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Post in rilievo

2 minuti fa, Kamioka ha scritto:

Non esistono solo le grandi città, è normale che qualche attività resisterà più di altre, sopratutto beni di lusso (gioiellerie etc..) e beni tecnici (ferramente etc...) ma il grosso del giro d'affari è online e sarà sempre di più così grazie al migliramento della logistica e l'alfabetizzazione digitale della popolazione.
Quali sono i settori che si stanno ingrandendo?

Ed irreversibile...

Mah, che ti devo dire. Io vedo che molti negozi chiudono quando nelle vicinanze ci sono dei centri commerciali che offrono piu' opportunita' di spesa, ma questo accade da trent'anni, oggi non vedo altro che centri commerciali che si ingrandiscono sempre di piu'. Ho visto chiudere le zone industriali non i centri commerciali. Proprio pochi giorni fa ho letto di un'area messa all'asta per credo 26 nuovi lotti per nuove attivita' commerciali, che andra' ad ingrandire una zona gia' enorme dove all'interno gia' ora ti devi muovere con la macchina. Poi e' ovvio che il piccolo negozio del paese accanto ne subira' conseguenze negative, ma in questo l'online c'entra veramente poco.

A meno che, come dicono da anni alcuni magistrati, queste aree non siano usate  per riciclare denaro. Ma questo e' un altro discorso, perche' le nuove costruzioni ci sono, sono visibili e non ne vedo nemmeno una vuota, persino in aree scomode da raggiungere.

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1 ora fa, pattanga ha scritto:

Il problema dei prossimi 20 anni non saranno le fonti energetiche ma l'acqua potabile  

l'acqua ci sarebbe pure, se si usassero i deputatori, tipo quelli che stanno usando a Dubai e Abu Dhabi, prendendo l'acqua di mare e depurandola completamente. Il problema? costa miliardi di euro farne solo uno che non basta per una nazione....

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37 minuti fa, Aho ha scritto:

Che stia aumentando e' sicuro e per tanti diversi motivi, ma per ora locali sfitti non ne vedo.

Io qui a Bari ne vedo tantissimi. 

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3 minuti fa, Adrianick ha scritto:

Io qui a Bari ne vedo tantissimi. 

Anche io sto a Bari. Dove li hai visti? Ieri sono stato in centro e non ne ho visto nemmeno uno.

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37 minuti fa, Cro88 ha scritto:

l'acqua ci sarebbe pure, se si usassero i deputatori, tipo quelli che stanno usando a Dubai e Abu Dhabi, prendendo l'acqua di mare e depurandola completamente. Il problema? costa miliardi di euro farne solo uno che non basta per una nazione....

Basterebbe pure ottimizzare la rete di distribuzione 

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44 minuti fa, Aho ha scritto:

Anche io sto a Bari. Dove li hai visti? Ieri sono stato in centro e non ne ho visto nemmeno uno.

Io abito nel murattiano. Qui è stata una chiusura continua di attività commerciali, vedi Dodo, quindi non proprio un negozietto, Gemelli piuttosto che Progetto Forma in Via Melo. Certo la Pandemia ha stremato le attività, in particolare quelle legate al mondo sportivo, ma ormai la vendita online ha tolto veramente grosse fette di mercato. 

Qui a Bari quello che va sempre è la ristorazione. 

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1 ora fa, Aho ha scritto:

Mah, che ti devo dire. Io vedo che molti negozi chiudono quando nelle vicinanze ci sono dei centri commerciali che offrono piu' opportunita' di spesa, ma questo accade da trent'anni, oggi non vedo altro che centri commerciali che si ingrandiscono sempre di piu'. Ho visto chiudere le zone industriali non i centri commerciali. Proprio pochi giorni fa ho letto di un'area messa all'asta per credo 26 nuovi lotti per nuove attivita' commerciali, che andra' ad ingrandire una zona gia' enorme dove all'interno gia' ora ti devi muovere con la macchina. Poi e' ovvio che il piccolo negozio del paese accanto ne subira' conseguenze negative, ma in questo l'online c'entra veramente poco.

A meno che, come dicono da anni alcuni magistrati, queste aree non siano usate  per riciclare denaro. Ma questo e' un altro discorso, perche' le nuove costruzioni ci sono, sono visibili e non ne vedo nemmeno una vuota, persino in aree scomode da raggiungere.

Forse dipende anche da città a città, vivi in un posto turistico oppure densamente popolato? perché se parliamo di Roma, Milano etc..è normale che tra milioni di persone dei clienti ci saranno sempre.

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17 minuti fa, Adrianick ha scritto:

Io abito nel murattiano. Qui è stata una chiusura continua di attività commerciali, vedi Dodo, quindi non proprio un negozietto, Gemelli piuttosto che Progetto Forma in Via Melo. Certo la Pandemia ha stremato le attività, in particolare quelle legate al mondo sportivo, ma ormai la vendita online ha tolto veramente grosse fette di mercato. 

Qui a Bari quello che va sempre è la ristorazione. 

Certe chiusure sono fisiologiche, alcuni chiudono altri aprono, altri semplicemente si trasferiscono. Kleid per esempio si trasferi' da via Pincipe Amedeo a Via Argiro e uno dei locali lasciati vuoti rimase cosi' per lungo tempo; ma spesso succede perche' non ci si mette d'accordo sull'affitto o sul prezzo di vendita, stiamo parlando della zona piu' centrale e costosa di tutte.  Altre volte muoiono i proprietari e gli eredi non si mettono d'accordo. La Rinascente chiuse in via Piccinni e non era nemmeno in passivo, semplicemente non erano piu' interessati, perche' in realta' in attivo era solo la profumeria, il resto era in perdita, forse se l'avessero gestita meglio... Chi puo' dirlo. Conoscevo gente che ci lavorava e che ha perso il lavoro. Al suo posto ha perto H&M, e vorrei vedere non fosse stato cosi', e' pieno centro. Tutto il contrario di Eataly che alla fiera ha chiuso, ma era sempre in rosso; in quel caso fu proprio sbagliato l'investimento iniziale; mi vien da ridere a pensare che Eataly potesse pretendere di far concorrenza proprio in Puglia. In via Dante angolo via Melo ha aperto Citymoda, mica pizza e fichi. Non si puo' prendere un caso singolo e generalizzare. Di fronte a casa mia ha chiuso Introna per il covid e ora al posto suo c'e' un centro fitness. In centro sai bene che anche se gli affitti sono altissimi, i locali vanno a ruba. Non per niente via Argiro l'hanno fatta pedonale da Via Nicolai a C.so Vittorio Emanuele. Tra l'altro i commercianti del centro hanno sempre visto male l'apertura dei centri commerciali in periferia o nei paesi limitrofi a cominciare dall'Auchan di Casamassima, perche' per loro significava meno clienti.

A Santa Caterina, dove c'e' un'area commerciale enorme, faranno i 26 nuovi lotti di cui parlavo prima e li' ogni lotto e' gia' grande per conto suo. Senza contare che Bariblu tra San Giorgio e Triggiano e' pieno, l'Auchan non fanno altro che ingrandirlo, Barimax tira ancora. Se poi aggiungiamo le innumerevoli attivita' aperte tra Molfetta e Bisceglie sia sulla 16 bis sia sulla 16 oppure i tanti capannoni della zona industriale che sono stati riconvertiti...

Veramente il numero di nuove attivita' di tutti i tipi nel giro di pochi anni e' cresciuto in modo mostruoso.

La ristorazione di cui parli riguarda solo Bari Vecchia e qualche strada del murattiano, piu' qualche strada periferica come viale Einaudi o la zona dello Sheraton, a causa della movida serale che a Bari e' molto spinta, ma non esiste solo la movida. Poi ci sono quelli che amano lamentarsi, ma quello e' un altro discorso. Spesso e' anche un modo di dire che tira solo la ristorazione. Coi prezzi degli affitti o anche delle tasse dei locali in centro, in molti dovrebbero chiudere e invece. E' lo sport nazionale lamentarsi.

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2 ore fa, Kamioka ha scritto:

Forse dipende anche da città a città, vivi in un posto turistico oppure densamente popolato? perché se parliamo di Roma, Milano etc..è normale che tra milioni di persone dei clienti ci saranno sempre.

io sicuro su marte,ho scoperto oggi grazie a qualche messaggio che ,il settore  commercio non è in crisi.

 

I centri commerciali potranno pure aprire,bisongerebbe valutare quanto i negozi all'interno riescono a sopravvivere. Solitamente il loro punto  di forza è l'ipermercato all'interno,con offerte migliori rispetto alla concorrenza più piccola che, porta un po' di afflusso a tutta la struttura.

 

Da quel che ho letto tempo fa,i centri commerciali di nuova generazione ,saranno completamente diversi da quelli passati.

Metrature molto inferiori e punteranno più sulla ristorazione e l'intrattenimento.

 

Poi,magari sbaglio.boh

 

 

 

 

 

 

 

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1 ora fa, pattanga ha scritto:

Basterebbe pure ottimizzare la rete di distribuzione 

E risolvere il problema dell'agricoltura intensiva.

Il 98% dell'acqua dolce utilizzata (e l'acqua dolce è il 2% del totale) viene utilizzata per l'agricoltura. 

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1 minuto fa, juventudes ha scritto:

E risolvere il problema dell'agricoltura intensiva.

Il 98% dell'acqua dolce utilizzata (e l'acqua dolce è il 2% del totale) viene utilizzata per l'agricoltura. 

siamo troppi ed è una società ormai, abituata al consumismo e allo spreco.

 

 

 

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39 minuti fa, Kamioka ha scritto:

Forse dipende anche da città a città, vivi in un posto turistico oppure densamente popolato? perché se parliamo di Roma, Milano etc..è normale che tra milioni di persone dei clienti ci saranno sempre.

Io parlo di Bari, che e' la realta' che conosco. Per quanto riguarda i posti turistici, trascurando le chiusure dovute al covid, quelli della mia zona che ho frequentato io, non li ho trovati vuoti, ma ovviamente in quel caso si parla delle attivita' meramente turistiche, ristorazione, lidi, ecc...

Il calo c'e', e' innegabile, ma non al punto da vedere strutture abbandonate definitivamente, come successe alla zona industriale anni fa.

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1 ora fa, Aho ha scritto:

Certe chiusure sono fisiologiche, alcuni chiudono altri aprono, altri semplicemente si trasferiscono. Kleid per esempio si trasferi' da via Pincipe Amedeo a Via Argiro e uno dei locali lasciati vuoti rimase cosi' per lungo tempo; ma spesso succede perche' non ci si mette d'accordo sull'affitto o sul prezzo di vendita, stiamo parlando della zona piu' centrale e costosa di tutte.  Altre volte muoiono i proprietari e gli eredi non si mettono d'accordo. La Rinascente chiuse in via Piccinni e non era nemmeno in passivo, semplicemente non erano piu' interessati, perche' in realta' in attivo era solo la profumeria, il resto era in perdita, forse se l'avessero gestita meglio... Chi puo' dirlo. Conoscevo gente che ci lavorava e che ha perso il lavoro. Al suo posto ha perto H&M, e vorrei vedere non fosse stato cosi', e' pieno centro. Tutto il contrario di Eataly che alla fiera ha chiuso, ma era sempre in rosso; in quel caso fu proprio sbagliato l'investimento iniziale; mi vien da ridere a pensare che Eataly potesse pretendere di far concorrenza proprio in Puglia. In via Dante angolo via Melo ha aperto Citymoda, mica pizza e fichi. Non si puo' prendere un caso singolo e generalizzare. Di fronte a casa mia ha chiuso Introna per il covid e ora al posto suo c'e' un centro fitness. In centro sai bene che anche se gli affitti sono altissimi, i locali vanno a ruba. Non per niente via Argiro l'hanno fatta pedonale da Via Nicolai a C.so Vittorio Emanuele. Tra l'altro i commercianti del centro hanno sempre visto male l'apertura dei centri commerciali in periferia o nei paesi limitrofi a cominciare dall'Auchan di Casamassima, perche' per loro significava meno clienti.

A Santa Caterina, dove c'e' un'area commerciale enorme, faranno i 26 nuovi lotti di cui parlavo prima e li' ogni lotto e' gia' grande per conto suo. Senza contare che Bariblu tra San Giorgio e Triggiano e' pieno, l'Auchan non fanno altro che ingrandirlo, Barimax tira ancora. Se poi aggiungiamo le innumerevoli attivita' aperte tra Molfetta e Bisceglie sia sulla 16 bis sia sulla 16 oppure i tanti capannoni della zona industriale che sono stati riconvertiti...

Veramente il numero di nuove attivita' di tutti i tipi nel giro di pochi anni e' cresciuto in modo mostruoso.

La ristorazione di cui parli riguarda solo Bari Vecchia e qualche strada del murattiano, piu' qualche strada periferica come viale Einaudi o la zona dello Sheraton, a causa della movida serale che a Bari e' molto spinta, ma non esiste solo la movida. Poi ci sono quelli che amano lamentarsi, ma quello e' un altro discorso. Spesso e' anche un modo di dire che tira solo la ristorazione. Coi prezzi degli affitti o anche delle tasse dei locali in centro, in molti dovrebbero chiudere e invece. E' lo sport nazionale lamentarsi.

Non dico che quanto riporti sia falso, tutt'altro. 

Io anche per lavoro ho la facoltà di parlare di un campione molto ampio di lavoratori autonomi vari a Bari e ti assicuro che la voce è unanime e i dati oggettivi della situazione economica di questi sono alquanto chiari. 

Le attività sono in costante apertura e chiusura, sono poche quelle stabili e per lo più sono ristoranti. 

Non è vero che riguarda solo Bari Vecchia o Murattiano. La zona nuova di Poggiofranco o locali di Via Amendola ma sia pure Baffone la cornetteria, nonostante tutto vanno avanti. E questi hanno beneficiato e tanto del delivery che guarda un pó, passa da internet. Ormai il "ragazzo delle consegne" è stato sostituito in toto dai vari servizi di delivery attivi in città. 

Poi, hai notato da 2 mesi i furgoni Amazon? Bhe devi sapere che hanno assunto un migliaio di persone quest'anno proprio perché le vendite online sono salite a dismisura (certo, il periodo ha oltremodo favorito questo). 

Che poi l'imprenditore, in particolare a Bari, ci sarà sempre, siamo d'accordo. Ma il piccolo negozio di quartiere che vendeva prodotti tipo complementi di arredo ma pure il negozio di prodotti per animali, sono in forte recessione. 

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14 minuti fa, Adrianick ha scritto:

Non dico che quanto riporti sia falso, tutt'altro. 

Io anche per lavoro ho la facoltà di parlare di un campione molto ampio di lavoratori autonomi vari a Bari e ti assicuro che la voce è unanime e i dati oggettivi della situazione economica di questi sono alquanto chiari. 

Le attività sono in costante apertura e chiusura, sono poche quelle stabili e per lo più sono ristoranti. 

Non è vero che riguarda solo Bari Vecchia o Murattiano. La zona nuova di Poggiofranco o locali di Via Amendola ma sia pure Baffone la cornetteria, nonostante tutto vanno avanti. E questi hanno beneficiato e tanto del delivery che guarda un pó, passa da internet. Ormai il "ragazzo delle consegne" è stato sostituito in toto dai vari servizi di delivery attivi in città. 

Poi, hai notato da 2 mesi i furgoni Amazon? Bhe devi sapere che hanno assunto un migliaio di persone quest'anno proprio perché le vendite online sono salite a dismisura (certo, il periodo ha oltremodo favorito questo). 

Che poi l'imprenditore, in particolare a Bari, ci sarà sempre, siamo d'accordo. Ma il piccolo negozio di quartiere che vendeva prodotti tipo complementi di arredo ma pure il negozio di prodotti per animali, sono in forte recessione. 

Sono d'accordo, quello che vedi tu lo vedo anch'io, pero' distinguiamo chi vende "solo" online, Amazon, da chi vende "anche" online, la Coop per esempio, che adesso ha anche i suoi furgoni. Molti andando online hanno anche allargato la propria clientela. Diverso e' il discorso dei professionisti, o autonomi o chissa' che, che pero' io conosco molto meno e su cui non mi esprimo. La crisi c'e', ma non e' tale da costringere ad una chiusura generalizzata, per il momento.

Se la benzina continua ad aumentare, allora...

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2 ore fa, jolly88 ha scritto:

siamo troppi ed è una società ormai, abituata al consumismo e allo spreco.

 

 

 

Sì ecco perché è un problema da risolvere. 

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2 ore fa, Aho ha scritto:

Io parlo di Bari, che e' la realta' che conosco. Per quanto riguarda i posti turistici, trascurando le chiusure dovute al covid, quelli della mia zona che ho frequentato io, non li ho trovati vuoti, ma ovviamente in quel caso si parla delle attivita' meramente turistiche, ristorazione, lidi, ecc...

Il calo c'e', e' innegabile, ma non al punto da vedere strutture abbandonate definitivamente, come successe alla zona industriale anni fa.

Ci vorrà ancora qualche anno, la nostra generazione dai 60 in su, con ovvie eccezioni, non è ancora avvezza alla compera online ma è un declino, quantomeno per la vendita al dettaglio, impossibile da evitare per molti settori.

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Missione Juventus, porta in Italia 80 profughi ucraini

 
La Juventus sta accompagnando in Italia 80 profughi ucraini, in gran parte bambine, bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni e alcune loro mamme. Una parte e' "stata recuperata - spiega il club bianconero - in seguito a una richiesta di aiuto della Federazione calcio ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle scuole calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai bombardamenti. La missione e' partita ieri dalla Continassa, con destinazione la citta' ungherese di Zahony, a poca distanza dal confine ucraino. La delegazione e' composta da una ventina di persone,  guidate dall'a.d. Maurizio Arrivabene. 
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2 ore fa, Kamioka ha scritto:

Ci vorrà ancora qualche anno, la nostra generazione dai 60 in su, con ovvie eccezioni, non è ancora avvezza alla compera online ma è un declino, quantomeno per la vendita al dettaglio, impossibile da evitare per molti settori.

E in un certo senso è anche naturale che sia così… un po’ come quando si è passato dai piccoli alimentari ai supermercati 

In generale buona parte del lavoro nei prossimi anni si sposterà dai negozi e dagli uffici alle case e alla rete 

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4 minuti fa, nomevisualizzato ha scritto:

E in un certo senso è anche naturale che sia così… un po’ come quando si è passato dai piccoli alimentari ai supermercati 

In generale buona parte del lavoro nei prossimi anni si sposterà dai negozi e dagli uffici alle case e alla rete 

hai ragione,è lo scenario più probabile per non dire certo.

A mio avviso però,la modernizzazione  non è sempre sinonimo di benessere.

 

Mia opinione,cambierei la frase da " buona parte del lavoro si sposterà ...."   a :  buona parte del lavoro cesserà di esistere.

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32 minuti fa, nomevisualizzato ha scritto:

E in un certo senso è anche naturale che sia così… un po’ come quando si è passato dai piccoli alimentari ai supermercati 

In generale buona parte del lavoro nei prossimi anni si sposterà dai negozi e dagli uffici alle case e alla rete 

Sono pessimista, per me si va verso la fine del lavoro salariato per come lo conosciamo noi.

10 minuti fa, jolly88 ha scritto:

hai ragione,è lo scenario più probabile per non dire certo.

A mio avviso però,la modernizzazione  non è sempre sinonimo di benessere.

 

Mia opinione,cambierei la frase da " buona parte del lavoro si sposterà ...."   a :  buona parte del lavoro cesserà di esistere.

Ecco.

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1 ora fa, jolly88 ha scritto:

Missione Juventus, porta in Italia 80 profughi ucraini

 
La Juventus sta accompagnando in Italia 80 profughi ucraini, in gran parte bambine, bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni e alcune loro mamme. Una parte e' "stata recuperata - spiega il club bianconero - in seguito a una richiesta di aiuto della Federazione calcio ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle scuole calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai bombardamenti. La missione e' partita ieri dalla Continassa, con destinazione la citta' ungherese di Zahony, a poca distanza dal confine ucraino. La delegazione e' composta da una ventina di persone,  guidate dall'a.d. Maurizio Arrivabene.  

bellissima iniziativa .@@

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1 ora fa, jolly88 ha scritto:

hai ragione,è lo scenario più probabile per non dire certo.

A mio avviso però,la modernizzazione  non è sempre sinonimo di benessere.

  

Mia opinione,cambierei la frase da " buona parte del lavoro si sposterà ...."   a :  buona parte del lavoro cesserà di esistere.

E altri lavori nasceranno come è sempre successo finora..

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