Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Classifica Utenti


Contenuti Popolari

Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione da 21/11/2025 in tutte le aree

  1. 69 punti
    Per me stasera finisce il campionato. Ho spento a 20' dalla fine. Non ce la faccio proprio più fisicamente. Sono arrivato all'odio non più solo sportivo ma umano per quelli in campo, e ho capito che la devo smettere. Perché non posso permettermi di rovinare il weekend ai miei familiari per colpa di 11 eunuchi che usurpano una maglia col conto in banca straripante. Il calcio dovrebbe essere passione, gioia quando si vince e dolore quando inevitabilmente si perde. Per me da tempo è solo un misto angosciante di noia e rabbia. Va bene perdere anche per i prossimi 10 anni. Ma sempre con dignità, cosa che non c'è da tempo (avete presente come giocano quando cambia l'allenatore? E poi come diventano la partita seguente? Ecco, avete capito). Per ora vi saluto, compagni di tifo. Lontano dal forum continuerò ovviamente a tifare Juve, nel bello e nel cattivo tempo - come ho sempre fatto e sempre farò. Ma seguirò e simpatizzerò SOLO per chi suda la maglia, degli altri non mi frega nulla sportivamente e umanamente (che è già un piccolo progresso rispetto ad augurargli esplicitamente il male). Ci rivedremo presto, spero in tempi migliori. Che ovviamente non vuol dire quando torneremo a vincere (sarebbe da occasionali superficiali). Ma solo quando in campo e in dirigenza ci sarà di nuovo una cosa umanamente degna di essere chiamata "Juventus"
  2. 51 punti
    9 scudetti di fila, una potenza incontrastata per un decennio, con tanto di umiliazione irripetibile verso tutto e tutti. Una cosa talmente enorme da sembrare surreale, e per me lui ne è il primo artefice. Ma per tanti è tutto dimenticato… come fosse stata una cosa normalissima. Poi, alla fine, a posteriori, avrà pure sbagliato, ma con l’intento di far diventare la Juve sempre più grande. E sono certo che, se il progetto fosse riuscito, saremmo stati tutti ad osannarlo. 10 anni irripetibili nella storia… 10 anni… Quanta irriconoscenza.
  3. 36 punti
    3 vittorie in 2 mesi , questa squadra piu del settimo posto non puo fare . prenderne atto e preparare la stagione 26 27 , situazione drammatica . punto piu basso della nostra storia
  4. 29 punti
    Un concetto molto semplice: sono anni ormai che ci affanniamo per questo maledetto quarto posto, che poi nella realtà non serve a nulla visto le figure barbine che si fanno in champions. Quest’anno davvero smettiamola, meglio arrivare ottavi dietro Como e Bologna e fare un reset totale piuttosto che continuare a galleggiare nella *. Si abbia il coraggio di mandare via i vari mckennie kostic vlahovic milik Locatelli e si prendano calciatori forti di piede e di spirito. Basta tabelle calendari rinnovini poco convinti a gente molto poco seria. In questi anni si è buttato un capitale umano come Savona Alberto costa hujsen soule mbangula barrenechea per prendere gente veramente inutile come Douglas luiz openda David koopmeiners. Fermiamoci davvero questa volta senza l’ansia eh ma i 30 milioni della champions il bilancio ecc sono tutte *, abbiamo visto bene come non serve al bilancio continuare a fare schifo
  5. 28 punti
    Smettila di fissarti con cambiaso e Mckennie ,sono mediocri ,e conceicao deve giocare sempre ,tu come gli altri parlare di tecnica ma sempre gli scarponi mettete in campo
  6. 24 punti
    Finché i tifosi allo stadio non aprono una contestazione seria e prolungata questa Società non muoverà un dito. Dispiace dirlo ma il vero male siamo noi tifosi che accettiamo questo scempio convinti sempre che il meglio deve venire...ma credetemi al peggio non c'è mai fine!
  7. 19 punti
    Mi dispiace per Spalletti che è stato risucchiato in un qualcosa più grande di lui ma questo club merita di fare un tonfo di proporzioni bibliche, roba da arrivare dal 10° posto in giù, perché nonostante 3 esoneri in pochi mesi i 4° posti vari ogni anno hanno solo nascosto polvere sotto il tappeto, forse ancora non ci si rende conto dell'incapacità totale a tutti i livelli, forse, dico forse, con un tonfo clamoroso qualcuno capirà che dovrà fuggire da Torino e forse dico forse, la tifoseria inizierà a svegliarsi dal torpore. Cioè parliamo di una squadra di calcio che non sa giocare a calcio, pagati milioni e non sanno stoppare, non sanno passare, non sanno crossare, non sanno tirare, non sanno parare, ditemi che ***** sanno fare questi? Ma davvero vedo gli highlights di serie B e trovo gente più decente
  8. 18 punti
  9. 16 punti
    Mi permetto di postare questo articolo trovato per caso sul sito “Codice Bianconero” che racchiude e in parte spiega tutta la rabbia e la frustrazione che provo (proviamo?) da anni… La Juventus vive un paradosso che non si esaurisce nei torti arbitrali o nei rigori negati. Il vero nodo è il rapporto con il sistema calcistico italiano ed europeo, un sistema percepito come ostile e capace di schiacciare chi prova a ribellarsi. La società silente e il peso del sistema Il silenzio della proprietà è diventato un marchio di fabbrica. John Elkann appare distante, più preoccupato dei propri equilibri finanziari e delle indagini Consob che della battaglia sportiva. La Juventus ha subito negli ultimi anni penalizzazioni lampo e processi compressi, come nel caso plusvalenze, dove la condanna è arrivata in tempi record e con punti di penalizzazione calcolati “a tavolino” per escludere il club dalla Champions. Questa assenza di voce non è solo un problema di immagine: diventa un fattore che incide direttamente sul campo. Senza una società pronta a difendere i propri uomini, la squadra appare fragile e demotivata. Dal silenzio alla scelta strategica Ed è qui che nasce il vero dilemma: piegarsi al sistema o combatterlo. La convinzione diffusa è che, se le battaglie legali di Agnelli e Giraudo dovessero proseguire, la Juventus rischierebbe di essere distrutta. Non importa quante sentenze favorevoli possano arrivare: se non vengono fatte valere nei confronti della FIGC, il risultato sarà sempre lo stesso. A chi non si piega, il sistema lascia solo le briciole che cadono dal tavolo. Il collegamento con la giustizia sportiva è inevitabile. Antonio Giraudo, radiato dopo Calciopoli, ha riaperto la battaglia legale chiedendo al tribunale di Roma di rimettere la questione alla Corte di Giustizia Europea (CGUE), contestando l’incompatibilità della giustizia sportiva italiana con il diritto comunitario. Parallelamente, Andrea Agnelli ha portato il suo ricorso sul caso plusvalenze davanti alla CGUE. Se queste cause dovessero avere esito favorevole, potrebbero scardinare l’intero impianto della giustizia sportiva italiana. Ma proprio qui si innesta la contraddizione: la società sembra intenzionata a restare fuori dalla battaglia, lasciando ad altri il compito di combattere. Gravina, UEFA e il riavvicinamento Il silenzio della Juventus trova spiegazione anche nei rapporti con la Federazione. Gabriele Gravina, oggi vicepresidente UEFA, ha tessuto relazioni strette con Elkann per favorire il riavvicinamento del club ai vertici istituzionali. La strategia sembra chiara: non pestare i piedi, rientrare nei ranghi, sopravvivere senza conflitti. Ma questa scelta ha un prezzo altissimo: la perdita di identità. La Juventus, storicamente simbolo di forza e autonomia, appare oggi una società “inesistente”, incapace di difendere i propri colori. UEFA, Superlega e il contesto internazionale Il silenzio della Juventus non si spiega solo con i rapporti interni alla FIGC, ma si inserisce in un quadro più ampio: quello della sfida alla UEFA e del progetto Superlega. Florentino Pérez, presidente del Real Madrid, ha ribadito con forza che la Superlega non è una vittoria morale, ma uno strumento concreto per abbattere il monopolio UEFA e costruire un nuovo modello competitivo. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea, che ha riconosciuto l’illegittimità del monopolio UEFA, Pérez ha parlato di “vittoria netta” e ha annunciato che il club è pronto a chiedere risarcimenti e ad organizzare la competizione. La sua linea è chiara: non basta vincere nei tribunali, bisogna tradurre quelle vittorie in un progetto reale, capace di cambiare il calcio europeo. E qui si apre il contrasto con la Juventus. Nell’ultimo Consiglio di Amministrazione, il presidente Gianluca Ferrero ha chiarito che non ci saranno “soldini” per la Juve, non perché non spettino, ma per non irritare il potere e mantenere rapporti distesi. Una scelta che non appare come strategia, ma come resa preventiva: allisciare il pelo al sistema, tranquillizzarlo, rinunciare a rivendicare ciò che sarebbe legittimo.Il risultato è un paradosso: mentre Pérez incalza e vuole trasformare le sentenze in azione, la Juventus si limita a sopravvivere, accettando di muoversi a compartimenti stagni, facendo ciò che viene imposto e non ciò che sarebbe giusto. Non si tratta di autonomia, ma di convenienza. Dal vertice al campo: arbitraggi e motivazione Il malessere non nasce solo dai vertici. Sul campo, la Juventus subisce un insieme di condizioni che logorano: calendari sfavorevoli, direzioni arbitrali che interrompono il gioco, media ostili che innervosiscono i calciatori, assenza di fuoriclasse capaci di sopperire a questi gap. Gli episodi sono emblematici: Vlahovic bloccato da Doveri, Locatelli fermato su una rimessa veloce, insulti razzisti tollerati. In uno stadio ostile, dove per 90 minuti si urla “*”, la motivazione diventa fragile. E senza una società pronta a difendere i propri uomini, la demoralizzazione è inevitabile. Allenatori e società: un binomio inscindibile Il dibattito sugli allenatori – Spalletti meglio di Tudor, ipotesi Guardiola – si riduce a un punto: senza una società forte, nessun tecnico può incidere. La centralità della società nei risultati è evidente: la differenza tra vincere e perdere non è solo tattica, ma politica e gestionale. Dal campo alla curva: la voce dei tifosi E quando la società tace, la comunità juventina cerca di supplire. Si invoca maggiore partecipazione, più iscritti alla Fondazione, più rumore allo stadio. Si guarda con invidia alla compattezza di altre tifoserie, mentre allo Stadium prevale un pubblico borghese e rassegnato. La rabbia cova, ma manca ancora la scintilla che trasformi la protesta in azione. La Juventus non è solo una società: è la sua storia, la sua gente, la sua memoria. Conclusione: la domanda che resta aperta La Juventus vive un paradosso: società silente, tifosi divisi, squadra demotivata. Il vero nodo non è il rigore negato, ma la scelta strategica: piegarsi al sistema o combatterlo. Le battaglie legali di Agnelli e Giraudo potrebbero scardinare l’impianto della giustizia sportiva, ma la società sembra intenzionata a restare fuori, accettando solo le briciole.La Superlega poteva essere un’occasione di riscatto, ma la Juventus ha scelto di non combattere. E allora la domanda resta: rivogliamo la Juventus che onori la Sua Storia e la propria Dignità, la Juventus antesignana e visionaria, autonoma e combattiva, capace di sfidare i poteri e di dettare il futuro del calcio, oppure ci accontentiamo di una Juventus integrata nel sistema, buona e silente e ciononostante, in Italia ed in Europa, costantemente bistrattata, ridotta a comprimaria e mai protagonista?
  10. 16 punti
    Antonio Conte Unico nome per ripartire a Giugno
  11. 16 punti
    Che brutta fine. Un grande Presidente e un visionario che alla fine, un po’ per causa sua e un po’ perché ha sfidato poteri davvero forti, è stato spazzato via. La cosa spiacevole è che con lui la Juve era in una posizione privilegiata con l’appoggio di Uefa ed Eca della quale era il Presidente. Fino al patatrak. Fu coraggioso, ma lo tsunami che gli si riversò addosso fu devastante. Lui e la Juve sono stati gli unici a pagare. In ogni caso non finirò mai di ringraziarlo.
  12. 15 punti
    Il reset totale è assolutamente inevitabile ma lo si può fare anche andando in Champions con qualche soldo in più..
  13. 14 punti
  14. 14 punti
  15. 14 punti
  16. 13 punti
  17. 12 punti
    Non capisco. Ci fermiamo e cosa dovrebbe succedere? Che Elkan diventa l’avvocato Agnelli? Che Comolli usi il cervello invece dell’algoritmo? Ferrero il nuovo Boniperti? Se sei contornato di burattini non è che arriva la fatina azzurra e li trasforma in essersi umani. Fintanto che resta questa proprietà questa sarà la Juve, una squadra votata al nulla, anzi meglio, votata ad essere l’Inter di Moratti dei poveri!
  18. 12 punti
    Quando si capirà che abbiamo una rosa orribile e mal costruita dal portiere in sù sarà troppo tardi.
  19. 12 punti
    1- Dovresti ringraziare ogni giorno della tua vita per avere visto Cristiano Ronaldo con la maglia della Juve. 2- Fossi stato tu presidente della Juventus immagino che nel 2018 avresti avuto la sfera di cristallo e saputo dell arrivo del Covid. Chapeau 3- Higuain è stato un acquisto sensato, se pensi il contrario, gustati pure Openda e David. Marotta ha fatto vincere la Juventus con le stesse percentuali che vanno date ad Agnelli, a Paratici e a Nedved e ad Allegri. L’Inter ha iniziato a vincere nel momento in cui la Juventus ha iniziato a comprare i Kulusevski, i Mckennie, gli Zakaria. Marotta non c’entra assolutamente nulla. Marotta è quello che su 5 scudetti che l’Inter avrebbe dovuto vincere ne ha portati a casa 2. Oppure se Marotta vince è merito suo ma se perde è colpa degli altri ? Marotta se non fosse all’ Inter, sarebbe squalificato per 15 anni dal calcio. Ma voi continuate pure a raccontare le vostre favole
  20. 11 punti
    20 punti in 12 partite media di 1,66 proiezione 63 punti Proiezione di classifica con 63 punti di media 7 posto questo dice la matematica Perfettamente in linea con quanto si vede sul campo per una volta
  21. 11 punti
  22. 11 punti
    Comunque, sinceramente, da una società che parte con Tudor; che non sistema un reparto che si è dimostrato, negli anni, inadeguato; che non compra i backup di due giocatori che hanno fatto un crociato un anno fa; che scambia un giocatore che stava iniziando a carburare per uno che, a 25 anni, non si è dimostrato né carne né pesce; che prende due punte, avendo già Vlahovic in rosa; che non prende il sostituto di Yildiz; che prende Zhegrova rotto quando, gli allenatori, considerano Chico uno da partita in corso; che vi aspettavate? Avevo buone aspettative quest’anno, ma siamo diventati come gli interisti chiacchieroni. Sogniamo solo sotto l’ombrellone.
  23. 11 punti
  24. 11 punti
    caro spalletti, sono uno di quelli che voleva che venissi e che vuole che rinnovi ma, anche oggi, pochi giocatori offensivi in campo, qualità nulla, cambi discutibili. cosa pensavi che potessero creare quelli scesi in campo per 70 minuti? anche tu sei venuto a torino con paura, non vuoi toccare le certezze di questa squadra, come se sta gente avesse delle certezze. Sei stato chiamato per cambiare tutto, per stravolgere la mentalità di fancazzisti di questa rosa. o torni quello che sei sempre stato per 30 anni della tua carriera oppure puoi andare anche tu.
  25. 11 punti
    Quando parla Spalletti è come assistere ad una lezione filosofica 😅 e per di più mi trovo sempre d'accordo con quello che dice. Non rinnega niente, ma con orgoglio afferma di essere l'allenatore della Juve. Lo ammiravo a Napoli, e sinceramente spero che fili tutto liscio affinché resti il prossimo anno e quello successivo ancora. Per me con lui si può rifare la vera Juve.
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.