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SuperT

Coppa del Mondo di Rugby 2023 • Finale: Nuova Zelanda-Sudafrica 11-12

Post in rilievo

Per me note positive:

ovviamente il miglior risultato di sempre :d

la solidità difensiva, ma senza buttare totalmente nel * i passi in avanti offensivamente parlando degli ultimi due anni;

aver migliorato il gioco al piede;

aver tirato fuori diversi giovani forti;

orma da qualche anno l'under 20 fa bei risultati. 

 

aspetti sui quali lavorare:

i giocatori li tiri fuori da altri campionati (perché poi sono nati in Italia, hanno il nonno veneto o semplicemente per le regole molto lasche del Rugby Union) o al massimo vengono dalla Benetton (che comunque sappiamo che, come le Zebre, in pratica non giocano in Italia ma nel campionato Euoropeo/sudafricano). Rimangono quindi vacche magre per il campionato italiano. 

Metto solo questo "contro", ma ovviamente è un contro enorme... 

 

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Il 18/3/2024 Alle 09:21, Borraccia blu ha scritto:

aspetti sui quali lavorare:

i giocatori li tiri fuori da altri campionati (perché poi sono nati in Italia, hanno il nonno veneto o semplicemente per le regole molto lasche del Rugby Union) o al massimo vengono dalla Benetton (che comunque sappiamo che, come le Zebre, in pratica non giocano in Italia ma nel campionato Euoropeo/sudafricano). Rimangono quindi vacche magre per il campionato italiano. 

Metto solo questo "contro", ma ovviamente è un contro enorme... 

 

E' dal 2010 (più o meno) che il ns rugby è organizzato in modo piramidale: alla base c'è il campionato domestico, a metà le due franchigie (Benetton e Zebre), al vertice la nazionale. E' uno schema comune ad altre realtà (nz, sud af, ma anche Galles, Irlanda e Scozia); il concetto in estrema sintesi è che si cominci dal domestico, i migliori del domestico vengano selezionati dalle franchigie e la nazionale attinga da queste ultime.

La vera svolta comunque è arrivata dopo il 2015 con l'arrivo di O'Shea (capo allenatore della nazionale) e dei suoi collaboratori, uno dei quali (Aboud) si è occupato principalmente della formazione e dello sviluppo dei giovani, facendo un lavoro eccezionale, tanto che da fine anni 10 le nostre under 20 hanno cominciato a giocare quasi alla pari con le nazionali più forti ed a sfornare 4-5 ottimi prospetti l'anno.

Lamaro, Garbisi, i due Cannone, per fare qualche esempio, hanno seguito il percorso di cui sopra: accademie di formazione, under 20, un anno nel domestico, poi franchigia, poi nazionale.

A distanza di 9 anni, si può dire che il sistema stia funzionando molto bene; dei 15 titolari contro il Galles, 10 erano italiani formati in Italia, 2 oriundi che comunque avevano fatto le giovanili in Italia, solo Brex e Lynagh (oriundi) e Ioane (equiparato) si sono formati interamente all'estero.

 

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22 hours ago, SenzaDiTe said:

 

 

Però aspetta il problema per me è per il campionato italiano.

 

Ok che magari non possiamo fare il confronto con il campionato francese (la Francia pesca da una decina di squadre diverse della Top 14) e quello inglese (discorso simile a quello francese con la Premiership, un po' in crisi recentemente). 

 

Però non possiamo nemmeno fare finta che sia la stessa cosa che per Irlanda, Scozia e Galles, parliamo di 3 nazioni che in 3 non fanno un quarto della popolazione italiana...

Già Irlanda e Galles poi hanno almeno 4 "franchigie", in Italia ci si limita a due come gli scozzesi che però pescano appunto da tipo 5M di abitanti. 

Significa che il campionato italiano continua a produrre poco, e sicuramente è poco seguito.

 

Non è una novità, concordo, però è alla base dei problemi della nazionale e il non riuscire ad andare oltre un certo livello, per me. 

 

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Quando ho aperto il topic avevo un po' di paura, ero pronto all'ennesimo Sei Nazioni amaro (e invece... :8)

Che dire: Sei Nazioni migliore della storia in termini di risultati (2 vittorie e 1 pareggio) e bilancio assolutamente positivo

Il rammarico è essere stati un po' sfortunati nelle combinazioni di punteggi delle altre partite e non aver eguagliato il miglior piazzamento di sempre (il 4° posto ottenuto nel 2007 e nel 2013, con un altro sistema di punteggio)

 

La maggiore speranza per il futuro viene dalla consapevolezza che questi ragazzi hanno e stanno acquisendo partita dopo partita: pensate solo a come si è reagito, a fine partita, 2 anni fa alla vittoria in Galles e alla reazione di adesso... Ora l'Italia le sue partite le vince con merito, a tratti imponendo il suo gioco... non sfruttando la giornata storta degli altri, con episodi, "a *"...

Le parole di Lamaro fanno capire il concetto meglio.

Menoncello un'ira di Dio (potrebbe anche vincere il Player of the Tournament).

Il futuro è roseo ma bisogna continuare su questa strada, con una crescita graduale ma continua.

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