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quello che avevo appena scritto sopra. Oggi un Bonucci in questa squadra farebbe ridere, e infilato da ogni parte. Lo stesso Marchisio quando giocava post calciopoli o nelle Juventus dei settimi posti, era uno dei tanti. Dopo gli riconosco che ha saputo alzare il livello, ma prima occorre mettere i cardini tecnici e caratteriali, e poi andare a puntellare la rosa con i calciatori medi che valuti possano salire di ruolo diventando top, trascinati da chi hanno attorno. Ma se tu prendi solo medi, il livello resterà medio. Attualmente in rosa uno che alza il livello dei compagni è Yildiz, perché prova a fare e vedere cose che gli altri non rischierebbero. Il livello medio tecnico è quello di Locatelli che non rischia nulla, e caratteriale di Koopmeiners che ha abdicato a fare da valore aggiunto in centrocampo, rifugiandosi in una posizione difensiva (magari altrove renderebbe meglio, ma qui siamo alla Juventus). A questo punto preferisco un giovane che prova a giocarla e la sbaglia, ma se hai attorno gente (magari più anziana) che ti chiama il passaggio sempre conservativo, non è facile farlo e magari sbagliando passare per quello che ha fatto abortire l'azione. Quanto a Elkann, è ovvio che non parlano contro di lui, cercanon di tenerselo buono sperando magari arrivi una chiamata per qualche ruolo.

È pur vero che in questa squadra, Marchisio sarebbe uno dei tanti: lo abbiamo visto quando ha giocato in Juventus deboli e quando lo ha fatto in Juventus forti. La verità è che prima devi mettere 4/5 perni che siano leader anche tecnici, dopodiché puoi mettere i giocatori medi, e molti poi alzeranno il livello diventando top. Ma non sono quelli che per primi immaginano la giocata, ma che hanno margini per comprenderla. Non a caso alcuni dei nostri acquisti, una volta andati in contesti più funzionali, poi hanno alzato il loro livello esprimendosi al meglio, ma non sono quelli che arrivati ti ribaltano il modo di essere e ragionare della squadra. Vale anche caratterialmente, prendere l'esempio di Koopmeiners. Ma se tu metti solo mediocri, o comprimari, o calciatori che non sono leader, il livello sarà mediocre. Non a caso il capitano è Locatelli, uno che non rischia mai nulla.

Se il capitano incarna lo spirito della lentezza, del non rischiare mai una giocata, finendo per giocare facile e nascondersi quando conta, non stupiamoci se i giovani o gli ultimi arrivati iniziano ad assimilare quel modo di comportarsi (stranamente poi li vendiamo e tornano normodotati).

Fuori Locatelli si gioca in avanti...(preferisco una palla sbagliata a una palla non giocata o giocata facile).

Casualmente la palla alta e poi attaccare il campo aperto si dimostra più adatto e ci porta al goal, invece di provare a fare il palleggio sterile da squadra che non ha la qualità per giocare nello stretto contro una difesa schierata.

concordo, dovremmo fare una cosa ma fatta bene (anche fosse difenderci bassi e ripartire), invece proviamo a farne una non alla nostra portata e finiamo per alternare mediocrità a disastri.

Loro alzano la palla e giocano in ripartenza con campo aperto, noi contro una difesa schierata con zero spazi, piano partita che ci penalizza. Nonostante tutto non mi sta piacendo lo stadio per come rumoreggia e fischia. A fine partita e con tutte le ragioni del caso, eventualmente. Non durante la gara. Questo è quando porti clienti e non tifosi.

Dopo il dt della retrocessione del Monza, una sfida tra giganti: il ds che sta cercando di mandare il Genoa in Serie B e quello di una squadra in seconda divisione danese. Comolli, promosso nel silenzio generale come amministratore delegato, sta iniziando a prendere i pieni poteri. E porta la cultura del gruppo che aveva il Tolosa e che provò a insediarl al Milan (dove sono rinsaviti affidandosi a chi di calcio ne capisce: Max Allegri, con buona pace dei capiscers).

Ora la difesa a 4.

Giuntoli è stata una disgrazia colossale, ha voluto ribaltare tutto sbagliando ogni scelta. Bene, archiviato. Il problema, però, è che sta passando in sordina l'inadeguatezza fin qui dimostrata da Comolli (addirittura promosso) e compagni. Loro hanno assemblato la rosa e stanno gestendo il club dentro e fuori la Continassa. Se la sono presa con Tudor, ma dopo un mese Spalletti è arrivato alle stesse conclusioni del croato. Purtroppo, quando si ha un problema in un ruolo, si può intervenire, ma quando i problemi, perdonatemi la metafora, iniziano a fare metastasi, allora diventa un casino. E noi ora ci ritroviamo a dover risolvere più casini contemporaneamente.

Spalletti sta cercando di riabilitare se stesso dopo la disfatta in Nazionale, non affonderà insieme alla squadra, soprattutto con pochi mesi di contratto. È stato storicamente uno da tante parole, ma come diceva un tale, le parole le porta via il vento le biciclette... Un conto è fare caciara con Icardi, Wanda Nara, Totti, Blasi e compagnia cantante, un altro è allenare e vincere alla Juventus. Vincere è un'altra cosa. Essere bellini e perdenti un'altra. Nel caso specifico, non siamo neanche bellini, anzi, Spalletti (che ha sbagliato a non osare neanche una difesa a 4) è già al punto di Tudor: pensa le stesse cose di questa rosa. Perché i calciatori sono questi, presi da questi dirigenti. I miracoli non si fanno. Poi si può fare di più come atteggiamento e tatticamente, ma allora servono le scelte forti, non basta Koop braccetto. Se ciò non avverrà a brevissimo, sono sicuro che in primavera, o prima, Spalletti scazzerà e proverà ad allenare se stesso (come fatto da Motta) e rischieremo di non arrivare quarti, dato che non ci sarà un Tudor da buttare nella mischia (lo stesso che aveva salutato dicendo ai calciatori "non avete dignità"). Caratterialmente la partita di Napoli è drammatica. Si può perdere, ma ti hanno tirato i sassi fuori dallo stadio, devi dare l'anima.

I danni di Giuntoli sono inenarrabili e gli attuali dirigenti inadatti. Spalletti appena arrivato ha citato lo scudetto, dopo 1 mese ripete le stesse cose di Tudor sulla rosa. Ma quelli con la puzza sotto il naso per il belgioco, sono sicuro siano rincuorati dal fatto che Agnelli e Allegri non siano più alla Juventus...

sì appunto, è quello che dicevo. Elkann ed Exor hanno messo i soldi ma Giuntoli ha praticamente distrutto la rosa e sbagliato mercato e allenatore. Lo stesso si può dire di ciò fatto dai vari Comolli, Modesto, Chiellini. Il problema è che le risorse sono state impiegate male e le decisioni sbagliate. Ora ci ritroviamo una rosa scarsa e dirigenti inadatti. Non si cose facili da riparare, non a caso si sostituiscobo allenatori come capri espiatori.

Elkann c'era anche con Agnelli, il problema è che lui ha bisogno di manager e persone in azienda che sappiano quello che fanno. Da noi invece c'è stato Giuntoli che ha fatto danni spendendo tantissimo e attualmente Comolli che neanche parla italiano...

a mio avviso avrebbe dovuto mettere una difesa a 4, ma già da tempo. Koopmeiners lì non cambia le sorti di una gara, fa il compitino. Io credo che la difesa a 3 ci stia privando di un uomo in attacco (o eventualmente in centrocampo), e mettendo in difficoltà gli esterni. Potrei capirlo se ci rendesse inviolabili, ma non è questo il caso, dato che comunque subiamo goal.