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Bismarck

Baseball su VS

Post in rilievo

Pure quest'anno,la mia Fortitudo ha fatto cilecca,anche se sono meno deluso di 2 anni fa',quando regalammo lo scudetto al Parma.Cmq,vincendo la Coppa Campioni,ci siamo consolati.Aggiungiamoci il titolo europeo dell'Italia...............e svanisce tutto..

Si la Fortitudo è Campione d'Europa e comunque un team che è da tempo stabilmente nelle primissime posizioni sia in Italia che in Europa, puoi essere contento. Ed è condotto da un manager bravissimo oltre che persona squisita, Marco Nanni

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Si la Fortitudo è Campione d'Europa e comunque un team che è da tempo stabilmente nelle primissime posizioni sia in Italia che in Europa, puoi essere contento. Ed è condotto da un manager bravissimo oltre che persona squisita, Marco Nanni

Grazie dell'informazione.Ho nel cuore questa squadra da piu' di un trentennio,anche se non sono un intenditore doc,e nemmeno conosco tanti nomi particolari.Conosco le regole,quello si.Mi innamorai di questa squadra in contrapposizione al dominio Milano(Europhon credo)- Nettuno di quel periodo.Come il mio amore x la Juve,nato dal dominio dopato della prescrittese,e dall'aver letto di una sconfitta x 7-1,anni prima,della juve con L'Austria Vienna,e relativa presa per i fondelli da parte del Corriere Sportivo.Grazie ancora a te.

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Grazie dell'informazione.Ho nel cuore questa squadra da piu' di un trentennio,anche se non sono un intenditore doc,e nemmeno conosco tanti nomi particolari.Conosco le regole,quello si.Mi innamorai di questa squadra in contrapposizione al dominio Milano(Europhon credo)- Nettuno di quel periodo.Come il mio amore x la Juve,nato dal dominio dopato della prescrittese,e dall'aver letto di una sconfitta x 7-1,anni prima,della juve con L'Austria Vienna,e relativa presa per i fondelli da parte del Corriere Sportivo.Grazie ancora a te.

 

Bravo. Letto "Juventino dal 1966"..................io dal 1960, che mito !

Pensa che non capivo nulla di calcio da piccolo, e diventai tifoso della Juventus per la maglia, che mi piaceva tantissimo. Facevo le figurine solo per avere i nostri giocatori, che erano i più eleganti e i migliori di tutti, e neppure sapevo che già vincevamo tantissimo e ogni tanto vedevo sulle nostre maglie il tricolore e pensavo fosse qualcosa di appartenenza Juve e quando non c'era mi dicevo: "Mah...........avranno cambiato la maglia".

Poi dal 1969 ad inizio anni 70 ho iniziato a seguirla eccome, in tempo per la prima delusione di Coppa campioni contro il grande Ajax, a Belgrado nel 1972.

Invece per il baseball hai ben citato l'Europhon di Milano. Anche li negli anni 80 provò ad entrare Berlusconi, facendo una specie di dream team, e acquistando i migliori giocatori del periodo, tra tutti Giancarlo Bianchi. Poi vedendo che il guadagno era poco e l'attenzione mediatica ancora meno, mollò tutto e Milano è sparita, lasciano il palcoscenico alle piazze storiche di Nettuno, Parma, Bologna, Rimini e Grosseto e da un pò anche San Marino.

Altri tempi !

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Bravo. Letto "Juventino dal 1966"..................io dal 1960, che mito !

Pensa che non capivo nulla di calcio da piccolo, e diventai tifoso della Juventus per la maglia, che mi piaceva tantissimo. Facevo le figurine solo per avere i nostri giocatori, che erano i più eleganti e i migliori di tutti, e neppure sapevo che già vincevamo tantissimo e ogni tanto vedevo sulle nostre maglie il tricolore e pensavo fosse qualcosa di appartenenza Juve e quando non c'era mi dicevo: "Mah...........avranno cambiato la maglia".

Poi dal 1969 ad inizio anni 70 ho iniziato a seguirla eccome, in tempo per la prima delusione di Coppa campioni contro il grande Ajax, a Belgrado nel 1972.

Invece per il baseball hai ben citato l'Europhon di Milano. Anche li negli anni 80 provò ad entrare Berlusconi, facendo una specie di dream team, e acquistando i migliori giocatori del periodo, tra tutti Giancarlo Bianchi. Poi vedendo che il guadagno era poco e l'attenzione mediatica ancora meno, mollò tutto e Milano è sparita, lasciano il palcoscenico alle piazze storiche di Nettuno, Parma, Bologna, Rimini e Grosseto e da un pò anche San Marino.

Altri tempi !

.ok Anche il volley Milano ringrazia Berlusconi.Credo sia sparito!!!Ha fatto faville prendendo Zorzi-Lucchette Stork ed altri nomi,poi....................come il Milano baseball da te citato.Ah,Belgrado 73 credo.

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.ok Anche il volley Milano ringrazia Berlusconi.Credo sia sparito!!!Ha fatto faville prendendo Zorzi-Lucchette Stork ed altri nomi,poi....................come il Milano baseball da te citato.Ah,Belgrado 73 credo.

si Belgrado 73 scusa. Una Juve che sbocciava con i vari Furino, Bettega, Longobucco, Morini ventenni, che squadra ! E ovviamente c'era pure Altafini. Una grandissima Juve

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Per te Fabio, l'allenatore in seconda (credo si dice così) del nettuno

il grande Roberto De Franceschi è juventino sfegatato! .sisi

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Per te Fabio, l'allenatore in seconda (credo si dice così) del nettuno

il grande Roberto De Franceschi è juventino sfegatato! .sisi

De Franceschi lo conosco bene (i cosiddetti allenatori in seconda sono 2 e sono i Coach - di prima e terza base -, mentre l'allenatore capo è il "Manager") ma mai mi è capitato di parlarci di calcio, come faccio invece col mitico "Pantera" Ruggero Bagialemani, Laziale D.O.C.

Quando lo incrocio, gli dico sempre: "grande Nettuno, la Juventus del Baseball italiano......................" e lui non ci vuole stare, ma riconosce la nostra forza, il blasone e la grinta, che poi è la stessa che metteva in campo lui quando giocava e ora da tecnico, come del resto tutta la sua squadra.

Del resto è un grande, e laziale....................mica romanista !

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L'Unipol campione d'Europa ospite del Bologna Calcio

 

L'incontro con il pubblico e i dirigenti. Scambio di maglie fra Michelini e Guaraldi.

 

 

È iniziato dallo stadio Renato Dall’Ara il tour con cui l’Unipol Fortitudo presenta la Coppa dei Campioni agli sportivi 27761.jpgbolognesi.

 

Ospiti del presidente del Bologna Football Club Albano Guaraldi nel pre-partita di Bologna-Pescara di domenica 23 settembre, i biancoblu sono stati accolti dall’applauso dei tifosi sotto la Torre di Maratona, ma anche da quello di Gianni Petrucci, il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano era infatti presente nel tempio del calcio bolognese e non ha mancato di rendere l’omaggio di tutto lo sport italiano ai campioni d’Europa.

La coppa sarà poi al PalaDozza mercoledì 26, ospite della 27762.jpgBiancoblu Basket, prima della festa che la Fortitudo ha organizzato al Gianni Falchi per la serata di venerdì 28, a partire dalle 18, e del ricevimento da parte del sindaco di Bologna Virginio Merola programmato per il 16 ottobre.

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L'Italia trova Messico e Stati Uniti a Phoenix nel Classic 2013

 

Alla conferenza stampa di San Francisco annunciate le sedi e la composizione dei gironi per il torneo che si giocherà a marzo 2013. Non è ancora stato deciso come collocare le 4 squadre che vengono dalle qualificazioni. Taichung, Fukuoka e San Juan di Portorico le altre sedi della prima fase

 

 

L'Italia è stata inserita nel girone di Phoenix (Arizona, Stati Uniti) del World Baseball Classic. Dal 7 al 10 marzo del 2013 se la vedrà con Stati Uniti, Messico e una formazione proveniente dalle qualificazioni.16165.jpg

Gli altri gironi si giocano a:

 

Taichung (Taiwan): Corea, Australia, Regno dei Paesi Bassi, una dalle qualificazioni dal 2 al 5 marzo

 

Fukuoka (Giappone): Giappone, Cina, Cuba, una dalle qualificazioni dal 2 al 6 marzo

 

San Juan (Portorico): Venezuela, Portorico, Repubblica Dominicana, una dalle qualificazioni dal 7 al 10 marzo

 

Come è noto, 2 delle squadre provenienti dalle qualificazioni sono uscite dai gironi giocati a Ratisbona (Germania) e Jupiter (Florida, USA). Si tratta di Canada e Spagna.

 

Le altre 2 formazioni emergeranno dai gironi di Panama City (Brasile, Colombia, Panama e Nicaragua) e Taipei City (Taiwan, Nuova Zelanda, Filippine e Tailandia). Si gioca dal 15 al 19 novembre.

 

27774.jpgAlla seconda fase parteciperanno le prime 2 di ognuno dei 4 gironi.

 

La seconda fase è in programma a:

Tokyo (Giappone) dal 7 al 10 marzo

Miami (Florida, Stati Uniti) dal 12 al 16 marzo.

 

Le prime 2 di questi gironi si incroceranno nelle semifinali. Le vincenti si giocheranno il titolo. La fase per le medaglie si gioca a San Francisco (California, Stati Uniti) dal 17 al 19 marzo.

 

"L'Esecutivo ha votato all'unanimità la proposta di conferire ai vincitori del World Baseball Classic il titolo di Campioni del Mondo" ha detto durante la conferenza stampa il Presidente della IBAF Riccardo Fraccari "Siamo convinti che un Classic di successo aiuterà il rientro del baseball alle Olimpiadi".

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World Baseball Classic Qualifier: Spagna sorpresa europea, Canada una conferma in una formula di successo

 

Mazzotti: "Una soddisfazione enorme per tutto il baseball spagnolo. Questo torneo ha confermato che la Italian Baseball League è il miglior campionato d'Europa"

 

 

di Marco Landi

Va in archivio la prima metà della prima edizione dei World Baseball Classic Qualifier. Un evento che ha riservato parecchie sorprese agli appassionati, ma, su tutto, ha dimostrato l’interesse on-field e on-line che il Vecchio Gioco 27790.jpgrichiama anche nel Vecchio Continente, quando presentato e giocato al massimo livello.

I numeri sono buoni, molto buoni, per un evento confezionato decisamente bene dall’organizzazione di Regensburg e collegato a quella che è ormai consacrata come la massima manifestazione internazionale di baseball.

La Armin Wolf Arena ha aperto i suoi cancelli a 16.786 fan, per una media di quasi 2.800 a partita, mentre circa 10.000 sono stati gli spettatori a Jupiter, Florida.

Certo, lontani dalle masse delle grandi leghe, questi Qualifier hanno però dimostrato come si possa lavorare bene e in modo accattivante assumendo i metodi e, non va dimenticato, utilizzando le risorse che le grandi leghe possono mettere a disposizione in una collaborazione internazionale che sta prendendo corpo sempre più ed è senz’altro aiutata da successi come quello tedesco, anche nell’ottica di un ritorno del batti-e-corri nel programma olimpico, con il CIO che del Classic è attento osservatore.

Così, mentre il Canada ha volato settemila chilometri per venire in Germania a riconquistarsi un posto nel Classic che conta, posto che aveva perso ad opera degli azzurri nel 2009, rispettando i pronostici, la Spagna di Mauro Mazzotti ha fatto il percorso inverso, andando invece a rovesciarli, i pronostici, e lasciando a casa in marzo il favoritissimo Israele con una qualificazione conquistata con cuore, orgoglio e tecnica.

27787.jpgÈ un piacere scambiare qualche battuta con lo skipper italiano di queste furie rosse che la comunità del baseball internazionale hanno stupito non poco.

Quale significato ha per la squadra e per il baseball spagnolo questa qualificazione? “Beh, credo che sia una grossissima soddisfazione per il béisbol spagnolo” ammette con giustificato orgoglio Mazzotti “partecipare al torneo con i migliori del mondo fino a qualche mese fa non era nemmeno pensabile.”

E per Mauro Mazzotti personalmente cosa significa tornare al World Baseball Classic con la casacca della Spagna dopo l’esperienza in azzurro del 2006? “Ormai la Spagna mi ha adottato e qui mi trovo molto bene. La mia esperienza del 2006 di sicuro mi sarà d’aiuto nello spiegare ai ragazzi come ci si dovrà comportare in campo e fuori quando si hanno di fronte delle super stelle della Major League.”

C’è molta Italian Baseball League (e molta T&A) nella formazione che ha conseguito questo risultato, con Granados vincente nella partita decisiva, una bella soddisfazione in più, immagino. “Credo” sottolinea il manager giallorosso (ed executive del San Marino bi-campione d’Italia) “che chi dice che la IBL aiuta ad allenare i giocatori delle altre nazionali europee ha una visione del movimento un po’ limitata: al contrario dovremmo essere orgogliosi che gente del nostro campionato si comporti così bene a livello internazionale, anche perché non fa altro che confermare che da noi si gioca il miglior baseball d’Europa.”

Cosa vi aspetta adesso, nei prossimi mesi fino a marzo? “Dovremo iniziare da subito i contatti con le organizzazioni di MLB nelle quali militano giocatori spagnoli, in modo da riuscire ad averne la disponibilità a marzo.”

Sì, questo Qualifier che ancora deve chiudersi del tutto, in attesa dei due capitoli di Panama e Taiwan, è solo un’altra tappa che porta all’appuntamento più atteso, dove ci auguriamo che le squadre europee sappiano continuare a stupire.

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La 'Tripla Corona' di Miguel Cabrera "presenta" la post season MLB su ESPN America

 

Incredibile impresa del bomber dei Detroit Tigers, che vincono la American League centro: è primo in media battuta (.330), fuoricampo (44) e punti battuti a casa (139). L'ultimo a farlo era stato Carl Yastrzemski nel 1967. Bud Selig: "Nella post season, il suo talento sul palcoscenico mondiale". In Italia su ESPN America, canale 214 di SKY

 

 

Miguel Cabrera dei Detroit Tigers entra a far parte della storia del baseball. Con una media di .330, 44 fuoricampo e 139 punti battuti a casa ha vinto la Tripla Corona dell'American League.

 

 

27837.jpgL'ultimo a farcela era stato il leggendario Carl Yastrzemski dei Boston Red Sox nel 1967, stagione nella quale fu anche l'MVP dell'American League. Per dire di Yaz: è il leader ogni tempo di Boston per punti battuti a casa, punti segnati, valide, singoli, doppi, basi totali e partite giocate (3.308, in 23 anni tutti a Boston; più di lui ne ha giocate solo Pete Rose: 3562, ma con squadre diverse). Più fuoricampo di lui nella storia dell'organizzazione ha battuto solo Ted Williams. Un altro mito: l'unico giocatore della storia della American League a vincere 2 Triple Corone (1942 e 1947). Mickey Mantle e Lou Gehrig ne hanno vinta una, Babe Ruth e Joe Di Maggio nessuna.

La Tripla Corona nell'American League l'hanno vinta solo 9 giocatori, per un totale di 10 volte. Nella National League 6 giocatori (Rogers Hornsby di St. Louis 2 volte, nel 1922 e 1925) e l'ultimo a farcela è stato Joe Medwick di St. Louis nel 1937.

 

Carl Yastrzemski ha commentato: "Sinceri complimenti. Soprattutto, sono contento che abbia fatto questo e27838.jpg guidato i suoi ai play off".

Bud Selig, il Commissioner MLB, ha detto: "Un grande risultato per uno dei battitori più celebrati. Con i Detroit Tigers ai play off, il suo talento ha a disposizione un palcoscenico mondiale".

La post season della Major League Baseball inizia venerdì 5 ottobre con le 2 partite secche per conquistare la Wild Card (in American League Texas Rangers-Baltimore Orioles; in National League Atlanta Braves-St Louis Cardinals).

 

Sono qualificate come vincitrici delle rispettive Division: in American League New York Yankees, Detroit Tigers e Oakland Athletics; in National League Washington Nationals, Cincinnati Reds e San Francisco Giants.

In Italia ESPN America (canale 214 del bouquet di Sky) darà ampia copertura alla post season MLB.

 

Nella Italian Baseball League hanno vinto la Tripla Corona 4 giocatori: Roberto Gandini (1962), Giorgio Castelli (1974), Roberto Bianchi (1987 e 1991), Carlos Duran (2010)

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La pagina di Sport Week sui 31 titoli europei per Club del baseball

 

Tutte le altre discipline sono lontanissime, a cominciare dai 18 successi del volley maschile

 

 

Oltre al primato dei titoli europei per nazioni (10), il baseball italiano detiene anche quello per titoli europei per club.

 

27861.jpgLa vittoria della Fortitudo Bologna nell'Europeo per Club di agosto (la sua quarta) porta il totale a 31. Parma (13 successi) detiene anche il record come singolo club.

Oltre a Parma e Bologna, hanno vinto la Champions Nettuno (7 volte), Rimini e Milano (3) e Grosseto (1)

Ha vinto 18 Champions la pallavolo maschile, 14 la pallavolo femminile, 13 il basket femminile, 12 ne hanno calcio e pallanuoto maschile, 11 il basket femminile, 10 il softball (5 Macerata, 3 Forlì, 1 Lazio e Legnano) e la pallanuoto femminile, 4 il football americano e 1 ciascuno calcio a 5 e hockey pista.

 

Il risultato della ricerca è pubblicato sul numero di Sport Week, il settimanale della Gazzetta dello Sport, in edicola sabato 6 ottobre.

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Scattano le World Series MLB: tutte le dirette di ESPN America

 

Il canale tematico (214 di Sky) segue integralmente la sfida stellare fra Giants e Tigers. Una pagina speciale mercoledì 24 ottobre su Corriere dello Sport

 

 

Concluse le Championship Series, i playoff MLB mandano in scena l’ultimo atto: le World Series, le finali del massimo campionato professionistico americano, seguite in diretta integrale e alta definizione dal canale specializzato ESPN America, 214 del bouquet Sky Sport.27998.jpg

Di fronte, i San Francisco Giants e i Detroit Tigers. I lanciatori partenti saranno molto probabilmente Barry Zito per San Francisco e Justin Verlander per Detroit nella prima partita della serie, che si gioca al meglio delle 7 gare, in programma a San Francisco con diretta su ESPN America HD nella notte tra mercoledì 24 e giovedì 25 ottobre alle ore 1.30. In replica, giovedì 25 ottobre alle ore 19.00.

Da una parte quindi ci sono i Giants, campioni nel 2010, che si sono qualificati al Fall Classic ribaltando, con tre vittorie di fila, la serie contro i campioni uscenti dei St. Louis Cardinals. Per la quinta volta da quando ha lasciato New York per approdare in California nel 1958, San Francisco conquista il pennant della National League. In rimonta anche la qualificazione contro i Cincinnati Reds nelle Division Series. Dopo aver perso le prime due partite, i Giants hanno superato il turno sempre con una striscia di tre vittorie consecutive.

In caso di gara-7 delle World Series la franchigia della Baia avrà il vantaggio del fattore campo.

Dall’altra parte i Detroit Tigers, che non vincono il titolo dal 1984. La loro ultima apparizione alle World Series è invece datata 2006, quando furono sconfitti 4-1 dai St. Louis Cardinals. Con la vittoria per 4-0 nella serie contro i New York Yankees, Detroit ha c12299.jpgonquistato per l’11ª volta il pennant dell’American League. Come San Francisco, anche Detroit ha ottenuto l’accesso alle Championship Series solo dopo gara-5 delle Division Series vinta 6-0 contro gli Oakland Athletics.

Nell’ambito della partnership con la FIBS, ESPN America celebra mercoledì 24 ottobre l’inizio delle World Series 2012 con una pagina speciale dedicata all’evento su Corriere dello Sport-Stadio.

ECCO NEL DETTAGLIO LA PROGRAMMAZIONE LIVE CHE ESPN AMERICA DEDICA ALLE WORLD SERIES.

GARA 1 (in programma a San Francisco) – nella notte tra mercoledì 24 e giovedì 25 ottobre alle ore 1.30 (in replica, giovedì 25 ottobre alle ore 19.00).

GARA 2 (in programma a San Francisco) – nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 ottobre alle ore 2.00 (in replica, venerdì 26 ottobre alle ore 19.00).

GARA 3 (in programma a Detroit) – nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre alle ore 1.30 (in replica, domenica 28 ottobre alle ore 10.30).

GARA 4 (in programma a Detroit) – nella notte tra domenica 28 e lunedì 29 ottobre alle ore 1.00 (in replica, lunedì 29 ottobre alle ore 19.00).

Eventuale GARA 5 (in programma a Detroit) – nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 ottobre alle ore 1.00 (in replica, martedì 30 ottobre alle ore 19.00.

Eventuale GARA 6 (in programma a San Francisco) – nella notte tra mercoledì 31 ottobre e giovedì 1 novembre alle ore 01.00 (in replica, giovedì 1 novembre alle ore 19.00).

Eventuale GARA 7 (in programma a San Francisco) – nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 novembre alle ore 00.30 (in replica, venerdì 2 novembre alle ore 19.30).

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Questa notte mi sono visto Gara 1 delle World Series a San Francisco. Hanno vinto i Giants per 8 a 3, ma la partita è stata senza storia.

 

Dovete sapere che io in MLB tifo per 3 squadre, che sono i New York Yankees, i Detroit Tigers e i Chicago White Sox (questi ultimi perché bianconeri come la Juventus).

 

Nella Post Season purtroppo due dei miei team preferiti si sono scontrati ed ero quindi destinato a perdere una squadra. E ad uscire sconfitti sono stati gli Yankees, letteralmente distrutti dai Tigers in sole 4 partite (la Post Season si disputa al meglio dei 7 scontri), praticamente tutte senza storia, tale e tanta è stata la superiorità di Verlander e soci nei confronti dei Bronx Bombers, che si sono trovati ad avere un line up particolarmente scarico e come non mai e con le polveri bagnate.

 

Insomma avanti Tigers e devo dire che ieri pensavo fossero favoriti, anche in virtù delle sole 4 partite giocate per accedere alla Finale contro le 7 gare giocate da San Francisco per eliminare i detentori del titolo St. Louis Cardinals, contando poi che sul monte c’era lanciatore partente quel Justin Verlander a tutti gli effetti giudicato attuale miglior pitcher della MLB USA, capace di scagliare la pallina a 100 miglia e oltre.

 

Invece i Giants si sono subito portati in vantaggio per 1 a 0 già al primo inning, per poi segnare 3 punti nel terzo e andare sul 4 a 0. Importantissime le mazze di Sandoval, autore alla fine di ben 3 fuori campo che lo hanno subito consegnato alla leggenda, con un posto accanto a Babe Ruth ed altri due giocatori, i soli capaci di 3 homer colpiti nelle World Series.

 

Con Sandoval sugli scudi ancora Marco Scutaro, ma tutti i Giants sono stati dei veri “giganti”, capaci di far lanciare tantissimo Verlander, toccato come poche volte prima d’ora dalle mazze californiane.

 

Si pensi che in un solo inning il lanciatore di Detroit ha compiuto 48 lanci, contro i 4 del suo alter ego di San Francisco Barry Zito, che fino al 6° inning ha controllato senza sforzo i Tigers, quando finalmente è entrato un punto, ma si era già sul 6 a 1.

 

A quel punto i Giants hanno cambiato lanciatore e seguitato fino alla fine a condurre senza apparente sforzo, malgrado i tentativi di Cabrera (tripla corona quest’anno), Avila, Fielder e Peralta, ossia tutti battitori con i contro fiocchi.

 

Insomma finale 8 a 3……………..speriamo in meglio oggi, ossia stanotte in Italia, per gara 2 sempre a San Francisco.

 

Poi la serie si trasferirà a Detroit con 3 partite e se occorrerà tornerà a San Francisco per Gara 6 e 7.

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Gara 2 delle World Series 2012 a San Francisco, e ancora niente da fare per i Tigers, sconfitti per 2 a 0 in una partita molto più equilibrata della prima.

 

I Giants dimostrano ancora di avere un parco lanciatori con i controfiocchi, ed il partente Bumgarner lancia per 7 inning prima di essere rilevato, senza subire neppure un punto, con i lanciatori della squadra di casa che nelle due partite hanno “lavorato” molto meno di quelli di Detroit.

 

Infatti in qualche inning è capitato ai vari Lincecum, Zito, Bumgarner, Vogelsong di eliminare subito i 3 battitori avversari, magari con incredibili prese al volo (ad esempio ieri su Cabrera, fantastico battitore che aveva centrato una linea sul foul sinistro certamente degna di miglior fortuna e che in condizioni normali avrebbe originato almeno un “doppio”, eliminato invece con una presa favolosa di Sandoval, che in questa serie di finale sembra miracolato, tra fuori campo, valide, e prese eccezionali), che hanno costretto i pitcher dei Giants a pochissimi lanci (in un inning solo 4 lanci !), quando quelli dei Tigers erano al contrario sempre in tensione ed obbligati spesso ad un super lavoro di 25/30 lanci ad inning, con le conseguenze che poi si sono viste.

 

Va detto poi ad onore di San Francisco e ad avvalorare l’ottimo risultato della squadra che conduce la serie, che tutto quanto conseguito fino ad ora è stato centrato contro un team che allinea bomber davvero super, e che vantano record di tutto rispetto, quali Cabrera, Fielder, Peralta (un homer in Gara 1 che ha reso meno amara la sconfitta), Infante, Avila e Young.

 

Oggi le squadre riposano e si trasferiranno a Detroit per le 3 Gare in programma al Comerica Park, dove domani è in programma Gara 3.

 

I Detroit Tigers ora non possono più sbagliare e dovranno assolutamente fare di tutto per vincere le prossime 3 partite, perché con i due successi iniziali i San Francisco Giants si sono già garantiti il minimo (che non è poco), di giocarsi il Titolo di World Champions 2012 in casa.

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Un 4 a 0 senza storia per i Giants.Speravo in una serie più intensa.

 

Sono stato un pò assente (a dire il vero avevo anche perso un pò d verve, visto che mai nessuno mi risponde). Purtroppo si, i miei Tigers sono stati spazzati via (una bella sweep come dicono in USA) senza storia.

 

Anche le due gare in casa dei Detroit Tigers sono infatti state vinte dalla franchigia californiana, Gara 3 per 2 a 0 e Gara 4 per 4 a 3, forse l'unica partita leggermente equilibrata, risolta dai Giants agli extra inning (10°).

 

E' incredbile che la serie sia stata così a senso unico. Ne ho anche diffusamente parlato con il Manager dei nostri azzurri Marco Mazzieri e con Sal Varriale, commentatore per Sky ed ex Coach della Nazionale Italiana Baseball.

 

Forse Detroit vincendo con apparente facilità le serie che l'hanno portata in finale è giunta alle World Series scarica, al contrario di San Francisco, che si è dovuta sudare l'accesso in Finale sempre in rimonta e sempre arrivando a Gara 7.

 

Resta incredibile che il line up dei Tigers che allineava alcuni dei battitori più micidiali della MLB quali Fielder, Avila, Peralta ed il triplo coronato Cabrera sia rimasto praticamente all'asciutto e a polveri bagnate per tutte e 4 le partite. Il solo Peralta è riuscito in 2 homer ed uno per Cabrera, ma certo ben poca cosa rispetto alle potenzialità di stelle di prima grandezza come i citati.

 

Merito sicuramente della concentrazione e delle incredibili prove del mound dei Giants con un fantastico Barry Zito, ma anche per le prove eccezionai di Marco Scutaro ma soprattutto di Kung Fù Panda Sandoval, una vera furia della natura, autore di 3 fuori campo in Gara 1, ma anche di incredibili prese in difesa in terza base, agilissimo lui chea vederlo sembra una vera montagna di muscoli.

 

Peccato per me, alla prossima, e vediamo se almeno una delle mie tre squadre preferite riuscirà a fregiarsi ancora del Titolo di Campione del Mondo !

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Dal 29 novembre nelle sale "Di nuovo in gioco" con lo scout Clint Eastwood

 

Il grande attore torna a recitare in un film di cui non è il regista, non accadeva dal 1993. "Trouble with the curve" (titolo originale) parla di un anziano che rifiuta la tecnologia e, nella ricerca del talento, si scontra con la generazione di "Moneyball". Nel cast Amy Adams, Justin Timberlake e John Goodman

 

 

di Riccardo Schiroli

Esce il 29 di novembre nelle sale italiane (distribuito dalla Warner Bros Italia) il film "Di nuovo in gioco" (titolo originale "Problem with the curve"). Diretto da Robert Lorenz, segna il ritorno sulle scene di Clint Eastwood in un film non diretto da lui. L'ultima volta era successo nel 1993 con "In the line of fire" di Wolfgang Petersen.

Per la verità, Lorenz è l'assistente di Eastwood dal 1994, quindi il film è inevitablmente Eastwoodiano, come toni e tematiche.

28054.jpgNarra la vicenda di Gus, uno scout degli Atlanta Braves che non sa nemmeno pronunciare la parola sabermetrica. Per individuare talenti, non usa il computer, si basa sul passaparola, su quel che trova sui giornali locali e (soprattutto) sui suoi occhi, sulle sue orecchie e sulle sue sensazioni.

Il problema è, che a una certa età, occhi e orecchie non rispondono più come una volta e delle sensazioni non si fida il rampante Philip Sanderson (interpretato da Matthew Lillard), uno dei seguaci di Billy Beane.

Gus intraprende un viaggio in Nord Carolina per osservare un promettente, quanto acerbo, battitore di potenza e viene accompagnato dalla figlia Mickey (Amy Adams), da lui battezzata in onore di Mickey Mantle.

Il viaggio è tutto fondato sulla relazione padre-figlia e su quella di padre e figlia con Johnny (Justin Timberlake), un ex lanciatore scoperto da Gus, arrivato in Grande Lega e poi naufragato miseramente una volta lasciata l'organizzazione dei Braves.

"Di nuovo in gioco" non ha ottenuto un grosso successo al botteghino in America. Secondo la maggioranza dei critici, più che un film sul baseball è un film sul rapporto padre figlia.

"E a quel punto" dice una impietosa recensione "Ho già disponibile 'L'uomo dei sogni', sullo stesso tema".

La prova d'attore di Eastwood è però segnalato come memorabile: "Lui si rende conto che un duro non invecchia con grazia" dice la critica americana "Così evita di continuare a darsi olio sul torace come fa Stallone e non si vergogna a interpretare sulla scena uno che ha qualche problema con la vista".

Tra le recensioni positive, preme segnalare quella che dice: "Questo film ci ricorda come si facevano le cose una volta".

 

Credo che sarà salutare andare a vedere "Di nuovo in gioco", per tutti quelli che hanno preso "Moneyball" troppo sul serio.

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Dirò una vaccata,ma per me,"La Giocata" della serie la fece in gara 3 in catcher dei Giaianta eliminando con un tuffo ed un tocco alla gamba un Fielder quasi arrivato a casa base.

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L'esperienza di Mario Da Re alla corte degli Oakland A'S

 

Nell'ambito del 'Coach Development Program' MLB, il tecnico giuliano ha partecipato all'Instructional League e condiviso lo spogliatoio con Ricky Henderson: "Voglio mettere questa esperienza al servizio di tutti". L'incontro con Alberto Mineo, reduce da un intervento all'anca

 

 

Mario Da Re, tecnico della nazionale Cadetti, è stato ospite per 2 settimane degli Oakland A'S nell'ambito dell'MLB Coach Development Program diretto da Mike Mc Clellan. Il tecnico giuliano, segnalato dal referente MLB per l'Italia Dan Bonanno, ha vissuto 2 settimane di full immersion nella realtà della Instructional League in Arizona.

28044.jpg"Nella giornata tipo il mattino viene dedicato all’allenamento e nel pomeriggio è sempre prevista una partita contro squadre di altre organizzazioni" racconta Da Re.

"Si inizia molto presto, alle 6.30, con la colazione nella Club House (l’alimentazione dei giocatori è controllata e molto curata) a cui segue il Coaches Meeting alle 7 al quale partecipa tutto lo staff (coach, preparatori e fisioterapisti)" prosegue il tecnico azzurro "Per primi sono i fisioterapisti a relazionare su giocatori infortunati o in riabilitazione; in base a queste informazioni si decide il Line-Up per la partita del pomeriggio e si organizza l’allenamento del mattino. Alla fine, c’è sempre una discussione sulle situazioni che si possono presentare in partita e le strategie da adottare. Tutti in questa occasione hanno sempre dimostrato desiderio di confrontarsi".

Commenta Da Re: "Stare seduto attorno a un tavolo e parlare di baseball con un membro della Hall of Fame (Ricky Henderson), allenatori di MLB e capi scout era per me il momento più interessante della giornata".

Naturalmente c'è poi il rapporto con i giocatori: "Durante il Meeting con i giocatori si spiega il programma della giornata, si discutono le varie situazioni di difesa ed attacco, e si analizza la partita del giorno precedente, spesso visionando il video (tutte le partite sono registrate)".

Quindi si inizia il lavoro sul campo: "Diciamo dalle 8: riscaldamento, esercizi di agilità e preparazione atletica, programma di tiro, difesa e batting practice.

Da Re parla anche della struttura a disposizione: "Il complesso degli A’s (lo stesso utilizzato per lo Spring Training) è formato da 4 campi regolari, 2 diamanti per gli interni, 2 aree per la battuta, 6 bullpen e la Clubhouse con sala pesi, palestra e video room. Il pranzo di solito è alle 11. Il Pre Game inizia alle 12 e la partita alle 12.30".

Cosa pensi del livello? "“Il livello è senza dubbio molto alto, basti pensare che oltre ai migliori prospetti delle Minor League alla Instructional partecipano anche giocatori di Major che sono stati esclusi dalla lista dei 25 per la 28045.jpgPost Season. Abbiamo giocato partite contro i Dodgers, Cubs, Giants, Angels, Rockies e Diamondbacks. Nella nostra squadra c’erano 3 giocatori di Major: il prima base Daric Barton, l’esterno Colin Cowgill e il seconda base Jemile Weeks. In particolare mi hanno comunque impressionato due giovani prospetti degli A’s di cui sentiremo sicuramente parlare fra non molto: Addison Russel, interbase di 18 anni con una straordinaria velocità di swing, braccio potente e ottime mani e il terza base Renato Nunez, anche lui 18enne, di origine domenicana (come del resto un terzo della squadra). In occasione di una partita contro i Cubs mi ha colpito la potenza e velocità di un ragazzone cubano di 20 anni, tale Jorge Soler, che solo dopo ho scoperto aver firmato un contratto di 9 anni per 30 milioni di dollari.

Da Re è rimasto colpito dall'incontro con Ricky Henderson: "E' stato un grandissimo campione ed ora è una persona molto disponibile ed amichevole; lavorare con lui è stato surreale. Una mattina sono arrivato in spogliatoio e l’ho trovato seduto davanti al suo armadietto, a fianco al mio. Nessuno mi aveva annunciato la sua venuta, quasi non credevo ai miei occhi. Passata la sorpresa mi sono presentato e da subito lui si è dimostrato molto cordiale ed interessato alla realtà del baseball italiano. Mi ha sempre considerato come un compagno di squadra. Alla fine delle due settimane salutarci con un abbraccio amichevole è stato molto emozionante. Stare vicino poi agli altri Coach durante le partite è stata un’esperienza preziosa, ascoltare i loro commenti e le loro filosofie di gioco mi ha permesso di imparare molto".

Cosa porteresti in Italia: "La qualità di tutti i loro atleti è eccellente, le strutture sono all’avanguardia e la disponibilità economica notevole. Si sa, da noi è diverso e spesso è difficile programmare l’attività nei diversi periodi dell’anno per problemi climatici e mancanza di strutture adeguate. Ci dobbiamo comunque ispirare a loro adattando il loro sistema alla nostra realtà. Lavorare in maniera maniacale sui fondamentali, su tutti gli aspetti del gioco, sulla meccanica, la filosofia e l’aspetto mentale; soprattutto a livello giovanile. Il baseball è uno sport di abilità, e queste abilità si sviluppano allenandole con costanza e programmazione. Come loro, dobbiamo trasmettere ai giovani la bellezza di questo gioco con responsabilità e professionalità, nonostante le difficoltà che tutti conosciamo.

Cosa non ti ha convinto, invece? "Mi ha lasciato perplesso l’assoluta indifferenza di giocatori e coaches in partita dopo un’azione spettacolare. Il primo giorno mi è capitato di esultare da solo, spontaneamente a gran voce, dopo un fuoricampo… è stato imbarazzante. In seguito ho imparato a controllarmi. Poi ho capito, si allenano e giocano ogni giorno, per loro è proprio un lavoro. Essere professionisti a quel livello probabilmente toglie al gioco la parte più allegra dello stesso.

La partita con i Cubs ti ha permesso di incontrare Alberto Mineo, cosa ci puoi dire di lui? "Si, sapevo ancor prima di partire che forse avrei avuto questa opportunità, che ovviamente non mi sono lasciato sfuggire. Ci siamo incontrati ed abbiamo cenato assieme, non è tanto frequente trovare 2 italiani e per di più compaesani, in un contesto così. Alberto è reduce da un intervento all’anca e sta seguendo delle terapie di riabilitazione e non ho quindi avuto modo di vederlo giocare. Mi sembra si sia ben inserito e, per come ricordo di averlo visto giocare, ritengo che le sue potenzialità siano in linea con quanto ho visto. In ogni caso dovrà lavorare molto e sodo".

Alla fine, puoi farci un bilancio dell'esperienza? "Questa indimenticabile esperienza, il rapporto con giocatori e coach degli A’s, mi hanno aiutato ad ampliare le mie conoscenze tecniche su allenamenti, gestione delle partite, esercizi e metodi per incrementare lo sviluppo dei giocatori. Oltre a questo mi sono relazionato con persone che mai avrei pensato di conoscere e con le quali passare tanto tempo. Spero di poter mettere in pratica quello che ho imparato, utilizzando gli esercizi e i metodi del programma. Le voglio mettere a disposizione di tutti i coaches che me le chiederanno. Solo condividendo le esperienze di ognuno abbiamo la possibilità di far crescere il nostro movimento".

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Alex Liddi è già pronto per la nuova stagione

 

"Sono forse più carico all'idea del World Baseball Classic con la nazionale" spiega il giocatore dei Seattle Mariners in questa intervista. L'azzurro fa un bilancio degli ultimi anni, guarda al sè stesso minorenne, tiene vivo il legame con le sue origini e confida: "Mi sentirò arrivato solo alla decima stagione consecutiva in Major League...". E' on line anche la versione video. Contiene le immagini del grande slam di Alex

 

 

di Riccardo Schiroli

Alex Liddi anche quest'anno ha eletto Tirrenia a sede del suo lavoro (tecnico e atletico) di off season. Il giocatore dei Seattle Mariners è arrivato presso il centro CONI, sede dell'Accademia FIBS, nella terza decade di ottobre ed è ripartito il 26 novembre. Lo abbiamo incontrato durante la pausa per il pranzo di una normale giornata di lavoro.



 

25064.jpgAlex, quest'anno non giocherai nella Lega Invernale del Venezuela: "No, è stata una mia richiesta. Mi avevano chiesto di giocare, ma ho deciso di concentrarmi sulla nuova stagione con i Mariners. La seconda settimana di febbraio inizierà lo Spring Training".

Se ripensi all'Alex minorenne e alla sua prima esperienza americana e lo paragoni con l'Alex di oggi, cosa ti viene in mente? "Che è tutto diverso. Oggi sono un'altra persona. E' stato a volte difficile, andare avanti, ma era un'esperienza che valeva la pena essere vissuta".

Hai detto che a volte è stato difficile. In che senso? "I primi anni la paga è piuttosto bassa, quindi ti devi adattare a vivere con altri. E' una grande esperienza di vita, perchè ti fai tanti amici. Ed è molto utile, perchè trovi anche tanti nemici".

Nemici? "Sì, gente che vuole il tuo posto e magari non è sincera con te. Ma nella crescita di un uomo, è importante imparare a conoscere le persone. Ci sono stati momenti in cui ho pensato di dire basta, ma per fortuna la mia famiglia mi è stata molto vicina. Il mio secondo anno è stato brutto, ma l'ho superato. E adesso posso dire che un brutto anno ti aiuta a capire cosa devi fare. Così ora i momenti difficili durano qualche settimana, non una stagione".

Quindi, adesso va tutto bene: "Adesso mi trattano quasi come se fossi un altro americano. D'altra parte, avendo passato i miei anni da teen ager negli Stati Uniti, ho assorbito le loro abitudini e adesso in America sono a mio agio. La mia situazione economica è molto migliorata e vivo da solo a Seattle, adesso che me lo posso permettere".

Parlaci di Seattle, una città che è un mito della qualità della vita: "E' una città che mi piace molto, molto ordinata e pulita. Il clima è quello che è, tipo Inghilterra. D'estate va tutto meglio, con il sole è proprio un bel posto".

Molti sono curiosi di sapere come si svolge la giornata di un giocatore di Major League: "Mi alzo verso le 10 e vado al campo verso le 12.30, massimo le 13. La prima cosa che faccio è cambiarmi. Poi mi rilasso, quindi mangio qualcosa e vado a iniziare a prepararmi in palestra. Quindi esco sul campo, corro ed è il momento di iniziare a preparare la partita con la squadra".

12509.jpgVogliamo provare a rivivere la tua stagione 2012? "Sono arrivato molto preparato allo Spring Training e ho sfruttato in pieno le occasioni che mi hanno dato, così sono riuscito a entrare nella rosa dei 25 che ha iniziato il campionato".

Hai fatto l'esperienza di essere considerato un utility, come è stato? "Mi hanno provato in diversi ruoli, per darmi la possibilità di giocare di più. Comunque, io ho preso con spirito positivo questo fatto che mi provano in diversi ruoli, l'ho detto al manager: meglio utility in Grande Lega che titolare in terza in Triplo A".

Poi c'è stato il calo che ti ha riportato nelle Minors: "Il fatto di non giocare con continuità rende difficile mantenere un rendimento consistente. Penso che il mio calo si possa spiegare così".

Ma c'è così tanta differenza tra Leghe Minori e MLB? "La vera differenza la fa l'abilità nella ripetizione. Anche in Triplo A ci sono giocatori con grandi doti, ma in Major League semplicemente è molto più bassa la percentuale di errore".

Alex è nella rosa dei 40 dei Seattle Mariners per la stagione 2013: "Io a Seattle mi trovo bene. Sono in questa organizzazione da anni e conto di rimanerci. Comunque, la scelta non spetta a me e mi potrei trovare in un'altra squadra. Certo, non sarebbe facilissimo ricominciare tutto da capo".

Ormai è il terzo anno consecutivo in cui torni all'Accademia italiana. Cosa ci trovi di familiare? "Ci torno volentieri24255.jpg nei periodi di off season perchè mi trovo molto bene a lavorare sulla battuta con Marco Mazzieri, che mi ha insegnato molto di quello che so. Poi c'è Bill Holmberg, che è il tecnico che mi ha fatto esordire nella nazionale juniores quando avevo solo 16 anni e ha sempre creduto in me".

Che rapporto ha un giocatore come te con il suo coach di battuta? "Io ormai mi conosco. Sia chiaro, c'è sempre da imparare, ma capisco su cosa devo lavorare. Così mi rivolgo al coach di battuta perchè mi aiuti a correggere le cose che non riesco a vedere".

Abbiamo detto che a metà febbraio inizia lo Spring Training. Lo dovrai interrompere per partecipare con l'Italia al World Baseball Classic: "Sono forse più carico all'idea di rappresentare l'Italia che a quella di una nuova stagione di MLB. Giocare in nazionale lo trovo bellissimo. Ho tanti amici nel gruppo azzurro e molti giocatori con i quali ho condiviso le nazionali giovanili. Durante l'Europeo seguivo costantemente la nostra nazionale e sono stato tra i primi a congratularmi per la vittoria, assieme a Maestri".

A proposito di Alessandro Maestri, non è arrivato alle Grandi Leghe americane, ma ce l'ha fatta a esordire in quelle giapponesi: "Ho seguito il suo passaggio dal baseball americano a quello giapponese. Lui sa che, in tempi non sospetti, avevo previsto che sarebbe arrivato in Major League, nonostante tutto. C'è riuscito partendo dal basso in Giappone. Sono contento per lui, che è una grande persona e ha lavorato molto duro".

 

Alex, una domanda apparentemente banale per chiudere: ti senti arrivato? "Arrivato?" sorride "Macchè! Mi sentirò arrivato dopo che avrò fatto 10 anni consecutivi tutta la stagione in Major League. Intanto, il mio obbiettivo è che la stagione 2013 sia la mia prima stagione in Major dal primo all'ultimo giorno. Sperando che sia la prima di una serie lunga...".

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Da Nashville parte il World Baseball Classic 2013

 

Riunione operativa nella 'Città della Musica', si attende la definitiva composizione dei gironi

 

 

da Nashville, Riccardo Schiroli

 

Il monumentale centro congressi Gaylord Opryland di Nashville (Tennessee) ospita sabato 1° dicembre la riunione che dà a tutti gli effetti il via all'operazione World Baseball Classic 2013. La Major League Baseball organizza nello stesso luogo i Winter Meetings (che si aprono lunedì 3) e ha invitato le 16 Federazioni partecipanti per fare il punto sui criteri di formazione del roster e la logistica del torneo. Durante i Winter Meetings verranno annunciati i nomi dei giocatori più importanti che hanno dato la loro disponibilità.

 

E' soprattutto atteso l'annuncio definitivo della composizione dei gironi, che al momento sono così articolati:

 

GIRONE A (Fukuoka, Giappone dal 2 al 6 marzo) Giappone, Cina, Cuba

 

GIRONE B (Taichung, Taiwan dal 2 al 5 marzo) Corea, Olanda, Australia

 

GIRONE C (San Juan, Portorico, dal 7 al 10 marzo) Venezuela, Portorico, Repubblica Dominicana

 

GIRONE D (Phoenix, Arizona-USA- Stati Uniti, Messico, Italia)

 

Le 4 squadre provenienti dalle qualificazioni sono Spagna, Canada, Taiwan e Brasile

La seconda fase del torneo si giocherà a Tokyo (Giappone, dall'8 al 12 marzo) e Miami (Florida-USA- dal 12 al 16 marzo)

Semifinali e finali si giocheranno a San Francisco (California-USA) dal 17 al 19 marzo

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World Baseball Classic: il Canada completa il girone dell'Italia

 

I nord americani sono stati costretti a passare dalle qualificazioni proprio dalla sconfitta patita a Toronto contro gli azzurri nel 2009. A Nashville sono stati completati i gironi, il 3 dicembre la Major League annuncia il calendario e promette qualche anticipazione sui nomi dei giocatori che hanno accettato di rappresentare i loro paesi nel torneo

 

 

da Nashville, Riccardo Schiroli

 

Sarà il Canada la quarta squadra del girone del World Baseball Classic che si gioca a Phoenix (Arizona-USA) dal 7 al 10 marzo e che già comprendeva Stati Uniti, Messico e Italia. Gli azzurri affronteranno il Messico come squadra ospite il 7 marzo, il Canada (8 marzo) e gli Stati Uniti (9 marzo) come squadra di casa. Torna quindi la formula All'Italiana per la prima fase del torneo, mentre i 2 gironi successivi (Tokyo, Giappone, 8-12 marzo e Miami, Florida-USA, 12-16 marzo) saranno 28146.jpggiocati con la formula della double elimination e le semifinali e la finale (San Francisco, 17-19 marzo) si disputeranno in gara secca.

 

Le date vanno ritenute ancora orientative, visto che il calendario verrà ufficialmente diramato dalla World Baseball Classic Inc lunedì 3 dicembre.

Nel girone di Fukuoka (Giappone) a Giappone, Cina e Cuba si aggiunge il Brasile.

 

A Taichung (Taiwan) il gruppo, che comprendeva Australia, Corea e Olanda, è completato proprio dai padroni di casa di Taiwan.

 

A San Juan (Portorico) la Spagna si aggiunge ai padroni di casa di Portorico, alla Repubblica Dominicana e al Venezuela.

 

La riunione operativa di sabato 1° dicembre è iniziata di buon mattino e si è protratta fino alle 16 circa. Il responsabile del World Baseball Classic James Pearce è andato a fondo sulle varie regole del torneo e i dettagli organizzativi. Nella sostanza, non cambierà molto rispetto alle edizioni precedenti. Ci sarà sempre un limite di lanci per i pitcher (65 nella prima fase, 80 nella seconda e 95 nella terza) e il tie break entrerà in scena dalla 13esima ripresa.

 

"Un grosso cambiamento lo abbiamo fatto" ha detto Pearce "Ed è stato introdurre la fase di qualificazione. Ci sarà28147.jpg un momento in cui il torneo sarà tutto a qualificazione, come il Mondiale di calcio. Ma siamo ancora troppo giovani per quello".

Pearce ha poi chiarito che il torneo, per la prima volta, assegna il titolo di Campione del Mondo e che la Federazione Internazionale (IBAF), che riconosce quindi ufficialmente il Classic, avrà un suo membro nel comitato che si occupa delle regole.

Il Presidente della World Baseball Classic Inc Paul Archey ha ulteriormente chiarito: "Ricordate che la cosa di cui vogliamo essere sicuri è che questo torneo, che è solo alla terza edizione, arrivi a giocarne una quarta. Aiutateci a trovare un equilibrio definitivo con i club di Major League e prendete atto che le regole speciali che vi imponiamo sono necessarie".

Ian Penny dell'Associazione Giocatori (MLBPA) ha comunque rassicurato tutti: "Vi posso garantire che i giocatori vedono il Classic come una grande opportunità".

La MLBPA ha accettato definitivamente il protocollo WADA per i controlli antidoping, che riguarderanno 2 atleti per squadra dopo ogni partita e saranno effettuati dall'agenzia CDT.

 

Tutte le Federazioni stanno lavorando alle rose sulla base di una lista di 50 giocatori. La rosa preliminare dei 28 sarà ufficializzata il 16 gennaio, mentre la rosa definitiva dovrà essere formalizzata il 20 febbraio.

 

L'Italia, che conta di avere a disposizione i nomi principali della formazione che ha disputato il torneo 2009, darà le prime anticipazioni durante il Gala dei Diamanti dell'8 dicembre.

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Sarà una Italian Baseball League a 10 squadre

 

E' questo l'esito della riunione tra i vertici federali e le Franchigie che si è svolta a Parma. Si inizia il 6 aprile, si giocano 2 incontri settimanali, tornano i play off al meglio delle 5 partite e il campionato finisce il 21 settembre. La Seconda Divisione sarà un campionato 'Under 23' con la possibilità di schierare 5 'over'

 

 

di Riccardo Schiroli

 

E' ufficiale: la Italian Baseball League 2013 sarà a 10 squadre. E' questo l'esito della riunione convocata dal Presidente FIBS Riccardo Fraccari e dal Vice Massimo Fochi per il pomeriggio di sabato 8 dicembre.

 

Dopo il forfait del Grosseto, si sono aggiunte 3 squadre: Mastiff Arezzo (che giocherà a Firenze), Reggio Emilia e New Black Panthers di Ronchi dei Legionari.

 

28185.jpgIl campionato inizierà il 6 aprile per concludersi il 21 settembre. Ci saranno 3 soste: per la prima fase dell'Europeo per Club (3-8 giugno), per la serie di finale della stessa manifestazione (1 e 3 agosto) e per l'All Star Game (la data non è ancora stata individuata).

 

Si giocherà un doppio incontro settimanale (venerdì e sabato, ma in caso di accordo tra le società si potrà giocare un doppio incontro il sabato) e le prime 4 disputeranno semifinali e finali al meglio delle 3 vittorie su 5 partite.

 

In ogni partita sarà obbligatorio schierare in campo 7 giocatori di scuola italiana (ASI) e una partita (a scelta dei manager) sarà riservata al lanciatore ASI. Ogni squadra avrà a disposizione 4 visti per lavoro subordinato/sport, ma il tesseramento di uno straniero residente o comunitario comporterà la perdita di un visto.

 

Le formazioni piazzate dal quinto al decimo posto disputeranno la fase preliminare della Coppa Italia, suddivise in 2 gironi da 3. Le vincenti si confronteranno poi con le sconfitte delle semifinali. La finale della Coppa Italia 2013 si giocherà il 28 e 29 settembre.

 

Questa è la prima giornata di campionato:

 

Arezzo-Ronchi dei Legionari

Parma-Nettuno

Rimini-Godo

Reggio Emilia-San Marino

Fortitudo Bologna-Novara

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