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effe1986

La lotta per l'indipendenza catalana

Post in rilievo

Il 21/10/2019 Alle 16:33, francesco_86 ha scritto:

non riesco a capire, arrivati a questo punto, cosa cambi far parte della spagna o di uno stato autonomo. sarà che noi italiani non abbiamo la stessa identità, non vorrei che il problema sia solo legato a questioni economiche... 

 

perchè un catalano nato negli anni 80, quando la spagna era già unita, oggi dovrebbe protestare, distruggere la città, assentarsi da lavoro per l'indipendenza. 

 

 

Perché un italiano nato negli anni '90 fa il saluto romano? Perché un ventenne russo è nostalgico del comunismo? Perché un americano nato ad inizio anni 2000 vota per il socialista Sanders? Perché, semplicemente, ha bisogno di un simbolo a cui attaccarsi, qualcosa a cui appartenere. E utilizza quindi simbologie vecchie (e scomparse) per far valere le proprie ragioni, per protestare per problemi attuali e contemporanei

Prendi i cittadini di Hong Kong. Loro protestano perché vogliono "tornare" al benessere che avevano sotto l'Impero Britannico. Ma molti di quelli che protestano (16enni, 17enni etc) sono nati con la città già sotto il dominio cinese

Semplicemente in un'epoca in cui le ideologie sono morte, si resuscitano quelle vecchie per portare avanti le proprie battaglie

In catalogna ci sarà chi protesta per l'indipendenza, chi per la disoccupazione, chi perché paga troppe tasse, chi perché semplicemente vuole spaccare una vetrina. Tutti dietro il vessillo giallorosso, elevando quindi i loro atti perché fatti per servire una nobile causa

 

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15 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Perché un italiano nato negli anni '90 fa il saluto romano? Perché un ventenne russo è nostalgico del comunismo? Perché un americano nato ad inizio anni 2000 vota per il socialista Sanders? Perché, semplicemente, ha bisogno di un simbolo a cui attaccarsi, qualcosa a cui appartenere. E utilizza quindi simbologie vecchie (e scomparse) per far valere le proprie ragioni, per protestare per problemi attuali e contemporanei

Prendi i cittadini di Hong Kong. Loro protestano perché vogliono "tornare" al benessere che avevano sotto l'Impero Britannico. Ma molti di quelli che protestano (16enni, 17enni etc) sono nati con la città già sotto il dominio cinese

Semplicemente in un'epoca in cui le ideologie sono morte, si resuscitano quelle vecchie per portare avanti le proprie battaglie

In catalogna ci sarà chi protesta per l'indipendenza, chi per la disoccupazione, chi perché paga troppe tasse, chi perché semplicemente vuole spaccare una vetrina. Tutti dietro il vessillo giallorosso, elevando quindi i loro atti perché fatti per servire una nobile causa

 

direi che è estremamente riduttivo porre la questione Hong Kong sotto questi termini.

Anzi direi sbagliato.

Protestano perchè ora le ingerenze cinesi sono  troppo pressanti rispetto al passato dove hanno mantenuto il diritto al loro stile di vita semi-occidentale.

Oggi la Cina vuole assimilarli e distruggere ogni retaggio dei costumi occidentali che hanno portato i britannici.

 

Un pò come i neofascisti lo fanno perchè vedono il degrado attuale/sociale e sperano in qualcosa di diverso che nessuno gli offre.

Oppure perchè il comunismo ricorda la grande URRS che offriva certi valori e ideologia che creavano un sentimento unitario comune.

 

 

 

 

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Spero che prima o poi la ottengano.
La Spagna è di una arretratezza culturale spaventosa, fatta eccezione proprip per la Catalonia

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Il 21/10/2019 Alle 20:48, bonve ha scritto:

Io penso che in spagna il governo dovrebbe comportarsi come noi ci siamo comportati col trentino alto adige, dove siamo stati molto bravi... per una volta... su questo fronte.. tanto di cappello... 

Nel trentino, tanta autonomia, economica e soprattutto per le differenze culturali e di lingua, ma sempre di italia si tratta.

Sono stato in Alto Adige questa estate, ero di passaggio a Bressanone.

Cercavamo l’ACI locale per non acquistare la vignetta in autostrada, abbiamo suonato al citofono senza esito, al che abbiam pensato di rivolgerci al panificio che sta proprio accanto all’ingresso dell’ufficio, due signore molto loquaci con i propri clienti di lingua tedesca, salutata l’ultima cliente, non ci hanno degnato nemmeno di uno sguardo nonostante fossimo lì in attesa da qualche minuto. Alla fine ho detto “buongiorno!”, una di loro ha alzato lo sguardo avvicinandosi con sguardo infastidito senza rispondere e facendo un cenno con la testa come a dire “che volete?”, ho detto di nuovo “buongiorno!” come a dire “avete ancora la parola o sapete dire solo Guten Morgen?”, ho aggiunto “abbiamo suonato all’ufficio ACI ma non risponde nessuno, sapete se son chiusi per caso?”, e lei, sempre infastidita, “no, sono in ferie, no, no, non ci sono, no”, tra umlaut e “scatarrate” varie, quasi le facesse schifo parlare in italiano. Mi congedo con un “Ok grazie mille, arrivederci” -> si gira di spalle facendo un rapido cenno senza rispondere.

Dico alla mia lei: “Paghiamo le tasse per dare privilegi a questi signori, i quali ci schifano per buona parte e mettono sui cartelli stradali prima i nomi in tedesco, senza contare che gli alberghi costano quasi il doppio che a Misurina (che ha nulla da invidiare). Chissà se a Fiume (per dirne una) gli abitanti di origine italiana hanno eguali privilegi fiscali (e non solo) e se si permettono di interloquire così con i croati”.

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1 ora fa, ico83 ha scritto:

Sono stato in Alto Adige questa estate, ero di passaggio a Bressanone.

Cercavamo l’ACI locale per non acquistare la vignetta in autostrada, abbiamo suonato al citofono senza esito, al che abbiam pensato di rivolgerci al panificio che sta proprio accanto all’ingresso dell’ufficio, due signore molto loquaci con i propri clienti di lingua tedesca, salutata l’ultima cliente, non ci hanno degnato nemmeno di uno sguardo nonostante fossimo lì in attesa da qualche minuto. Alla fine ho detto “buongiorno!”, una di loro ha alzato lo sguardo avvicinandosi con sguardo infastidito senza rispondere e facendo un cenno con la testa come a dire “che volete?”, ho detto di nuovo “buongiorno!” come a dire “avete ancora la parola o sapete dire solo Guten Morgen?”, ho aggiunto “abbiamo suonato all’ufficio ACI ma non risponde nessuno, sapete se son chiusi per caso?”, e lei, sempre infastidita, “no, sono in ferie, no, no, non ci sono, no”, tra umlaut e “scatarrate” varie, quasi le facesse schifo parlare in italiano. Mi congedo con un “Ok grazie mille, arrivederci” -> si gira di spalle facendo un rapido cenno senza rispondere.

Dico alla mia lei: “Paghiamo le tasse per dare privilegi a questi signori, i quali ci schifano per buona parte e mettono sui cartelli stradali prima i nomi in tedesco, senza contare che gli alberghi costano quasi il doppio che a Misurina (che ha nulla da invidiare). Chissà se a Fiume (per dirne una) gli abitanti di origine italiana hanno eguali privilegi fiscali (e non solo) e se si permettono di interloquire così con i croati”.

com'è che si dice ? la mamma degli * è sempre in cinta..

purtroppo siete capitati male, spero... voglio credere... che siate capitati male...  

probabilmente si tratta dei classici indigeni, nati, cresciuti in un luogo, senza mai aver visto il mondo ed altre persone oltre la loro ristretta cerchia familiare e di comunità e che moriranno indigeni portandosi nella tomba tutti i loro pregiudizi belli intatti.

 

 

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2 ore fa, ico83 ha scritto:

Sono stato in Alto Adige questa estate, ero di passaggio a Bressanone.

Cercavamo l’ACI locale per non acquistare la vignetta in autostrada, abbiamo suonato al citofono senza esito, al che abbiam pensato di rivolgerci al panificio che sta proprio accanto all’ingresso dell’ufficio, due signore molto loquaci con i propri clienti di lingua tedesca, salutata l’ultima cliente, non ci hanno degnato nemmeno di uno sguardo nonostante fossimo lì in attesa da qualche minuto. Alla fine ho detto “buongiorno!”, una di loro ha alzato lo sguardo avvicinandosi con sguardo infastidito senza rispondere e facendo un cenno con la testa come a dire “che volete?”, ho detto di nuovo “buongiorno!” come a dire “avete ancora la parola o sapete dire solo Guten Morgen?”, ho aggiunto “abbiamo suonato all’ufficio ACI ma non risponde nessuno, sapete se son chiusi per caso?”, e lei, sempre infastidita, “no, sono in ferie, no, no, non ci sono, no”, tra umlaut e “scatarrate” varie, quasi le facesse schifo parlare in italiano. Mi congedo con un “Ok grazie mille, arrivederci” -> si gira di spalle facendo un rapido cenno senza rispondere.

Dico alla mia lei: “Paghiamo le tasse per dare privilegi a questi signori, i quali ci schifano per buona parte e mettono sui cartelli stradali prima i nomi in tedesco, senza contare che gli alberghi costano quasi il doppio che a Misurina (che ha nulla da invidiare). Chissà se a Fiume (per dirne una) gli abitanti di origine italiana hanno eguali privilegi fiscali (e non solo) e se si permettono di interloquire così con i croati”.

sono stato anche io in alto Adige ad agosto e, seppur senza episodi troppo eclatanti, confermo tutto quello che hai detto. 

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Mi sembra sia faccenda di gente benestante che voglia farsi il suo recinto, non a caso è terra liberal-progressista. Questione patriottica o di identità c'entra poco e niente.

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1 ora fa, davjuve ha scritto:

Mi sembra sia faccenda di gente benestante che voglia farsi il suo recinto, non a caso è terra liberal-progressista. Questione patriottica o di identità c'entra poco e niente.

Libera Repubblica indipendente dei radical-chic. Un grande classico del pensiero politologico utopistico

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