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DaveTO

Come sarebbe stato se...(Back to the future)

Post in rilievo

Questo post prendiamolo un pò come il film "Ritorno al futuro" o "Sliding doors" se preferite. Io sono nato e cresciuto non molto lontano da dove la Juve è stata fondata, a volte passeggiando ho viaggiato con la fantasia e pensato a quella parte di Torino, quando quei ragazzi cominciarono a giocare, alle prime partite in piazza d'Armi ecc. Avendo vissuto molto la città mi chiedo come sarebbe stata la storia della nostra Juventus se nel 1923 non fosse stata acquistata dalla Fam.Agnelli. La Juve non stava passando un bel momento dopo la prima guerra mondiale, sia economico che sportivo, quindi come sarebbe andata?
Sarebbe rimasta una piccola realtà cittadina con alti e bassi oppure in qualche modo avrebbe vinto lo stesso? Chi lo sa...è solo un gioco... 😉
Ciao a tutti

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probabilmente il Torino sarebbe rimasto una big. Impensabile che città industriali come Torino non avessero degne rappresentanti

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4 minuti fa, NoVar ha scritto:

probabilmente il Torino sarebbe rimasto una big. Impensabile che città industriali come Torino non avessero degne rappresentanti

Si, forse anche la storia del Toro sarebbe stata diversa...

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La Storia della Juve è indissolubilmente legata a quella della famiglia Agnelli. 

Grazie al cielo. 

Il fatto che il Toro sia una società sparita da quello che è il Top in Italia, lascia supporre che anche la Juve non sarebbe ciò che è sempre stata.

Mi scuso se allego un pezzo di un brano trovato in rete, ma penso sia molto interessante:

 

.... il cavalier Agnelli, con un gruppo di possidenti, nobili e professionisti piemontesi, tra cui il marchese Alfonso Ferrero de Gubernatis Ventimiglia, i conti Emanuele Cacherano di Bricherasio e Roberto Biscaretti di Ruffia, il cavalier Giovanni Agnelli e gli avvocati Cesare Goria-Gatti e Lodovico Scarfiotti fondarono la “Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili – Torino”. L’evento si tenne l’11 luglio del 1899, nella sede del Banco di Sconto e Sete di Torino, con un capitale iniziale di 890.000 lire; Ceirano fu liquidato in cambio della struttura produttiva, delle maestranze e dei brevetti.

 

La Fiat ha un rapido sviluppo, anche grazie all’amicizia del cavaliere col ministro Giovanni Giolitti, tanto che, nel 1906 la prima società Fiat è liquidata è ricostituita con un capitale di molto superiore, detenuto in maggioranza da Giovanni Agnelli. Essa amplia la propria la produzione a treni, navi e aeroplani e, con la Grande Guerra, anche alle armi, divenendo il terzo gruppo industriale italiano. Qualche disavventura borsistica, risolta nel 1909, poi, negli anni ’20, Agnelli acquisisce il quotidiano “La Stampa”, mette in essere la prima catena di montaggio italiana al nuovo stabilimento del Lingotto, diviene Senatore del Regno e fonda la stazione sciistica del Sestriere.

 

Bruna e Zambelli furono i “colpevoli” della nascita del trinomio Agnelli, FIAT, Juventus:  Antonio Bruna era, contemporaneamente, terzino nella Juventus e operaio in FIAT: il suo caporeparto non intendeva derogare, concedendogli permessi per potersi allenare, cosicché il nostro si rivolse a Zambelli, dirigente bianconero, che chiese tali permessi direttamente a Giovanni Agnelli. Egli concesse tali permessi, e comprendendo come il calcio potesse divenire un importante modo di favorire indirettamente la propria industria, prese al volo l’idea dello stesso Zambelli di acquistare la squadra. Lo fece il 24 luglio 1923, dandone la gestione al figlio Edoardo, meno impegnato in FIAT a livello dirigenziale. Il rampollo del Senatore, dando alla squadra un’impostazione aziendale moderna, svolse alla grande quella ricerca di consenso di cui aveva avuto mandato dal padre: in dodici anni, dopo che nei precedenti ventisei la Juventus aveva conquistato il solo Scudetto del 1905, ne vinse sei, di cui cinque di fila, inaugurando con il Barone Mazzonis, due entità che da allora andranno a braccetto, la “Fidanzata d’Italia” e lo “Stile Juventus”.

 

 

Diciamo che la sliding door si è aperta dalla parte giusta. 

Buona serata a tutti 

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Magari la comprava qlc anno fa Al Khelaifi ed adesso avevamo Messi Neymar e Mbappe…

invece prossimo anno Berardi Kean e Boga

 

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Davvero difficile poterlo dire, è un epoca lontanissima ,ma difficilmente avremmo vinto più di quanto abbiamo vinto con loro.

Io invece sono quasi ossessionato da un'altra domanda : cosa sarebbe successo alla Juve (ma anche a tutto il calcio italiano) se non ci fosse stata la gigantesca farsa del 2006 ???

 

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1 ora fa, ronny80 ha scritto:

Davvero difficile poterlo dire, è un epoca lontanissima ,ma difficilmente avremmo vinto più di quanto abbiamo vinto con loro.

Io invece sono quasi ossessionato da un'altra domanda : cosa sarebbe successo alla Juve (ma anche a tutto il calcio italiano) se non ci fosse stata la gigantesca farsa del 2006 ???

 

Avremmo probabilmente minimo una Champions in più...e l'inter in meno

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Non scherziamo. Senza gli Agnelli non ci sarebbe stata la juve entrata nel mito attraverso le festa dei suoi campioni leggendari. Ma ora è diverso. Il calcio ad altissimi livelli è incompatibile con una proprietà "industriale" che deve comunque tenere di conto. L'azionariato dei top team europei è in mano a fondi di investimento, extraeuropei. Lo stesso Real che ha un immenso bacino nel sudamerica fatica a tenere il passo anche xché le banche hanno ridotto le linee di credito. Il Barca è sull'orlo del baratro. Resta il Bayern che comunque non può competere con le stesse armi. Gli Agnelli nel secolo scorso sono stati una straordinaria risorsa. Oggi, se non cercano nuovi soci o ricompongono l'azionariato, rischiano di diventare una zavorra per le nostre  ambizioni che si declinano, a mio modo di vedere, in una sola, unica, maledetta, parola CHAMPION'S. 

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La Juventus è tale grazie alla famiglia Agnelli.  Noi siamo qui a scrivere su questo forum e siamo tanti milioni in Italia grazie a quella proprietà.  Avessero comprato il toro avrebbe fatto dei granata ciò che oggi è la Juventus.  Possiamo fare ipotesi su ciò che sarebbe stata senza la famiglia Agnelli solo sulla base di quei poco più di 25 anni in cui non è stata proprietaria.  Era un calcio ancora livello amatoriale o poco più ma insomma non sembrava destinata a un futuro glorioso.  Anche se su una cosa i fondatori furono geniali: la scelta del nome della squadra!  Scelta non legata al nome della città e nome molto affascinante.  Questo,  insieme alla visibilità e ai successi dategli dalla proprietà,  ha contribuito al mito della Juventus in Italia e nel mondo. 

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Senza gli Agnelli, Torino (juventus e toro) poteva essere molto simile a Genova (città industriali, con operai e quindi poco propense a sprecare soldi), con 2 squadre altalenanti tra serie A e B e qualche scudetto. Ci è andata bene che la Famiglia ha scelto la Juventus.

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12 ore fa, IlGrandeBianconero ha scritto:

Senza gli Agnelli, Torino (juventus e toro) poteva essere molto simile a Genova (città industriali, con operai e quindi poco propense a sprecare soldi), con 2 squadre altalenanti tra serie A e B e qualche scudetto. Ci è andata bene che la Famiglia ha scelto la Juventus.

Si, senza dubbio.

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Lo sport, salvo rari casi, non è altro che l'espressione di potere di qualcuno... Quindi probabilmente la domanda è cosa sarebbe stata la juve senza la Fiat a Torino 

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3 ore fa, tommaso ha scritto:

Lo sport, salvo rari casi, non è altro che l'espressione di potere di qualcuno... Quindi probabilmente la domanda è cosa sarebbe stata la juve senza la Fiat a Torino 

Si, solo che la Fiat c'era già, potevano decidere di non investire nel calcio (negli anni '20 non era certo lo sport seguito di oggi) oppure di investire sull'altra squadra di Torino.

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