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jouvans

#VSCafe - Lo Spazio Tattico di VS - MEGA ANALISI TATTICO-FOTOGRAFICA DI COMO-JUVENTUS CON SLIDE E COMMENTO (pag.164)

Post in rilievo

45 minuti fa, jouvans ha scritto:

Ciao carissimo, piacerissimo di vederti qui .ok 

 

E SOPRATTUTTO IL TUO E' UN INTERVENTO CHE CI RIPORTA IT E CHE MI AIUTA A RICOMINCIARE A COMMENTARE TATTICAMENTE LA GARA DI OGGI.


Dunque.. Oggi a dire il vero abbiamo giocato (fino circa al 75°) in 4-1-4-1 e anch'io ho apprezzato almeno l'intento di fare qualcosa di diverso, più propositivo, ecc..
Siccome però, diceva la mia povera mamma: "di buone intenzioni sono lastricate le vie dell'inferno" ecco che si è fatta una cosa un po' eccessiva tutta in una volta, poco preparata e, di nuovo, non con tutta la gente giusta nei posti giusti.
Chiaramente aver aggiunto un uomo di manovra al posto di un centrale dietro, ha favorito maggiore fluidità e anche il pressing, nel primo tempo e ad inizio del secondo, è stato fatto benino. Altrettanto chiaro che partire 1-0 al terzo minuto per una cahata da calcio piazzato ha messo tutta la partita in salita e che, quando il Como nella ripresa ha abbassato il baricentro, a quel punto sono riemersi tutti i nostri limiti nella velocità di circolazione palla e nei movimenti ad attaccare gli spazi, il che ci ha resi praticamente inoffensivi in quanto a palle gol, ci ha spinto a portare troppi uomini statici sopra palla e dunque a beccare contropiedi, incluso quello fatale del 2-0.

 

Diciamo che questo 4-1-4-1 di oggi si può evolvere facilmente in un più "normale" 4-3-3 e che, se Tudor non si farà scoraggiare da questa partita, potrebbe anche dare frutti. Di certo, se giochi a 4, i terzini devono stare sempre aperti e mai dentro al campo e dare sempre apporto, almeno a turno, alla manovra offensiva, offrendo, se non direttamente il cross, quanto meno la sovrapposizione, sennò Chico e Yildiz faranno sempre la fine di anime in pena isolate e triplicate che hanno fatto oggi.

Comunque se riesco faccio le slide (dopo tanto tempo che non le faccio) dove certe cose che sto dicendo in queste ore, si vedranno in maniera plastica con l'ausilio delle foto .ok 

Siamo sicuri che Tudor abbia tutto questo tempo?

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19 minuti fa, jouvans ha scritto:

Il giorno che diventerò masochista farò due cose: chiederò a mia moglie di infilarmi in bocca una ball gag e guarderò anche le sezioni che dici tu .ghgh 

 

Non dimenticare anche i gancetti, in pieno stile Cura Ludovico .sisi

 

clockworkorange_al.jpg?w=775&h=465

(Foto di jouvans mentre legge le suddette sezioni. P.s.: la ball gag aggiungetela mentalmente voi. Mi taglio le mani prima di rimaneggiare un frame del MAESTRO .sisi )

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32 minuti fa, carlein ha scritto:

Beh non so nel Milan ma nell'Inter temo che non sarebbe titolare nemmeno nessuno dei nostri se è per quello.

Poi guarda Allegri (magari non da te) ha preso dei nomi fino ad un anno fa e Conte quest'estate alcuni non lo avrebbero rivoluto (per considerazioni tecniche).

Però la mia domanda sulle percentuali era genuina e non riceve mai una risposta.

Peccato.

Posto che la risposta ce l'hai tutti i giorni anche da solo, perchè il PSG con Messi, Neymar, Mbappè, Verratti e Ramos non vinceva e invece con una banda di under 23 e Dembelè (scarto del Barca..) diventa campione d'Europa e Dembelè stesso vince il pallone d'oro.. cosa è cambiato?? L'allenatore forse? (soprattutto per Dembelè immagino)..
O la Roma l'anno scorso, che A PARITA' DI CALCIATORI, era quintultima col duo De Rossi-Juric e ha fatto, con Ranieri, nel girone di ritorno, un solo punto in meno del Napoli scudettato finendo quinta.. Di Del Neri con la BBC e di cosa invece quegli stessi calciatori han fatto poi con Allegri e Conte ho già detto.. ma se vuoi proseguo..
Comunque alla tua domanda grassettata ho risposto eccome.. proprio qui, qualche giorno fa.. se riesco a trovarla nelle pagine vecchie te la posto.. .ok 

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3 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

Immagino che, per te, Acerbi sia più forte di Bremer. 
 

Bremer sano è il miglior difensore che abbiamo.

In questa Juve qui.

Nella Juve che vinceva non sarebbe andato oltre in ruolo alla Benatia.

Ovviamente a mio parere.

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1 minuto fa, jouvans ha scritto:

Posto che la risposta ce l'hai tutti i giorni anche da solo, perchè il PSG con Messi, Neymar, Mbappè, Verratti e Ramos non vinceva e invece con una banda di under 23 e Dembelè (scarto del Barca..) diventa campione d'Europa e Dembelè stesso vince il pallone d'oro.. cosa è cambiato?? L'allenatore forse? (soprattutto per Dembelè immagino)..
O la Roma l'anno scorso, che A PARITA' DI CALCIATORI, era quintultima col duo De Rossi-Juric e ha fatto, con Ranieri, nel girone di ritorno, un solo punto in meno del Napoli scudettato finendo quinta.. Di Del Neri con la BBC e di cosa quegli stessi han fatto con Allegri e Conte ho già detto.. ma se vuoi proseguo..
Comunque alla tua domanda grassettata ho risposto eccome.. proprio qui, qualche giorno fa.. se riesco a trovarla nelle pagine vecchie te la posto.. .ok 

Gasperini, a Roma, ha resuscitato Pellegrini. 
 

Poi si chiedono come mai a Bergamo overperformavano tutti. 

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2 minuti fa, bergamo83 ha scritto:

Siamo sicuri che Tudor abbia tutto questo tempo?

Ah beh.. questo effettivamente bisognerebbe chiederlo a monsieur Comolli.. .ghgh 

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1 minuto fa, carlein ha scritto:

Bremer sano è il miglior difensore che abbiamo.

In questa Juve qui.

Nella Juve che vinceva non sarebbe andato oltre in ruolo alla Benatia.

Ovviamente a mio parere.

Bremer è uno dei difensori centrali più forti del mondo. 

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3 minuti fa, jouvans ha scritto:

Posto che la risposta ce l'hai tutti i giorni anche da solo, perchè il PSG con Messi, Neymar, Mbappè, Verratti e Ramos non vinceva e invece con una banda di under 23 e Dembelè (scarto del Barca..) diventa campione d'Europa e Dembelè stesso vince il pallone d'oro.. cosa è cambiato?? L'allenatore forse? (soprattutto per Dembelè immagino)..
O la Roma l'anno scorso, che A PARITA' DI CALCIATORI, era quintultima col duo De Rossi-Juric e ha fatto, con Ranieri, nel girone di ritorno, un solo punto in meno del Napoli scudettato finendo quinta.. Di Del Neri con la BBC e di cosa quegli stessi han fatto con Allegri e Conte ho già detto.. ma se vuoi proseguo..
Comunque alla tua domanda grassettata ho risposto eccome.. proprio qui, qualche giorno fa.. se riesco a trovarla nelle pagine vecchie te la posto.. .ok 

Grazie... devo essermela persa

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6 minuti fa, Edivad ha scritto:

Avete mai provato ad utilizzare una scopa con il manico rotto?  

Ecco, finché non lo cambiate con uno nuovo, la scopa non funziona. 

Ci vuole in giro in ferramenta.

 

Quindi per te è il manico... e rimane sempre il giro in Mercedes fatto a percorso inverso (tua semicit .sisi )

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1 minuto fa, ZizouZidane ha scritto:

Bremer è uno dei difensori centrali più forti del mondo. 

È difficile discutere con una persona che spaccia le proprie opinioni per verità assolute.

Buonanotte.

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2 minuti fa, carlein ha scritto:

Grazie... devo essermela persa

Trovata....

 

Un mio vecchio istruttore, ai tempi del Uefa B, mi disse questa frase:

"Guarda.. ipotizziamo che le rose di calciatori che potenzialmente potrai allenare vadano da 0 a 10 come parametro. Bene.. se ne hai una che vale fra 0 e 4,5, c'è poco che puoi fare se non limitare i danni, lanciare giusto quei due o tre buoni che potresti avere, ecc.. e, se sei proprio bravo.. magari con una da 4,5, chissà che ad uno stiracchiatissimo 6-- tu non possa anche arrivarci. Se invece hai una rosa fra 8 e 10, beh.. lì davvero ti basta non fare cahate e andare a filo di gas per raggiungere ottimi risultati, se poi ci metti del tuo in positivo, tanto meglio per quando affonterai squadre di pari livello dove magari un dettaglio potrebbe farti la differenza. Ma questi sono i due estremi.. se però tu hai in mano una rosa che oscilla fra 5 e 8, il che alla fine sono circa il 90% delle squadre esistenti al mondo e che ti capiteranno, allora il tuo ruolo diventa fondamentale, perchè "di loro" son tutte rose a un passo dalla mediocrità (se sbagli) e a un passo dalla gloria se invece fai bene il tuo lavoro. Dunque il tuo ruolo qui è importantissimo per il salto di qualità e perchè, come ti dicevo, al 90% troverai proprio squadre così, raramente troverai ces.si a pedali o fenomeni, per cui impara a lavorare su rose "medie/normali", rose buone ma imperfette, ecc.. perchè è con quelle che lavorerai quasi sempre e su quelle puoi e devi incidere sul dove far pendere la bilancia, se verso il 5 o verso l'8."

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3 minuti fa, carlein ha scritto:

È difficile discutere con una persona che spaccia le proprie opinioni per verità assolute.

Buonanotte.

Io non spaccio nulla. Esprimo delle mie opinioni. Come fai anche tu. 
È difficile, invece, discutere con chi non risponde nel merito, provando a confutare, così, le tesi altrui.

Aspetto l’elenco dei difensori centrali più forti di Bremer per rendermi conto del mio errore. 

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10 minuti fa, onetime ha scritto:

 

Non dimenticare anche i gancetti, in pieno stile Cura Ludovico .sisi

 

clockworkorange_al.jpg?w=775&h=465

(Foto di jouvans mentre legge le suddette sezioni. P.s.: la ball gag aggiungetela mentalmente voi. Mi taglio le mani prima di rimaneggiare un frame del MAESTRO .sisi )

Ho detto masochista, non suicida .sisi 

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Adesso, da vero eroe, mi sto riguardando integralmente (che Dio mi perdoni..) l'intera Como-Juve per fare le slide..
Mi sa che il mio livello di masochismo è GIA' molto più alto di quanto pensassi... uum

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3 minuti fa, jouvans ha scritto:

Trovata....

 

Un mio vecchio istruttore, ai tempi del Uefa B, mi disse questa frase:

"Guarda.. ipotizziamo che le rose di calciatori che potenzialmente potrai allenare vadano da 0 a 10 come parametro. Bene.. se ne hai una che vale fra 0 e 4,5, c'è poco che puoi fare se non limitare i danni, lanciare giusto quei due o tre buoni che potresti avere, ecc.. e, se sei proprio bravo.. magari con una da 4,5, chissà che ad uno stiracchiatissimo 6-- tu non possa anche arrivarci. Se invece hai una rosa fra 8 e 10, beh.. lì davvero ti basta non fare cahate e andare a filo di gas per raggiungere ottimi risultati, se poi ci metti del tuo in positivo, tanto meglio per quando affonterai squadre di pari livello dove magari un dettaglio potrebbe farti la differenza. Ma questi sono i due estremi.. se però tu hai in mano una rosa che oscilla fra 5 e 8, il che alla fine sono circa il 90% delle squadre esistenti al mondo e che ti capiteranno, allora il tuo ruolo diventa fondamentale, perchè "di loro" son tutte rose a un passo dalla mediocrità (se sbagli) e a un passo dalla gloria se invece fai bene il tuo lavoro. Dunque il tuo ruolo qui è importantissimo per il salto di qualità e perchè, come ti dicevo, al 90% troverai proprio squadre così, raramente troverai ces.si a pedali o fenomeni, per cui impara a lavorare su rose "medie/normali", rose buone ma imperfette, ecc.. perchè è con quelle che lavorerai quasi sempre e su quelle puoi e devi incidere sul dove far pendere la bilancia, se verso il 5 o verso l'8."

Ti ringrazio effettivamente me l'ero persa ed è un ragionamento interessante.

Continuo a pensare tuttavia che con una squadra come la Juve attuale (che è tra quelle da 5 a 😎 puoi essere bravo finché vuoi ma difficilmente arrivi alla "gloria" intesa come competere per vincere.

Poi certo puoi arrivare ottavo o terzo/quarto e li c'è il tuo lavoro.

Buonanotte

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4 minuti fa, carlein ha scritto:

Poi certo puoi arrivare ottavo o terzo/quarto e li c'è il tuo lavoro.

Ma infatti quello è il nostro obiettivo "credibile", almeno per chi non è accecato "dall'amore del tifoso".. e attualmente però (e lì scatta il ruolo del "manico"..) non siamo nemmeno su quella linea lì.. al che le discussioni tattiche del cafe sul perchè e per come almeno a quel livello "base" lì non ci si arrivi, pur essendo una squadra fra il 5 e l'8, in un campionato che è sì e no da 6/6,5 come valore generale.. ;) 

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12 minuti fa, carlein ha scritto:

 

Poi certo puoi arrivare ottavo o terzo/quarto e li c'è il tuo lavoro.

Perdonami, tra arrivare ottavi e arrivare terzi c’è una differenza abissale. Sarai d’accordo con me. 
Se il lavoro del tecnico determina l’ottavo posto oppure il terzo, direi che è enormemente decisivo. 

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2 ore fa, Dalia91 ha scritto:

Non è fanatismo: è una lettura funzionale alle sue caratteristiche.
Leao può giocare punta perché attacca la profondità;
Yildiz rende meglio partendo largo perché crea e rifinisce. Due interpretazioni diverse dello stesso ruolo nominale.

Certo che può essere accentrato, ma con quali risultati? 

👍Nel calcio moderno, l’efficacia di un giocatore dipende dal concetto di zone di comfort funzionali, cioè le aree di campo dove può ricevere palla, girarsi e agire in modo proattivo.
Alla Juve di Tudor oggi mancano proprio queste: il sistema non crea “zone di ricezione pulite”, quindi tutti i giocatori agiscono in condizioni di svantaggio posizionale.

Quando un sistema non ti accompagna, come accadeva con Del Neri, anche i migliori sembrano limitati.
Il talento non scompare: viene semplicemente isolato.

 

 

E' una questione di tempi ,siamo in ritardo , sei in svantaggio posizionale perchè come si dice a scacchi l'avversario ha preso l'iniziativa e ad ogni sua mossa tu devi fare una mossa reattiva , fare calcio proattivo significa fregare l'avversario sul tempo con e soprattutto senza la palla.Non è prima ricevo la palla poi faccio, faccio prima e poi ricevo palla e nel mentre che ricevo qualcuno fa per ricevere. E ciò vale sia in fase difensiva che in fase offensiva. Se le preventive sono solo abbozzate e non aggressive  se chi è lontano dalla palla si dimentica di migliorare la posizione e guarda la partita se il pressing viene portato dopo che il giocatore riceve la palla , se il mio compagno pressa e io me la prendo comoda e esco sullo scarico solo solo dopo che ha preso palla e gli altri aspettano il mio pressing per andare a loro volta in ritardo...ho permesso un uscita comoda. Faccio accademia ma sono in ritardo. O pressiamo in maniera feroce o tantovale che non pressiamo , se il movimento per dare uno scarico in uscita viene fatto solo dopo che il portatore di palla è in difficoltà, se il movimento nello spazio viene effettuato solo dopo che chi è in possesso se la aggiusta due volte e alza la testa, e se quello è abituato a cercare un imbucata solo dopo essersi  aggiustato la palla ed avere alzato la testa , se si gioca a tre quattro tocchi e soprattutto se corri solo quando pensi che serva e non prima che serva...sei sempre un tempo in ritardo. Con la tattica esasperata di oggi il gioco è a chi estrae prima la pistola..."Prima"è LA parola: prendere il tempo. Non basta un modulo non basta lasciare i giocatori liberi di giocare bisogna avere ritmo, intensità , intelligenza dei singoli ma soprattutto collettiva.

La Juventus non è una squadra poco tecnica. Anzi, ma se vai a guardare la partita di oggi la statistica sui dribbling recita 13 a 3 per la Juventus, e parliamo di una partita nella quale non siamo stati efficaci ad attaccare e creare spazi e infatti non è una statistica positiva.Per contro la statistica recita 23 contrasti a 10 per il Como ed è una statistica molto positiva per loro perchè vuol dire che fanno bene le preventive che hanno timing nelle zone di campo sono dove serve quando serve. E' la spiegazione del perchè noi siamo palla a Yldiz e Chico e speraindio del perchè in area avversaria siamo in ritardo sui cross e in area nostra ci perdiamo l'uomo e prendiamo gol.Perchè non manca la "mossa" ma la mossa è in ritardo per il fatto che il nostro pensiero è in ritardo. Perchè pensiamo calcio reattivo o consequenziale. Ogni volta che un giocatore pensa prima dell' avversario sta creando gioco, in fase di possesso e in fase di non possesso. Nel tempo in cui noi ci stiamo mettendo in proprio e stiamo dribblando  un avversario gli altri avversari stanno chiudendo le linee gli spazi, e i nostri se le fanno chiudere , il tempo che ci mette Cambiaso a fare 300 ghirigori mette in ritardo compagni che si stanno smarcando...che vengono coperti dagli avversari, nel tempo che noi ci mettiamo ad aggiustarci la palla e a consolidare il possesso gli altri organizzano già una fase difensiva propedeutica a rubare palla e ripartire,è più veloce una catena di fascia che funziona con scambi di prima e attacco della profondità che Chico o Yldiz che ne saltano due e poi si trovano però l'area intasata.Anche il più grande campione ha bisogno di un sistema che gli permetta di prendere il tempo all avversario. Chico non riceve mai palla nello spazio Yldiz pure... Il calcio aggressivo ( e non c'è altro calcio oggi)E' uno state of mind  , pensare e fare prima . Così crei gli spazi e li sfrutti.Ogni giocatore che crea uno spazio sta dicendo ad un altro di sfruttarlo, però se alla base di tutto questo non c'è una consapevolezza una cultura del gruppo diventa difficile , una cultura in cui ognuno sa che quello spazio lo deve creare e ognuno sa che quello spazio lo deve leggere e sfruttare  . In fase difensiva prevengo in fase offensiva anticipo deve essere una mantra  .  Il calcio oggi deve essere fondamentalmente associativo e la palla deve viaggiare a ritmi veloci. Perchè lo si faccia si deve muoversi e dare linee di passaggio prima che l'avversario le chiuda e così chi è in possesso di palla la passa velocemente ma ci deve essere uno pronto a ricevere e non uno ma almeno tre . Se quello a ricevere è in ritardo anche di un attimo sei fregato l'altro estrae la pistola e tu sei morto. Glielo spiegasse qualcuno per esempio a Vlahovic sta roba...Insegnare sta roba è giocoforza difficile perchè prevede un approccio olistico alla materia, una filosofia prima che una tattica, è un approccio estremista , ma è l'unico che funziona, oggi,  che ci arrivi per insegnamento diretto e  esplicito o per lavoro sul campo, e però devi spiegare cose del genere ai calciatori, introdurre concetti, di tempo e spazio. Si dice " rispetta i giocatori e le loro caratteristiche" bene mi sta bene, ma il vero problema è un altro e cioè che queste caratteristiche devono giocoforza essere messe al servizio del collettivo.Prima della tattica nei principi di gioco. E' il concetto di velocità, non come velocità del singolo ma come velocità di manovra.L' ideale non è che il giocatore riceva palla in modo che  possa girarsi e agire in modo proattivo ma che il giocatore riceva palla in modo che risparmia il tempo del girarsi e sia già proattivo, perchè il movimento è proattivo e il passaggio di conseguenza  sia proattivo.

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MEGA ANALISI TATTICO FOTOGRAFICA DI COMO-JUVENTUS

PARTE 1

Dopo diverse settimane di scarse innovazioni tattiche, torno a fare le slide e lo faccio anche in maniera davvero “tecnica” e massiccia per questa partita che vuol dire tante cose: la prima sconfitta ufficiale di questa stagione, la sesta gara di fila senza vittorie e la prima con un nuovo sistema di gioco da parte di Tudor. Buona la volontà di fare qualcosa di diverso, di togliere un uomo dietro per avere maggiore fluidità, il tentativo di pressare un po’ più alti e di voler rivedere qualcosa nelle proprie idee precedenti con l’intento di migliorare.
Poi però, come abbiamo visto tutti e come meglio si vedrà dalle slide, chiaramente senza organizzazione, senza gli uomini giusti nei posti giusti e senza sfruttare ciò che di buono la situazione poteva offrire, ecco che invece, al di là delle suddette buone intenzioni, il risultato poi è stato ben altro…

 

COMINCIAMO DAL COME CI SIAMO DISPOSTI IN CAMPO

01-Il-nostro-4-1-4-1.jpg

Un po’ a sorpresa, non solo Tudor passa a 4 dietro (seppur, come lui stesso ha detto e come io posso confermare, solo “in certe situazioni di gioco”) ma, altra cosa un po' sorprendente, che fra i tanti possibili schieramenti a 4, si sia scelto, come vedremo, quello che fondamentalmente è stato un 4-1-4-1, piuttosto che un più semplice (dato che era la prima volta in assoluto..) assetto in 4-4-2, 4-3-3 o 4-2-3-1. Qui, seppure in fase di non possesso, si vede bene il 4-1-4-1, confermato poi anche nel post-gara dalle nostre posizioni medie.


02a-Costruzione-a-3.jpg

 

La costruzione infatti è per lo più stata infatti a tre o in 3+1 come si vede qui, con solo rare volte Locatelli ad aggiungersi come centrale per costruire a 4.

 

L’EPISODIO CHE INDIRIZZA SUBITO LA PARTITA: IL GOL DEL COMO AL MINUTO 3

 

02b-Gol-1-0-Como.jpg

 

Qui vediamo come sostanzialmente si siano create le coppie in area di rigore e, a conferma che anche creando le coppie, piuttosto che a zona, siano in realtà fondamentali l’attenzione, l’abitudine, ecc.. più della scelta del tipo di castello che si vuole costruire, si nota come Kalulu, nonostante non abbia un uomo e siano già “tutti presi”, guardi la palla, stringa troppo e non cerchi né con lo sguardo, né tanto meno col movimento, l’uomo che lo attacca alle spalle. Questo stringere troppo dei nostri difensori in zona traffico lo avevamo già visto al mondiale per club nel gol di Doku (e lì non fu su azione da fermo..) e lo avevamo visto anche nello schiacciamento dei mediani nei tanti tiri da fuori lasciati contro Dortmund e inperd. Di fatto son tutte situazioni diverse (calcio piazzato, azione manovrata, tiri da fuori) ma concettualmente l’errore di “schiacciamento” è sempre il medesimo.

 

IL CAPITOLO YILDIZ – CAMBIASO


03-Yildiz-terzino-01.jpg
 

Qui vediamo il classico giro palla (già non bellissimo di suo..) fra difensori da destra a sinistra, la palla finisce a Kelly che a quel punto ha lo scarico obbligato ma necessario e anche semplice sul terzino/quinto. Cambiaso però sta facendo la mezzala di regia (??!!) e così Yildiz deve farsi trenta metri indietro lui stesso per fornire “l’uscita del terzino” al posto di Cambiaso…

 

04-Yildiz-terzino-02.jpg


Qui andiamo di male in peggio.. non solo Cambiaso non consente lo scarico del terzino e fa di nuovo il “regista non necessario”, ma non si rende neanche conto di essere schermato da ben due giocatori del Como (nel riquadro). Nonostante questo, non si apre e anzi allarga le braccia verso Kelly come a dire “ehi, perché non me la passi?”.. il che chiaramente manderebbe in porta mezzo Como.. e dunque…

 

05a-Yildiz-terzino-03.jpg

 

…esatto.. è di nuovo Yildiz a dover fare il movimento da terzino 30 metri abbondanti dietro la sua posizione naturale, per garantire l’uscita del terzino al posto di Cambiaso.. poi ci chiediamo perché con la Turchia fa meraviglie e con noi è a quota 1 gol in campionato.. Questa situazione incresciosa si ripeterà almeno una dozzina di volte in partita

 

05b-Cambiaso-fa-la-cosa-giusta.jpg

 

Qui Cambiaso per una volta fa la cosa giusta, così che a tutti (compreso se stesso direi..) dovrebbe essere chiara la differenza.. accompagna infatti Yildiz più aperto così Yildiz può andare LUI STESSO ad occupare quel mezzo spazio, fronte alla porta, con possibilità di calciare, imbucare per Chico, o premiare la sovrapposizione proprio di Cambiaso. Qui Yildiz calcerà, in modo anche abbastanza pericoloso, ma senza trovare la porta.

 

EFFETTI COLLATERALI DELL’AVER SCELTO PROPRIO IL 4-1-4-1 CON QUESTI UOMINI


06-Thuram-uomo-pi-avanzato.jpg

 

07-Thuram-e-Koop-punte.jpg

 

Qui vediamo come, dato che nel 4-1-4-1 i due esterni stanno aperti, alla fine i due più vicini al centravanti siano i due… chiamiamoli “trequartisti”. Non è una stranezza per il 4-1-4-1, semmai la stranezza è aver scelto proprio, come dicevo in premessa, questo sistema piuttosto che altri.. il punto è che se il 4-1-4-1 lo fai con Thuram e Koop (??!!) poi capita questo e cioè: in un caso (prima foto) Thuram è l’uomo più avanzato dell’intera squadra (non Chico, Yildiz o David, ma Thuram..) e addirittura, come nel secondo caso che vediamo, succede che la coppia di attaccanti veri, con David che viene incontro, sia proprio evidenziato nei circoletti, con Thuram seconda punta e Koop centravanti.. chiaro che, pur avendo avuto buona fluidità in certi tratti di gara e pur essendo arrivati spesso o ad allargare per il cross ravvicinato o sulla trequarti avversaria (che sono alcune fra le poche note positive di questa trasferta), se poi però al momento decisivo in quella posizione ci sono loro, chiaro che poi “sono l’ultimo tocco e l’ultimo tiro che ci sono mancati” (cit Tudor). Eh.. Magari se si fosse scelto un diverso modulo tipo il 4-2-3-1 o il 4-3-3, a fare quell’ultimo tocco non ci sarebbe stato Thuram o Koop, ma Yildiz o Chico, con le differenze che tutti possiamo immaginare.. o anche solo in 4-1-4-1, ok.. ma mettendo nei due dietro la punta almeno uno di maggior tocco…

 

PRESSING SI’ - PRESSING NO

 

08-Pressing-01.jpg

 

Per concludere la fase 1 di questa mega-analisi, mi dedico ad un tema chiave di Tudor, della Juve e in generale del calcio contemporaneo e cioè: la pressione in fase di non possesso.
Come si vede da questa immagine (ed è un tema ricorrente sin qui della nostra annata..), gli uomini li portiamo anche.. qui addirittura sono in 6 nella metacampo avversaria. Ma, come vedete, non ci sono coppie, non c’è aggressività o altro, ma solo occupazione geografica della metacampo avversaria

 

09-Pressing-02.jpg

 

Così facendo il Como ha la facile uscita sull’esterno e poi riparte, anche perché loro lo scarico esterno ce l’hanno sempre, non avendo loro degli uomini di fascia che scorrazzano a random per il campo ma, banalmente, degli esterni che di lavoro fanno gli esterni..

 

10-Passaggio-laser-Como.jpg

 

Tutto sommato, l’uscita esterna è il minore dei mali perché se il pressing non è aggressivo, non prende i riferimenti e SOPRATTUTTO NON E’ DI SQUADRA, inclusi i difensori come suggerirebbe invece la mia firma lippiana, ecco che si crea la situazione tragica (che poi ad esempio, come vedremo, ricapiterà pure nel gol del 2-0) di una sorta di voragine fra i 6 che vengono a pressare e il resto della squadra e dunque con un solo banalissimo passaggio verticale il Como salta la nostra pressione, manda al bar ben 6 giocatori dei nostri (cioè il 60% dei nostri uomini di movimento!!) e può risalire subito il campo velocemente e fronte alla porta. Il pressing è così. Se lo fai bene è un’arma micidiale. Se invece lo fai male, diventa semmai un boomerang micidiale…

 

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MEGA ANALISI TATTICO FOTOGRAFICA DI COMO-JUVENTUS

PARTE 2

 

LE COSE FATTE BENE (SOLO A META’ PERO’..)


A) L’IMPORTANZA DEL MOVIMENTO SENZA PALLA E DELL’ATTACCO ALLA PROFONDITA’

 

11-Attacco-profondit-gol-David.jpg

 

Qui, con la difesa del Como molto statica (vera debolezza del Como di cui avevamo parlato anche nel pre-gara e che noi non abbiamo adeguatamente sfruttato), Koop detta il passaggio in profondità, la difesa del Como è tagliata fuori e David segna l’illusorio gol dell’1-1. Il VAR conferma che Koop aveva mezzo corpo al di là. Ma il punto è che, se questa cosa invece che due volte a partita la fai 10/15 (non dico 20, 30 o 50.. ma anche solo una decina di volte..) ecco che stressi la difesa avversaria, la abbassi, la intimorisci e soprattutto su 10 volte che lo fai, non è che tutte e 10 le volte ci saranno quei 20 cm di busto di Koop in fuorigioco, eh? 😉

 

12-Attacco-profondit-Thuram.jpg

 

Anche qui ad esempio, nella palla gol probabilmente più pulita che abbiamo avuto con Thuram che calcerà praticamente dal dischetto del rigore mettendo fuori di pochissimo, vediamo di nuovo la linea del Como troppo statica, che non fa l’elastico e dunque con un passaggio anche piuttosto semplice, Kalulu mette praticamente in porta Thuram che, appunto, aveva attaccato quello spazio.

Questo esempio è indicativo di due cose importanti: 1) ovviamente di quanto, anche con solo un semplice passaggio, se si attacca bene lo spazio, si possa andare in porta senza troppi fronzoli 2) di come anche uno che non è propriamente Modric e cioè Kalulu, se i compagni si muovono, allora i famosi passaggi di 3 metri li sa fare.. figurarsi allora Kenan, Chico o Zhegrova.. il punto dunque non è saper fare quei passaggi “sennò sono scarsi”, ma muoversi per poterli fare. Quando li falliamo, non è perchè improvvisamente Modric è uscito dal corpo di Kalulu, ma semplicemente perché in assenza di movimenti, poi vengono fuori i limiti.. se ci si muove bene, si fa bella figura pure con Perrone e Kempf e magari si batte pure la Juve, come ci ha dimostrato Fabregas, altrimenti:
il movimento senza palla fa diventare forti pure gli scarsi. Senza movimento gli scarsi diventano ancora più scarsi e perfino il campione va in difficoltà ma, a differenza degli scarsi, se si incazza coi compagni almeno ha ragione” .ghgh (cit storica di un mio mister di gioventù, sempre vera ed attuale .sisi )

 

B) LA RELATIVA FACILITA' DI ARRIVARE NEGLI ULTIMI 20 METRI

 

13-Buono-sviluppo-mal-sfruttato.jpg


Chiudiamo il nostro “le cose buone fatte a metà”, con questa azione che è poi “sorella” di quella da cui nascerà il 2-0 del Como e cioè, la capacità di arrivare facilmente sulla trequarti o al cross corto/ravvicinato (effettivamente mai avuta in 3-4-2-1, almeno in questo senso qualcosa di buono il nuovo sistema ce l’ha fatto vedere). Infatti, siamo arrivati circa 20 volte (che è una enormità) a condurre palla sino a poter crossare per il rimorchio del compagno ma… una volta un controllo di troppo di Chico, l’altra volta un movimento sbagliato in area, o ancora una ultima scelta non felice, ecc.. ci hanno davvero penalizzato, perché è strano arrivare una ventina di volte sul lato corto dell’area avversaria e chiudere la partita con zero gol fatti e zero parate significative del portiere avversario.. Anche qui: sviluppiamo bene, ripartiamo in parecchi e tutti fronte alla porta, ma alla fine (questa azione è solo un esempio, per carità) in questo caso sarà Chico a perdere un tempo di gioco prima di servire Yildiz e verrà chiuso da ben due difensori del Como che a quel punto, se perdi tempi di gioco, fanno anche in tempo a recuperarti.. ma le premesse, sia di approccio alla trequarti che all’area corta, ci sono; bisogna lavorarci, perché con gli esterni che fanno gli esterni (sì.. ma quando??) e con maggiore oliatura delle meccaniche, abbiamo mostrato che giocando a 4, almeno nei 20 metri finali ci arriviamo benino se non perfino bene. Il problema è sempre concretizzare e non farsi ripartire ed è lì il vero lavoro di preventive e di altro che vedremo ora sul 2-0 del Como che di fatto chiude la gara..

 

E DUNQUE ECCOLO QUI: IL 2-0 DEL COMO (IN 4 FRAMES)

 

14-Azione-2-0-Como-parte-1.jpg

L’azione, come vediamo, inizia un po’ dove avevamo lasciato al punto precedente e cioè: buona fluidità e arriviamo anche in maniera potenzialmente pericolosa sull’area corta. Stavolta (udite udite) è Kenan a sbagliare la rifinitura (il record è comunque di Chico con 8..)

 

15-Azione-2-0-Como-parte-2.jpg
Avendo portato troppi uomini sopra palla e soprattutto non facendo mai le preventive ecco che, come da foto, tocca “scappare all’indietro” che è l’incubo di ogni allenatore

 

16-Azione-2-0-Como-parte-3.jpg

Come detto, non facciamo mai le preventive. In questo caso ci dimentichiamo di farla su uno qualsiasi del Como, cioè un certo Nico Paz. La fascia di competenza è quella di Cambiaso che però non fa preventiva e neanche presidia la zona (lo so.. di nuovo Cambiaso.. spiace dirlo perché mi sento come il bullo della scuola che picchia il bimbo del primo anno ed è per me una sensazione sgradevole, altra cosa di cui Cambiaso prima o poi dovrà rendere conto perché non è giousto che io mi senta così str…o  solo perché guardo una partita di pallone e commento, banalmente, quel che vedo)..
Ma tant’è.. ormai Nico Paz, senza preventiva e fronte alla porta, può partire in campo aperto..

 

17-Azione-2-0-Como-parte-4.jpg

Cambiaso, vuoi perché sa cos’ ha fatto (semicit .ghgh ) e vuoi perché è comunque l’uomo di zona più vicino, prova affannosamente il recupero, ma a quel punto Paz ha l’inerzia di corsa favorevole, l’uno contro uno in conduzione fronte pronta e dunque non gli è neanche così difficile rientrare sul sinistro per far fuori Cambiaso. Poi l’esecuzione finale è solo merito suo ovviamente.

 

CONCLUSIONI

La Juve ha provato a fare qualcosa di diverso e non tutto è da buttare. Come detto, si è provato (seppur non sempre bene) a pressare, qualche volta (cosa non banale) abbiamo costretto una squadra molto spagnola come il Como a buttar via la palla, ecc.. ma non abbastanza da far lor male.
Stessa cosa sulle nostre transizioni. Non malvage, anche abbastanza continue, con qualche accenno di attacco allo spazio per noi sin qui inedito. Anche buona facilità di arrivare sul lato corto dell’area o sulla trequarti. Ma alla fine: siamo mancati su un banale calcio piazzato, nonostante la mole prodotta siamo stati arruffoni e improvvisatori come sempre (tanto più con un modulo nuovo e non così banale come il 4-1-4-1) e, pur seminando qualcosina e tentando cose anche interessanti, alla fine abbiamo prodotto pochissimo. Oltretutto, finchè non capiremo che il pressing va fatto diversamente e che la squadra, sia in possesso che in non possesso, deve restrare sempre mooolto più corta e fare le maledette preventive (che già a Verona erano state un incubo), soffriremo sempre.

Dunque, un risultato nettamente negativo, certamente meritato da parte del Como, ma che forse ci penalizza un pochino al di là dei nostri pur larghi demeriti, perché stavolta a calcio ci si è provato anche a giocare, ma troppo sulla falsariga del “vorrei ma non posso” che alla fine ci ha puniti, anche perché, se parti al terzo minuto, con un modulo nuovo , su un campo ostico e pronti via al minuto 3 sei già sotto 1-0 su un banale piazzato, allora tutto diventa l’Everest.. a 3, a 4, o a 5 dietro che sia…

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4 ore fa, SpaceOddity ha scritto:

E' una questione di tempi ,siamo in ritardo , sei in svantaggio posizionale perchè come si dice a scacchi l'avversario ha preso l'iniziativa e ad ogni sua mossa tu devi fare una mossa reattiva , fare calcio proattivo significa fregare l'avversario sul tempo con e soprattutto senza la palla.Non è prima ricevo la palla poi faccio, faccio prima e poi ricevo palla e nel mentre che ricevo qualcuno fa per ricevere. E ciò vale sia in fase difensiva che in fase offensiva. Se le preventive sono solo abbozzate e non aggressive  se chi è lontano dalla palla si dimentica di migliorare la posizione e guarda la partita se il pressing viene portato dopo che il giocatore riceve la palla , se il mio compagno pressa e io me la prendo comoda e esco sullo scarico solo solo dopo che ha preso palla e gli altri aspettano il mio pressing per andare a loro volta in ritardo...ho permesso un uscita comoda. Faccio accademia ma sono in ritardo. O pressiamo in maniera feroce o tantovale che non pressiamo , se il movimento per dare uno scarico in uscita viene fatto solo dopo che il portatore di palla è in difficoltà, se il movimento nello spazio viene effettuato solo dopo che chi è in possesso se la aggiusta due volte e alza la testa, e se quello è abituato a cercare un imbucata solo dopo essersi  aggiustato la palla ed avere alzato la testa , se si gioca a tre quattro tocchi e soprattutto se corri solo quando pensi che serva e non prima che serva...sei sempre un tempo in ritardo. Con la tattica esasperata di oggi il gioco è a chi estrae prima la pistola..."Prima"è LA parola: prendere il tempo. Non basta un modulo non basta lasciare i giocatori liberi di giocare bisogna avere ritmo, intensità , intelligenza dei singoli ma soprattutto collettiva.

La Juventus non è una squadra poco tecnica. Anzi, ma se vai a guardare la partita di oggi la statistica sui dribbling recita 13 a 3 per la Juventus, e parliamo di una partita nella quale non siamo stati efficaci ad attaccare e creare spazi e infatti non è una statistica positiva.Per contro la statistica recita 23 contrasti a 10 per il Como ed è una statistica molto positiva per loro perchè vuol dire che fanno bene le preventive che hanno timing nelle zone di campo sono dove serve quando serve. E' la spiegazione del perchè noi siamo palla a Yldiz e Chico e speraindio del perchè in area avversaria siamo in ritardo sui cross e in area nostra ci perdiamo l'uomo e prendiamo gol.Perchè non manca la "mossa" ma la mossa è in ritardo per il fatto che il nostro pensiero è in ritardo. Perchè pensiamo calcio reattivo o consequenziale. Ogni volta che un giocatore pensa prima dell' avversario sta creando gioco, in fase di possesso e in fase di non possesso. Nel tempo in cui noi ci stiamo mettendo in proprio e stiamo dribblando  un avversario gli altri avversari stanno chiudendo le linee gli spazi, e i nostri se le fanno chiudere , il tempo che ci mette Cambiaso a fare 300 ghirigori mette in ritardo compagni che si stanno smarcando...che vengono coperti dagli avversari, nel tempo che noi ci mettiamo ad aggiustarci la palla e a consolidare il possesso gli altri organizzano già una fase difensiva propedeutica a rubare palla e ripartire,è più veloce una catena di fascia che funziona con scambi di prima e attacco della profondità che Chico o Yldiz che ne saltano due e poi si trovano però l'area intasata.Anche il più grande campione ha bisogno di un sistema che gli permetta di prendere il tempo all avversario. Chico non riceve mai palla nello spazio Yldiz pure... Il calcio aggressivo ( e non c'è altro calcio oggi)E' uno state of mind  , pensare e fare prima . Così crei gli spazi e li sfrutti.Ogni giocatore che crea uno spazio sta dicendo ad un altro di sfruttarlo, però se alla base di tutto questo non c'è una consapevolezza una cultura del gruppo diventa difficile , una cultura in cui ognuno sa che quello spazio lo deve creare e ognuno sa che quello spazio lo deve leggere e sfruttare  . In fase difensiva prevengo in fase offensiva anticipo deve essere una mantra  .  Il calcio oggi deve essere fondamentalmente associativo e la palla deve viaggiare a ritmi veloci. Perchè lo si faccia si deve muoversi e dare linee di passaggio prima che l'avversario le chiuda e così chi è in possesso di palla la passa velocemente ma ci deve essere uno pronto a ricevere e non uno ma almeno tre . Se quello a ricevere è in ritardo anche di un attimo sei fregato l'altro estrae la pistola e tu sei morto. Glielo spiegasse qualcuno per esempio a Vlahovic sta roba...Insegnare sta roba è giocoforza difficile perchè prevede un approccio olistico alla materia, una filosofia prima che una tattica, è un approccio estremista , ma è l'unico che funziona, oggi,  che ci arrivi per insegnamento diretto e  esplicito o per lavoro sul campo, e però devi spiegare cose del genere ai calciatori, introdurre concetti, di tempo e spazio. Si dice " rispetta i giocatori e le loro caratteristiche" bene mi sta bene, ma il vero problema è un altro e cioè che queste caratteristiche devono giocoforza essere messe al servizio del collettivo.Prima della tattica nei principi di gioco. E' il concetto di velocità, non come velocità del singolo ma come velocità di manovra.L' ideale non è che il giocatore riceva palla in modo che  possa girarsi e agire in modo proattivo ma che il giocatore riceva palla in modo che risparmia il tempo del girarsi e sia già proattivo, perchè il movimento è proattivo e il passaggio di conseguenza  sia proattivo.

Da far leggere a Tudor e alla dirigenza nel caso si cambi allenatore.

È, secondo me, il motivo perche non creiamo occasiano chiare da goal e non segnamo tanto. Oltre a far sembrare fessi tutti i nostri giocatori. Sono tutte cose che penso da tempo ormai ma tu le hai transformate in parole. Grazie

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5 ore fa, SpaceOddity ha scritto:

E' una questione di tempi ,siamo in ritardo , sei in svantaggio posizionale perchè come si dice a scacchi l'avversario ha preso l'iniziativa e ad ogni sua mossa tu devi fare una mossa reattiva , fare calcio proattivo significa fregare l'avversario sul tempo con e soprattutto senza la palla.Non è prima ricevo la palla poi faccio, faccio prima e poi ricevo palla e nel mentre che ricevo qualcuno fa per ricevere. E ciò vale sia in fase difensiva che in fase offensiva. Se le preventive sono solo abbozzate e non aggressive  se chi è lontano dalla palla si dimentica di migliorare la posizione e guarda la partita se il pressing viene portato dopo che il giocatore riceve la palla , se il mio compagno pressa e io me la prendo comoda e esco sullo scarico solo solo dopo che ha preso palla e gli altri aspettano il mio pressing per andare a loro volta in ritardo...ho permesso un uscita comoda. Faccio accademia ma sono in ritardo. O pressiamo in maniera feroce o tantovale che non pressiamo , se il movimento per dare uno scarico in uscita viene fatto solo dopo che il portatore di palla è in difficoltà, se il movimento nello spazio viene effettuato solo dopo che chi è in possesso se la aggiusta due volte e alza la testa, e se quello è abituato a cercare un imbucata solo dopo essersi  aggiustato la palla ed avere alzato la testa , se si gioca a tre quattro tocchi e soprattutto se corri solo quando pensi che serva e non prima che serva...sei sempre un tempo in ritardo. Con la tattica esasperata di oggi il gioco è a chi estrae prima la pistola..."Prima"è LA parola: prendere il tempo. Non basta un modulo non basta lasciare i giocatori liberi di giocare bisogna avere ritmo, intensità , intelligenza dei singoli ma soprattutto collettiva.

La Juventus non è una squadra poco tecnica. Anzi, ma se vai a guardare la partita di oggi la statistica sui dribbling recita 13 a 3 per la Juventus, e parliamo di una partita nella quale non siamo stati efficaci ad attaccare e creare spazi e infatti non è una statistica positiva.Per contro la statistica recita 23 contrasti a 10 per il Como ed è una statistica molto positiva per loro perchè vuol dire che fanno bene le preventive che hanno timing nelle zone di campo sono dove serve quando serve. E' la spiegazione del perchè noi siamo palla a Yldiz e Chico e speraindio del perchè in area avversaria siamo in ritardo sui cross e in area nostra ci perdiamo l'uomo e prendiamo gol.Perchè non manca la "mossa" ma la mossa è in ritardo per il fatto che il nostro pensiero è in ritardo. Perchè pensiamo calcio reattivo o consequenziale. Ogni volta che un giocatore pensa prima dell' avversario sta creando gioco, in fase di possesso e in fase di non possesso. Nel tempo in cui noi ci stiamo mettendo in proprio e stiamo dribblando  un avversario gli altri avversari stanno chiudendo le linee gli spazi, e i nostri se le fanno chiudere , il tempo che ci mette Cambiaso a fare 300 ghirigori mette in ritardo compagni che si stanno smarcando...che vengono coperti dagli avversari, nel tempo che noi ci mettiamo ad aggiustarci la palla e a consolidare il possesso gli altri organizzano già una fase difensiva propedeutica a rubare palla e ripartire,è più veloce una catena di fascia che funziona con scambi di prima e attacco della profondità che Chico o Yldiz che ne saltano due e poi si trovano però l'area intasata.Anche il più grande campione ha bisogno di un sistema che gli permetta di prendere il tempo all avversario. Chico non riceve mai palla nello spazio Yldiz pure... Il calcio aggressivo ( e non c'è altro calcio oggi)E' uno state of mind  , pensare e fare prima . Così crei gli spazi e li sfrutti.Ogni giocatore che crea uno spazio sta dicendo ad un altro di sfruttarlo, però se alla base di tutto questo non c'è una consapevolezza una cultura del gruppo diventa difficile , una cultura in cui ognuno sa che quello spazio lo deve creare e ognuno sa che quello spazio lo deve leggere e sfruttare  . In fase difensiva prevengo in fase offensiva anticipo deve essere una mantra  .  Il calcio oggi deve essere fondamentalmente associativo e la palla deve viaggiare a ritmi veloci. Perchè lo si faccia si deve muoversi e dare linee di passaggio prima che l'avversario le chiuda e così chi è in possesso di palla la passa velocemente ma ci deve essere uno pronto a ricevere e non uno ma almeno tre . Se quello a ricevere è in ritardo anche di un attimo sei fregato l'altro estrae la pistola e tu sei morto. Glielo spiegasse qualcuno per esempio a Vlahovic sta roba...Insegnare sta roba è giocoforza difficile perchè prevede un approccio olistico alla materia, una filosofia prima che una tattica, è un approccio estremista , ma è l'unico che funziona, oggi,  che ci arrivi per insegnamento diretto e  esplicito o per lavoro sul campo, e però devi spiegare cose del genere ai calciatori, introdurre concetti, di tempo e spazio. Si dice " rispetta i giocatori e le loro caratteristiche" bene mi sta bene, ma il vero problema è un altro e cioè che queste caratteristiche devono giocoforza essere messe al servizio del collettivo.Prima della tattica nei principi di gioco. E' il concetto di velocità, non come velocità del singolo ma come velocità di manovra.L' ideale non è che il giocatore riceva palla in modo che  possa girarsi e agire in modo proattivo ma che il giocatore riceva palla in modo che risparmia il tempo del girarsi e sia già proattivo, perchè il movimento è proattivo e il passaggio di conseguenza  sia proattivo.

Complimenti, davvero illuminante. Inutile nasconderci dietro un dito: tutto ciò presuppone un lavoro enorme da parte dell'allenatore, cosa che non penso stia accadendo! Guardando giocare la Juve mi vene da paragonare i nostri giocatori a quegli studenti più o meno ben dotati ma che vanno "scolarizzati", guidati e indirizzati verso principi e comportamenti adeguati, ovviamente da un docente all'altezza. Noi ce l'abbiamo un docente all'altezza?

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7 ore fa, ZizouZidane ha scritto:

Bremer è uno dei difensori centrali più forti del mondo. 

Forse prima dell'infortunio.. quest' anno non sicuramente.

 

Ragazzi poi vi sento parlare di Tudor , dovrà fare, farà.... Le prendiamo dal Real in Champions e questo viene cacciato o da le dimissioni. Metà classifica di serie A e 1 punto rimediato in maniera casuale in Champions...

 

O succede un miracolo con il Real o la vedo dura la sua permanenza, secondo me bisogna iniziare a pensare a come giocherà Spalletti 

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3 ore fa, jouvans ha scritto:

MEGA ANALISI TATTICO FOTOGRAFICA DI COMO-JUVENTUS

PARTE 2

 

LE COSE FATTE BENE (SOLO A META’ PERO’..)


A) L’IMPORTANZA DEL MOVIMENTO SENZA PALLA E DELL’ATTACCO ALLA PROFONDITA’

 

11-Attacco-profondit-gol-David.jpg

 

Qui, con la difesa del Como molto statica (vera debolezza del Como di cui avevamo parlato anche nel pre-gara e che noi non abbiamo adeguatamente sfruttato), Koop detta il passaggio in profondità, la difesa del Como è tagliata fuori e David segna l’illusorio gol dell’1-1. Il VAR conferma che Koop aveva mezzo corpo al di là. Ma il punto è che, se questa cosa invece che due volte a partita la fai 10/15 (non dico 20, 30 o 50.. ma anche solo una decina di volte..) ecco che stressi la difesa avversaria, la abbassi, la intimorisci e soprattutto su 10 volte che lo fai, non è che tutte e 10 le volte ci saranno quei 20 cm di busto di Koop in fuorigioco, eh? 😉

 

12-Attacco-profondit-Thuram.jpg

 

Anche qui ad esempio, nella palla gol probabilmente più pulita che abbiamo avuto con Thuram che calcerà praticamente dal dischetto del rigore mettendo fuori di pochissimo, vediamo di nuovo la linea del Como troppo statica, che non fa l’elastico e dunque con un passaggio anche piuttosto semplice, Kalulu mette praticamente in porta Thuram che, appunto, aveva attaccato quello spazio.

Questo esempio è indicativo di due cose importanti: 1) ovviamente di quanto, anche con solo un semplice passaggio, se si attacca bene lo spazio, si possa andare in porta senza troppi fronzoli 2) di come anche uno che non è propriamente Modric e cioè Kalulu, se i compagni si muovono, allora i famosi passaggi di 3 metri li sa fare.. figurarsi allora Kenan, Chico o Zhegrova.. il punto dunque non è saper fare quei passaggi “sennò sono scarsi”, ma muoversi per poterli fare. Quando li falliamo, non è perchè improvvisamente Modric è uscito dal corpo di Kalulu, ma semplicemente perché in assenza di movimenti, poi vengono fuori i limiti.. se ci si muove bene, si fa bella figura pure con Perrone e Kempf e magari si batte pure la Juve, come ci ha dimostrato Fabregas, altrimenti:
il movimento senza palla fa diventare forti pure gli scarsi. Senza movimento gli scarsi diventano ancora più scarsi e perfino il campione va in difficoltà ma, a differenza degli scarsi, se si incazza coi compagni almeno ha ragione” .ghgh (cit storica di un mio mister di gioventù, sempre vera ed attuale .sisi )

 

B) LA RELATIVA FACILITA' DI ARRIVARE NEGLI ULTIMI 20 METRI

 

13-Buono-sviluppo-mal-sfruttato.jpg


Chiudiamo il nostro “le cose buone fatte a metà”, con questa azione che è poi “sorella” di quella da cui nascerà il 2-0 del Como e cioè, la capacità di arrivare facilmente sulla trequarti o al cross corto/ravvicinato (effettivamente mai avuta in 3-4-2-1, almeno in questo senso qualcosa di buono il nuovo sistema ce l’ha fatto vedere). Infatti, siamo arrivati circa 20 volte (che è una enormità) a condurre palla sino a poter crossare per il rimorchio del compagno ma… una volta un controllo di troppo di Chico, l’altra volta un movimento sbagliato in area, o ancora una ultima scelta non felice, ecc.. ci hanno davvero penalizzato, perché è strano arrivare una ventina di volte sul lato corto dell’area avversaria e chiudere la partita con zero gol fatti e zero parate significative del portiere avversario.. Anche qui: sviluppiamo bene, ripartiamo in parecchi e tutti fronte alla porta, ma alla fine (questa azione è solo un esempio, per carità) in questo caso sarà Chico a perdere un tempo di gioco prima di servire Yildiz e verrà chiuso da ben due difensori del Como che a quel punto, se perdi tempi di gioco, fanno anche in tempo a recuperarti.. ma le premesse, sia di approccio alla trequarti che all’area corta, ci sono; bisogna lavorarci, perché con gli esterni che fanno gli esterni (sì.. ma quando??) e con maggiore oliatura delle meccaniche, abbiamo mostrato che giocando a 4, almeno nei 20 metri finali ci arriviamo benino se non perfino bene. Il problema è sempre concretizzare e non farsi ripartire ed è lì il vero lavoro di preventive e di altro che vedremo ora sul 2-0 del Como che di fatto chiude la gara..

 

E DUNQUE ECCOLO QUI: IL 2-0 DEL COMO (IN 4 FRAMES)

 

14-Azione-2-0-Como-parte-1.jpg

L’azione, come vediamo, inizia un po’ dove avevamo lasciato al punto precedente e cioè: buona fluidità e arriviamo anche in maniera potenzialmente pericolosa sull’area corta. Stavolta (udite udite) è Kenan a sbagliare la rifinitura (il record è comunque di Chico con 8..)

 

15-Azione-2-0-Como-parte-2.jpg
Avendo portato troppi uomini sopra palla e soprattutto non facendo mai le preventive ecco che, come da foto, tocca “scappare all’indietro” che è l’incubo di ogni allenatore

 

16-Azione-2-0-Como-parte-3.jpg

Come detto, non facciamo mai le preventive. In questo caso ci dimentichiamo di farla su uno qualsiasi del Como, cioè un certo Nico Paz. La fascia di competenza è quella di Cambiaso che però non fa preventiva e neanche presidia la zona (lo so.. di nuovo Cambiaso.. spiace dirlo perché mi sento come il bullo della scuola che picchia il bimbo del primo anno ed è per me una sensazione sgradevole, altra cosa di cui Cambiaso prima o poi dovrà rendere conto perché non è giousto che io mi senta così str…o  solo perché guardo una partita di pallone e commento, banalmente, quel che vedo)..
Ma tant’è.. ormai Nico Paz, senza preventiva e fronte alla porta, può partire in campo aperto..

 

17-Azione-2-0-Como-parte-4.jpg

Cambiaso, vuoi perché sa cos’ ha fatto (semicit .ghgh ) e vuoi perché è comunque l’uomo di zona più vicino, prova affannosamente il recupero, ma a quel punto Paz ha l’inerzia di corsa favorevole, l’uno contro uno in conduzione fronte pronta e dunque non gli è neanche così difficile rientrare sul sinistro per far fuori Cambiaso. Poi l’esecuzione finale è solo merito suo ovviamente.

 

CONCLUSIONI

La Juve ha provato a fare qualcosa di diverso e non tutto è da buttare. Come detto, si è provato (seppur non sempre bene) a pressare, qualche volta (cosa non banale) abbiamo costretto una squadra molto spagnola come il Como a buttar via la palla, ecc.. ma non abbastanza da far lor male.
Stessa cosa sulle nostre transizioni. Non malvage, anche abbastanza continue, con qualche accenno di attacco allo spazio per noi sin qui inedito. Anche buona facilità di arrivare sul lato corto dell’area o sulla trequarti. Ma alla fine: siamo mancati su un banale calcio piazzato, nonostante la mole prodotta siamo stati arruffoni e improvvisatori come sempre (tanto più con un modulo nuovo e non così banale come il 4-1-4-1) e, pur seminando qualcosina e tentando cose anche interessanti, alla fine abbiamo prodotto pochissimo. Oltretutto, finchè non capiremo che il pressing va fatto diversamente e che la squadra, sia in possesso che in non possesso, deve restrare sempre mooolto più corta e fare le maledette preventive (che già a Verona erano state un incubo), soffriremo sempre.

Dunque, un risultato nettamente negativo, certamente meritato da parte del Como, ma che forse ci penalizza un pochino al di là dei nostri pur larghi demeriti, perché stavolta a calcio ci si è provato anche a giocare, ma troppo sulla falsariga del “vorrei ma non posso” che alla fine ci ha puniti, anche perché, se parti al terzo minuto, con un modulo nuovo , su un campo ostico e pronti via al minuto 3 sei già sotto 1-0 su un banale piazzato, allora tutto diventa l’Everest.. a 3, a 4, o a 5 dietro che sia…

Cribbio quanta preparazione complimenti è un piacere leggere.....ma non si può mandare le slide con i testi via mail a Tudor??? Ma oggi faranno revisione degli errori oppure via corsa piegamenti e partitella????

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Il traditore Conte, perchè cosi deve essere chiamato, arrivato a Bari spiegò che nel suo calcio ogni giocatore deve avere 2/3 opzioni di passaggio semplice, i movimenti senza palla sono il sale...

Questo perchè quando giocava lui era piu facile....palla a Zizou e poi se la vedeva lui....

ma poichè all'epoca al Bari non c'era il francese era necessario fare passaggi semplici per sviluppare bene il gioco attraverso i movimenti di squadra...

a parte questo aspetto, come detto da altri, noi pecchiamo nelle preventive e il pressing e fatto ad capocchiam...

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