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Bismarck

Baseball su VS

Post in rilievo

le Italian Baseball Series alle partite decisive

 

A San Marino si parte dal 3-2 della Danesi Nettuno, che quindi questa sera ha il primo match point. Se lo giocherà senza Rosario e Richetti, ma il manager Bagialemani è certo: "Vi sorprenderemo ancora". La T&A si affida alla sicurezza Da Silva.

 

Le Italian Baseball Series sono giunte al week end decisivo. Tra venerdì 9 e sabato 10 settembre allo stadio di Serravalle nella Repubblica di San Marino si decide quale sarà la squadra Campione d'Italia 2011.

 

La Danesi Nettuno parte dal vantaggio di 3-2 nella serie, quindi ha a disposizione venerdì sera il primo match point. Si presenta però senza Richetti, che sarebbe stato il lanciatore partente, e Rosario, l'interbase titolare.

"Vorremmo sorprendere ancora tutti" afferma il manager Ruggero Bagialemani "Arrivare per la terza volta a gara 7 (come nel 2007 e 2008, n.d.r.), sarebbe duro".

Bagialemani si riserva di prendere una decisione sulla sostituzione dei 2 assenti solo poco prima di scendere in campo. Per il ruolo di interbase sono in ballottaggio Renato Imperiali, uscito malconcio dalle 3 partite di Nettuno, e il giovane (classe 1994) Mattia Mercuri.

"Mercuri è molto giovane, ma l'ho visto motivato" spiega Bagialemani.

Il tecnico non dà nemmeno per scontato che sarà Masin ad iniziare la partita in pedana e tiene in caldo l'alternativa Pezzullo.

Per il resto, la formazione sarà quella di gara 5, con Camilo in prima e Sanna designato. A gara 7, come detto, Bagialemani non vuole pensare. Ma se ci si arriverà, appare ovvio che la palla andrà a Wilson.

 

Ha meno dubbi Doriano Bindi, il manager della T&A San Marino. Il suo lanciatore partente sarà Tiago Da Silva e in campo andrà la formazione tipo.

Bindi diffida comunque del Nettuno rimaneggiato e dell'idea che gara 6 sia solo una formalità: "Senza Richetti e Rosario perdono qualcosa, ma noi non pensiamo a quello. Pensiamo ad andare in campo e dare il 100%".

Temi la forza del tifo nettunese, che sabato certamente vi ha condizionati? "Io non credo che il pubblico sia così determinante. Se no, avremmo perso anche giovedì e venerdì. Il problema è che sul 7-0, un risultato che si vede che non porta bene (il riferimento è allo stesso vantaggio di gara 1, n.d.r.), i rilievi non sono mai entrati in partita".

 

Il programma

 

Gara 6 ore 21 di venerdì 9/9 T&A San Marino-Danesi Nettuno (arbitri: Leone, Giachi, Leanza, Bastianello-diretta Rai Sport Uno dalle 21.45)

Gara 7 (se necessaria) ore 21 di sabato 10 settembre T&A San Marino-Danesi Nettuno (lanciatori stranieri-arbitri non ancora designati-diretta Rai Sport Uno dalle 21.45)

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Apriamo ora una finestra veloce sul Campionato USA di Major League Baseball.

 

Giunti in prossimità dei Play Off le situazioni sono così delineate alla data odierna:

American League - East - qui gli Yankees di New York sono avanti con 87 partite vinte sulle 142 totali disputate (142 avete letto bene, praticamente il baseball USA gioca quasi tutti i giorni, e tra incontri di lega, interlega, intergironi e serie varie ogni squadra disputa 162 partite di stagione regolare, esclusi quindi i Play Off per i team fortunati a disputarli), seguiti dai tradizionali rivali dei Boston Red Sox con 85 gare vinte.

Nell'American Central i Detroit Tigers sono nettamente avanti con 81 vittorie seguiti dai Chicago White Sox staccati a 72 gare vinte.

Nell'American West invece conducono i Texas Rangers, finalisti lo scorso anno contro i San Francisco Giants, con 81 gare vinte anche loro seguiti dai Los Angeles Angels a 78.

Passando alla National League, la East è condotta con ampio margine dai regolarissimi Philadelphia Phillies con 92 gare vinte e 48 perse (nessuno a questo punto della Regular Season ne ha vinte così tante). Staccati al secondo posto gli Atlanta Braves con 84 vittorie.

Nella national Central i Milwaukee Brewers sono avanti con 85 vittorie seguiti dai St. Louis Cardinals a 76.

Nella National West, e finiamo, conducono gli Arizona Diamond Backs con 83 vittorie e 61 sconfitte. Al secondo posto i San Francisco Giants detentori del titolo World Series con 70 gare vinte.

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Una T&A praticamente perfetta piega la Danesi e conquista lo scudetto 2011

 

Gara7 s'incanala ben presto nella direzione del Titano. Un secondo inning da 5 punti segna una partita nella quale il cuore nettunese non è stato sufficiente contro le bordate e la classe dell'attacco sammarinese.

 

da San Marino, Marco Landi

 

Dura poco più di 1 inning, nella decisiva gara7, la speranza della Danesi Nettuno di potere cucire sulle casacche lo scudetto per la diciottesima volta. Un secondo inning da 5 punti della T&A San Marino contro i lanci di Remigio Leal, scava un solco che si rivela impossibile da colmare per la giovane formazione laziale. La corazzata del Titano si affida ai lanci di Vicente Bonilla e del suo rilievo Cubillan, supera qualche timore d'inizio partita, poi scioglie tutta la potenza del suo attacco e con la classe di tutti i suoi campioni conquista, alla fine agevolmente, con un perentorio 10-1, il secondo titolo tricolore della sua storia.

 

Nettuno affronta la partita con una disciplina impressionante nel box, che costa a Bonilla la bellezza di 30 lanci nel primo inning ma, soprattutto, frutta ai tirrenici il primo punto della gara, ad opera di un Ennio Retrosi (3 su 4 alla fine) da manuale, che tocca un singolo dopo un lungo duello con il lanciatore avversario, guadagna la seconda sulla palla in diamante di Camilo, ruba alla grande la terza base e pesta il piatto con il singolo a sinistra di Kelly Ramos.

 

Nella parte bassa della ripresa, Leal può contare su di un Caradonna ispiratissimo, che vola letteralmente a intercettare la linea di Granato e si occupa della battuta di Ramos per il terzo out, dopo il K di Pantaleoni, con assistenza di Ramos, e la base di Vasquez.

 

È ancora l'attacco laziale, invece, a premere con insistenza: una fucilata da inginocchiato di Albanese, che coglie rubando in seconda Renato Imperiali con la ‘collaborazione straordinaria' di Tony Granato, si rivela determinante per la T&A per uscire senza danni da una ripresa in cui Nettuno arriva a riempire le basi con 2 singoli, una base ball e un errore di Vasquez sulla battuta di Ambrosino; la squadra più esperta in campo, sembrava a questo punto preda della pressione del momento.

 

Alla succulenta occasione persa, però, risponde inesorabilmente un San Marino che ritrova tutta la potenza del suo lineup: con Chapelli in base, Carlos Duran picchia una palla che Sparagna può solo guardare sparire nella notte oltre la recinzione, per il pareggio e sorpasso 2-1 dei padroni di casa, ma il calvario di Leal non è concluso, perché Francesco Imperiali batte un doppio contro la recinzione del centrocampo e Albanese lo porta in terza, pronto a segnare sul singolo di Granato; Giovanni Pantaleoni scaraventa a sua volta il primo lancio del partente nettunese fuori dal terreno di gioco, per il 5-1, costringendo Claudio Scerrato a chiamare sul monte José Escalona.

 

L'impatto del big inning sammarinese è evidentissimo: Bonilla esce dal terzo inning con 7 lanci, mentre i suoi compagni riempiono i cuscini con 2 singoli a seguire di Chapelli e Duran e la base ad Avagnina, seguiti dal secondo doppio al centro della serata di Francesco Imperiali, che porta il 7-1 e la sostituzione di Escalona con Fernando Gutierrez.

 

Il motore dei titani gira a questo punto a pieno regime, con Granato a regalare qualche altra perla difensiva delle sue, come la presa in tuffo, spalle al piatto, del quinto, che sottrae letteralmente una valida a Enzo Sanna, ma soprattutto con un attacco il quale, dopo un quarto inning di pausa, riprende a macinare implacabilmente punti: sono 3 nell'inning, grazie al doppio inaugurale di Duran, e la sequenza di singolo-doppio-singolo di Francesco Imperiali, Simone Albanese e Granato, per il 10-1.

 

Dal sesto, c'è Kris Wilson sul monte per la Danesi, mentre Bonilla termina la sua ottima prova dopo 7 riprese complete, con 1 solo punto subito in virtù di 7 valide, 2 basi ball e 6 strikeout, sostituito da Darwin Cubillan, ma non succede più nulla che possa impensierire i padroni di casa.

 

Sono 12 le valide di San Marino, alla fine, in una prova corale impressionante, in cui brillano il 3 su 4 di Carlos Duran e Francesco Imperiali, e che porta il tricolore nell'Antica Terra della Libertà.

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La prima valida di Alex Liddi in mAJOR lEAGUE bASEBALL è un doppio all'esterno sinistro

 

Il terza base di Sanremo è poi stato spinto a punto da Ichiro Suzuki

 

Venerdì 9 settembre è una data storica per il baseball italiano: Alex Liddi ha ottenuto la prima battuta valida in Major League.

 

A Seattle correva la quarta ripresa della partita tra Mariners e Kansas City Royals quando Liddi (nono nell'ordine di battuta e terza base titolare) ha colpito un doppio a sinistra sul partente dei Royals Francis. Liddi ha poi segnato sul singolo di Ichiro Suzuki. I Mariners hanno vinto la partita 7-3 e Liddi ha chiuso a 1 su 4.

 

"Questa valida è importante e mi toglie un sacco di pressione" ha detto Alex Liddi a fine partita "Ora sono più calmo e mi diverto di più".

L'hai battuta davanti ai tuoi genitori: "E' bello averlo fatto a Seattle e davanti a mio padre e mia madre".

Che accoglienza hai avuto nel dug out: "Splendida. Sono molto contento di vedere che tutti sono contenti per me".

Cosa farai della palla? "La metterò in una teca".

Ma sei sicuro che ti abbiano dato quella vera? "Han provato a darmene una falsa, con Alex scritto con il 'cs' finale anzichè la 'x'...."

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11 settembre 2011 – Il Nettuno si sveglia sul più bello dal sogno vissuto per un’intera stagione.

 

Sul diamante di Serravalle il nove nettunese, sorretto e incoraggiato da oltre 500 tifosi giunti con ogni mezzo, esemplari nel comportamento, come i supporters del San Marino, a dispetto delle esagerate misure di sicurezze messe in campo dalla Repubblica di San Marino. Come nel 2008, anche quest’anno, non sono bastate sei gare per decidere un vincitore. Un serie di finale che ha regalato a tutti gli spettatori italiani mille e più emozioni. Rimonte al limite dell’immaginabile, giocate di alto spessore tecnico ed un tifo unico nel baseball italiano. Il cuore e la grinta proverbiale del Nettuno, però, nelle decisive ultime due partite a San Marino non è bastata per piegare la forza dei “Titano Bombers”. Il San Marino si è reso autore di una prova potente in gara7 che non ha lasciato spazio alla rimonta nettunese ipotecando già nelle prime riprese il titolo. Dopo il vantaggio nettunese al primo attacco con le valide di Retrosi e Ramos, il San Marino risponde subito al secondo inning ribaltando la situazione con l’homerun dell’ex Carlos Duran, autore di una grande serata con 3 su 4 con un fuoricampo e un doppio. Il secondo attacco porta in dote al San Marino anche il 5-1 con il singolo di Granato e l’homerun di Pantaleoni da due punti. Due punti al terzo, grazie al doppio del nettunese Francesco Imperiali a basi cariche, e tre punti al sesto (doppio di Duran e singolo di Imperiali, triplo di Albanese e singolo di Granato) chiudono definitamente il discorso scudetto con il San Marino che, vincendo 10-1, si cuce sul petto il secondo scudetto della sua storia, a tre anni di distanza dal primo, strappato ancora una volta al Nettuno, ancora una volta a gara7.

 

Ha vinto la squadra più forte. Una squadra imbottita di campioni. Sul monte fuoriclasse come Tiago Da Silva e Henry Bonilla. Nel box un lineup con nove battitori di potenza. Nessun turno debole o “parte bassa” per il nove di Bindi, capace di risolvere le partite in qualsiasi momento, e con qualsiasi uomo. In questa gara 7, per esempio, in tredici turni di battuta il quarto, quinto e sesto del lineup hanno battuto appena due valide a fronte delle 12 totali, con Vasquez addirittura a zero valide. La favorita assoluta sin da febbraio.

 

Il Nettuno, invece, si è guadagnata il suo posto nell’olimpo del baseball italiano sudando e faticando. Una squadra imbottita di giovani e quasi tutti nettunesi. Una formazione costruita senza le potenzialità economiche di San Marino e Rimini, ma con un cuore immenso. Una squadra capace di far sognare e di far emozionare. Ha conquistato la sua gente partita dopo partita, dimostrando che nel baseball, e nello sport in generale, non basta avere “i giocatori migliori” per essere “la squadra migliore”. Una formazione fatta ad immagine e somiglianza del suo manager Ruggero Bagialemani. Tutto carattere e grinta. Una squadra che non molla mai. Che ha vinto gare impossibili e che si è rialzata dopo sconfitte pesantissime e che si è guadagnata lottando con le unghie e con i denti, e dando sempre spettacolo, prima un post ai playoff superando la corazzata Rimini, poi la possibilità di giocare per il titolo battendo i Campioni d’Italia del Parma e i Campioni d’Europa del Bologna, e infine ha spaventato una delle squadre più forte degli ultimi dieci anni di baseball italiano, il San Marino, rimontando passivi di sette punti per due volte, e vincendo gara 2 di finale annichilendo addirittura i “Titano Bombers”. Ragazzi giovani, determinati e innamorati di quella maglia. Il pubblico li ha amati per questo e li ha sospinti fino alla fine in questa lunga ed appassionante corsa. Solo grazie allora ragazzi. Grazie per averci fatto sognare, per averci reso orgogliosi di essere nettunesi, per averci fatto arrabbiare, gioire, piangere, cantare ed urlare, grazie di averci fatto innamorare di nuovo di questo sport fantastico, a noi e all’Italia intera.

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Complimenti al San Marino .ok

 

Tanti miei amici ed amiche di ritorno dalla

trasferta mi dicono di un San Marino forte ed esperto.....

 

 

Tu che metti il -1 mi spieghi almeno il motivo?...(se hai le palle ovviamente)

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Il San Marino è in pratica l'Inter della Italian Baseball Leage. Molti stranieri e anche fortissimi, soprattutto nel box di battuta, dove hanno alcuni elementi davvero devastanti, uno su tutti Jairo Ramos Gizzi, che oltre ai fuori campo, difficilmente quando va in battuta non realizza almeno una valida da una base o più.

Ma il Nettuno in prospettiva ha il futuro davanti, perchè la squadra è giovanissima, vedi Paolino Ambrosino, Ennio Retrosi, Mirco Caradonna, Enzo Sanna oltre ad avere altri elementi di sicuro valore come Peppe Mazzanti, terza base oltre che del Nettuno anche della nazionale azzurra, e vedrai che già il prossimo anno sarà tra le favorite per il titolo.

In più gli atleti che ho citato non già sono italiani, ma di Nettuno e la spinta che ricevono quando scendono in campo è impagabile. Ovvio ci sono anche altri esempi nati nella cittadina tirrenia, come il lanciatore Massimiliano Masin, che proprio in gara 5 con una prestazione assoluta ha portato la squadra alla rimonta con il San marino avanti per 7 a 0.

Certo non mancano anche qui alcuni importanti giocatori stranieri, vedi i dominicani Kelly Ramos (ricevitore), Rosario Olmo (interbase), Juan Camilo (esterno), oppure i lanciatori italo-venezuelani Josè Escalona e Carlos Pezzullo.

Detto ciò il Nettuno ha già da oggi la possibilità di consolarsi, giocando la finalissima di Coppa Italia contro la Unipol Bologna, al meglio delle due partite, tutte da giocare in casa, quale diritto acquisito della squadra vice Campione d'Italia.

Si giocherà questa sera, domani, e in caso di serie in pareggio, giovedì 15 settembre.

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Danesi Nettuno e Unipol Bologna si contendono al "Borghese" l'ultimo trofeo IBL, la Coppa Italia

 

Le due rivali hanno ottimi motivi per cercare di cucire la coccarda sulla maglia della prossima stagione. Il pubblico avrà ingresso gratuito e questo renderà ancora più bella la festa. Escalona e Cillo i partenti in gara 1, mercoledì pomeriggio tocca a Richetti e Betto

 

Inizia martedì sera, allo "Steno Borghese" di Nettuno, l'ultimo atto della stagione italiana di baseball, con l‘assegnazione della Coppa Italia IBL, tra i locali della Danesi e l'Unipol Bologna. Entrambe le formazioni hanno già in tasca il biglietto d'ingresso per il girone eliminatorio del campionato europeo per club 2012, ma hanno validi motivi per mettere in bacheca il prestigioso trofeo.

 

I laziali di Ruggero Bagialemani, che hanno vinto tre volte la Coppa Italia (1970, 1995 e 1998), vogliono chiudere in bellezza un'annata andata sicuramente oltre le previsioni, con lo scudetto sfuggito per la terza volta alla settima partita, dopo un duello appassionante con il San Marino.

 

La formazione emiliana guidata da Marco Nanni, che ha centrato per il quarto anno consecutivo la qualificazione al torneo continentale, vuole conservare la coccarda sulla maglia e mettere in bacheca un trofeo già conquistato 6 volte (1973, 1997, 2003, 2005, 2008 e 2010).

 

La Danesi avrà dalla sua il vantaggio del pubblico, che anche nelle Italian Baseball Series ha gremito lo "Steno Borghese", arrivando a 6.500 unità (circa 18.500 nelle tre sfide casalinghe). La Danesi Nettuno Baseball Club ha tra l'altro riservato una straordinaria promozione per i fantastici tifosi che sono stati vicini alla squadra per tutta questa stagione, decidendo di aprire le porte gratuitamente a chiunque vorrà assistere alla gara.

 

E' il modo che la società ha scelto per dire grazie al caloroso pubblico che ha sostenuto la formazione tirrenica in questa entusiasmante stagione.

 

Per l'Unipol questa finale è l'ultimo test prima della Final Four di European Cup, che si svolgerà il 21 e 22 settembre a Brno (Rep. Ceca) ed in cui i bolognesi partono con il ruolo di campioni in carica.

 

Per tenere in condizione la squadra, Nanni ha tra l'altro spedito in IBL 2 Castellitto, Infante, Santaniello e Clemente, per dare una mano alla Fortitudo Castenaso, battuto alla bella dal Rimini Riccione. Per questa trasferta non sono disponibili Sabbatani (problemi di lavoro), Castellitto e Barbaresi (tenuti precauzionalmente a casa per un piccolo infortunio); aggregati invece i lanciatori Geri, Bassi, Volodin, Anselmi, oltre a Bassani.

 

Sul monte di lancio anche per la serie finale di Coppa Italia potranno essere utilizzati lanciatori comunitari e italiani. Nettuno, che deve fare ancora a meno di Cruz, si affida ad Escalona per il confronto di martedì sera, mentre mercoledì toccherà a Richetti, dopo aver scontato i tre turni di squalifica. Bologna propone invece Cillo e Betto. Libera la scelta del lanciatore per l'eventuale bella.

 

Finale Coppa Italia IBL: martedì 13 ore 21 Danesi Nettuno-Unipol Bologna, mercoledì 14 ore 16 Unipol-Danesi. Eventuale gara 3 ore 21.

 

L'albo d'oro degli ultimi anni: 2000 Ceci Parma, 2001-2002 Semenzato Rimini, 2003-2005 Italeri Bologna, 2004 Prink Grosseto, 2006-2009 T&A San Marino, 2008-2010 Unipol Bologna

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Alla Danesi Nettuno la prima della serie di finale della 'Coppa Italia' IBL

 

Escalona lancia la gara completa contro una Unipol Bologna che arriva per la prima volta in terza al nono inning. Caradonna il migliore dei padroni di casa con 3 punti battuti a casa. Gara 2 è in programma alle 16 di oggi, mercoledì 14 settembre.

 

da Nettuno, Riccardo Schiroli

 

La Danesi Nettuno vince (4-2) la prima partita della serie di finale della Coppa Italia IBL contro una Unipol Bologna fallosa in difesa e piuttosto in difficoltà in battuta contro un ottimo Escalona, che aggredisce la parte interna della zona dello strike per andare in vantaggio e mette poi fuori tempo gli avversari con i lanci off speed. L'italo venezuelano lancia la partita completa (7 valide e 8 strike out). Per i laziali giganteggia in attacco Mirco Caradonna, che chiude con 3 punti battuti a casa.

 

Lo "Steno Borghese" non presenta certo lo stesso ambiente delle Italian Baseball Series, ma sugli spalti (complice l'ingresso gratuito offerto dalla società ospitante) c'è un discreto pubblico.

Le formazioni sono figlie del regolamento, che per la Coppa Italia esclude gli extra comunitari, e di qualche infortunio.

 

La Fortitudo Bologna ha Fornasari all'esterno centro, Malengo a destra e Sartori in prima. Cillo è il partente e D'Amico il designato. Il Nettuno risponde con Escalona in pedana e Sparagna a ricevere i suoi lanci. Sanna (designato) è il terzo in battuta, Caradonna si sposta all'esterno destro e il diamante, a parte Peppe Mazzanti in terza, è inedito: Grimaudo in prima, Renato Imperiali in seconda e Mercuri interbase.

 

Al secondo la Danesi passa in vantaggio. Con un out, le basi si riempiono grazie a 3 singoli consecutivi di Sparagna, Grimaudo e Mercuri. Sul primo lancio, Cillo colpisce Ambrosino per l'1-0 e la successiva rimbalzante di Caradonna scavalca in altezza Mazzuca e vale altri 2 punti. Con corridori in seconda e terza a causa di un rilancio errato di Ermini, un altro errore di Cillo (che per controllare il corridore in terza perde il controllo del comodo comebacker verso il monte di Retrosi), il Nettuno riempie ancora le basi, ma il pop di Retrosi e la radente verso la terza di Peppe Mazzanti permettono alla difesa ospite di ottenere gli out che chiudono l'attacco.

 

Al quarto Nettuno allunga. Sempre con un out, Ambrosino riceve 4 ball e avanza fino in terza quando Cillo sbaglia (terzo errore bolognese della serata) il tiro del tentativo di pick off in prima. La lunga volata di Caradonna scavalca Ermini ed esce dopo un rimbalzo, consentendo ad Ambrosino di segnare tranquillamente. Caradonna si ferma momentaneamente in seconda, poi sul terzo lancio di Cillo verso Sanna ruba la terza. Non riesce però ad andare oltre.

Per i primi due terzi di gara la Fortitudo Bologna riesce ad arrivare in seconda solo 2 volte: al terzo grazie a 2 basi ball e al quarto grazie ai singoli interni di Angrisano e Malengo.

 

Al settimo l'Unipol sostituisce il partente Cillo con Geri (classe 1985, quest'anno 14 apparizioni in Seconda Divisione, 5 da partente e 4 vittorie, con 41 riprese lanciate).

All'ottavo Mazzuca risponde con un gran fuoricampo a destra al pubblico, che lo ha nel mirino dalla gara del girone di semifinale del 10 agosto e lo becca sistematicamente. E' il primo punto bolognese.

Al cambio campo sul monte sale Pugliese.

 

Sartori apre il nono con un singolo a sinistra. Dopo le eliminazioni al volo di Fornasari e D'Amico, Sartori ruba la seconda. Un errore di Mercuri sulla battuta di Santaniello, che arriva in prima in tuffo, porta Sartori in terza e invita il manager del Nettuno Bagialemani a visitare Escalona. Alla ripresa del gioco, un lancio pazzo permette all'Unipol di segnare il secondo punto. La partita si chiude con la battuta di Ermini su Grimaudo, che pesta il cuscino di prima e dà il successo alla Danesi.

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La Danesi Nettuno vince la Coppa Italia IBL

 

Gara 2 della serie di finale è emozionante. I laziali vincono con il minimo scarto (5-4) e Bologna finisce con in seconda base il punto del potenziale pareggio. Masin firma la vittoria numero 121 della carriera, Richetti una faticosa salvezza

 

da Nettuno, Riccardo Schiroli

 

La Danesi Nettuno vince la Coppa Italia 2011 battendo (5-4) l'Unipol Bologna al termine di una seconda partita di finale emozionante. Massimiliano Masin firma il trofeo con la vittoria numero 121 della carriera, Carlo Richetti contribuisce con una salvezza faticosa, visto che al nono Bologna aveva in seconda il punto del pareggio. Il punto di svolta della partita è da ricercare nelle 2 basi per ball a basi piene concesse dal partente bolognese Fabio Betto all'attacco laziale al sesto.

 

Un pubblico accettabile non fa mancare la sua presenza sugli spalti del "Borghese" nonostante il pomeriggio infra settimanale appaia ideale, a chi non ha impegni di lavoro, per la spiaggia. Il Nettuno è squadra ospite, status che gli riconosce a fatica il tabellone segna punti (lo speaker deve specificare dove appariranno i punti della squadra di casa). La Danesi conferma la formazione di gara 1 e affida la palla a Masin. L'Unipol sceglie come partente Betto e inverte Mazzuca (che gioca designato ed è sempre nel mirino del pubblico) con D'Amico (terza base), mantenendoli nella stessa posizione del line up del primo incontro.

La Fortitudo Bologna passa al primo attacco, quando Ermini trasforma il quarto lancio di Masin in un fuoricampo a sinistra.

Il pareggio del Nettuno arriva al cambio campo. Con un out, Sparagna batte una lunga volata a sinistra che Ermini riesce solo a toccare e che diventa un doppio. Il catcher tocca la terza quando Grimaudo arriva salvo in prima sull'errore di tiro di Santaniello. Un lancio pazzo permette a Sparagna di segnare. La ripresa si chiude quando la rimbalzante di Mercuri viene raccolta da Betto e Grimaudo, che era avanzato sul lancio pazzo, si fa sorprendere a metà strada tra la seconda e la terza base.

Al suo secondo attacco però Bologna è di nuovo in vantaggio. Angrisano e Malengo ricevono 2 basi ball consecutive e il catcher segna su 2 volate consecutive di Sartori (a destra) e Fornasari (al centro). La valida interna di D'Amico e la base a Santaniello riempiono le basi e invitano il pitching coach del Nettuno Scerrato a visitare Masin. Sulla volata di Ermini a sinistra si chiude però l'attacco bolognese.

L'Unipol è ancora pericolosa al terzo. Infante e Mazzuca aprono la ripresa con 2 singoli back to back. Dopo l'eliminazione al volo a sinistra di Angrisano, Peppe Mazzanti difende bene il chopper di Sartori e ottiene il secondo out a casa con la collaborazione di un buon allungamento di Sparagna, che difende il piatto come un prima base. Fornasari è il terzo out, al volo in foul da Grimaudo.

 

Il pareggio del Nettuno è cosa fatta alla prima metà del quarto, quando Peppe Mazzanti scaraventa il terzo lancio di Betto dietro la recinzione di destra per un solo homer. Il Nettuno potrebbe addirittura passare in vantaggio. Renato Imperiali batte valido a destra, ma si fa eliminare nel tentativo di guadagnare la seconda dall'ottimo tiro di Malengo. Sul successivo singolo di Grimaudo avrebbe quasi certamente toccato casa base.

Al sesto la Danesi passa in vantaggio. Sanna apre con un singolo e Mazzanti lo segue con 4 ball. Sul tentativo di sacrificio di Imperiali, Betto tenta l'out in terza senza successo. A basi piene arriva il singolo di Sparagna, che permette a Nettuno di passare a condurre. Bologna ottiene a casa il primo (assistenza di Santaniello, che raccoglie la rimbalzante di Grimaudo) e il secondo out (Mercuri manda il bunt di un improbabile tentativo di squeeze in bocca al pitcher), ma poi concede 2 punti sulle basi ball consecutive ad Ambrosino e Caradonna. Sulla seconda termina la partita di Betto, che lascia il monte a Langone. Il rilievo arriva sul conto pieno su Retrosi che, dopo 3 foul ball, spedisce una linea nel guanto di Ermini.

 

All'ottavo l'Unipol riapre la partita. Richetti sostituisce Masin sul monte del Nettuno. Dopo aver ottenuto, con 2 lanci, il primo out su Mazzuca (che batte un comebacker verso il monte), il rilievo concede 2 singoli in fila ad Angrisano e Malengo, sempre sul secondo lancio. Sartori arriva sul conto pieno, poi piazza un pop (con mazza rotta) a metà strada tra il diamante e l'esterno destro. A basi piene, Fornasari batte il primo lancio verso Peppe Mazzanti, che ottiene il secondo out a casa. E' D'Amico, dopo 3 foul consecutivi sul conto di 2-2, a trasformare l'ottavo lancio di Richetti nel singolo al centro che porta a casa Malengo e Sartori. Santaniello è il terzo out al piatto, girando a vuoto un lancio off speed di Richetti.

Ambrosino apre il nono attacco del Nettuno con una rimbalzante che supera D'Amico in terza. Infante raccoglie la palla e forza il tiro in prima. Ambrosino, che sarebbe stato comunque salvo, approfitta della palla che sfugge a Sartori per raggiungere la seconda. Caradonna spedisce i primi 2 lanci di Langone (il secondo tentando un bunt) in foul. Sul quinto lancio ottiene un buon contatto, ma la palla finisce con un rimbalzo nel guanto di D'Amico, che ottiene il primo out in prima. Il secondo out arriva grazie ad una grande giocata di Santaniello, che arriva in tuffo a raccogliere la radente di Retrosi dietro il cuscino di seconda e da terra batte la scivolata dell'esterno nettunese in prima. Sull'azione Ambrosino tocca la terza, ma non va oltre, visto che Sanna è il terzo out al piatto, girando a vuoto per il terzo strike un lancio molto esterno.

 

Bologna mette in prima il potenziale punto del pareggio in apertura del suo nono attacco con un singolo di Ermini. Il sacrificio di Infante sposta Ermini in seconda. Mazzuca è il secondo out, al volo da Caradonna. Richetti va in svantaggio di 2 ball su Angrisano e, dopo la visita del manager Bagialemani, lo passa in base. Malengo tocca una insidiosa volata verso la linea di foul di destra, dove però arrivano le gambe di Caradonna, che ottiene al volo l'out che dà la Coppa Italia alla Danesi.

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La prima volta di Alex Liddi: fuoricampo da 2 punti a Cleveland

 

L'azzurro ha colpito una curva del lanciatore dei Cleveland Indians Huff con il conto di 2 strike e un ball. I Mariners erano in vantaggio 12-6 al settimo, ma la partita era stata sospesa per pioggia.

 

E' arrivato quindi il gran giorno. Nella partita di lunedì 19 settembre che i Seattle Mariners hanno giocato contro gli Indians a Cleveland (Ohio) Alex Liddi ha battuto il primo fuoricampo da giocatore di Major League.

 

Al secondo inning della partita Liddi si è presentato a battere con Willy Mo Pena in prima e un out. Ha incassato il primo lancio del pitcher avversario Huff per lo strike. Era una palla veloce da 90 miglia all'ora. Sul secondo lancio (altra fastball) Liddi ha girato a vuoto. L'azzurro ha poi incassato un ball e sul quarto lancio (una curva a 77 miglia all'ora) ha colpito una volata che ha scavalcato la recinzione a sinistra.

 

I Mariners erano in vantaggio alla settima ripresa per 12-6, quando la pioggia ha costretto gli arbitri a sospendere la partita. Aggiungerò altri dettagli appena possibile.

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Francisco Cervelli in Italia con l'European Big League Tour

 

Anche il ricevutore azzurro del World Baseball Classic al Quadrifoglio di Parma il 12 novembre per l'evento dedicato a fare incontrare i campioni di Major League Baseball con i giovanissimi atleti italiani

 

Un altro nome illustre e particolarmente caro agli appassionati del batti-e-corri italiano si unisce al gruppo di giocatori di Grande Lega che sarà in Europa a metà novembre per incontrare i giovanissimi atleti del Vecchio Gioco.

 

Il catcher dei New York Yankees e della Nazionale Italiana al World Baseball Classic, Francisco Cervelli, ha infatti confermato la sua partecipazione all'European Big League Tour 2011, che farà tappa al Quadrifoglio Aldo Notari di Parma sabato 12 novembre.

 

La partecipazione all'evento, ricordiamo, è completamente gratuita, ed è possibile registrarsi, aggiungendosi agli oltre 350 atleti che lo hanno già fatto.

 

Classe 1986, Cervelli ha finora trascorso tutta la sua carriera professionistica in pinstripes: sotto contratto con gli Yankees dal 1° marzo 2003, ha trascorso la sua prima stagione a difesa del cuscino di prima base, prima di essere convertito al ruolo di ricevitore con un tale successo da arrivare nel 2008 in Major, destinato a diventare il successore di Jorge Posada.

 

Alcuni infortuni lo hanno limitato nel corso delle ultime 2 stagioni e oggi si divide il piatto di casa base con il catcher titolare Russell Martin.

 

In occasione del World Baseball Classic 2009, il ricevitore, nato a Valencia, Venezuela, ma di origine italiana, ha fortemente voluto entrare a far parte del gruppo di Marco Mazzieri per difendere i colori azzurri in Canada.

Inoltre Cervelli, lo ricordiamo visto che qui siamo in casa nostra, è tifosissimo della Juventus, in particolare del nostro mitico Capitano, che ha incontrato lo scorso anno a Vinovo, quando Alex è stato invitato a lanciare la prima palla di un incontro nello Yankee Stadium di New York.

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A Brno si assegna il titolo di Campione d'Europa per Club di baseball 2011

 

Sono 3 le formazioni IBL in campo: T&A San Marino, Unipol Bologna e Cariparma. Gli olandesi dei Pirates di Amsterdam la quarta incomoda. Le semifinali mercoledì alle 13 e alle 18, la finale giovedì alle 18. Tutte le gare sono disponibili in rete grazie al play by play realizzato dalla CEB

 

di Riccardo Schiroli

 

Mercoledì 21 settembre alle 13 a Brno si apre la Final Four del Campionato Europeo per Club con uno scontro dal sapore veramente europeo. Si affrontano infatti le squadre neo regine della Italian Baseball League e della olandese Hoofdsklasse: T&A San Marino ed L&D Amsterdam.

La seconda finalista uscirà dalla sfida delle 18 tra Unipol Bologna e Cariparma. La gara per il titolo è in programma giovedì 22 alle 18.

Tutte le partite della Final Four saranno seguite con il servizio del Play by Play.

 

La T&A San Marino è reduce da una settimana ricca di gioia (festa scudetto, il primo genito del lanciatore Tiago Da Silva), ma caratterizzata anche dalla tristezza per la scomparsa della madre del Manager Doriano Bindi. Questi non seguirà la squadra a Brno e lascerà il compito di dirigere le partite a Marlon Nava, skipper della squadra di IBL 2. Nava, ha giocato interbase a Caserta negli anni '90 e in passato è stato coach nelle organizzazioni di Brewers e Rangers.

Per tentare l'accoppiata (già riuscita al Nettuno nel 1965, al Milano nel 1970 e al Parma nel 1977-1981 e 1995) tra scudetto e Coppa, San Marino si affida al trio di stranieri Bonilla, Cubilan e Vasquez e rinuncia alla mazza di Duran e al braccio di Granados. Della rosa non fanno parte nemmeno Bavera, Avvento e Staehely e si sono aggiunti, dalla IBL 2, Francesco Cingolani e Pulzetti.

E' probabile che Da Silva sia il lanciatore partente della semifinale.

 

Allenato dal leggendario Charlie Urbanus, l'L&D Amsterdam ha battuto per 4 gare ad 1 (5-4 in 14 riprese, 5-6, 6-2, 8-1 e 10-2) nelle Holland Series i Vaessen Pioneers e si è aggiudicato lo scudetto numero 90 della storia del baseball olandese. I Pirates sono la squadra più antica d'Europa e vinsero il primo campionato del loro paese, giocato nel 1922.

Nella rosa spiccano 2 veterani di valore assoluto quali il lanciatore Cordemans e il catcher De Jong. I 2 stranieri sono entrambi lanciatori: lo statunitense Ben Grover (classe 1985, esperienza a livello di College) e il messicano Al Morales (classe 1978)

Con ogni probabilità, la T&A si troverà di fronte proprio Cordemans come partente.

 

Il Cariparma ha scelto come stranieri Yepez, Medina e Burlea. L'esclusione dalla rosa di Munoz è arrivata dopo che il popolare Pepita ha accusato anche un malanno al braccio, oltre ai cronici problemi al ginocchio.

Un comunicato della società informa che Sambucci è clinicamente guarito dall'infortunio alla caviglia patito in Coppa Italia e starà quindi al manager Gerali deciderne l'eventuale utilizzo. E' però probabile che in prima giochi Zileri, con Leoni all'esterno centro e Sambucci venga utilizzato come pinch hitter.

Il partente della semifinale sarà Grifantini.

 

Non ha ancora scelto chi utilizzare in pedana Marco Nanni, il manager della Unipol Bologna, che a Brno difende il titolo conquistato a Barcellona nel 2010. In rosa come stranieri sono rimasti comunque Matos, Moreno e Clemente e proprio il primo appare in ballottaggio con Cillo per iniziare la partita di mercoledì.

Della rosa di Bologna fanno parte anche Barbaresi e Castellitto, che però non sono al meglio.

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Il Cariparma supera l'Unipol Bologna (3 a 2) e raggiunge San Marino nella finale dell'European Cup

La squadra di Gerali sfrutta un calo di Matos per realizzare tre punti al quinto inning. La reazione felsinea si esaurisce sotto lo striscione d'arrivo. Grifantini lanciatore vincente, salvezza per il rumeno Burlea.

 

Da Brno, Gianluigi Calestani

 

Il Cariparma di Gilberto Gerali è la seconda finalista dell'European Cup 2011. La squadra ducale si è imposta sul Bologna con il risultato di 3 a 2 al termine di una partita equilibrata, ricca di pathos e di tensione emotiva. Il Cariparma ha dovuto dare fondo a tutte le proprie energie per avere la meglio su avversari che hanno pagato a caro prezzo l'unico momento di difficoltà del lanciatore Matos. Dall'altra parte ha brillato la stella di Marco Grifantini, autore di una prestazione convincente con la quale ha guidato i propri compagni al ritorno in una finale continentale dopo dodici anni di assenza.

 

Il confronto tra Fortitudo, squadra di casa, e Cariparma si sviluppa inizialmente sul confronto tra il rientrante Matos e l'italo-americano Grifantini. Nanni affida la difesa della prima base a Malengo con Sartori schierato come battitore designato, l'acciaccato Castellitto è regolarmente in campo in una linea di esterni completata al centro da Clemente e a sinistra da Ermini.

 

Più complicate le scelte di Gerali che deve rinunciare all'infortunato Sambucci, ancora claudicante a causa dell'infortunio al piede sinistro. Zileri difende la prima base, Leoni completa la linea degli esterni con Ugolotti designato. Arbitra la sfida l'olandese Berkvens con la collaborazione dei cechi Pribyl e Dames e dall'austriaco Beszczynski.

 

L'avvio di Matos contribuisce a dissipare i dubbi sulle sue condizioni fisiche. Il dominicano affronta tre soli battitori nel primo inning di lavoro ma nel secondo viene salvato da una precisa assistenza a casa base di Malengo che elimina l'accorrente Medina in occasione di una corta battuta in campo interno del ricevitore Bertagnon. Al cambio di campo è il Bologna a rendersi pericoloso. Con un eliminato Castellitto e Angrisano battono due singoli consecutivi e creano qualche preoccupazione a Grifantini che esce dalla situazione senza danni con uno strikeout ai danni di Malengo e un'ottima presa al volo in corsa di Leoni su una lunga volata di Sartori. Il Cariparma spara a salve anche al quarto. Dallospedale e Zileri indovinano due singoli e creano nuovamente i presupposti per portare in vantaggio la propria squadra ma Matos reagisce costringendo Bertagnon e Ugolotti a improduttive battute sugli interni.

 

Gli sforzi dei ducali vengono premiati al quinto inning. Scalera apre la ripresa con un singolo sull'interbase e avanza in terza sfruttando un profondo doppio a destra di Leoni. Dopo l'eliminazione di De Simoni la panchina bolognese decide di concedere una base intenzionale a Yepez allo scopo di giocare Dallospedale a basi piene. La scelta viene vanificata da un lancio pazzo di Matos che concede a Scalera il primo punto della serata. L'azione del Cariparma non si esaurisce: Dallospedale batte a casa il secondo punto con una corta rimbalzante su Santaniello, Medina il terzo con una battuta che colpisce il piede di Matos diventando ingiocabile per la difesa felsinea.

 

Il Bologna prova a reagire immediatamente con un singolo di Malengo ma Sartori conclude un eterno turno di battuta (dodici lanci) con una debole rimbalzante che Yepez trasforma in un doppio gioco ammazza-inning. La gara di Matos (6 rl, 5 so, 1 bb, 7 bvc, 3 pgl) termina dopo 85 lanci con due eliminazioni al piatto ai danni di Scalera e Leoni. Il suo rilievo è Nick Pugliese che chiude il settimo inning con un perfetto pickoff ai danni di De Simoni ed uno strikeout contro Dallospedale. La settima ripresa rappresenta il capolinea anche per l'ottimo Grifantini (6.1 rl, 6 so, 4 bb, 4 bvc, 2 pgl) che viene rilevato da Justin Cicatello. Il pitcher di Buffalo raccoglie dal compagno una situazione piuttosto complessa (corridori in prima e seconda e un out) e si complica immediatamente il lavoro colpendo il designato Sartori: la successiva battuta a terra di Santaniello frutta il primo punto bolognese. La serata-no di Cicatello prosegue con la concessione di altre due basi gratuite a Infante (colpito) ed Ermini (quattro ball) che fruttano al Bologna il punto del 2 a 3. Per chiudere la ripresa viene chiamato al lavoro anche Leonardo D'Amico che induce Mazzuca ad alzare un innocuo pop fly verso il terza base Scalera.

 

Gli ultimi inning sono palpitanti. L'Unipol prova in tutti i modi a recuperare il punto di ritardo e mette alla frusta la difesa parmigiana. All'ottavo Castellitto e Malengo ottengono due singoli ma Scalera salva il Cariparma con una pregevole giocata. Moreno, chiamato al lavoro nelle ultime due riprese, concede quattro ball a Ugolotti in apertura del nono inning, subisce un sacrificio di Scalera ma poi chiude da per suo con due strikeout ai danni di Leoni e De Simoni. Nella seconda parte della ripresa Bologna porta Santaniello, singolo, a 27 metri dal pareggio con un sacrificio e una spettacolare rubata. Gerali rileva D'Amico con Burlea che ripaga la fiducia del tecnico con le eliminazioni di Ermini, strikeout, e Clemente, eliminato al volo da De Simoni. Il Cariparma raggiunge così San Marino nella finale per il titolo che si disputerà giovedì sera con inizio alle 18.

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San Marino Campione d'Europa. Cariparma sconfitto 7 a 1 nella gara di finale.

 

Decisivo un grande slam di Mattia Reginato, eletto MVP della Final Four. Vittoria per uno strepitoso Da Silva, due fuoricampo per Jairo Ramos.

 

Da Brno, Gianluigi Calestani

 

L'European Cup 2011 è della T&A San Marino. La squadra del Monte Titano completa una stagione perfetta e mette in bacheca il secondo titolo continentale dopo aver messo le mani anche sul secondo scudetto della propria storia. La gara di finale è stata decisa dalla devastante potenza dell'attacco dei Titani e da una nuova eccellente prestazione di Tiago Da Silva, protagonista di una superlativa complete game. Decisivi il grande slam di Mattia Reginato al secondo inning e i due fuoricampo da un punto dell'intramontabile Jairo Ramos.

 

Gerali e Nava non cambiano quasi nulla rispetto alle vittoriose gare di semifinale. Il tecnico del Cariparma deve nuovamente rinunciare all'infortunato Sambucci e propone lo stesso ordine di battuta della partita contro Bologna. Roberto Corradini è prescelto per il ruolo di starter.

La panchina dei neo campioni d'Italia effettua una sola sostituzione avvicendando Albanese con Mattia Reginato, ricevitore personale del nazionale Tiago Da Silva. Mai scelta risulterà più azzeccata.

La direzione arbitrale è affidata all'americano di passaporto austriaco Beszczynski, gli arbitri di base sono i cechi Pribyl, Kulhanek e Kroupa.

 

Da Silva vacilla al primo inning contro le valide di Dallospedale e Medina ma Pantaleoni chiude la ripresa senza punti al passivo raccogliendo una facile ground ball di Zileri.

Stessa sorte per il primo attacco del San Marino che si apre con una valida di Vasquez ma si conclude rapidamente con uno spettacolare doppio gioco avviato da una presa in tuffo dell'interbase Yepez.

 

Al secondo inning San Marino rompe gli indugi. Chapelli e Imperiali aprono l'attacco con due nitidi singoli poi Avagnina mette in campo una rimbalzante che la difesa ducale non riesce a trasformare in un'eliminazione: Yepez ottiene un difficile out a casa base ma poco dopo Reginato legge nel migliore dei modi un lancio di Corradini e spedisce la palla direttamente contro il tabellone luminoso per un grande slam che orienta nettamente le sorti del match.

 

Il Cariparma prova a reagire e mette un punto sul tabellone al terzo inning grazie a Medina che batte una volata di sacrificio permettendo a Yepez, autore di una valida, di percorrere la distanza tra la terza e casa base.

San Marino dispone però di una maggior potenza e non esita a ricordarlo con Jairo Ramos che ottiene un solo homer in campo opposto regalando alla propria squadra un nuovo vantaggio di quattro lunghezze.

 

Ramos si ripete al quinto inning. Questa volta il designato del San Marino sceglie il conto di tre ball e zero strike e il campo destro per esibirsi in uno swing tanto violento quanto spettacolare: la palla vola ben oltre la recinzione sotto lo sguardo dell'immobile esterno Leoni.

 

Il Cariparma sembra rassegnato: l'attacco si spegne di colpo e subisce i magistrali lanci di Da Silva.

 

Gli ultimi ad arrendersi sono Medina, protagonista di un'ottima prova offensiva (3 su 3) e Scalera, sottoposto ad un autentico bombardamento dalle mazze del San Marino.

 

La partita di Corradini (6 bvc, 5 pgl, 0 bb) termina dopo cinque riprese: lo rileva Burlea, autore di 14 lanci nella gara di semifinale.

 

Al settimo un doppio di Vasquez spinge a casa base Pantaleoni e fissa il risultato sul definitivo 7 a 1.

 

Le ultime riprese sono pura accademia e si risolvono in una sorta di countdown verso la ventisettesima eliminazione: la ottiene Granato che raccoglie una battuta di Zileri trasformandola in un doppio gioco.

 

Il double del San Marino è servito.

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La Nazionale di Baseball subito in campo a Vero Beach

 

Dopo un viagigo di 24 ore e una notte di riposo, il manager Mazzieri impegna gli azzurri in una doppia seduta di allenamento: "Abbiamo qualità, siamo pronti e non ci vogliamo fermare". Durante la riunione di presentazione dello staff, il tecnico di Grosseto non ha nascosto le sue ambizioni

 

da Vero Beach, Riccardo Schiroli

 

"In questi giorni pensavo ai nostri 4 anni assieme come ad un treno che fa il suo percorso".

Marco Mazzieri ha avuto la piena attenzione dei giocatori della nazionale portando il suo discorso di apertura del Camp di Vero Beach in questa direzione.

"E' un percorso iniziato lentamente, alle varie stazioni qualcuno è sceso e qualcun altro è salito. Ma ora andiamo spediti".

Mazzieri ha poi mostrato la stampa di una locomotiva ("non sono molto bravo a disegnare, ho stampato una foto") e quindi, con un'altra immagine, l'obbiettivo finale: la zona medaglia del Mondiale IBAF.

"Chi era in Florida a marzo lo ricorda" ha continuato Mazzieri "Parlavamo di Alex Liddi e del sogno che aveva. Bene, lui il suo sogno lo ha raggiunto. Ora tocca a noi".

 

L'appuntamento sul campo 1 dello Sports Village (l'ex Dodger Town) di Vero Beach era per le 10.20. Alle 10 però, nonostante fossero reduci da un viaggio (dalle rispettive sedi a Roma, poi a Philadelphia, quindi a Fort Lauderdale in aereo e l'ultimo tratto in pullman per Vero Beach) di 24 ore, tutti gli azzurri erano già a disposizione.

"Questo" ha detto Marco Mazzieri "Mi conferma che siamo pronti. Non vogliamo tornare indietro" ha concluso il manager, riferendosi alla medaglia di bronzo conquistata all'Intercontinentale di Taiwan.

 

Mazzieri ha anche parlato della scelta che lui e i suoi collaboratori dovranno necessariamente fare: "Siamo in 25, forse diventeremo 26" il riferimento è alla possibilità di avere Liddi "Al Mondiale andiamo in 24. Voi tutti siete qui per un motivo, noi siamo un gruppo unico, che comprende anche giocatori che non sono qui, ma lo staff ha la facoltà e il dovere di scegliere quelli che sono i giocatori giusti per un determinato torneo. Sceglieremo quindi in serenità e allo scopo di presentare la squadra migliore".

 

L'incontro è servito per presentare alla squadra tutto lo staff, composto (oltre che dai tecnici) da: il Capo Delegazione Mario Falaschi, il medico dottor Andrea Pellegrini, il fisioterapista Massimo Baldi, il preparatore atletico Gianni Natale e il responsabile Club House Augusto Medina.

"E' un onore lavorare con loro" ha detto Mazzieri "Perchè si tratta di gente competente e che opera con grande passione".

 

La Florida ha accolto la delegazione italiana con una splendida giornata, i cui aspetti negativi sono il sole cocente e l'elevato grado di umidità.

La preparazione inizia con una mattina dedicata al lavoro atletico e prosegue con una seduta tecnica al pomeriggio. Da martedì 26 settembre inizia la serie di 4 amichevoli che precedono il Mondiale.

 

L'hitting coach Mike Piazza si unirà al gruppo dal pomeriggio di lunedì e Cody Cillo arriverà direttamente martedì 26.

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Una bella Italia brinda alla prima vittoria

 

Prosegue la preparazione degli azzurri per il Mondiale IBAF e la squadra inizia a piacere. Dopo le due sconfitte contro i Florida Marlins, incontrati appena giunti negli Stati Uniti, contro una selezione di 'prospetti' dei Washington Nationals (tra i quali l'ormai celebre Bryce Harper) gli azzurri vincono 8-2, battendo 12 valide contro 5. Giovedì 29 l'ultima partita di allenamento prima della partenza per Panama

 

da Viera (Florida) Riccardo Schiroli

 

Una bella Italia ha battuto (8-2) a Viera una selezione di promesse dei Washington Nationals che si preparano alla cosiddetta Instructional League. Tra gli altri, Washington ha mandato in campo il 19enne Bryce Harper, prima scelta assoluta dell'ultimo draft e messo sotto contratto per 5 anni a 9.9 milioni di dollari complessivi. Harper ha realizzato 2 delle appena 5 valide battute complessivamente dai Nats contro 5 lanciatori azzurri (Da Silva, Cillo, Richetti, Cicatello e Pugliese) che hanno concesso solo 4 singoli, un doppio e 3 basi ball. Il meglio l'Italia lo ha però fatto vedere in attacco, colpendo 12 valide e con Imperiali, Ramos e Mazzanti capaci di firmare una partita multi hit.

 

L'Italia ha segnato tutti i punti di cui avrebbe avuto bisogno per vincere al secondo attacco. Contro il partente dei Nats Mc Geary, Ramos ha colpito un singolo al centro. Lo ha subito imitato Mazzanti, piazzando una radente tra terza base e interbase e i cuscini si sono riempiti con il singolo a destra di Chapelli. Dopo l'eliminazione al piatto di Angrisano, è stato Imperiali a sbloccare la situazione, con una battuta che è passata tra il terza base Skole e il cuscino. Un lancio pazzo ha dato agli azzurri il terzo punto e la volata di sacrificio di Avagnina è valsa il quarto.

La reazione dei Nats contro un controllatissimo Tiago Da Silva si è esaurita in un singolo a sinistra dell'esterno destro Moore, che ha poi rubato la seconda e ha segnato su 2 lanci pazzi consecutivi.

 

Al terzo l'Italia ha subito risposto. Chiarini ha aperto la ripresa con una base per ball e ha corso dalla prima fino a casa sul doppio al centro di Ramos. Il veterano ha lasciato a questo punto ad Ambrosino il compito di correre sulle basi e il nettunese ha guadagnato la terza sulla lunga volata di Mazzanti e ha segnato sul singolo a sinistra di Angrisano.

Al cambio campo è arrivato il secondo punto dei Nats, aiutato dal fatto che Washington ha ripresentato nel box Harper, terzo del line up, anche come settimo uomo. Il top prospect ha guadagnato la base per ball e ha segnato sui singoli consecutivi che l'esterno centro Goodwin e il seconda base Sanchez hanno colpito su Cody Cillo. Che i Nats ottengano 2 valide consecutive, non accadrà per il resto della gara e Washington non riuscirà nemmeno a toccare più la terza base.

 

L'Italia invece è stata capace di aggiungere 2 punti sul tabellone al sesto. Ambrosino (diventato il decimo battitore del line up) ha aperto con un singolo a destra. Angrisano lo ha fatto avanzare con un bunt e il singolo al centro di Imperiali ha spinto a casa il settimo punto azzurro. Le valide di Avagnina e Infante (appena entrato al posto di Pantaleoni) hanno portato a punto anche Imperiali.

 

ITALIA 0 4 2 0 0 2 0 0 0 = 8 (bv 12, e 0)

NATIONALS 0 1 1 0 0 0 0 0 0 = 2 (bv 5, e 0)

 

L'ultima amichevole prima della partenza per Panama è in programma alle 13 locali (le 19 in Italia) di giovedì 29 settembre. Questa volta i Nationals renderanno visita all'Italia a Vero Beach.

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Inizia la Post Season negli Stati Uniti. Al via il 30 settembre i Play Off del Campionato di Major League Baseball.

Il tabellone è già pronto, e prevede i seguenti incroci:

 

30 settembre 2011

 

Detroit Tigers - New York Yankees

Tampa Bay Rays - Texas Rangers

 

1 ottobre 2011

 

St. Louis Cardinals - Philadelphia Phillies

Arizona Diamondbacks - Milwaukee Brewers

 

Mi dispiace che sin da subito io perderò una delle mie due squadre favorite: New York o Detroit si scontrano subito, e chi vincerà passerà al turno seguente, dove incontrerà la vincente tra Tampa Bay Rays e Texas Rangers.

 

Così in due parole: alcune delle squadre presenti in questa post season sono abituali frequentatrici dei play off, leggi New York Yankees, lo scorso anno a un passo dalla finale, o i Texas Rangers sconfitti in finale nel 2010 dai San Francisco Giants.

Anche i Phillies dimostrano continuità, presenti in post season sempre negli ultimi 3 o 4 anni, così come i Brewers di Milwaukee (la città di Fonzie di Happy Days), sempre ai vertici nel recente passato.

 

I Tigers di Detroit invece mancano da tempo, e hanno disputato un ottima Regular Season, stando sempre avanti nel loro raggruppamento di American League Central. Possono schierare grandi campioni quali Cabrera, Verlander, Peralta, Santiago e Ordonez. Si annuncia quindi una sfida emozionante contro gli Yankees di Jeter, Alex Rodriguez, Teixeira, CC Sabathia, Robinson Cano, Curtis Granderson, Nick Swisher.

 

Personalmente spero che a fregiarsi del titolo World Series 2011 sia una di queste due squadre.

Ora vinca la migliore, e dopo, la vincente vinca il titolo !

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I miei Phillies se la vedranno con i Cardinals.. è una bella sfida..

spero che la nostra pitching rotation possa fare a differenza..

già partire le prime due gare con Halladay e Lee non è malaccio

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I miei Phillies se la vedranno con i Cardinals.. è una bella sfida..

spero che la nostra pitching rotation possa fare a differenza..

già partire le prime due gare con Halladay e Lee non è malaccio

Secondo me Philadelphia è già al turno successivo, anche se i Cardinals se la giocheranno fino alla morte. Ma i Phillies sono favoritissimi ad andare oltre fino a giocarsi la finalissima.

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Secondo me Philadelphia è già al turno successivo, anche se i Cardinals se la giocheranno fino alla morte. Ma i Phillies sono favoritissimi ad andare oltre fino a giocarsi la finalissima.

 

sulla carta è come dici tu.. ma nella post season può succedere di tutto.. la squadra con il miglior record può crollare e la wild card può esplodere..

è il bello dei playoff!

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sulla carta è come dici tu.. ma nella post season può succedere di tutto.. la squadra con il miglior record può crollare e la wild card può esplodere..

è il bello dei playoff!

E su questo non c'è dubbio. Giustissima osservazione, che vale per il baseball in generale. Basta guardare i recenti Play Off di casa nostra, dove Nettuno, entrato proprio allo scadere in rimonta su Rimini stra favorito alla vigilia, ha eliminato prima della finale i Campioni d'Europa in carica della Unipol Bologna e a seguire i Campioni d'Italia di Parma, perdendo soltanto in finale e in gara 7 con la corazzata San Marino, che poco dopo ha centrato l'accoppiata Campionato/Coppa Campioni.

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L'Italia chiude con una vittoria la preparazione al Mondiale IBAF

 

Con una rimonta al nono, gli azzurri battono (5-4) i Washington Nationals. Bene in battuta Chiarini e Ramos, 3 riprese perfette di Panerati in pedana di lancio. Venerdì 30 settembre gli azzurri raggiungono Panama City via Miami. Il primo ottobre si inaugura il Mondiale

 

da Vero Beach (Florida), Riccardo Schiroli

 

L'Italia vince in rimonta (5-4) contro i Washington Nationals l'ultima partita di preparazione al Mondiale IBAF. Sotto nel punteggio a causa di un paio di errori difensivi, gli azzurri sono rimasti in partita grazie ad un doppio di Ramos al primo e un fuoricampo di Chiarini e un singolo di Castellitto al sesto e poi hanno prodotto lo sforzo finale al nono, colpendo 4 valide (Chiarini, Ramos, Mazzanti e Bertagnon) contro Denay, quarto pitcher dei Nationals. Per l'Italia sono saliti in pedana 5 lanciatori: Cooper, Maestri, D'Amico, Panerati e Pizziconi. In particolare, Panerati si è segnalato per 3 riprese perfette con 5 strike out.

 

La partita è iniziata male per gli azzurri. Dopo aver ottenuto i primi 2 out velocemente, Chris Cooper è andato in difficoltà su una corta battuta del catcher Nieto, finendo con lo sbagliare il tiro in prima. L'esterno sinistro Moore lo ha punito oltre misura con un fuoricampo a sinistra.

Gli azzurri hanno provato a reagire al cambio campo. Con un out, Granato ha picchiato un doppio a sinistra e, dopo la seconda eliminazione, è stato Ramos a battere un doppio a destra, che ha spinto a casa il primo punto. Ramos è arrivato in terza sulla valida interna di Mazzanti, ma la ripresa si è chiusa sull'eliminazione forzata in seconda di Mazzanti sulla rimbalzante di Castellitto.

 

I Nats hanno allungato al quarto contro Alessandro Maestri. Dopo la valida di Nieto e l'errore di Granato sulla battuta di Moore, Maestri ha ottenuto 2 eliminati al piatto. I singoli in sequenza dell'esterno destro Ramsey e dell'interbase Williams hanno fissato il punteggio sul 4-1 per Washington.

Mentre Mc Kenzie bloccava l'attacco italiano, dall'altra parte il seconda base Kelso spaventava Giovanni D'Amico con un gran triplo a sinistra. D'Amico concedeva 2 basi ball in fila, ma chiudeva il quinto attacco ospite facendo battere una volata al centro al terza base Skole.

La partita dell'attacco dei Nats è finita praticamente qui, perché contro Panerati (il solito, efficacissimo cambio, ma anche una velocità rispettabile) Washington non ha letteralmente visto palla.

 

Al sesto l'Italia ha riaperto la partita. Chiarini ha aperto l'attacco con un lungo fuoricampo a sinistra contro Encarnacion, terzo pitchers dei Nationals. Ramos ha alimentato l'attacco con un singolo al cento e ha raggiunto la seconda su lancio pazzo. La secca radente di Castellitto sopra il cuscino di seconda ha spinto a casa il terzo punto italiano.

All'ottavo gli azzurri hanno premuto ancora sull'acceleratore. Con un out, Infante e Granato hanno battuto valido in sequenza. Sulla rimbalzante di Angrisano però la difesa dei Nats ha chiuso la ripresa con un doppio gioco.

 

Al nono Washington ha provato a mettere al sicuro il risultato contro Andrea Pizziconi, che ha concesso un singolo a Ramsey e 2 basi ball. Il prospetto dei Diamondbacks si è però tratto bene dall'impaccio, prima eliminando un disattento Ramsey in seconda e poi mettendo al piatto Sanchez, nel frattempo subentrato a Kelso in seconda.

 

Al cambio campo l'Italia ha ribaltato il punteggio. Contro Denay, il pareggio è arrivato grazie ai 3 singoli in sequenza di Chiarini, Ramos e Mazzanti. Dopo l'eliminazione di Castellitto e la base intenzionale ad Avagnina, la linea di Bertagnon all'esterno sinistro ha risolto la partita.

 

 

NATIONALS 2 0 0 2 0 0 0 0 0 = 4 (bv 7, e 1)

ITALIA 1 0 0 0 0 2 0 0 2 = 5 (bv 12, e 3)

 

LANCIATORI Cooper rl 2, so 1, bb 0, bv 2, pg 0; Maestri rl 2, so 3, bb 0, bv 3, pg 0; D'Amico rl 1, so 0, bb 2, bv 1, pg 0; Panerati rl 3, so 5, bb 0, bv 0, pg 0; Pizziconi (v.) rl 1, so 1, bb 2, bv 0, pg 0; Turnbull rl 2, so 2, bb 1, bv 3, pg 1; Mc Kenzie rl 2, so 1, bb 3, bv 0, pg 0; Encarnacion rl 4, so 0, bb 0, bv 5, pg 2; Denay (p.) rl 0.1, 0, bb 1, bv 4, pg 2

 

NATIONALS EC Goodwin (0 su 3-Burns 0 su 1), 2b Kelso (1 su 3-Sanchez 0 su 2), RIC Nieto (1 su 2-Read 0 su 1), ES Moore (1 su 2), 3b Skole (0 su 4), 1b Peguero (0 su 2), ED Ramsey (3 su 4), INT Williams (1 su 3-Ortega), DH Leonida (0 su 3), DH Mesa (0 su 4)

ITALIA 3b Infante (1 su 3), INT Granato (2 su 4), ED Chiarini (2 su 4), DH Ramos (3 su 3), 1b Mazzanti (2 su 4-Chapelli 0 su 2), DH-9 Castellitto (1 su 3), ES Avagnina (0 su 3), RIC Bertagnon (1 su 4-Angrisano 0 su 2), 2B Imperiali (0 su 2), EC Ambrosino (0 su 2)

 

Venerdì 30 settembre la nazionale di baseball raggiungerà in autobus Miami e da lì volerà a Panama City, dove sabato 1 ottobre è prevista la cerimonia inaugurale del Mondiale IBAF.

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