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Black&White1977

Danilo e Allegri in conferenza pre Benfica. Danilo: "Domani è decisiva. Mi trovo meglio da centrale". Allegri: "Di Maria è recuperato. Alex Sandro, Rabiot e Locatelli out"

Post in rilievo

33 minuti fa, PippoPapu ha scritto:

 

Onestamente queste fasi di foga agonistica sono da ricercare al lumicino in questo anno e qualche mese. 

Ciò regna è il caos.

 

Parli di black out, squadra che esce dalla partita e in un certo senso posso concordare.

 

Come ci entra al fischio d'inizio la nostra juve per affrontare la gara? Se ne esce si presuppone che debba avere un idea su come poter vincere e quindi stare all'interno della gara stessa.

 

Allegri dice, con la fiorentina sull'1-1 dobbiamo tenere l'1-1 perchè si rischia di perdere, contro la salernitana avremmo dovuto conservare lo 0-1 per pensarci nel secondo tempo.

 

Quali sono le certezze alle quali i calciatori possono aggrapparsi nel momento di difficoltà? 

Prendiamo gol, o l'inerzia della gara cambia per uno sforzo maggiore avversario. 

Quali sono i principi, oltre al limitare i danni, al subire la folata avversaria sperando finiscano le energie (che puntualmente finiamo sempre noi prima), al pazientare per trovare il momento giusto, ai quali possono far ricorso i calciatori per uscire dalla situazione sfavorevole?

 

Una squadra non si scoraggia se è consapevole dei propri mezzi, quali sono i nostri? il lancione per la punta isolata oppure dusan che la mette nel 7 su calcio piazzato?

Che mezzi, che soluzioni, che idee ha dato questo coach per cementare il gruppo?

 

Allora sorge una domanda, lui questo gruppo lo ha in mano? Oppure lo tiene buono a forza di giorni di riposo e lavoro lavativo in campo?

Niente doppie sedute, niente tatticismi lascio i calciatori sereni e se perdiamo amen.

infatti per me è proprio una questione di capacità mentale di star sempre dentro la partita e non uscirne mai, non andarsene con la testa, che porta i momenti di sofferenza (che ti possono capitare) a durare di più, a sbandare di più, il discorso sul "tenere l 1-1" o "tenere l 1-0" significa che bisogna essere consapevoli a capire proprio che i momenti in cui si soffre l'avversario possono capitare ma bisogna rimanere compatti, con fiducia, e tenere botta, poi il tuo momento di dominio arriva , se approcci bene le partite riesci a mantenere più a lungo i momenti di dominio e a soffrire meno gli avversari. 

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12 minuti fa, baggio18 ha scritto:

infatti per me è proprio una questione di capacità mentale di star sempre dentro la partita e non uscirne mai, non andarsene con la testa, che porta i momenti di sofferenza (che ti possono capitare) a durare di più, a sbandare di più, il discorso sul "tenere l 1-1" o "tenere l 1-0" significa che bisogna essere consapevoli a capire proprio che i momenti in cui si soffre l'avversario possono capitare ma bisogna rimanere compatti, con fiducia, e tenere botta, poi il tuo momento di dominio arriva , se approcci bene le partite riesci a mantenere più a lungo i momenti di dominio e a soffrire meno gli avversari. 

Però scusa, mi sembrano concetti adatti ad una squadretta.

Il momento di difficoltà deve essere una cosa transitoria e occasionale, non può caratterizzare lunghi tratti della gara.

 

Torno a ripetere, con quali mezzi, posto che si fosse chiuso 0-1 il primo tempo avremmo ribaltato la gara?

Aspettando che l'opponente cali di ritmo? e se non cala? 

Aspettando che l'avversario faccia un errore? e se non lo fa?

 

Noi quand'è che avremo qualcosa di nostro da dire sul campo, che sia una nostra imposizione alla gara?

 

Allegri sta plasmando lo spirito di una neo promossa, aspetta aspetta aspetta che prima o poi quell'occasione ti arriverà.

Se non arriva almeno non hai perso.

 

Mi pare troppo poco per la jvuentus, specie dopo 14 mesi di lavoro.

 

Urge trovare un identità e uno spirito di squadra NOSTRI, poi i momenti di difficoltà è impossibile eliderli completamente in questo sport.

Però necessitiamo di armi per ribaltare queste situazioni o per far si che non si presentino così frequentemente.

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24 minuti fa, PippoPapu ha scritto:

Però scusa, mi sembrano concetti adatti ad una squadretta.

Il momento di difficoltà deve essere una cosa transitoria e occasionale, non può caratterizzare lunghi tratti della gara.

 

Torno a ripetere, con quali mezzi, posto che si fosse chiuso 0-1 il primo tempo avremmo ribaltato la gara?

Aspettando che l'opponente cali di ritmo? e se non cala? 

Aspettando che l'avversario faccia un errore? e se non lo fa?

 

Noi quand'è che avremo qualcosa di nostro da dire sul campo, che sia una nostra imposizione alla gara?

 

Allegri sta plasmando lo spirito di una neo promossa, aspetta aspetta aspetta che prima o poi quell'occasione ti arriverà.

Se non arriva almeno non hai perso.

 

Mi pare troppo poco per la jvuentus, specie dopo 14 mesi di lavoro.

 

Urge trovare un identità e uno spirito di squadra NOSTRI, poi i momenti di difficoltà è impossibile eliderli completamente in questo sport.

Però necessitiamo di armi per ribaltare queste situazioni o per far si che non si presentino così frequentemente.

le tue affermazioni nn sono antitetiche alle mie anzi sono complementari. Trovare identità è proprio consapevolezza dei propri mezzi ma dimentichiamo che se i tuoi giocatori offensivi sono kostic+Cuadrado e McKennie dietro la punta, le modalità di rifinitura o le idee per arrivare al tiro nn hanno questa grande eterogeneità, visto che con quelli più che arrivare sul fondo e crossare per chi si butta in area non è che puoi fare molto altro, nn puoi combinare con scambi/interscambi per penetrazione in zona centrale , nn hai fonti di rifinitura in zona cc o negli half spaces (che infatti dovrebbero essere stati di competenza di Pogba e di Maria), la squadra fa possessi sterili perché arriva anche piuttosto bene in costruzione (nettamente migliorata con paredes+Bonucci+Danilo braccetto), ma in zona di sviluppo/rifinitura nn fa altro che arrivare sul fondo e crossare perché questa è la capacità maggiore che hanno kostic Cuadrado.

 

quindi io sono assolutamente deluso dal lavoro dell'allenatore (più per una questione di approccio che pratico) ma io penso che le assenze che ci sono, risultano essere troppo pesanti, soprattutto per la creazione di occasioni da gol più eterogenee e con modalità differenti.

 

il lavoro da fare è proprio mentale adesso perché tu dici che non siamo una squadretta, io non dico che siamo una squadra scarsa ma sicuramente certe assenze pesano quindi in questo momento secondo me è importante fare i risultati anche in maniera brutta o soffrendo, nn siamo squadra in grado di dominare le partite per 90 minuti. 

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4 ore fa, Damian Saravia ha scritto:

Sarà soprattutto importante non perderla e poi vincere entrambe le partite con gli israeliani.

Dopodichè si vede la classifica e vedremo intanto quanti punti avrà fatto il Benfica nel doppio confronto consecutivo col PSG.

Se vai in campo stasera pensando questo e' difficile che tu dia il massimo..nel momento in cui trovi dall altra parte una squadra che questo calcolo non lo fa e ti eguaglia o quasi dal punto di vista tecnico il rischio di perdere e' molto alto.

Nelle condizioni in cui siamo la partita di oggi devi giocarla come fosse una finale...questa sera non e' solo il crocevia della champions ma di tutta la stagione..se Allegri non l ha capito stasera perde

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Il problema è che l'allenatore della JUVENTUS FC fa entrare i giocatori in campo con l'idea che subire la partita è una cosa NORMALE  

 

Qua siamo sempre al "tutti dietro e batti il 5 dopo la spazzatona" 

 

Se una Salernitana si mette ad attaccarci, noi zitti e buoni a prenderci le balle in faccia 

 

 

 

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4 ore fa, Damian Saravia ha scritto:

Sarà soprattutto importante non perderla e poi vincere entrambe le partite con gli israeliani.

Dopodichè si vede la classifica e vedremo intanto quanti punti avrà fatto il Benfica nel doppio confronto consecutivo col PSG.

Poi sarà il momento del calcolo delle combinazioni favorevoli rimaste, e alla fine ci lamenteremo perché "se non fosse stato per il biscotto saremmo passati noi"?

Hmmm, no io spero che vadano in campo convinti che si deve vincere. Se poi ci riescono pure, tanto meglio.

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Il 13/9/2022 Alle 18:46, NaneVecchina ha scritto:

A proposito di Juventus Benfica io ricordo questa partita, nell’allora Coppa dei Campioni, giocata il 15 maggio 1968 al vecchio Stadio Comunale di Torino, vinta dai portoghesi  1 a 0, con goal del loro mitico Eusebio...

La nostra era la Juve di HH2, ossia Heriberto Herrera, che aveva vinto in modo indimenticabile lo scudetto nel recupero di campionato, noi a Torino contro la Lazio e i prescritti (allora forse ancora solo in pectore...) contro il Mantova dove perdettero per una papera del loro portiere Giuliano Sarti...

Tornando a quel Juve Benfica, anche quella sera eravamo imbottiti di “riserve”, come le chiamavano allora, tipo Roveta e Coramini, entrambi del vivaio e difensori, e Giovanni Sacco a centrocampo, promessa mancata, e purtroppo anche morto recentemente...

Forse quanto scritto non interesserà a nessuno, o forse al solo Stefano 1985, come me cultore della memoria...

Amico, tutto ciò che hai scritto lo rammento come se fosse adesso : tutto da condividere .. e niente .. proprio niente da eccepire .

Scusa se sono di poche parole ma, di certo, comprendi il perchè ! 

 

.salveStefano !

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