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sergio

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Tutti i contenuti di sergio

  1. Me la ricordo bene. Non so che pagherei per rivivere una serata come quella...
  2. Boh, mi sa che io sono l'unico a non apprezzare Murakami, ho letto due libri e non mi sono piaciuti, uno in modo particolare. Per caso qualcuno di voi condivide le proprie biblioteche e le opinioni sui libri sul social network anobii?
  3. Che bel ricordo quella serata. Quanto mi piacerebbe rivivere un trionfo del genere...
  4. Ce l'avevo in attesa da anni, ma alla fine ho iniziato a leggere "Trainspotting" di Irvine Welsh.
  5. * miseria. Se esiste qualcosa dopo, spero che sia lì a seguire il forum e in attesa di vedere la partita di oggi. Condoglianze ai famigliari.
  6. Io sto leggendo "Dissipatio H.G." di Guido Morselli.
  7. Sto provando una lettura decisamente impegnativa, "L'idiota" di Dostoevskj, del quale però ho già apprezzato altre opere.
  8. Sto terminando, e un po' mi dispiace, un'esperienza durata anni con la lettura di tutti i volumi delle "Novelle per un anno" di Pirandello. Sono infine arrivato all'Appendice, mi mancano poche pagine e... beh, Pirandello è davvero gigantesco, il più grande autore italiano. Davvero un peccato che non avrò più nuove novelle da scoprire.
  9. Dopo vent'anni ho letto finalmente "Il giocattolo rabbioso" di Roberto Arlt, un romanzo argentino che il professore di letteratura ispanoamericana citava puntualmente nelle sue lezioni. Però non era testo d'esame, perciò... Insomma, non l'avevo letto. Però la curiosità mi era rimasta, dopo appena vent'anni l'ho soddisfatta. In effetti è davvero un capolavoro, il professore aveva ragione.
  10. Riconosco che è più adatto alle canzoni heavy metal che alla poesia Per dire, il ritornello di una canzone dei Rammstein ispirato proprio a una poesia di Goethe suona tipo "Rrosenrrot o Rrosenrrot tifer vassl sint nikt shtill!" che imprime molta più drammaticità alla canzone di quanto potrebbe mai sperare di dare un "Rosella o Rosella le acque profonde non sono mai quiete"...
  11. Sì, ma il tedesco ha sonorità diverse rispetto all'italiano e viceversa, tanto per stare nell'esempio che facevo io. Neppure un poeta, traducendo un collega di un'altra lingua, può restituire questo aspetto.
  12. Più che altro, si perde la musicalità dell'originale. Un poeta sceglie una parola piuttosto che un'altra anche per le sue sonorità. Cambiando lingua (specialmente se si tratta di lingue assai diverse) questo aspetto va perduto. Un tedesco non può percepire la musicalità di un sonetto di Petrarca leggendolo tradotto nella sua lingua, e d'altronde anche noi italiani non potremo mai capire sino in fondo le poesie di Goethe se le leggiamo in una traduzione nel nosto idioma.
  13. sergio

    Libri su Calciopoli

    Io aggiungerei "Mandiamo la Juve in B - Calciopoli o farsopoli?" di Antonello Oggiano, scritto nei primi mesi dopo il disastro e quindi non aggiornato con le ultime evoluzioni ma ma molto attento nel far notare il ruolo predominante dei mass-media, il loro modo di riportare le informazioni falsate o comunque con un diverso grado di enfasi, le decisioni contraddittorie della figc e l'atteggiamento suicida dei proprietari della Juve.
  14. Ora sto leggendo "Winesburg, Ohio" (I racconti dell'Ohio) di Sherwood Anderson.
  15. Un grande. Credo che le lacrime siano per il rimpianto di non aver potuto allenare la Juve quando ne ebbe la possibilità. In una vecchia intervista rivelò (mi sembra di ricordare i fatti così come li racconto, ma potrei sbagliare in qualche dettaglio) che la Juve lo aveva cercato nel 2006, lui prese tempo perché Guido Rossi gli aveva detto che l'under 21 aveva ancora bisogno di lui. Allora la Juve chiamò Deschamps, ma poi la FIGC gli diede il benservito e lui si trovò senza panchina e con il rimpianto di aver perso la possibilità di allenare la Juve, sia pure in B.
  16. Infine sto leggendo un classico italiano che mi mancava, "I Malavoglia". Anche se fa riferimento a una società di oltre un secolo fa, già si vede in pieno l'Italia di oggi.
  17. Io invece alla fine ho deciso di affrontare una lettura complessa come "L'ultima tentazione", il romanzo "blasfemo" di Nikos Kazantzakis dal quale Scorsese trasse il film che causò mille polemiche.
  18. L'ho letto, mi è piaciuto. É un romanzo psicologico con venature noir ben riuscito, ovviamente lo stile è da XIX secolo (d'altronde quella è l'epoca in cui visse Zola).
  19. Ma il divieto è valido anche per i topic coi live delle partite? Perché allora è preferibile che non mi connetto in quel genere di occasioni
  20. Quest'uscita del "perdonare" è proprio una gaffe. Se Agnelli è d'accordo con noi tifosi "vecchi e rancorosi" che non è stato commesso alcun reato, di cosa bisogna perdonare Moggi? Se parla di perdono, ciò implica una colpa. Uscita a vuoto del presidente e pessima giocata mediatica.
  21. Mamma mia che schifo di gente. Io trovo profondamente ingiusto che giovani capaci e volenterosi siano costretti a fare lavoretti di m... per 600 euro al mese mentre quegli ammassi di melma di liguori, giordano e pardo siano in televisione con lauti stipendi... Proprio vero che in italia fa strada solo chi sale sul carro giusto e chi lecca le chiappe giuste. Pavel lì in mezzo sembra un alieno.
  22. Esatto. Un giornalista degno di questo nome avrebbe dovuto chiedergli: cosa sarebbe il 'sistema Italia'? La figc per caso, quella che ha spedito la Juve in B con due scudetti in meno per assecondare il sentimento popolare e ora si dichiara 'incompetente' per l'eventuale revoca del tavolino d'oro all'inter? Oppure la lega calcio, quella che ha escluso i rappresentanti juventini dal consiglio e vota sistematicamente contro le sue proposte? Oppure il comune di Torino, che per aiutare la Juve a costruire lo stadio ha fatto passare dieci anni prima di stipulare la convenzione (iniziata ai tempi di Giraudo, quindi non proprio l'altro ieri). E quali aiuti ha avuto la Juve per lo stadio, visto che lo ha pagato di tasca sua? Queste erano le domande da fare, ma il problema è che quelle accuse ambigue piacciono a tutti, anche in studio, perchè gli permettono di fare la cosa che sanno fare meglio: chiacchierare a vanvera, alimentare polemiche, e non dover mai rendere conto di dati concreti (inesistenti) per sostenere i discorsi (penosi) che si fanno con lo stesso stile di due qualunquisti analfabeti al bar.
  23. Figurati, grazie a te :-)

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