Infatti la legittima delusione per un comportamento societario giudicato troppo rinunciatario, non deve in alcun modo far dimenticare quale è l'oggetto della protesta e, soprattutto, chi sono i destinatari di tale protesta.
Mi fa sorridere chi se la prende con Calvo e simili: lo scempio organizzato ai nostri danni ha dei precisi mandanti e questi mandanti volevano far pagare alla Juve le ben note "colpe", che riguardavano un gruppo dirigente che al momento non c'è più.
Non perdiamo di vista il FOCUS della protesta: sottrarre risorse al sistema calcio, far capire loro che della Juve non si può fare a meno e che i tifosi sono stufi di vedere colpita sempre e solo la società che amano. Siamo diventati il capro espiatorio: ci colpiscono, poi ci prendono anche in giro, facendo finta di accorgersi che la giustizia sportiva così non va, che è un sistema da riformare etc. etc. Il tutto solo per preparare il terreno a una conclusione a tarallucci e vino quando le indagini riguarderanno altre società.
BASTA, IO NON CI STO, FIERO DI AVER DISDETTO!
Se poi qualcuno ce l'ha con la società e non vuole rinnovare l'abbonamento allo stadio, non vuole andare più a vedere una partita né comprare magliette, faccia pure, non c'è bisogno di permessi o assensi.