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Kobayashi

Tenet (2020)

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Idea geniale come al solito e grande realizzazione tecnica però mmm stavolta secondo me ha esagerato. Troppa carne al fuoco e in alcuni momenti ti innervosisci perché dà per scontato che lo spettatore possa immagazzinare una quantità senza senso di informazioni ed elaborarle in un tempo ridicolo.

Poi per carità la storia è chiara ed è bello che tutto torna in modo speculare, ma ci sono troppi particolari che non hai proprio tempo di assimilare. Soprattutto la scena dei tornelli, dove sul momento non capisci davvero una mazza.

 

Le conversazioni sono uno po' forzate ed anche le varie nozioni di fisica vengono spesso buttate lì random. Sotto questo punto di vista il confronto con Interstellar è impietoso perché lì le teorie scientifiche erano trattate con grande delicatezza ed era emozionante vedere poi le implicazioni nelle storie dei personaggi.

I personaggi sono volutamente "spersonalizzati" anche perché credo che il senso sia sottolineare come tutti hanno un ruolo in questa giostra e "ciò che deve accadere accade e basta" però un minimo di spessore in più non avrebbe guastato, se lì abbozzi tutti poi non ne capisci le scelte. Soprattutto per il protagonista, cioè alla fine non è molto credibile che si affezioni alla storia di quella donna e di suo figlio. 

 

Ah stamattina ho letto la teoria secondo la quale Neil sarebbe in realtà Max (il figlio di Kat) :59:

 

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Senza ovviamente spoilerare nulla, avete visto il film? É vero che necessiterà di più di una visione per essere compreso fino in fondo?

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8 ore fa, BaroneBirra87 ha scritto:

Senza ovviamente spoilerare nulla, avete visto il film? É vero che necessiterà di più di una visione per essere compreso fino in fondo?

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Sì.

Anche se quello che è essenziale da capire è meno di quanto si creda e si capisce.

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Visto qualche giorno fa.

 

É un film che non lascia affatto indifferenti.

 

Di base l'idea é abbastanza semplice, ruota tutto attorno all'entropia e la stessa si applica in una sorta di climax ascendente sulle cose (proiettili), sulle persone e sul concetto di tempo stesso. Trovo anche affascinante il fatto che il film prenda l'idea di base da questo fantomatico quadrato di Sator (se non lo conoscete date uno sguardo su Internet), dá un senso di palindomicitá che si rinviene per tutta la pellicola.

 

Durante l'inversione che viene fatta,  é l'entropia di una persona che si inverte, non il suo concetto di tempo, Ergo l'invertito va in direzione opposta al tempo lineare ma il tempo per lui scorre normale. Il viaggiatore vivrá un minuto in inversione per andare ad un minuto prima e quando arriverá a quel punto il tempo ricomincerà a scorrere normalmente (tanto che non devono piú utilizzare l'apposita maschera per la respirazione quando il tempo si inverte di nuovo).

 

Un esempio é Sator che vuole distruggere il mondo, dopo aver recuperato la totalità dell'algoritmo (carino il parallelismo con gli horcrux di Harry Potter) invertendosi nel tempo in Vietnam per avere una morte poetica accanto alla moglie Kat. Nel momento in cui lo vediamo non ha la maschera, ergo per lui il tempo si era giá reinvestito.

 

Ciò che è stato fatto in passato viene ripetuto e nessuna nuova informazione viene fornita, perché ogni cambiamento potrebbe portare ad un risultato diverso da quello che, nel futuro, era esattamente quello sperato. I “viaggi nel tempo” quindi dalla prospettiva degli agenti di Tenet sono necessari non per cambiare il passato, ma per far si che i cambiamenti  giá avvenuti si ripetano continuamente in un efficace loop che porta alla sconfitta di Sator.

La “vittoria” però si realizza solo perché il loop viene costantemente rifatto.

 

Una nota a margine del film, é il magnetismo di Robert Pattinson. Un attore che é ancora vittima dei suoi primi scadenti ruoli ma che, a 35 anni, é uno dei talenti migliori del cinema britannico. Straordinario con Cronenberg in Maps to The Star e Cosmopolis, in High Life e soprattutto in The Lighthouse di Robert Eggers a fianco di Willem Dafoe. A mio avviso nonostante la recitazione fredda e distaccata regge la credibilità di questo film dal punto di vista attoriale.

 

 

 

Mi pare che anche @Nate Fisher lo abbia visto qualche giorno fa, vediamo se può aggiungere qualcosa per schiarirti le idee

 

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2 minuti fa, Bane ha scritto:

Visto qualche giorno fa.

 

É un film che non lascia affatto indifferenti.

 

Di base l'idea é abbastanza semplice, ruota tutto attorno all'entropia e la stessa si applica in una sorta di climax ascendente sulle cose (proiettili), sulle persone e sul concetto di tempo stesso. Trovo anche affascinante il fatto che il film prenda l'idea di base da questo fantomatico quadrato di Sator (se non lo conoscete date uno sguardo su Internet), dá un senso di palindomicitá che si rinviene per tutta la pellicola.

 

Durante l'inversione che viene fatta,  é l'entropia di una persona che si inverte, non il suo concetto di tempo, Ergo l'invertito va in direzione opposta al tempo lineare ma il tempo per lui scorre normale. Il viaggiatore vivrá un minuto in inversione per andare ad un minuto prima e quando arriverá a quel punto il tempo ricomincerà a scorrere normalmente (tanto che non devono piú utilizzare l'apposita maschera per la respirazione quando il tempo si inverte di nuovo).

 

Un esempio é Sator che vuole distruggere il mondo, dopo aver recuperato la totalità dell'algoritmo (carino il parallelismo con gli horcrux di Harry Potter) invertendosi nel tempo in Vietnam per avere una morte poetica accanto alla moglie Kat. Nel momento in cui lo vediamo non ha la maschera, ergo per lui il tempo si era giá reinvestito.

 

Ciò che è stato fatto in passato viene ripetuto e nessuna nuova informazione viene fornita, perché ogni cambiamento potrebbe portare ad un risultato diverso da quello che, nel futuro, era esattamente quello sperato. I “viaggi nel tempo” quindi dalla prospettiva degli agenti di Tenet sono necessari non per cambiare il passato, ma per far si che i cambiamenti  giá avvenuti si ripetano continuamente in un efficace loop che porta alla sconfitta di Sator.

La “vittoria” però si realizza solo perché il loop viene costantemente rifatto.

 

Una nota a margine del film, é il magnetismo di Robert Pattinson. Un attore che é ancora vittima dei suoi primi scadenti ruoli ma che, a 35 anni, é uno dei talenti migliori del cinema britannico. Straordinario con Cronenberg in Maps to The Star e Cosmopolis, in High Life e soprattutto in The Lighthouse di Robert Eggers a fianco di Willem Dafoe. A mio avviso nonostante la recitazione fredda e distaccata regge la credibilità di questo film dal punto di vista attoriale.

 

 

 

Mi pare che anche @Nate Fisher lo abbia visto qualche giorno fa, vediamo se può aggiungere qualcosa per schiarirti le idee

 

A me Nolan fa * sefz

 

Comunque si, l'ho visto e mi ha lasciato poco o nulla. Rispetto ai suoi ultimi film mi è sembrato migliore semplicemente perché si prende poco sul serio e ha come unico obiettivo quello di intrattenere lo spettatore. A livello però di contenuti e di scrittura stiamo sempre sotto zero. 

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3 minuti fa, Nate Fisher ha scritto:

A me Nolan fa * sefz

 

Comunque si, l'ho visto e mi ha lasciato poco o nulla. Rispetto ai suoi ultimi film mi è sembrato migliore semplicemente perché si prende poco sul serio e ha come unico obiettivo quello di intrattenere lo spettatore. A livello però di contenuti e di scrittura stiamo sempre sotto zero. 

Io anche non lo amo particolarmente. O meglio, ho amato The Prestige ma sbagliare un film in cui ci sia Christian Bale la vedo una impresa titanica. 

Questo comunque mi é sembrato il migliore tra gli ultimi suoi lavori, perché il genere si presta alla sua scrittura a mio avviso. Scrivere cose complicate e vuote su cose semplici la vedo una idea migliore rispetto a scrivere cose complicate e vuote su cose complesse.

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2 ore fa, Bane ha scritto:

Io anche non lo amo particolarmente. O meglio, ho amato The Prestige ma sbagliare un film in cui ci sia Christian Bale la vedo una impresa titanica. 

Questo comunque mi é sembrato il migliore tra gli ultimi suoi lavori, perché il genere si presta alla sua scrittura a mio avviso. Scrivere cose complicate e vuote su cose semplici la vedo una idea migliore rispetto a scrivere cose complicate e vuote su cose complesse.

Tenet sicuramente meglio di Dunkirk, la cui struttura a matriosca non mi è piaciuta per nulla, film anemico (fotografia eccellente). Ho trovato Tenet simile a Memento per scrittura, un film basato sui "salti" temporali, anche se in Tenet non si ha di fatto un salto temporale ma un'inversione dell'entropia .ghgh 

 

Ho capito il film dopo essermi informato (molto interessante la storia/speculazioni che c'è dietro al quadrato di Sator "Sator arepo tenet opera rotas"), ma alcune scene hanno bisogno di più di 5 rewatch per essere comprese bene (ad esempio:

 

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la battaglia finale, ove ci sono le due squadre che fanno la manovra a tenaglia temporale. Non mi è chiaro Neil come faccia ad invertire la propria entropia già invertita, c'era un tornello di lì e me lo son perso?

 

La mia top 3 di Nolan (che personalmente mi piace molto) è sicuramente:

 

Inception

The Dark Knight

Interstellar

 

3 film che ho adorato, in cui c'è Hans Zimmer a giganteggiare. 

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24 minuti fa, Broke. ha scritto:

Tenet sicuramente meglio di Dunkirk, la cui struttura a matriosca non mi è piaciuta per nulla, film anemico (fotografia eccellente). Ho trovato Tenet simile a Memento per scrittura, un film basato sui "salti" temporali, anche se in Tenet non si ha di fatto un salto temporale ma un'inversione dell'entropia .ghgh 

 

Ho capito il film dopo essermi informato (molto interessante la storia/speculazioni che c'è dietro al quadrato di Sator "Sator arepo tenet opera rotas"), ma alcune scene hanno bisogno di più di 5 rewatch per essere comprese bene (ad esempio:

 

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la battaglia finale, ove ci sono le due squadre che fanno la manovra a tenaglia temporale. Non mi è chiaro Neil come faccia ad invertire la propria entropia già invertita, c'era un tornello di lì e me lo son perso?

 

La mia top 3 di Nolan (che personalmente mi piace molto) è sicuramente:

 

Inception

The Dark Knight

Interstellar

 

3 film che ho adorato, in cui c'è Hans Zimmer a giganteggiare. 

Si. Utilizza un tornello per entrare nella realtà rossa ed aiutare il protagonista.

 

Io di Nolan ho apprezzato tantissimo The Prestige e La trilogia di Batman.

Interstellar troppo patetico per i miei gusti, Inception lo regge un (anche 2) fenomeno.

 

 

 

 

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1 minuto fa, Bane ha scritto:

Si. Utilizza un tornello per entrare nella realtà rossa ed aiutare il protagonista.

 

Io di Nolan ho apprezzato tantissimo The Prestige e La trilogia di Batman.

Interstellar troppo patetico per i miei gusti, Inception lo regge un (anche 2) fenomeno.

Inception è fatto bene dai. Fotografia, scrittura, musiche, cast... altro livello (DiCaprio, Caine, Ellen Page, Tom Hardy, Cillian Murphy, Gordon-Levitt). 

 

Sì, The Prestige altro bel film, ma un finale troppo "al di là" per me. The Dark Knight è la perfezione, Heath Ledger enorme.

 

Tornando a Tenet:

 

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Il Neil che vediamo morto dunque è il Neil che parte con Ives?

 

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Storia di base semplice e anche interessante, resa (inutilmente) contorta da Nolan.

 

Un film simile che riguarda in generale "i viaggi nel tempo", ma scritto bene e chiaro già alla prima visione, è Predestination per esempio.

 

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