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marcelo danubio

UEFA cambia le norme su ammortamenti e plusvalenze

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Mer, 28 Giu 2023

Ufficiale, la UEFA cambia le norme su ammortamenti e plusvalenze

Il Comitato Esecutivo ha ufficializzato le nuove norme sulle tematiche ammortamenti e plusvalenze: ecco le novità.

Ora è ufficiale, la UEFA ha varato la nuova norma per il Fair Play Finanziario con cui si modifica il trattamento contabile delle plusvalenze ai fini dei conti per il FPF. Lo ha reso noto la stessa federcalcio continentale con un comunicato dopo la riunione del Comitato Esecutivo andata in scena oggi.

“Il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato alcuni importanti emendamenti al Regolamento Licenze per Club UEFA e Sostenibilità Finanziaria che entreranno in vigore il 1° luglio 2023 – si legge nella nota -. La nuova normativa definisce il trattamento contabile da seguire in merito all’ammortamento del tesseramento del calciatore e in caso di operazioni di scambio di calciatori”.

 

“L’ammortamento del cartellino del giocatore sarà limitato a cinque anni al fine di garantire la parità di trattamento di tutti i club e migliorare la sostenibilità finanziaria. In caso di proroga del contratto, l’ammortamento può essere ripartito sulla durata del contratto prorogato ma fino ad un massimo di cinque anni dalla data della proroga. Tale modifica non limiterà il modo in cui operano i club (vale a dire i club che sono autorizzati dai loro organi di governo nazionali a concludere contratti con i giocatori per un periodo superiore a cinque anni possono continuare a farlo) e non si applicherà retroattivamente alle operazioni di trasferimento che hanno già avvenuto”.

 

 

“Per quanto riguarda le operazioni di scambio di calciatori, il regolamento precisa che spetta alle società valutare se un’operazione di trasferimento sia qualificabile come permuta, nel qual caso dovrà essere contabilizzata in linea con i principi contabili internazionali. Questo approccio mira a dissuadere che le operazioni di trasferimento avvengano con il solo intento di gonfiare artificialmente i profitti del trasferimento piuttosto che per scopi sportivi. Ora è richiesto che i revisori dei club confermino la corretta applicazione dei requisiti contabili descritti e segnalino eventuali discrepanze in caso contrario”, conclude la UEFA.

 

www.calcioefinanza.it

 

 

Cioè..... si farà come faceva la juventus penalizzata?

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Per la Juventus e tutte le altre società che seguono i principi contabili IAS non cambia nulla.

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7 ore fa, alex65viareggio ha scritto:

Quindi!!!!!!!!

Chiedo lumi

In pratica: Juve fuori dall'Europa=obiettivo raggiunto. Adesso ognuno faccia quel * che gli pare...

Modificato da Sylar 87
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 Tale modifica non limiterà il modo in cui operano i club (vale a dire i club che sono autorizzati dai loro organi di governo nazionali a concludere contratti con i giocatori per un periodo superiore a cinque anni possono continuare a farlo)

 

Ma che significa? fare delle regole che sono comunque gerarchicamente inferiori a quelle nazionali che senso ha?

è come dire da domani nessuno è autorizzato a respirare, ma se nella giurisdizione nazionale non è vietato respirare allora potete respirare

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Il 1/7/2023 Alle 17:31, NoVar ha scritto:

 

 

 Tale modifica non limiterà il modo in cui operano i club (vale a dire i club che sono autorizzati dai loro organi di governo nazionali a concludere contratti con i giocatori per un periodo superiore a cinque anni possono continuare a farlo)

 

Ma che significa? fare delle regole che sono comunque gerarchicamente inferiori a quelle nazionali che senso ha?

è come dire da domani nessuno è autorizzato a respirare, ma se nella giurisdizione nazionale non è vietato respirare allora potete respirare

Ti manca il contesto.

Quel particolare passaggio riguarda un fatto ben preciso.

Nei paesi dell'Unione Europea i contratti dei calciatori possono durare al massimo 5 anni.

In Regno Unito invece non ci sono limitazioni.

Il Chelsea ha stipulato coi nuovi acquisti contratti molto lunghi (anche otto anni); questo ha permesso loro d'avere quote ammortamento più basse (costo cartellino diviso durata anni del contratto) e così spendere molto di più senza violare il fair play finanziario.

Per i prossimi acquisti anche se i giocatori potranno continuare firmare contratti molto lunghi, il costo del cartellino potrà essere ammortizzato in un massimo di 5 anni (anziché otto),  equiparando così il procedimento a tutte le squadre UEFA.

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3 ore fa, _Alex_ ha scritto:

Ti manca il contesto.

Quel particolare passaggio riguarda un fatto ben preciso.

Nei paesi dell'Unione Europea i contratti dei calciatori possono durare al massimo 5 anni.

In Regno Unito invece non ci sono limitazioni.

Il Chelsea ha stipulato coi nuovi acquisti contratti molto lunghi (anche otto anni); questo ha permesso loro d'avere quote ammortamento più basse (costo cartellino diviso durata anni del contratto) e così spendere molto di più senza violare il fair play finanziario.

Per i prossimi acquisti anche se i giocatori potranno continuare firmare contratti molto lunghi, il costo del cartellino potrà essere ammortizzato in un massimo di 5 anni (anziché otto),  equiparando così il procedimento a tutte le squadre UEFA.

Questo e' vero, ma non e' chiaro come possa la Uefa imporlo al Regno Unito, visto che l'ammortamento fa parte del bilancio che le squadre presentano allo stato.

In altre parole, e' come se la Uefa dicesse alle squadre che non possono onorare una legge statale, senza un accordo stipulato tra la stessa Uefa e il loro governo.

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3 ore fa, Aho ha scritto:

Questo e' vero, ma non e' chiaro come possa la Uefa imporlo al Regno Unito, visto che l'ammortamento fa parte del bilancio che le squadre presentano allo stato.

In altre parole, e' come se la Uefa dicesse alle squadre che non possono onorare una legge statale, senza un accordo stipulato tra la stessa Uefa e il loro governo.

Questo è solo un adeguamento che farà la UEFA nei calcoli del Financial Fair Play. Non impone nulla a livello di bilancio.

Ci sono altre voci che vengono considerate dicersamente.

Per esempio la UEFA non considera nel calcolo del FFP i costi per infrastrutture (stadio ect) o i costi per lo sviluppo del settore giovanile.

 

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19 minuti fa, _Alex_ ha scritto:

Questo è solo un adeguamento che farà la UEFA nei calcoli del Financial Fair Play. Non impone nulla a livello di bilancio.

Ci sono altre voci che vengono considerate dicersamente.

Per esempio la UEFA non considera nel calcolo del FFP i costi per infrastrutture (stadio ect) o i costi per lo sviluppo del settore giovanile.

 

Va bene, ma l'ammortamento che proponi alla Uefa deve essere lo stesso che proponi allo stato.

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47 minuti fa, Aho ha scritto:

Va bene, ma l'ammortamento che proponi alla Uefa deve essere lo stesso che proponi allo stato.

Non proponi nulla alla UEFA; la UEFA ricalcola le voci di bilancio secondo i suoi criteri e ne valuta l'ottemperanza o meno dei parametri del FFP.

Queste "modifiche" riguardano solo ed unicamente il Financial Fair Play.

Quoto

,la UEFA ha varato la nuova norma per il Fair Play Finanziario con cui si modifica il trattamento contabile delle plusvalenze ai fini dei conti per il FPF

 

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17 ore fa, _Alex_ ha scritto:

Ti manca il contesto.

Quel particolare passaggio riguarda un fatto ben preciso.

Nei paesi dell'Unione Europea i contratti dei calciatori possono durare al massimo 5 anni.

In Regno Unito invece non ci sono limitazioni.

Il Chelsea ha stipulato coi nuovi acquisti contratti molto lunghi (anche otto anni); questo ha permesso loro d'avere quote ammortamento più basse (costo cartellino diviso durata anni del contratto) e così spendere molto di più senza violare il fair play finanziario.

Per i prossimi acquisti anche se i giocatori potranno continuare firmare contratti molto lunghi, il costo del cartellino potrà essere ammortizzato in un massimo di 5 anni (anziché otto),  equiparando così il procedimento a tutte le squadre UEFA.

a meno che non ci siano bilanci "normali" e bilanci "sportivi" non riesco a comprendere

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3 minuti fa, NoVar ha scritto:

a meno che non ci siano bilanci "normali" e bilanci "sportivi" non riesco a comprendere

Hai capito benissimo invece.

La UEFA per l'applicazione del FFP applica criteri suoi.

Ma è così da quando è nato il FFP, non da adesso, queste sono solo le ultime modifiche.

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