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Bane

Il calcio tra letteratura, cinema e filosofia

Post in rilievo

Salve a tutti. 

Il topic parte da una idea di condivisione di idee, pensieri, concetti o qualsiasi cossa passi per la mente in ordine ai parallelismi tra il calcio (con tutte le sue res) ed il mondo della Letteratura (inclusa prosa e poesia), del Cinema e della Filosofia. 

Gli spunti di discussione possono essere dati da nostri pensieri sporadici o da frasi lette su un libro piuttosto che sentite in un programma televisivo... l'importante è che abbiano una corrispondenza nel mondo del pallone o dello Sport in generale. 

L'idea nasce da una frase che pochi giorni fa ho sentito pronunciare, in una replica tv da Paolo Condó, il quale parla di Pirlo come il fenomeno che vive nel tempo assente, chiara citazione a Carmelo Bene ed ha ricevuto (sempre l'idea) l'accelerazione necessario quando ho sentito Orrico parlare del gioco di Sarri paragonandolo all'estetica di Platone. 

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Mi ha colpito molto vedere Max piangere nella conferenza stampa e nel suo abbraccio con Barzagli allo stadio. Mi ha ricordato un libro che ho letto qualche anno fa ormai, Le Lacrime Degli Eroi di Matteo Nucci nel quale gli eroi dell'Iliade (da Agamennone a Patroclo) piangono apertamente poichè nel pianto  risiede il germe di una passione indomabile

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Un altro spunto interessante me lo ha dato Sarri. Quanto l'estetica e l'etica, due dei concetti più inflazionati della filosofia Occidentale, vanno di pari passo? Nella vita così come nel calcio? 

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In ambito letterario, le prime cose che mi vengono in mente sono la riflessione di Pasolini sulla sacralità del calcio e la poesia di Luzi sul Grande Torino.

 

P.S.: nell'Iliade piangono anche Xanto e Balio, i cavalli divini di Achille.

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25 minuti fa, Mormegil ha scritto:

In ambito letterario, le prime cose che mi vengono in mente sono la riflessione di Pasolini sulla sacralità del calcio e la poesia di Luzi sul Grande Torino.

 

P.S.: nell'Iiade piangono anche Xanto e Balio, i cavalli divini di Achille.

I cavalli ai quali fu fu legato Ettore nella sfilata vittoriosa di Achille! 



Da un intervista di Polo Pagani a Carmelo Bene

 

 

"Scusi Maestro, posso chiamarla Genio?". "No, io del genio ho sempre avuto la mancanza di talento". E la cosa lo contrariava, ovviamente. Meglio non innalzare monumenti a cavallo. Carmelo Bene era unico, incontrarlo senza essere presi a pedate per manifesta inferiorità d'erudizione molto difficile, farlo parlare di sport impossibile. Anzi, no. L'unica chiave d'accesso alla sua spelonca d'artista si rivelò proprio quella: il calcio, lo sport, il Milan, Arrigo Sacchi. Eupalla, la Musa del pallone di breriana memoria. Diluvio logico, rafting verbale incantatorio, gorgheggi e bofonchiare esclamativo, stupori e tremori. Alla sua maniera, Bene parlò. Vaticinò. Gesticolò. Fumò. Qua una sintesi, essendo irriproducibili atmosfera, trascrizione integrale, divagazioni, improperi del Genio che nella sua vita volle solo essere Maestro... Omaggio a un artista che non c'è più. Avvisando che i nomi citati sono di campioni del tempo...

"Io non ragiono con l'ottica del tifoso. Il tifoso è chi conta i punti. Io mi emoziono. Io cerco l'Emozione nell'Atto, metta le maiuscole per favore. Che è il contrario dell'Azione. L'Atto è Joyce, è Weah, è un servizio di Edberg. Constato anche che, nel secolo, mai c'è stata una équipe come il Milan di Sacchi. Mai un momento di espressività più felice. Di quel livello, Rossini forse, in passato...".

"Io vengo da altri sport. Nove anni di scherma, tanta boxe, praticata come esercizio neurodinamico... ma il Milan è un fatto culturale, un fenomeno estetico. Il Milan eccede la Materia. E' celeste... L'eccedenza soltanto è il Grande Spettacolo, eccedenza è il rendersi invisibile sul ring di Sugar Ray Leonard contro Roberto Duran... L'eccedenza è il giuoco senza palla: il giuocatore senza palla è un uomo senza Mondo! Capisce? E' l'al-di-là della routine, il di-là-da... Anch'io eccedo da una vita. Sono fuori dai generi. Sono un de-genere!".

"Lo sport ai suoi grandi livelli è labilità, ma senza apostrofo (l'abilità, ndr). Immaterialità! Eccedenza pura! Il calcio somiglia alla musica: la musica può forse essere spiegata con la musica? No, così il calcio: non ha nemmen bisogno della Lingua per farsi intendere. Il calcio buca ogni linguaggio. Il gazzettismo sportivo? Orrore! Uscitene, voialtri gazzettieri! Certo linguaggio è cosa funesta! E' come la critica teatrale, pisciatina tiepida. E' moviolismo! E' il tirar a campare a spese delle altrui gambe!".

"Weah? Lui è shakespeariano. L'Atto Puro. L'Immediato. Lui è pre-veggente, uno che vede prima. Weah vuol diire Giuoco, nel senso di simbolo del mondo. E' il Bambino, la trasgressione che il pubblico non s'aspetta, l'accadimento imprevisto".

"L'1-1, lo 0-0? Pattume! Equivalgono al teatro di Stato! Alla prosa prosaica. Mi danno un senso di precotto. Come l'Inter di Pellegrini, ah ah ah (qua rise sguaiatamente, da ultrà del Milan, citando un noto presidente nerazzurro che lavorava nell'industria alimentare, settore mense, ndr)".

"Ricordo che nell'antichità i teatri stavano dove si faceva sport, vi pare pura coincidenza? La fuga dalla rappresentazione, da ciò che è ovvio, dalla monnezza, dal codice di Stato la trovi soltanto nello sport...".

Poi, alla fine, dixit con un colpo di genio, pardon: da Maestro. "Basta così? Le basta quel che ci siamo detti? E sennò inventi, inventi lei, inventi tutto, tanto è uguale, addio caro, addio...". Chapeau.

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8 ore fa, Bane ha scritto:

Un altro spunto interessante me lo ha dato Sarri. Quanto l'estetica e l'etica, due dei concetti più inflazionati della filosofia Occidentale, vanno di pari passo? Nella vita così come nel calcio? 

Ma vanno di pari passo e in contraddizione da sempre.

 

Il problema è che la nostra oggettività sul tema è sempre influenzata dalla nostra soggettività. Arrivando fino alle nozioni aristoteliche, si può dire che forma e sostanza sono due rette che si sfiorano senza incontrarsi mai. 

 

È anche vero che ormai nella cultura moderna l'estetica ha un ruolo di primo piano nell'immaginario collettivo, spesso anche a discapito della sostanza. Questo lo si può riscontrare ovunque, dalla vita quotidiana all'arte. Il punto di fondo piuttosto è un altro: quanto l'estetica rischia di essere una buccia di mela senza polpa? 

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L'1-1, lo 0-0? Pattume! Equivalgono al teatro di Stato! Alla prosa prosaica. Mi danno un senso di precotto.

@Nate Fisher

È abbastanza chiaro con questa frase il velato riferimento al teatro prosaico ed in particolare al suo grande amico/nemico Gassman. 

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18 minuti fa, Nate Fisher ha scritto:

Ma vanno di pari passo e in contraddizione da sempre.

 

Il problema è che la nostra oggettività sul tema è sempre influenzata dalla nostra soggettività. Arrivando fino alle nozioni aristoteliche, si può dire che forma e sostanza sono due rette che si sfiorano senza incontrarsi mai. 

 

È anche vero che ormai nella cultura moderna l'estetica ha un ruolo di primo piano nell'immaginario collettivo, spesso anche a discapito della sostanza. Questo lo si può riscontrare ovunque, dalla vita quotidiana all'arte. Il punto di fondo piuttosto è un altro: quanto l'estetica rischia di essere una buccia di mela senza polpa? 

Mi hai fatto pensare con il tuo discorso ad una scena di America Psycho

Abito all'American Gardens Building, sull'81a West, 11o piano. Mi chiamo Patrick Bateman, ho 27 anni. Credo fortemente nella cura della persona, in una dieta bilanciata, nel rigoroso e quotidiano esercizio fisico. La mattina noto in genere un certo gonfiore intorno agli occhi, mi applico un impacco di ghiaccio e passo agli esercizi di stretching; ne conosco un migliaio. Tolto l'impacco di ghiaccio, mi detergo con una lozione che pulisce i pori in profondità. Per la doccia uso un gel detergente ai principi attivi. Quindi un sapone al miele e mandorle. E per il viso un gel esfoliante. Applico quindi una maschera facciale alle erbe che lascio agire per 10 minuti mentre proseguo nella mia routine. Uso sempre una lozione dopobarba con poco o niente alcol, dato che l'alcol secca la pelle e fa apparire più vecchi. Quindi una lozione emolliente, un balsamo antirughe per il contorno degli occhi e infine una lozione protettiva idratante. C'è una vaga idea di Patrick Bateman, una sorta di astrazione. In realtà non sono io, ma una pura entità, qualcosa di illusorio. Anche se so mascherare la freddezza del mio sguardo, e tu puoi anche stringermi la mano e sentire la mia pelle a contatto con la tua, e persino arrivare a credere che i nostri stili di vita sono perfettamente comparabili... la verità è che io non sono lì. 

 

 

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6 minuti fa, Bane ha scritto:

L'1-1, lo 0-0? Pattume! Equivalgono al teatro di Stato! Alla prosa prosaica. Mi danno un senso di precotto.

@Nate Fisher

È abbastanza chiaro con questa frase il velato riferimento al teatro prosaico ed in particolare al suo grande amico/nemico Gassman. 

Io però sto dalla parte di Gassman uhuh

 

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Adesso, Nate Fisher ha scritto:

Io però sto dalla parte di Gassman uhuh

 

quei due «avevano un modo tutto loro di amarsi, molto pudico e spesso travestito da ostilità. Ma si amavano, eccome. Anche e soprattutto quando s'incrociavano e s'incalzavano nelle osterie in giro per l'Italia».

 

Dotto scrive inoltre che Bene da giovane «spiava puntiglioso» Gassman, perché «Aveva capito che era lui il modello da smontare e fare a pezzi. Era il suo atto d'amore, demolirlo». L'ostilità "fasulla" tra i due alla quale fa riferimento Dotto toccò il suo zenit nel gennaio 1984, in occasione di un seminario tenuto da Bene al Teatro Argentina di Roma: durante il seminario Gassman prese la parola e apostrofò duramente Bene, colpevole a quanto pare di aver trattato male suo figlio e altri giovani attori che erano andati a salutarlo in camerino dopo uno spettacolo. La tenzone tra i due oscillò tra il piano personale e quello professionale: Gassman sfidò Bene a spiegare cos'è un anacoluto, dal canto suo Bene propose a Gassman una "disfida poetica" consistente nel recitare a turno Le ricordanze di Giacomo Leopardi di fronte al pubblico dell'Argentina, che avrebbe dovuto poi stabilire chi dei due fosse stato il più bravo (la disfida non ebbe mai luogo, e Bene fornì a Gassman e a tutti gli altri presenti la sua spiegazione del concetto di anacoluto).

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11 minuti fa, Bane ha scritto:

Mi hai fatto pensare con il tuo discorso ad una scena di America Psycho

Abito all'American Gardens Building, sull'81a West, 11o piano. Mi chiamo Patrick Bateman, ho 27 anni. Credo fortemente nella cura della persona, in una dieta bilanciata, nel rigoroso e quotidiano esercizio fisico. La mattina noto in genere un certo gonfiore intorno agli occhi, mi applico un impacco di ghiaccio e passo agli esercizi di stretching; ne conosco un migliaio. Tolto l'impacco di ghiaccio, mi detergo con una lozione che pulisce i pori in profondità. Per la doccia uso un gel detergente ai principi attivi. Quindi un sapone al miele e mandorle. E per il viso un gel esfoliante. Applico quindi una maschera facciale alle erbe che lascio agire per 10 minuti mentre proseguo nella mia routine. Uso sempre una lozione dopobarba con poco o niente alcol, dato che l'alcol secca la pelle e fa apparire più vecchi. Quindi una lozione emolliente, un balsamo antirughe per il contorno degli occhi e infine una lozione protettiva idratante. C'è una vaga idea di Patrick Bateman, una sorta di astrazione. In realtà non sono io, ma una pura entità, qualcosa di illusorio. Anche se so mascherare la freddezza del mio sguardo, e tu puoi anche stringermi la mano e sentire la mia pelle a contatto con la tua, e persino arrivare a credere che i nostri stili di vita sono perfettamente comparabili... la verità è che io non sono lì. 

 

 

Ma è chiaro che nell'ottica dell'uomo moderno l'apparire abbia preso il sopravvento. Siamo la generazione dei social, dei selfie e quant'altro, che sono un modo palese di rappresentare se stessi in una determinata maniera.

 

Piuttosto sarebbe interessante capire quanto l'arte abbia influito sulla vita quotidiana per arrivare a questo punto o se invece sia stata quest'ultima ad influenzare l'arte. 

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L'Arte per millenni ha ricercato una concezione così sovraordinata di estetica per finire nell' essere lo stesso concetto inglobato nella realtà strettamente empirica. Tanto da arrivare al punto di affermare nell'800 e 900 l'antiestetica per eccelleza (cacofonia, realismo e futurismo) proprio come spinta antoconformista ad un concetto di bello ideale ormai intreinseco alla realtà contemporanea... 

Come quando vediamo una scivolata difensiva... di per sè è una spinta antoconformista rispetto ad un concetto di bellezza che risiede solo nel gol e nella giocata ofdensiva individuale/collettiva. Io per mia natura tendo a ravvisare bellezza anche al di fuori del suo canone estetico ordinario... mi emoziona una diagonale efficace efficiente ed effettiva ma credo di essere un unicum o poco ci manca. 

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2 hours ago, Bane said:

Visto che si stava parlando di Bene mi permetto di citare @Dio Zigo

Ricordi cosa pensava Carmelo di Van Basten e degli azzurri?

 

sappi che ti proporro' un incontro, le Anime Grandi vanno vissute!

1 minute ago, Dio Zigo said:

Ricordi cosa pensava Carmelo di Van Basten e degli azzurri?

 

sappi che ti proporro' un incontro, le Anime Grandi vanno vissute!

al quale invitare @Nate Fisher Ca va sans dire...(tastiera inglese, scusate!)

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2 ore fa, Bane ha scritto:

L'Arte per millenni ha ricercato una concezione così sovraordinata di estetica per finire nell' essere lo stesso concetto inglobato nella realtà strettamente empirica. Tanto da arrivare al punto di affermare nell'800 e 900 l'antiestetica per eccelleza (cacofonia, realismo e futurismo) proprio come spinta antoconformista ad un concetto di bello ideale ormai intreinseco alla realtà contemporanea... 

Come quando vediamo una scivolata difensiva... di per sè è una spinta antoconformista rispetto ad un concetto di bellezza che risiede solo nel gol e nella giocata ofdensiva individuale/collettiva. Io per mia natura tendo a ravvisare bellezza anche al di fuori del suo canone estetico ordinario... mi emoziona una diagonale efficace efficiente ed effettiva ma credo di essere un unicum o poco ci manca. 

Fidati, non sei l'unico.

 

Come diceva il buon PPP, la bellezza del calcio stava proprio nel suo essere essenzialmente (nel senso di essenza) proletario e di conseguenza vero, più era sporco più si avvicinava alla realtà. Poi alla fine con l'avvento del progresso e del benessere si è imborghesito come qualsiasi altra cosa.

 

Sarri da quel punto di vista è un personaggio quasi anacronistico, sembra provenire da un calcio e da un'Italia che non ci sono più.

8 minuti fa, Dio Zigo ha scritto:

Ricordi cosa pensava Carmelo di Van Basten e degli azzurri?

 

sappi che ti proporro' un incontro, le Anime Grandi vanno vissute!

al quale invitare @Nate Fisher Ca va sans dire...(tastiera inglese, scusate!)

Non lo so, cosa diceva il mitico?

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22 minutes ago, Nate Fisher said:

Fidati, non sei l'unico.

 

Come diceva il buon PPP, la bellezza del calcio stava proprio nel suo essere essenzialmente (nel senso di essenza) proletario e di conseguenza vero, più era sporco più si avvicinava alla realtà. Poi alla fine con l'avvento del progresso e del benessere si è imborghesito come qualsiasi altra cosa.

 

Sarri da quel punto di vista è un personaggio quasi anacronistico, sembra provenire da un calcio e da un'Italia che non ci sono più.

Non lo so, cosa diceva il mitico?

Su Marco...

 

Potremo avere un altro Maradona. Non nascera' piu' un altro Van Basten.

 

Perche' per lui il vero campione era colui capace nell'immediato...Maradona non era sempre Maradona...doveva trasformarsi...e per la sua visione il piu' grande di tutto fu Romario...

 

Sugli azzurri OVVIAMENTE li detestava in quanto espressione bieca del risultato prima di tutto...

 

 

Per me il miglior esempio e' Ezio Vendrame...poeta e uomo...

 

Un giorno durante una conferenza stampa post partita invito' tutti ad abbandonare il calcio per dedicarsi alle loro mogli...

 

 

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Sarri da quel punto di vista è un personaggio quasi anacronistico, sembra provenire da un calcio e da un'Italia che non ci sono più.

 

Sarà interessante capire se Sarri cambierà la sua concezione, qualora approdasse alla Juventus... 

 @Nate Fisher

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1 minuto fa, Dio Zigo ha scritto:

Su Marco...

 

Potremo avere un altro Maradona. Non nascera' piu' un altro Van Basten.

 

Perche' per lui il vero campione era colui capace nell'immediato...Maradona non era sempre Maradona...doveva trasformarsi...e per la sua visione il piu' grande di tutto fu Romario...

 

Sugli azzurri OVVIAMENTE li detestava in quanto espressione bieca del risultato prima di tutto...

 

 

Per me il miglior esempio e' Ezio Vendrame...poeta e uomo...

 

Un giorno durante una conferenza stampa post partita invito' tutti ad abbandonare il calcio per dedicarsi alle loro mogli...

 

 

Il famoso tempo assente del calcio... 

 

Mi hai fatto venire in mente una frase che uscì dalla sua bocca... Il talento fa quel che vuole, il genio fa quel che puó...

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28 minuti fa, Dio Zigo ha scritto:

Su Marco...

 

Potremo avere un altro Maradona. Non nascera' piu' un altro Van Basten.

 

Perche' per lui il vero campione era colui capace nell'immediato...Maradona non era sempre Maradona...doveva trasformarsi...e per la sua visione il piu' grande di tutto fu Romario...

 

Sugli azzurri OVVIAMENTE li detestava in quanto espressione bieca del risultato prima di tutto...

 

 

Per me il miglior esempio e' Ezio Vendrame...poeta e uomo...

 

Un giorno durante una conferenza stampa post partita invito' tutti ad abbandonare il calcio per dedicarsi alle loro mogli...

 

 

Purtroppo non ho mai visto giocare Van Basten ma in base a video, DVD e VHS penso che Bene fosse molto vicino alla realtà con quelle dichiarazioni .sisi

 

Dai video ho sempre avuto l'impressione di vedere uno che era quasi scocciato dall'idea di dover scendere in campo, quasi come un artista rinascimentale costretto a praticare per conto del signore per una mera questione di sopravvivenza.

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5 ore fa, Nate Fisher ha scritto:

 

Vogliamo parlare del giocatore deandreiano per eccellenza? Quanto mi sarebbe piaciuto vederlo giocare.

Bellissimo video... 

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Consiglio a tutti un film visto di recente... L'Arbitro di Paolo Zucca con protagonista Stefano Accorsi

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5 ore fa, Nate Fisher ha scritto:

 

Vogliamo parlare del giocatore deandreiano per eccellenza? Quanto mi sarebbe piaciuto vederlo giocare.

Traccia prediletta del poeta? 

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