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La buona stella

Post in rilievo

42 minuti fa, robros ha scritto:

Proprio per quanto dici le ricette non esistono. Soprattutto in una formula a coppa. Il caso, le dinamiche imperscrutabili, hanno spesso un peso determinante. E chi fa analisi a tavolino questa cosa si rifiuta di accettarla. Per questo avevo tirato in ballo i fratelli Cohen

È inutile farsi il sangue amaro per uno sport in cui il livello di aleatorietà è così alto. Sicuramente il Barcellona ha più campioni e ha creato molto più gioco e più occasioni da gol. Va anche detto che nel primo tempo l’Inter ha giocato molto bene subendo poco. E che nel calcio i portieri hanno un ruolo fondamentale. Sommer è al top della carriera, szczesny un portiere che era già in pensione, e si è visto nelle due partite. 
 

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3 minuti fa, loropo ha scritto:

È inutile farsi il sangue amaro per uno sport in cui il livello di aleatorietà è così alto. Sicuramente il Barcellona ha più campioni e ha creato molto più gioco e più occasioni da gol. Va anche detto che nel primo tempo l’Inter ha giocato molto bene subendo poco. E che nel calcio i portieri hanno un ruolo fondamentale. Sommer è al top della carriera, szczesny un portiere che era già in pensione, e si è visto nelle due partite. 
 

A fare la differenza sono state due cose soprattutto: 1) l'intensità e la ferocia agonistica. Il Barca aveva quelle di chi comunque una Liga la vince, le * quelle di chi si giocava il vivi o muori. 2) il pragmatismo e la concretezza. Anche tattiche. Una partita simile, con avversario di quel tipo, non la affronti con la difesa sulla linea del centrocampo continuando ad attaccare indifferente alle ripartenze. A meno che non sei il Barca di Berlino.  E questo Barca non lo è

 

Per tutto il resto c'è il chiulo. Che in genere però va dietro a quelli che rispettano requisiti essenziali di queste partite, come i due sopracitati: intensità estrema ed oggettiva considerazione dell'avversario.

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1 minuto fa, robros ha scritto:

A fare la differenza sono state due cose soprattutto: 1) l'intensità e la ferocia agonistica. Il Barca aveva quelle di chi comunque una Liga la vince, le * quelle di chi si giocava il vivi o muori. 2) il pragmatismo e la concretezza. Anche tattiche. Una partita simile, con avversario di quel tipo, non la affronti con la difesa sulla linea del centrocampo continuando ad attaccare indifferente alle ripartenze. A meno che non sei il Barca di Berlino.  E questo Barca non lo è

 

Per tutto il resto c'è il chiulo. Che in genere però va dietro a quelli che rispettano requisiti essenziali di queste partite, come i due sopracitati: intensità estrema ed oggettiva considerazione dell'avversario.

In realtà c’è un altro fattore a mio avviso, che è apparso chiarissimo sia in campo sia nei mille video che sono circolati in rete di trasmissioni tv o gente che la vedeva da casa: il Barcellona era assolutamente convinto di averla già vinta dopo il gol di Raphinha. Il fatto che l’Inter non avesse fatto nulla di nulla nella ripresa, li ha convinti del fatto che altrettanto nulla sarebbe accaduto negli ultimi 8 minuti di gioco. Hanno inserito Lewandowski non si capisce bene a che fare, non hanno più vinto un contrasto nella loro metà campo, non hanno minimamente pensato a difendere cattivi e a sporcare un po’ la partita prendendo falli o magari perdendo tempo e innervosendo gli avversari. La nostra derelitta Juve quando ha battuto l’Inter tre mesi fa, non ha praticamente più fatto giocare gli avversari negli ultimi minuti; perché sapeva che il pareggio poteva arrivare in qualsiasi momento, e ha mantenuto la vittoria coi denti. Loro sembravano credersi immuni da ogni sorpresa, e quando l’Inter ha alzato Acerbi e giocato il tutto per tutto si sono trovati completamente impreparati. Forse pensavano che l’Inter avrebbe continuato a difendersi anche dopo il 2-3? 

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2 minuti fa, loropo ha scritto:

In realtà c’è un altro fattore a mio avviso, che è apparso chiarissimo sia in campo sia nei mille video che sono circolati in rete di trasmissioni tv o gente che la vedeva da casa: il Barcellona era assolutamente convinto di averla già vinta dopo il gol di Raphinha. Il fatto che l’Inter non avesse fatto nulla di nulla nella ripresa, li ha convinti del fatto che altrettanto nulla sarebbe accaduto negli ultimi 8 minuti di gioco. Hanno inserito Lewandowski non si capisce bene a che fare, non hanno più vinto un contrasto nella loro metà campo, non hanno minimamente pensato a difendere cattivi e a sporcare un po’ la partita prendendo falli o magari perdendo tempo e innervosendo gli avversari. La nostra derelitta Juve quando ha battuto l’Inter tre mesi fa, non ha praticamente più fatto giocare gli avversari negli ultimi minuti; perché sapeva che il pareggio poteva arrivare in qualsiasi momento, e ha mantenuto la vittoria coi denti. Loro sembravano credersi immuni da ogni sorpresa, e quando l’Inter ha alzato Acerbi e giocato il tutto per tutto si sono trovati completamente impreparati. Forse pensavano che l’Inter avrebbe continuato a difendersi anche dopo il 2-3? 

Ma quello che dici, che è verissimo, rientra perfettamente nel mio punto 2) e indirettamente nel punto 1)

 

Aggiungi piuttosto un altro elemento, la 'giovinezza' media del Barca. Talento per talento che vuoi, questo Barca è essenzialmente una squadra di ragazzini, che davanti si è trovata uomini. Brutti, sporchi, cattivi e puzzoni di cui alcuni all'ultima chiamata della carriera. Esiste un campo delle lavagne e delle scuole calcio, ma ne esiste un altro fatto di sudore, sputi e sangue. Se intendi cosa voglio dire

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22 minuti fa, robros ha scritto:

Ma quello che dici, che è verissimo, rientra perfettamente nel mio punto 2) e indirettamente nel punto 1)

 

Aggiungi piuttosto un altro elemento, la 'giovinezza' media del Barca. Talento per talento che vuoi, questo Barca è essenzialmente una squadra di ragazzini, che davanti si è trovata uomini. Brutti, sporchi, cattivi e puzzoni di cui alcuni all'ultima chiamata della carriera. Esiste un campo delle lavagne e delle scuole calcio, ma ne esiste un altro fatto di sudore, sputi e sangue. Se intendi cosa voglio dire

Chiarissimo. Purtroppo per noi, in CL, questa Inter è una squadra in missione. Per i motivi che tu hai detto e anche perché, esattamente come nel 2010, il fatto di essere sporchi brutti e cattivi li unisce contro tutti i non interisti. Comunque hanno squadra forte da almeno tre anni. Se passi sempre il girone e vivi anni in cui non ci sono squadre epocali, rischi di vincere una volta. 

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La champions è cosi, squadre fortissime costruite con una montagna di denaro come il City ci hanno messo anni a vincere una CL (a grande fatica..), il PSG avrà un altra chanche ma per ora 0, noi col il ciclo di 9 scudetti 0, e così via. L’unica eccezione è il mistico Real Madrid.
Gli episodi e le condizioni in cui vai ad affrontare le partite diventano fondamentali. Ci vuole fortuna ma comunque devi andartela a cercare, i prescritti l hanno fatto, questo è al di fuori di ogni dubbio. Non passi per caso contro Bayern e Barcellona, anche al netto della fortuna, degli infortuni, dei demeriti altrui e quello che volete, però su 4 partite contro di loro non ne hanno persa una, questa è la verità. 
In 9 finali abbiamo praticamente fatto schifo sempre, forse unica eccezione la finale del 2015 con il Barcellona, nella quale però eravamo inferiori e sfavoriti.

E infatti ne abbiamo perse 7. Anche questo non può essere solamente un caso.

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17 minuti fa, loropo ha scritto:

Chiarissimo. Purtroppo per noi, in CL, questa Inter è una squadra in missione. Per i motivi che tu hai detto e anche perché, esattamente come nel 2010, il fatto di essere sporchi brutti e cattivi li unisce contro tutti i non interisti. Comunque hanno squadra forte da almeno tre anni. Se passi sempre il girone e vivi anni in cui non ci sono squadre epocali, rischi di vincere una volta. 

Esatto. E sul discorso 'hanno una squadra forte' ti spingo ad una riflessione: il 90% degli uomini di quella squadra, andati in campo martedì, accostati a noi sul mercato sarebbero stati etichettati, anzi molti di loro lo furono, come delle pippe, degli scarponi impresentabili, dei finiti, segnali di netto ridimensionamento, degli inadeguati. E non solo sul mercato, anche dopo i primi mesi in campo. E' questo il principale punto sul quale noi, ma ultimo Giuntoli, o chi per lui, dovrebbero fortemente riflettere. Per imparare da domani a non ripetere gli stessi errori di visione. Imparare a guardare il campo, quello vero. Senza teorici ed astratti concetti da divano o scrivania, insomma, da pantofole, che nulla hanno a che vedere con la realtà

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Io ho sempre pensato che quando si inizia a tirare in ballo stelle, fato, fortuna e sfortuna si è alla frutta. Se poi lo fai con la serie negativa che abbiamo noi allora è quasi ridicolo.

2 minuti fa, robros ha scritto:

Esatto. E sul discorso 'hanno una squadra forte' ti spingo ad una riflessione: il 90% degli uomini di quella squadra, andati in campo martedì, accostati a noi sul mercato sarebbero stati etichettati, anzi molti di loro lo furono, come delle pippe, degli scarponi impresentabili, dei finiti, segnali di netto ridimensionamento, degli inadeguati. E non solo sul mercato, anche dopo i primi mesi in campo. E' questo il principale punto sul quale noi, ma ultimo Giuntoli, o chi per lui, dovrebbero fortemente riflettere. Per imparare da domani a non ripetere gli stessi errori di visione. Imparare a guardare il campo, quello vero. Senza teorici ed astratti concetti da divano o scrivania, insomma, da pantofole, che nulla hanno a che vedere con la realtà

Evito per non infierire citare  alcuni loro acquisti che rispetto ai nostri, furono etichettati come pacchi evitati.

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11 minuti fa, Ronchez ha scritto:

La champions è cosi, squadre fortissime costruite con una montagna di denaro come il City ci hanno messo anni a vincere una CL (a grande fatica..), il PSG avrà un altra chanche ma per ora 0, noi col il ciclo di 9 scudetti 0, e così via. L’unica eccezione è il mistico Real Madrid.
Gli episodi e le condizioni in cui vai ad affrontare le partite diventano fondamentali. Ci vuole fortuna ma comunque devi andartela a cercare, i prescritti l hanno fatto, questo è al di fuori di ogni dubbio. Non passi per caso contro Bayern e Barcellona, anche al netto della fortuna, degli infortuni, dei demeriti altrui e quello che volete, però su 4 partite contro di loro non ne hanno persa una, questa è la verità. 
In 9 finali abbiamo praticamente fatto schifo sempre, forse unica eccezione la finale del 2015 con il Barcellona, nella quale però eravamo inferiori e sfavoriti.

E infatti ne abbiamo perse 7. Anche questo non può essere solamente un caso.

.salve.quotone

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9 minuti fa, badboy ha scritto:

Evito per non infierire citare  alcuni loro acquisti che rispetto ai nostri, furono etichettati come pacchi evitati.

Alcuni? La percentuale che ho riportato non era buttata lì. Scorri tutta la rosa degli immondi, e trovane più di due che, non oggi ovviamente, ma al momento del loro acquisto, non sarebbero stati vituperati (io ricordo cosa dicevano di Barella in tanti, quando era a Cagliari, non ho la memoria corta)

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1 ora fa, loropo ha scritto:

È inutile farsi il sangue amaro per uno sport in cui il livello di aleatorietà è così alto. Sicuramente il Barcellona ha più campioni e ha creato molto più gioco e più occasioni da gol. Va anche detto che nel primo tempo l’Inter ha giocato molto bene subendo poco. E che nel calcio i portieri hanno un ruolo fondamentale. Sommer è al top della carriera, szczesny un portiere che era già in pensione, e si è visto nelle due partite. 
 

Sommer è un portiere classe 88 a fine carriera, altro che al top.

Il Bayern lo ha scaricato per 4 milioni proprio perché considerato finito come e più di Tek.

Il mistero è come loro riescano a fare rendere giocatori considerati da tutti finiti, più di quando erano nel loro prime.

 

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2 minuti fa, robros ha scritto:

Alcuni? La percentuale che ho riportato non era buttata lì. Scorri tutta la rosa degli immondi, e trovane più di due che, non oggi ovviamente, ma al momento del loro acquisto, non sarebbero stati vituperati (io ricordo cosa dicevano di Barella in tanti, quando era a Cagliari, non ho la memoria corta)

Esatto proprio a Barella, Frattesi ed Acerbi, per citarne tre considerati scarti. Poi il paragone tra Barella e Locatelli è a dir poco impietoso. In merito alla memoria corta è una "virtù" in possesso di molti qui dentro.

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25 minuti fa, The italian socc'mel ha scritto:

Sommer è un portiere classe 88 a fine carriera, altro che al top.

Il Bayern lo ha scaricato per 4 milioni proprio perché considerato finito come e più di Tek.

Il mistero è come loro riescano a fare rendere giocatori considerati da tutti finiti, più di quando erano nel loro prime.

 

Vecchio anche lui indubbiamente, ma l’altro si era proprio ritirato. Sommer in queste due stagioni all’Inter ha fatto benissimo e pare tutto fuorché un ex. 

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36 minuti fa, The italian socc'mel ha scritto:

Il mistero è come loro riescano a fare rendere giocatori considerati da tutti finiti, più di quando erano nel loro prime.

Non è un mistero. E' ormai evidente come sappiano guardare, molto attentamente, come si prendano il giusto tempo per analizzare, con i giusti occhi, senza alcun condizionamento esterno, chi vanno ad acquistare. E mettano ai primi posti nella valutazione l'elemento caratteriale e motivazionale, prima della qualità tecnica. Noi, da Paratici sino ad arrivare a Giuntoli, NO

 

Vorrei ricordare che quello che oggi è probabilmente il miglior giocatore in rosa, Bremer, lo avevano in mano loro.

 

Secondo elemento: la solidità del contesto squadra. Se tu costruisci una base solida, che funziona, in senso lato, in un contesto tecnico (allenatore-ds) coerente, riduci le possibilità di fallimento totale anche di acquisti meno validi di quanto li avessi valutati all'atto dell'acquisto. L'esempio forse più calzante, Frattesi. Frattesi non ha risposto alle loro aspettative, ne sono convinto. Loro erano certi poterlo inserire tra i titolari in tempi più brevi. Ma la solidità del contesto ha permesso loro di attenderlo, di fargli fare panchina, e di inserirlo molto più gradualmente di quanto previsto, o meglio, in un ruolo diverso, di primo cambio, dandogli modo comunque di mettere il suo, per meno valido del previsto fosse. Frattesi, che per conto mio rimane un giocatore appena discreto ma non certo eccezionale, da noi sarebbe stato un flop colossale. Messo titolare senza meritarlo, o svenduto perdendoci soldi alla prima possibilità. Nulla me lo toglie dalla testa. 

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56 minuti fa, robros ha scritto:

Esatto. E sul discorso 'hanno una squadra forte' ti spingo ad una riflessione: il 90% degli uomini di quella squadra, andati in campo martedì, accostati a noi sul mercato sarebbero stati etichettati, anzi molti di loro lo furono, come delle pippe, degli scarponi impresentabili, dei finiti, segnali di netto ridimensionamento, degli inadeguati. E non solo sul mercato, anche dopo i primi mesi in campo. E' questo il principale punto sul quale noi, ma ultimo Giuntoli, o chi per lui, dovrebbero fortemente riflettere. Per imparare da domani a non ripetere gli stessi errori di visione. Imparare a guardare il campo, quello vero. Senza teorici ed astratti concetti da divano o scrivania, insomma, da pantofole, che nulla hanno a che vedere con la realtà

L’Inter però ha puntato su 3/4 calciatori inamovibili intorno ai quali ha fatto la squadra. Un Lautaro, come tipo di giocatore, è difficile da trovare in giro a cifre umane, quindi se lo hai te lo tieni non perché sia il più forte in quel ruolo, ma semplicemente perché non ne trovi uno simile se non sei pieno di soldi. Idem Barella, idem Bastoni. Poi su Dumfries Chala Thuram Sommer sono stati bravi, che gli vuoi dire? 

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1 minuto fa, loropo ha scritto:

L’Inter però ha puntato su 3/4 calciatori inamovibili intorno ai quali hanno fatto la squadra

Descrivi la costruzione e l'insistenza su un nocciolo. Quello che dico sempre essere il primo passo. Se salti quello, sei destinato a fallire. Un po' quello che scrivo anche nel mio ultimo post in questo topic. Ma per scegliere i componenti di quel nocciolo, non basta l'insistenza, serve la competenza.

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2 ore fa, badboy ha scritto:

Esatto proprio a Barella, Frattesi ed Acerbi, per citarne tre considerati scarti. Poi il paragone tra Barella e Locatelli è a dir poco impietoso. In merito alla memoria corta è una "virtù" in possesso di molti qui dentro.

Barella che fosse fortissimo si sapeva. Tra il fortissimo e il campione di livello assoluto corre quel confine che solo il tempo e l’utilizzo che fai del calciatore può stabilire.  Certo, che avesse anche la personalità di andare a giocare a Barcellona in quel modo, finché non lo provi non lo puoi sapere. La verità è che l’Inter è stata data da tutti, me per primo, finita dopo l’addio di Conte, il ritorno di Allegri da noi e la coppa europea vinta dall’Italia con la difesa della Juve. La fuga di Conte Hakimi e di Lukaku nell’estate 2021, dovuta a problemi finanziari che sembravano davvero irrisolvibili, ha illuso molti di noi. Purtroppo non se ne è andato Marotta, in vero artefice del loro successo. 

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1 ora fa, badboy ha scritto:

Io ho sempre pensato che quando si inizia a tirare in ballo stelle, fato, fortuna e sfortuna si è alla frutta. Se poi lo fai con la serie negativa che abbiamo noi allora è quasi ridicolo.

Evito per non infierire citare  alcuni loro acquisti che rispetto ai nostri, furono etichettati come pacchi evitati.

Tu invece hai una spiegazione razionale per le finali perse? Tranne le ultime due, contro squadre troppo forti.

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54 minuti fa, robros ha scritto:

Alcuni? La percentuale che ho riportato non era buttata lì. Scorri tutta la rosa degli immondi, e trovane più di due che, non oggi ovviamente, ma al momento del loro acquisto, non sarebbero stati vituperati (io ricordo cosa dicevano di Barella in tanti, quando era a Cagliari, non ho la memoria corta)

Su Barella non sono d’accordo. Marotta certi giovani non se li fa scappare, e Conte quando arrivó da loro chiese obbligatoriamente alcuni calciatori. Noi eravamo già coperti in quel ruolo e non abbiamo rilanciato sicuramente, ma Barella era dell’Inter e si sapeva da tempo, anche per la preferenza del calciatore, interista dichiarato.

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2 minuti fa, loropo ha scritto:

Barella che fosse fortissimo si sapeva

Nemmeno di Barella si sapeva. Qualcuno ne era convinto, molti lo sospettavano, tanti altri lo dubitavano, qualcuno lo escludeva. Chi fa il loro mercato è tra quelli che sa giudicare prima di cacciare la grana. E' competente, sa guardare i giocatori. Non è fortuna. Questo ha fatto la differenza di oggi tra la Juve e i vermi.

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4 minuti fa, loropo ha scritto:

Su Barella non sono d’accordo. Marotta certi giovani non se li fa scappare, e Conte quando arrivó da loro chiese obbligatoriamente alcuni calciatori. Noi eravamo già coperti in quel ruolo e non abbiamo rilanciato sicuramente, ma Barella era dell’Inter e si sapeva da tempo, anche per la preferenza del calciatore, interista dichiarato.

Noi per fortuna ci siamo accontentati di Locatelli, juventino dichiarato 🤪. Sì scherza, dai 

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11 minuti fa, loropo ha scritto:

Su Barella non sono d’accordo. Marotta certi giovani non se li fa scappare, e Conte quando arrivó da loro chiese obbligatoriamente alcuni calciatori. Noi eravamo già coperti in quel ruolo e non abbiamo rilanciato sicuramente, ma Barella era dell’Inter e si sapeva da tempo, anche per la preferenza del calciatore, interista dichiarato.

E' vero. Stesso discorso di Tonali. Confermo. Sta di fatto però che, come qualunque giovane, avrebbe potuto confermarsi o deludere. Da loro si è confermato. Quali sono i giovani che si sono confermati da noi negli ultimi 5 anni? Evidentemente non è il solo Marotta l'unico ad aver saputo fare scelte oculate nel loro mercato. Fu Conte? Furono altri? Rimane il fatto

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5 minuti fa, robros ha scritto:

Nemmeno di Barella si sapeva. Qualcuno ne era convinto, molti lo sospettavano, tanti altri lo dubitavano, qualcuno lo escludeva. Chi fa il loro mercato è tra quelli che sa giudicare prima di cacciare la grana. E' competente, sa guardare i giocatori. Non è fortuna. Questo ha fatto la differenza di oggi tra la Juve e i vermi.

No no mi spiace ma non sono troppo d’accordo stavolta. La Juve non è che Barella lo abbia scartato, semplicemente l’Inter si è mossa prima e meglio. Evidentemente a Torino pensavano di avere il monopolio del mercato interno e di riuscire a prenderlo senza strapagarlo. Da noi non sarebbe stato titolare subito, all’Inter si. Loro stavano rifondando con l’arrivo di Conte. Ci sta che certi calciatori siano andati là. Quando arrivi verso fine ciclo (ma non proprio alla fine) con calciatori forti ancora sotto contratto è più difficile comprare certi calciatori in rampa di lancio. Perché non c’è posto per inserirli da subito.

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2 minuti fa, loropo ha scritto:

No no mi spiace ma non sono troppo d’accordo stavolta. La Juve non è che Barella lo abbia scartato, semplicemente l’Inter si è mossa prima e meglio. Evidentemente a Torino pensavano di avere il monopolio del mercato interno e di riuscire a prenderlo senza strapagarlo. Da noi non sarebbe stato titolare subito, all’Inter si. Loro stavano rifondando con l’arrivo di Conte. Ci sta che certi calciatori siano andati là. Quando arrivi verso fine ciclo (ma non proprio alla fine) con calciatori forti ancora sotto contratto è più difficile comprare certi calciatori in rampa di lancio. Perché non c’è posto per inserirli da subito.

Me lo ricordo e confermo che hai ragione. Rimane il fatto che anche aver puntato (prima e meglio) su Barella abbia dato il segno di come i loro livelli qualitativi nel giudicare gli acquisti fossero cambiati, e qualitativamente li avessero resi per noi pericolosi. Senza trovare, lato nostro, a parte il più recente caso Bremer, adeguate contromosse.

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1 minuto fa, robros ha scritto:

Me lo ricordo e confermo che hai ragione. Rimane il fatto che anche aver puntato (prima e meglio) su Barella abbia dato il segno di come i loro livelli qualitativi nel giudicare gli acquisti fossero cambiati, e qualitativamente li avessero resi per noi pericolosi. Senza trovare, lato nostro, a parte il più recente caso Bremer, adeguate contromosse.

È così, poi c’è da dire che non siamo il Bayern Monaco o il PSG per cui tutti i migliori giovani vengono da noi, li testiamo, se si rivelano davvero fenomeni li teniamo altrimenti c’è il diritto di recesso o facciamo il reso. In Italia non funziona così. Discorso trito e ritrito, ma questo è. 

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