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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione da 14/11/2025 in tutte le aree

  1. 20 punti
    Un altro disastro del duo Giuntoli-Motta . Danilo è davvero una bella persona e meritava si finire la carriera con noi .
  2. 19 punti
  3. 19 punti
  4. 18 punti
    Distruggi la squadra che traina l'Italia da sempre? È quello che ti meriti. Giusto così
  5. 17 punti
    Ho letteralmente assistito a una telefonata tra la mia fonte e Tudor. Riporto sue considerazioni, alcune cose non posso dirle per cui proverò a riassumere edulcorando, prego di evitare il classico flame dai soliti utenti: - Tudor è rimasto molto, molto deluso da Chiellini. Figura ambigua come ruolo e come comportamenti, non in grado di prendersi delle responsabilità di ciò che fa e dice, che ancora deve capire cosa vuol fare nella vita, che si gira dove va il vento, e anche ritenuta (sempre da Tudor) non all'altezza di stare in una società come la nostra nonostante venga comunque tenuto fin troppo in considerazione dall'alto. Dannoso insomma. - Giuntoli prima di essere silurato aveva praticamente un accordo di persona con Arteta che ci avrebbe preso Vlahovic, e contemporaneamente aveva in mano accordi per Osimhen, Tonali (lo avrebbe preso a prezzi di saldo perché in inghilterra all'epoca si vociferava di nuovi problemi in ambito scommesse) e Szoboszlai che era in scadenza (poi ha rinnovato, se non ricordo male) e tutto era concordato con lo stesso allenatore, ma ovviamente sapendo che di li a poco sarebbe stato cacciato non ha concluso nulla e poi è stato riazzerato tutto con l'ingresso di Comolli. - Comolli di cui Tudor, da tifoso prima, si dice preoccupato perche (pensiero suo, poi chiaramente si può discutere) "di calcio non capisce niente". - Locatelli aveva le valigie in mano per l'arabia, era arrivata una buonissima offerta e sia allenatore che Giuntoli strabuzzavano gli occhi (testualmente quando gli fu comunicata la possibilita di cederli "e perche non sta gia in arabia e sta ancora qua?"). Perchè non è andato via? Perche il "buon" Chiellini si è imposto per far rifiutare l'offerta ("è italiano, e uno dei nostri leader..."). Il problema è che Locatelli per davvero si sente Iniesta ormai.
  6. 16 punti
    Come già feci per lo Slam Verde, in via del tutto eccezionale (e per sincero, e puro, affetto e ringraziamento a tutti gli amici che ho lasciato qui e che, non sapete quante volte, mi han pregato e mi pregano ancora di tornare a scrivere pur sapendo il perché questo non accade) intervengo stasera, dopo questo epocale Trionfo. Jan il Rosso batte in 2 tiratissimi set El Demolidor e centra il suo 2° Master di fila (più una chilometrica serie di vittorie consecutive sul sintetico indoor, che si conferma suo terreno di caccia preferito; il Parco del Re)! Successo straordinario e orgoglio nazionale; vanto d'Italia e gioia allo stato puro che, dopo quasi 50 anni di magre figure, finalmente, ripaga il pubblico italiano con la comparsa di questo straordinario, per certi versi unico, fuoriclasse assoluto! Quanto al match, posso dire che è stato, come quasi sempre accade tra questi due giocatori, assai nervoso e teso, bello ma non eccellente: un pò per la posta in palio, ALTISSIMA, un pò perché entrambi sanno che, in questo momento, allorché si trovano l'uno di fronte all'altro, si sancisce la supremazia del mondo della racchetta. Ne è venuta fuori una partita dai ritmi franti, spezzettati, con soluzioni subito tese a cercare la chiusura di punto: pochi gli scambi lunghi; furiosi i colpi d'inizio gioco per controllare il possesso dell'iniziativa. Il primo set, a mio giudizio, è stato giocato meglio da El Demolidor, che ha messo a referto un numero di vincenti superiore per qualità, con il solito dritto terrificante (due o tre lungolinea di lunare bellezza), ma anche con alcune mazzate di rovescio davvero notevoli (e che prima non aveva). Jan, tuttavia, prevale per la tenuta del servizio (apparso ai livelli dei giorni scorsi, quasi) e per un Tie Break con meno errori, un paio di pallonetti meravigliosi (ma frutto di giocate errate dell'altro) e un equilibrio nervoso superiore rispetto al suo avversario. Nel secondo parziale, invece, l'Azzurro disputa un orripilante primo gioco e cede, con 2 doppi falli, malamente la battuta, servendo poi malissimo per tutto il set (avesse servito come nel primo, avrebbe, infatti, vinto nettamente assai prima); El Demolidor, dal canto suo, spinge e pare controllare, ma poi, inopinatamente, subisce un fortunoso controbreak di Jannik grazie anche ad uno steccone in risposta che rimane in campo senza un perché (quelle cose che, a volte, marchiano una partita di Tennis, come nastri, errori di 5 centimetri, scivoloni ecc...ma può capitare a chiunque) e da lì, parte la corrida per il finale di parziale. Lo spagnolo accusa dapprima lentamente, poi sempre più profondamente, il colpo, e comincia a buttarsi a rete il più presto possibile, furibondo per il break subito; in conseguenza di ciò, si disunisce, fa confusione, sbaglia tempi di discese e volée che eseguirebbe anche bendato, e Jan, pur continuando a giocare senza prima di servizio (l'aspetto che, oltre ad essere completamente scarico e debilitato, alla lunga, dal virus di Cincinnati, gli costò la finale del Big Apple Slam, giocata al 60% del suo potenziale, rendendola significativa il giusto), sente l'odore del sangue, capisce che la vittoria si poteva ottenere subito e non al 3°, e spinge meglio negli scambi, indovina una paurosa risposta di rovescio sul 30-30 dell'ultimo game, e chiude al primo match point. Vittoria straordinaria! Sono stati lontani i livelli del suo miglior tennis, mostrati, atterrendo, gli spettatori di tutto il mondo, in sole due occasioni quest'anno: contro il Nevoso Maratoneta a Roma; e contro il mio figlioccio, il fine e delicato cristallo di Boemia Jiri Lehecka, macellato in truculenta diretta mondiale in uno dei primi turni del Rolando. Curiosamente, entrambe queste due mostruose prestazioni sono venute sulla terra battuta, la superficie originariamente più lontana al cementizio azzurro. Si conferma, tuttavia, la tendenza del nostro fuoriclasse a lavorare per affinare i reparti di gioco che non trova soddisfacenti, per cercare di divenire il più completo possibile: è la sua mentalità da scienziato che lo porta ad analizzare i dati a ad implementare procedure da applicare poi sul campo, trattato come un tavolo da laboratorio (come già tante volte vi dissi). Carlos, da parte sua, sta attrezzandosi per portare il suo enorme talento anche sul sintetico indoor, ed ha fatto molti passi avanti in tal senso: in realtà, i due fuoriclasse s'inseguono vicenda, si studiano e, pian piano, vanno uniformando il loro tipo di gioco alle diverse superfici, dando vita, quando s'incontrano, a partite destinate a divenire nel tempo sempre più simili, a prescindere dal "sostrato". Jan, infatti, l'ha praticamente raggiunto sul rosso, mentre Carlos ha quasi colmato il gap sul sintetico indoor. Comunque sia, un altro, LEGGENDARIO, capitolo del nostro Tennis (e di quello mondiale) è stato scritto stasera! Grazie Jan, per tutta la gioia che ci dai! Ti vogliamo bene! Ti meriti il meglio e l'anno prossimo....beh , si può puntare al vero bersaglio grosso di carriera (è del tutto inevitabile che, presto o tardi, arrivi): non ci saranno squalifiche farsa a deturparti la stagione....chissà. Ci si vede giù, in Down Under, tra un pò. Un grande applauso a tutti e due i fuoriclasse per la grandissima stagione di entrambi! Infine, una nota di merito per il correttissimo pubblico di Torino, che si è comportato in maniera esemplare per tutto il corso del torneo, dando una sonora lezione di sportività ai tanti "colleghi" di campi più blasonati, come ad esempio il belante gregge che ha dato triste dimostrazione di sé qualche mese fa sullo Chatrier. Imparino, questi clown; e imparino tanti asini nostri connazionali, che guardano il Tennis, ma non lo vedono, perché la loro crassa, rudimentale, incompetenza, unita a patetico e misero livore, gli impedisce di capire alcunché di quello cui stanno assistendo, ed invece di parlare, ragliano per media e social, sporcando la bellezza di questo meraviglioso sport. Grazie a tutti, e un caro saluto agli amici che, con affetto, conservo qui! Ad maiora, Marco
  7. 16 punti
    Mi dispiace molto per questo ragazzo. Aveva davanti un futuro che sembrava già scritto, ma la sorte non gli è stata amica. Anzi…. E comunque ricordo le perplessità quando venne repentinamente ceduto al milan, le sommosse popolari, i forcaioli in cerca di teste da tagliare… Ora lui stesso rivela che è stata la sua volontà quella di trasferirsi per giocare.
  8. 16 punti
    Scusatemi, non ce l'ho con nessuno, ma quando leggo di tifosi che, a fronte di una cifra cospicua, si libererebbero con leggerezza di Yildiz perché così ci rifacciamo il centrocampo, a me viene semplicemente il sangue agli occhi. A parte la considerazione, tutta mia e personale, che la cessione di Yildiz - a meno che non sia LUI a chiederla, cosa possibile, negli anni a venire - significherebbe alzare definitivamente bandiera bianca, e quindi PER ME sarebbe una totale idiozia, cerchiamo di fare due conti dal punto di vista meramente economico: NON è vero che cedendo Yildiz a cento milioni puoi comprare due centrocampisti da cinquanta milioni. Cedendo Yildiz a cento milioni fai una plusvalenza di cento milioni, enorme, che ti sistema il bilancio di UN anno; ma se guardiamo il quinquennio, cioè la durata contrattuale standard legata all'acquisto di un giocatore, i discorsi cambiano di brutto: attualmente Yildiz pesa a bilancio per pochi milioni; supponendo un adeguamento contrattuale a 6 milioni annui, peserebbe a bilancio per 12 milioni scarsi a stagione. Due centrocampisti da 50 milioni l'uno e con un ingaggio da cinque milioni netti, peserebbero a bilancio per 40 milioni complessivi annui; QUARANTA. E noi siamo già oggi nella necessità di abbassare ulteriormente, per quanto non sensibilmente, il monte ingaggi; figurarsi non centrando la qualificazione alla Champions. Morale della favola: una cessione programmata e decisa da NOI (e non per volontà precisa del giocatore di andarsene) di Yildiz sarebbe, per me, solamente la toppa TEMPORANEA ad un buco (per un anno, non di più), ma economicamente non ti permetterebbe nessun investimento pesante, e strategicamente rappresenterebbe una sorta di pietra tombale (nel medio periodo). Meglio che Yildiz rimanga con noi, possibilmente prolungando di un anno, e meglio costruirgli attorno una squadra decente che rappresenti per lui un appeal e per noi una speranza di tornare ad un minimo di competitività; e rinforzare il centrocampo, e gli altri reparti, liberandoci GRADUALMENTE delle zavorre e dei pesi improduttivi. E possibilmente incrementando i ricavi, come detto da Comolli, per quanto la veda prospettiva difficile.
  9. 16 punti
  10. 15 punti
  11. 15 punti
    Chiedo scusa se non ho letto tutti i quote, ma ho dovuto farlo perche sapevo gia che a finale si sarebbe pure rivolto contro di me quello che ho scritto, e sono suscettibile di carattere Mi tocca però comunque per forza fare un post prima di eclissarmi di nuovo sulla cosa perche vedo che la solita tendenza, anche di qualche presunto mod, di tentare di ridicolizzare il prossimo è sempre di moda e piace. Punto primo: ho fatto una premessa grossa quanto una casa che era dovuta e chi è intelligente dovrebbe aver letto tutto nella giusta chiave, e cioè che sono considerazioni di un allenatore chiaramente ancora scottato ma che fino all'altro ieri era qui da noi, per cui riportarne uno stralcio (addirittura con qualche virgolettato) poteva essere interessante visto che NESSUNO DI NOI che parla parla parla e parla è li all'interno con loro eppure hanno delle belle convinzioni forti e radicate. O sbaglio? Punto secondo, su Chiellini ho confermato tramite il pensiero di Tudor solo ciò che sostanzialmente piu del 50% del forum già pensa, non mi pare di aver riportato storie da romanzi rosa. Punto terzo, l'offerta di Locatelli su ogni giornale ad agosto facciamo finta di dmenticarla o l'abbiamo inventata di sana pianta ora? e quando scrivo che fu Chiellini ad opporsi alla sua cessione mentre Tudor lo avrebbe messo sul primo aereo il giorno stesso dove sarebbe il collegamento con Giuntoli che non c'era piu e bla bla bla? Punto quarto: Vlahovic hanno provato a vederlo per mesi o è cambiata la realta? E quando vi riporto che c'era un accordo verbale tra Giuntoli e Arteta saltato perchè il nostro ex DS sapeva di stare per chiudere la storia qui dove sarebbe la fantasiosita della cosa? La telenovela per Osimhen l'abbiamo inventata oggi o era realtà? Per cui quale sarebbe il racconto tipo Mosca o il libro fantasy, il fatto di aver nominato trattative possibili Tonali e Szlobocoso che poi si sono arenate o non sono proseguite perche abbiamo cambiato DS? Allora io capisco che entrare in chiesa e gridare "dio non esiste" non fa certo raccogliere consensi, ma a me pare che non si faccia mai manco lo sforzo di capire cio che si scrive. Ma siccome penso sempre che l'errore sia mio a scrivere di alcune cose e devo aspettarmi certi commenti del menga, ricordo a quegli utenti che manco si sprecano a confrontarsi gentilmente che io non vi devo nulla, per cui c'avete ragione voi. Nulla vi devo nulla vi scrivo. Pace e amore
  12. 14 punti
  13. 14 punti
    Lo hanno offeso ed ancora l offendono! Solo il nuovo tifo della Juve è capace di questo ! Non si salva nessuno. Manco Alex o chiello. Grande uomo e grande attaccamento Avrebbe meritato di giocare in altri ere con ben altri tifosi
  14. 11 punti
    Boh, a me non era sembrato malaccio in quelle rare occasioni in cui si è visto. Pensare che l’abbiamo scambiato per uno che ora in Portogallo sta facendo sfracelli, a quanto si legge.
  15. 10 punti
    Spunta un nome nuovo per il centrocampo della Juventus in vista delle prossime sessioni di mercato: come riportato da Matteo Moretto, infatti, i bianconeri potrebbero interessarsi a Marcelo Brozovic, giocatore classe 1992 della nazionale croata, in scadenza di contratto con gli arabi dell'Al Nassr. Brozovic, che non avrebbe un accordo con il club arabo per il rinnovo dal punto di vista economico, potrebbe essere ceduto da questi ultimi a gennaio a prezzo di saldo, o addirittura gratis: la Juventus segue con un certo interesse questa pista, dal momento che l'ex Inter sarebbe gradito a Spalletti, allenatore che, durante la sua parentesi in nerazzurro, ha trasformato Brozovic da trequartista a regista di centrocampo, con grandi risultati. tuttojuve.com
  16. 10 punti
    TUTTE le trasmissioni sportive da quelle di Corsa a quella di Momblano alle altre confermano che dietro il siluramento di Giuntoli c'è stato Chiellini, disgustato (giustamente o meno) del comportamento da voltagabbana tenuto dal nostro ex DS nei confronti di Motta, celebrato prima, evitato come la peste dopo per non finire anche lui nel calderone del fallimento insieme al brasiliano. Ergo, quando la fonte di @kaedes ci dice che Chiellini è preso in altissima considerazione dalla proprietà dice il vero, per il resto ci sono delle discrasie cronologiche che rendono il racconto piuttosto fallace dato che l'offerta araba arriva alla Continassa ad agosto inoltrato con Giuntoli già a giocare coi nipotini da almeno un mese. A posteriori anche io da infortunato scalo il K2 senza bombole e con un piede solo, cosa diverso farlo prima e raccontarlo poi, facile dire "avrei preso questo e quest'altro" dimenticandosi che per prendere due bidoni ha dato via la nostra migliore gioventù, quella venuta sù dopo cinque anni di sacrifici. Inqualificabile. Comolli è venuto in fretta e furia e e ha cercato di mettere le pezze, non c'è riuscito e ha perso i primi mesi del campionato dietro ad un allenatore non in grado di fare bene, ora pensiamo alla Juve di Spalletti senza guardarci troppo indietro tanto il passato è passato.
  17. 10 punti
    Si è inceppato l'algoritmo Io andrei su FM 24...26 ancora no, ci sono ancora troppi bug da risolvere Ricerca giocatori Cerca nel Range Centrocampista/mediano Filtri...marcatura 14 Passaggi 14 Enter..
  18. 9 punti
    Perdonami, ma non ha nessun senso questa ricostruzione fatta da Tudor. O raccontava balle lui o gli ha raccontato balle Giuntoli. Giuntoli non voleva confermare Tudor, perché avrebbe dovuto raccontargli i suoi progetti? Szoboszlai non era in scadenza, l' Arsenal avesse voluto Vlahovic avrebbe quanto meno presentato un' offerta anche a Giuntoli, mai pervenuta. Osimhen è andato in Turchia per cifre irreali, Tonali sarebbe costato comunque più di qualsiasi altro nostro acquisto. In questo racconto non torna assolutamente nulla con la realtà dei fatti.
  19. 9 punti
    Sono certo della tua buonafede perché sei un utente serissimo e informato, ma: - Tudor sicuramente sarà avvelenato e ce l’avrà a morte con chiunque; - Vlahovic non lo voleva manco sua madre; - Oshimen, Tonali e Szobocoso son 300 milioni solo di cartellini quindi incommentabile; - sulla competenza di Comolli ci può stare, uno che vede il calcio come fosse Pc calcio 7 è preoccupante; - Giuntoli se ne va il 3 giugno e a Locatelli arriva un‘offerta reale dall’Arabia dopo ferragosto. Capisco lo stato d’animo di Tudor ma buona parte di quanto riferito dal croato son balle
  20. 9 punti
  21. 9 punti
  22. 9 punti
    Eh ci credo che è il club più importante! Da nessun'altra parte un modesto decadente terzino sarebbe stato accolto come carismatico giocatore e fatto persino capitano (!)... Lui stesso avrà pensato ad uno scherzo!
  23. 8 punti
    Altro titolo acchiappaclick Ci voleva l'algoritmo per sapere ste robe? I giornali quando trovano l'argomento acchiappa gonzi ci marciano fino a scadere nel ridicolo
  24. 8 punti
    Se mi permettete vorrei un'attimo commentare alcune affermazioni di Comolli, fatte nella sua ultima intervista. Innanzitutto partiamo da questa: "Trascorro il 30% del mio tempo pensando alla cultura del club, perché penso che non si raggiungano risultati senza una cultura. Ho chiesto a Matuidi e Trezeguet, per citarne alcuni, quale sia il dna della Juve. Tutti rispondono nello stesso modo: "Vincere". La cultura è qualcosa di diverso, è costruita dal basso verso l'alto. Abbiamo avuto un grande meeting questa mattina per capire quale sia la nostra cultura. Ho detto a tutti "voi decidete chi siamo, io posso dare qualche linea di indirizzo, ma la cultura si decide dal basso". La cultura sono i valori del club". Personalmente, sono felice che per l'ennesima volta Comolli abbia confermato che sia un manager culture-driven. E'un discorso che non ho mai sentito fare ai suoi predecessori (Paratici, Arrivabene, Giuntoli), e filosoficamente parlando mi trova d'accordissimo. Qualche settimana fa tralatro, avevo scritto un post dove sottolineavo che i termini "cultura" e "migliorare" devono essere i termini-chiave nel linguaggio dell'ambiente bianconero per una risalita della Juve. Pero la filosofia va trasformata in realta calcistica e su questo Comolli verra valutato col tempo. Passiamo adesso pero al suo punto forte, cioe l'utilizzo dei dati, perche qui e'dove mi trova in forte disaccordo. Strategicamente parlando, dalle sue affermazioni si puo intuire secondo me, che Comolli utilizza i dati in termini descrittivi dell'evoluzione del calcio. Cioe, i dati descrivono qual'e' l'evoluzione attuale del calcio, e poi si prova a seguirla. Ed e'qui che sta il grave errore secondo me. L'evoluzione del calcio non va seguita (siccome non e' delle migliori possibili), ma i dati devono essere utilizzati per identificare le "loopholes" di tale evoluzione e poi sfruttarle a proprio favore, strategia ben diversa da quella applicata da Comolli. E faro alcuni esempi pratici per evidenziare le differenze tra le due strategie usando alcune affermazioni del francese. Cominciamo da questa: "Parlando di campo, al Tolosa vietavamo cross e tiri da lontano". Qui, Comolli ragiona sul lato descrittivo dei dati per quanto riguarda l'evoluzione del calcio moderno. Perche: - Negli ultimi 15 anni i tiri da lontano sono diminuiti in media? Assolutamente si! - Negli ultimi 15 anni i cross sono diminuiti in media? Si, per quanto riguarda i cross dal fondo, mentre per i cross in generale il discorso si complica, ma siccome non e'questo l'argomento principale e per semplificare le discussione, diciamo di si. Quindi, a livello strategico segue l'evoluzione del calcio e secondo lui la conclusione utilte e'quella di vietare azioni del genere. Mentre se si usa la strategia delle "loopholes", si arriva a conclusioni diverse. Prendiamo per esempio i tiri da lontano. La loophole puo essere evidenziata quando i tiri da lontano non vengono interpretati esclusivamente come una forma di finalizzazione, ma anche come una forma di rifinitura (ad esempio il gol di Van de Beek a Torino nella partita contro l' Ajax), il che significa che quando si valutano i loro dati si deve prendere in considerazione anche la pericolosita dell'azione conseguente al tiro (tra i 2-5 secondi dopo) o la nascita di un azione favorevole (calcio d'angolo o rigore). Passiamo adesso ai cross. Qual'e' la loophole di questa situazione di gioco? La loophole dei cross riguarda una situazione di gioco indiretta, cioe il tiro di prima su seconda azione. Ad essere precisi non l'azione di per se, ma l'opportunita che ha il calciatore di esprimere la propria creativita. La creativita rimane una delle caratteristiche principali che fanno la differenza in qualsiasi era calcistica. E i tiri di prima su seconda azione (che nella loro stramaggioranza nascono su cross, basta vedere i gol dell' Inter contro di noi in questa stagione) sono una delle poche opportunita dove il calciatore puo eseguire uno schema motorio "novel", siccome sono situazioni di gioco dove l'ambiente non e'mai uguale (velocita/traiettoria della palla, posizionamento difensori, corsa del battitore etc.). Quindi no, non si vietano situazioni di gioco dove il calciatore puo esprimere la propria creativita, e fidatevi che stanno diminuendo sempre di piu (e state attenti che dopo i cross e i tiri da fuori, sta arrivando il turno dei dribbling). Un altro esempio nasce da una sua affermazione sui giovani: "Il passo successivo è usare i dati meglio nel settore giovanile, per capire chi ce la farà, come prevenire gli infortuni o l'utilizzo eccessivo dei giocatori. Nel calcio, per esempio, storicamente si reclutano giocatori nati nella prima parte dell'anno ma i dati dicono che chi ce la fa spesso è nato nella parte finale dell'anno. È così stupido. Al Tolosa, noi per scelta reclutavamo molti giovani nati dopo il mese di agosto". Di nuovo, una frase che descrive l'evoluzione del calcio, anzi ad essere precisi con la frase "storicamente si reclutano giocatori nati nella prima parte dell'anno" Comolli fa riferimento al relative age effect (RAE) che e'un bias globale nella selezione dei giovani calciatori, presente nella maggioranza delle federazioni calcistiche. Quindi, Comolli vuole creare un criterio di selezione sostituendo un bias con il contro-bias? Questa cosa sinceramente non l'ho capita. O ad esempio, rimanedo sul tema giovani, i dati dell'evoluzione del calcio ci dicono che dal 2010 al 2025 la media dell'altezza dei calciatori selezionati e' salita da 182.2 cm a 183.0 cm, quindi si da sempre maggiore importanza alla fisicita del giocatore. Dobbiamo per forza seguire questo trend o sfruttare la loophole che ci offre? Mentre gli altri scelgono le mezzali alte di 1.90, tu cerchi i Xavi, i Pirlo etc. Mentre gli altri cercano il centravantone alto e grosso, tu cerchi i Romario, i Thomas Muller, gli Inzaghi etc. e lasciamo ai Narcisisti-Modernisti le spiegazioni auto-illusorie di come i secondi non sono adatti al loro Calcio Moderno. Concordo pero su una cosa con Comolli per quanto riguarda il lato strategico delle cose. Posto la seguente affermazione: "La relazione tra management e allenatore spesso è il grande ostacolo, il punto in cui si rompe. Serve un ponte, una persona che abbia la conoscenza dei dati e parli il linguaggio del coach. Se c'è questa persona e un allenatore è aperto, il ponte funziona. Altrimenti no". Qui, Comolli ha ragionissima, ed ha identificato la problematica principale che esiste nelle realte calcistiche odierne. Secondo me, per avere un dipartimento data science competitivo servono tre figure professionali: Data Analyst: e'quello che si occupa di manipolare e interpretare i dati. Computational Analyst: e'quello che si occupa di sviluppare i modelli e sceglieri gli algoritmi da utilizzare nei vari sotto-processi. Ad essere sinceri, questa figura e'rara nel mondo calcistico, ma secondo me e'necessaria siccome personalmente sono un advocate delle soluzioni custom, perche non ritengo che in questo periodo storico ci sono soluzioni globali (one size fits all) a livello di prodotto. Ma da come ha parlato in passato Sarri, credo che la Juve utilizzi prodotti finiti in questo caso, cosa errata secondo me. Figura Ponte: e'la figura alla quale fa riferimento Comolli. La problematica principale e'quella del "lost in translation" dal settore specifico della data science a quello pratico dello staff tecnico e allenatore. Ad esempio, una figura professionale che puo fare da ponte, secondo me puo essere un match-analyst (quindi uomo di calcio), ma con un passato in informatica e/o matematica (laurea in una delle due materie). Concludo (scusandomi coi pochi sopravissuti al mio lungo post) dicendo che filosoficamente sono d'accordo con Comolli, strategicamente pero no. Ripeto, l'evoluzione del calcio non va seguita, ma vanno sfruttate le loopholes di essa, a mio modestissimo parere.
  25. 8 punti
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