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Contenuti Popolari

Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione da 13/11/2025 in tutte le aree

  1. 20 punti
    Un altro disastro del duo Giuntoli-Motta . Danilo è davvero una bella persona e meritava si finire la carriera con noi .
  2. 20 punti
  3. 19 punti
  4. 16 punti
    Ho letteralmente assistito a una telefonata tra la mia fonte e Tudor. Riporto sue considerazioni, alcune cose non posso dirle per cui proverò a riassumere edulcorando, prego di evitare il classico flame dai soliti utenti: - Tudor è rimasto molto, molto deluso da Chiellini. Figura ambigua come ruolo e come comportamenti, non in grado di prendersi delle responsabilità di ciò che fa e dice, che ancora deve capire cosa vuol fare nella vita, che si gira dove va il vento, e anche ritenuta (sempre da Tudor) non all'altezza di stare in una società come la nostra nonostante venga comunque tenuto fin troppo in considerazione dall'alto. Dannoso insomma. - Giuntoli prima di essere silurato aveva praticamente un accordo di persona con Arteta che ci avrebbe preso Vlahovic, e contemporaneamente aveva in mano accordi per Osimhen, Tonali (lo avrebbe preso a prezzi di saldo perché in inghilterra all'epoca si vociferava di nuovi problemi in ambito scommesse) e Szoboszlai che era in scadenza (poi ha rinnovato, se non ricordo male) e tutto era concordato con lo stesso allenatore, ma ovviamente sapendo che di li a poco sarebbe stato cacciato non ha concluso nulla e poi è stato riazzerato tutto con l'ingresso di Comolli. - Comolli di cui Tudor, da tifoso prima, si dice preoccupato perche (pensiero suo, poi chiaramente si può discutere) "di calcio non capisce niente". - Locatelli aveva le valigie in mano per l'arabia, era arrivata una buonissima offerta e sia allenatore che Giuntoli strabuzzavano gli occhi (testualmente quando gli fu comunicata la possibilita di cederli "e perche non sta gia in arabia e sta ancora qua?"). Perchè non è andato via? Perche il "buon" Chiellini si è imposto per far rifiutare l'offerta ("è italiano, e uno dei nostri leader..."). Il problema è che Locatelli per davvero si sente Iniesta ormai.
  5. 16 punti
    Scusatemi, non ce l'ho con nessuno, ma quando leggo di tifosi che, a fronte di una cifra cospicua, si libererebbero con leggerezza di Yildiz perché così ci rifacciamo il centrocampo, a me viene semplicemente il sangue agli occhi. A parte la considerazione, tutta mia e personale, che la cessione di Yildiz - a meno che non sia LUI a chiederla, cosa possibile, negli anni a venire - significherebbe alzare definitivamente bandiera bianca, e quindi PER ME sarebbe una totale idiozia, cerchiamo di fare due conti dal punto di vista meramente economico: NON è vero che cedendo Yildiz a cento milioni puoi comprare due centrocampisti da cinquanta milioni. Cedendo Yildiz a cento milioni fai una plusvalenza di cento milioni, enorme, che ti sistema il bilancio di UN anno; ma se guardiamo il quinquennio, cioè la durata contrattuale standard legata all'acquisto di un giocatore, i discorsi cambiano di brutto: attualmente Yildiz pesa a bilancio per pochi milioni; supponendo un adeguamento contrattuale a 6 milioni annui, peserebbe a bilancio per 12 milioni scarsi a stagione. Due centrocampisti da 50 milioni l'uno e con un ingaggio da cinque milioni netti, peserebbero a bilancio per 40 milioni complessivi annui; QUARANTA. E noi siamo già oggi nella necessità di abbassare ulteriormente, per quanto non sensibilmente, il monte ingaggi; figurarsi non centrando la qualificazione alla Champions. Morale della favola: una cessione programmata e decisa da NOI (e non per volontà precisa del giocatore di andarsene) di Yildiz sarebbe, per me, solamente la toppa TEMPORANEA ad un buco (per un anno, non di più), ma economicamente non ti permetterebbe nessun investimento pesante, e strategicamente rappresenterebbe una sorta di pietra tombale (nel medio periodo). Meglio che Yildiz rimanga con noi, possibilmente prolungando di un anno, e meglio costruirgli attorno una squadra decente che rappresenti per lui un appeal e per noi una speranza di tornare ad un minimo di competitività; e rinforzare il centrocampo, e gli altri reparti, liberandoci GRADUALMENTE delle zavorre e dei pesi improduttivi. E possibilmente incrementando i ricavi, come detto da Comolli, per quanto la veda prospettiva difficile.
  6. 16 punti
  7. 15 punti
    Voi pensate se avessimo avuto Conte e non Allegri quando : - Ci hanno dato la penalizzazione per plusvalenze - Nel 2015-2016 quando facemmo 12 punti nelle prime 10 giornate. Conte sarebbe scappato come un coniglio, avrebbe creato un clima da bomba a orologeria. Ringrazio Dio per avermi dato Allegri, per avermi fatto vivere ciò che ho vissuto grazie a lui. Tra Allegri e Conte non c’è paragone, da qualsiasi punto di vista.
  8. 14 punti
  9. 14 punti
    Lo hanno offeso ed ancora l offendono! Solo il nuovo tifo della Juve è capace di questo ! Non si salva nessuno. Manco Alex o chiello. Grande uomo e grande attaccamento Avrebbe meritato di giocare in altri ere con ben altri tifosi
  10. 14 punti
    Qui era criticato.....mamma mia quante * di massa ho visto qua sopra
  11. 13 punti
  12. 12 punti
    Quella corsia deve trovare un padrone. Speriamo sia la volta buona. Personalmente ero abbastanza soddisfatto di Alberto Costa, ma non ho compreso il motivo per cui è stato ceduto per prendere uno che non gioca mai.
  13. 11 punti
    Boh, a me non era sembrato malaccio in quelle rare occasioni in cui si è visto. Pensare che l’abbiamo scambiato per uno che ora in Portogallo sta facendo sfracelli, a quanto si legge.
  14. 11 punti
    In effetti una mummia in una squadra di cadaveri ci sta benissimo
  15. 11 punti
    Infatti lasciato la Juve ha fatto un carrierone...
  16. 10 punti
    Spunta un nome nuovo per il centrocampo della Juventus in vista delle prossime sessioni di mercato: come riportato da Matteo Moretto, infatti, i bianconeri potrebbero interessarsi a Marcelo Brozovic, giocatore classe 1992 della nazionale croata, in scadenza di contratto con gli arabi dell'Al Nassr. Brozovic, che non avrebbe un accordo con il club arabo per il rinnovo dal punto di vista economico, potrebbe essere ceduto da questi ultimi a gennaio a prezzo di saldo, o addirittura gratis: la Juventus segue con un certo interesse questa pista, dal momento che l'ex Inter sarebbe gradito a Spalletti, allenatore che, durante la sua parentesi in nerazzurro, ha trasformato Brozovic da trequartista a regista di centrocampo, con grandi risultati. tuttojuve.com
  17. 10 punti
    Si è inceppato l'algoritmo Io andrei su FM 24...26 ancora no, ci sono ancora troppi bug da risolvere Ricerca giocatori Cerca nel Range Centrocampista/mediano Filtri...marcatura 14 Passaggi 14 Enter..
  18. 9 punti
  19. 9 punti
  20. 9 punti
    Eh ci credo che è il club più importante! Da nessun'altra parte un modesto decadente terzino sarebbe stato accolto come carismatico giocatore e fatto persino capitano (!)... Lui stesso avrà pensato ad uno scherzo!
  21. 9 punti
    Era finito 5 anni fa, anche basta con questi giocatori effetto-nostalgia..
  22. 9 punti
    chiudete i cancelli e non fatelo uscire, anche in pantofole vale 1 milione di Locatelli
  23. 8 punti
    Se mi permettete vorrei un'attimo commentare alcune affermazioni di Comolli, fatte nella sua ultima intervista. Innanzitutto partiamo da questa: "Trascorro il 30% del mio tempo pensando alla cultura del club, perché penso che non si raggiungano risultati senza una cultura. Ho chiesto a Matuidi e Trezeguet, per citarne alcuni, quale sia il dna della Juve. Tutti rispondono nello stesso modo: "Vincere". La cultura è qualcosa di diverso, è costruita dal basso verso l'alto. Abbiamo avuto un grande meeting questa mattina per capire quale sia la nostra cultura. Ho detto a tutti "voi decidete chi siamo, io posso dare qualche linea di indirizzo, ma la cultura si decide dal basso". La cultura sono i valori del club". Personalmente, sono felice che per l'ennesima volta Comolli abbia confermato che sia un manager culture-driven. E'un discorso che non ho mai sentito fare ai suoi predecessori (Paratici, Arrivabene, Giuntoli), e filosoficamente parlando mi trova d'accordissimo. Qualche settimana fa tralatro, avevo scritto un post dove sottolineavo che i termini "cultura" e "migliorare" devono essere i termini-chiave nel linguaggio dell'ambiente bianconero per una risalita della Juve. Pero la filosofia va trasformata in realta calcistica e su questo Comolli verra valutato col tempo. Passiamo adesso pero al suo punto forte, cioe l'utilizzo dei dati, perche qui e'dove mi trova in forte disaccordo. Strategicamente parlando, dalle sue affermazioni si puo intuire secondo me, che Comolli utilizza i dati in termini descrittivi dell'evoluzione del calcio. Cioe, i dati descrivono qual'e' l'evoluzione attuale del calcio, e poi si prova a seguirla. Ed e'qui che sta il grave errore secondo me. L'evoluzione del calcio non va seguita (siccome non e' delle migliori possibili), ma i dati devono essere utilizzati per identificare le "loopholes" di tale evoluzione e poi sfruttarle a proprio favore, strategia ben diversa da quella applicata da Comolli. E faro alcuni esempi pratici per evidenziare le differenze tra le due strategie usando alcune affermazioni del francese. Cominciamo da questa: "Parlando di campo, al Tolosa vietavamo cross e tiri da lontano". Qui, Comolli ragiona sul lato descrittivo dei dati per quanto riguarda l'evoluzione del calcio moderno. Perche: - Negli ultimi 15 anni i tiri da lontano sono diminuiti in media? Assolutamente si! - Negli ultimi 15 anni i cross sono diminuiti in media? Si, per quanto riguarda i cross dal fondo, mentre per i cross in generale il discorso si complica, ma siccome non e'questo l'argomento principale e per semplificare le discussione, diciamo di si. Quindi, a livello strategico segue l'evoluzione del calcio e secondo lui la conclusione utilte e'quella di vietare azioni del genere. Mentre se si usa la strategia delle "loopholes", si arriva a conclusioni diverse. Prendiamo per esempio i tiri da lontano. La loophole puo essere evidenziata quando i tiri da lontano non vengono interpretati esclusivamente come una forma di finalizzazione, ma anche come una forma di rifinitura (ad esempio il gol di Van de Beek a Torino nella partita contro l' Ajax), il che significa che quando si valutano i loro dati si deve prendere in considerazione anche la pericolosita dell'azione conseguente al tiro (tra i 2-5 secondi dopo) o la nascita di un azione favorevole (calcio d'angolo o rigore). Passiamo adesso ai cross. Qual'e' la loophole di questa situazione di gioco? La loophole dei cross riguarda una situazione di gioco indiretta, cioe il tiro di prima su seconda azione. Ad essere precisi non l'azione di per se, ma l'opportunita che ha il calciatore di esprimere la propria creativita. La creativita rimane una delle caratteristiche principali che fanno la differenza in qualsiasi era calcistica. E i tiri di prima su seconda azione (che nella loro stramaggioranza nascono su cross, basta vedere i gol dell' Inter contro di noi in questa stagione) sono una delle poche opportunita dove il calciatore puo eseguire uno schema motorio "novel", siccome sono situazioni di gioco dove l'ambiente non e'mai uguale (velocita/traiettoria della palla, posizionamento difensori, corsa del battitore etc.). Quindi no, non si vietano situazioni di gioco dove il calciatore puo esprimere la propria creativita, e fidatevi che stanno diminuendo sempre di piu (e state attenti che dopo i cross e i tiri da fuori, sta arrivando il turno dei dribbling). Un altro esempio nasce da una sua affermazione sui giovani: "Il passo successivo è usare i dati meglio nel settore giovanile, per capire chi ce la farà, come prevenire gli infortuni o l'utilizzo eccessivo dei giocatori. Nel calcio, per esempio, storicamente si reclutano giocatori nati nella prima parte dell'anno ma i dati dicono che chi ce la fa spesso è nato nella parte finale dell'anno. È così stupido. Al Tolosa, noi per scelta reclutavamo molti giovani nati dopo il mese di agosto". Di nuovo, una frase che descrive l'evoluzione del calcio, anzi ad essere precisi con la frase "storicamente si reclutano giocatori nati nella prima parte dell'anno" Comolli fa riferimento al relative age effect (RAE) che e'un bias globale nella selezione dei giovani calciatori, presente nella maggioranza delle federazioni calcistiche. Quindi, Comolli vuole creare un criterio di selezione sostituendo un bias con il contro-bias? Questa cosa sinceramente non l'ho capita. O ad esempio, rimanedo sul tema giovani, i dati dell'evoluzione del calcio ci dicono che dal 2010 al 2025 la media dell'altezza dei calciatori selezionati e' salita da 182.2 cm a 183.0 cm, quindi si da sempre maggiore importanza alla fisicita del giocatore. Dobbiamo per forza seguire questo trend o sfruttare la loophole che ci offre? Mentre gli altri scelgono le mezzali alte di 1.90, tu cerchi i Xavi, i Pirlo etc. Mentre gli altri cercano il centravantone alto e grosso, tu cerchi i Romario, i Thomas Muller, gli Inzaghi etc. e lasciamo ai Narcisisti-Modernisti le spiegazioni auto-illusorie di come i secondi non sono adatti al loro Calcio Moderno. Concordo pero su una cosa con Comolli per quanto riguarda il lato strategico delle cose. Posto la seguente affermazione: "La relazione tra management e allenatore spesso è il grande ostacolo, il punto in cui si rompe. Serve un ponte, una persona che abbia la conoscenza dei dati e parli il linguaggio del coach. Se c'è questa persona e un allenatore è aperto, il ponte funziona. Altrimenti no". Qui, Comolli ha ragionissima, ed ha identificato la problematica principale che esiste nelle realte calcistiche odierne. Secondo me, per avere un dipartimento data science competitivo servono tre figure professionali: Data Analyst: e'quello che si occupa di manipolare e interpretare i dati. Computational Analyst: e'quello che si occupa di sviluppare i modelli e sceglieri gli algoritmi da utilizzare nei vari sotto-processi. Ad essere sinceri, questa figura e'rara nel mondo calcistico, ma secondo me e'necessaria siccome personalmente sono un advocate delle soluzioni custom, perche non ritengo che in questo periodo storico ci sono soluzioni globali (one size fits all) a livello di prodotto. Ma da come ha parlato in passato Sarri, credo che la Juve utilizzi prodotti finiti in questo caso, cosa errata secondo me. Figura Ponte: e'la figura alla quale fa riferimento Comolli. La problematica principale e'quella del "lost in translation" dal settore specifico della data science a quello pratico dello staff tecnico e allenatore. Ad esempio, una figura professionale che puo fare da ponte, secondo me puo essere un match-analyst (quindi uomo di calcio), ma con un passato in informatica e/o matematica (laurea in una delle due materie). Concludo (scusandomi coi pochi sopravissuti al mio lungo post) dicendo che filosoficamente sono d'accordo con Comolli, strategicamente pero no. Ripeto, l'evoluzione del calcio non va seguita, ma vanno sfruttate le loopholes di essa, a mio modestissimo parere.
  24. 8 punti
  25. 8 punti
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