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ufobianconero

Arrivabene e Agnelli pronti a ricorrere al Tar

Post in rilievo

35 minuti fa, garrison ha scritto:

Ovviamente non è così ma lasciamo perdere....

Come no? La squalifica di Conte? Doveva dimostrare che non sapeva dei discorsi negli spogliatoi del Siena. Che prove aveva la procura? Non dicevano :” Non poteva non sapere”? Sbaglio?

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1 ora fa, caronte73 ha scritto:

Come no? La squalifica di Conte? Doveva dimostrare che non sapeva dei discorsi negli spogliatoi del Siena. Che prove aveva la procura? Non dicevano :” Non poteva non sapere”? Sbaglio?

Non c'é nessuna norma del genere nel codice di giustizia sportiva.

E' una leggenda metropolitana.

Semplicemente le sentenze sportiv sono scritte da "magistrati" da operetta che tendono a mostrare ultra severità sulla base del principio che nello sport conta "la lealtà" (decidendo di volta in volta cosa sia la lealtà), ma non c'é nessun principio per cui sarebbe onere dell'incolpato provare la sua innocenza.

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Il 9/5/2023 Alle 15:31, Buffon75 ha scritto:

Perché secondo l'art. 31 del Codice di Giustizia Sportiva, una società che effettua una plusvalenze fittizia, altera il proprio bilancio.

È un illecito amministrativo in quanto prova ad eludere le norme federali in materia gestionale ed economica.

 

In pratica chi altera il valore di compravendita di un giocatore cerca di immettere un fattore positivo sul bilancio che in realtà non avrebbe dovuto avere. 

 

Ma dimostrare che una plusvalenze è fittizia, non reale, con le attuali norme è impossibile. L'unico modo per farlo è che ci siano intercettazioni dove il dirigente X della squadra A dice al dirigente Y della squadra B 'senti vuoi il giocatore W della mia squadra? Varrebbe 100 ma noi segniamo 300 per fare una plusvalenza' 

 

Capirai anche tu che è impossibile che avvenga una cosa del genere. 

 Nessuno è così fesso da dirlo. 

 

Poi comunque la plusvalenze avviene, ma senza che nessuno dei due lo dice. Perché tutti sanno come va il mondo. 

Infatti, visto che il dirigente Y della squadra B non è il bancomat di nessuno, il drigente X a sua volta prenderà dalla squadra B il giocatore Z che vale 100 e lo paga 300.

Cosi escono 300 ed entrano 300.

Entrambe le squadre hanno fatto una plusvalenza, si sono scambiati i giocatori e si è pari e patta. 

Il mondo gira così. E non c'è nessuna norma che lo vieta. 

 

 

Ma questa cosa non è illecita. È illecita solo se i due parlano e ammettono di farlo con questo scopo. 

 

In quel caso, se la giustizia sportiva fosse in grado di dimostrarlo, essendo una alterazione del bilancio, viene prevista una ammenda, una multa (esattamente come accaduto per Inter e Milan nel 2008). 

 

Ovviamente, se una società compie queste plusvalenze e altera il proprio bilancio in modo da potersi iscrivere al campionato e senza le quali non avrebbe potuto farlo, allora scatta una sanzione pecuniaria e punti in classifica (tipo il Chievo nel 2018 con un - 3).

 

Ma le plusvalenze della Juve valgono il 3% del bilancio. Quindi figuriamoci se non fosse stata in grado di iscriversi al campionato. 

 

Detto tutto questo, la condanna della Juventus appare una enormità, una stortura giuridica di livello massimo. 

Ammesso e non concesso che possono dimostrare che la Juve abbia fatto plusvalenze fittizie, A) manca la controparte, cioè con quale altra società le ha fatte? Quando si sono messi d'accordo? Per quale valore?

Ma non ci sono altre società condannate

 

B) Chi stabilisce che il giocatore W o Z vale 100 e non 300?

E se non ci sono criteri oggettivi, come puoi condannarci? 

C) ammesso e non concesso che ci siano plusvalenze fittizie, questo comportamento è normato dall'art. 31 che, come detto, prevede multe. 

Se io commetto 3,10,100 plusvalenze, mi verrà data una ammenda per 3,10,100 plusvalenze. 

 

Nel caso della Juventus invece hanno cambiato capo di imputazione. Hanno infilato l'art. 4 che prevede la lealtà sportiva ed hanno comminato un - 15

Ma è un aborto giuridico. 

 

Se c’è una norma specifica (art.31), non si dovrebbe applicare quella generale (art.4). Il criterio cumulativo non è previsto.

L'articolo 4 viene considerata una norma che è applicabile solo quando ne manca una specifica che permette di punire una condotta comunque irregolare.

 

Ma non è il caso della Juventus. 

 

Ecco perché io veramente sono disgustato e schifato. 

 

È come se io parcheggiassi sotto casa mia. Dove ho sempre parcheggiato. 

Improvvisamente il vigile mi dice che non si può più fare, è divieto di sosta. 

Io giustamente gli chiedo come fa a dire che è vietato. Dov'è il cartello che indica che qui è divieto di sosta?

E il vigile che fa? Non solo mi dice che è divieto di sosta e basta, ma avendo io usufruito del parcheggio (lecito) per 30 giorni, 40 giorni, anziché al massimo farmi 30 o 40 multe per divieto di sosta, mi eleva una multa per eccesso di velocità dove è prevista il ritiro della patente. 

 

Perché? Perché essendo sistematicamente in divieto di sosta, non sono un automobilista probo e onesto. 

 

Se questa è una cosa normale, se è una cosa fatta secondo il diritto a la giustizia, io sono Lady Diana 

Quello che scrivi e' sicuramente vero e ha senso.

Pero' la sentenza guarda i fatti in maniera diversa.

Lo fa con prove a mio avviso risibili e argomentazioni poco convincenti.

 

Per quel poco che capisco leggendo le sentenze, la condanna nasce da due filoni.

Il primo e' quello delle valutazioni gonfiate. Le prove (secondo la procura) sono :

il libro nero di FP in cui quella cima di Cherubini scrive esplicitamente 'plusvalenze fittizie': questa e' stata considerata una prova con valore confessorio;

- le intercettazioni in cui vari dirigenti criticano (a posteriori, aggiungerei io) le valutazioni fatte per alcuni giocatori e in generale alcune operazioni di mercato;

- le intercettazioni di Agnelli, Elkann in cui si parla della mal gestione, dell'eccessivo utilizzo delle plusvalenze e che il bilancio fosse ingolfato.

Questo secondo la procura dimostra che nella Juve avessero tutti come missione quella di gonfiare il bilancio con plusvalenze fittizie.

E questo anche se e' impossibile assegnare un valore 'onesto' ai calciatori e quindi definire una singola operazione come illecita.

In pratica, mi sembra una cosa molto simile a distinguere una associazione criminale che prescinde dal singolo crimine, da un crimine isolato.

 

Il secondo filone e' quello della contabilita' delle operazioni a specchio.

Qui si legge:  «per essersi volutamente sottratti alla potenziale applicazione dello IAS 38 (paragrafo 45), quale che ne fosse l’esito».

Di nuovo, il punto qui non e' se ad un dato scambio sia stato applicato il corretto principio contabile, ma (e cito di nuovo) «la preordinata strutturazione e trattamento delle operazioni come apparentemente indipendenti e in modo tale da impedire in partenza la relativa qualificazione come permute».

Quindi di nuovo, la Juventus viene rappresentata come una macchina finalizzata a dissimulare la natura della operazioni di calcio mercato.

 

Tutto questo secondo la procura e' una specie di illecito strutturato (per usare un termine in voga nei tempi piu' bui del calcio italiano) di slealta' che prescinde da singoli episodi illeciti: nessuna operazione di mercato (o meglio la sua trascrizione a bilancio) puo' con sicurezza essere definita illecita, ma con sicurezza si puo' dire che il bilancio non sia attendibile. E, sempre secondo la procura, bilancio non attendibile implica alterazione del risultato sportivo (come e perche' non si sa, la cosa e' presentata in maniera assiomatica).

Questo ricorda molto un sistema capace di alterare la classifica di un campionato pur senza alterare il risultato di alcuna partita.

 

Ho voluto puntualizzare queste cose, perche' a volte leggo interviste di gente probabilmente parla senza neanche aver letto la sentenza.

Io non ho idea quanto questi argomenti e queste prove possano tenere in un tribunale vero.

A me sembra che si parta dal presupposto di colpevolezza e da li si costruisca il castello accusatorio, ma non sono un giurista.

 

Il punto e' che un tribunale ordinario non puo' smontare una sentenza della giustizia sportiva, al massimo puo' dare un risarcimento se si prova che la giustizia sportiva ha violato qualche principio (tipo il diritto alla difesa).

Quindi personalmente sono molto pessimista sulla penalita' che arrivera'.

Saremo di nuovo condannati per l'odio e l'invidia della gentaglia che gira nel mondo del calcio.

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2 ore fa, wendigo67 ha scritto:

Ma ci sono conferme di queste intenzioni di agnelli e arrvabene, o sono le solite indiscrezioni

Ad oggi sono illazioni, che poi magari diverranno realtà. 

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13 minuti fa, moggipresidente1 ha scritto:

Quello che scrivi e' sicuramente vero e ha senso.

Pero' la sentenza guarda i fatti in maniera diversa.

Lo fa con prove a mio avviso risibili e argomentazioni poco convincenti.

 

Per quel poco che capisco leggendo le sentenze, la condanna nasce da due filoni.

Il primo e' quello delle valutazioni gonfiate. Le prove (secondo la procura) sono :

il libro nero di FP in cui quella cima di Cherubini scrive esplicitamente 'plusvalenze fittizie': questa e' stata considerata una prova con valore confessorio;

- le intercettazioni in cui vari dirigenti criticano (a posteriori, aggiungerei io) le valutazioni fatte per alcuni giocatori e in generale alcune operazioni di mercato;

- le intercettazioni di Agnelli, Elkann in cui si parla della mal gestione, dell'eccessivo utilizzo delle plusvalenze e che il bilancio fosse ingolfato.

Questo secondo la procura dimostra che nella Juve avessero tutti come missione quella di gonfiare il bilancio con plusvalenze fittizie.

E questo anche se e' impossibile assegnare un valore 'onesto' ai calciatori e quindi definire una singola operazione come illecita.

In pratica, mi sembra una cosa molto simile a distinguere una associazione criminale che prescinde dal singolo crimine, da un crimine isolato.

 

Il secondo filone e' quello della contabilita' delle operazioni a specchio.

Qui si legge:  «per essersi volutamente sottratti alla potenziale applicazione dello IAS 38 (paragrafo 45), quale che ne fosse l’esito».

Di nuovo, il punto qui non e' se ad un dato scambio sia stato applicato il corretto principio contabile, ma (e cito di nuovo) «la preordinata strutturazione e trattamento delle operazioni come apparentemente indipendenti e in modo tale da impedire in partenza la relativa qualificazione come permute».

Quindi di nuovo, la Juventus viene rappresentata come una macchina finalizzata a dissimulare la natura della operazioni di calcio mercato.

 

Tutto questo secondo la procura e' una specie di illecito strutturato (per usare un termine in voga nei tempi piu' bui del calcio italiano) di slealta' che prescinde da singoli episodi illeciti: nessuna operazione di mercato (o meglio la sua trascrizione a bilancio) puo' con sicurezza essere definita illecita, ma con sicurezza si puo' dire che il bilancio non sia attendibile. E, sempre secondo la procura, bilancio non attendibile implica alterazione del risultato sportivo (come e perche' non si sa, la cosa e' presentata in maniera assiomatica).

Questo ricorda molto un sistema capace di alterare la classifica di un campionato pur senza alterare il risultato di alcuna partita.

 

Ho voluto puntualizzare queste cose, perche' a volte leggo interviste di gente probabilmente parla senza neanche aver letto la sentenza.

Io non ho idea quanto questi argomenti e queste prove possano tenere in un tribunale vero.

A me sembra che si parta dal presupposto di colpevolezza e da li si costruisca il castello accusatorio, ma non sono un giurista.

 

Il punto e' che un tribunale ordinario non puo' smontare una sentenza della giustizia sportiva, al massimo puo' dare un risarcimento se si prova che la giustizia sportiva ha violato qualche principio (tipo il diritto alla difesa).

Quindi personalmente sono molto pessimista sulla penalita' che arrivera'.

Saremo di nuovo condannati per l'odio e l'invidia della gentaglia che gira nel mondo del calcio.

Ho letto con piacere il tuo messaggio e lo condivido. 

In generale ho la sensazione che si sia voluto colpire la Juve e poi piegata la legge a tale scopo. 

I motivi che spingono i magistrati e la procura sportiva a farlo sono molteplici 

Si va dall'odio per i nostri colori (dichiarato pubblicamente a voce o sui social), alla smania di visibilità, allo scambio di favori (incarichi per i singoli e assegnazione di importanti manifestazioni per le federazioni in cambio della mutilazione sportiva di chi ha osato schierarsi a favore della SL). 

 

Pertanto, tutte le considerazioni legittime che possiamo fare, si scontrano con il desiderio si colpire la Juve a prescindere. 

Ecco perché, se fossi in JE, mi rivolgerei al TAR anche prima del 22 maggio p.v.

 

Non si tratta di seguire le regole. In guerra le regole d'ingaggio sono molto diverse. 

E visto che sparano ad altezza uomo, farei altrettanto 

Ma JE è convinto che può salvare capre e cavoli. 

 

Per questo sono abbastanza amareggiato e rassegnato ad una ennesima mutilazione sportiva e ad una nuova umiliazione in stile 2006. Saremo in eterno i ladri e i mafiosi del calcio

Nessuno laverà mai questa macchia che ci stanno appioppando, storcendo la legge a proprio uso e consumo. 

 

JE non lo capisce. O non gli importa 

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4 minuti fa, Buffon75 ha scritto:

Non si tratta di seguire le regole. In guerra le regole d'ingaggio sono molto diverse. 

E visto che sparano ad altezza uomo, farei altrettanto 

Ma JE è convinto che può salvare capre e cavoli. 

Di pancia anche io andrei in guerra.

Il fatto e' che l'esperienza mi dice che il singolo per quanto forte non puo' mai battere il sistema.

 

E la Juve e' ormai da tanto tempo sola contro il sistema.

Ora abbiamo due questioni gigantesche ancora aperte: la superlega e il giro dei tribunali post calciopoli con richiesta risarcimenti. Di recente ci sono stati anche piccoli episodi come la vendita degli spazi publicitari dei tappetini virtuali.

Ma ben da prima, con lo scioglimento delle 7 sorelle e la riforma dei diritti TV Melandri, la juve e' debole, sola e non allineata. 

Ed e' il bersaglio unico di chiunque si affacci nel mondo del calcio.

Basta pensare alla recente riforma Lotti dei diritti TV. E' assurda e disegnata unicamente contro la Juve.

 

Regolarmente, appena l'appoggio e l'unita' della famiglia Agnelli viene meno, lo pigliamo in quel posto.

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