alla Christie.
 

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Il pericolo senza nome di Agatha Christie. 1932. Ebook.

 

Poirot e il suo caro amico Hastings sono in vacanza in Cornovaglia quando incontrano un'affascinante ragazza che dice loro di essere scampata per ben tre volte alla morte, adducendo i fatti a eventi sfortunati ma Poirot non le crede, ritiene che qualcuno stia attentando alla sua vita e i suoi sospetti purtroppo trovano conferme quando una cugina della ragazza viene trovata assassinata.
Storia che devo essere sincera parte per me un po' in modo lento e fiacco, salvo poi riprendersi e arrivare a una svolta finale che ha del clamoroso anche se intuibile.
Poirot risulta invecchiato in questo romanzo, le sue "cellule grigie" appaiono intorpidite tanto da rimanere quasi fregato dall'astuzia dell'assassino e soprattutto è peggiorata la sua saccenza con cui maltratta il povero Hastings.
Comunque altro romanzo di madame Agatha che ho apprezzato, una buona trama e un colpo di scena finale che io ho trovato magistrale.

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L'impiccato di Saint Phoilen. Georges Simenon. 1931. Audiolibro.
 

Brema, una gelida notte di fine Novembre.
In un albergo di bassa estrazione un uomo si uccide sparandosi un colpo di rivoltella proprio davanti agli occhi del commissario Maigret.
Da quello che sembra un inspiegabile delitto inizia una caccia all'uomo che farà percorrere al commissario mezza Europa.
Romanzo dal sapore autobiografico(la storia prende spunto da una brutta vicenda che coinvolse Simenon quando era giovane) che mette in luce il rimpianto per una giovinezza ormai perduta per sempre, una vicenda molto cupa e intricata  che scava a fondo di un triste passato.
Una lettura che ho trovato inquietante e soprattutto fortemente attuale e con un finale che fa riflettere.

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Il segreto di Greenshore. Agatha Christie. 1954. Ebook.

 

Una coppia di ricconi decide di movimentare un po' la festa che stanno organizzando nella loro tenuta estiva, una caccia all'assassino invece di una caccia al tesoro.
Affidano l'intera organizzazione dell'evento alla scrittrice Ariadne Oliver che a sua volta coinvolge il suo amico di vecchia data Hercule Poirot.
Qualcosa però va contro ogni aspettativa e un delitto si consuma realmente.
Chi è il colpevole? Spetterà a Poirot il compito non semplice di stanarlo.
Il segreto di Greenshore è un racconto lungo scritto nel 1954 e che venne pubblicato solamente nel 2014 perché, sembra assurdo, ma agli editori non piacque e onestamente non posso biasimarli, a parte l'idea di una caccia all'assessore che ho trovato geniale per il resto la storia è noiosa e poco coinvolgente e soprattutto viene risolta in un batter di ciglio(Poirot risolve il caso senza alcuna indagine ma soltanto con un dialogo finale che spiega tutto).
Inizia molto bene(io poi adoro il personaggio di Ariadne Oliver, alter ego della Christie) salvo poi perdersi in uno sviluppo del tutto inesistente. Peccato.

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Pan. Knut Hamsun. 1894.

 

 

 

Il tenente Glahn è un solitario abitante del Nordland. Dedito esclusivamente alla vita nei boschi vede la sua esistenza completamente stravolta dall'incontro con due giovani donne borghesi di cui una di loro farà breccia nel suo cuore, portandolo però alla completa rovina di sé stesso.
Un romanzo interamente incentrato sulla Natura e sul modo di vivere in completa simbiosi con essa del protagonista, una vita la sua che scorre calma e quieta proprio come i ritmi naturali e che viene stravolta dalla forza preponderante dell'amore che ben presto si trasforma in ossessione, portando l'uomo alla rovina, un amore struggente e totalizzante  destinato a fallire a causa dell'insormontabile differenza tra i due non solo sociale ma anche caratteriale.
La prosa dello scrittore ti cattura parola dopo parola, soprattutto ha un modo di descrivere che t'incanta(i meravigliosi paesaggi norvegesi sembrano prendere vita dalle sue parole).
Una storia che mostra il legame ancestrale tra uomo e Natura e che fa comprendere come talvolta possano essere irrimediabilmente complicati i rapporti umani.

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È troppo facile. Agatha Christie. 1938. Ebook.

 

Il funzionario di polizia in pensione Luke Fitzwilliam durante un suo viaggio di ritorno a Londra incontra sul treno un'anziana signora diretta a Scotland Yard per denunciare una serie di omicidi avvenuti nella sua cittadina.
L'anziana verrà purtroppo investita e uccisa da un'auto pirata prima che possa giungere a destinazione e Luke decide così di investigare per smascherare l'autore degli omicidi.
Romanzo dalla trama per me coinvolgente e incalzante e con una straordinaria sorpresa finale sulla rivelazione dell'identità dell'assassino.(mi è piaciuta davvero tanto, una tra le migliori rivelazioni che Agatha abbia mai scritto).
I personaggi sono interessanti, la storia d'amore tra i due protagonisti l'ho trovata però  un po' troppo forzata ma a me è piaciuto molto questo romanzo, un'altra sorpresa.
 

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Gli occhi dell'eterno fratello. Stephen Zweig. 1921.

 

Protagonista della storia é un nobile guerriero indiano di nome Virata che nel corso di una battaglia in nome del suo re uccide involontariamente suo fratello.
Distrutto dal dolore, decide di lasciare ogni incarico e di vivere una vita contemplativa e solitaria lontano da ogni possesso materiale e completamente immerso nella natura.
Purtroppo per lui nemmeno questa sua nuova esistenza eremita lo porterà lontano dalla violenza e dal male.
Racconto molto amato da Herman Hesse nel quale ci si può riscontrare il suo Siddartha(uscito contemporaneamente a "gli occhi dell'eterno fratello") è un'apologia morale sull'omicidio e la pena di morte(a nessun essere umano è lecito uccidere un altro essere umano, nemmeno in nome della giustizia), sulla giustizia e il suo senso( quando possiamo affermare di stare agendo secondo giustizia? Chi lo stabilisce? Può esistere una giustizia ingiusta?), sul senso della vita e sulla morte.
Una lettura delicata e struggente a meta' strada tra cultura orientale e occidentale e dove mito e realtà si fondono, uno Zweig decisamente diverso e lontano dai suoi scritti abituali ma sempre notevole.

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 Dylan Dog n.23 - l'isola misteriosa. Tiziano Sclavi. Carlo Ambrosini. 1988.

 

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 Tratto dal romanzo di Herbert Wells "l'isola misteriosa" devo dire che non è una tra le migliori storie ma si fa leggere(adoro quell'atmosfera umida, tetra e malata che si respira a ogni vignetta).
I disegni poi sono perfetti per la storia(certe creature ti fanno rabbrividire) e il finale è malinconico e struggente.
Un albo tutto sommato da riscoprire.
 

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Camere separate di Pier Vittorio Tondelli: personaggio "rivoluzionario" della letteratura italiana degli anni '80, morto ad appena 36 anni a causa dell'AIDS e autore culto soprattutto grazie al romanzo 'Altri libertini'. In questo romanzo semi-autobiografico viene narrata la drammatica storia d'amore tra due uomini, lo scrittore Leo (narratore) e il tedesco Thomas. Non ho amato troppo l'opera, in quanto non avente una vera e propria trama, ma certe riflessioni mi hanno colpito alquanto.

 

Bestiario di Julio Cortazar: prima raccolta di racconti del grande scrittore argentino. Alcuni molto ben riusciti (famosissimo 'Casa occupata', che apre l'opera e in un certo senso l'intera produzione di Cortazar), altri abbastanza insipidi.

 

Memorie postume di Bras Cubas di Machado de Assis: questo romanzo ottocentesco è considerato in Brasile un po' come da noi 'I promessi sposi', una lettura che si studia a scuola e che è presente nell'immaginario collettivo. Opera umoristica divertente, a tratti dissacrante, sull'alta società brasiliana del tempo, in cui vengono sfiorate anche questioni sociali. Interessante, non imperdibile.

 

La tregua di Mario Benedetti: è una delle opere più famose dell'autore uruguayano ma io l'ho trovata di modesto valore, specie per alcune riflessioni del protagonista/narratore.

 

Oggetto quasi di José Saramago: una serie di brevi racconti i cui protagonisti sono oggetti di uso comune e situazioni surreali, in pieno stile dell'autore portoghese. Non mi ha convinto.

 

Il metodo del coccodrillo di Maurizio de Giovanni: primo romanzo della serie dei * di Pizzofalcone. Un buon giallo senza pretese, si fa leggere rapidamente.

 

Atti relativi alla morte di Raymond Roussel di Leonardo Sciascia: in questa sorta di lungo reportage, l'autore siciliano racconta la misteriosa morte dello scrittore francese deceduto in una camera d'albergo di Palermo nel 1933. Libro che pone questioni più che dare risposte, e che per questo ho trovato un po' debole visto che era pensato per essere un modo per rendere nota una vicenda passata sotto silenzio.

 

Il caos da cui veniamo di Tiffany McDaniel: avevo amato il primo romanzo di questa giovane scrittrice statunitense, 'L'estate che sciolse ogni cosa'. Anche questa seconda opera è ambientata nella città di Breathed, Ohio, e anche qui sono presenti tutte le contraddizioni e le lacerazioni della società americana. Ho apprezzato molto lo stile e in particolare la fantasia che l'autrice mette nei racconti del padre ai figli, ma ho trovato eccessivi certi passaggi ed episodi che funestano la famiglia di origini miste Lazarus.

 

La biblioteca di mezzanotte di Matt Haig: anche in questo caso, seconda opera letta dopo che la prima di questo autore mi aveva convinto molto. Ma se in 'Come fermare il tempo' tutta la vicenda si tiene e funziona come un meccanismo ben congegnato, in questo romanzo che pure parte da un'idea interessante - seppur non originale - sulle innumerevoli vite che avremmo potuto vivere se avessimo fatto una scelta piuttosto che un'altra, ci si perde in un elenco quasi estenuante in cui la vita alternativa viene appena tratteggiata ed è già tempo di passare alla successiva. Non troppo riuscito.

 

La peste di Albert Camus: resterò sempre con il dubbio di cosa avrei pensato di questo libro se lo avessi letto prima dell'arrivo del Covid-19. Letto a posteriori, è per certi versi illuminante e, anche se la metafora alla base dell'opera non riguarda una malattia vera e propria ma i totalitarismi novecenteschi che hanno "appestato" l'Europa, impressiona per la capacità di descrivere situazioni che tutti abbiamo provato dal 2020 in poi. Lo stile poi è molto semplice e lineare, io pensavo di dovermi confrontare con un testo ostico, considerata la grandezza dell'intellettuale Camus. L'unica pecca che ci ho trovato è che c'è poco sviluppo narrativo, è più analisi socioantropologica che romanzo.

 

Il correttore di bozze di Francesco Recami: romanzo breve basato sulla figura nevrotica di un uomo che per mestiere deve correggere i libri altrui e tratteggia in maniera ironica e interessante ciò che succede prima che un libro venga stampato e reso fruibile al pubblico. A mano a mano che si procede, però, si perde il piacere di leggere e ci si ritrova di fronte a uno sfoggio di qualcosa (non ho capito cosa) da parte dell'autore che rovina tutto. Bocciato senza appello.

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 Dylan Dog n.28 - Lama di rasoio. Tiziano Sclavi. Ferdinando Tacconi. 1989. 

 

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Immaginate se, tornati a casa da lavoro, vi ritrovaste ad accogliervi una moglie che sembra uscita da uno di quegli spot pubblicitari del Mulino Bianco, tutta sorridente, tutta “precisina”, una sorta di clone della Kidman ne “la moglie perfetta”.
Non scappereste all’istante? Io dovessi trovarmi davanti un marito così francamente si, sarà che la perfezione mi spaventa, in ogni sua forma.
Questo è tutto ciò che accade al protagonista di questo albo, un modesto impiegato che vive a Stepford, una placida cittadina di provincia inglese.
Qui la vita scorre lenta e monotona, tutto sembra uscito da un catalogo di vendite postali, tutto è lucido, patinato, perfetto ma qualcosa sta arrivando per mostrare la realtà che vive sotto la plastica, qualcosa di tagliente come la lama di un rasoio per avvertire i poveri malcapitati che non tutto è come sembra, che anche dietro alle più rosee apparenze si cela talvolta qualcosa di mostruoso.
Devo ammettere che, pur senza strafare, la storia mi ha abbastanza coinvolto, innumerevoli le citazioni cinematografiche presenti in quest’albo, da “Blade Runner” a “la fabbrica delle mogli”, per finire con il già citato “la moglie perfetta”. E’ anche il primo albo in cui sono presenti scene di sesso abbastanza esplicite.
In sostanza una storia abbastanza gradevole e che ci fa capire come il vero orrore si celi il più delle volte dietro una vita alla’apparenza normale e felice.
I disegni di Tacconi sono a mio modestissimo parere terribili(mai piaciuto il suo stile) ma che si sposano bene con la trama.

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Il giallo di via Poma. Massimo Lugli. Antonio del Greco. 2020. Ebook

 

Il delitto di via Poma credo che sia il fatto di cronaca nera più conosciuto e discusso d'Italia. Simonetta Cesaroni, una ragazza di ventuno anni, viene ritrovata assassinata con ventinove coltellate la tarda sera del 7 Agosto del 1990 presso gli uffici dell'associazione alberghi della gioventù, ubicati in via Carlo Poma, nell'elegante quartiere Prati di Roma dove lavorava saltuariamente come contabile part-time.
Sono trascorsi da poche settimane trentatré anni da quella sera e purtroppo il caso è ancora un mistero.
Del Greco, ispettore di polizia che all'epoca si occupò delle indagini e il giornalista Lugli ripercorrono sottoforma di romanzo, cambiando ovviamente i nomi per rispetto della vittima, della sua famiglia e dei tanti personaggi coinvolti all'epoca, gli eventi a partire da quella notte fino agli anni successivi con i relativi accusati e processi, mettendo ancora una volta in risalto come questo omicidio purtroppo sia rimasto irrisolto a causa soprattutto dei tanti errori che si sono fatti fin dalla scoperta del cadavere della ragazza e per la mancanza di strumenti investigativi che a quell'epoca erano del tutto carenti rispetto a oggi(motivo questo per cui, a mio parere, tanti altri famosi omicidi antecedenti a questo non hanno avuto una risoluzione).
Il finale del romanzo, che è stato abbastanza criticato, trovo che sia si fantasioso ma anche l'unica soluzione possibile a un giallo che, per quanto mi riguarda, difficilmente avrà mai purtroppo una soluzione visto il tempo che scorre sempre più velocemente e ci allontana sempre più da quel giorno e dalla verità.
Alla fine una buona lettura soprattutto per chi come me non è mai riuscita a dimenticare questo terribile fatto(ero una bambina all'epoca eppure mi ricordo molto bene dell'inquietudine che mi procurò e che tuttora mi suscita).
Lo consiglio agli appassionati di cold case ma anche a chi desidera conoscere uno spaccato italiano di quell'epoca, un'Italia ormai lontana anni luce da quella in cui stiamo vivendo oggi.

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Storia nel crepuscolo. Stephen Zweig. 1911.

 

Bob è un adolescente inglese di famiglia benestante che trascorre le sue vacanze estive nella campagna scozzese.
Una notte, durante una delle sue tante passeggiate, vive una breve e intensa storia d'amore con una misteriosa donna che però svanisce poco tempo dopo nel nulla lasciando nello sconforto il ragazzo.
Rapito da questi per lui nuovi sentimenti, il giovane decide a ogni costo di cercare di scoprire l'identità della sua amata.
Un lungo monologo che fa da sfondo a una storia intima e struggente che vede come protagonista un ragazzo che per la prima volta conosce l'amore e quelle che sono meravigliose tutte le sue meravigliose sfaccettature.
Un testo appassionante scritto in modo davvero magnifico.
 

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La regina irriverente. Carla Maria Russo. 2012. Ebook.

 

Eleonora d'Aquitania è stato uno dei personaggi storici a mio parere tra i più interessanti, forte, ribelle, intelligente, indipendente, caparbia, una donna moderna per quelli che erano i suoi tempi, regina di due regni, prima di Francia e poi d'Inghilterra, moglie di due re, Luigi VII di Francia ed Enrico II d'Inghilterra, madre di tre re(Riccardo cuor di leone, Giovanni senza terra ed Enrico il Plantageneto), amante dell'arte e mecenate di alcune importanti figure letterarie come Chrétien de Troyes.
Questo romanzo storico, ovviamente un po' romanzato, narra la sua prima parte di vita, dall'infanzia e dal suo rapporto stretto e amorevole con il nonno Guglielmo il Trovatore, il suo stretto legame con la sorella minore Petronilla, il suo cattivo rapporto con i genitori, soprattutto con il padre, il dispotico Guglielmo d'Aquitania, una ragazza solare, piena di interessi e gioia di vivere che viene data in sposa a un uomo che è tutto il suo opposto, il giovane Luigi, destinato a una vita monacale ma che la morte di suo fratello maggiore Filippo, l'erede al trono, ha scombinato del tutto, un ragazzo timidissimo e timorato di Dio che ben presto s'innamora follemente della bellissima e sensuale moglie, amore che durerà tredici anni tra alti e bassi, vedrà venire alla luce due principesse, Maria e Alice ma che terminerà per la diversità dei caratteri, di visione di pensiero e di stili di vita dei due personaggi in questione.
Devo dire che la parte storica è davvero molto accurata, soprattutto la parte incentrata sulla disastrosa seconda Crociata del 1147, i personaggi ben delineati, anche i secondari(ottimo il personaggio dell'abate Sugero, consigliere di Luigi), l'unica pecca è che mi sarebbe piaciuto che si proseguisse con la sua storia e che narrasse anche del suo matrimonio con Enrico ma alla fine l'ho trovato un buon romanzo d'intrattenimento e che lascia al lettore la curiosità di conoscere questo per me molto interessante personaggio storico.

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] Lupi nelle tenebre. Jack Williamson. 1932.

 

Clovis Mclaurin riceve una lettera urgente da parte di suo padre, l'esilio dottor Ford e si precipita nel cuore della notte di un freddo inverno nel suo ranch.
Giunto sul luogo scopre che tutti gli abitanti del circondario sono stati assaliti e uccisi da un branco di lupi famelici e lui stesso mentre si sta recando al ranch viene assalito dalle bestie ma un particolare agghiacciante lo inorridisce ancora di più: a capo del branco c'è la ragazza di cui da sempre prova un sentimento d'amore, Stella, completamente mutata nel fisico e nello spirito.
Che cosa le è accaduto? Ben presto scoprirà che lei è altri abitanti del paese sono vittima dei folli esperimenti del padre che compie da anni su persone e animali.
Racconto emozionante e avvincente e con una punta di romanticismo, una storia che inizia come pulp ma poi s'incammina verso la strada della fantascienza con alcuni elementi horror.
Molto realistiche le descrizioni scientifiche che, nonostante siano trascorsi novant'anni dalla sua uscita, appaiono tutt'ora moderni.
Lo consiglio a tutti gli amanti della fantascienza e del mito del licantropo.

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Un po' di letture di quest'anno. Non impegnatissime, ma sono contento di aver tenuto un buon ritmo, che sembra perdurare tuttora. Per altro mi rendo conto che quest'anno ho ricominciato ad aprile...

 

Le otto montagne (Cognetti):  Il libro con cui ha vinto lo Strega. Trasuda legame con la montagna da ogni riga, la storia è amara e colpisce al cuore chi, come me, ama quei luoghi.

 

The Every (Eggers): Il seguito de "Il cerchio", ancora più estremo e senza speranza. Un'amara riflessione sulla tecnologia, la sua presenza nella nostra vita e quanto siamo disposti a cedere della nostra vita per la comodità e per la standardizzazione umana.

 

Il tempo invecchia in fretta (Tabucchi):  Il libro è strutturato come una raccolta di racconti, dove i vari protagonisti vedono scorrere il tempo nelle proprie vite, portando a diverse riflessioni, sia esplicite che lasciate al lettore. Amaro.

 

La felicità del lupo (Cognetti): Un amore vissuto in montagna, tra due persone in fondo diverse, con profondi traumi, ma che lì trovano un unicum che non si sanno spiegare, e che di fatto nemmeno vogliono spiegare.

 

L'arminuta (Di Pietrantonio):  Libro decisamente noto, e meno male che conosco il pescarese come il veneto. sefz Un bello spaccato di vita povera, entrato come un fulmine nella vita di una ragazzina, abituata a ben altro, senza che lei ne capisca il perché, se non quasi alla fine. Tormenti, rapporti con fratelli e sorelle troppo diversi ma comunque legati dal sangue.

 

Senza mai arrivare in cima (Cognetti): Terzo libro della trilogia, stavolta non è un racconto, ma lo spaccato di un viaggio in himalaya, in quello che, come tutti quelli che si sono stati, è un percorso dentro di sé prima ancora che tra le cime.

 

Borgo Sud (Di Pietrantonio): Seguito de L'arminuta, racconta il legame tra le due sorelle. Meno riuscito del primo, ma sicuramente ben scritto.

 

Shatter me (Mafi): Mamma mia che pippone simil harmony. sefz Affrontato come una trilogia del distopico, lascia quella realtà molto sullo sfondo, per passare gran parte del tempo a narrare i tormenti della protagonista, dotata come tutti i personaggi del libro di poteri paranormali, dei quali ancora non conosce tutte le potenzialità. Mi ha lasciato un grande dubbio: temo che i libri scritti da donne con protagoniste donne alla fine prendano tutti la piega "romance", impressione che ho avuto anche con Alaska (vedi dopo).

 

Il selvaggio (Vidotto): Primo libro di Vidotto sulla montagna, stile molto "adolescenziale", come ammesso da lui stesso. È un'opera giovanile che ha voluto fosse pubblicata così. La storia di una persona che, dilaniata da un lutto, trova nella montagna, e in particolare una piccola baita, il suo rifugio lontano da tutto e tutti.

 

Il buio oltre la siepe (Lee):  Decisamente famoso, non mi dilungo sulla trama. Sinceramente, non l'ho trovato così "epocale", ma probabilmente lo è stato quando è uscito e soprattutto dove. Pesanti e francamente poco utili le prime 80 pagine, che potevano essere tranquillamente 50 in meno.

 

Alaska/La serie (Novak): Tetralogia su una psichiatra finita in alaska, a studiare gli psicopatici più famosi del paese in una struttura voluta da lei, e in fondo anche per affrontare il grosso trauma che si porta dietro, sbattuto in faccia subito. Evitabile il quarto libro, decisamente scollato dagli altri ed evidentemente scritto su spinta del successo dei libri precedenti. Non male il tema, anche l'effetto "romance" più di qualche volta si fa sentire.

 

Per le strade di Tokyo (Bradley): Una ragazza entra in  uno studio di tatuaggi, per farsi disegnare sulla schiena l'intera pianta di Tokyo. Da lì inizia una serie di episodi, tutti legati tra loro in qualche modo, uniti dalla presenza di una gatta calico...

 

Scorrete lacrime, disse il poliziotto (Dick): Solito libro "visionario", anche se meno del solito. sefz Jason Taverner, uomo da 30 milioni di spettatori, si ritrova improvvisamente in un mondo in cui nessuno lo conosce.

 

Il luogo delle ombre (Koontz): Classico thriller del "piccolo King". Carino per spendere qualche giorno in lettura.

 

Holly (King): Libro (conclusivo?) sulla detective comparsa in Mr. Mercedes. King ha sempre detto che sentiva il bisogno di chiudere il cerchio su alcune vicende di Holly Gibney, soprattutto personali. Sullo sfondo, una brutta storia di persone rapite... e non aggiungo altro.

 

Sto ultimando "I sogni non sono in discesa" di Simone Moro, sempre in tema montagna e approccio alla natura e alla libertà.

 

L'anno prossimo vorrei fare la pazzia e provare ad affrontare Guerra e Pace, ma mi sa che è una minchiata .ghgh

 

 

 

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1 ora fa, papia ha scritto:

  @Roland Deschain dove sei finito? Su che ho bisogno delle tue recensioni 🙂

Ne ho fatta qualcuno neanche tanto tempo fa. 😄

Sono un po' pieno da mesi :( però in compenso leggo parecchio, anche se molti thriller... Appena riesco aggiungo quelli letti dall'ultimo messaggio.

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