Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

Bismarck

Baseball su VS

Post in rilievo

La nazionale di baseball è a Panama. Sabato si allena e domenica debutta nel Mondiale

 

Dopo l'ultima seduta, l'Italia parteciperà alla cerimonia di apertura e poi si trasferirà a Santiago, dove incontrerà la Repubblica Dominicana. Tiago Da Silva sarà il partente della gara d'esordio nella rassegna iridata. Mazzieri: "Ci attendono 7 finali"

 

da Panama City, Riccardo Schiroli

 

Con un volo diretto da Miami, la nazionale di baseball ha raggiunto Panama City, dove gli azzurri hanno preso alloggio all'hotel Finisterre. La squadra si allenerà nella mattinata di sabato 1 ottobre, poi parteciperà nel pomeriggio alla cerimonia di inaugurazione del Mondiale (a cui seguirà alle 20 locali, le 3 del mattino del 2 ottobre in Italia, la partita inaugurale tra Panama e Grecia) e si trasferiranno in serata a Santiago de Veraguas, che fino a domenica 9 ottobre sarà il quartier generale della nazionale. L'Italia debutta nel Mondiale IBAF alle 19.30 di domenica 2 ottobre (le 2.30 del mattino di lunedì 3 in Italia) contro la Repubblica Dominicana, che dopo l'allarme lanciato dalla Federazione per un possibile ritiro a causa di problemi economici, è regolarmente al via.

 

"Faccio un bilancio positivo della permanenza in Florida" ha spiegato il manager azzurro Marco Mazzieri "Non tanto per le 2 vittorie. Non sono i risultati a contare nelle fasi di preparazione, anche se vincere aiuta sempre l'autostima e la consapevolezza. Piuttosto, sottolineo il fatto che abbiamo svolto il lavoro di cui avevamo bisogno per essere pronti".

Mazzieri è soprattutto contento per la vittoria in rimonta di giovedì: "Nel giorno in cui eravamo più stanchi, siamo finiti sotto 4-1, ma siamo stati capaci di recuperare. I Marlins erano una squadra giovane, ma di qualità. Noi abbiamo seguito la solita di filosofia di provare a vincere gli inning e di giocare fino in fondo".

Mazzieri ha già scelto il partente per la partita di debutto: "Contro la Dominicana lancerà Da Silva. Poi vedremo. Giochiamo 7 finali e i lanciatori devono essere sempre tutti pronti".

 

Il Presidente della IBAF Riccardo Fraccari, assieme al direttore del torneo George Santiago e al Presidente della Commissione Tecnica Jim Baba hanno incontrato venerdì la stampa locale.

E' stata enfatizzata l'importanza delle migliorie agli stadi del torneo e il fatto che il Mondiale darà grande visibilità a Panama.

 

Piena soddisfazione hanno espresso il presidente del Comitato Organizzatore Locale Edwin Cabrera e il panamense membro dell'Esecutivo IBAF Eduardo De Bello.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Bismarck , che concrete possibilità ha l'Italia? siamo i piu forti in Europa ,no?

Beh, l'Olanda è fortissima ma l'Italia è Campione d'Europa in carica, titolo colto lo scorso anno a Stoccarda, battendo l'Olanda in finale, ed battendola anche durante il girone il giorno prima della finalissima.

Per il Mondiale è durissima anche se sempre lo scorso anno, in una Coppa Intercontintale eccezionale per noi, abbiamo colto una medaglia di bronzo storica, battendo nel torno potenzo assolute quali il Giappone e nella finale per il terzo posto i padroni di casa di Cina Taipei.

Contate che a parte gli Stati Uniti, i paesi asiatici vantano milioni di tesserati, leggi Giappone, la Cina Popolare e Taipei, la Corea, altro team fortissimo, con in più le nazionali centro e sud americano, quali la Repubblica Dominicana, il Venezuela, Panama.

Vi faccio un esempio: dalla Repubblica Dominicana vengono tantissimi atelti di livello eccezionale che militano in MLB, una concentrazione addirittura incredibile se si pensa alla scarsa densità del Paese. L'esempio è questo, e vi assicuro che è assolutamente calzante: è come se in un Paese come il nostro, dove il calcio è la disciplina principe, ci fosse la nazionale azzurra composta da soli giocatori nati a Torino.

La nostra squadra attualmente come detto è un buon team, anche se non possiamo schierare Alex Liddi fresco di promozione in prima squadra con i Seattle Mariners, in quanto la franchigia USA non ha permesso di rispondere alla convocazione azzurra. L'obiettivo è ben figurare ed approdare alla seconda fase, per poi vedere dove si può arrivare. Vi terrò aggiornati.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Parliamo un pò di Play Off di MLB. Si sono disputate ad oggi le prime due partite delle 4 serie in programma, che ricordiamo sono al meglio delle 5, ossia la prima squadra che si aggiudica 3 incontri passa al turno successivo. Ed eccoci ai risultati:

 

St. Louis Cardinals e Philadelphia Phillies sono sull'1 a 1, in seguito alla vittoria in gara 1 dei Phillies per 11 a 6, raggiunti però in gara 2 dai "Cardinali", vincenti per 5 a 4.

 

I "Birrai" di Milwaukee sono invece avanti sugli Arizona Diamondbacks per 2 a 0, avendo vinto entrambi gli scontri,il primo per 9 a 4 ed in secondo per 4 a 1. Questa al momento è l'unica serie che vede una certa favorita, in quanto ai Brewers basta un solo successo per accedere alla semifinale.

 

E veniamo alle mie due preferite, ossia New York Yankees e Detroit Tigers, anche loro sull'1 a 1. Avanti per primi gli Yankees per 9 a 3, raggiunti da Detroit per 5 a 3.

 

Ultimo "4°" tra Tampa Bay Rays e Texas Rangers. Anche qui Rays larghi in gara 1 addirittura per 9 a 0, sconfitti però di misura in gara 2 dai Rangers per 8 a 6.

 

Oggi in campo mi pare tutte quante, perchè alcune gare hanno avuto ritardi per pioggia, ad esempio a New York dove gara 1 è stata sospesa sull'1 a 1, e ripresa il giorno dopo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'Italia regge fino al settimo, poi la Repubblica Dominicana prende il largo

 

Dopo un sesto attacco chiuso con 3 uomini in base, un grande slam di Mendez contro Maestri toglie ogni speranza di rimonta agli azzurri. Non basta all'Italia un eccellente Da Silva, non troppo aiutato dalla difesa. La squadra di Mazzieri batte solo 2 valide, entrambe con Imperiali

 

Da Santiago de Veraguas, Riccardo Schiroli

 

L'Italia lotta fino al secondo out del settimo attacco dominicano, poi alza bandiera su un grande slam di Mendez contro Maestri. La Repubblica Dominicana vince con merito, ma il passivo (7-0) alla fine è ingeneroso per un' Italia che avrebbe potuto passare in vantaggio al primo, se le gambe di Freddy Guzman non avessero tolto una valida ad Avagnina e che, sotto 0-2, ha chiuso il sesto attacco con le basi piene.

Al di là del divario troppo pesante, sarebbe stato comunque impensabile vincere la partita con 2 sole valide (i singoli di Imperiali).

 

Come annunciato, l'Italia dà la palla a Tiago Da Silva (Bertagnon è il catcher) e preferisce Avagnina a Chapelli all'esterno sinistro, con Ambrosino al centro. Il partente della Repubblica Dominicana è Angel Castro, un pitcher di 29 anni con 99 presenze a vari livelli nelle Leghe Minori americane. Attorno a lui è in campo una squadra con ben 5 giocatori con esperienza di Grande Lega, incluso il terza base Leocadio Batista, che vanta oltre 1300 presenze. Danilo Sanchez dei North East Knights è il catcher.

Alla seconda ripresa l'Italia si fa pericolosa. Con un out, una rimbalzante di Peppe Mazzanti buca la difesa dominicana (per il classificatore è errore) e il prima base azzurro guadagna la seconda sulla battuta in diamante di Imperiali. Avagnina tocca duro tra esterno centro ed esterno destro, ma la gran corsa dell'ex Major Freddy Guzman vanifica il buon contatto dell'esterno italiano.

Al cambio campo la Repubblica Dominicana passa. Gomez tocca una valida tra il cuscino di prima e Mazzanti, che si trasforma in un doppio perché la palla schizza lontana. Le volate a destra di Mendez e Batista (intervallate dal colpito su Cesar) valgono la segnatura. Da Silva soffre e passa in base Danilo Sanchez, ma chiude comunque la ripresa facendo battere una volata a sinistra all'interbase Silvio Castillo.

 

L'Italia arriva in base al quarto grazie a Granato. Non è ancora ufficialmente la prima valida, perché il severissimo classificatore opta per un errore davvero ingeneroso per Silvio Castillo. L'interbase comunque si rifà quando chiude la ripresa, con Chiarini lanciato verso il punto, eliminando Mazzanti con un formidabile tiro dall'erba.

Al quinto la prima valida è finalmente sul tabellone: la ottiene Imperiali con una radente sopra il cuscino di seconda. Ma l'Italia non riesce a costruire nulla. Con un out, Imperiali viene colto rubando e l'attacco non ha altri sussulti.

Al cambio campo la Dominicana raddoppia. L'Italia paga a caro prezzo un errore di Mazzanti sulla rimbalzante di Guzman. L'esterno centro dominicano, che sarebbe stato il terzo out, ruba la seconda e segna sulla fortunosa valida di Bernie Castro, un pop che atterra a pochi passi dalla linea di foul di sinistra. Castro è il terzo out, eliminato dal tiro di Avagnina mentre cerca di raggiungere la seconda.

Al sesto Angel Castro colpisce Ambrosino, che poi approfitta di un blocco imperfetto di Sanchez e vola in seconda. Dopo la visita, il partente dominicano mette al piatto per la terza volta nella serata Infante e poi passa in base Granato. Chiarini è il secondo out, ma sposta i compagni in seconda e terza. La conseguenza è la base intenzionale a Ramos. Con tutti i cuscini occupati, Mazzanti arriva sul conto di 2 ball e 2 strike poi, dopo un foul ball, gira a vuoto una veloce alta ed è il terzo out al piatto.

Dopo il primo out del sesto attacco dominicano, Mazzieri rileva l'eccellente Tiago Da Silva con Luca Panerati. Con 2 out, l'esterno destro Mendez punisce un lancio off speed che resta alto a Panerati e lo trasforma in un doppio a sinistra. Lo segue il designato Cesar con una secca linea ancora a sinistra e Mazzieri decide che per il mancino di Grosseto può bastare. In pedana sale Carlo Richetti, che chiude la ripresa mettendo al piatto Batista.

 

Anche la Dominicana fa la sua prima chiamata al bull pen. In apertura di settima ripresa sale sul monte Ruvelgys Hernandez, altro Big Leaguer (82 presenze). Lo accoglie con un singolo a destra Imperiali, ma gli azzurri (incluso Chapelli, pich hitter per Ambrosino) non vanno oltre 3 rimbalzanti in diamante.

Al cambio campo Richetti colpisce Sanchez e manda in base per ball Silvio Castillo. La sua partita finisce così e in pedana sale Alessandro Maestri. Il bunt di Guzman sposta i corridori in seconda e terza e l'Italia decide di forzare il gioco con 4 ball a Bernie Castro. Maestri ottiene il secondo out al piatto su Otanez, poi però spinge a casa il terzo punto dominicano con 4 ball a Gomez e viene punito duramente dall'esterno destro Mendez, che gli manda la palla oltre la recinzione a destra per un grande slam che di fatto chiude la partita. Quella di Maestri termina dopo il singolo interno di Cesar e al suo posto sale in pedana Cicatello. Il quinto lanciatore italiano della serata chiude la ripresa mettendo al piatto Batista, nono battitore del turno.

Con 2 out all'ottavo, Hernandez accusa problemi fisici e la Repubblica Dominicana lo rileva con Dario Veras Abreu, il suo closer. Il nuovo venuto debutta concedendo 4 ball a Chiarini ma Ramos, dopo aver spaventato Abreu con un homer in foul, è il terzo out al piatto.

Con 2 out nell'ottavo attacco dominicano, l'Italia rileva Cicatello con Andrea Pizziconi. Il pitcher dei Diamondbacks viene toccato da un singolo di Guzman, poi chiude facendo battere a Bernie Castro un comebacker verso il monte.

Vera liquida il nono attacco azzurro affrontando 3 uomini e ottenendo 2 strike out: sul pinch hitter Castellitto e Avagnina.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

E' un'Italia quasi perfetta, l'Australia non ha scampo

 

In una sfida iniziata con un'ora di ritardo per la pioggia, gli azzurri piegano gli 'aussie' 7-0 alla fine di una gara dominata da Cooper in pedana di lancio e risolta da 3 doppi (di Infante, Chiarini e Ramos) italiani al terzo inning contro Chris Oxspring. Martedì alle 21 italiane la squadra di Mazzieri affronta il Nicaragua

 

da Santiago de Veraguas, Riccardo Schiroli

 

Un'Italia poco meno che perfetta centra la prima vittoria del Mondiale rifilando un netto 7-0 all'Australia. Quella degli azzurri, eccellenti in difesa (in particolare, con un Infante in gran spolvero) e potenti in attacco, è una vittoria senza discussione e particolarmente prestigiosa, perché ottenuta contro il lanciatore numero uno degli aussie Chris Oxspring, eroe delle medaglia d'argento australiana alle Olimpiadi di Atene e fino a questa estate in Triplo A con i Detroit Tigers. In particolare, ha davvero convinto l'approccio degli azzurri in battuta, abili nel cercare il contatto in campo opposto contro un pitcher che di norma domina nella zona esterna del piatto. Dalla pedana di lancio italiana Chris Cooper ha confezionato un vero e proprio gioiello e la panchina azzurra, come è ormai sua abitudine, non ha esitato a ricorrere al bull pen ogni volta che l'Australia ha messo pressione.

 

Si comincia con un'ora di ritardo a causa di un terrificante acquazzone tropicale. Appena la gara prende il via, seppur più blanda, la pioggia ricomincia a cadere. L'Italia conferma il line up della partita con la dominicana, con l'unica eccezione di Angrisano, schierato come catcher al posto di Bertagnon. E' Cooper il partente azzurro. L'Australia affida la palla a Chris Oxspring, il pitcher che, dopo aver tenuto a zero l'Italia nella prima fase, sconfisse Daisuke Matsuzaka e il Giappone nella semifinale delle Olimpiadi di Atene.

Cooper apre evidenziando qualche problema di controllo. Concede infatti la base al lead off Beresford e al designato (ed ex Major League) Huber. Beresford arriva fino in terza, ma la ripresa si chiude sulla volata a sinistra di Tim Kennelly, esterno sinistro aussie.

Nelle prime 2 riprese Oxspring affronta solo 6 battitori italiani e 3 li elimina al piatto. Avagnina però apre il quarto con un singolo a destra e avanza in seconda su lancio pazzo. Dopo l'eliminazione al piatto di Angrisano, Ambrosino lo fa avanzare con un battuta lenta verso la prima base. E' Infante con un doppio, che scavalca un non impeccabile Tim Kennelly all'esterno sinistro, a spingere a casa il primo punto. Oxspring accusa il colpo e concede la base ball a Granato e poi viene toccato duro in sequenza da Chiarini, doppio a destra, e Ramos, doppio a sinistra. In totale l'Italia mette sul tabellone 4 punti. Anche Mazzanti, ottavo battitore dell'attacco, colpisce bene, ma la sua linea finisce nel guanto dell'esterno centro Dening.

 

L'Italia torna a farsi pericolosa al quinto. Con un out, Infante sorprende Oxspring con un bunt. Dopo l'eliminazione al volo di Granato, tocca la seconda come conseguenza della base ball a Chiarini. Ramos è però il terzo out al volo.

Cooper dal monte dell'Italia concede una valida in 5 riprese agli aussie. La seconda arriva, dopo 8 out consecutivi, in apertura di sesto inning e la ottiene l'interbase Beresford, autore anche della prima. La difesa comunque aiuta il partente azzurro confezionando un pregevole doppio gioco (Infante-Imperiali-Mazzanti) sulla lenta rimbalzante di Huber.

Nella seconda metà del sesto l'Italia mette pressione. Mazzanti guadagna la base per ball e Imperiali tocca bene contro Oxspring. Il seconda base aussie Harman però risponde con una gran presa in contro guanto e dà addirittura il via al doppio gioco che stronca le velleità italiane.

 

Al settimo finisce la partita di Cooper quando, con 2 out e Tim Kennelly in prima (per ball), l'esterno destro Brice tocca una linea verso l'esterno centro che porta Kennelly in terza. In pedana sale Justin Cicatello. Sul primo lancio del nuovo entrato, Harman colpisce una rimbalzante tra terza base e interbase. Infante però si supera: raccoglie in tuffo e ottiene il terzo out in seconda.

Al cambio campo gli azzurri allungano contro Steve Kent, rilievo di Oxspring. Con un out, Ambrosino piazza la palla tra il cuscino di terza e Welch, che non sta coprendo la linea. Con Infante in battuta, la palla sfugge per un attimo al catcher De San Miguel e Ambrosino azzarda la corsa verso la terza. De San Miguel spara l'assistenza all'esterno sinistro e Ambrosino può toccare casa base. Infante alimenta l'attacco con un singolo, ma nel tentativo di eseguire un batti e corri, Granato alza un pop verso il seconda base e Harman, dopo la presa al volo, trova Infante ancora lontano dal cuscino e la ripresa si chiude con il doppio gioco.

L'ottavo attacco dell'Australia si apre con un singolo di De San Miguel che rappresenta l'ultimo atto della partita di Cicatello. In pedana sale Luca Panerati, che liquida la pratica facendo battere a terra sia Beresford che Dening. Sulla seconda battuta, una rimbalzante secca, Imperiali dà il via al doppio gioco che chiude l'inning.

Sul monte dell'Australia sale Justin Erasmus (pitcher di origine sudafricana e che ha giocato al Classic per il paese nel quale è nato) e Chiarini apre l'ottavo attacco italiano con una potente battuta che scavalca l'esterno centro Dening e lo costringe a raccoglie la palla contro la recinzione. E' il secondo doppio del pomeriggio per il capitano azzurro. Ramos tocca un linea che spezza la mazza e finisce nel guanto del lanciatore, ma l'arbitro punisce una interferenza del catcher e spedisce Ramos in prima. Sulla successiva rimbalzante di Peppe Mazzanti, il terza base Welch fa una gran presa in tuffo e ottiene l'out forzato in seconda. Con Imperiali in battuta, la palla sfugge al catcher e Mazzanti guadagna la seconda. Dopo lo strike out su Imperiali, Erasmus concede 4 ball ad Avagnina. A basi piene, è Angrisano a produrre con una secca radente sopra il cuscino di seconda che vale 2 punti.

 

Panerati apre il nono attacco australiano con 4 ball a Huber. Welch batte una radente lenta su Imperiali, che ottiene il primo out in prima. Con Huber in seconda, il secco singolo al centro di Tim Kennelly diventa l'azione che fa finire la partita di Panerati. Dal bull pen italiano esce Nick Pugliese. Il rookie della Fortitudo mette al piatto Matt Kennelly con un perfetto slider. Al terzo out, sul pinch hitter Kandilas, pensa Granato. Sulla linea, l'interbase azzurro si tuffa alla sua destra e raccoglie al volo che chiude la partita.

 

Oggi 4 ottobre l'Italia affronta alle 14 locali (le 21 in Italia) Nicaragua allo stadio "Rico Cedeno" di Chitre. Sarà Cody Cillo il lanciatore partente.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Un aggiornamento ora alla Post Season USA.

 

Detroit si porta in vantaggio nella serie con gli Yankees ed ora conduce per 2 a 1, con a disposizione il primo match ball, quando si giocherà gara 4.

 

Grandissimo Verlander in pedana per i Tigers, con Soriano lanciatore perdente per New York. I migliori in campo per i vincitori, oltre il citato Verlander, Ordonez, Cabrera e Peralta, ossia i soliti top player di Detroit.

tessa cosa per New York, con l'infinito Capitano e recordman Jeter, Granderson, Posada, Teixeira, ma la loro performance non è bastata contro una squadra che sin dall'inizio della Regular Season ha fatto capire di esserci, e di potersela giocare contro chiunque.

 

Nell'altra serie, Texas si è portato in Vantaggio su Tampa Bay per 2 a 1, vincendo Gara 3 per 4 a 3.

 

Oggi in campo le altre due serie, ossia Philadelphia Phillies - St. Louis Cardinals, e Arizona D. Backs - Milwaukee Brewers, e qui già potrebbe essere decisiva in caso di vittoria dei Brewers che conducono la serie per 2 a 0

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'Italia mette sotto anche il Nicaragua: seconda vittoria al Mondiale IBAF

 

Gli azzurri partono forte, con un triplo e un doppio di Mazzanti. Poi un calo del partente Cillo e un errore difensivo aiutano i centro americani a riaprire la gara. Il bull pen azzurro (Maestri il vincente, D'Amico la salvezza) non concede però nulla

 

Da Chitre de Herrera, Riccardo Schiroli

 

L'Italia firma la seconda vittoria del suo Mondiale regolando (6-3) il Nicaragua alla fine di una partita ben giocata, per quanto non perfetta come la prima contro l'Australia. L'Italia avrebbe potuto produrre qualche punto in più e giocare un finale di partita più tranquillo. Ma stiamo guardando dettagli minimi. Gli azzurri si sono dimostrati squadra di livello tecnico degno delle migliori della competizione e gruppo nel quale tutti si mettono al servizio della squadra. Mazzanti (3 su 4, un triplo e un doppio) è stato il grande protagonista. Maestri, primo rilievo del partente Cillo, ha firmato la vittoria e D'Amico, con 2 strike out su 4 battitori affrontati, ha ottenuto la salvezza.

 

L'Italia non cambia per la partita con il Nicaragua. In campo vanno gli stessi giocatori che hanno sconfitto l'Australia, con Cillo in pedana di lancio. I nica rispondono con Elvin Orozco, lanciatore classe 1988 con 4 stagioni nella organizzazione degli Yankees come pedigree.

L'Italia parte forte. I primi 2 battitori (Infante e Granato) battono valido. Orosco ottiene rapidamente 2 out su Chiarini (al volo) e Ramos (al piatto), poi però viene colpito duro da Peppe Mazzanti, che spedisce la palla contro la recinzione a sinistra e spinge a casa 2 punti.

Gli azzurri allungano al secondo. Orosco concede 2 basi ball consecutive ad Avagnina e Angrisano, che avanzano sul bunt di Ambrosino. Dopo la linea di Infante, al volo dall'interbase, Granato tocca un singolo a destra che vale il terzo punto e costa la sostituzione ad Orozco, che lascia il monte a Diego Sandino, un veterano (classe 1974) che è tra le stelle di ogni tempo del campionato invernale del suo paese. Angrisano si ferma in terza e non va oltre, perché la ripresa si chiude sulla rimbalzante di Chiarini verso l'interbase.

L'Italia insiste. Ramos apre il terzo attacco con un singolo che passa tra Campbell e il cuscino di terza. Mazzanti fa correre il veterano dalla prima a casa base con un profondo doppio che costringe l'esterno centro Britton ad andare a giocare la palla a ridosso della recinzione. Dopo l'eliminazione di Imperiali, Mazzanti tocca la terza sul singolo al centro di Avagnina e segna sulla battuta in diamante di Angrisano, sulla quale Nicaragua ottiene l'out forzato in seconda ma non completa il doppio gioco. Ambrosino alimenta l'attacco con un drag bunt che sorprende Campbell, ma la ripresa si chiude sulla volata di Infante a sinistra.

Nelle prime 3 riprese il Nicaragua punzecchia Cillo, ma non arriva nemmeno una volta in terza.

 

Al quarto i centro americani rientrano in partita. L'inning si apre con 4 ball all'esterno sinistro Calderon. Sulla volata del seconda base Castro a destra, Chiarini arriva bene sulla palla, ma non riesce a completare l'out. Per il classificatore è errore. I cuscini si riempiono con 4 ball al designato Ramirez. Il catcher Abea alza un pop che sembra un problema, perché a metà strada tra il centro del diamante e Ambrosino, ma a togliere le castagne dal fuoco ci pensa Granato, che raccoglie al volo e tiene fermi i corridori. Campbell batte una palla corta verso la prima, sulla quale arriva Cillo che, con una pregevole assistenza fuori equilibrio, ottiene a casa il secondo out. Sotto di 2 strike, il prima base Sandor Guido batte valido a destra e spinge a casa 2 punti. Cillo poi colpisce l'interbase Marin e i cuscini sono ancora pieni. Cillo va sul conto pieno contro l'esterno centro Britton e poi lancia un slider lontanissimo dalla zona che vale il terzo punto del Nicaragua e chiude la partita del pitcher del Bologna. In pedana per l'Italia sale Alessandro Maestri. Sul conto di 2 strike, il rilievo prima rischia il lancio pazzo, poi mette al piatto con lo slider l'esterno destro Flores, il nono battitore della ripresa per il Nicaragua.

Maestri mette al piatto anche i primi 2 battitori del quinto. Sul terzo, Ramirez, è una spettacolare presa in tuffo di Infante a dargli il terzo out.

Il quinto attacco dell'Italia si apre con un singolo di Mazzanti, che è l'ultimo atto della partita di Sandino. In pedana sale il mancino Juan Lopez, che commette subito fallo di pedana e fa avanzare in seconda Mazzanti. Imperiali è il primo out su una splendida giocata di Marin, che ferma la sua radente in tuffo e ottiene l'out in prima. Marin (prospetto di 23 anni degli Atlanta Braves) si ripete su Chapelli (pinch hitter per Avagnina) con uno straordinario tiro dal buco tra la sua posizione di interbase e la terza. L'attacco si chiude con un'altra bella giocata della difesa nica, questa volta del terza base Campbell, che addomestica la rimbalzante di Angrisano e, pur fuori equilibrio, trova il terzo out in prima.

Nella parte bassa del sesto l'Italia aggiorna il punteggio. E' Granato a mandare in orbita un lancio di Lopez per un solo homer a sinistra. Dopo la base a Chiarini, Lopez lascia il monte a Juan Serrano, che chiude facendo battere una volata in foul a Ramos.

 

Il pinch hitter Edgard Montiel apre l'ottavo attacco nica con un gran doppio tra esterno centro ed esterno sinistro e Mazzieri decide che la partita di Maestri finisce qui. In pedana sale Justin Cicatello. Dopo aver ottenuto il primo out sulla volata a sinistra di Ramirez, Cicatello concede un singolo al centro ad Abea, che porta Montiel in terza. Campbell gira a vuoto uno slider ed è il secondo out al piatto e prima del turno del pericoloso Guido (3 su 3, 2 punti battuti a casa), il pitching coach azzurro Bill Holmberg va a parlare con Cicatello. Sul conto di 3 ball e 1 strike, Guido alza un pop che Chapelli, correndo in avanti, trasforma nel terzo out.

Al cambio campo Ambrosino guadagna la base per ball e Infante lo porta in seconda con un bunt, che sorprende a tal punto Campbell da trasformarsi in valida. Granato mostra il bunt, poi esegue il giro di mazza regolare (un cosiddetto slash, quindi) e ottiene un chopper che fa avanzare i compagni. Guido raccoglie la battuta e ottiene su Granato il primo out. Chiarini viene colpito e le basi si riempiono per Ramos. Dopo qualche incertezza, il Nicaragua chiama per affrontare il designato italiano il mancino Eldo Thomas. La mossa dà i suoi frutti, perché Ramos batte un pop sul quale Marin ottiene il secondo out al volo senza che i corridori si possano muovere. Per affrontare Mazzanti arriva dal bull pen il destro Junior Teller. La strategia funziona anche questa volta perché Mazzanti, sul conto di 2-2, guarda il terzo strike.

 

Marin apre il nono attacco del Nicaragua con un singolo a destra che chiude la partita di Cicatello. In pedana sale Giovanni D'Amico. Il nuovo venuto inizia passando in base Britton, così il pinch hitter Renato Morales si presenta nel box come potenziale punto del pareggio. Sul conto pieno, Morales si avvita sul cambio del lanciatore del Grosseto ed è il primo out al piatto. Con un palla ad effetto interna, D'Amico mette al piatto anche Calderon. Con un altro lancio ad effetto D'Amico fa battere un pop a Montiel sul quale Ambrosino non ha difficoltà a completare il terzo out al volo.

 

Dopo il giorno di riposo, l'Italia affronterà alle 19.30 di giovedì 6 ottobre la Germania, sempre a Chitre

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Aggiornamento sulla situazione Post Season di MLB.

I Texas Rangers vanno al turno successivo, vincendo Gara 4 in casa dei Rays per 3 a 1. Quindi Tampa Bay ci lascia e se ne riparlerà per il 2012.

Le altre serie invece proseguono con grande equilibrio, ma solo una è in parità dopo Gara 4, ma andiamo con ordine.

 

A St. Louis i Phillies si aggiudicano la partita contro i padroni di casa dei Cardinals per 3 a 2, ed ora sono avanti nel punteggio generale per 2 a 1.

 

A Phoenix, i padroni di casa dei Diamondbacks accorciano le distanze, imponendosi per 8 a 1 sui Brewers. Milwaukee però rimane in vantaggio per 2 a 1 nella serie.

 

Quindi per entrambi gli incontri, Garab 4 potrebbe risultare decisiva.

 

L'unica in equilibrio totale è la sfida tra New York Yankees e Detroit Tigers, sul 2 a 2 dopo che i Bronx Bombers hanno vinto a Detroit Gara 4 per 10 a 1 con una grandissima prova di forza.

 

Lanciatore vincente per New York A.J. Burnett, che salva la serie per gli Yankees portando la Gara decisiva nella Grande Mela, concedendo ai Tigers un solo punto nel Comerica Park di Detroit, cosa attestata anche dal Capitano Derek Jeter, che ha reso grande onore al compagno di squadra.

Lo Yankee Stadium ospiterà quindi la gara decisiva, dove a lanciare per i padroni di casa, sarà il destro Ivan Nova, mentre per i Tigers salirà sul monte - sempre right hander - Doug Fister.

 

Altro giocatore sugli scudi per New York è stato Curtiss Granderson con due eccezionali prese sull'esterno centro, che hanno tolto punti sicuri a Detroit, in particolare una su una grande battuta di Don Kelly sul centro sinistra nel 6° inning a basi piene, che avrebbe causato danni all'ottima partita di Burnett sul monte.

 

Dopo i primi due inning chiusi sullo 0 a 0, New York si porta avanti nel 3° per 2 a 0. Accorcia le distanze Detroit con un solo home run di Victor Martinez, che fa pensare ad una gara sul filo dell'equilibrio, ma Burnett riesce a contenere i danni, permettendo a New York di portarsi ancora avanti nel 5°, grazie ad un fuori campo da due punti di Granderson. Dopo il 6° e 7° inning chiusi sullo 0 a 0, New York straripa nell'8°, con un big inning da 6 punti che chiude definitivamente i conti.

 

Ed oggi si vedrà la fine a New York su quale delle due squadre andrà avanti verso le World Series

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mentre stasera New York e Detroit si giocheranno l'accesso alla semifinale allo Yankee Stadium, c'è la novità che anche le altre due serie di Post Season vanno alla gara decisiva, in programma domani.

 

I Philadelphia Phillies si sono infatti raggiungere sul 2 a 2 perdendo contro i Cardinals per 5 a 3.

Stessa sorte per i Milwaukee Brewers, sconfitti dai DBacks di Phoenix per 10 a 6.

 

Domani i verdetti e stasera gara da spettacolo a New York.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dopo il giorno di riposo, riprende la corsa dell'Italia ad un posto tra le prime otto al mondo

 

Nel Mondiale di baseball, che si gioca a Panama, gli azzurri hanno un parziale di 2 vittorie e 1 sconfitta e nella notte tra giovedì e venerdì affrontano la Germania. Per accedere alla seconda fase probabilmente serviranno 4 vittorie

 

Da Santiago de Veraguas, Riccardo Schiroli

 

Con la vittoria degli Stati Uniti sul Giappone si completa il programma delle prime 3 giornate del Mondiale IBAF e si prepara la prima clamorosa sorpresa. I nipponici hanno perso tutte le prime 3 partite e in un girone 1 che vede 3 squadre a punteggio pieno (Canada, Olanda e Panama) , le loro possibilità di passare il turno sono veramente poche. Lo stesso Portorico non può più sbagliare, a cominciare dalla partita di giovedì notte contro l'Olanda.

 

Nel girone 2, la sorpresa per il momento si chiama Italia. Gli azzurri di Mazzieri hanno sovvertito tutti i pronostici con le splendide vittorie contro Australia e Nicaragua e, soprattutto, giocando con autorità in difesa a supportare lanciatori di livello e colpendo al momento giusto in attacco. Proprio da vera squadra. C'è da essere orgogliosi di questa Italia, ma è proprio il caso di dire che ha cominciato molto bene, ma è ancora a metà dell'opera. Per come si è messo il girone, è molto probabile che per passare il turno servano 4 vittorie. Giovedì notte (per la precisione, alle 2.30) l'Italia affronta la Germania e, naturalmente, punta alla vittoria. I tedeschi non sono da sottovalutare, ma diciamocelo chiaro: una squadra che punta ad entrare tra le prime 8 di un Mondiale, contro la Germania deve vincere.

Lo staff tecnico azzurro, da parte sua, la Germania non la sottovaluta. Ai tedeschi Mazzieri ha riservato Marco Grifantini e, dopo un giorno di riposo, il bull pen dovrebbe essere pronto a supportare il lanciatore del Parma. I tedeschi, lo diciamo chiaro, sono una buona squadra. Ma di certo, non hanno un monte di lancio all'altezza di un Mondiale. Non a caso, la media battuta concessa finora agli avversari è superiore a .300. Contro l'Italia non è chiaro chi lancerà, ma potrebbe toccare a Henkenjohann (gran velocità, scarso controllo), che al primo tentativo da partente nel torneo (contro la Dominicana) è durato 0.1 riprese.

Come detto, anche battendo la Germania, la qualificazione sarebbe ancora da conquistare, ma a quel punto basterebbe una vittoria contro Corea o Venezuela (la sfida con Cuba risulterebbe praticamente irrilevante).

Nel girone 2 appaiono in effetti acquisite le posizioni di Cuba e Repubblica Dominicana, ma la lotta per gli altri 2 posti potrebbe protrarsi fino all'ultima giornata.

 

Parlando più in generale, qui a Panama si vive un'atmosfera da grande evento. Ripensando a tutti i Mondiali che personalmente ho coperto come giornalista nell'ultimo decennio, solo a Taiwan nel 2001 mi era capitato di vedere il torneo costantemente in prima pagina sui giornali.

A Santiago, dove c'è il quartiere generale degli azzurri, c'è però di più: la gente parla della nostra nazionale nei bar la mattina e a volte serve un pizzicotto per capire se stiamo sognando o meno.

 

Vedere gli azzurri protagonisti in un torneo del livello di questo è veramente fonte di orgoglio. Per questo, vorrei fare di tutto per far capire a chi visita il sito che qualità di baseball le squadre stanno esprimendo sul terreno di gioco. Non c'è stato Mondiale, in una storia iniziata nel 1938, che abbia avuto in campo così tanti atleti con esperienza di Grande Lega.

 

Che questo livello di baseball meriti rispetto, lo si capisce per altro facilmente dando un'occhiata agli staff tecnici. Una volta, El Presidente Martinez e Mike Piazza giocavano uno contro l'altro sul massimo palcoscenico. Ora sono qui a Panama a rappresentare Nicaragua e Italia. Qualcuno lo avrebbe detto, che un giorno sarebbe successo?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

grazie per le risposte .ok sto seguendo il mondiale grazie a questo topic :d

Ovvio poi io sono ben poca cosa. Posso spiegare molto modestamente in verità, ma se ne vuoi sapere di più, su fibs.it troverai del Mondiale e di tanto altro che riguarda la nazionale azzurra, anzi le nazionali, visto che ci sono anche le ragazze, così come i diversi campionati nazionali ai vari livelli.

 

Per il baseball USA invece, io mi rifaccio (quando non lo vedo in diretta) a mlb.com, un sito da mito, dove ci sono anche le immagini delle azioni più interessanti delle varie partite.

 

Ciao

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Comoda vittoria per gli azzurri contro la Germania

 

Un errore è fatale ai tedeschi alla prima ripresa, che si chiude sul 4-0. Il Bundes Team non approfitta dei problemi di controllo di Grifantini (in base 4 volte su 5 il primo battitore) e l'Italia allunga grazie ad un lunghissimo fuoricampo di Ramos. Nella notte tra venerdì e sabato la sfida con Cuba

 

da Chitre de Herrera, Riccardo Schiroli

 

L'Italia firma la terza vittoria del Mondiale con un comodo 7-2 nei confronti di una Germania che, in pratica, si batte da sola concedendo 4 punti non guadagnati al primo inning. Il partente tedesco Heilmann per il resto della sua presenza in pedana sbaglia poco (ad esempio, il lancio del lunghissimo fuoricampo di Ramos), ma i tedeschi non mostrano di avere la possibilità di rimontare contro un Grifantini che non ha il controllo migliore ma macina strike out. In totale i pitcher italiani ottengono 10 strike out e i 2 punti tedeschi arrivano quando ormai la concentrazione degli azzurri, anche a seguito di una sospensione di mezz'ora per il rischio di una tempesta elettrica, è ormai compromessa.

 

Rispetto alle vittoriose partite con Australia e Nicaragua, l'Italia cambia solo la batteria. Il partente è Marco Grifantini e il catcher è Riccardo Bertagnon. La Germania manda sul monte contro gli azzurri Eugene Heilmann, veterano della Bundesliga che gioca con i Paderborn Untouchables.

Grifantini parte con 4 ball al lead off Sascha Lutz. Dopo il sacrificio dell'esterno sinistro Guehring, che porta Lutz in seconda, la secca linea al centro del top prospect dei Twins (classe 1993, ha firmato per 700.000 dollari di bonus) Kepler-Rozycki crea situazione di corridori agli angoli. Il terza base Glaser va in vantaggio di 2 ball e poi scucchiaia una palla comodamente presa al volo da Mazzanti in zona di foul. Grifantini va sotto di 2 ball anche contro il prima base Donald Lutz e dal dug out esce per una visita il pitching coach azzurro Bill Holmberg. Alla ripresa del gioco, bastano 3 lanci (l'ultimo un cambio girato a vuoto) al partente azzurro per ottenere lo strike out.

Anche Heilmann parte male e colpisce con il secondo lancio della partita Infante. Sul come backer verso il monte di Granato, Heilmann prima pasticcia e poi tira male in seconda. Il singolo di Chiarini riempie le basi e puntuale arriva la volata di sacrificio di Ramos che sblocca il punteggio e porta in terza Granato. Dopo l'eliminazione di Mazzanti, le basi tornano a riempirsi con i 4 ball a Imperiali. A produrre ci pensa Bertagnon con un singolo al centro che vale 2 punti. Sull'azione, Imperiali si fa sorprendere lontano dal cuscino di seconda ed è il terzo out dopo una trappola.

Al terzo la Germania arriva di nuovo in terza, per quanto con 2 out, grazie a Speer, che aveva guadagnato la prima per ball. Glaser contro Grifantini dimostra di ignorare cosa sia lo slider e ne gira a vuoto 2 consecutivi, finendo al piatto.

Dopo la partenza ad handicap, Heilmann riesce a tenere bene fuori equilibrio le mazze azzurre con lo slider, lancio che ha successo per entrambi i pitcher anche perché l'arbitro capo concede qualcosa nella parte bassa esterna della zona.

 

Grifantini, da parte sua, non lancia bene nel senso tecnico del termine: 4 delle prime 5 riprese le apre con una base ball e al terzo e al quinto la base la guadagna Speer, nono uomo del line up. Ma la qualità dei suoi lanci mette a dura prova i battitori tedeschi. Nelle prime 5 riprese, Grifantini ottiene infatti 7 strike out.

Nella parte bassa del quinto l'Italia aggiunge 2 punti. Chiarini picchia un singolo all'esterno sinistro e Ramos, sul secondo lancio di Heilmann, spara un fuoricampo altissimo a destra.

Con 2 out, le basi vuote e il designato tedesco Howard in battuta al sesto, i lampi di un temporale in avvicinamento consigliano agli arbitri di sospendere la gara. Personalmente, è la prima volta che vedo una partita di baseball sospesa senza che cada una goccia d'acqua.

Il gioco riprende dopo mezz'ora con Nick Pugliese sul monte al posto di Grifantini. Dopo aver passato in base Howard, Pugliese chiude l'inning mettendo al piatto Kai Gronauer, catcher che gioca in Doppio A per i New York Mets.

Al cambio campo anche i tedeschi si rivolgono al bull pen. Al posto di Heilmann sale in pedana il gigante Max Schmitz. Con un out, Ambrosino lo tocca con una radente che supera il cuscino di seconda. Infante è il secondo out al volo e Granato fa correre Ambrosino fino a casa con un lungo doppio tra esterno centro ed esterno destro che atterra ad un passo dalla recinzione.

 

All'ottavo Pugliese si complica la vita. Con un out, Glaser tocca una palla che picchia contro il monte e non è giocabile da Granato e Donald Lutz spara una radente all'esterno centro. Le 2 basi ball consecutive a Howard e Gronauer valgono il primo punto tedesco e la chiamata al bull pen per Cicatello. Il nuovo entrato va rapidamente in vantaggio di 2 strike sul seconda base Wulf, che poi tocca lungo a sinistra. Chapelli coglie al volo, ma la volata vale il secondo punto tedesco.

 

Non succede altro, se non una straordinaria giocata di Tony Granato, che ottiene il secondo out del nono con un tiro dall'erba che batte nettamente la corsa di Guehring.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

I commenti al termine di Italia-Germania del Mondiale IBAF

 

Parlano Jairo Ramos, Marco Grifantini, Marco Mazzieri e il manager tedesco Greg Frady

 

da Chitre de Herrera (Panama), Riccardo Schiroli

 

"Partite facili non ce ne sono" esordisce in sala stampa il veterano Jairo Ramos Gizzi "Ma neanche di difficili. Voglio dire: si deve sempre giocare al massimo e trattare tutte le avversarie allo stesso modo. Se ci si abitua a vincere, qualche vittoria la si porta a casa, ma se ci si abitua a perdere...".

Tu proprio non ti decidi ad invecchiare? "Io faccio il massimo di quello che posso fare. Se sono qua, non è perchè qualcuno me lo ha regalato. Adesso voglio dare una mano all'Italia a superare il turno".

Che filosofia avete? "Noi abbiamo un solo proposito. E quando dico noi, intendo i giocatori, lo staff e tutti i collaboratori dello staff: vincere più partite possibili".

La Germania vi ha dato una mano: "Ma approfittare degli errori degli altri è molto importante, è segnale di qualità".

State giocando ad un livello molto costante: "E per vincere, bisogna continuare. Poi, se superiamo il turno, dovremo alzare il livello, per continuare a vincere".

 

Marco Grifantini sorride, quando gli parliamo del suo inizio con poco controllo: "Inusuale? bah, diciamo come al solito. Ho fatto fatica a trovare il pieno controllo dei lanci, ma sono migliorato con il passare degli inning e al sesto mi sentivo proprio bene. Peccato che ci sia stata l'interruzione".

Comunque, non hai avuto problemi: "Diciamo che per fortuna alle spalle ho una gran difesa, così mi sono dovuto preoccupare solo di fare dei buoni lanci".

Cosa vuole dire per te vincere per l'Italia? "Mi dà grande orgoglio. Vogliamo dimostrare che siamo una squadra che può vincere a questo livello".

 

Marco Mazzieri, adesso alla qualificazione ci credete davvero: "Certo, che domande!".

Ma manca ancora una vittoria: "In effetti, sì".

E' più facile ottenerla contro la Corea o il Venezuela? "Direi che ne giochiamo una alla volta, poi vediamo. Dobbiamo continuare a giocare così. Anzi, se possibile, migliorare. Ad esempio, nella gestione dei turni di battuta quando siamo in vantaggio".

Giochiamo una partita alla volta. Contro Cuba chi lancia? "Richetti. Poi per le ultime 2 partite andremo con Da Silva e Cooper, ma non è detto in questo ordine".

 

"Non abbiamo avuto l'approccio alla partita che avremmo voluto" dice il manager della Germania Greg Frady. "Noi abbiamo grande rispetto dell'Italia e della sua forza in battuta e sapevamo che andando sotto sarebbe stato difficile".

Cosa è successo? "Heilmann non è mai stato a suo agio. Strano, di solito lancia molti strike".

Il problema per voi ricorre, anche contro il Nicaragua avete compromesso la partita all'inizio: "Lì era diverso, avevamo la scusante dei problemi di viaggio. Questa sera no. Semplicemente, non abbiamo giocato bene".

E' una Germania che cresce: "Direi che siamo la terza forza d'Europa, dopo Olanda e Italia. Siamo ancora distanti, ma stiamo giocando partite sempre più competitive contro di loro".

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

All'Italia non bastano sette inning di livello assoluto contro Cuba

 

Il fortissimo line up caraibico punisce Richetti, da parte sua strepitoso, ad ogni minimo errore e numeri di un altro mondo di Gourriel stroncano le velleità italiane ad inizio partita. La 'seleccion' mette al sicuro al risultato solo all'ottavo e alla fine le valide sono 8 a 7

 

da Chitre de Herrera, Riccardo Schiroli

 

L'Italia gioca alla pari con Cuba, ma questo non basta per evitare agli azzurri la seconda sconfitta (5-1) del Mondiale. Sorretta da un eccellente Richetti sul monte, la squadra di Mazzieri spaventa all'inizio la seleccion. Ci sono buoni contatti, ma il line up italiano trova sulla sua strada un Gourriel ispirato, che fa la differenza in seconda base. I battitori cubani non perdonano nessun errore a Richetti, che subisce i primi 2 punti su altrettanti fuoricampo a basi vuote. Ad ottenerli sono Castillo e Abreu, che in 2 battono più della metà delle 8 valide cubane. Il fatto che l'Italia chiuda con 7, è emblematico dell'equilibrio che c'è stato in campo. Il divario alla fine poteva essere minore, ma all'ottavo Andrea Pizziconi ha perso il controllo e regalato 2 segnature senza concedere valide: con 2 basi, 2 colpiti e 2 lanci pazzi.

 

Mazzieri cambia formazione, inserendo Pantaleoni in terza e spostando Infante in seconda. Angrisano torna dietro casa base e, come previsto, il partente è Richetti. Cuba oppone all'Italia Fredy Alvarez, lanciafiamme di Villa Clara votato All Star del campionato del suo paese. Il manager Urquiola riporta Michel Enriquez in terza e Gourriel in seconda. L'astro nascente Aruebarruena (lucio immenso nel campo corto de Cienfuegos, recita il sito della sua squadra) gioca interbase e l'altra novità Jose Abreu è in prima. Si gioca in una atmosfera bellissima, con uno stadio praticamente esaurito.

Sul primo lancio della partita, l'esterno centro cubano Castillo batte direttamente addosso a Richetti, che ha bisogno dell'intervento dei sanitari e poi riprende il gioco. Cuba dimostra di prendere sul serio la partita e, con 2 ball su Michel Enriquez, prova a mettere in scena un batti e corri. La palla finisce in foul ed Enriquez batte poi su Richetti, che dà il via al doppio gioco. Richetti concede 4 ball al designato Cepeda. Lo spauracchio Despaigne tocca una infinità di foul, su un paio dietro la prima c'è l'illusione che un azzurro possa arrivarci. Poi il clean up cubano guarda un lancio ad effetto ed è il terzo out al piatto.

L'Italia apre a sua volta con un singolo di Infante, una rimbalzante che supera il cuscino di seconda, ma la rimbalzante di Granato permette ad Aruebarruena di dare il via al doppio gioco. Chiarini tocca duro, ma la sua radente trova pronto Gourriel al numero in contro guanto e la ripresa si chiude con il tiro in prima.

Nel secondo inning, Gourriel si mette in mente di non far battere valido l'Italia. Va a difendere una rimbalzante di Ramos dietro la prima, prende al volo in tuffo una linea di Mazzanti e prende in tuffo, dietro il cuscino di seconda, una radente di Avagnina. Fuori coordinazione, cadendo in avanti allunga la palla ad Arruebarruena e Avagnina deve sprintare per arrivare salvo. L'Italia insiste e Pantaleoni batte valido a destra. Sul bel contatto di Angrisano, Gourriel però non ci sta: con un balzo, raccoglie la palla al volo dietro il cuscino di seconda. Che fare, se non alzarsi e applaudirlo?

Il risultato cambia al terzo. Con 2 out e 2 strike, Castillo incoccia il terzo lancio di Richetti e lo spedisce dietro la recinzione a destra per il fuoricampo che sblocca la partita a favore di Cuba.

 

L'Italia apre il quarto attacco con un singolo di Chiarini tra terza base e interbase. Ramos alza una palla che Gourriel si ritrova al livello degli occhi; può decidere se lasciarla rimbalzare o prenderla al volo. Quando vede Chiarini muoversi dalla prima, la prende al volo e poi completa il doppio gioco con il tiro ad Abreu.

Al quinto Cuba raddoppia. Sul terzo lancio di Richetti, Abreu picchia un lungo fuoricampo al centro.

Con un out, Arruebarruena batte valido a sinistra. Pestano tenta inutilmente di portarlo avanti con il batti e corri e, con 2 strike sul battitore, Arruebarruena parte per la rubata. Granato raccoglie l'assistenza di Angrisano davanti al cuscino ed elimina l'interbase avversario con una giocata che strappa gli applausi dello stadio "Rico Cedeno".

Al sesto Cuba torna a colpire duro. La linea di Cepeda va oltre Ambrosino, in disperata corsa verso sinistra, e il designato di Cuba azzarda la corsa verso la terza, dove il tiro di Granato sembra batterlo; sul contatto con il corridore, la palla cade dal guanto di Pantaleoni. Comunque, Richetti si trae d'impiccio: mette al piatto Despaigne e fa battere una alta, quanto improduttiva, volata al centro a Gourriel.

Tra quinto e sesto inning intanto Alvarez affronta 6 battitori azzurri e li elimina tutti, 4 di questi al piatto. Dopo essere stato toccato sulla dritta, Alvarez usa di più uno slider secco e molto difficile da inquadrare.

 

Richetti apre il settimo attacco cubano con 4 ball al sesto in battuta Bell. Mazzieri lo manda sotto la doccia e dà la palla ad Andrea Pizziconi. Richetti esce meritatamente tra gli applausi.

Pizziconi permette a Bell di toccare la seconda con un lancio pazzo e poi viene toccato duro da Abreu, la cui linea scavalca Ambrosino e porta a casa il terzo punto della seleccion. Chiarini ottiene un out capolavoro su una volata in foul di Pestano; sul pesta e corri, Abreu arriva in terza. Con il diamante azzurro avanzato, Arruebarruena guarda il terzo strike ed è il secondo eliminato al piatto. Il terzo out arriva sulla radente di Castillo, ben difesa da Granato.

Chiarini apre il settimo attacco dell'Italia con un profondo doppio a sinistra, che punisce lo shift cubano:la difesa era piazzata su Chiarini quasi come se nel box ci fosse un mancino. Dopo la visita del pitching coach di Cuba Galves, Alvarez mette al piatto Ramos con un lancio off speed maligno, che cade come se la palla rotolasse da un tavolo. Con Mazzanti in battuta, Chiarini è colto rubando di metri mentre cerca di raggiungere la terza. Mazzanti è poi il terzo out, al volo dall'esterno destro.

All'ottavo l'Italia si arrende. Con Cepeda in prima e un out, Pizziconi colpisce Despaigne. Dopo l'eliminazione di Gourriel, Bell va in base per ball e Cuba segna 2 punti su 2 lanci pazzi. Con Bell in terza, Pizziconi colpisce anche Abreu e Mazzieri chiama dal bull pen Nick Pugliese. Al nuovo venuto bastano 2 lanci per chiudere la ripresa, facendo battere una volata a Pestano.

 

Nella seconda metà dell'ottavo Cuba manda in campo Duvergel (che diventa esterno centro, con Castillo a sinistra) al posto di Despaigne e Reyes al posto di Enriquez.

L'Italia mette il primo punto sul tabellone. Avagnina apre con un singolo a destra. Anche Pantaleoni batte valido, spedendo la palla nell'angolo sinistro del campo esterno. Avagnina si ferma in terza e Pantaleoni, che scivola dopo il cuscino, resta in prima. Cuba decide comunque di rilevare Alvarez con Soto. Alla ripresa del gioco, la volata di Angrisano vale il primo punto azzurro, però il pinch hitter Chapelli batte su Gourriel, che dà il via al doppio gioco che chiude l'inning.

Al nono Chapelli si sistema all'esterno centro. Con un out, Castillo picchia un triplo (la terza valida della sua serata) a destra. Reyes è out al volo a destra e Cepeda batte una rimbalzante su Infante per il terzo out.

Nel nono attacco azzurro la partita scivola rapida verso la fine.

 

Nella notte tra sabato e domenica (alle 2.30 italiane) l'Italia affronta a Chitre la Corea. Mazzieri non ha ancora sciolta la riserva tra Da Silva e Cooper per il lanciatore partente.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Un cenno ora alla Post Season USA.

 

Abbiamo il programma delle semifinaliste.

 

da una parte i Detroit Tiges incontreranno questa sera in Gara 1 i Texas Rangers, mentre l'altro incontro di semifinale vedrà opposti i St. Louis Cardinals ed i Milwaukee Brewers, domani 9 ottobre.

 

Ma facciamo un passo indetro e vediamo come si è giunti a questi risultati, in un certo senso a sorpresa.

 

La franchigia di Detroit (ricordate l'immancabile cappellino di Magnum P.I. ? Era proprio dei Tigers) è riuscita nell'impresa di violare lo Yankee Stadium in una Gara 5 emozionante ed incerta fino all'ultimo, per 3 a 2, estromettendo ancora una volta i Bronx Bombers dalla possibilità di giocarsi ancora le World Series.

La partita si mette subito male per gli Yankees perchè Detoit parte fortissimo, e già al primo inning segna 2 punti, con due solo homer prima di Don Kelly e poi di Delmon Young.

La gara è andata avanti così fino al 5° inning, dove gli Yankees hanno segnato un punto con un fuori campo di Granderson, subito però pareggiato da Detroit, andati a punto su un errore in presa sulle basi dei padroni di casa, che hanno consentito l'arrivo a casa base dei Tigers.

Sul Monte poi Joaquin Benoit ha tenuto a freno le mazze newyorkesi che hanno provato in ogni modo, senza andar oltre la segnatura di un altro punto, fissando così il risultato sul 3 a 2 finale per i Tigers.

Un momento topico è stato quando all'8° inning, una lunghissima battuta del capitano e mito di New York Derek Jeter, è stata presa al volo dall'autore del primo fuori campo del match, Don Kelly. In quel momento gli Yankees avendo un uomo in base, con un fuori campo sarebbero passati in vantaggio. Invece nulla di fatto.

Si arriva al nono dove vanno sul monte i closer, Mariano Rivera per New York e Valverde per Detroit. Rivera con grande maestria chiude subito l'inning, lasciando il monte a Valverde e alle ultime speranze degli Yankees, che hanno pure il line up che mostra al momento clou i migliori battitori al turno.

Inizia Granderson che si fa eliminare al volo dopo un conto di due ball e due strike.

Segue Robinson Cano, che ha un buon contatto ma rompe la mazza, cosa che origina una volata medio alta di facile presa per gli esterni dei Tigers.

Ultimo è il grande Alex Rodriguez, battitore di grandi record, che però finisce strike out a causa dei lanci variabili di Valverde che chiudono il match. Detroi Tigers al turno seguente.

 

Nelle altre due serie, che erano entrambe sul 2 a 2, Gara 5 era quindi decisiva.

 

A Milwaukee i Brewers padroni di casa eliminano gli Arizona D. Backs per 3 a 2 mentre a Philadelphia i Phillies padroni di casa, tra i favoriti tra l'altro per il successo finale, perdono per 1 a 0 con i St. Louis Cardinals che domani incontreranno i Brewers a Milwaukee in Gara 1.

 

Terminate le Division Series (al meglio delle 5 partite) quindi con le vittorie di Detroi Tigers, Texas Rangers, St. Louis Cardinals e Milwaukee Brewers, si passa ora alle Championship Series, che saranno invece al meglio delle 7 partite.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dopo Italia-Cuba parlano Fredy Alvarez, Jose Abreu e Marco Mazzieri

 

Le opinioni concordano, ma il manager azzurro non si vuole accontentare di perdere 'con onore'. I complimenti della stampa panamense all'Italia

 

da Santiago de Veraguas, Riccardo Schiroli

 

"No, non sono soddisfatto. A me non piace perdere con onore. Siamo qui per provare a vincere".

Il manager azzurro Marco Mazzieri entra in sala stampa abbastanza scuro in volto. Prosegue: "Abbiamo fatto 7 inning eccezionali, davvero di alto livello. Ma negli ultimi 2 ho visto cose che non mi sono piaciute".

La stampa panamense inonda il tecnico azzurro di complimenti. Un giornalista aggiunge che la qualificazione non sfuggirà a questa Italia: "Ce la stiamo giocando. Mancano 2 partite e siamo pronti a dare tutto quello che abbiamo"

 

Fredy Alvarez è sintetico quando gli chiedono di inquadrare la sua prestazione: "Tenevo la palla veloce alta e loro ci arrivavano. Ho dovuto fare degli aggiustamenti e li ho tenuti a bada con lo slider".

Ti aspettavi un Italia così? "L'Italia la rispetto, sono buoni battitori e sono venuti qui preparati per giocare questo torneo. Contro il nostro line up, non è facile per nessun lanciatore".

E' corretto dire che sei il miglior lanciatore di Cuba? "Diciamo uno dei migliori. Mi piace che me lo diciate, ma ammetto che ci sono altri atleti sul mio livello".

Quanto è importante avere uno come Gourriel dietro? "Beh, lui è un fuoriclasse e questa sera mi ha aiutato davvero molto. Comunque, tutta la difesa di Cuba è molto forte e un pitcher, con compagni del genere dietro, è molto più tranquillo".

 

Josè Abreu è impressionato dall'atmosfera che si respirava allo stadio: "Davvero non ci siamo accorti che non si giocava a Cuba" sorride.

Richetti ha lanciato molto bene: "Concordo".

Ma ad ogni errore lo avete punito: "Sai, questa squadra ha in campo tutti terzi e quarti in battuta della nostra Serie Nacional, siamo battitori che stanno sempre concentrati e che sono pronti se un lanciatore sbaglia".

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Colpo grosso dell'European Big League Tour: Prince Fielder in Italia ai primi di novembre

 

L'MVP dell'All-Star Game a Parma insieme agli altri big leaguer il 12 novembre per il clinic con i giovani atleti italiani. La partecipazione è gratuita, tramite registrazione personale

 

L'ultimo colpo dell'European Big League Tour è di quelli veramente eccezionali: l'organizzazione ha infatti confermato la partecipazione all'edizione 2011 nientemeno che di Prince Fielder, al momento impegnato con i suoi Milwaukee Brewers nella vicente Division Series contro Arizona.

 

Most Valuable Player dell'ultimo All-Star Game, il prima base dei birrai è figlio di Cecil e la coppia è l'unica combinazione padre-figlio ad avere battuto almeno 50 fuoricampo a testa in una stagione di MLB.

 

Classe 1984, il corpulento mancino è una delle mazze più pericolose delle Grandi Leghe ed è l'unico giocatore nella storia dei Brewers a essersi aggiudicato l'Home Run Derby (2009).

 

Prince Fielder si unisce al gruppo di giocatori MLB, come Francisco Cervelli e Roger Bernadina, che dal 5 al 13 novembre incontreranno i giovanissimi atleti di Olanda, Repubblica Ceca e Italia per testimoniare la possibilità di realizzare il sogno, come già è riuscito per esempio ad Alex Liddi e allo stesso Rick VandenHurk, ideatore e deus-ex-machina dell'EBLT.

 

La tappa italiana è in programma al quadrifoglio Aldo Notari di Parma nel pomeriggio di sabato 12 novembre.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Vi riassumo il torneo dell'Italia, non avendo potuto farlo sabato e domenica. Purtroppo siamo stati eliminati, ma il lotto era davvero di prim'ordine.

 

L'Italia cede alla Corea e domenica si gioca l'accesso alla seconda fase contro il Venezuela

 

Gran duello di lanciatori a Chitre, con il coreano Oh Hyoun Taek che ripete la strepitosa prova che aveva annichilito l'australia. L'Italia aveva aperto con 2 valide, ma non è riuscita a concretizzare. Alla fine i coreani legittimano il successo con i 3 punti dell'ottavo inning

da Chitre de Herrera, Riccardo Schiroli

 

L'Italia cede (4-0) alla Corea e ora si gioca l'accesso al secondo turno del Mondiale IBAF nella sfida in programma domenica 9 ottobre a Santiago contro il Venezuela.

L'attacco azzurro, che pure aveva cominciato con 2 valide, è stato dominato dal formidabile partente coreano Oh e dal suo slider. I pitcher italiani da parte loro hanno poco da rimproverarsi: non hanno concesso basi ball alla Corea e il partente Cooper ha subito un solo punto, su fuoricampo del catcher Choi al quinto. La Corea ha ampliato il divario solo all'ottavo e al nono l'Italia ha lasciato in base 3 uomini in un inning sul quale pesa una decisione molto dubbia dell'arbitro di seconda base Hernandez.

 

Si inizia con un'ora abbondante di ritardo per consentire agli addetti di sistemare il campo, provato dalla pioggia e dalla partita tra Australia e Venezuela. L'Italia conferma la formazione che ha giocato contro Cuba e dà la palla a Chris Cooper. La Corea sceglie come partente Oh Hyoun Taek, che martedì ha dominato (12 strike out in 8.2 riprese) l'Australia.

L'Italia parte benissimo. Infante picchia un doppio all'esterno destro e Granato lo porta in terza con un singolo dietro l'interbase. Gli azzurri però non concretizzano: Chiarini è al piatto, Ramos al volo dall'interbase e Mazzanti al piatto, su uno slider impressionante di Oh.

Al cambio campo l'Italia scherza col fuoco. Con un out e l'interbase Kyung Mun Hur (valida) in prima, Ambrosino strappa letteralmente una valida all'esterno sinistro Chang Min Mo con una gran corsa alla sua destra e una presa in scivolata ad un palmo da terra. Sul successivo pop del designato Kim Jae Hwan, Infante e Chiarini non si capiscono e la palla cade. Il prima base Lee Yi Young è comunque il terzo out al volo.

Per il resto del primo terzo di gara, Cooper e Ho rivaleggiano in bravura e per i rispettivi attacchi c'è poca gloria.

 

Al quarto l'Italia torna in zona punto. Ramos alza una volata che finisce con l'ingannare il seconda base coreano Choi. Dopo l'eliminazione al piatto di Mazzanti, il tentativo di batti e corri di Avagnina porta Ramos in seconda. Nell'azione, la Corea è discretamente fortunata, perché la battuta dell'esterno sinistro italiano schizza via dal guanto del prima base Lee, ma finisce in quello di Choi, che non ha difficoltà ad ottenere il secondo out in prima. Pantaleoni è comunque il terzo out al piatto. In generale, lo slider di Oh sembra davvero indigesto ai battitori italiani come per altro già era stato per l'Australia.

Al quinto la Corea passa in vantaggio. Sul conto di 2 ball, il ricevitore Jae Hoon Choi trasforma il terzo lancio di Cooper in un fuoricampo a destra. Cooper soffre: sulla linea dell'esterno sinistro Park Hae Min lo salva Granato, che ottiene l'out al volo, poi subisce i singoli di Kyung e Chang, ma alla fine chiude la ripresa mettendo al piatto il designato Kim.

Oh è una macchina da strike out. Ne ottiene 4 in fila per chiudere il quinto inning e aprire il sesto. Chiarini però gli stampa uno slider che resta leggermente alto contro la recinzione a destra per un doppio. Sotto di uno strike, Ramos è solo leggermente in anticipo sul secondo lancio di Oh e la sua linea finisce in foul. Il designato italiano è poi l'undicesimo strike out di Oh. Mazzanti costringe Chang ad una corsa all'indietro, ma è il terzo out al volo.

Al cambio campo Cooper lascia spazio a Luca Panerati. Il rilievo ottiene rapidamente il primo out, poi viene colpito da 2 singoli in sequenza dell'esterno destro Yung Hyun Suk e dell'esterno centro Ko Jong Wook. Il secco comebacker verso il monte Panerati lo ferma poi, con grande lucidità, assiste in seconda a Granato per dare il via al doppio gioco che chiude la ripresa.

 

L'Italia arriva in base al settimo, quando su una battuta corta del pinch hitter Bertagnon (entrato al posto di Angrisano) il pitcher coreano Oh commette un errore di tiro. La ripresa si chiude però sullo strike out di Ambrosino.

Oh ottiene il primo out dell'ottavo facendo battere Infante sul seconda base. Poi concede a Granato la prima base ball dell'intera partita. Il suo slider mette al piatto Chiarini, ma sul successo personale numero 14 la strepitosa partita di Oh (che ha toccato i 120 lanci) finisce. Per affrontare Ramos, la Corea chiama il mancino Sung Bum Na e il nuovo venuto fa in pieno il suo dovere, mettendo al piatto il designato italiano.

La Corea chiude in conti nella parte bassa della ripresa. L'attacco si apre con un singolo di Kim, che è l'ultimo atto della partita di Panerati. Al suo posto sale in pedana Cicatello, che si presenta sbagliando un tentativo di pick off in prima e permettendo a Kim di guadagnare la seconda. Dopo che Lee manda in foul un tentativo di bunt, la Corea lo sostituisce con Jan Myuk No. Il nuovo entrato manda a sua volta in foul il primo tentativo di bunt, poi esegue uno slash da cui esce una battuta corta sulla quale arriva Cicatello. L'Italia si fa però sorprendere con la prima scoperta e quando Infante arriva sul cuscino è tardi per l'eliminazione. Infante rimane per altro contuso nello scontro con Jan. Kim naturalmente guadagna la terza. Sulla radente di Yung, Granato è in posizione giusta. Guarda però troppo presto al corridore in terza e la palla gli sfugge beffarda. La Corea segna così il secondo punto.

Con corridori in prima e seconda, il bunt di sacrificio dell'esterno centro Ko Jong Wook è scontato. E con i corridori in seconda e terza e il diamante azzurro avanzato, la rimbalzante di Choi fa malissimo all'Italia e spinge a casa altri 2 punti. La partita di Cicatello finisce e sul monte nasce D'Amico, subito accolto da un singolo di Park. D'Amico poi chiude la ripresa con la battuta in diamante di Juo e la linea di Kyung presa al volo da Ambrosino.

 

Sung apre il nono attacco italiano concedendo 4 ball a Mazzanti, che poi arriva in seconda su lancio pazzo. L'Italia manda nel box il pinch hitter Castellitto e la Corea corre subito ai ripari, chiamando dal bull pen il destro Jin Wuu Im. Il nuovo venuto passa in base Castellitto. Pantaleoni colpisce una linea che trova pronto alla presa al volo il seconda base. Juo assiste in seconda, dove Mazzanti è già rientrato, ma l'arbitro prende una evidente cantonata e chiama il doppio gioco. L'attacco italiano resta vivo con il singolo a destra di Bertagnon e le basi si riempiono con i 4 ball ad Ambrosino. Con Infante nel box a rappresentare il punto del pareggio, la Corea ricorre ancora al bull pen e manda sul monte il closer Seum Wun Moon. Al quarto pitcher coreano bastano 2 lanci per far battere al seconda base azzurro un pop sull'interbase sul quale si chiude la partita.

 

Domenica contro il Venezuela (ore 14, le 21 in Italia) lancerà Tiago Da Silva.

 

Finisce il sogno Mondiale dell'Italia, sconfitta 7-6 dal Venezuela al tie break

 

Gara emozionante a Santiago: il Venezuela pareggia alla parte bassa del nono, l'Italia segna 2 punti nella parte alta del decimo. Tra una metà e l'altra del decimo ci si mette la pioggia. Alla fine l'Italia segna 2 punti, il Venezuela risponde con 3 e vince

 

Da Santiago de Herrera, Riccardo Schiroli

 

Il Mondiale dell'Italia finisce in una serata umida a Santiago. Gli azzurri perdono (7-6 al decimo) con il Venezuela una partita emozionante e che lascia tonnellate di rammarico alla nostra nazionale. L'Italia aveva iniziato in vantaggio 4-3 il nono attacco del Venezuela e in vantaggio 6-4 il decimo. Il bull pen, che è stato un punto di forza nella trionfale stagione 2010, non è riuscito a conservare il vantaggio al nono con Cillo e Panerati e al decimo con D'Amico.

 

L'Italia, come annunciato, si affida a Tiago Da Silva. La buona notizia è che Ramos, espulso contro la Corea, non è stato squalificato. Imperiali torna in seconda, con Infante che si sposta in terza. Il Venezuela dà la palla al prospetto dei Phillies Jorge Guzman (classe 1991), che ha lanciato bene nella Lega Estiva venezuelana, ma in questo torneo è stato utilizzato solo per 1.1 riprese contro il Nicaragua e 2.2 contro la Repubblica Dominicana. La partita inizia con mezz'ora di ritardo per la pioggia.

Da Silva parte male. Il designato Angulo lo colpisce con un singolo al centro e l'interbase Cardona prosegue con un singolo a sinistra. Dopo l'eliminazione al piatto dell'esterno sinistro Vasquez, che guarda il terzo strike, Da Silva sposta i corridori spedendo all'esterno centro un tentativo di pick off in seconda. La successiva volata dell'esterno destro Acuna diventa un sacrificio e vale il primo punto venezuelano. Il terza base Torres è il terzo out al volo da Imperiali.

Il pareggio dell'Italia arriva con un out al secondo. Peppe Mazzanti, in vantaggio di 2 ball nel conto, incoccia una palla veloce di Guzman e la spedisce oltre la recinzione al centro, nel punto più lontano (circa 130 metri) da casa base; la palla esce nonostante il coraggioso tentativo dell'esterno centro Sivira.

Al cambio campo Da Silva mostra ancora difficoltà. Il seconda base Chavez e Sivira lo colpiscono con 2 singoli. Con 2 out, il lead off Angulo, sul primo lancio, alza però un pop che Mazzanti non ha difficoltà a cogliere al volo in zona di foul.

Angrisano riceve la base ball in apertura di terzo inning poi, con uno strike su Ambrosino, viene colto rubando. Probabilmente, Angrisano è il corridore più lento della squadra, qualcosa non ha funzionato nella comunicazione o nella comprensione dei segnali. Con 2 out, Infante tiene comunque vivo l'attacco con una valida interna. L'interbase Cardona arriva sulla palla dietro il cuscino di seconda e assiste bene, ma il terza base azzurro conquista il salvo con un tuffo in prima. Infante poi ruba la seconda, ma Granato finisce al piatto, guardando un lancio ad effetto per il terzo strike.

 

Torres apre il quarto attacco del Venezuela con un singolo a sinistra. Sul tentativo di batti e corri del prima base Granadillo, è straordinario il riflesso di Imperiali, che ferma la battuta e ottiene da terra l'out in prima. Torres avanza in seconda e tocca la terza su lancio pazzo. Dopo la base ball a Chavez, Bill Holmberg entra a parlare con Da Silva. Il singolo a sinistra del catcher Alen riporta in vantaggio il Venezuela e decreta la fine della partita di Da Silva. In pedana sale Alessandro Maestri. Il rilievo va sotto nel conto su Sivira poi, con 3 ball e 2 strike, ottiene l'eliminato al piatto, facendogli girare uno slider nella polvere. Angulo è il terzo out con un roller lento verso il seconda base.

Nella prima metà del quinto, con un out, Angrisano tocca una valida sopra la testa del seconda base. Dopo l'eliminazione al piatto di Ambrosino, la rimbalzante di Infante sopra il cuscino di seconda trova pronto Cardona. Il suo tiro non viene trattenuto però da Granadillo in prima; Infante è salvo e Mazzanti guadagna la terza. Con Granato in battuta, Infante ruba la seconda. Ma la rimbalzante dell'interbase italiano tra terza base e interbase trova pronto sia alla presa che al tiro Cardona e la ripresa si chiude con un nulla di fatto.

Nella parte bassa del quinto il Venezuela è di nuovo pericoloso. Con un out, Vasquez e Acuna toccano valido in sequenza. Sulla lenta rimbalzante di Torres, Infante ha spazio solo per l'out in prima. Ma con 2 corridori in posizione punto, Granadillo è il terzo out al volo da Chiarini.

L'Italia ribalta il punteggio al sesto. Chiarini buca il terza base Torres con una secca rimbalzante e conquista la seconda con una bella corsa. Il capitano avanza in terza su una palla non bloccata bene da Alen e segna sulla battuta di Ramos contro la recinzione a destra. Il designato si fa però eliminare dal tiro di Acuna nel tentativo di raggiungere la seconda. Guzman passa in base Mazzanti e il manager del Venezuela Luis Sojo fa la prima chiamata al bull pen. In pedana sale Luis Torres, che passa subito in base Avagnina e accusa problemi fisici, costringendo il Venezuela a cambiare ancora. Dal bull pen esce Jhonny Caraballo, contro il quale l'Italia si gioca il pinch hitter Pantaleoni al posto di Imperiali. Anche il secondo rilievo inizia con una base ball e i cuscini sono pieni per Angrisano. Il catcher gira a vuoto il primo lancio, poi va al piatto con un check swing su uno slider che sarebbe stato il terzo ball. Ambrosino però riceve la base ball e, per la prima volta, l'Italia si trova a condurre. Dopo la visita di Sojo, l'Italia non è fortunata: la linea di Infante finisce dritta nel guanto del seconda base Chavez.

Al cambio campo Pantaleoni si sistema in terza e Infante si sposta in seconda. Con un out, il giocatore del Bologna regala un bel gesto atletico sulla linea di Sivira: con un gran balzo, raccoglie la palla al volo.

 

Al settimo l'Italia aggiunge un punto. Con un out, Chiarini guadagna la prima per ball (la terza base concessa da Caraballo su 6 battitori affrontati). Su azione di batti e corri, Ramos picchia tra esterno centro ed esterno destro e Chiarini guadagna la terza. Mazzanti è il secondo out, ma la sua volata a sinistra diventa un sacrificio perché Chiarini segna senza difficoltà.

Il Venezuela però non ci sta. Con un out, Vasquez trasforma il quarto lancio di Maestri in un fuoricampo a sinistra. La base ball ad Acuna è l'ultimo atto della partita di Maestri, che lascia il monte a Cody Cillo. Sul primo lancio del nuovo rilievo, Acuna viene colto rubando in seconda e Torres è il terzo out al volo.

Al nono il Venezuela manda in pedana Alfaro al posto di Caraballo.

Nella parte bassa dell'inning, con un out (il quinto consecutivo della sua partita), Cillo concede 4 ball al lead off Angulo, che viene poi sostituito a correre da Lara. Il singolo al centro di Cardona porta Lara in terza e invita Mazzieri a chiamare dal bull pen Panerati. Sul conto di 2 strike, Vasquez tocca una radente che supera il monte. Granato riesce ad ottenere il secondo out in prima, ma Lara segna il punto del pareggio. Con Cardona in seconda, Panerati lascia il monte a Nick Pugliese. Con 2 slider consecutivi, il nuovo venuto mette al piatto il clean up Acuna e manda la partita ai supplementari.

 

Nel tie break l'Italia piazza Infante in seconda e Ambrosino in prima. Granato fa avanzare i compagni con un bunt. Il Venezuela si gioca Chiarini, che va al piatto guardando una palla veloce come terzo strike. Il Venezuela concede 4 ball intenzionali a Ramos e si gioca Peppe Mazzanti. Il prima base tocca una rimbalzante che scavalca il cuscino di seconda e spinge a casa Infante e Ambrosino.

Il Venezuela al cambio campo risponde con Lara in seconda e Sivira in prima. Cardona manca il bunt sul primo lancio; Angrisano, che vede Lara lontano dal cuscino, assiste verso la seconda. Il corridore venezuelano parte deciso verso la terza, dove arriva senza problemi. Con i corridori agli angoli e 2 strike, Pugliese colpisce Cardona. A basi piene, si presenta Vasquez e Mazzieri chiama dal bull pen Giovanni D'Amico. Mentre il rilievo italiano inizia il riscaldamento, sullo stadio "Omar Torrijos" si scatena un acquazzone. Gli addetti stendono il telone a tempo di record.

 

Dopo mezz'ora si riprende e il Mondiale azzurro finisce in 3 turni di battuta. Sul primo lancio di D'Amico, Vasquez alza un pop chilometrico sul quale Granato ottiene il primo out al volo. Contro Acuna, D'Amico va in vantaggio con la curva, poi il clean up venezuelano tocca 2 volte in foul sulla dritta. D'Amico lancia 2 palle ad effetto per terra e poi una palla dritta interna per la base che vale il quinto punto venezuelano. Sul pinch hitter Rivas, D'Amico va sui 2 strike e poi lancia una cambio per terra che sfugge ad Angrisano e vale il pareggio. Sul lancio successivo, Rivas picchia un singolo a sinistra che dà la vittoria per 7-6 al Venezuela, lancia i latino americani alla seconda fase ed elimina gli azzurri.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Marco Mazzieri: "L'eliminazione dal Mondiale brucia"

 

Il manager della nazionale parla a ruota libera appena finita la partita con il Venezuela, che sancisce l'uscita dell'Italia dal Mondiale IBAF

 

da Santiago de Veraguas, Riccardo Schiroli

 

Marco Mazzieri è l'unico azzurro che parla a botta calda.

"E a...botta calda dico: abbiamo dato tutto quello che avevamo e forse di più, ma abbiamo sbagliato troppo nella gestione delle situazioni".

Cioè? "Non gestire un vantaggio di 2 punti a 5 out dalla fine, ad esempio".

E poi? "Poi loro ci avevano ridato la partita, dopo l'interruzione, sul pop di Vasquez a basi piene".

Altro? "C'è altro, ma ne voglio parlare con i giocatori".

 

Mazzieri non cerca colpevoli: "Non voglio dare la croce addosso a nessuno e ripeto, la squadra ha dato quello che aveva. Ma al decimo abbiamo concesso un punto non lanciando strike, abbiamo tirato dietro e non davanti al corridore su un loro errore nell'esecuzione del bunt. Queste cose a al livello del Mondiale si pagano".

Pentito di aver scelto D'Amico per il decimo? "Dovevo scegliere un pitcher specialista di cambio e curva, perchè il Venezuela è una squadra di battitori di palla dritta. D'Amico è la scelta che rifarei".

 

Un giornalista panamense si inserisce per fare i complimenti all'Italia, a suo dire la rivelazione del Mondiale: "I complimenti fanno piacere e mi confermano che molto lavoro è stato fatto. Però ne resta molto da fare".

 

La sconfitta, insomma, brucia: "Brucia, perchè questa spedizione è costata tante energie mentali. Quindi, se è questa la domanda, i complimenti non mi bastano e non sono soddisfatto".

E' finito un ciclo? "Questa squadra è espressione di un grande gruppo. Ripeto, la volontà e l'impegno dei ragazzi sono stati commoventi. Però, e questo fa parte del ciclo naturale delle cose, è il momento di cercare energie nuove".

Hai già in mente qualcosa? "Direi che cè tempo per parlarne".

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

bah , sono dispiaciuto.

 

Si poteva fare di più o il nostro livello è questo?( che cmq ci conferma ai vertici europei vista l'abbastanza comoda vittoria sulla Germania)...secondo me il problema è un altro( tipo ciò che accade nel nuoto e nell'atletica)...in questo sport l'Europa conta relativamente poco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

bah , sono dispiaciuto.

 

Si poteva fare di più o il nostro livello è questo?( che cmq ci conferma ai vertici europei vista l'abbastanza comoda vittoria sulla Germania)...secondo me il problema è un altro( tipo ciò che accade nel nuoto e nell'atletica)...in questo sport l'Europa conta relativamente poco.

 

No nel baseball basta pochissimo per vincere o perdere una partita. Considera che perdere al tie break non è come a tennis. Nel baseball è una situazione di gioco che accade raramente, visto che solitamente si giocano gli extra inning ad oltranza (nel mondiale non c'è tempo, visti i turni pressanti). In più abbiamo perso con una delle potenze mondiali, ossia il Venezuela (per farti un esempio, il mitico "Big Pappy" Ortiz dei Boston Red Sox è venezuelano, così come molti altri campioni di MLB).

L'Italia nel Mondo si fa rispettare, avendo centrato un bronzo lo scorso anno all'Intercontinentale, dopo la vittoria nel Campionato Europeo di Stoccarda.

Certo non si può sperare di vincere un Mondiale in presenza di nazionali stellari come Cuba, o tutte le asiatiche, Paesi dove i tesserati sono milioni ed il baseball è sport nazionale, senza considerare poi che gli USA non possono schierare mai una formazione con le stelle MLB, causa le concomitanti World Series.

Nel 1998 ad esempio, l'Italia centrò il miglior risultato di sempre ad un Mondiale, arrivando 4^ e sfiorando la medaglia di bronzo nella finale per il 3° posto, se non ricordo male contro il Nicaragua.

Invece tornando all'Europa, vedrai che si farà rispettare comunque (purtroppo), considerando che l'Olanda nell'altro girone è ben messa, e sicuramente accederà alla seconda fase.

 

Ti terrò aggiornato sul risultato dei tulipani, che nel baseball i nostri azzurri considerano alla pari di come noi pensiamo ai cari cugini "granata"...............ho detto tutto.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'Italia esce dal Mondiale a testa alta. Canada e Olanda alternative principali a Cuba

 

Secondo quasi tutti gli osservatori, l'Italia è stata la vera sorpresa del torneo iridato. La mancata qualificazione destino comune a quello di Giappone, Taiwan, Repubblica Dominicana e Portorico.

 

La seleccion cubana è uno spettacolo di talento, arancioni e nord americani ci provano

 

da Santiago de Veraguas, Riccardo Schiroli

 

E' sinceramente doloroso, commentare l'eliminazione dell'Italia dal Mondiale IBAF. Non perchè la possibilità di uscire al primo turno non rientrasse nella logica delle cose (l'ultima qualificazione alla seconda fase risale al 1998, dove si centrò il 4° posto finale), ma perchè l'Italia, per quel che ha fatto vedere nel corso della settimana, avrebbe meritato di passare il turno. Purtroppo, non lo ha meritato negli ultimi 2 giorni del torneo e in particolare nella partita decisiva con il Venezuela. E il verdetto va accettato.

 

Italia sorprendiò è la frase che ho sentito più spesso negli ultimi 2 giorni. E' una consolazione forse magra, ma per gli addetti ai lavori panamensi gli azzurri sono stati l'outsider che ha espresso la miglior qualità di gioco.

I numeri avallano in parte questa convinzione. L'Italia ha avuto 3 battitori di valore assoluto (Chiarini, Mazzanti e Infante) e un quarto (Ramos) capace di battere a casa 6 punti. Il monte di lancio ha chiuso con una media punti guadagnati di 2.95 e la difesa con 6 errori.

 

I numeri, naturalmente, non dicono tutto. L'Italia non ha avuto a Panama il rendimento clutch del bull pen che l'aveva esaltata alla Coppa Intercontinentale lo scorso anno.

 

L'eliminazione avviene comunque in un torneo molto equilibrato. Per dire: anche vincendo con il Venezuela, l'Italia sarebbe stata fuori se la Repubblica Dominicana avesse battuto la Corea. E i dominicani erano in vantaggio 4-0 a 3 out dalla fine. Poi hanno perso 5-4 e tornano a casa come gli azzurri. E come il Giappone, Taiwan e Portorico.

 

Voglio dire: nessuno cerca giustificazioni, ma non superare il primo turno di un Mondiale ci sta e non deve essere una tragedia.

 

La nostra nazionale è naturalmente figlia del campionato, visto che solo 3 pitcher (Maestri, Panerati e Pizziconi) giocano in America. Qualche passaggio a vuoto, che alla fine ha pesato sul risultato finale, può tranquillamente essere dovuto alla intensità di gioco non sempre altissima nella IBL. Almeno, non alta come a questo livello. Anche se negli ultimi anni ci sono stati grandi miglioramenti da questo punto di vista (ad esempio, è stata eliminata la lunga pausa estiva), qualche limite resta.

 

Oltre a consentire agli azzurri di giocare in un campionato intenso e competitivo, è a questo punto evidente che l'Italia ha a disposizione un gruppo in grado di competere con chiunque. Il risultato del Mondiale 2011 è questo. Per come si erano messe le cose, c'è un po' di delusione. Ma ci deve anche essere la consapevolezza che il mondo ci guarda con rispetto (a volte, anche troppo: Australia, Cuba e Corea ci hanno riservato i lanciatori numero uno...) e che l'Italia deve ripartire da questo gruppo.

 

Il Mondiale ha invece ancora davanti 4 giornate per stabilire le finaliste.

Cuba appare a questo punto la grande favorita. La finale non gli scapperà (parte da 3 vittorie) ed è certo la più accreditata per l'oro. La seleccion è in effetti una squadra ben diversa dalle ultime versioni un po' nostalgiche. Urquiola ha inserito giovani fenomeni come Arruebarruena (classe 1990, si dice che sia il nuovo German Mesa) e Freddy Alvarez (1989) che, se fossero disponibili, avrebbero sotto casa la fila degli scout di MLB con contratti a 9 zeri pronti da firmare. E i veterani (a parte Pestano, classe 1974) sono giocatori che hanno superato da poco i 30 anni.

E' una meraviglia veder giocare Cuba, ma nella seconda fase c'è molta attesa anche per Olanda e Canada, squadroni di professionisti e che paiono le più serie candidate a contendere la vittoria a Cuba. Gli Stati Uniti possono certamente battere Corea, Australia e Venezuela. Ma sono nella condizione in cui non gli serve niente di meno che un secondo girone perfetto per difendere il titolo in finale.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.