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gianmarco86

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  1. Secondo me Agnelli ha voluto responsabilizzare i suoi collaboratori, Sarri è una loro scelta perchè fosse per lui avrebbe tenuto Allegri. È chiaro che però i loro errori di valutazione implicano anche i suoi nell'averli promossi.
  2. Il problema non ètanto la qualità dell'attacco (al quale manca platealmente un centravanti titolare), ma come giochi. L'Atalanta, con Ilicic e Gomez, contro il Valencia ha creato tante di quelle palle gol che noi nemmeno in 5 partite. Se ti metti a girare palla lentamente per un quarto d'ora nella metà campo avversaria puoi avere anche Dybala e Ronaldo ma fatichi a trovare gli spazi.
  3. E' quello il punto, non c'è stata un'evoluzione del gioco, anzi da dicembre in poi siamo involuti. Io erano giorni che dicevo che per me la squadra aveva smesso di provarci e le idee dell'allenatore non le stavano più seguendo, ieri sera Sarri lo ha certificato nell'intervista post partita. Quando un allenatore ti dice che la squadra non lo segue non è che hai molte scelte eh.
  4. Ma infatti, se l'aria che tira è questa non porti a casa nulla e non oso immaginare cosa potrebbe accadere se dovessimo uscire ora dalla Champions.
  5. Se per 8 anni hai vinto e sei tornato ai vertici del calcio europeo, sportivamente ed economicamente molto lo devi alla gestione di Marotta, il quale, come tutti, commetteva degli errori, ma sapeva anche rimediare. Paratici annaspa vistosamente, se non siamo stati in grado di "reggere" il colpo Ronaldo (da cui peraltro guardacaso è partita la rottura con Marotta) le responsabilità sono essenzialmente le sue e delle scelte che ha fatto. Il rinnovo di Matuidi è l'ultima delle perle. Tra Marotta e Paratici c'è un divario notevole, in favore del primo, nelle competenze e capacità di dirigere una società come la Juventus.
  6. Io più ci penso e più quelle parole mi sembrano gravissime, perchè se a febbraio non sei riuscito a far passare i tuoi concetti significa che non sei entrato in sintonia con il gruppo e allora, per il bene di tutti, meglio salutarsi.
  7. Onestamente non sono convinto che esista una "cultura" da Champions, esiste un progetto chiaro, un'organizzazione di gioco con giocatori funzionali all'idea dell'allenatore, una giusta preparazione atletica e la mentalità corretta (che poi sostanzialmente significa non farsela sotto). Ad oggi non vedo nessuno di questi elementi. Noi nel 2015 e nel 2017 siamo arrivati ad un passo dalla Champions facendo il calcio più funzionale ai giocatori che avevamo a disposizione e grazie ad un gruppo affamato e concentrato, dall'anno scorso invece siamo caduti nella trappola ( e mi ci metto io per primo) di pensare, non si sa per quale motivo, che ci voleva un calcio champagne per vincere la Champions, quando evidentemente non è così, anche perchè altrimenti Guardiola la alzerebbe ogni anno, invece nell'ultimo decennio ha fatto meno finali di Allegri e Simeone.
  8. Però fino a qualche settimana fa ci provavano e, a tratti, ci riuscivano, adesso nemmeno più quello. È un pò strano, l'impressione che ho io è che ci sia un rifiuto generale.
  9. Il problema è che la squadra non segue l'allenatore, o l'allenatore non sa farsi seguire. In ogni caso la frattura tra Sarri e le sue idee con l'ambiente Juve mi pare abbastanza evidente e l'ha certificata lui con quell'intervista post partita.
  10. Hai ragione, bisogna avere l'onestà intellettuale di ammettere che l'anno scorso in tanti concordammo sul fatto che il ciclo di Allegri si era chiuso proprio in base a tante partite deludenti e simili a quella di ieri. C'è però una differenza che sta nell'adattabilità di Allegri, cosa che gli ha consentito fino all'ultimo di portare a casa risultati, seppur con prestazioni in calando. Sarri, al contrario, mi pare che non abbia più neanche autorevolezza sul gruppo, è chiaro che da dopo le sconfitte con Napoli e Verona non lo seguono più. L'impressione è che non si sia integrato con l'ambiente Juve.
  11. Subito dopo c'è stata la cena con Agnelli, da quel momento la rottura tra Sarri e l'ambiente (ammesso che ci sia mai stata sintonia) mi è sembrata tangibile.
  12. Forse è come dici tu, ma quantomeno fino a qualche settimana fa la squadra provava a fare quel gioco che vuole lui, ormai è palese che c'è un rifiuto invece, e in queste condizioni è chiaro che non si va lontani.
  13. Una goduria vederlo giocare, top player assoluto. E' incredibile come nonostante i cambi di proprietà commettano puntualmente gli stessi errori, la cessione di Cancelo per me vale quella dei vari Roberto Carlos, Pirlo, Seedorf ecc.
  14. 17 anni...ricordo come fosse ieri il giorno dell'annuncio del suo acquisto. Un campione immenso, il più grande portiere di tutti i tempi, ci mancherà in campo, speriamo non troppo.
  15. Felice di questo acquisto, l'ho sempre preferito a Berardi. Prendiamo il miglior talento italiano, con lui e Costa il nostra attacco diventa veramente stellare. Ora Matic.
  16. O 4-2-4, e comunque non sarebbe male, credo sia da sperimentare Se proprio non si vuole rinunciare alla difesa a 3 mi sembra un'ottima alternativa
  17. Proverei a passare gradualmente al 4-3-2-1 con Dybala e Pjaca alle spalle di Higuain. Non lo ritengo il migliore in assoluto, però consentirebbe di sfruttare maggiormente il potenziale offensivo che abbiamo a disposizione.
  18. Mettila come vuoi ma senza il lavoro di questi anni oggi l'acquisto di Higuain comunque non sarebbe stato possibile. In 6 anni Marotta ha trasformato una squadra/società a pezzi in una delle Juventus, almeno sulla carta, più forti di sempre. Alla fine le cose vanno valutate anche nel loro complesso, non è che si possono fare le pulci ad ogni singola operazione.
  19. Tanta gente sembra non voler vedere la realtá. "Siamo la Juve e vincere é l'unica cosa che conta", e va bene siamo tutti d'accordo, ma poi ci sono gli avversari, alcuni dei quali in europa sono fortissimi, far finta di non vedere che di anno in anno si stia colmando il gap con squadre che fino a un paio di anni fa per noi erano ingiocabili, in nome del fatto che "siamo la Juve", é fuori dalla realtá e stupido.
  20. É andata avanti la migliore squadra europea dopo il Barcellona e noi abbiamo lottato alla pari, quindi siamo tra le migliori, bisogna ancora crescere ma ci siamo.
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