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Pirateria, legittima la piattaforma anti-pezzotto, sarà definitivamente operativa dal 31 gennaio '24

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e che vuoi controllare? full domain name e indirizzo IP, è stato pensato così. ma tanti indirizzi IP sono condivisi sugli ISP: la segnalazione agli ISP prevede di bloccare 1 IP se un server applicativo che esce con quell'IP trasmette in streaming contenuti illegali, da eseguire entro 30 minuti. se il gestore lo condivide l'IP con più server, a cui ha assicurato il servizio, alla fine sono catzi del gestore se non fa un controllo preventivo se su quell'IP è up&running un server illegale insieme a 10 legali. se si trova costretto a bloccare tutto non è un problema della piattaforma che fa la segnalazione. fossi un proprietario di un server legale mi rifarei col gestore se il mio IP è stato oscurato.

le polemiche sulla piattaforma che becca IP condivisi sono strumentali, non c'entra nulla la libertà del web. c'entra che gli IP sono pochi e i gestori li riutilizzano per 100 server dei customer per far soldi: se tra i 100 ci sono 4 server illegali, al gestore fino ad oggi interessava zero. ora non più.

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6 ore fa, MassiPace73 ha scritto:

e che vuoi controllare? full domain name e indirizzo IP, è stato pensato così. ma tanti indirizzi IP sono condivisi sugli ISP: la segnalazione agli ISP prevede di bloccare 1 IP se un server applicativo che esce con quell'IP trasmette in streaming contenuti illegali, da eseguire entro 30 minuti. se il gestore lo condivide l'IP con più server, a cui ha assicurato il servizio, alla fine sono catzi del gestore se non fa un controllo preventivo se su quell'IP è up&running un server illegale insieme a 10 legali. se si trova costretto a bloccare tutto non è un problema della piattaforma che fa la segnalazione. fossi un proprietario di un server legale mi rifarei col gestore se il mio IP è stato oscurato.

le polemiche sulla piattaforma che becca IP condivisi sono strumentali, non c'entra nulla la libertà del web. c'entra che gli IP sono pochi e i gestori li riutilizzano per 100 server dei customer per far soldi: se tra i 100 ci sono 4 server illegali, al gestore fino ad oggi interessava zero. ora non più.

Bene.  Ora traduci 😅

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13 ore fa, curvafiladelfia ha scritto:

Io non sono del mestiere: mi spiegate che danno crea alla piattaforma la diffusione del codice sorgente?

Teoricamente potrebbero trovare vulnerabilità nel codice e sfruttarle per accedere alla piattaforma e segnalare indirizzi IP legittimi.

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5 ore fa, AngriJuve ha scritto:

Bene.  Ora traduci 😅

Fatta molto semplice:

www.sitopezzotto.it e www.sitopercomprarescarpe.com sono solo nomi per noi umani. Dietro il nome c'è una macchina con un numero identificativo. Questi numeri identificativi non sono infiniti e possono essere condivisi. Due siti che non hanno nulla a che spartire l'uno con l'altro potrebbero usare la stessa macchina dietro le quinte.

Se io blocco il numero identificativo di sitopezzotto.it potrei bloccare anche il sito per le scarpe.

Oltre questo, quando vai su un qualunque sito molto spesso non ti colleghi realmente alla macchina "originale" che magari è situata chissa dove nel mondo. Ci sono delle macchine di comodo in mezzo al tragitto che "ripetono" il segnale in modo tale che tu non debba collegarti in posti lontani da te. Se blocco questi indirizzi blocco direttamente centinaia/migliaia di siti. In realtà per motivi di resilienza queste macchine hanno molti indirizzi numerici e bloccarne uno non serve a molto, ma insomma, il punto di fondo rimane.

 

Internet è un sistema altamente decentralizzato. Stanno letteralmente lottando contro i mulini a vento. Stiamo rimettendo in atto le battaglie delle case discografiche di inizi anni 2000 contro i download illegali. E spoiler alert, le case discografiche hanno lasciato perdere e hanno trovato metodi alternativi e al passo coi tempi per portare a casa il guadagno. Ma la storia è ciclica e tende a ripetersi purtroppo.....

 

Aggiungiamo anche che il "pezzotto" vero e proprio non ha nulla a che vedere con i classici siti indicizzati su google. 

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5 ore fa, AngriJuve ha scritto:

Bene.  Ora traduci 😅

un indirizzo IP è il modo univoco per identificare in rete un dispositivo, ogni volta che ti connetti ti viene assegnato un IP. viene assegnato alla tua scheda di rete, il dispositivo HW che ti permette la connessione. è una stringa di 4 o 6 numeri separati da un punto. l'indirizzo ti viene assegnato sia se ricevi informazioni sia se le mandi (server).

i provider di servizi internet (ISP) forniscono l'infrastruttura dove i server sono istallati, di solito in alta affidabilità (devono stare sempre up&running). nella infrastruttura moderna, in Cloud, sono previsti dei siti sparpagliati geograficamente, in cui ci sono fisicamente istallati dei nodi hardware, provvisti di un numero di CPU, memoria e schede di rete: sono delle batterie di computer che ospitano i server che una azienda ha bisogno di far girare (google, Facebook, youtube... tutti i portali su cui ti connetti sono server).

tra i server ospitati nella infrastruttura ci sono anche quelli che trasmettono un contenuto illegale.

la piattaforma anti pirateria riconosce che il tuo client ricevr il contenuto illegale da un server, identifica l'indirizzo IP del server, lo pubblica in una black list.

l'ISP visita la black list, riconosce che è uno degli indirizzi IP messi a disposizione dalla sua struttura, ha il dovere legale di bloccarlo entro 30 minuti.

tutto questo funzionerebbe senza sforzi aggiuntivi se ogni server avesse un indirizzo IP esclusivo: questo non accade per scelta tecnologica e commerciale degli ISP.

siccome vogliono ospitare più server possibile (ognuno paga l'affitto della infrastruttura), siccome carrozzare l'infrastruttura con schede di rete aggiuntive e configurare il tutto per avere più IP disponibili costa (di solito non servono più CPU o più memoria per ospitare i server, le applicazioni dei server moderni scalano sfruttando l'architettura in cloud, ma gli i indirizzi IP sono necessari),  allora gli ISP fanno condividere ai server che ospitano lo stesso indirizzo IP. poi le richieste  vengono forwardate al server giusto tramite tecnologie interne, non accade mai che vuoi accedere a Facebook e ti compare Istagram, pure se i due server esportano in rete lo stesso IP (si può fare grazie all"URL che digiti, che ha il full domain name, tipo Facebook.com).

quindi potenzialmente un indirizzo IP può essere condiviso tra un server di streaming pirata, un server di posta e il mio blog.

l'ISP, ricevuta la segnalazione, dovrebbe bloccare solo il server pirata: non si capisce perché i benpensanti pseudo esperti in rete richiedano alla piattaforma di andare oltre e identificare il server pirata o bloccarlo con altri mezzi.

dalla segnalazione in poi spetta all'ISP bloccare solo il sito pirata. questo è il punto fondamentale, non possono far finta di non avere responsabilità. 

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Il 24/1/2024 Alle 21:07, Antonio79 ha scritto:

Il governo deve imporre che tutti devono trasmettere tutto e regolare la politica dei prezzi, quanto meno garantendo una sana concorrenza tra le varie società televisive.

Non può esserci “sana concorrenza” su eventi live. Sugli eventi live tendenzialmente chi fa pagare di meno l’evento “vince”. 
 

E’ assolutamente sensato che ci sia una gara e chi la vince sia l’unico a poter trasmettere. E in linea di principio vale per qualsiasi sport.

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3 minuti fa, Amadir ha scritto:

Non può esserci “sana concorrenza” su eventi live. Sugli eventi live tendenzialmente chi fa pagare di meno l’evento “vince”. 
 

E’ assolutamente sensato che ci sia una gara e chi la vince sia l’unico a poter trasmettere. E in linea di principio vale per qualsiasi sport.

Appunto, chi fa pagare meno, non chi fa cartello con gli altri e con il governo a proteggere il loro oligopolio.

Giusto cercare di proteggere chi compra gli eventi sportivi e non solo quelli ma giusto che poi anche chi compra le partite lo possa fare con un minimo di concorrenza in atto. Viceversa è ovvio che se la serie A l'ho solo io e l'altro, dopo accordo tra me e lui, ha solo la champions e poco altro, piazziamo i prezzi a nostro piacimento con tanto di aumento. Il sistema lo si rimette in piedi con la buon volontà di tutti. Non sono a favore di chi paga la malavita per vedere le partite ma fermarsi solo a questo, non è giusto.

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1 ora fa, Antonio79 ha scritto:

Appunto, chi fa pagare meno, non chi fa cartello con gli altri e con il governo a proteggere il loro oligopolio.

Nessuno fa "cartello" per trasmettere il calcio in TV, anzi sembra che ci sia la fila per scansarsi ultimamente...

Molti costi e pochi ricavi, anche epr via della pirateria.

Non é che Dazn o chi per essa impedisca l'ingresso di Youtube, Netflix, Mediaset ecc....e che questi non sono proprio interessati.

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1 ora fa, Antonio79 ha scritto:

Appunto, chi fa pagare meno, non chi fa cartello con gli altri e con il governo a proteggere il loro oligopolio.

Giusto cercare di proteggere chi compra gli eventi sportivi e non solo quelli ma giusto che poi anche chi compra le partite lo possa fare con un minimo di concorrenza in atto. Viceversa è ovvio che se la serie A l'ho solo io e l'altro, dopo accordo tra me e lui, ha solo la champions e poco altro, piazziamo i prezzi a nostro piacimento con tanto di aumento. Il sistema lo si rimette in piedi con la buon volontà di tutti. Non sono a favore di chi paga la malavita per vedere le partite ma fermarsi solo a questo, non è giusto.

Il sistema è pensato esattamente per proteggere il vincitore. Se ad avere i diritti fossero in 5 ed uno dei 5 mettesse le partite a 10 euro l’anno, perché tanto fa soldi a palate con altre cose e non gli frega niente di essere in perdita con la Serie A, che magari usa solo per pubblicizzare le altre sue attività, gli altri 4 vincitori fallirebbero in tempo zero.

 

Non trattandosi di beni di prima necessità è sacrosanto che ci sia UN vincitore che praticherà i prezzi che potrà o vorrà.

 

Tra l’altro il prezzo giusto non esiste, ognuno di noi ha un concetto diverso di prezzo giusto e vale sempre la regola “gratis è meglio di poco”.

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45 minuti fa, Amadir ha scritto:

Il sistema è pensato esattamente per proteggere il vincitore. Se ad avere i diritti fossero in 5 ed uno dei 5 mettesse le partite a 10 euro l’anno, perché tanto fa soldi a palate con altre cose e non gli frega niente di essere in perdita con la Serie A, che magari usa solo per pubblicizzare le altre sue attività, gli altri 4 vincitori fallirebbero in tempo zero.

 

Non trattandosi di beni di prima necessità è sacrosanto che ci sia UN vincitore che praticherà i prezzi che potrà o vorrà.

 

Tra l’altro il prezzo giusto non esiste, ognuno di noi ha un concetto diverso di prezzo giusto e vale sempre la regola “gratis è meglio di poco”.

Lo sento dire spesso questo e per quanto capisca il concetto, secondo me è un modo di vedere la cosa in maniera incompleta e che poi porta al cortocircuito.

Da una parte si dice che il calcio non è importante, non è bene di prima necessità, se lo vedi o no cambia niente....

Poi però cresciamo in un paese con radio che parlano dalla mattina alla sera di calcio, televisioni che parlando dalla mattina alla sera di calcio, amici con cui parli ogni volta che li vedi solo di calcio, politici che fanno interrogazioni parlamentari sul calcio, telegiornali nazionali che aprono per una settimana con in prima pagina la morte di un calciatore.

 

Parliamoci chiaro, non è questione di essere d'accordo o meno, in Italia il calcio è una religione. O ne prendi atto e proproni politiche adeguate, o soccombi sotto il peso del macigno che sei stato te a metterti in testa.

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6 ore fa, MassiPace73 ha scritto:

un indirizzo IP è il modo univoco per identificare in rete un dispositivo, ogni volta che ti connetti ti viene assegnato un IP. viene assegnato alla tua scheda di rete, il dispositivo HW che ti permette la connessione. è una stringa di 4 o 6 numeri separati da un punto. l'indirizzo ti viene assegnato sia se ricevi informazioni sia se le mandi (server).

i provider di servizi internet (ISP) forniscono l'infrastruttura dove i server sono istallati, di solito in alta affidabilità (devono stare sempre up&running). nella infrastruttura moderna, in Cloud, sono previsti dei siti sparpagliati geograficamente, in cui ci sono fisicamente istallati dei nodi hardware, provvisti di un numero di CPU, memoria e schede di rete: sono delle batterie di computer che ospitano i server che una azienda ha bisogno di far girare (google, Facebook, youtube... tutti i portali su cui ti connetti sono server).

tra i server ospitati nella infrastruttura ci sono anche quelli che trasmettono un contenuto illegale.

la piattaforma anti pirateria riconosce che il tuo client ricevr il contenuto illegale da un server, identifica l'indirizzo IP del server, lo pubblica in una black list.

l'ISP visita la black list, riconosce che è uno degli indirizzi IP messi a disposizione dalla sua struttura, ha il dovere legale di bloccarlo entro 30 minuti.

tutto questo funzionerebbe senza sforzi aggiuntivi se ogni server avesse un indirizzo IP esclusivo: questo non accade per scelta tecnologica e commerciale degli ISP.

siccome vogliono ospitare più server possibile (ognuno paga l'affitto della infrastruttura), siccome carrozzare l'infrastruttura con schede di rete aggiuntive e configurare il tutto per avere più IP disponibili costa (di solito non servono più CPU o più memoria per ospitare i server, le applicazioni dei server moderni scalano sfruttando l'architettura in cloud, ma gli i indirizzi IP sono necessari),  allora gli ISP fanno condividere ai server che ospitano lo stesso indirizzo IP. poi le richieste  vengono forwardate al server giusto tramite tecnologie interne, non accade mai che vuoi accedere a Facebook e ti compare Istagram, pure se i due server esportano in rete lo stesso IP (si può fare grazie all"URL che digiti, che ha il full domain name, tipo Facebook.com).

quindi potenzialmente un indirizzo IP può essere condiviso tra un server di streaming pirata, un server di posta e il mio blog.

l'ISP, ricevuta la segnalazione, dovrebbe bloccare solo il server pirata: non si capisce perché i benpensanti pseudo esperti in rete richiedano alla piattaforma di andare oltre e identificare il server pirata o bloccarlo con altri mezzi.

dalla segnalazione in poi spetta all'ISP bloccare solo il sito pirata. questo è il punto fondamentale, non possono far finta di non avere responsabilità. 

Non sapevo che gli indirizzi nattati (perché dubito gli indirizzi assegnati ai server siano pubblici) avessero assegnazioni a servizi multipli pubblici.

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35 minuti fa, Dražen Petrović ha scritto:

Non sapevo che gli indirizzi nattati (perché dubito gli indirizzi assegnati ai server siano pubblici) avessero assegnazioni a servizi multipli pubblici.

sono i piani di hosting degli ISP che includono un IP di tipo condiviso. questo IP sarà un indirizzo di accesso al servizio sul web di fatto condiviso con un grande numero di siti web. in pratica il DNS server associa a quell'IP tanti domini: ma è inevitabile che questo genera, in alcuni casi, problemi gravi, derivanti dalla cattiva condotta degli utenti dietro ai server, che utilizzano lo stesso indirizzo. i pirati informatici,  il pezzetto, etc.

alla fine gli IP che commettono infrazioni, o meglio i server dietro gli IP, come la diffusione di virus, spam, furto di dati, streaming vietato  etc. vengono inseriti periodicamente nelle black list pubbliche. una in più è quella introdotta dalla piattaforma anti pirateria del calcio.

ora, se dei server profssionali seri che vendono servizi agli utenti, poi condividiono il loro IP con tanti altri domini, sconosciuti, beh sono incauti come minimo. il loro sito web potrebbe essere segnalato come potenzialmente pericoloso e, nel caso di una segnalazione della piattaforma anti pirata, oscurato.

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1 ora fa, LedZeppelin ha scritto:

Lo sento dire spesso questo e per quanto capisca il concetto, secondo me è un modo di vedere la cosa in maniera incompleta e che poi porta al cortocircuito.

Da una parte si dice che il calcio non è importante, non è bene di prima necessità, se lo vedi o no cambia niente....

Poi però cresciamo in un paese con radio che parlano dalla mattina alla sera di calcio, televisioni che parlando dalla mattina alla sera di calcio, amici con cui parli ogni volta che li vedi solo di calcio, politici che fanno interrogazioni parlamentari sul calcio, telegiornali nazionali che aprono per una settimana con in prima pagina la morte di un calciatore.

 

Parliamoci chiaro, non è questione di essere d'accordo o meno, in Italia il calcio è una religione. O ne prendi atto e proproni politiche adeguate, o soccombi sotto il peso del macigno che sei stato te a metterti in testa.

Mah, un tempo l’unico modo di vedere era andare allo stadio, chi non andava non vedeva, mi pare siano tutti sopravvissuti lo stesso.

 

Vedere eventi sportivi in diretta è un optional e si paga. Chi ritiene sia troppo, non paghi.

 

Ci sono un sacco di cose la fuori il cui prezzo viene giudicato tanto, poco o per nulla congruo a seconda della propria sensibilità. 

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14 minuti fa, MassiPace73 ha scritto:

sono i piani di hosting degli ISP che includono un IP di tipo condiviso. questo IP sarà un indirizzo di accesso al servizio sul web di fatto condiviso con un grande numero di siti web. in pratica il DNS server associa a quell'IP tanti domini: ma è inevitabile che questo genera, in alcuni casi, problemi gravi, derivanti dalla cattiva condotta degli utenti dietro ai server, che utilizzano lo stesso indirizzo. i pirati informatici,  il pezzetto, etc.

alla fine hli IP che commettono infrazioni, come la diffusione di virus, spam, furto di dati, streaming vietato  etc. vengono inseriti periodicamente nelle black list pubbliche. una in più è quella introdotta dalla piattaforma anti pirateria del calcio.

pra, se dei server profssionali seri che vendono servizi agli utenti, poi condividiono il loro IP con tanti altri domini, sono incauti come minimo. il loro sito web potrebbe essere segnalato come potenzialmente pericoloso e, nel caso della piattaforma anti pirata, oscurato.

Si, per grandi linee so come funziona. In generale per la mia esperienza (di riflesso) a livello di networking nelle reti interne aziendali esporre qualcosa al pubblico non è il massimo ma condividere un IP nattato implica tanti potenziali problemi di gestione.

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7 minuti fa, Amadir ha scritto:

Mah, un tempo l’unico modo di vedere era andare allo stadio, chi non andava non vedeva, mi pare siano tutti sopravvissuti lo stesso.

 

Vedere eventi sportivi in diretta è un optional e si paga. Chi ritiene sia troppo, non paghi.

 

Ci sono un sacco di cose la fuori il cui prezzo viene giudicato tanto, poco o per nulla congruo a seconda della propria sensibilità. 

Si bhe un tempo la gente sentiva le partite alla radio, si giocava tutti in contemporanea, nella Coppa dei Campioni ci giocavano i Campioni delle leghe nazionali, in uno stadio da 30.000 posti si entrava in 50.000....i tempi cambiano. E io cerco di ragionare sulla nostra epoca e le possibili soluzioni ai nostri problemi.

Io personalmente il calcio ormai lo seguo molto poco, ma ritengo che se letteralmente fai ingurgitare calcio al popolo fin da quando porta il pannolone, poi le conseguenza queste sono. Gente che pretende. 

 

La mia o la tua sensibilità, a mio parere, hanno poco a che vedere con il fatto che in Italia, se muore una persona che ha fatto fare passi avanti all'umanità viene dedicato un servizio a fondo telegiornale, se muore un ex calciatore si fanno gli speciali e ci si aprono i telegiornali.

 

Vogliamo fare in modo che il calcio sia un bene di secondaria importanza? La smettessero di romperci i *....qua prima ci battezzano e poi ci chiedono il pizzo per entrare in chiesa.

 

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3 ore fa, LE6END ha scritto:

Ecco un altro problema sefz

 

 

E non si può chiedere a OVH di assegnarmi un IP non bannato? Non mi pare così complicato, a meno che OVH non abbia il 90% di IP bannati perché i siti pirata si rivolgono solo a loro.

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3 ore fa, LedZeppelin ha scritto:

Si bhe un tempo la gente sentiva le partite alla radio, si giocava tutti in contemporanea, nella Coppa dei Campioni ci giocavano i Campioni delle leghe nazionali, in uno stadio da 30.000 posti si entrava in 50.000....i tempi cambiano. E io cerco di ragionare sulla nostra epoca e le possibili soluzioni ai nostri problemi.

Io personalmente il calcio ormai lo seguo molto poco, ma ritengo che se letteralmente fai ingurgitare calcio al popolo fin da quando porta il pannolone, poi le conseguenza queste sono. Gente che pretende. 

 

La mia o la tua sensibilità, a mio parere, hanno poco a che vedere con il fatto che in Italia, se muore una persona che ha fatto fare passi avanti all'umanità viene dedicato un servizio a fondo telegiornale, se muore un ex calciatore si fanno gli speciali e ci si aprono i telegiornali.

 

Vogliamo fare in modo che il calcio sia un bene di secondaria importanza? La smettessero di romperci i *....qua prima ci battezzano e poi ci chiedono il pizzo per entrare in chiesa.

 

Ma è sempre stato così. Con la differenza che prima non c’era proprio modo di vedere se non andando allo stadio.

 

Boh, per me è un falso problema. Anche perché visto il costo dei diritti, se qualcuno si aspetta che il vincitore, quale esso sia, metta il mensile a 10 euro si sbaglia di grosso.

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9 ore fa, Amadir ha scritto:

E non si può chiedere a OVH di assegnarmi un IP non bannato?

Certo. Ma OVH non sa quali sono gli IP non bannati perché non accede alla piattaforma Piracy Shield e AGCOM non pubblica l'elenco.

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13 ore fa, Amadir ha scritto:

Ma è sempre stato così. Con la differenza che prima non c’era proprio modo di vedere se non andando allo stadio.

 

Boh, per me è un falso problema. Anche perché visto il costo dei diritti, se qualcuno si aspetta che il vincitore, quale esso sia, metta il mensile a 10 euro si sbaglia di grosso.

Ma se prima non c'era modo, il problema dove stava? Non c'era. La gente si sentiva la partita alla radio, poi 90esimo minuto e poi pregava che venisse trasmesso metà tempo della propria squadra sulla Rai. Se volevi vedere la partita per intero te ne andavi allo stadio.

Oggi la situazione è questa? No, non più.

 

Che per te sia un falso problema non lo metto in dubbio, non lo è manco per me. Ma per altri lo è. Se mi assumessero per risolvere la situazione gli direi che non possono pensare che l'uomo medio italiano, che nasce e cresce con la fede calcistica, che tifa, poi per seguire debba farsi tre abbonamenti...quando ormai le alternative ci sono.

E questo è il primo problema, il secondo è che sono nel campo dell'intrattenimento audio-visivo, in cui la pirateria piaccia o no è prevalente e alla portata di tutti nel 2024.

Puoi fare come fanno loro, che piangono e alzano i prezzi per compensare delle "mancate" (tutto da dimostrare) entrate, che spalmano il palinsesto su 5 giorni settimanali... o ti metti seduto ad un tavolo, prendi atto della situazione senza battere i piedini come i bambini, e trovi una soluzione...magari prendendo spunto da altri campi che hanno già affrontato la cosa.

 

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4 ore fa, LedZeppelin ha scritto:

Ma se prima non c'era modo, il problema dove stava? Non c'era. La gente si sentiva la partita alla radio, poi 90esimo minuto e poi pregava che venisse trasmesso metà tempo della propria squadra sulla Rai. Se volevi vedere la partita per intero te ne andavi allo stadio.

Oggi la situazione è questa? No, non più.

 

Che per te sia un falso problema non lo metto in dubbio, non lo è manco per me. Ma per altri lo è. Se mi assumessero per risolvere la situazione gli direi che non possono pensare che l'uomo medio italiano, che nasce e cresce con la fede calcistica, che tifa, poi per seguire debba farsi tre abbonamenti...quando ormai le alternative ci sono.

E questo è il primo problema, il secondo è che sono nel campo dell'intrattenimento audio-visivo, in cui la pirateria piaccia o no è prevalente e alla portata di tutti nel 2024.

Puoi fare come fanno loro, che piangono e alzano i prezzi per compensare delle "mancate" (tutto da dimostrare) entrate, che spalmano il palinsesto su 5 giorni settimanali... o ti metti seduto ad un tavolo, prendi atto della situazione senza battere i piedini come i bambini, e trovi una soluzione...magari prendendo spunto da altri campi che hanno già affrontato la cosa.

 

Nasceva e cresceva semmai. I numeri dei nuovi giovani appassionati di calcio in Italia sono al minimo storico.

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18 ore fa, Amadir ha scritto:

 

 

Boh, per me è un falso problema. Anche perché visto il costo dei diritti, se qualcuno si aspetta che il vincitore, quale esso sia, metta il mensile a 10 euro si sbaglia di grosso.

metti tutto il calcio a 25 euro (ma proprio tutto), e il pezzotto lo polverizzi

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1 ora fa, Il Dottor Destino ha scritto:

Nasceva e cresceva semmai. I numeri dei nuovi giovani appassionati di calcio in Italia sono al minimo storico.

ma anche quello che dici te .sisi

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Il 28/3/2024 Alle 11:54, LedZeppelin ha scritto:

Internet è un sistema altamente decentralizzato. Stanno letteralmente lottando contro i mulini a vento. Stiamo rimettendo in atto le battaglie delle case discografiche di inizi anni 2000 contro i download illegali. E spoiler alert, le case discografiche hanno lasciato perdere e hanno trovato metodi alternativi e al passo coi tempi per portare a casa il guadagno. Ma la storia è ciclica e tende a ripetersi purtroppo.....

fortuna che qualcuno si ricorda...

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