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Ale_Maroz

VIDEO Barzagli post Atalanta: "In ogni partita non si può mollare di un cm., anche se si prende gol all'incrocio significa che si è mollato qualcosa"

Post in rilievo

Uno pagato 5 milioni l'anno, fidati che non è retribuito per limitarsi a metterne 11 alla volta e a far i cambi, e che poi si autogestiscano loro in campo.

Dissento completamente.

Allegri sta in panca e si danna l'anima quando vede la squadra arretrare, tirare i remi in barca e prestare il fianco all'avversario.

Si danna l'anima e grida e richiama di continuo questo o quel giocatore chiedendogli di salire, di ragionare, di pressare, di supportare la manovra e via discorrendo.

Non se ne sta seduto in panca a farsi i razzi suoi, fregandosene di quello che accade in campo, come giustamente ti ha già fatto notare qualche altro utente prima di me.

 

Mi chiedo cos'altro dovrebbe fare Allegri: gli resta da entrare in campo e prendere i giocatori a calci nel *, e credo che se andiamo avanti così, visto il precedente 'sfogo pubblico' post-Doha, prima o poi succederà.

 

Critichiamo Allegri per le scelte di formazione.

Critichiamolo pure, se vogliamo, perché non fa giocare la squadra come il Barcellona.

Ma criticarlo perché una volta ogni 3 dopo essere passati in vantaggio o quando crediamo (sbagliando) che la partita sia chiusa, usciamo mentalmente dal campo lasciando giocare l'avversario, quantomeno mi sembra un esercizio fazioso ed in malafede.

 

O mi si dimostra coi fatti (video, interviste e quant'altro) che sia lo stesso Allegri ad ordinare ai giocatori di tirare i remi in barca, di abbassare il baricentro di 20 m e di lasciar giocare gli avversari, oppure stiamo parlando di aria fritta.

 

Lo dimostra l'ultimo mantra degli anti-allegriani, ovvero imputare tutte queste colpe ad Allegri puntando il dito sul 'calma, calma' che grida a ripetizione alla squadra.

 

L'ho già detto e lo ripeto: la calma è una cosa; l'uscire mentalmente dal campo, l'abbassare il baricentro di 20 m e lasciar giocare l'avversario sono tutt'altra cosa, e non hanno nulla a che vedere con la calma.

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Qualcosa va fatto a fine stagione, anche di drastico. Non potendo cambiare nè tutta la rosa ma neppure mezza squadra, si cambia allenatore e si prende chi inizi a dare all'ambiente una mentalità ed una visione di calcio differente, da quelle viste nel triennio attuale.

E' impossibile.

Vinciamo da 5 anni di fila in italia, e c'è una buona probabilità che questo sia il sesto.

Il problema grosso di fondo è che spesso questa 'rilassatezza' si palesa anche in CL, competizione dove o dai tutto fino all'ultimo, oppure te ne torni a casa perché non hai 38 giornate di tempo per recuperare e raddrizzare le sorti.

E' questo che a me non piace: in italia sono anche disposto a tollerare un minimo di sindrome 'da pancia piena', da squadra che si specchia per palese superiorità. In europa no, in europa i giocatori dovrebbero scendere in campo con la bava alla bocca, sempre e contro chiunque.

 

Cambiare l'allenatore, se poi lo spirito dei giocatori resta sempre quello, sarebbe oltremodo inutile.

Non è che se arriva un altro tecnico di colpo si azzera il dominio incontrastato che abbiamo avuto in italia in questo ultimo quinquennio.

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Qualcosa va fatto a fine stagione, anche di drastico. Non potendo cambiare nè tutta la rosa ma neppure mezza squadra, si cambia allenatore e si prende chi inizi a dare all'ambiente una mentalità ed una visione di calcio differente, da quelle viste nel triennio attuale.

 

Io invece darei un'altra mentalità a gran parte della tifoseria e a chi critica senza soluzione di continuità nonostante i risultati, sono punti di vista. Fare di tutta l'erba un fascio del triennio poi è assurdo, ogni stagione ha la sua storia.

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E' impossibile.

Vinciamo da 5 anni di fila in italia, e c'è una buona probabilità che questo sia il sesto.

Il problema grosso di fondo è che spesso questa 'rilassatezza' si palesa anche in CL, competizione dove o dai tutto fino all'ultimo, oppure te ne torni a casa perché non hai 38 giornate di tempo per recuperare e raddrizzare le sorti.

E' questo che a me non piace: in italia sono anche disposto a tollerare un minimo di sindrome 'da pancia piena', da squadra che si specchia per palese superiorità. In europa no, in europa i giocatori dovrebbero scendere in campo con la bava alla bocca, sempre e contro chiunque.

 

Cambiare l'allenatore, se poi lo spirito dei giocatori resta sempre quello, sarebbe oltremodo inutile.

Non è che se arriva un altro tecnico di colpo si azzera il dominio incontrastato che abbiamo avuto in italia in questo ultimo quinquennio.

Cosa proponi?

Come si cambia una mentalità radicatissima, quasi innata, di rilassatezza, di paura, di difensivismo cronico o non so cosa'altro, proiettata nelle coppe internazionali, ma pure in quelle competizioni nazionali da dentro o fuori -ultimo esempio freschissimo è Doha- e spesso causa scatenante di tutte le nostre eliminazioni o sconfitte all'atto finale?

Tenendo sempre presente che non puoi cambiare la squadra per intero o quasi per intero.

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Io invece darei un'altra mentalità a gran parte della tifoseria e a chi critica senza soluzione di continuità nonostante i risultati, sono punti di vista. Fare di tutta l'erba un fascio del triennio poi è assurdo, ogni stagione ha la sua storia.

Mettendo in atto quale tipo di misura, concretamente applicabile nella realtà, e non certo di natura teorica?

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E' impossibile.

Vinciamo da 5 anni di fila in italia, e c'è una buona probabilità che questo sia il sesto.

Il problema grosso di fondo è che spesso questa 'rilassatezza' si palesa anche in CL, competizione dove o dai tutto fino all'ultimo, oppure te ne torni a casa perché non hai 38 giornate di tempo per recuperare e raddrizzare le sorti.

E' questo che a me non piace: in italia sono anche disposto a tollerare un minimo di sindrome 'da pancia piena', da squadra che si specchia per palese superiorità. In europa no, in europa i giocatori dovrebbero scendere in campo con la bava alla bocca, sempre e contro chiunque.

 

Cambiare l'allenatore, se poi lo spirito dei giocatori resta sempre quello, sarebbe oltremodo inutile.

Non è che se arriva un altro tecnico di colpo si azzera il dominio incontrastato che abbiamo avuto in italia in questo ultimo quinquennio.

 

In Champions League si potrà dire che i giocatori si rilasseranno se questo si verificherà nelle gare a eliminazione diretta di quel torneo, al momento si tratta soltanto di inutili processi alle intenzioni visto che queste ultime non sono ancora state disputate. Non averne più dal punto di vista fisico a Monaco non è stato di certo un sinonimo di non voler dare tutto fino all'ultimo o di una precisa scelta dell'allenatore.

 

Sulla parte in grassetto sono uno di quelli che sostengono che nella stragrande maggioranza dei casi l'allenatore bravo è quello che fa meno danni degli altri, infatti temo una buona parte dei nomi per la panchina che pure qui vengono portati in un palmo di mano. Così come sono convinto che Conte avrebbe vinto meno di Allegri se fosse rimasto ancora in sella, piaccia o non piaccia.

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Mettendo in atto quale tipo di misura, concretamente applicabile nella realtà, e non certo di natura teorica?

 

Non avrai pensato che ritenga possibile una soluzione del genere? Era solo una constatazione, so bene che nemmeno la vittoria della Champions agirebbe positivamente in tal senso. Anzi, a quel punto si pretenderebbe di vincerla dominando sempre per novanta minuti o di tenere chiunque anche in assenza di stimoli, altrimenti ci si ridurrebbe una volta di più ad essere l'Atalanta d'Europa. Da certi circoli di pensiero purtroppo temo non se ne uscirà mai.

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In Champions League si potrà dire che i giocatori si rilasseranno se questo si verificherà nelle gare a eliminazione diretta di quel torneo, al momento si tratta soltanto di inutili processi alle intenzioni visto che queste ultime non sono ancora state disputate. Non averne più dal punto di vista fisico a Monaco non è stato di certo un sinonimo di non voler dare tutto fino all'ultimo o di una precisa scelta dell'allenatore.

 

Sulla parte in grassetto sono uno di quelli che sostengono che nella stragrande maggioranza dei casi l'allenatore bravo è quello che fa meno danni degli altri, infatti temo una buona parte dei nomi per la panchina che pure qui vengono portati in un palmo di mano. Così come sono convinto che Conte avrebbe vinto meno di Allegri se fosse rimasto ancora in sella, piaccia o non piaccia.

Su questo con me sfondi un portone, non una porta, ma qui dentro molti continuano a sostenere che staccare la spina mentalmente e tirare i remi in barca prima del triplice fischio finale sia una prerogativa dello stesso Allegri, un ordine che lo stesso impartisce alla squadra tramite il suo 'Calma, calma'.

Allegri che poi, da vero 'phsyco', va davanti alle telecamere nel post-partita e dichiara che la squadra ha fatto male perché ha staccato mentalmente la spina, ha abbassato il baricentro e via discorrendo.

 

Sulla partita di Monaco, apro e chiudo una parentesi veloce: che dal 70° in poi si sia calati fisicamente è un dato di fatto (la condizione fisica generale della rosa nella scorsa stagione era tutt'altro che buona). Che da qualche minuto dopo la squadra abbia tirato in parte i remi in barca pensando di avercela fatta, anche, in quanto lo stesso Buffon lo ammise qualche tempo dopo in un'intervista dove gli chiesero quanto ancora gli bruciava l'eliminazione agli ottavi.

 

E lì si era già al turno ad eliminazione diretta, per lo più contro il Bayern, non proprio una squadretta. Diciamo che questo "vizio" proprio non mi va giù, tantomeno in italia, figurarsi in Champions.

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Cosa proponi?

Come si cambia una mentalità radicatissima, quasi innata, di rilassatezza, di paura, di difensivismo cronico o non so cosa'altro, proiettata nelle coppe internazionali, ma pure in quelle competizioni nazionali da dentro o fuori -ultimo esempio freschissimo è Doha- e spesso causa scatenante di tutte le nostre eliminazioni o sconfitte all'atto finale?

Tenendo sempre presente che non puoi cambiare la squadra per intero o quasi per intero.

Intendiamoci, gran parte del tuo discorso è anche il mio.

Io, come ti ho detto, non vedo nel cambio di allenatore la soluzione a tutti i mali, anzi.

Lo hai detto tu stesso (e lo penso anch'io), qui stiamo parlando di un qualcosa di radicato, un qualcosa che è attecchito dentro in questi ultimi anni.

Non è così scontato che l'arrivo di un altro tecnico, anche del più offensivo che ci sia (un Guardiola o un Klopp, tanto per dire) costituisca la soluzione al problema. Anzi, paradossalmente potrebbe peggiorare il tutto, proprio perché non stiamo parlando di un discorso legato alla tecnica o alla tattica, ma alla testa.

Se persino un super-motivatore dai modi quasi militari come Conte non è riuscito ad avere ragione di questo, ma anzi, è con lui che questa cosa ha toccato il suo culmine massimo nel terzo anno della sua gestione, io credo che l'unica soluzione plausibile sia quella di insistere gradatamente impostando la squadra con un modulo di gioco basato sulla difesa a 4.

 

Se si ci si è fatto caso e se si vuol essere onesti, ora che stiamo usando in pianta stabile il modulo 4-3-fantasia, si sono visti dei miglioramenti netti dal punto di vista del gioco. Non siamo ancora al top, ma quantomeno per lunghi tratti della partita si gioca a calcio e non a passarsi la palla aspettando staticamente che accada qualcosa.

 

E' questa la direzione che bisogna continuare a tenere (secondo me).

E' per questo che mi auguro che domenica contro i viola venga usata la difesa a 4, e che non si veda più il modulo con la difesa a 3 come modulo base nonostante il rientro di Bonucci.

E' giocando sul campo che la squadra deve uscire da questa impasse. E lo deve fare grossomodo 'da sola', non so se mi sono spiegato.

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Su questo con me sfondi un portone, non una porta, ma qui dentro molti continuano a sostenere che staccare la spina mentalmente e tirare i remi in barca prima del triplice fischio finale sia una prerogativa dello stesso Allegri, un ordine che lo stesso impartisce alla squadra tramite il suo 'Calma, calma'.

Allegri che poi, da vero 'phsyco', va davanti alle telecamere nel post-partita e dichiara che la squadra ha fatto male perché ha staccato mentalmente la spina, ha abbassato il baricentro e via discorrendo.

 

Sulla partita di Monaco, apro e chiudo una parentesi veloce: che dal 70° in poi si sia calati fisicamente è un dato di fatto (la condizione fisica generale della rosa nella scorsa stagione era tutt'altro che buona). Che da qualche minuto dopo la squadra abbia tirato in parte i remi in barca pensando di avercela fatta, anche, in quanto lo stesso Buffon lo ammise qualche tempo dopo in un'intervista dove gli chiesero quanto ancora gli bruciava l'eliminazione agli ottavi.

 

E lì si era già al turno ad eliminazione diretta, per lo più contro il Bayern, non proprio una squadretta. Diciamo che questo "vizio" proprio non mi va giù, tantomeno in italia, figurarsi in Champions.

 

Ovviamente non piace nemmeno a me ma se si vuole imputare qualcosa ad Allegri ci si concentri sulla condizione fisica generale e non su un atteggiamento che mi sembra proprio dei giocatori e non dell'allenatore, come giustamente osservavi tra le righe. Diciamo che lo scorso anno la difesa dava anche qualche garanzia in più, quest'anno purtroppo finora non è stato così.

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