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Bismarck

Baseball su VS

Post in rilievo

Ho un pò dimenticato i Play Off di Major League, e perchè direte voi ? Semplice, perchè i miei Detroit Tigers erano sotto per 2 a 0 e visto come hanno perso Gara 2 all'11° inning mi sono arrabbiato e non ho più scritto nulla.

 

Vi riassumo però velocemente la situazione ad oggi.

Milwaukee Brewers e St. Louis Cardinals hanno vinto una gara a testa e questa sera andranno in campo per la terza partita.

 

Invece i Rangers sono in vantaggio nella serie per 2 a 1, dopo aver vinto le prime due partite e perso la terza ieri notte al Comerica Park di Detroit.

 

Torno però un attimo indietro, perchè gli incontri sono stati tiratissimi entrambi con Gara 1 vinta per 3 a 2 e Gara 2, molto emozionante e giocata ad altissimo livello dalle due squadre.

 

In Texas i padroni di casa partono velocissimi e già al primo inning si portano sul 2 a 0.

Però Detroit è in partita e si vede subito già al terzo inning, dove i corridori si portano avanti, con battute valide, una di Miguel Cabrera, fino a che va in battuta Raiburn e centra un home run sulla sinistra con due compagni in base, che porta i Tigers in vantaggio per 3 a 2.

 

Al settimo i padroni di casa segnano il punto del pareggio e si procede sino al 9° inning in parità, con una eccezionale difesa di Detroit che con i Rangers a basi cariche ed un solo out, riesce a compiere una fantastica doppia eliminazione portata a termine da Cabrera, che in prima base intercetta la battuta avversaria, tira al suo catcher eliminando l'avversario che dalla terza base correva a punto, per poi ricevere dallo stesso compagno e toccare il corridore eliminandolo prima che questo arrivasse in prima base, ammutolendo lo stadio e portando la Gara agli extra inning.

 

E qui dopo un altra situazione critica si giunge di nuovo con Detroit in sofferenza, basi cariche e zero out, e alla fine ci scappa il patatrac, con un fuori campo che in un colpo, dopo una gara ultra equilibrata porta la situazione sul finale di 7 a 3, risultato appunto bugiardo visto lo svolgimento generale del match. Ma il baseball è così.

 

La serie si è spostata ieri sera a Detroi, e finalmente i Tigers hanno vinto 5 a 2, con due fuori campo del solito Cabrera e di martinez.

 

Va detto che Detroit ha perso per infortunio, uno dei suoi giocatori più rappresentativi, ossia Maglio Ordonez, e speriamo che la cosa non pesi troppo nel prosieguo dei Play Off.

E subito

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Cuba allontana gli USA dalla finale, bene anche Olanda, Australia e Panama

 

E' iniziata la seconda fase del Mondiale IBAF con un gran duello di battitori nella classica del baseball internazionale. Mercoledì sfida di grande importanza tra gli arancioni di Farley, che sono secondi, e gli 'aussie', in serie positiva da 5 gare. C'è attesa a Santiago per Cuba-Panama

 

La confeziona l'Australia, la prima sorpresa della seconda fase del Mondiale IBAF. La squadra di Deeble schianta letteralmente un Canada inconsistente in battuta (3 sole valide e in totale appena 8 volte in base, visto che ci sono 3 colpiti e 2 basi) contro l'ottimo partente aussie Ryan Searle.

Con 8 valide nelle prime 4 riprese l'Australia costringe i nord americani a 2 chiamate al bull pen. Il caldissimo Tim Kennelly chiude a 3 su 5 con un doppio e un fuoricampo.

 

L'Olanda riprende da dove aveva lasciato e vince nella prima uscita della seconda fase della Baseball World Cup che la vedeva opposta alla Sud Corea (5-1). Il nove orange ringrazia Kalian Sams prima, che con un fuoricampo da 2 punti sblocca la parità iniziale, e Sharlon Schoop poi che mette al sicuro il risultato spedendo la palla oltre la recinzione per la seconda volta nel caldo pomeriggio di Chitrè. La Sud Corea alla fine mette a referto più valide degli avversari, ma non riesce a farle fruttare a dovere e solo nell'ultimo attacco cancella lo zero dal tabellone con un solo-homer di Chang Mi Mo.

 

Panama ha ottenuto una comoda vittoria (11-4) contro il Venezuela nell'entusiasmo dello stadio "Rico Cedeno" di Chitre. La sfida con il Venezuela è molto sentita, ma si rivela in realtà una cavalcata trionfale per i giocatori panamensi, i quali la risolvono con un big inning da 7 punti, dopo averne segnati 3, in rimonta, al terzo. Il risultato finale non lascia dubbi.

 

Cuba batte (8-7) gli Stati Uniti e di fatto li elimina dalla corsa per la finale.

E' stata una grande partita di battitori (17 valide per i cubani e 11 per i Campioni in carica). Cuba ha messo alle corde fin dal primo lancio il partente del Team USA Marquez (punito da 5 valide consecutive), ma i nord americani hanno risposto colpo sul colpo e messo a dura prova Freddy Alvarez con una gestione molto selettiva del turno di battuta. Esattamente quel che non è riuscito poi al Team USA, soprattutto ai battitori mancini, sui lanci off speed di Pedroso nel finale, quando al pareggio mancava un solo punto.

 

La classifica

 

Cuba 1000 (4 vittorie-0 sconfitte); Olanda 667 (3-1); Australia, Panama, Canada 500 (2-2); Corea, Stati Uniti, Venezuela 333 (1-3)

 

Le partite di Mercoledì 12 ottobre (orario italiano)

 

Ore 21 a Santiago Olanda-Australia

ore 21 a Chitre Venezuela-USA

ore 2.30 notte a Santiago Panama-Cuba

ore 2.30 notte a Chitre Canada-Corea

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Post Season USA. Sono nero perchè - incredibile a dirsi - i Detroit Tigers hanno perso di nuovo con i Rangers in casa. L'assurdo è che è successa la stessa cosa capitata in Gara 2, ossia extra inning sul 3 pari e all'11° di nuovo fuori campo di Cruz.

 

In pratica dopo Gara 2 che era sul 3 a 3, quando Cruz andò in battuta a basi cariche, centrando un fuori campo, pure storico, visto che mai nei Play Off era successo prima di un Grande Slam nell'inning decisivo, stò tizio non si va a ripetere a Detroit ?

Insomma 11° inning, in pedana per i Tigers il closer Valverde, che già aveva combinato il guaio ad Arlington.

Con un 2 uomini in base per Texas sbaglia un lancio colpito bene da Mike Napoli, che batte valido e manda a casa il compagno per il parziale 4 a 3. Ma non è finita quando on deck si presenta Cruz.

Ora io non sono un manager provetto, ma un pò di baseball l'ho visto. Un Valverde che ha ancora in testa fresco fresco, l'homer da 4 punti di 2 giorni fà, che ha appena incassato un punto che già potrebbe essere decisivo, se al turno seguente Detroit rimarrà a bocca asciutta, e si ritrova davanti proprio Cruz, io lo avrei tolto dal monte e messo Verlander, che pure se sarà il partente di Gara 5 qualche lancio lo potrebbe fare comunque, senza contare che Justin è uno dei migliori se non il miglior lanciatore di questa stagione di MLB.

E invece Jim Leyland lascia tutto come sta e con due in base, va nel box Cruz, che è una specie di bestione centro americano (non sò se sia venezuelano o dominicano, ma l'idea è quella), Valverde gli lancia una pallettina e bum, fuori campo di nuovo, ma da 3 punti questa volta, che però bastano e avanzano per vincere 7 a 3 e portare la serie sul 3 a 1 per Texas, perchè i Detroi Tigers sul successivo ed ultimo turno di battuta, sono talmente demoralizzati che in tre secondi si fanno mettere 3 out e la gara è finita.

Che rabbia cavolo però.

 

Nell'altra serie, i St. Louis Cardinals conducono sui Milwaukee Brewers per 2 a 1, avendo vinto Gara 3 per 4 a 3.

 

Come si vedrà, le serie sono equilibratissime, spesso come si è visto, risolte agli extra inning, e non ci si faccia impressionare dal doppio 7 a 3 dei Rangers sui Tigers, alquanto fortunoso e a mio avviso almeno il secondo di ieri lo si sarebbe potuto evitare, originato appunto da due fuori campo a basi ultra piene, cosa che in normali situazioni avrebbe portato a finali di 4 a 3 e stop li.

 

Ora la serie seguita con Gara 5 sempre a Detroit, dove Verlander dovrà tenere a bada le mzza davvero dirompenti dei texani, sperando di allungare la serie riportandola ad Arlington per le partite decisive.

Speriamo bene (ovvio parlo per me).

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Come avevo già anticipato qualche giorno fa, parlando di rapporti di forza tra rappresentative nazionali ed europee, dicendo che quelle del vecchio continente sapevano farsi rispettare all'occorrenza, ecco che (e dico purtroppo) ci ho preso di brutto.

 

L'Olanda infatti batte anche Cuba ed è in finale. Decisiva sarà invece la sfida di venerdì tra i caraibici e il Canada.

 

Sensazionale prestazione degli 'arancioni', che con Yintema e Boyd annichiliscono i bomber della 'selecion'. L'Australia cede 2-1 agli 'oranje' e agli Stati Uniti. Panama cade contro la Corea, ma è ancora in lizza per la finalina. Altre 6 partite di 7 inning all'ultima giornata

 

Nella prima partita da 7 riprese giocata in questa seconda fase del Mondiale IBAF, l'Australia esce dal campo con l'amaro in bocca. Al settimo, con in prima il punto del potenziale pareggio, una linea di Wearne dà il via al doppio gioco che chiude l'incontro. Giocando altri 2 inning, tutto avrebbe potuto accadere.

 

A Santiago è stato un gran duello tra giovani lanciatori (lo statunitense Smyly e l'australiano Tanner) con un futuro da stelle davanti. Spettacolare è stato anche il rendimento delle 2 difese, con gli interbase Beresford e Mercer a regalare giocate da urlo.

 

La partita della seconda fase fra Canada e Venezuela, in versione ristretta dalla pioggia a sette inning, si risolve in realtà nelle prime 2 riprese, o forse meglio sarebbe dire nella prima, nel corso della quale i nord-americani affrontano benissimo i lanci di Yozmar Carreño, punendo ogni palla troppo centrale con linee secche agli esterni, scavando un solco di 5 punti, poi 7 a fine secondo, che i venezuelani non riusciranno più a colmare contro la coppia Lotzkar-Johnson.

 

In una partita iniziata alle 14 di mercoledì 12 ottobre e ripresa (con 2 out e 2 corridori in base per l'Australia al settimo) giovedì 13 ottobre alle 15.30, l'Olanda ha battuto l'Australia 2-1 e resta una serissima candidata alla finale. L'Australia rimpiange di aver mandato in pedana alla ripresa Russell, che si è messo subito nei guai colpendo Curt Smith, e inserito Brendan Wise quando la frittata era fatta. Per l'Olanda ha invece fatto un rilievo perfetto David Bergman.

 

Al Canada basta una ripresa, la quinta, per spezzare l'equilibrio regnato fino a quel momento e mettere in cassaforte la vittoria contro una buona Corea del Sud. In uno dei momenti più delicati della partita il manager asiatico prende una decisione alquanto discutibile, e che alla fine si rivelerà sbagliata, togliendo il partente Hyoun Taek Oh, fino a quel momento in pieno controllo della partita. Il rilievo Sung Hoon Choi inizia la sua gara con un errore nell'assistenza in prima, poi affonda quando concede due valide, un lancio pazzo e l'esterno centro si lascia cadere la palla dal guanto. E' 4-0 Canada che ringrazia e continua ad alimentare le sue speranze di approdare alla finale della 2011 Baseball World Cup.

 

L'Olanda entra nella storia. A parte l'Inghilterra nella prima edizione (1938, ma fu una serie tra inglesi e Stati Uniti), nessuna squadra europea ha mai disputato la finale del Mondiale IBAF. Gli arancioni di Farley hanno raggiunto l'obbiettivo con merito, regolando Cuba (4-1) con i fuoricampo di Engelhardt e Sams e con la prova impeccabile di Yintema e Boyd in pedana di lancio. La selecion ha avuto per la verità 2 occasioni per far girare la partita a suo favore: al quarto (appena segnato il punto dell'1-2, con corridori in prima e terza e zero out) e al sesto (già sull'1-4, corridori in prima e seconda e zero out) ma ha colpevolmente fallito. I suoi battitori hanno insistito a cercare la gran battuta, con swing tanto ampi quanto inadeguati e ha meritato la sconfitta.

 

La Corea del Sud sorprende Panama nella partita serale del "Remon Cantera" di Aguadulce che risponde alla grande con il soldout nonostante una pioggia fastidiosa presente a più riprese. La squadra asiatica parte male e vede andare avanti i padroni di casa (2-0) però ha il merito di rimanere attaccata alla partita e al primo cenno di calo del partente panamense piazza la stoccata decisiva che porta 4 punti al sesto e regala la vittoria (5-4). A condire una gara emozionante anche tre solo-homer a firma di Macias e Seguinol per Panama e Ji Young Lee per la Corea del Sud.

 

La classifica aggiornata

 

Olanda (5 vittorie-1 sconfitta); Cuba (4-1); Canada (4-2); Australia, Panama, Stati Uniti (2-3); Corea (2-4); Venezuela (1-4)

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Olanda e Cuba si giocano la medaglia d'oro della IBAF World Cup

 

La 'selecion' ha letteralmente fatto un sol boccone del Canada, già al tappeto dopo la prima ripresa. Le 'Maple Leafs' sfideranno gli Stati Uniti per confermare il bronzo di 2 anni fa. Il Team USA ha sofferto più del lecito con il Venezuela

 

L'Australia resta in lotta per accedere alla finale per il terzo posto battendo (5-4) dopo il tie break Panama. E' stata una partita equilibrata e decisamente poco produttiva per gli attacchi, che sono spesso sembrati sul punto di prendere il sopravvento sui lanciatori, senza però mai riuscirci. In particolare, l'Australia ha battuto 11 valide e lasciato altrettanti uomini in base. Per gli aussie fa eccezione il prima base Stefan Welch (classe 1988, gioca in Singolo A per i Mets), autentico mattatore con 3 valide su 5 turni e 4 punti battuti a casa. Il mancino Kent ha firmato la vittoria in pedana.

 

Equilibrata e ben giocata, la partita fra Corea del Sud e Stati Uniti della seconda fase della Coppa del Mondo 2011 fa rammaricare per la compressione a sette inning.

Di matrice tutta americana la prima parte, sia per le 2 segnature messe a segno da Mendonca e compagni nelle prime 2 riprese, sia per la splendida prestazione di Matt Shoemaker sul monte; la gara ha poi visto, come spesso accaduto in questo torneo, il ritorno sul finire da parte della squadra asiatica, che però questa volta non riesce compiutamente, e Team USA ne esce vincente per 3-1.

 

Tracy Mercer rende meno amara la 2011 Baseball World Cup per gli Stati Uniti grazie ad un fuoricampo da 3 punti nell'ultimo attacco della partita con il Venezuela che consegna a Team USA la vittoria (7-4) ma soprattutto la finale per il bronzo contro la perdente di Cuba-Canada. E dire che fino a quel momento era stato quasi un monologo di Vasquez, due solo-homer, e compagni che avevano toccato duro il partente americano Todd Redmond sembrando in pieno controllo della partita. Invece all'ultimo assalto gli Stati Uniti, grazie anche ad un brutto rilievo di Gabriel Alfaro, hanno ribaltato il match siglando 6 punti.

 

Con una impressionante prova di forza, Cuba ha battuto (8-2) il Canada e conquistato la sua ennesima finale del Mondiale IBAF. L'avvio di partita di Cuba è stato pauroso: un triplo, 2 doppi, e un singolo da parte dei primi 5 battitori. A fine serata, le valide saranno 15, di cui 6 da extra base. Va detto chiaro: il Canada non ha avuto nessuna possibilità.

 

L'Olanda non stecca nemmeno nell'ultima partita della seconda fase, una partita con nessun valore per la classifica orange, e infligge la seconda sconfitta di giornata al Venezuela (12-2). Il nove europeo parte aggressivo, non segna solo in due dei sette inning giocati e in tre occasioni completa il giro delle basi tre volte. Il fuoricampo di Curtis Smith nella parte alta della terza ripresa è già un sigillo di sicurezza sulla vittoria. Al contrario il Venezuela appare poco concentrato e commette la bellezza di 5 errori di cui 3 nel solo quarto.

 

Doveva essere l'evento di questo Mondiale, ma la sfida tra Panama e Cuba non è stata certo aiutata dal tempo atmosferico. Prevista in un primo tempo a Santiago, dove si parlava di tutto esaurito, è stata giocata al "Rod Carew" di Panama City quando non contava più nulla. Qualche migliaio di rumorosi fan era comunque presente e la nazionale di Panama ha provato a regalare agli appassionati una sera speciale. L'illusione è durata solo 2 inning: al terzo Cuba ha preso il largo e ha vinto in scioltezza per 7-2.

 

La classifica finale della seconda fase

 

Olanda e Cuba 857 (6 vittorie-1 sconfitta); Canada e Stati Uniti 571 (4-3); Australia 429 (3-4); Corea e Panama 286 (2-5); Venezuela 143 (1-6)

 

In campo sabato 15 ottobre (orario italiano) a Panama City

 

Ore 18 Stati Uniti-Canada (per il terzo posto)

Ore 22 Cuba-Olanda (per il primo posto)

 

Prima delle gare per le medaglie, verranno assegnati:

 

(quinto posto) Australia-Corea

(settimo posto) Panama-Venezuela

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L'Olanda è Campione del Mondo di baseball

 

Prestazione da leggenda di Rob Cordemans in pedana, che ha limitato ad una valida Cuba per 7 riprese. Le grandi giocate difensive di Shairon Schoop e Gregorius hanno fatto il resto. Dopo la Gran Bretagna del 1938, l'Olanda è la prima europea con l'oro al collo

 

da Panama City, Riccardo Schiroli

 

A Panama abbiamo visto in diretta un pezzo di storia. L'Olanda ha battuto Cuba in finale e conquistato il titolo di Campione del Mondo. E' la prima volta che una nazione europea sale sul gradino più alto del podio di un Mondiale di baseball, se si eccettua la Gran Bretagna del 1938. Ma quel torneo (originariamente John Moore's Trophy e poi Amateur World Series) venne riconosciuto solo in un secondo tempo come Mondiale.

Oggi invece ha vinto una squadra che è cresciuta nell'ultimo decennio. Certo, grazie al contributo dei giocatori antillani, ma con i suoi veterani cresciuti nei vivai dei Paesi Bassi (il catcher De Jong, il fantastico partente Rob Cordemans, il David Bergman che ha firmato la salvezza) orgogliosamente in prima fila.

 

Sono le 20.54 quando Rob Cordemans, partente dell'Olanda, effettua il primo lancio (per la cronaca: uno strike). La partita era prevista originariamente per le 17 ed era stata spostata in un primo tempo alle 19.30. Qualcuno, e segnatamente la squadra di manutentori del terreno, il suo Mondiale lo ha indubbiamente vinto. Per forza di cose, la presenza di pubblico è inferiore alle attese.

 

Le squadre che si contendono la medaglia d'oro del 39esimo Mondiale IBAF sono in formazione tipo e Cuba ha scelto come partente Yuliesky Gonzalez.

E' olandese il primo corridore ad arrivare in base. Si tratta del lead off Kemp, la cui corta battuta si ferma beffarda a metà strada tra casa base e il cuscino di terza. Con un out, Kemp ruba la seconda sullo swing a vuoto di De Jong. Il catcher è comunque il secondo out al piatto. Mentre ricomincia a piovere, Curt Smith guadagna la base per ball. Engelhardt gira a vuoto un lancio off speed ed è il terzo eliminato. Tutti e 3 gli out del primo inning Gonzalez li ottiene al piatto.

Il primo corridore di Cuba ad arrivare in base è, con 2 out al secondo, Abreu. Il prima base viene colpito da Cordemans.

 

Cordemans ottiene al piatto 6 dei primi 10 out della partita. Con un out al quarto, Cepeda lo tocca però duro. La sua linea si infila tra esterno centro ed esterno sinistro e vale un doppio. Il designato cubano tocca la terza su lancio pazzo e segna comodamente il punto del vantaggio cubano sulla volata di sacrificio al centro di Despaigne.

L'Olanda non si scompone. Gonzalez concede 4 ball a De Jong, primo battitore della parte bassa del quarto, e poi subisce il singolo a destra di Curt Smith. Engelhardt non riesce ad eseguire il bunt ma, sul conto di 2 ball e 1 strike, batte una rimbalzante sulla quale Abreu non si fa trovare particolarmente pronto. De Jong corre con grande tempismo dalla seconda e segna il punto del pareggio. La partita di Gonzalez finisce qui e sul monte sale Freddy Alvarez. Shairon Schoop mette a terra il bunt che la panchina gli chiede e sposta i corridori. Con Jonathan Schoop in battuta, Cuba fa avanzare gli interni. Non è una buona decisione: sul primo lancio, Jon Schoop tocca una radente che Arruebarruena in quella posizione non può difendere e che vale il vantaggio olandese. Engelhardt si ferma in terza. Alvarez riempie le basi colpendo Sams, ancora sul primo lancio, poi mette al piatto Rombley. I cubani provano un brivido quando Kemp picchia una linea al centro, ma il riflesso di Alvarez è perfetto e il lead off olandese è il terzo out.

I buoni contatti contro un Cordemans che pennella i fili del piatto sono pochissimi. Al sesto con un out, sembra aver trovato quello giusto Castillo. La sua linea trova pronto ad un gran balzo il seconda base Shairon Schoop, che ottiene uno spettacolare out al volo. L'attacco di Cuba resta vivo con la base ball (la prima del partente oranje) a Bell. Con il corridore in movimento, Cepeda alza un pop che costringe Kemp ad una gran corsa in avanti per l'out al volo.

Al cambio campo Alvarez rischia di mettersi nei guai. Apre la ripresa colpendo Shairon Schoop e poi, dopo il bunt di Jonathan, concede la base ball a Sams. Sulla battuta di Rombley, Alvarez assiste ad Arruebarruena per il secondo out ma, mentre Shairon Schoop arriva in terza, l'interbase non riesce a chiudere il doppio gioco. Arruebarruena salva comunque il suo lanciatore, cogliendo al volo con una lettura straordinaria dello swing la battuta di Kemp.

 

Despaigne apre il settimo attacco cubano con una battuta altissima, sulla quale Kemp è incerto. La palla cade (per il classificatore è errore) e Despaigne arriva in seconda. Gourriel colpisce bene dietro il corridore, ma un'altra grande giocata (questa volta in controguanto) di Shairon Schoop frena l'attacco della seleccion. Gourriel è il primo out in prima, con Despaigne che non può muoversi, Abreu è il secondo out al volo dall'esterno destro ed Enriquez il terzo al volo a sinistra.

L'Olanda si fa pericolosa anche nella parte bassa del settimo. Con De Jong (base) in prima e 2 out, Engelhardt batte valido a destra. Ma con i corridori agli angoli, la volata di Shairon Schoop al centro vale il terzo out.

La sensazionale partita di Cordemans finisce con un out all'ottavo. Il pinch hitter Reyes spedisce il primo lancio del partente arancione dietro l'esterno sinistro Kemp e contro la recinzione per un doppio. In pedana sale Juan Carlos Sulbaran. L'antillano nato in Florida, che gioca in Singolo A avanzato per i Reds, viene toccato duro sul primo lancio da Castillo, ma Gregorius ferma la palla in controguanto; mìnon ottiene l'out, ma limita l'esterno centro ad un singolo interno, con Reyes ancorato al cuscino di seconda. Contro Bell, Sulbaran va sotto nel conto con 2 slider esterni. L'esterno destro cubano guarda una dritta per il secondo strike e poi colpisce bene a sinistra. La palla però è facile preda di Kemp per il secondo out. Sulbaran va sotto di 3 ball contro Cepeda. Il designato incassa il primo strike e poi finisce out al volo da Kemp con una battuta altissima quanto improduttiva.

 

Despaigne apre il nono con una battuta profonda tra esterno destro ed esterno sinistro, ma Sams arriva addirittura con tranquillità e ottiene il primo out al volo. Gourriel non si arrende: batte valido a destra e decreta la fine della partita di Sulbaran, che lascia il monte a David Bergman. Il veterano ottiene il secondo out al volo su Abreu, ma concede poi un singolo a sinistra a Michel Enriquez. All'ottavo posto del line up rispunta così Hector Olivera, fuori per quasi tutto il torneo per un infortunio. Sul primo lancio, Olivera tocca a sinistra, ma direttamente nel guanto del terza base Jonathan Schoop. E' il terzo out e l'Olanda può impazzire di gioia.

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Playoffs Mlb Texas Rangers – Detroit Tigers 15-5 I Rangers vincono l’American League e sono alle World Series!

 

Il Manager dei Rangers Ron Washington festeggia la vittoria nell'American League.

 

I Texas Rangers battono i Detroit Tigers in gara 6 per 15 – 5 e vincono per il secondo anno consecutivo l’American league qualificandosi per le World Series, dove lo scorso anno furono sconfitti dai San Francisco Giants.

 

I miei Detroit Tigers vanno subito avanti, mentre i padroni di casa iniziano male: Holland concede un solo shot a Miguel Cabrera nel primo inning ed un’altra bomba da un punto a Peralta nel secondo. Scherzer lancia bene nelle prime due riprese, ma al terzo arriva il crollo, il tonfo.

 

Texas Rangers esagerati. Inizia Young con un doppio da 2 punti a regalare il pareggio ai Rangers e togliere le certezze ai Tigers; il colpo del vantaggio arriva con il singolo di Beltre; un altro singolo di Murphy porta a casa il 5-2, altri 2 ne arrivano col singolo di Kinsler e 2 ancora col doppio di Young. Un inning clamoroso: 9 punti, uno dei più prolifici nella storia dei playoffs, segnati da Texas contro Scherzer e 3 rilievi, con ogni giocatore dei Rangers che raggiunge la base almeno una volta nella ripresa.

 

Nelson Cruz da record. La partita è sostanzialmente conclusa: i Tigers col fuoricampo da due punti di Jackson fanno 4-9 (Holland finisce la partita dopo 4 innings e 2/3), ma tra la quinta e la settima ripresa Texas mette a segno altri 6 punti, di cui 2 con un fuoricampo di Nelson Cruz (consiglio ai St. Louis che si giocheranno le World Series, di non far mai battere 'sto Tizio qui ! Una cosa esagerata e terrificante allo stesso tempo: Basi su ball e via così se non si vuol rischiare l'home run ogni volta che si presenta nel box), che con 6 home runs stabilisce il nuovo record di fuoricampo in una serie di finale di American league. I Tigers fissano il punteggio sul 15-5 col secondo solo shot della serata di Miguel Cabrera.

 

Rangers favoriti. Rangers che dopo un’attesa di 50 anni raggiunsero le World Series l’anno scorso e si ripetono quest’anno, e certamente sia contro Cardinals che contro i Brewers partiranno da favoriti. E’ stata certamente una serie fantastica conclusa da un assolo offensivo dei Rangers in questa gara 6 che si è presto trasformata in una festa. Attacco e bullpen sono i grandi protagonisti di questa cavalcata dei Rangers.

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Cardinals-Rangers: tutte le partite su ESPN America

 

Scattano nella notte di mercoledì 19 le World Series MLB, in diretta sul canale 214 di Sky, che propone anche repliche, aggiornamenti e commenti attraverso le sue rubriche quotidiane.

 

St. Louis Cardinals vs Texas Rangers è la sfida decisiva per il titolo MLB che terrà incollati ai teleschermi di tutto il mondo milioni di appassionati. La serie al meglio delle sette è interamente programmata in diretta su ESPN America (canale 214 di Sky): a cominciare da gara 1 live dal Missouri nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre alle ore 1.30 (in replica, giovedì 20 ottobre alle ore 18.30).

 

I Rangers disputano per il secondo anno consecutivo il Fall Classic, l'atto conclusivo della stagione (nel 2010 ne uscirono sconfitti dai San Francisco Giants). La franchigia del Texas diventa così dal 1969 la quinta squadra capace di conquistare per due volte di fila il pennant dell'American League. E dire che prima dello scorso anno i texani non avevano mai vinto, nei playoff, né una partita in casa, né una serie. I Rangers hanno staccato il pass per la finalissima sconfiggendo prima 3-1 i Tampa Bay Rays nelle Division Series, poi 4-2 i Detroit Tigers nelle League Championship Series. Uomo copertina dei Rangers è Nelson Cruz, l'MVP dell'ALCS, in grado con 6 home run e 13 RBI di stabilire il primato assoluto in una serie di postseason.

 

I St. Louis Cardinals, campioni della National League, tornano invece a disputare le World Series a distanza di 5 anni (nel 2006 hanno conquistato il 10° titolo della loro storia sconfiggendo 4-1 i Detroit Tigers). Dopo essersi qualificata ai playoff solo grazie alla wild card, la squadra del Missouri ha sconfitto 3-2 Philadelphia (i Phillies hanno chiuso la stagione regolare con 102 vittorie, record assoluto della franchigia) e 4-2 Milwaukee (con 96 successi anche i Brewers avevano stabilito il loro record assoluto in regular season). I Cardinals sono particolarmente temibili in battuta dove possono contare, tra gli altri, sulla forza esplosiva di David Freese, l'MVP della NLCS e sul beniamino di casa, sua maestà Albert Pujols. Senza dimenticare l'asso del monte Chris Carpenter, a cui verrà affidata la prima palla delle World Series 2011.

 

La programmazione completa su ESPN America

 

Gara1: St. Louis Cardinals vs Texas Rangers - LIVE nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre alle ore 1.30. In replica, giovedì 20 ottobre alle ore 18.30.

 

Gara2: St. Louis Cardinals vs Texas Rangers - LIVE nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 ottobre alle ore 1.30. In replica, venerdì 21 ottobre alle ore 18.30.

 

Gara3: Texas Rangers vs St. Louis Cardinals - LIVE nella notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre alle 00.30. In replica, domenica 23 ottobre alle ore 11.30.

 

Gara4: Texas Rangers vs St. Louis Cardinals - LIVE nella notte tra domenica 23 a lunedì 24 ottobre alle ore 2.00. In replica, lunedì 24 ottobre alle ore 17.30.

 

Eventuale Gara5: Texas Rangers vs St. Louis Cardinals - LIVE nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 ottobre alle ore 1.30. In replica, martedì 25 ottobre alle ore 17.00.

 

Eventuale Gara6: St. Louis Cardinals vs Texas Rangers - LIVE nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre alle ore 1.30. In replica, giovedì 27 ottobre alle ore 18.30.

 

Eventuale Gara7: St. Louis Cardinals vs Texas Rangers - LIVE nella notte tra giovedì 27 e venerdì 28 ottobre alle ore 1.30. In replica, venerdì 28 ottobre alle ore 18.30.

 

Oltre a mandare in onda le partite, ESPN America propone ogni sera Baseball Tonight, lo show completamente dedicato alla MLB. Il programma fornisce i risultati, le statistiche, le ultime notizie e le indiscrezioni provenienti dai campi. Tutte le ultime notizie sono anche disponibili su SportsCenter, il programma di onda dal lunedì al venerdì alle ore 7.00 (in replica, alle ore 7.30, 8.00 e 8.30) che fa il punto della situazione non solo sul campionato MLB, ma anche su NFL, NHL, NBA e su football e basket NCAA.

 

Le Series su ESPN America sono presentate mercoledì 19 attraverso una pagina speciale di Corriere dello Sport realizzata in collaborazione con l'Ufficio comunicazione FIBS.

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Un aggiornamento sulle World Series USA, ormai all'epilogo, e per le quali non ho dato più notizie, perchè le seguo di traverso, mancando squadre mie preferite all'appuntamento conclusivo.

 

Domani si giocherà Gara 6 a St. louis e potrebbe già essere decisiva, essendo i Texas Rangers attualmente in vantaggio per 3 a 2, parziale raggiunto con i seguenti punteggi:

 

Gara 1 St. Louis - Texas Rangers 2 - St. Louis Cardinals 3

Gara 2 St. Louis - Texas Rangers 2 - St. Louis Cardinals 1

Gara 3 Arlington - St. Louis Cardinals 16 - Texas Rangers 7

Gara 4 Arlington - St. Louis Cardinals 0 - Texas Rangers 4

Gara 5 Arlington - St. Louis Cardinals 2 - Texas Rangers 4

Gara 6 St. Louis - 26 ottobre

Gara 7 St. Louis - 27 ottobre (se occorre)

 

Come si vede, in USA al contrario che da noi in Europa, figura prima nel tabellino il team che gioca in trasferta.

 

Un commento veloce: gare tutte molto equilibrate, salvo gara 3 dove le valide sono state tantissime e St.Louis ha preso il largo grazie alla potenza del suo line up, dove spicca Pujols, vero bomber maestro nei fuori campo.

Per chi vorrà seguire le gare in diretta, ad occhio e croce inizieranno tra la mezza e l'una di notte, e se non erro oltre che su ESPN dovrebbero essere in diretta anche su Sky (per chi lo ha) con il commento di Elio e Faso delle Storie Tese e l'ex Coach della nostra nazionale di baseball Salvatore Varriale, yankee vero di Brooklin e tifosissimo dei New York Yankees.

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Vi avevo lasciato sul parziale di 3 a 2 per i Texas Rangers, e avvisato che la serie si spostava, tornando a St. Louis.

 

I risultati erano i seguenti:

 

Gara 1 St. Louis - Texas Rangers 2 - St. Louis Cardinals 3

Gara 2 St. Louis - Texas Rangers 2 - St. Louis Cardinals 1

Gara 3 Arlington - St. Louis Cardinals 16- Texas Rangers 7

Gara 4 Arlington - St. Louis Cardinals 0 - Texas Rangers 4

Gara 5 Arlington - St. Louis Cardinals 2 - Texas Rangers 4

 

E questa notte le World Series Si sono concluse, incoronando i Cardinals per l'11^ volta sul trono della MLB, dopo due gare appassionanti, e dopo che gara 6 era stata rinviata a giovedì per pioggia.

 

E giovedì St. Louis ha vinto portandosi sul 3 a 3, ancora agli extra inning dopo che al 9° i Texas Rangers conducevano per 9 a 7. Pensate, erano ad un passo e a tre eliminati dal trionfo. Invece con azioni fredde e mirate i padroni di casa si sono portati sul 9 pari, in un incredibile susseguirsi di emozioni, con l' 8 a 9 segnato con un bunt di sacrificio che portava a 2 out, ed il pareggio siglato con una battuta valida dopo che il conto era di 1 ball e 2 strike a carico del battitore. Insomma Texas era ad un solo strike dal titolo.

 

Poi dopo un 10° inning chiuso in parità, arriva il solo home run di Freese che chiude il conto 10 a 9.

 

E ieri sera il trionfo, mai messo in discussione, dopo che Texas era in vantaggio per 2 a 0, ma subito ripreso e lasciato a 2, con parziali di 2 pari, 3 a 2, 4 a 2 e finale di 6 a 2 per i Cardinals che centrano l'11° titolo delle World Series, secondi soltanto ai New York Yankees che ne vantano, irraggiungibili, 27.

 

Pertanto:

 

Gara 6 St. Louis - Texas Rangers 9 - St. Louis Cardinals 10

Gara 7 St. Louis - Texas Rangers 2 - St. Louis Cardinals 6

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European Big League Tour: presentata la tappa di Parma del 12 novembre

 

Oltre 400 iscritti da tutta Italia per raccogliere consigli ed esperienze da Prince Fielder & Co. La procedura di registrazione prevede una lettera liberatoria firmata da un genitore. Sessanta volontari al servizio dei ragazzi per un evento attesissimo

 

di Marco Landi

 

Presso la sede dello Studio Ghiretti, che anche con questa partnership festeggia dieci anni di successi nel marketing sportivo nazionale, è stato presentato il programma della tappa italiana dell'European Big League Tour, in calendario sabato 12 novembre al Quadrifoglio Aldo Notari di Parma.

 

Oltre a Roberto Ghiretti, fino a qualche settimana fa assessore allo sport della città emiliana, sono intervenuti Rossano Rinaldi, presidente del Parma Baseball, e Massimo Fochi, anche nella veste di vicepresidente della Federazione Italiana Baseball Softball, che supporta l'evento in sinergia con il club e l'intera franchigia parmigiana.

 

Ci sono alcuni cambiamenti nel roster dei campioni di Major League che partecipano a questa seconda edizione dell'EBLT per incontrare i giovanissimi atleti europei: non ci sarà il catcher della nazionale italiana al World Baseball Classic 2009, Francisco Cervelli e anche l'altro azzurro che, a sorpresa, si era tentato di coinvolgere, il nostro Alex Liddi, non ha potuto lasciare nel pieno dell'attività il campionato venezuelano.

 

Il lineup definitivo delle stelle presenti a Parma è di quelli da fare ingolosire qualunque estimatore del Vecchio Gioco: Rick VandenHurk, pitcher dei Baltimore Orioles e deus-ex-machina dell'organizzazione sarà anfitrione per il compagno di squadra Adam Jones, Roger Bernadina (Washington Nationals), Dexter Fowler (Colorado Rockies), Mike Stanton (Florida Marlins), Greg Halman (Seattle Mariners) e per l'MVP dell'ultimo All-Star Game, il prima base dei Milwaukee Brewers Prince Fielder.

 

Piatto forte impreziosito dalla presenza dei due grandi ex Tony Clark e Bobby Bonilla e di Faso, voce e profeta dell'MGDB su Sky Italia.

 

"Sono 400 le ragazze e i ragazzi iscritti all'evento e molti altri si sarebbero aggiunti se non si fosse deciso di fermarci a questo numero già molto impegnativo" ha sottolineato Fochi "e lo stesso va detto per i volontari: puntavamo con un certo timore alle 60 adesioni, ma abbiamo dovuto fermare le richieste e dire di no a molti, a testimonianza dell'interesse che l'evento sta suscitando e della passione viva in città per il nostro sport."

 

Qualche altro numero per descrivere meglio il gruppo dei partecipanti: provengono da 14 regioni diverse, con l'Emilia-Romagna a fare la prevedibile parte del leone, con oltre la metà degli iscritti, ma importante è anche la partecipazione da Lombardia, Veneto, Toscana, Abruzzo e Piemonte, con rappresentanze da Sardegna, Sicilia e Calabria. Un iscritto proviene dalla Francia.

 

Le età degli atleti, nell'intervallo 5-15 sono rappresentate in modo abbastanza uniforme fra gli 11 e i 14, con il gruppo dei tredicenni, il più numeroso, che presenta 72 iscritti.

 

Per quanto riguarda i ruoli, 153 sono interni, 125 i lanciatori, 70 i catcher e 54 gli esterni.

 

Un numero così consistente di atleti comporta anche un'attenta cura organizzativa e logistica, che è importante tutti i partecipanti conoscano e rispettino: tutti gli iscritti riceveranno nelle prossime ore, via email, un modulo di liberatoria che andrà compilato in ogni sua parte e firmato da un genitore (il modulo sarà a breve scaricabile anche da questo sito).

 

Il modulo andrà presentato da tutti gli iscritti al momento della registrazione, che è obbligatoria per potere partecipare al clinic, e avrà luogo presso il vicino Palazzo dello Sport (che ospiterà l'intero evento in caso di maltempo), a partire dal pomeriggio di venerdì 11 novembre per i residenti di Parma e provincia e fra le 9,30 e le 12 di sabato 12 per tutti.

 

Il clinic sarà diviso in 2 sessioni identiche di 1 ora e 30 minuti ciascuna, che si concluderanno con la seduta di foto e autografi per tutti.

 

In ognuna delle sessioni, i ragazzi saranno divisi in 8 gruppi da 25, che sul campo, a rotazione, svolgeranno esercizi di battuta e difesa, con turni dedicati a lanciatori e ricevitori, sotto gli occhi dei big leaguers presenti, che daranno consigli e racconteranno le propria esperienze.

 

Presso l'impianto parmigiano sarà allestito anche un villaggio commerciale, presso il quale sarà presente anche uno stand informativo della fondazione Ronald McDonald, partner dell'EBLT, che si occupa di raccogliere fondi per finanziare progetti di sostegno ai bambini malati o che vivono situazioni disagiate, cui tutti potranno dare il proprio contributo.

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European Big League Tour: una festa per quattrocento

 

Tanti sono stati i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato, insieme a genitori e amici all'incontro con i giocatori MLB portati in Italia da Rick VandenHurk. Esercizi e sorrisi per tutti e un saluto che è un arrivederci

 

di Marco Landi

 

"Prince a me ha detto ‘great job!' e poi mi ha firmato il berretto" dice Giacomo mostrando il trofeo ai compagni di squadra. "Rick ha il mio stesso nome e numero di casacca, ed è un lanciatore" racconta Riccardo a mamma e papà "proprio come me!". "A me Roger ha insegnato il balletto degli esterni dopo il terzo out dell'ultimo inning" annuncia Mattia con l'aria di chi s'impegnerà non poco per imporre agli altri due jardineros della sua squadra il complicato rituale, una volta rientrato in sede.

 

Per Giacomo, Riccardo, Mattia e altri 399 ragazzi e ragazze come loro il 12 novembre 2011, prima assoluta per l'European Big League Tour in Italia, sarà una giornata indimenticabile. Ricorderanno per sempre di essere scesi sullo splendido diamante del Nino Cavalli insieme a sette campioni, sette cavalieri del loro sport preferito, sette eroi che ce l'hanno fatta a raggiungere il sogno MLB, i quali si sono rivelati in fondo sette ragazzi, sette giocatori, esattamente come loro, che la passione, il talento e l'impegno hanno portato ad essere stelle eccellenti dello sport che amano.

 

Il campo di Parma è pieno di tutti i colori dei giovanissimi atleti arrivati da ogni parte d'Italia, mentre i big leaguers affrettano la conferenza stampa per vestire la divisa e unirsi a loro in quello che diventa subito un ordinato brulicare di attività nelle sette postazioni ricavate sul diamante.

 

"I protagonisti sono i ragazzi, noi siamo gli ospiti" sottolinea Rick Vandenhurk, ideatore e promotore dell'iniziativa, mentre con infinita pazienza e, passatemi il termine, dolcezza guida il gruppo dei pitcher in un esercizio che è quasi una danza.

 

Roger Bernadina, Prince Fielder, Dexter Fowler, Greg Halman, Adam Jones, Mike Stanton, tutti sfoggiando il braccialetto della campagna IBAF per il ritorno del baseball alle Olimpiadi, e anche Bobby Bonilla, oggi dirigente della MLBPA , l'associazione dei giocatori MLB, ma indimenticato protagonista sul campo per 16 anni, scorrazzano dando consigli, battendo cinque e rispondendo alle domande da un gruppo all'altro in cui sono divise le centinaia di ragazzi che hanno occhi solo per loro.

 

Un Home-Run Derby fuori programma (con un insidioso Gianguido Poma sul monte) non solo delizia atleti e genitori sugli spalti, ma testimonia anche il divertimento e la partecipazione di questi campioni che ringraziano in questo modo tutti i campioni di domani presenti e dimostrano, una volta in più, come sia impossibile resistere alla tentazione di picchiare qualche palla quando hai una mazza in mano e terra rossa ed erba sotto i piedi in una giornata baciata dal sole e dalla magia dell'entusiasmo che crepita nell'aria.

 

Mentre l'idolo delle ragazze Adam Jones s'intrattiene fino all'ultimo secondo con il pubblico, Massimo Fochi, regista della tappa EBLT parmigiana, allenta la tensione e fa il punto sull'andamento della manifestazione: "Avere qui 400 ragazzi con famiglie al seguito" rivela il general manager del Cariparma e vice presidente FIBS "è una grande responsabilità. In più, fra il ritardo nel trasferimento degli ospiti da Roma e l'anticipo della ripartenza dovuto a un cambiamento del piano di viaggio, abbiamo dovuto riprogrammare l'attività per tre volte da ieri sera. Purtroppo abbiamo dovuto di conseguenza abbreviare alcune parti, ma penso che tutti possano capire come non sia semplice gestire un gruppo di personaggi di questo calibro."

 

Le parole colte in giro fra i ragazzi sono solo di grande entusiasmo "Certo" prosegue Fochi "tutto è filato liscio, grazie a un gruppo di volontari che hanno svolto un lavoro impeccabile, dalla registrazione alla gestione dei gruppi, e voglio ringraziarli tutti qui pubblicamente. Rick VandenHurk mi ha detto che questa tappa del tour è stata fantastica e si è già impegnato a organizzare un evento più ampio in Italia, perché il nostro baseball e il nostro paese meritano una visita più accurata. Come Federazione siamo ovviamente pronti a iniziare da subito a lavorare su questo e come Parma non possiamo che confermare la nostra disponibilità. Vedremo come sviluppare il progetto, ma la cosa fondamentale è che il saluto è stato senz'altro un arrivederci."

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Alex Liddi è all'Accademia FIBS di Tirrenia

 

Lo staff e i residenti lo hanno accolto con un cartello: "Bentornato a casa, Alex"

 

La lunga stagione di Alex Liddi si è conclusa con l'esperienza di un paio di mesi in Venezuela e le 3 partite giocate in Repubblica Dominicana. Ora Liddi è in Italia, ma non certo in vacanza. Il terza base dei Seattle Mariners continua infatti a lavorare per mantenersi in condizione.

 

Per il suo lavoro off season, Liddi ha scelto l'Accademia FIBS di Tirrenia, dove si è unito al gruppo a partire da lunedì 21 novembre.

 

"Lo abbiamo accolto con un cartello che diceva Bentornato a casa, Alex" ha spiegato la coordinatrice Marinella Mojoli, che ha aggiunto: "Questo ragazzo è un fuoriclasse di Major League, ma è rimasto un campione di simpatia".

 

Liddi rimarrà a Tirrenia durante la settimana, ma intende trascorrere il fine settimana con la famiglia a Sanremo.

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Novità in MLB a partire dal 2013

 

Gli Astros cambiano lega ed arriva una seconda wild card.

 

Mentre il mercato impazza e si avvicinano i Winter meetings, la Major League Baseball ha approvato una serie di modifiche che alcuni organi di stampa statunitensi hanno definito epocali.

 

Ma andiamo con ordine. Il 17 novembre la Lega ha approvato la vendita degli Houston Astros per 610 milioni di dollari al gruppo finanziario capeggiato da Jim Crane. Nell'accordo era previsto anche lo spostamento della squadra in American League, precisamente nella West Division, a partire dalla stagione 2013.

 

Il riallineamento delle Division è stato a lungo dibattuto ed inseguito dal commisioner Selig e dai suoi collaboratori, e la vendita degli Astros è stata l'opportunità per passare dalle idee ai fatti.

American e National League si presenteranno nel 2013 con 15 squadre a testa ed ogni division sarà composta da 5 squadre, eliminando così l'anomalia di una National League Central con 6 squadre ed un'American League West con 4.

 

L'altra novità che arriva con effetto domino, è un'interlega spalmata su tutta la stagione. Avendo 15 squadre per Lega, ci sarà sempre almeno una partita al giorno tra due Team di Lega opposta, anziché i classici periodi di Maggio e Giugno. Numerose altre proposte di calendario sono state presentate e tutte sono allo studio.

 

Un'altra novità che arriva a ruota, è l'introduzione di una seconda wild card, che coinvolgerebbe così 10 squadre in totale nella postseason.

 

In pratica oltre alle prime tre delle Division, si qualificheranno le due squadre con il miglior record, che si incontreranno in uno spareggio per accedere alle Division Series con la migliore delle prime classificate.

 

La formula del Wild-Card Game è ancora da definire, ma l'ufficio del Commissioner ha proposto la partita secca, motivando la scelta per esigenze di calendario ed il maggior coinvolgimento emotivo di una partita "dentro-fuori".

 

Ci sono buone probabilità che la seconda wild-card venga introdotta già a partire dal 2012 ma la proposta sarà esaminata nei prossimi mesi.

 

"Penso che questo sia un giorno storico per il nostro sport" ha dichiarato Selig durante la conferenza stampa "nel 1993 abbiamo introdotto la wild card ed è stato indubbiamente un successo, le cose che abbiamo fatto oggi contribuiranno alla nostra storia per i prossimi 20-25 anni."

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La Major League Baseball ha illustrato il World Baseball Classic 2013 ai delegati del Congresso International Baseball Federation (I.BA.F.)

 

La terza edizione (che si gioca nel marzo 2013) avrà una fase di qualificazione nell'autunno 2012. Paul Archey: "Vogliamo una presenza internazionale ancora più forte e lo scopo finale è avere un torneo con una fase di qualificazione aperta a tutti

 

da Dallas, Riccardo Schiroli

 

Si giocherà con il sistema della double elimination la fase di qualificazione al World Baseball Classic. Le 16 partecipanti alla fase, che si svolgerà nell'autunno del 2012, saranno suddivise in 4 gironi e ognuno qualificherà una squadra per il tabellone principale.

La terza edizione del World Baseball Classic, la prima che assegnerà il titolo di Campione del Mondo, si giocherà nel marzo del 2013.

 

Le squadre partecipanti sono: Brasile, Canada, Colombia, Filippine, Francia, Gran Bretagna, Germania, Israele, Nicaragua, Nuova Zelanda, Panama, Repubblica Ceca, Spagna, Sud Africa, Tailandia, Taiwan.

 

A gennaio il Comitato Organizzatore del World Baseball Classic (WBCI) comunicherà le sedi dei 4 gironi.

 

L'aggiornamento sulle novità della prossima edizione del torneo è stato presentato ai delegati del Congresso IBAF dal Vice Presidente International Business Operations della MLB Paul Archey.

"Sarà una serata informale" aveva sorriso Archey, che però ha tenuto a sottolineare i grandi risultati ottenuti dalle prime 2 edizioni del Classic. Per citarne uno, i ben 13 milioni di dollari che la MLB ha distribuito alla IBAF e alle Federazioni nazionali.

 

Archey ha parlato anche della necessità di rendere il torneo più breve: "Lo scopo finale è sempre mettere in mostra i migliori giocatori e dobbiamo facilitare la loro partecipazione".

Il Vice Presidente MLB ha spiegato che lo scopo finale è comunque avere un Classic non più limitato come partecipazione, ma di avere una fase di qualificazione aperta a tutti.

 

In ottima forma, Paul Archey non è parso a suo agio solo in un'occasione: quando dal fondo della sala un delegato gli ha fatto notare: "I colori della presentazione sono bianco, rosso e blu nella speranza che questo aiuti gli Stati Uniti a vincere la terza edizione?"

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È cresciuta sensibilmente nel 2011 l'attenzione per il baseball italiano

 

Audience televisiva, pubblico e visitatori web segnano incrementi importanti, a volte oltre il 50% rispetto al 2010. La Italian Baseball League trascina la visibilità del movimento. Ottimo seguito in TV per le azzurre agli Europei

 

di Marco Landi

 

Il nuovo anno iniziato da poche ore fornisce l'occasione per la consueta analisi di alcuni numeri fondamentali che indicano l'attenzione nei confronti del massimo campionato di baseball italiano: ascolti TV, pubblico e internet.

 

Va premesso che il 2011 è stato un anno positivo, a volte estremamente positivo, per tutti gli indicatori, che vanno ovviamente contestualizzati, rispetto ai 12 mesi precedenti.

 

È vero che le variazioni percentuali, quando i valori assoluti che si esaminano sono limitati, spesso danno origine a risultati altisonanti, che vanno attentamente valutati e considerati soprattutto in termini di trend, ma è altrettanto vero che, da un'analisi comparata con discipline sportive parametrabili alla nostra, ad esempio per l'ascolto televisivo (per il quale si sono osservati i massimi campionati nazionali di rugby, pallamano e volley femminile) il Game of the Week IBL esce con risultati di assoluto rispetto, sia in termini relativi sia numerici assoluti, collocandosi secondo, dietro al rugby, per numero medio di contatti.

 

La collocazione sistematica in prima serata del giovedì paga evidentemente in termini di consuetudine all'ascolto per gli appassionati, ma anche per catturare il passaggio occasionale dello sportivo che si sintonizza su RaiSport.

 

Con il passaggio al digitale terrestre della Toscana, in settembre, si è praticamente completato lo switch off nazionale e, da quest'anno, si può tornare a un dato omogeneo Auditel, essendo tutti i canali finalmente disponibili e a pari condizioni su tutto il territorio. Non solo, l'annunciata specializzazione sul calcio di RaiSport1 designerà in futuro il secondo canale tematico quale rete specializzata degli sport alternativi, con una caratterizzazione che viene giudicata strategica dalla TV di Stato.

 

Intanto, il baseball su RaiSport1 e 2 ha raggiunto nel 2011, a parità delle oltre 98 ore di trasmissione, un'audience media di 17.016 (11.550 nel 2010) e 312.666 contatti medi per partita (erano 183.642) per un totale contatti che supera i 10 milioni e mezzo contro i quasi 7 dell'anno precedente: un balzo di oltre il 52% di telespettatori che sono venuti a contatto con il nostro sport soprattutto tramite la diretta del giovedì.

 

Molto bene hanno fatto le dirette della Nazionale di softball agli Europei del Friuli Venezia Giulia, con una media di 20.000 ascoltatori e oltre 500.000 contatti nelle 2 gare trasmesse. Meno successo ha avuto la sintesi della finale di Italian Softball League trasmessa da RaiSport1 alle 18 di martedì 11 ottobre.

 

A livello di affluenza negli stadi, la Italian Baseball League ha segnato un confortante +53% rispetto al 2010 in regular season, grazie a incrementi sostanziali su alcune piazze storiche con Nettuno, dove l'innesto di forze fresche locali in prima squadra ha portato a più che un raddoppio, Rimini, la cui accoglienza garantita dal ristorante/pizzeria certamente gioca il suo ruolo nel +75%, ma anche Bologna e Parma, entrambe oltre il +45%. Va segnalato che Novara ha raddoppiato gli spettatori di Catania (costretta a giocare a Palermo) e il solo dato in controtendenza dei Knights, che lasciano sul terreno il 20% e apparentemente non sono riusciti a cogliere i risultati sperati sul campo ‘di franchigia' di Verona.

 

Per 6 squadre su 8, i tifosi preferiscono il giovedì sera (gara del pitcher straniero) seguito a ruota dal venerdì e dal sabato sera, mentre il pomeriggio l'affluenza scende al 45% della media/campionato, che nella scorsa stagione si è assestata sui 327 spettatori per ciascuna partita del trittico.

 

Anche il round robin di semifinale, in agosto, ha registrato un aumento del 50% sul 2010, con circa 1.200 spettatori a partita, mentre la finale Italian Baseball Series è arrivata al +56% (quasi 4.000 di media) grazie all'appassionata partecipazione del pubblico nettunese, ma anche grazie alla risposta sammarinese, con 3.000 presenze in gara sei e sette a colmare anche le tribune supplementari saggiamente approntate dal club campione d'Italia e d'Europa.

 

Note ancora una volta molto positive anche dalla performance del sito fibs.it, che ha sì segnato il passo negli ultimi 2 mesi rispetto al 2010 (non va dimenticato che allora a novembre si svolse la Coppa Intercontinentale), ma chiude l'anno migliorando dati che già lo pongono ai primi posti nei siti web dedicati alle discipline di squadra emergenti.

 

Il sito della Federazione nel 2011 ha visto 5.707.924 pagine scaricate (+11,6%) a fronte di 1.743.780 visite (+14%) da parte di 504.849 visitatori unici (+24,6%).

 

Tutti i mesi impegnati dal campionato IBL, escluso aprile, hanno registrato oltre 50.000 utenti unici, con un settembre da record a 88.454, seguito da un ottobre che si è mantenuto oltre i 33.000 per seguire gli azzurri alla Coppa del Mondo di Panama.

 

Segnali confortanti, dei quali certamente non accontentarsi, ma che costituiscono una solida base per proseguire il percorso, soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo.

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Le notizie vanno un pò con il contagocce, visto il momento di stop del baseball sia italiano che USA, ma qualcosa qua e là la troviamo sempre, come questa riguardante Salvatore Varriale, ex coach di tanti anni della nostra nazionale maggiore, dove insieme al manager Ambrosioni e all'altro coach Carlos Guzman, scrisse pagine importanti per il baseball azzurro, dopo averlo onorato da giocatore in tanti anni di militanza parmigiana.

 

La carriera di Varriale celebrata alla ABCA Convention

 

Il popolare Sal premiato alla carriera davanti ad una platea composta di tanti amici e mentori. Sono 44 i titoli che compongono la sua impressionante bacheca. Presenti amici e maestri

 

da Anaheim, Marco Landi

 

La ABCA Coach Convention 2012 è stata un evento molto speciale per uno dei personaggi più popolari del baseball tricolore: l'associazione americana dei tecnici ha infatti assegnato a Sal Varriale uno dei premi più prestigiosi, il Meritorious Service Award, come uno dei più importanti ambasciatori internazionali del baseball.

 

Durante il pranzo ufficiale, sono stati ricordati i risultati conseguiti da Sal nei 40 anni di carriera, prima come giocatore, poi come coach, svolti nel nostro Paese. In bacheca sia di Parma che della Nazionale, figura l'impressionante cifra di 44 titoli: 10 scudetti, 13 Coppe campioni, 4 Coppe Italia, 3 Coppe del Mediterraneo e una Super Coppa per il ‘suo' Club e, in azzurro, 6 titoli europei assoluti, 1 Juniores e 1 Cadetti.

 

Varriale è anche l'unico coach americano ad avere partecipato a 4 Olimpiadi: Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sydney 2000 e Atene 2004.

 

Sal è stato anche molto brillante con il microfono in mano, come i telespettatori del circuito Global Baseball TV sanno bene, divertendo e coinvolgendo una platea che vedeva presenti anche Dave Winfield e Mike Scioscia (in primo piano con Varriale), anch'essi premiati nell'occasione.

 

Il coach parmigiano di Brooklyn ha ricordato tutti coloro che, a loro volta, sono stati fondamentali nel creare la sua carriera di baseball, fra i quali 3 hall-of-famer della ABCA che erano presenti e volti perfettamente conosciuti dal baseball italiano: Bill Arce, Don Landolphi e John Noce, tutti con esperienze importanti in azzurro.

 

Non potevano mancare il ricordo per Aldo Notari, che chiamò Sal al telefono nel 1972, praticamente costringendolo a trasferire la sua carriera in Italia, magari non prevedendo una scelta così definitiva, e il ringraziamento per la madre, che ha sempre supportato la scelta di dedicarsi al gioco che è diventato quello della vita.

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Mine Bats porta l’Italia alla ABCA Convention 2012

 

La mazza ufficiale degli azzurri al centro dell’attenzione dell’area espositiva della kermesse dell’associazione statunitense dei tecnici di baseball. Si inaugura così Mine USA per esportare il prodotto italiano nella patria del batti-e-corri

 

di Marco Landi

 

È stata una ABCA Convention molto particolare per la Mine, ma anche per la piccola industria italiana del baseball: la Minelli Next ha infatti colto l'occasione per presentare la mazza interamente sviluppata e prodotta in Italia al mondo del baseball statunitense (e non solo) che ogni anno si ritrova attorno all'Epifania per una tre-giorni di aggiornamento tecnico, ma anche sulle novità del mercato.

 

Un novità è certamente, per i partecipanti, scoprire un prodotto italiano che fa della propria italianità un punto di forza e un'azienda che, partendo da Bergamo, inaugura oggi una filiale nell'area di Los Angeles, destinata a promuovere su tutto il territorio nordamericano la mazza Mine.

 

Uno stand certamente innovativo già a partire dal design, ha richiamato l'attenzione sul fattore-stile che è universalmente legato al made-in-Italy, mentre gli schermi del totem centrale spiegavano il concept e il processo produttivo che porta alla nascita dei modelli Mine, trasferendo nel baseball tutta l'esperienza nel legno del Gruppo Minelli, a partire dalla scelta del faggio per produrre le mazze, passando dal chip che ne consente la tracciatura e arrivando al particolare tocco satinato.

 

La squadra mista Mine/Mine USA, formata da una decina di persone, ha macinato contatti su contatti raccontando ai visitatori dello stand l'evoluzione dell'idea fin dalla sua origine e i pregi del ‘birch' europeo nella costruzione della mazza. "L'attenzione è stata veramente tanta" racconta Stefano Minelli" con i piccoli concorsi quotidiani che abbiamo realizzato, abbiamo costruito un database di oltre 500 coach e tantissimi si sono fermati a parlare con noi. Senza trascurare la concorrenza, ovvero i rappresentanti di produttori storici e dai nomi che fanno la storia di questo sport che ci hanno fatto visita, o i media, con Baseball America particolarmente interessato al nostro progetto. Personalmente, non potrei essere più soddisfatto di questa inaugurazione ufficiale dell'esperienza USA."

 

Il deus-ex-machina della filiale Mine di Los Angeles è Kosta Esabalidis, già collaboratore di Minelli in passato e ora pienamente dedicato a questa avventura imprenditoriale "Tecnici, ma anche giocatori MLB, di Minor League e di College si sono mostrati estremamente incuriositi e interessati alla nostra proposta, siamo stati veramente impegnati a pieno ritmo."

 

Non sono ovviamente mancate le visite dei presenti dal cognome di origine italiana: una parte importante dello stand è dedicata alla partnership con la FIBS e lo stand Mine ha raccolto l'attenzione e la simpatia dedicata in passato alla presenza ufficiale della Federazione.

 

Il laser di Silvano Minelli ha ‘sfornato' decine di personalizzazioni su mazze, funghi e gadget e il mondo dei tecnici americani ha sicuramente avuto modo di aggiungere il nome Mine alla lista delle proprie conoscenze. Non male in un mercato che vale circa 800.000 mazze di legno e alcuni milioni di composite ogni anno.

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Salvatore Varriale : "Ho portato con me tutti gli ex compagni ed allenatori, non si vince mai da soli !"

 

 

di Davide Bertoncini

 

Sal Varriale ha ricevuto il 7 Gennaio il "Meritourious Service Award" dall'associazione americana allenatori di baseball. Ascoltare Sal che parla di baseball è sempre un piacere, così ho raccolto le sue impressioni dopo l'importante riconoscimento.

 

Com'è stata la Convention ?

 

Le convention sono sempre belle, qui nel sud della California inoltre c'era un caldo incredibile !

C'erano speaker come John Smoltz, Tony Gwynn e Bob Boone ... comunque lo svolgimento è più o meno come la nostra in Italia, poi ci sono i commercianti che mostrano i loro prodotti, sono contento che ci fosse anche una ditta italiana, la MINE, ha avuto un ottimo riscontro ed hanno aperto un punto vendita a Los Angeles.

Ho avuto l'opportunità di vedere tanti allenatori che conosco e che sono venuti in Italia, Bill Arce, Don Landolfi, John Noce, Butch Hughes, Mike Stubbins, Jerry Wienstein, Mike Scioscia, Dan Plaumbo, Charlie Green e tanti altri.

 

Cosa hai provato quando ti hanno premiato ?

 

Ero contentissimo perché sapevo che non ero solo sul podio, con me ho portato tutti miei ex compagni di squadra ed allenatori, perché non si vince mai da soli.

Ho ringraziato tutti gli allenatori americani che hanno aiutato le nostre squadre, sicuramente ho dimenticato tanta gente, ma avevo poco tempo per parlare ! (6 minuti nda)

Ho raccontato alcuni aneddoti della mia carriera e poi ho ricordato due persone molto importanti per me, mia madre che mi ha sempre sostenuto ed Aldo Notari che mi ha portato in Italia.

Il pubblico era interessato e penso si siano divertiti ad ascoltarmi.

 

Quando hai saputo del premio ?

 

L'anno scorso alla Coach Convention italiana a Bologna, ho incontrato un rappresentante della ABCA, che mi ha informato della loro decisione. Beh ... sono rimasto shockato, essere premiato da 4000 allenatori americani è un grosso onore, io sono il secondo italiano ad aver ricevuto questo premio, il primo è stato Giorgio Moretti.

 

Nella tua carriera hai fatto il manager solo due volte, hai vinto uno scudetto ed una Coppa Campioni, come mai non hai più riprovato ?

 

A dire la verità preferisco fare il coach ... da manager la notte prima delle partite non riuscivo a dormire perchè pensavo al lineup !

Come coach i giocatori ti guardano diversamente, ti vedono come uno di loro, fare il manager non mi ha mai interessato, l'ho fatto in quelle occasioni perché non c'era altra soluzione.

 

Ti ricordi un episodio divertente ?

 

Ce ne sono stati tanti .... ti posso citare questo episodio del 1984. Eravamo in Coppa Campioni e dovevamo giocare contro il Rimini e pioveva.

Il Rimini giocava in casa e loro potevano fare batting practice al coperto, così i nostri giocatori erano preoccupati, avevano paura di battere poco !

Butch Hughes riunì la squadra e disse che il batting practice era sopravvalutato, e che se ci eravamo allenati tutta la settimana un giorno in meno non faceva differenza .... vincemmo per manifesta !

 

Quali sono i tuoi allenatori preferiti ?

 

In Italia Giampiero Faraone e Silvano Ambrosioni, ma devo ricordare anche Giulio Montanini e Guido Pellacini che sono stati importanti per la mia formazione di giocatore.

In MLB direi Tony La Russa (St. Louis Cardinals). Joe Torre (New York Yankees) è stato bravo ma ha avuto anche molta fortuna ...

 

Si dice che nel calcio l'allenatore conta il 20%, e nel baseball ?

 

Uguale ! I giocatori sono quelli che fanno la differenza ... l'allenatore può dare quel qualcosa in più ...

Gli italoamericani sono molto portati per allenare, ti posso citare appunto Joe Torre, La Russa, Mike Scioscia, Lou Piniella, Terry Francona .... io ho elaborato una mia teoria, e molti addetti ai lavori mi hanno dato ragione.

L'emigrazione italiana in America proveniva per la maggior parte dalle regioni del sud, dove c'erano famiglie numerose, con cinque e sei figli.

Crescere in un ambiente così affollato ti abituava a convivere in un gruppo ed a saperlo gestire!

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Grave l'ex manager del Bbc Grosseto Paolo Minozzi colpito al volto da una palla

 

Il 58enne tecnico maremmano è stato ricoverato all'ospedale delle Scotte di Siena, con l'elisoccorso Pegaso, per la frattura dello zigomo sinistro. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì durante una seduta di allenamento degli Allievi dello Junior Grosseto

 

L'ex manager del Bbc Montepaschi Grosseto, Paolo Minozzi, 58 anni, è ricoverato all'ospedale delle Scotte di Siena, dopo essere rimasto vittima, nel primo pomeriggio di lunedì, di un grave incidente di gioco, mentre stava allenando la formazione Allievi dello Junior Grosseto.

 

Il tecnico è stato colpito violentemente al volto da una battuta. I dirigenti hanno compreso subito la gravità dell'incidente ed immediato è stato l'arrivo dell'ambulanza del 118, che ha trasportato Minozzi a Siena a bordo dell'elisoccorso Pegaso, atterrato all'interno dello stadio Jannella. Minozzi è stato operato d'urgenza nel nosocomio senese per ridurre la frattura allo zigomo sinistro. Non è fortunatamente in pericolo di vita. Minozzi è uno degli storici personaggi del baseball grossetano, avendo indossato la casacca del Bbc Grosseto dagli anni Settanta, in qualità di ricevitore. Ha fatto parte per anni dello staff tecnico biancorosso, prima come coach, poi come manager, al posto prima di Mauro Mazzotti, poi del venezuelano Labastidas

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Da venerdì 27 gennaio è nelle sale italiane il film "L'arte di vincere", tratto dal bestseller "Money Ball"

 

Brad Pitt interpreta il General Manager degli A'S di Oakland Billy Beane in una pellicola diretta da Bennet Miller che ha meritato 5 candidature agli Oscar. Strepitosa interpretazione di Jonah Hill nel ruolo di Peter Brand

di Riccardo Schiroli

 

Dev'essere la prima volta che un film sul baseball è così tanto atteso in Italia. A tal punto che le prime righe della recensione apparsa sul Corriere della Sera sono brutali: "Non è un film sul baseball".

Il bello di 'Money Ball' (in Italiano si intitola: 'L'arte di vincere', riprendendo in parte il sottotitolo del libro da cui è tratto: 'The art of winning an unfair game') è che è addirittura candidato a diversi Oscar, il protagonista (Billy Beane) è portato sullo schermo nientemeno che da Brad Pitt, ha aperto il Festival di Torino e la Warner ha speso tempo e denaro per promuoverlo da noi. Da venerdì 27 gennaio, tocca al pubblico.

 

'Money Ball' di Michael Lewis è un libro formidabile. Come per altro tutti i libri di Lewis, un ex broker di Wall Street con formazione umanistica e un Master in Economia conquistato dopo una assunzione un po' casuale nell'ufficio londinese di un grande Banca d'Affari, che debuttò come autore con un clamoroso bestseller: 'Liar's poker', spietata descrizione delle miserie di Wall Street. Recentemente, Lewis ha scritto 'The big short', che è nella sostanza un seguito del suo primo lavoro e uno spettacolare resoconto della crisi economica statunitense legata ai mutui subprime.

I 2 libri su Wall Street, gli hanno creato non pochi nemici. 'Money Ball' è stato da molti venerato, ma da parecchi ritenuto anche insultante.

 

Billy Beane, come è noto, ha dimostrato che si può costruire una squadra vincente anche senza grandi budget. Ma per la verità, non è che al suo attivo abbia grandi trionfi. Di squadre 'povere' che hanno vinto di più ricordiamo i Marlins e i Rays, squadre guidate da un management ultra tradizionalista. I suoi Oakland A'S non sono mai andati al di là dei play off e nel 2006 persero la serie di finale dell'American League contro i Detroit Tigers di Jim Leyland, uno della vecchia guardia.

Ma c'è qualcosa che Beane ha fatto e che nessuno gli potrà mai contestare: l'aver imposto nuovi criteri di valutazione dei giocatori, basati sull'utilizzo nuovo della sabermetrica, una recentissima branca della matematica.

 

Il film di Bennet Miller (seconda candidatura all'Oscar dopo 'Truman Capote') si basa molto sul rapporto tra Beane e Peter Brand (interpretato da un grande Jonah Hill), un giovane laureato in Economia a Yale che convinse Beane ad usare nuovi metodi di valutazione.

Il rapporto tra i 2 prende la direzione giusta quando Brand spiega a Beane che lui non lo avrebbe mai scelto ai primi turni del draft.

 

Billy Beane era in effetti stato considerato una grande promessa, scelto come top prospect dai Mets. Atleta formidabile, non ha mai sfondato. Nel libro, Michael Lewis ricorda una frase detta dall'allenatore dei Mets Davey Johnson al Bean giocatore: "Non credo che quello che vuoi fare sia veramente giocare a baseball".

 

La chiave è tutta qui, nel concetto molto americano che il talento non basta, del quale il baseball è l'esemplificazione migliore. Noi del baseball lo sappiamo: questo sport è convivere con il fallimento, è ripetizione, è andare in campo tutti i giorni. Ma alla fine, quale attività umana non è così?

 

La presentazione di 'Money Ball' ripropone anche l'annoso tema della difficile comprensione delle regole del baseball. Scrive oggi il quotidiano 'Il Secolo XIX' che il baseball è: "Un affascinante mistero da decodificare".

Credo che l'arrivo in sala di un film tanto atteso debba essere l'occasione, per Noi del baseball, di spiegare al mondo che il nostro non è uno sport difficile. Magari è solo diverso. Ma cosa c'è di difficile nel cercare di colpire con una mazza, mandare la palla lontano e correre veloci per arrivare ad un traguardo?

 

Da parte mia, quel che posso lo farò. Per spiegare che Beane non è l'allenatore degli A'S bensì il General Manager, per spiegare che uno scout non è altro che quello che le società di calcio chiamano osservatore, che il sistema di squadre minori non è astruso e, anzi, lo facciamo anche noi in Italia nella IBL, che io non sono mai stato un bambino prodigio ma il baseball l'ho capito benissimo da solo a 12 anni.

 

Buona visione con "L'arte di vincere"

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Uno...scrittore di successo per il monte della Danesi Nettuno

 

Dirk Hayhurst, ex Major, ha pubblicato 2 libri molto celebrati e ha annunciato via Twitter la sua scelta: "Le Grandi Leghe non sono tutto"

 

di Riccardo Schiroli

 

Il nuovo acquisto del Nettuno si è...annunciato da solo. Come riporta il sito specializzato baseball.it, Dirk Hayhurst (ma il vero nome sarebbe Von Hayhurst) ha scritto su Twitter di aver deciso di giocare in Italia: "Dovevo scegliere tra un altro anno in Triplo A e essere una stella in Italia, con una regular season di sole 48 partite" scrive il pitcher "Scelta facile".

 

Nato a Canton (Ohio) nel 1981, Hayhurst ha giocato per la Kent State University e ha firmato da professionista nel 2003 per i San Diego Padres. La chiamata nelle Grandi Leghe è arrivata nel 2008, quando i Padres lo hanno mandato a sfidare Barry Zito nello stadio dei Giants.

Hayhurst ha giocato nel 2009 per i Blue Jays, ma la sua carriera sembrava finita dopo un'operazione alla spalla. Saltata la stagione 2010, ha firmato per i Tampa Bay Rays, che però lo hanno rilasciato il 29 agosto 2011.

 

Nonostante arrivare a giocare in Major League possa già sembrare un bel traguardo, Hayhurst ha fatto molto meglio in un'altra attività. Il suo libro "The Bullpen Gospels" (pubblicato nel 2010) è arrivato al numero 19 nella lista dei bestseller del New York Times ed è considerato uno dei migliori libri di baseball di sempre. Hayhurst ha poi pubblicato "Out of my League", libro in uscita il 28 febbraio e definito "una gemma" dal celebre giornalista e scrittore Tom Verducci e "a must read" da David Price, suo ex compagno di squadra ai Rays.

 

Personaggio molto interessante, sul suo sito Hayhurst scrive, a proposito della sua scelta di giocare in Italia: "Mi va bene scambiare la possibilità di essere famoso, celebrato e magari ben pagato con l'esperienza senza prezzo di arricchire la mia vita. So che molti non lo capiranno, ma le Grandi Leghe non sono tutto, almeno non per me".

 

Hayhurst scrive altre cose molto interessanti: "Un giorno un gufo mi ha consegnato una lettera di invito a giocare in una scuola infestata da vampiri" e "Ognuno ha bisogno di un amico immaginario. Me lo ha sempre detto mia madre. A me ne è capitato uno gigantesco, che soffia fuoco, mezza giraffa e mezza alce, con una pelliccia gialla a pallini viola. Il Garfoose vorrebbe essere anche vostro amico...".

 

Indipendentemente da quel che farà sul monte, il neo acquisto del Nettuno arricchirà comunque il nostro baseball.

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Alessandro Maestri è il preferito dei tifosi della Australian Baseball League

 

Il lanciatore romagnolo, che ha ricevuto oltre 1100 voti dei tifosi, racconta in questa intervista una stagione iniziata con la delusione del 'taglio' dei Cubs e proseguita in Lega Indipendente. Nel 2012 lo ritroveremo in Giappone?

 

di Riccardo Schiroli

 

Alessandro Maestri è reduce dalla esperienza della Australian Baseball League (ABL), alla quale ha partecipato lanciando per i Bandits di Brisbane. La squadra ha fallito i play off per un soffio (per la cronaca, i Perth Heat e gli Aces di Melbourne si giocheranno il titolo nel fine settimana dal 10 al 12 febbraio al "Barbagallo Ball Park" di Perth), ma per Maestri è stato un campionato estremamente positivo. Il sito ufficiale della sua squadra lo ha addirittura soprannominato The Italian Stallion e il pitcher romagnolo è stato votato (oltre 1100 consensi) come il miglior giocatore dai tifosi della Lega.

 

"Si il premio ha fatto piacere, e' stata un iniziativa simpatica quella dell'ABL di avere questa votazione" commenta Maestri per via telematica.

 

Il 2011 era iniziato con una grossa delusione. Durante lo Spring Training si è conclusa l'avventura con i Chicago Cubs, iniziata nel 2006: "Beh, è chiaro, non è mai facile venire tagliati, qualsiasi sia il livello".

La tua stagione è proseguita però in Nebraska, in una delle cosiddette Leghe Indipendenti: "L'anno di Indy è stato un po' altalenante, ho alternato buone prestazioni ad alcune così così! Il livello era piuttosto buono. La parte centrale del line up era piuttosto valida in quasi tutte le squadre".

 

Parliamo di questa neo nata Lega australiana: "Anche qua il livello è buono, tutte le squadre hanno almeno 3 o 4 giocatori che militano nelle Leghe Minori americane. Il resto sono veterani o giovani australiani".

Si può dire che per la tua carriera sia stato un nuovo inizio? "Giocando nella ABL mi si sono aperte prospettive nuove. Ho avuto modo di parlare con scout giapponesi. Ora sta a me decidere sul da farsi. Vedrò di decidere nelle prossime settimane, la scelta cadrà probabilmente sul posto dove avrò più motivazioni per fare bene".

 

Puoi già provare a fare un bilancio della tua esperienza da giocatore professionista? "Guardando indietro, non posso che essere grato a questo sport per tutte le esperienze che sono riuscito a fare. Il rammarico più grande è stato quello di non arrivare in Major, dentro di me c'era sempre stata la certezza che ce l'avrei fatta. Sinceramente, sto continuando a giocare all'estero proprio per provare a rientrare nel giro. La vita e' piena di sorprese...".

Se quindi venisse da te un ragazzo di 21 anni con una offerta tipo quella che i Cubs ti fecero nel 2006, gli consiglieresti di firmare? "Senza ombra di dubbio! Lo consiglierei sia a uno piu giovane di 21 anni sia ad uno piu vecchio".

 

In conclusione, parliamo di baseball italiano. Il tuo rapporto con la nazionale prosegue, visto che eri nella rosa per il Mondiale. Ma tornerai a giocare nella Italian Baseball League? "Un giorno sicuramente. E' bello sapere che c'è sempre la possibilità di tornare in Italia, nel caso le cose non vadano come si vorrebbe all'estero".

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Clint Eastwood torna attore per un altro film sul baseball

Si tratta di "Trouble with the curve", la storia di un anziano scout all'ultimo viaggio della sua carriera alla ricerca di talenti. A dirigerlo sarà Robert Lorenz, produttore di alcuni dei suoi film di maggior successo e assistente alla regia di "Million dollar baby"

di Riccardo Schiroli

24396.jpgDopo "Money Ball" che, come è noto, concorre all'Oscar in 6 diverse categorie, sta per arrivare un nuovo film sul baseball che potrebbe avere un grande impatto. Non fosse altro che per il nome del protagonista: Clint Eastwood.

A 81 anni, la leggenda vivente aveva annunciato che si sentiva molto più a suo agio nel dirigere film, piuttosto che interpretarli. Però aveva lasciato aperta la porta per ruoli particolarmente giusti.

Abbastanza a sorpresa, Eastwood ha deciso di dare il suo assenso al progetto del regista Robert Lorenz (produttore e suo aiuto regista in "Mystic River" nel 2003 e nel premiatissimo "Million Dollar Baby" nel 2004, nel quale Eastwood recitava) e la sceneggiatura di Randy Brown, scrittore canadese emergente.

Al momento, tutto quello che si sa del film è che parlerà di un vecchio scout24397.jpg (Eastwood, appunto) che decide di fare un ultimo viaggio alla ricerca di giocatori di talento, nonostante abbia ormai problemi con la vista. Lo accompagnerà la figlia (interpretata da Amy Adams, Amelia Earhart in "Una notte al Museo 2", attrice di 38 anni nata a Vicenza).

Del cast faranno parte nomi molto noti quali il cantante Justin Timberlake e John Goodman (che qualche anno fa ha portato sullo schermo Babe Ruth). Tra gli altri, è stato ingaggiato anche il figlio di Eastwood Scott (26 anni), già apparso in "Gran Torino", ultima fatica del padre come attore.

"Trouble with the curve" è nella fase di pre produzione e la data di uscita nelle sale non è ancora stata stabilita. Non dovrebbe comunque uscire entro il 2012, visto che la Adams ha già in previsione il lancio di una nuova versione di "Superman" proprio per il dicembre di quest'anno.

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I campioni del Cariparma protagonisti della tramissione "Fuori di gusto" su La7D, in onda sabato

Fede & Tinto, i popolari conduttori del programma, nel tour enogastronomico per l'Italia, hanno fatto tappa allo stadio "Nino Cavalli", girando alcune scene con i giocatori ducali. "E' stata un'emozione unica lanciare una pallina da baseball"

Fede&Tinto, i due popolari conduttori della trasmissione "Fuori di Gusto" (in onda ogni sabato su LA7D), si sono divertiti sabato pomeriggio insieme ai campioni del Cariparma sul diamante dello stadio "Nino Cavalli", improvvisato set televisivo, nonostante un freddo pungente. La trasmissione, che propone tour eno-gastronomici in varie località del nostro paese, ha fatto tappa nella provincia di Parma lo scorso week-end. Gli autori, vista la grande tradizione del baseball nella città ducale, hanno pensato di proporre ai telespettatori un'esperienza sportiva diversa dal solito e, grazie all'ospitalità del Parma Baseball hanno girato sul diamante principale alcune scene di gioco.

24406.jpgLa puntata andrà in onda sabato 18 febbraio alle 18.40.Tinto sul monte di lancio, Fede nel box di battuta e i giocatori del Cariparma schierati in campo, senza tralasciare il tradizionale urlo attorno alla "montagnola" prima dell'inizio del match. Nonostante qualche una battuta sia finita direttamente sul petto del regista, l'iniziativa è perfettamente riuscita.Al termine dell'esibizione i due protagonisti si sono mostrati entusiasti:

"E' l'idea del baseball ad essere bella - ha detto Fede (Fede&Tinto, Decanter e Fuori di Gusto) - l'ambiente è"fichissimo", ed è fantastica la situazione che si crea, con il gioco di sguardi tra lanciatore e ricevitore, i segnali, il lancio, il gesto della battuta. E' un'emozione forte! Ancora dobbiamo capire molte cose ma, piano piano, ci riusciremo!"Sempre Fede, cerca di spiegare l'idea della visita allo stadio "Cavalli": "Non bisogna cercare un significato di quest'iniziativa. Il nostro programma parla dei piaceri della vita. Quindi una persona decide di visitare un territorio con un suo amico, visitare le produzioni, però oltre a mangiare e bere, ci sono altre esperienze da vivere durante un week-end. Siccome a Parma c'Ë una grande tradizione legata al mondo del baseball, abbiamo deciso di entrare in questa cultura sportiva che per noi è nuova e grazie alla grande disponibilità del Parma baseball che ci ha aperto le porte del suo stadio, siamo riusciti a vivere questa fantastica esperienza. Sono tutti amici, si divertono. E' bello lo spirito di questo ambiente e di questo sport. Che si sposa alla perfezione con quello della trasmissione".

"Era la prima volta che provavo a lanciare una pallina da baseball - ha spiegato Tinto - ed è stata un'emozione unica. Purtroppo in Italia in Tv si vede solo il calcio, se invece i bambini vedessero il baseball fin da piccoli, magari lo sceglierebbero. Questa potrebbe essere l'occasione per promuoverlo. Poi avendo una moglie venezuelana conosco la passione per questo sport. E chiss‡ che mio figlio Davide un domani non possa provare a diventare un giocatore di baseball".

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