Due anni fa abbiamo fatto un buon cammino, nessuno lo nega, e infatti non mi pare che si sia lamentato qualcuno. Il fatto è che la mentalità di questa dirigenza, come di chi la difende, ragiona all'opposto di come si dovrebbe. I quarti del 2013 non dovevano essere l'alibi per le sconfitte e le figure di * fatte successivamente, bensí il punto di partenza per allestire una rosa in grado di mantenere quel livello e possibilmente migliorarsi ogni anno. Si è frenata la crescita di una squadra che poteva diventare ben più importante nel momento in cui bisognava dare la sterzata, prendendo campioni tecnici e veloci compatibilmente con le risorse a disposizione e magari vendendo qualche giocatore già in parabola discendente.
Invece dalla proprietà è arrivato il mantra "pareggio di bilancio", come per dire "della Juve alla Exor non gliene frega niente, siete solo un asset in perdita, la quale dev'essere risanata il prima possibile". Una dirigenza con le palle non avrebbe vivacchiato strapagando parametri zero e regalando ogni anno 30 milioni a Udinese e Atalanta per lasciar giocare fuori giovani promettenti e tenersi onesti mestieranti ipervalutati in rosa come riserve, soprattutto quando mancavano 1-2 titolari di qualità in ruoli ancora oggi scoperti (ad esempio sugli esterni). Il risultato è sotto gli occhi di tutti, inutile far finta che vada tutto bene. E intanto in Italia chi ha avuto il coraggio di spendere ci è già alle calcagna, quando invece dovevamo scavare un solco irrecuperabile per gli altri per almeno un lustro.
mentalità sparagnina, poca lungimiranza. Queste sono le colpe della dirigenza, poi che il sistema Italia faccia schifo è un altro discorso vero ma che fa comodo per nascondere le proprie responsabilità