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Costo del lavoro allargato: cos'è la nuova minaccia sul calciomercato

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Quello di gennaio potrebbe essere un mercato parecchio tormentato per sei squadre di Serie A. Atalanta, Fiorentina, Genoa, Lazio, Napoli e Torino rischiano infatti il blocco del mercato nella sessione invernale a causa dell'indicatore del costo del lavoro allargato, ovvero un parametro calcolato attraverso il rapporto tra il costo del lavoro allargato (CLA) e i ricavi (R). 

 

Le novità di gennaio: Prima di approfondire nel dettaglio cos'è questa nuova minaccia sulle trattative delle squadre, è bene ricordare il nuovo piano strategico voluto dal presidente della Figc Gabriele Gravina. Come sottolineato da Calcio e Finanza, infatti, durante la sessione invernale di mercato non si terrà più conto dell'indice di liquidità bensì del CLA nell'ottica di un adeguamento a un parametro internazionale. L'Indicatore di Costo del Lavoro Allargato, dunque, è diventato uno strumento fondamentale per valutare quanto siano sostenibili i club del nostro campionato. Mettendo a confronto il costo complessivo del lavoro sportivo con i ricavi della società, questo parametro permette di capire in che modo una squadra possa fare mercato. Attualmente il valore dell'indicatore è fissato a 0,8 e passerà a 0,6 la prossima estate. 

 

Il funzionamento: L'indicatore del costo del lavoro allargato è calcolabile con il rapporto tra il costo del lavoro allargato e i ricavi. Superare il limite imposto dal Consiglio Federale su suggerimento della Covisoc significa andare in contro a restrizioni parecchio pesanti che ledono anche il piano sportivo. 

Nel costo del lavoro allargato rientrano i costi per il personale sportivo, gli ammortamenti e le svalutazioni dei cartellini e i costi degli agenti sportivi (se esclusi dal valore del cartellino). Nell'altra variabile, ovvero gli introiti, rientrano tutti i ricavi commerciali così come le sponsorizzazioni e i diritti audiovisivi, gli incassi dai prestiti dei calciatori al netto dei costi e le plusvalenze/proventi dai trasferimenti. 

 

Scadenze: L'indicatore del costo del lavoro allargato deve essere presentato due volte all'anno: entro il 31 maggio (con i dati fino al 31 marzo) ed entro il 30 novembre (con i dati fino al 30 settembre). Come può essere intuito, le scadenze sono vicine alle due sessioni di mercato (estiva e invernale): se una società va oltre la soglia, allora dovrà sottostare a dei limiti nella finestra immediatamente successiva. 

 

Sanzioni: Se il rapporto CLA/R non viene rispettato, il club non potrà acquistare giocatori, a meno che non dimostri alla Lega di aver generato un saldo positivo grazie alle cessioni, ai risparmi sugli ingaggi o alle risoluzioni dei contratti. In circostanze simili, la società potrebbe operare solo a saldo zero (vendendo uno o più tesserati prima di acquistare) e non le sarà neppure permesso aumentare gli stipendi dei calciatori già in rosa. 

 

Come tornare in regola? Il club potrebbe richiedere un intervento diretto dei soci attraverso versamenti in conto futuro, aumenti di capitale già versati, versamenti in conto copertura perdite e finanziamenti soci postergati e infruttiferi. 

 

Sportmediaset

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