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marchisiogobbocomeme

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  1. marchisiogobbocomeme

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Panchinare Miretti in questo momento è delittuoso, a confronto di Thuram e Locatelli sembra Iniesta. Se con l'Udinese abbiamo giocato bene dal primo al 90esimo è perchè abbiamo avuto il controllo del gioco grazie alla coppia Miretti-Koop. Con Locatelli o Thuram perdere tempi di gioco e palloni (e quindi il controllo del gioco) è cosa scontata. Son lenti di gamba e di testa. Miretti è svelto di entrambi. Koop lo è almeno di testa. Spalletti ha saggiamente detto più volte che noi siamo quello che mettiamo sul campo, che non è più tempo di slogan (e di chiacchere pre e post partita), perchè è il campo che parla per noi e dice chi siamo e cosa vogliamo diventare. Ma ci sono giocatori a cui viene più facile giocare un certo tipo di calcio, e altri a cui viene più difficile, a prescindere dal valore del giocatore. Se vogliamo tenere palla, scambiare veloce, fare delle giocate illogiche, avere un pensiero "offensivo", Miretti non può stare in panca e quei due titolari.
  2. No. Ma ci ha pensato Rocchi a smentire se stesso, dicendo sostanzialmente che il VAR può intervenire sempre per sanare un errore. Una cosa aberrante da qualsiasi punto di vista la si voglia vedere, da quello regolamentare, da quello deontologico, e dal fatto appunto che fino a Fiorentina-Juve decine, centinaia di volte gli arbitri hanno sempre sottolineato che per richiamare un arbitro occorre un chiaro ed evidente errore. Come ha scritto giustamente il Cds (incredibile, considerando che strizza l'occhio alle squadre del centro/sud italia), così facendo il VAR diventa moviola e non aiuto all'arbitro. Quante volte abbiamo sentito dire che il VAR non può sovrastare la decisione dell'arbitro di campo?!
  3. Ah ok, non ci ero "arrivato", questione di vantaggio fisico. Allora il ragionamento diventa almeno sensato.
  4. marchisiogobbocomeme

    Tifo Juve perché

    Sono cresciuto in una famiglia (anche considerando quella allargata a zii, cugini, ecc) che con lo sport non ci ha mai avuto niente a che fare, da qualsiasi punto di vista. Nessuno tifa niente, nessuno pratica niente. Ho avuto quella rarissima possibilità di scegliere totalmente in libertà sia gli sport da seguire che la squadra da tifare. Non so individuare un esatto momento o un perché, ma il primo ricordo fotografico legato alla Juve è legato alle partite di Champions della stagione 95-96 e alla famosa maglia blu con le stelle gialle sulle spalle, lì avevo 8 anni. Scavando nella memoria, ricordo anche che ai tempi dell'asilo mia zia mi veniva a prendere, passavo il pomeriggio da lei, mio padre mi recuperava a fine giornata lavorativa. Un ricordo indelebile è quello del fidanzatino di mia cugina poco più che 20enne che , probabilmente capito il quadro generale della famiglia e la facile possibilità di "assoldare" un nuovo sampdoriano, mi portava agli allenamenti della Samp alla Sciorba. Visto che andavo all asilo, non potevano che essere gli anni 91-92, quindi parliamo della migliore Samp della storia, che vinceva scudetto e l anno dopo era in finale di Coppa campioni. Ricordo bene che in ogni viaggio di ritorno verso casa, mio cugino mi faceva sempre la stessa domanda: "ti sei divertito? Allora adesso tifi Samp?" E io puntualmente gli rispondevo "No. Tifo Juve!". Quindi già a quella età mi dichiaravo juventino, ma l' unico ricordo che ho è questo. La finale di CL col Borussia è stato ovviamente il mio primo trauma, piansi mezz'ora, inconsolabilmente, e per i miei genitori e mio fratello (l esatto contrario del termine "sportivi") anche incomprensibilmente. Non tifavano niente, non seguivano niente, figuriamoci come potevano capire il dispiacere.
  5. Su "il bianconero" c'è l' intervento completo. C'è una parte che mi ha fatto cadere dal divano: una cosa tipo "solitamente per il settore giovanile si reclutano giocatori nati nella prima della parte dell'anno, ma poi quelli che hanno più successo sono quelli nati nella seconda parte dell'anno. Ad un certo punto al Tolosa li prendevamo quindi solo se nati da agosto in poi". L intervista mi piace, mi piace la filosofia di Comolli, ma questo passaggio è una delle cose più bizzarre che abbia mai sentito nel mondo del calcio.
  6. "ferma condanna". Mamma mia come stan messi questi. Manco se gli chiedi di Gaza prenderebbero ste posizioni
  7. Un piacere sentirlo parlare quando entra nei dettagli. L esempio è sulla bontà del lavoro fatto da Openda, impreciso e sprecone sí, ma che con la sua velocità e il suo instancabile attacco alla profondità ha stressato e allungato continuamente gli avversari, aprendo varchi per tutti quelli a rimorchio. Analisi lucida del giocatore dopo 2 giorni di conoscenza e plastificazione del concetto che una squadra non è una somma dei singoli giocatori ma può essere molto di più. Ma anche le parole su Koop in conferenza, che da pressatore è una bestia, ma bisogna evitare di ingabbiarlo e di farlo ricevere spalle alla porta perché non ha la mobilità e la destrezza tecnica di girarsi in un fazzoletto e mettersi fronte alla porta. Non vedo l ora che si soffermi su cambiaso, voglio capire se lo vede meglio a destra o se per lui può giocare indifferentemente su entrambe le fasce e perché. Io lo vedo meglio a dx perché può rientrare sul piede forte e perché può lasciare che l' ampiezza la dia conceicao. Mentre a sx quando entra dentro il campo non incide allo stesso modo e, soprattutto, porta yildiz ad allargarsi per non pestargli i piedi, cosa delittuosa perché yildiz che gioca per vie centrali è molto più pericoloso
  8. marchisiogobbocomeme

    VIDEO Il primo giorno di Mister Luciano Spalletti alla Juventus

    Per troppi di questi giocatori la Juve è semplicemente un punto di arrivo che dà lustro a carriere mediocri. Sarà compito del Mister (perché evidentemente tutti gli altri non ci sono riusciti) fargli capire che alla Juve il punto di arrivo sono i trofei, e passare vari anni da comparse pur giocando nella Juve vuol dire sostanzialmente aver fallito.
  9. petrelli era un nazionale under, puoi velocemente controllare se dico il falso. I tre del napoli erano promesse per i quali era giustificato quel valore? Non partecipare all attività sportiva significa che non c era nemmeno l' interesse di godere delle prestazioni di un giocatore. Se non la vedi la differenza tra gonfiare il valore di un giocatore ma metterlo in squadra e al massimo prestarlo in serie minori, e scambiare giocatori trattati come pacchi postali , non so cosa dirti. Quello che cerco di farti capire è che i distinguo o i punti focali della vicenda non esistono, vengono creati e smontati ad arte dalla procura a seconda della convenienza. Se conviene parlare di sistemicita lo si usa, se la Juve avesse fatto 20 milioni di plusvalenze in un unica operazione e il parma avesse fatto 30 operazioni, chiné avrebbe usato l'argomentazione opposta, cioè che quello che contava era il maggior beneficio contabile a favore della Juve piuttosto che un sistema che produceva plusvalenzine ridicole. Così come in sentenza era il dolo a distinguere la Juve dalle altre (non intercettate) e se emerge che i dirigenti napoletani erano ben consapevoli del dolo, vengono archiviati lo stesso. Il dolo è tale e condannabile se sei la Juve, per le altre no. La sistemicita è tale e condannabile anche se produce benefici contabili in percentuale al fatturato inferiori a chiunque altro; quindi visto che non conveniva entrare nel dettaglio dei numeri, tirano in ballo la sistemicita, che del resto è considerata tale aprioristicamente da Chine, partendo dal presupposto clamorosamente fallace che ogni plusvalenza deve necessariamente fare parte di un sistema, come se fosse impossibile o illecito cedere il capocannoniere della serie c ( e futuro capocannoniere della serie b) per la clamorosa cifra di 3 milioni ( un esempio tra tanti), entrando in valutazioni tecniche ridicole per uno che di lavoro fa il magistrato (o facendo riferimento a transfermarkt....ridiamo per non piangere). Nb la sistemicita non è mai stato un distinguo. La sistemicita era già stata rilevata da Chiné quando la posizione della Juve era stata inizialmente archiviata insieme alle altre. Ciò che è stato determinante è stato il dolo, che fu "provato" con le intercettazioni e comunicazioni interne. Ecco perche è incomprensibile come il dolo dei dirigenti napoletani non abbia portato a riaprire l indagine da parte di Chiné. Incomprensibile ovviamente se parlassimo si una procura imparziale. Ma l obiettivo era colpire la Juve, le altre (tutte) son da salvaguardare per il bene del calcio italiano. La storia che si ripete
  10. Le argomentazioni costruite ad arte da Chinè lasciano il tempo che trovano. Un bambino di 8 anni capisce che fare 60 milioni di plusvalenze se fatturi 1600 milioni in 3 anni incide meno che fare 5 milioni di plusvalenze se fatturi 50 milioni. Conti e considerazioni che è perfettamente in grado di fare anche Chinè, ma quando hai una tesi preconcetta... Se vogliamo parlare di unicità della situazione, te la scrivo io una possibile argomentazione che Chinè avrebbe potuto usare per condannare il Napoli: "rispetto alle altre società, che hanno scambiato giocatori che poi hanno regolarmente partecipato all'attività sportiva delle società acquirenti e in taluni casi anche superato nettamente i valori dei cartellino con i quali erano stati precedentemente acquistati/ceduti, il Napoli ha ceduto 3 giocatori che non si sono nemmeno recati fisicamente nella città della Società acquirente, non hanno effettuato le consuete visite mediche, non solo non si si sono mai allenati con la nuova squadra ma non hanno neanche raggiunto il centro di allenamento e conosciuto allenatore, compagni, dirigenza". Ecco, visto che parli di distinguo, se Chinè avesse voluto, con una sola argomentazione ci avrebbe potuto costruire una tesi ben più convincente della "sistematicità" e del "dolo" usati (solo se conviene) per la Juve. La prima significa nulla se produce benefici inferiori a chi realizzava poche plusvalenze. La seconda è già stata smentita proprio dalla sua archiviazione nei confronti dei dirigenti napoletani.
  11. Altra cosa: parli di singola operazione. Questa non ha alcuna rilevanza. La singola operazione del Napoli ha portato 20 milioni di plusvalenza in quell'anno. Alla Juve ne han contestate 60 complessivi in 3 anni. Alle volte le coincidenze...Considerando la differenza abissale tra i due fatturati all'epoca dei fatti, anche un ragazzino della 1 media che sta imparando le frazioni capisce che la singola operazione del Napoli ha prodotto in termini percentuali un beneficio maggiore del sistema della Juve. Quindi, oltre che essere irrilevante, la tua argomentazione è controproducente.
  12. La penalizzazione si applica nel momento in cui arriva la sentenza, come accaduto per la Juve per cose di bilanci precedenti. Il motivo per cui Chinè non ha riaperto l'indagine ad Aprile è perche, se avesse mantenuto le tempistiche utilizzate con la Juve, si sarebbe arrivati a sentenza nello scorso campionato e addio Scudetto. Riaprirle ora, dal punto di vista dell'opinione pubblica, sarebbe la toppa peggiore del buco, perchè sarebbe la certificazione del fatto che si è voluto evitare di penalizzare lo scorso anno. Chinè è in una rara situazione in cui qualsiasi cosa fa, sbaglia.
  13. Cmq bisogna dire che Chinè è anche sfigato. Nel momento in cui gli sono capitate a fagiuolo le intercettazioni dei dirigenti Juve, ha potuto compiere il delitto perfetto. Dolo => slealtà sportiva => penalizzazione. Che poteva (legittimamente per certi versi) usare solo per la Juve e non per gli altri. Una roba imbarazzante secondo buon senso ma confezionata in tal modo dal punto di vista del giuridichese da essere presentabile e poter reggere in appello. E tac. Viene fuori che anche i dirigenti del Napoli erano ben consapevoli di quello che stavano facendo. Mi ricorda un po' Narducci e il suo "solo i dirigenti Juve parlavano con i designatori". Almeno Chinè è stato abbastanza furbo da stare schiscio.
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