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Dražen Petrović

È morto Kobe Bryant

Post in rilievo

Sono passati 3 giorni e ancora non me ne faccio una ragione

 

 

 

Sono morte 9 persone che potevano raggiungere il luogo della partita con un'ora e mezzo di auto e invece hanno preso l'elicottero.

 

Ogni volta che vedo quei volti sono assalito dalla tristezza

 

 

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53 minuti fa, Black&White17 ha scritto:

Sono passati 3 giorni e ancora non me ne faccio una ragione

 

 

 

Sono morte 9 persone che potevano raggiungere il luogo della partita con un'ora e mezzo di auto e invece hanno preso l'elicottero.

 

Ogni volta che vedo quei volti sono assalito dalla tristezza

 

 

100 km a Los Angeles non li fai in 30 minuti, forse in 2h se ti va bene. 

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Il pilota rimane in aria per 15 minuti con traiettorie circolari in attesa di ordini dalla torre di controllo

Al che avanza per poi elevarsi ad un'altezza di 5000 piedi andando sopra le nuvole

Dopo pochi secondi l'elicottero avanza di "punta" e si schianta a 184 miglia orarie su quella collina disintegrandsi (rimarrà solo la coda di fatti)

 

Qualcosa non torna

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30 minuti fa, francesco_86 ha scritto:

100 km a Los Angeles non li fai in 30 minuti, forse in 2h se ti va bene. 

Ho scritto un'ora e mezzo

Poi chiedo scusa ma non essendo della zona non ho mai fatto quella strada. Riporto ciò che ho sentito.

 

6 minuti fa, Broke. ha scritto:

 

 

Il pilota rimane in aria per 15 minuti con traiettorie circolari in attesa di ordini dalla torre di controllo

Al che avanza per poi elevarsi ad un'altezza di 5000 piedi andando sopra le nuvole

Dopo pochi secondi l'elicottero avanza di "punta" e si schianta a 184 miglia orarie su quella collina disintegrandsi (rimarrà solo la coda di fatti)

 

Qualcosa non torna

Solo pensare a quegli istanti mi vengono i brividi

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3 minuti fa, Black&White17 ha scritto:

Solo pensare a quegli istanti mi vengono i brividi

Da quel che si legge, non era qualcosa di "aspettato" visto che la nebbia copriva tutto. Non capisco però perché inizialmente andasse a velocità molto ridotte e poi abbia accelerato così all'improvviso 

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3 minuti fa, Broke. ha scritto:

Da quel che si legge, non era qualcosa di "aspettato" visto che la nebbia copriva tutto. Non capisco però perché inizialmente andasse a velocità molto ridotte e poi abbia accelerato così all'improvviso 

Non essendoci la scatola nera sarà tutto più difficile capire davvero cosa sia successo 

Fatto è che devono aver trascorso dei secondi terrificanti e non ci voglio pensare. Avere a fianco tua figlia in un momento del genere

Oddio

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10 minuti fa, Black&White17 ha scritto:

Non essendoci la scatola nera sarà tutto più difficile capire davvero cosa sia successo 

Fatto è che devono aver trascorso dei secondi terrificanti e non ci voglio pensare. Avere a fianco tua figlia in un momento del genere

Oddio

secondo me se non è precipitato non si sono accorti di niente. 

si sono schiantati a 300 km/h su una montagna che pensavano non fosse lì. viceversa se sono precipitati di qualcosa si sono accorti...

16 minuti fa, Broke. ha scritto:

Da quel che si legge, non era qualcosa di "aspettato" visto che la nebbia copriva tutto. Non capisco però perché inizialmente andasse a velocità molto ridotte e poi abbia accelerato così all'improvviso 

il problema è che dai video successivi la nebbia non era così fitta da coprire una montagna... deve essere successo qualcos'altro. 

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Il 28/1/2020 Alle 14:09, ZX-Hardstyle ha scritto:

Sono diventato un simpatizzante dei Lakers grazie a lui, nonostante mi sono avvicinato al basket quando i Lakers erano in declino, con Kobe fuori per grave infortunio. Tuttavia era impossibile resistere al fascino di quella casacca gialloviola e al carisma del Mamba. 

 

Domenica abbiamo perso un patrimonio. Non solo un patrimonio per il basket e per lo sport in generale, ma un patrimonio per l'Italia. Sapere che uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi ha cominciato a muovere i suoi primi passi nel nostro Paese, da nord a sud passando per il centro, non poteva che essere un motivo d'orgoglio. 

Guardare con ammirazione un americano praticare uno sport che nel tuo Paese, nonostante una certa tradizione, non è mai stato lo sport nazionale dava una sensazione di distanza, ma quando lo si sentiva parlare in italiano capivi che invece era più vicino a te di quanto tu potessi immaginare. Pensare che anche lui come tanti italiani è cresciuto guardando Fantozzi o Kiss me Licia, pensare che nel 2014 per i mondiali disse "Ovviamente tiferò USA, ma sono anche mezzo italiano", pensare che era talmente innamorato dell'Italia da aver dato a tutte le figlie un nome italiano. 

Meritava assolutamente l'intera prima pagina dai giornali sportivi, ed invece lo hanno fatto passare come una notizia quasi di contorno. 

 

Grazie Kobe per l'amore e il rispetto che ci hai dato, ci mancherai tantissimo. 

Io non faccio le ore piccole per il basket, e gli preferisco altri sport (calcio, ma pure i motori). 

Però KB ha rappresentato un unicum per me. Forse anche perché di sport che seguo maggiormente ho una visione più ampia, ma in nessun altro caso il singolo mi ha avvicinato ad una disciplina (è sempre stato il contrario) e quindi mai l'uno ha rappresentato praticamente il tutto, tanto che il mio feeling con la pallacanestro ha ricalcato la sua parabola professionale. 

E niente, ora, nonostante LeBron, per me il basket è non dico morto, ma quasi. E informarmi sui risultati dei Lakers sarà più doloroso che piacevole. 

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5 ore fa, Light Juve ha scritto:

 

Credo di aver capito cosa è stato per qualche generazione precedente alla mia perdere campioni e icone come Scirea o Senna, che io non ho mai vissuto.

La morte di Senna fu davvero uno shock enorme, ricordo che in quel periodo andavo a scuola e per parecchi giorni quando passavo davanti ai gruppetti di ragazzi all'ingresso nessuno parlava d'altro, e la stessa cosa in tutti i bar che frequentavo.

Per noi adolescenti dell'epoca fu il secondo lutto nel giro di poco visto che pochi giorni prima era morto anche Kurt Kobain.

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2 ore fa, ronny80 ha scritto:

La morte di Senna fu davvero uno shock enorme, ricordo che in quel periodo andavo a scuola e per parecchi giorni quando passavo davanti ai gruppetti di ragazzi all'ingresso nessuno parlava d'altro, e la stessa cosa in tutti i bar che frequentavo.

Per noi adolescenti dell'epoca fu il secondo lutto nel giro di poco visto che pochi giorni prima era morto anche Kurt Kobain.

La scomparsa di Ayrton per me è stata una tragedia. La prima morte di una persona che "conoscevo" ed adoravo,

prima di mia nonna.

In quel momento ho sofferto così tanto che per giorni non riuscivo a fare nulla. Andavo a scuola, mi sono preso le prime insufficienze 

Sul mio libro di filosofia scrissi una lettera per lui, perché sapesse quanto mancava.

Un senso di vuoto che non si può spiegare.

Così mi sento ora

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21 minuti fa, Black&White17 ha scritto:

La scomparsa di Ayrton per me è stata una tragedia. La prima morte di una persona che "conoscevo" ed adoravo,

prima di mia nonna.

In quel momento ho sofferto così tanto che per giorni non riuscivo a fare nulla. Andavo a scuola, mi sono preso le prime insufficienze 

Sul mio libro di filosofia scrissi una lettera per lui, perché sapesse quanto mancava.

Un senso di vuoto che non si può spiegare.

Così mi sento ora

Quoto tutto, le stesse sensazioni le ho provate per la morte di Simoncelli (vissuta in diretta) e il grave incidente sugli sci di Schumacher.

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7 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Quoto tutto, le stesse sensazioni le ho provate per la morte di Simoncelli (vissuta in diretta) e il grave incidente sugli sci di Schumacher.

Uguale uguale

Anche la morte di Ayrton l'ho vissuta in diretta...

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10 minuti fa, Black&White17 ha scritto:

Uguale uguale

Anche la morte di Ayrton l'ho vissuta in diretta...

In entrambi i casi, la brutta sensazione che in effetti fosse successo qualcosa di molto grave e al tempo stesso la speranza vana che arrivasse un lieto fine.

Poi l'annuncio della fine, un pugno nello stomaco esattamente come la notizia di Kobe l'altra sera.

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Adesso, ronny80 ha scritto:

In entrambi i casi, la brutta sensazione che in effetti fosse successo qualcosa di molto grave e al tempo stesso la speranza vana che arrivasse un lieto fine.

Poi l'annuncio della fine, un pugno nello stomaco esattamente come la notizia di Kobe l'altra sera.

Può sembrare una cosa assurda ma è proprio così

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il vero problema della morte è della gente che resta in vita. se noi, tifosi, stiamo ancora senza parole, non oso immaginare lo stato d'animo della moglie e delle altre 2 figlie adolescenti. 

 

 

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Sicuramente è paragonabile con quello che capitò a Senna per quella generazione, anche per l'upgrade di empatia per noi italiani (allora perchè capitò a Imola, qui perchè Kobe era uno di noi).

Altre morti "eccellenti" hanno avuto in me una botta inziale, un grandissimo dispiacere ma poi si sono attenuate velocemente. Per Kobe mi rimane una tristezza di fondo che non so quando passerà, è diverso ed è difficile da spiegare il perchè, ma è cosi.

Vedere poi personaggi come Jimmy Fallon o Shaq piangere come vitelli in diretta TV fa pensare come questa vicenda abbia colpito tutti come un pungo allo stomaco improvviso.

 

Vorrei sottolineare come il basket "nostrano" lo stia al momento onorando al meglio: proposta di dedicargli la piazza di fronte al palasport a Reggio Emilia, toccanti video e tributi su tutti i campi (ieri molto emozionante quello della Virtus, visto dal vivo), minuto di raccoglimento in coppa e campionato, infrazioni di 24 e 8 secondi per cominciare a giocare come nella NBA

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beh quella di Senna fu shockante davvero, io essendo nato il 1 Maggio era il mio 13esimo compleanno, fu veramente triste e surreale

 

altri utenti qui la paragonano a quella di K.Cobain ma fu diverso, Cobain all'epoca in italia lo conoscevano soltanto in pochi, Senna era conosciuto da tutti anche dalle nonne, personaggio globale, forse anche piu di Kobe

 

però stavolta la cosa sconvolgente è il fatto che ci fossero 3 ragazzine...pensare ai loro ultimi momenti mette una tristezza infinita- e il fatto che Gi-Gi fosse nata il 1 Maggio come me me la fa affezionare ancora di piu.

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Ho cliccato su questo topic perché mi son detto "Ma son strano io o il pensiero di rivedere, a breve, una partita di calcio, anche se della mia adorata Juventus, mi sembra assurdo dopo quello che è successo a Kobe?".

Madosca ragazzi che cosa orribile.

Io mi sono avvicinato all'NBA seguendo i Kings (si, lo so, fa ridere) e non sopportavo come i Lakers vincessero sempre e noi sempre TAC, a un passo dall'anello e poi nulla.

All'epoca il mio giocatore preferito era Stojakovic, che poi si tolse la soddisfazione di un anello a Dallas, nel 2011, l'anno dopo l'ultimo anello di Kobe.

Un vuoto davvero difficile da spiegare.

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8 ore fa, silver1981 ha scritto:

 

altri utenti qui la paragonano a quella di K.Cobain ma fu diverso, Cobain all'epoca in italia lo conoscevano soltanto in pochi, Senna era conosciuto da tutti anche dalle nonne, personaggio globale, forse anche piu di Kobe

 

Non voglio paragonare la morte di Senna e quella di Cobain, ma siccome sono avvenute a sole 3 settimane di distanza mi è tornato in mente lo sgomento doppio che provammo noi adolescenti dell'epoca appassionati sia di musica che di sport.

Cobain era poco conosciuto dagli adulti ma tra noi ragazzi era molto noto e per molti era un vero idolo, ovviamente nulla di paragonabile ad Ayrton che era conosciuto da chiunque in Italia e molti lo tifavano nonostante non guidasse una Ferrari.

 

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