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Kenanshirō  ケンシロウ

Allineamento dei Capitani della Juventus

Post in rilievo

Se i capitani della Juventus fossero nel mondo di Dungeons & Dragons, che allineamento avrebbero?

 

Non preoccupatevi, ho già fatto il lavoro per voi!

 

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Gaetano Scirea: Legale Buono
Il Legale Buono si impegna a fare la cosa giusta all'interno delle regole. Scirea è la quintessenza di questo allineamento. Un difensore elegantissimo, mai espulso in carriera, simbolo di correttezza e lealtà. Il suo stile di gioco e il suo comportamento fuori dal campo incarnano perfettamente i valori del fair play. L'aneddoto più famoso è forse la sua esortazione a Tardelli dopo il gol contro la Germania Ovest nella finale del 1982: "Fermati, manca un minuto!".

 

Manuel Locatelli: Neutrale Buono
Il Neutrale Buono agisce per il bene degli altri, senza essere vincolato da leggi o dogmi. La sua figura è percepita come quella di un ragazzo d'oro, umile e con i piedi per terra, che si è conquistato il posto con il duro lavoro. I suoi gesti di altruismo, come il sostegno a cause benefiche, e la sua leadership silenziosa e rassicurante in campo lo rendono un esempio di bontà. Non è un leader che impone la sua autorità, ma un giocatore che agisce per il bene della squadra con il suo esempio.

 

Alessandro Del Piero: Caotico Buono
Il Caotico Buono fa ciò che ritiene giusto, indipendentemente dalle regole o dalle convenzioni. L'esempio del rinnovo in bianco è perfetto. Nel 2012, in una conferenza stampa al termine della partita contro l'Atalanta, Del Piero, dopo che la società aveva annunciato che sarebbe stata la sua ultima stagione, disse: "Se il presidente lo ritiene, sono a sua disposizione e posso firmare in bianco". Con queste parole, mise pressione ad Andrea Agnelli e creò un'ondata di entusiasmo tra i tifosi, dimostrando il suo attaccamento alla Juventus e la sua natura di leader che agisce secondo il cuore, al di fuori delle rigide regole del mercato calcistico.

 

Giorgio Chiellini: Legale Neutrale
Il Legale Neutrale si concentra su legge, tradizione e onore. Chiellini è un difensore roccioso, un leader che ha sempre anteposto il bene della squadra al proprio, con una leadership basata sul rigore e sulla disciplina. La sua "cattiveria" agonistica e la sua propensione a usare il corpo per difendere, come nello strattonare Harry Kane nella finale degli Europei, lo rendono un guerriero che utilizza le regole in modo pragmatico per raggiungere l'obiettivo, senza essere un paladino puramente buono.

 

Claudio Marchisio: Neutrale Puro
Il Neutrale Puro agisce secondo il proprio istinto, senza allinearsi a bene o male, legge o caos. Marchisio è l'incarnazione di questo allineamento. È un calciatore che ha fatto il suo dovere con costanza, senza protagonismi, senza azioni eclatanti. È il "Principino", il simbolo della juventinità più classica, che agisce per il bene della squadra senza clamori, con un'innata onestà e un profondo senso di appartenenza che lo ha reso un punto di riferimento per i tifosi.

 

Antonio Cabrini: Caotico Neutrale
Il Caotico Neutrale agisce secondo i propri desideri, guidato da un forte individualismo. Cabrini è stato un leader carismatico, un uomo di stile, il "bello del calcio" che ha sempre avuto un approccio alla vita un po' fuori dagli schemi. Il suo stile di gioco, fatto di accelerate improvvise e di colpi di testa, lo rendeva imprevedibile e a tratti "caotico". È la sua natura di ribelle, ma senza un fondo di malvagità, che lo rende il perfetto Caotico Neutrale.

 

Roberto Bettega: Legale Malvagio

Il Legale Malvagio si impegna a seguire un codice, ma lo fa con obiettivi egoistici o malvagi. Bettega è stato un attaccante di grande classe, ma anche un dirigente di grande carisma. La sua figura, a volte schiva, a volte autoritaria, lo rende un esempio di Legale Malvagio. Ha sempre agito per il bene della Juventus, ma i suoi metodi sono stati spesso criticati, in particolare durante il periodo di "Calciopoli". Ha sempre agito secondo le regole, ma con un approccio che lo rende un "malvagio" nell'accezione del termine.

 

Leonardo Bonucci: Neutrale Malvagio
Il Neutrale Malvagio è un personaggio che agisce per sé stesso, noncurante degli altri e senza un particolare codice di condotta che lo vincoli. Questo allineamento si adatta a Bonucci, in particolare se consideriamo il suo trasferimento al Milan. La sua decisione di lasciare la Juventus in maniera improvvisa, a causa di frizioni personali con l'allenatore, fu un atto puramente egoistico. Questo gesto non fu un'azione "caotica", ma una mossa calcolata per un beneficio personale, che lo rende un personaggio che agisce unicamente in base ai propri interessi, al di là di qualsiasi legame sentimentale.

 

Antonio Conte: Caotico Malvagio
Il Caotico Malvagio agisce senza remore, perseguendo i propri scopi a discapito di qualsiasi lealtà o morale. Questo allineamento sembra calzare a pennello per Conte. Il suo addio improvviso nel 2014, a ritiro estivo già iniziato, fu un colpo di scena che sconvolse i tifosi. Il suo successivo passaggio alla panchina dell'Inter, storica rivale, è stato percepito come un vero e proprio tradimento, un'azione guidata dal desiderio di rivalsa personale e dal gusto di infliggere un colpo alla sua ex-squadra. In questa ottica, Conte appare come un personaggio che usa il caos e la sua imprevedibilità per ottenere il potere.

 

Edit: gli allineamenti suggeriti da voi

 

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Roberto Baggio: Neutrale Buono

Il Neutrale Buono agisce per il bene degli altri, senza essere vincolato da leggi o dogmi, agendo in base a un profondo senso di altruismo e compassione. Roberto Baggio incarna questo allineamento in modo esemplare.

In campo, Baggio era un genio, un artista del pallone, ma non un leader autoritario o un guerriero che imponeva la sua volontà. La sua figura è stata sempre un po' al di fuori delle gerarchie, agendo più come un faro di luce che come un capitano che urla ai compagni. La sua bontà si manifestava nel suo modo di giocare, con gesti tecnici che facevano sognare, ma anche con la sua umiltà e la sua capacità di rialzarsi dopo ogni caduta. Il famoso errore del rigore in finale al Mondiale '94, e la sua successiva resilienza, non hanno mai intaccato l'affetto del pubblico, che ha sempre percepito in lui un'anima pura e un calciatore che giocava per la passione, non per la gloria personale.

Nella vita privata, Baggio ha sempre cercato un percorso lontano dai riflettori. La sua conversione al buddismo, avvenuta in un periodo di grandi difficoltà fisiche, dimostra la sua ricerca di una via spirituale che trascende le convenzioni e le religioni tradizionali. Il suo allontanamento dal mondo del calcio dopo il ritiro, la sua vita semplice in collina, lontano dai clamori del jet set, rafforza ulteriormente l'immagine di un uomo che ha trovato la sua pace interiore in un mondo che va oltre il calcio. Questi aspetti della sua vita, uniti alla sua profonda generosità, fanno di lui un perfetto Neutrale Buono, un uomo che ha sempre cercato la sua strada, agendo per il bene degli altri e seguendo un percorso che lo ha portato lontano dalle logiche del potere e della fama.

 

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Giuseppe Furino: Legale Malvagio

L'interpretazione di Giuseppe Furino come Legale Malvagio si adatta perfettamente alla sua immagine di "Sergente di ferro" della Juventus. Questo allineamento descrive un personaggio che persegue i propri obiettivi (spesso egoistici o crudeli) seguendo un codice, una gerarchia o una legge, convinto che la disciplina e l'ordine siano gli strumenti per il successo.

Furino non era un centrocampista sregolato, ma un giocatore che operava all'interno di un sistema rigoroso. La sua "malvagità" era la sua ferocia agonistica, la sua implacabile determinazione a non far passare nessuno, a volte oltre i limiti del regolamento, un atteggiamento che gli valse il soprannome di "Furia". Il suo era un male pragmatico, non caotico: piegava l'avversario con la forza della disciplina, del posizionamento e di un'aggressività che, per quanto brutale, era sempre al servizio della squadra e del suo "codice" non scritto. Era un capitano che imponeva l'ordine in campo, ma lo faceva per vincere a tutti i costi, un fine che, in ottica D&D, può essere considerato "malvagio".

 

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Stefano Tacconi: Caotico Buono

Il Caotico Buono è un personaggio dal cuore d'oro che agisce in base a un'etica personale che va oltre le regole e le convenzioni. Questo allineamento si adatta perfettamente a Stefano Tacconi, un leader per istinto che si muoveva in un mondo tutto suo, senza badare alle etichette o alla rigidità del protocollo.

La sua natura caotica e imprevedibile è magnificamente riassunta da un celebre aneddoto accaduto a Tokyo nel 1985, alla vigilia della finale di Coppa Intercontinentale. Mentre il resto della squadra era in un rigoroso ritiro, l'allora secondo portiere decise che la concentrazione si poteva trovare anche fuori da una stanza d'albergo. Infrangendo ogni regola, uscì in borghese per esplorare la città. La sua "escursione" lo portò in un locale dove, in una scena da film, bevve sakè e conversò con una geisha. Al mattino, tornò di soppiatto in albergo e scese in campo il giorno dopo come se nulla fosse accaduto.

Questo gesto non fu un atto di malizia o di sabotaggio, ma un'espressione della sua indole ribelle e irriverente. Tacconi era un'anima libera, un leader non convenzionale, un "Capitan Fracassa" (come recita il suo celebre soprannome) che non aveva bisogno di seguire le regole scritte, ma di agire secondo la propria bussola morale. La sua "bontà" emerge nel suo rapporto con i compagni, come nel modo in cui spronava, con fare chiassoso ma senza malizia, caratteri schivi come Salvatore Schillaci, per spingerli a uscire dal guscio e a diventare parte integrante del gruppo. Tacconi ha sempre agito per il bene dei suoi compagni, ma lo ha fatto a modo suo, in maniera indubbiamente caotica.

 

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Omar Sívori: Caotico Malvagio
Omar Sívori, "El Cabezón", incarna la perfetta essenza del Caotico Malvagio, un allineamento che si addice a chi persegue la propria gloria e il proprio ego con comportamenti distruttivi e provocatori, senza alcun rispetto per regole o convenzioni.
Il suo genio calcistico non era al servizio della squadra o dell'arte del gioco, ma un'arma per umiliare gli avversari. Sívori era un ribelle che amava il caos, un funambolo che non si curava delle tattiche o della disciplina, ma che cercava lo scontro personale e la provocazione. Le sue incredibili giocate erano spesso seguite da gesti arroganti o da parole sprezzanti, mirate a distruggere psicologicamente l'avversario. Le numerose espulsioni ricevute in carriera non furono un incidente di percorso, ma il risultato di una natura irrequieta che non sopportava l'idea di essere limitata. Sívori era un personaggio che non cercava la vittoria, ma il potere, e il suo modo di fare, pur essendo geniale, era profondamente egoistico.

 

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Gianluca Vialli: Caotico Buono
La figura di Gianluca Vialli non si può incasellare in un unico schema, e la sua complessità lo rende un perfetto Caotico Buono. Questo allineamento descrive un personaggio dal cuore nobile che agisce in base alla propria etica, ma rompe le convenzioni e le regole per seguire il proprio istinto.
La sua natura di leader non era basata su un'autorità imposta o sulla rigidità, ma su un carisma disordinato e contagioso. A differenza di un leader "legale" come Scirea o Mandzukic, Vialli era un capitano che trascinava i compagni con la sua energia e la sua personalità, a volte con scherzi e provocazioni, come quando con Roberto Mancini formava "I gemelli del gol", un'accoppiata di talento e goliardia.  La sua onestà, che spesso lo portava a non avere peli sulla lingua, era una forma di lealtà anarchica, che non si preoccupava delle convenzioni ma della verità.
La "bontà" di Vialli, che giustifica l'allineamento, emerge in momenti di profonda umanità, come quando lo sportivo, noto per il suo atteggiamento da guascone, si è ritrovato a versare lacrime al funerale del suo compagno Andrea Fortunato. Questo gesto, spontaneo e privo di ogni filtro, è la prova che la sua anima, pur essendo "casinista" e ribelle, era immensa. Il suo coraggio nella lotta contro la malattia e la sua successiva forza nel diventare una figura di ispirazione per milioni di persone, lo rendono un perfetto Caotico Buono che ha saputo trasformare il caos in una forza per il bene.

 

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Gianpiero Boniperti: Legale Malvagio

Giampiero Boniperti, figura leggendaria sia in campo che dietro la scrivania, rappresenta il perfetto archetipo del Legale Malvagio. Questo allineamento si adatta a chi persegue i propri obiettivi, spesso egoistici o spietati, seguendo un codice, una tradizione e un'incrollabile disciplina.
La sua filosofia, sintetizzata nella celebre frase "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta", è il cuore della sua natura. Non è una questione di cattiveria personale, ma di un'implacabile pragmaticità. Da presidente, Boniperti ha costruito l'immagine della Juventus come un'azienda che non transige sulla vittoria, un'entità che antepone il risultato a qualsiasi altra considerazione etica o estetica. Ha imposto una disciplina ferrea e una mentalità da vincitore seriale, plasmando la "juventinità" che conosciamo oggi. Questo approccio, pur avendo portato successi e gloria, può essere visto come "malvagio" nell'ottica di D&D, poiché riduce il gioco a una fredda operazione matematica, priva di romanticismo e di un senso morale. 

 

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Gianluigi Buffon: Caotico Neutrale

Gianluigi Buffon incarna alla perfezione l'allineamento di Caotico Neutrale, un personaggio che è un individualista e segue le proprie regole, agendo in modo imprevedibile e spesso disordinato, senza intenzioni malvagie o puramente egoistiche.

In campo e fuori, Buffon ha sempre manifestato una natura ribelle e schietta. Le sue esuberanze giovanili, come la maglietta con il simbolo di Superman o le congetture sulle sue simpatie politiche giovanili, mostrano un lato noncurante delle convenzioni e delle regole non scritte. Anche la sua vita privata riflette questa natura, con il divorzio dalla prima moglie e il successivo matrimonio con la giornalista Ilaria D'Amico, un percorso di vita che dimostra come Buffon agisca seguendo il proprio cuore e le proprie emozioni, incurante del giudizio altrui.

La sua natura caotica raggiunge l'apice in momenti di forte pressione emotiva. La frase "bidone dell'immondizia al posto del cuore", rivolta all'arbitro Michael Oliver dopo un rigore discusso nella semifinale di Champions League contro il Real Madrid, non fu solo uno sfogo, ma un atto di ribellione totale contro l'autorità e il sistema. Questo gesto, per quanto crudo e senza filtri, è la prova di una personalità che non si piega di fronte a niente e a nessuno. Le sue iconiche bestemmie in campo, spesso mormorate a mezza voce o urlate a squarciagola, sono un'espressione cruda e spontanea della sua frustrazione, che dimostra come non abbia filtri, un tratto distintivo del Caotico.

Tuttavia, queste azioni non ne fanno un "malvagio". La sua lealtà, che lo ha portato a restare in Serie B, e il suo ruolo da eroe a Berlino nel 2006, dimostrano che, nonostante il suo caos, il suo cuore era al posto giusto, pronto a battersi per il bene della squadra.

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5 minuti fa, The_Rock ha scritto:

Non conosco Dungeon e Dragons, ma so solo che vedere il buon Locatelli tra Scirea e Del Piero è abbastanza imbarazzante

È l'attuale capitano, non volevo fare un grafico con i migliori capitani di tutti i tempi (avrei messo Zoff, Furino, Boniperti ecc) ma piuttosto riflettere su come li rappresentiamo noi tifosi, a livello "ideale"

3 minuti fa, La Vecchietta di Ceferin ha scritto:

manca nella descrizione 

Correggo subito!

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Adesso, Roger Keith Barret ha scritto:

Sarebbe?

Il gioco di ruolo per eccellenza, ovvero un misto di meccaniche di combattimento tipo gioco da tavolo, storytelling e interpretazione del proprio personaggio, ambientato in un mondo fantasy simile a quello del Signore degli Anelli

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Dungeons_%26_Dragons

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Adesso, Kenanshirō ケンシロウ ha scritto:

Il gioco di ruolo per eccellenza, ovvero un misto di meccaniche di combattimento tipo gioco da tavolo, storytelling e interpretazione del proprio personaggio, ambientato in un mondo fantasy simile a quello del Signore degli Anelli

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Dungeons_%26_Dragons

Lo dico sempre che le soste nazionale sono negative 

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6 minuti fa, cuorebianconero-v2.0 ha scritto:

Per favore, togliete Locatelli in mezzo a tutti quei mostri sacri….

Chi può essere un'altro capitano Neutrale Buono al posto di Locatelli? Danilo? Giallo?

 

Paesotto lo vedo più Legale Buono.

 

Alcuni né li ho visti giocare né conosco aneddoti e atteggiamenti, per cui faccio fatica a catalogarli (Furino, Boniperti, Cuccureddu, Tacconi, Tardelli).

 

Un mostro sacro, Buffon, no l'ho messo, perché è controverso, può essere visto da angolature diverse

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Per me Stefano Tacconi era ideale per l'allineamento Caotico-Buono, ancora più di Alex... Un esempio?  Prima della finale Intercontinentale va a spasso in taxi per Tokyo a cercarsi una Geisha e poi si rivela decisivo nella lotteria dei rigori.. Non scordiamoci le sue battute taglienti nel mondo del calcio, che lo portavano a prendere multe su multe... Eppure lui era sempre pronto ad aiutare i nuovi arrivati, da bravo capitano, come gli capitò con Totò Schillaci, che pur essendo un tiro taciturno rimase subito conquistato dal grande cuore di Capitan Fracassa. 

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3 minuti fa, Rick Sanchez ha scritto:

Quanto bisogna sentirsi tristi e frustrati per prendere in giro un gioco che stimola immaginazione e catalogazione logica? Nel 2025 ancora col bullismo per "le cose da nerd"? .asd

In ogni caso non mi offendo, vado verso gli "anta" e ho due figlie, magari avessi ancora tento tempo per le cose da nerd 🤣 

 

La cosa più nerd che faccio è scrivere qui

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3 minuti fa, Kenanshirō ケンシロウ ha scritto:

Chi può essere un'altro capitano Neutrale Buono al posto di Locatelli? Danilo? Giallo?

 

Paesotto lo vedo più Legale Buono.

 

Alcuni né li ho visti giocare né conosco aneddoti e atteggiamenti, per cui faccio fatica a catalogarli (Furino, Boniperti, Cuccureddu, Tacconi, Tardelli).

 

Un mostro sacro, Buffon, no l'ho messo, perché è controverso, può essere visto da angolature diverse

Non ho mai visto questa serie, non so nemmeno chi siano, quindi non saprei…

  • Confuso 1

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Piango c'è chi non conosce D&D, eppure l'utenza media è di quel periodo .asd

Imho nel ruolo di legal evil vedrei meglio Furino

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9 minuti fa, cuorebianconero-v2.0 ha scritto:

Non ho mai visto questa serie, non so nemmeno chi siano, quindi non saprei…

Ma non è una serie è IL RPG amico .sisi

 

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Sono anni che girano meme di questo tipo, ma solo adesso scopro che provengono dalla lore di D&D

 

Comunque è preoccupante che molti non abbiano mai sentito parlare di D&D. Anche per vie traverse (come per il mio caso) o tramite la cultura pop almeno una volta nella vita capita di imbattersi in questo nome.

Cioè parliamo di roba esplosa da qualche decennio, non dell'ultima moda alla Brainrot...

  • Triste 1

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8 minuti fa, Lewis. ha scritto:

Sono anni che girano meme di questo tipo, ma solo adesso scopro che provengono dalla lore di D&D

 

Comunque è preoccupante che molti non abbiano mai sentito parlare di D&D. Anche per vie traverse (come per il mio caso) o tramite la cultura pop almeno una volta nella vita capita di imbattersi in questo nome.

Cioè parliamo di roba esplosa da qualche decennio, non dell'ultima moda alla Brainrot...

Va comunque considerato che è, o quantomeno era, un gioco con una soglia di accesso alta, a livello di tempo, impegno cognitivo e disponibilità di amici con lo stesso interesse. Per cui chiaramente è conosciuto da chi, anche solo pochi mesi nella vita, ci ha giocato, o aveva amici che ci giocavano.

Per quanto riguarda la cultura pop, sicuramente è noto a chi non ci ha giocato ma è interessato a letteratura fantasy, film fantasy, videogiochi strategici o di ruolo, giochi da tavolo o giochi di carte collezionabili in generale... O a chi semplicemente si interessa di un po' di tutto.

Ma non trovo così impossibile che qualcuno non lo conosca per nulla.

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E Buffon? Che allineamento avrebbe Buffon?

 

Le "esuberanze giovanili" a Parma, le congetture sulle sue idee politiche, il tradimento della moglie e nuovo matrimonio con la D'Amico, la passione per le scommesse, il bidone dell'immondizia al posto del cuore, l'aneddoto dello screzio con Conte... Ce n'è di materiale su cui riflettere 

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