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paolo65

[Video] Allegri post Borussia - Juventus: "Meriti miei? Il lavoro che fanno i ragazzi è pazzesco"

Post in rilievo

E' indiscutibilmente la sua vittoria.

Eppure lui si smarca, prima elogia la squadra.

 

Di colpo in tanti si svegliano e si accorgono che il nostro allenatore senza palle, di testicoli ne possiede tre.

All'improvviso cura meticolosamente l'aspetto motivazionale e pone in campo 11 panzer incazzatissimi e concentrati, cosa alquanto bizzarra dato che il campione del mondo di psicologia applicata al calcio se n'è andato il luglio passato.

Oggi viene pure da ragionare sul fatto che col campione del mondo di psicologia applicata al calcio ce la facevamo nelle mutande appena varcavamo i confini nazionali......

 

Acciuga ha insegnato ai ragazzi a gestire la partita a 50 km/h con cicliche accelerazioni a 200 km/h.

Il campione del mondo di psicologia applicata al calcio sosteneva che per reggere il confronto con l'avversario occorreva correre sempre a 100 km/h.

Vi giuro amici, l'espressione "furore agonistico" non riesco più a sentirla, mi nausea.

Il calcio prevede piedi e cervello, e Allegri ha ricordato ai ragazzi come si usano entrambi.

Al "furore agonistico" preferisce una brillante condizione atletica, decisamente più da Juve.

Il "furore agonistico" è l'arma di una squadra debole, che usa i polmoni per colmare il gap tecnico con l'avversario.

 

Ieri ho assistito alla partita perfetta, erano anni che non accadeva.

La Juve europea era uno schifo, si partiva sconfitti, si aveva paura dell'avversario.

Bastava che l'avversario corresse quanto noi e la partita era persa, anche contro squadrette.

 

Antonio parlava continuamente di miracoli, di imprese eccezionali.

Acciuga no.

E per questo lo ringrazio di cuore.

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Grande Max, ho sempre avuto fiducia in te!! stai raccogliendo i frutti del tuo lavoro, stai facendo meglio del tuo predecessore che in tanti rimpiangono, stai smentendo gli scettici e stai dando importanti conferme a chi ha sempre creduto in te e nella società!

 

Avanti così Mister e grazie!!!

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ho deciso -visto l'esito- di andare ai concerti ad ogni partita di cl

:risata3: :risata3:

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E' indiscutibilmente la sua vittoria.

Eppure lui si smarca, prima elogia la squadra.

 

Di colpo in tanti si svegliano e si accorgono che il nostro allenatore senza palle, di testicoli ne possiede tre.

All'improvviso cura meticolosamente l'aspetto motivazionale e pone in campo 11 panzer incazzatissimi e concentrati, cosa alquanto bizzarra dato che il campione del mondo di psicologia applicata al calcio se n'è andato il luglio passato.

Oggi viene pure da ragionare sul fatto che col campione del mondo di psicologia applicata al calcio ce la facevamo nelle mutande appena varcavamo i confini nazionali......

 

Acciuga ha insegnato ai ragazzi a gestire la partita a 50 km/h con cicliche accelerazioni a 200 km/h.

Il campione del mondo di psicologia applicata al calcio sosteneva che per reggere il confronto con l'avversario occorreva correre sempre a 100 km/h.

Vi giuro amici, l'espressione "furore agonistico" non riesco più a sentirla, mi nausea.

Il calcio prevede piedi e cervello, e Allegri ha ricordato ai ragazzi come si usano entrambi.

Al "furore agonistico" preferisce una brillante condizione atletica, decisamente più da Juve.

Il "furore agonistico" è l'arma di una squadra debole, che usa i polmoni per colmare il gap tecnico con l'avversario.

 

Ieri ho assistito alla partita perfetta, erano anni che non accadeva.

La Juve europea era uno schifo, si partiva sconfitti, si aveva paura dell'avversario.

Bastava che l'avversario corresse quanto noi e la partita era persa, anche contro squadrette.

 

Antonio parlava continuamente di miracoli, di imprese eccezionali.

Acciuga no.

E per questo lo ringrazio di cuore.

 

Ti sottoscrivo tutto

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E' indiscutibilmente la sua vittoria.

Eppure lui si smarca, prima elogia la squadra.

 

Di colpo in tanti si svegliano e si accorgono che il nostro allenatore senza palle, di testicoli ne possiede tre.

All'improvviso cura meticolosamente l'aspetto motivazionale e pone in campo 11 panzer incazzatissimi e concentrati, cosa alquanto bizzarra dato che il campione del mondo di psicologia applicata al calcio se n'è andato il luglio passato.

Oggi viene pure da ragionare sul fatto che col campione del mondo di psicologia applicata al calcio ce la facevamo nelle mutande appena varcavamo i confini nazionali......

 

Acciuga ha insegnato ai ragazzi a gestire la partita a 50 km/h con cicliche accelerazioni a 200 km/h.

Il campione del mondo di psicologia applicata al calcio sosteneva che per reggere il confronto con l'avversario occorreva correre sempre a 100 km/h.

Vi giuro amici, l'espressione "furore agonistico" non riesco più a sentirla, mi nausea.

Il calcio prevede piedi e cervello, e Allegri ha ricordato ai ragazzi come si usano entrambi.

Al "furore agonistico" preferisce una brillante condizione atletica, decisamente più da Juve.

Il "furore agonistico" è l'arma di una squadra debole, che usa i polmoni per colmare il gap tecnico con l'avversario.

 

Ieri ho assistito alla partita perfetta, erano anni che non accadeva.

La Juve europea era uno schifo, si partiva sconfitti, si aveva paura dell'avversario.

Bastava che l'avversario corresse quanto noi e la partita era persa, anche contro squadrette.

 

Antonio parlava continuamente di miracoli, di imprese eccezionali.

Acciuga no.

E per questo lo ringrazio di cuore.

 

Standing ovation

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E' indiscutibilmente la sua vittoria.

Eppure lui si smarca, prima elogia la squadra.

 

Di colpo in tanti si svegliano e si accorgono che il nostro allenatore senza palle, di testicoli ne possiede tre.

All'improvviso cura meticolosamente l'aspetto motivazionale e pone in campo 11 panzer incazzatissimi e concentrati, cosa alquanto bizzarra dato che il campione del mondo di psicologia applicata al calcio se n'è andato il luglio passato.

Oggi viene pure da ragionare sul fatto che col campione del mondo di psicologia applicata al calcio ce la facevamo nelle mutande appena varcavamo i confini nazionali......

 

Acciuga ha insegnato ai ragazzi a gestire la partita a 50 km/h con cicliche accelerazioni a 200 km/h.

Il campione del mondo di psicologia applicata al calcio sosteneva che per reggere il confronto con l'avversario occorreva correre sempre a 100 km/h.

Vi giuro amici, l'espressione "furore agonistico" non riesco più a sentirla, mi nausea.

Il calcio prevede piedi e cervello, e Allegri ha ricordato ai ragazzi come si usano entrambi.

Al "furore agonistico" preferisce una brillante condizione atletica, decisamente più da Juve.

Il "furore agonistico" è l'arma di una squadra debole, che usa i polmoni per colmare il gap tecnico con l'avversario.

 

Ieri ho assistito alla partita perfetta, erano anni che non accadeva.

La Juve europea era uno schifo, si partiva sconfitti, si aveva paura dell'avversario.

Bastava che l'avversario corresse quanto noi e la partita era persa, anche contro squadrette.

 

Antonio parlava continuamente di miracoli, di imprese eccezionali.

Acciuga no.

E per questo lo ringrazio di cuore.

sei un pochino acido verso Antonio che pure ha avuto grandi meriti specie il primo anno. Detto questo, io, come tanti, gli occhi su Antonio li ho aperti nell'incredibile quarto col Bayer nel 2013. Vedere un allenatore che anzitutto aveva scelto di far giocare tutti i titolari su un campo pesante tre giorni prima del match dell'Allianz Arena pur di battere la ridicola inter di stramaccioni, ma soprattutto un allenatore che se la faceva nelle braghe prima ancora di scendere in campo (fu lì che cominciò a parlare di 500 contro carri armati), mi fece capire che Antonio aveva raggiunto il suo massimo e che di più non poteva dare alla Juve.

La scorsa stagione è stata solo una conferma: dall'orribile girone di qualificazione, in cui andavano salvate solo le due partite col Real, alla pietosa EL. Una Juve che è riuscita a giocare in maniera ignobile contro una squadretta imbottita di riserve come il Lione e che al primo ostacolo non dico alto, ma accettabile si era fatta incartare dal Benfica, per carità squadra discreta ma non il Real e di sicuro alla portata della Juve...e nuovamente dover vedere Antonio che faceva giocare i titolarissimi nuovamente su campo pesante contro il temibile Sassuolo tre giorni prima del ritorno col Benfica, compromettendo la possibilità più unica che rara di vincere un trofeo europeo con una finale in casa, mi ha fatto cascare le braccia

Ma quello che mi ha definitivamente fatto cadere gli zebedei (si può dire?) è stato sentire l'allucinante conferenza stampa post Juve-benfica in cui Antonio dimostrando di non aver capito nulla dei propri errori e di non aver capito che Jorge Jesus l'aveva incartato senza sforzo, passò il tempo a lamentarsi pateticamente contro le perdite di tempo dei lusitani.

Ecco lì ho capito che Conte era uno dei tanti, bravo allenatore, buon motivatore ma solo in Italia, e che con la rosa che aveva a disposizione chiunque fosse un buon allenatore avrebbe potuto vincere.

E ringrazio il cielo che Antonio se ne sia andato perché non gli hanno preso Iturbe e Cuadrado, due mezzi bidoni che avrebbero distrutto il bilancio della Juve.

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E' indiscutibilmente la sua vittoria.

Eppure lui si smarca, prima elogia la squadra.

 

Di colpo in tanti si svegliano e si accorgono che il nostro allenatore senza palle, di testicoli ne possiede tre.

All'improvviso cura meticolosamente l'aspetto motivazionale e pone in campo 11 panzer incazzatissimi e concentrati, cosa alquanto bizzarra dato che il campione del mondo di psicologia applicata al calcio se n'è andato il luglio passato.

Oggi viene pure da ragionare sul fatto che col campione del mondo di psicologia applicata al calcio ce la facevamo nelle mutande appena varcavamo i confini nazionali......

 

Acciuga ha insegnato ai ragazzi a gestire la partita a 50 km/h con cicliche accelerazioni a 200 km/h.

Il campione del mondo di psicologia applicata al calcio sosteneva che per reggere il confronto con l'avversario occorreva correre sempre a 100 km/h.

Vi giuro amici, l'espressione "furore agonistico" non riesco più a sentirla, mi nausea.

Il calcio prevede piedi e cervello, e Allegri ha ricordato ai ragazzi come si usano entrambi.

Al "furore agonistico" preferisce una brillante condizione atletica, decisamente più da Juve.

Il "furore agonistico" è l'arma di una squadra debole, che usa i polmoni per colmare il gap tecnico con l'avversario.

 

Ieri ho assistito alla partita perfetta, erano anni che non accadeva.

La Juve europea era uno schifo, si partiva sconfitti, si aveva paura dell'avversario.

Bastava che l'avversario corresse quanto noi e la partita era persa, anche contro squadrette.

 

Antonio parlava continuamente di miracoli, di imprese eccezionali.

Acciuga no.

E per questo lo ringrazio di cuore.

 

.allah

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sei un pochino acido verso Antonio che pure ha avuto grandi meriti specie il primo anno. Detto questo, io, come tanti, gli occhi su Antonio li ho aperti nell'incredibile quarto col Bayer nel 2013. Vedere un allenatore che anzitutto aveva scelto di far giocare tutti i titolari su un campo pesante tre giorni prima del match dell'Allianz Arena pur di battere la ridicola inter di stramaccioni, ma soprattutto un allenatore che se la faceva nelle braghe prima ancora di scendere in campo (fu lì che cominciò a parlare di 500 contro carri armati), mi fece capire che Antonio aveva raggiunto il suo massimo e che di più non poteva dare alla Juve.

La scorsa stagione è stata solo una conferma: dall'orribile girone di qualificazione, in cui andavano salvate solo le due partite col Real, alla pietosa EL. Una Juve che è riuscita a giocare in maniera ignobile contro una squadretta imbottita di riserve come il Lione e che al primo ostacolo non dico alto, ma accettabile si era fatta incartare dal Benfica, per carità squadra discreta ma non il Real e di sicuro alla portata della Juve...e nuovamente dover vedere Antonio che faceva giocare i titolarissimi nuovamente su campo pesante contro il temibile Sassuolo tre giorni prima del ritorno col Benfica, compromettendo la possibilità più unica che rara di vincere un trofeo europeo con una finale in casa, mi ha fatto cascare le braccia

Ma quello che mi ha definitivamente fatto cadere gli zebedei (si può dire?) è stato sentire l'allucinante conferenza stampa post Juve-benfica in cui Antonio dimostrando di non aver capito nulla dei propri errori e di non aver capito che Jorge Jesus l'aveva incartato senza sforzo, passò il tempo a lamentarsi pateticamente contro le perdite di tempo dei lusitani.

Ecco lì ho capito che Conte era uno dei tanti, bravo allenatore, buon motivatore ma solo in Italia, e che con la rosa che aveva a disposizione chiunque fosse un buon allenatore avrebbe potuto vincere.

E ringrazio il cielo che Antonio se ne sia andato perché non gli hanno preso Iturbe e Cuadrado, due mezzi bidoni che avrebbero distrutto il bilancio della Juve.

 

Condivido i tuoi pensieri, tutti.

Compreso il notare la mia acredine verso Antonio, che, soprattutto per quanto riguarda il suo primo anno da noi, non la merita affatto. :d

Tuttavia il suo mistificare la Juve in Italia e dileggiarla all'estero mi aveva davvero rotto.

E probabilmente aveva pure rotto le palle ai giocatori, che sono gli stessi che si cagavano addosso contro il Gala o il Benfica.

 

Sono arrabbiato con me stesso per l'eccessiva credibilità che attribuivo ad Antonio.

Tutto quello che sosteneva era vangelo per me.

Voleva Peluso? Se lo vuole lui significa che Peluso è ciò che ci serve........

I suoi mal di pancia poi........

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