#VSCafe - Lo Spazio Tattico di VS - PUBBLICATA LA MAXI ANALISI TATTICO-FOTOGRAFICA DEL DERBY
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jouvans, in Juventus forum
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MAXI ANALISI TATTICA DI JUVENTUS-TORINO (con slide e didascalie)
Parte 2
In questa seconda parte, come detto, esamineremo alcune chicche e alcune specifiche situazioni di gioco interessanti che il derby ha evidenziato
L'ATTACCO ALLA PROFONDITA' DIETRO LE SPALLE DEL DIFENSORE
Slide 1/3 Lazaro, di cui avevo parlato già nel pre-partita come "elemento difensivamente debole" del Toro, qui infatti è troppo statico e attratto dal pallone. Giustamente dunque....
Slide 2/3
....Chico lo attacca alle spalle. La situazione è potenzialmente sanguinosa per le mucche, ma tutti i movimenti dei compagni indicati dalle frecce a rimorchio di Chico non avvengono correttamente
Slide 3/3
Nessuno infatti attacca il secondo palo, nessuno è a rimorchio, McKennie non ha completato la propria corsa per andare a chiudere in area. L'unico è Dusan che, giustamente, attacca il primo palo. Ma è l'unica opzione di Chico che infatti, "casualmente" la passa proprio a Vlahovic..
Qui siamo di fronte ad una situazione di gioco davvero molto, molto promettente ma che: A) facciamo troppo poco spesso B) forse proprio per scarsa abitudine, poi non seguiamo adeguatamente, di fatto vanificandola
MCKENNIE E LA SOLITA IMPORTANZA DEI MEZZI SPAZI NEL CALCIO MODERNO Slide 1/3
Qui il Toro difende troppo passivo e a maglie larghe, con il solo intento di andare a ricomporre il suo solito blocco basso e lasciando dunque, nella transizione, un mezzo spazio molto invitante a McKennie
Slide 2/3
McKennie, che effettivamente ha l'attacco al mezzo spazio nelle proprie corde, ci si butta e, come accaduto nella situazione mostrata prima per Conceicao, anche qui si crea una opportunità, per altro fronte alla porta, potenzialmente molto problematica per il Torino. Ma, anche qui... Slide 3/3
.. è solo Dusan a dare lo scarico possibile. Nessuno ha fatto sovrapposizione interna a McK, nessuno si è aperto per dilatare le maglie del Toro e dare una opzione in più al nostro portatore di palla e Yildiz non ha attaccato l'area, aspettando anche lui un semplice scarico..
Ovviamente anche stavolta, come nella casistica di Chico, le eccellenti premesse che avevamo creato, sfumano per una non adeguata distribuzione di spazi, movimenti senza palla e attacco alla porta. LA (MANCATA) VERTICALITA'
Slide 1/2
Spalletti, in conferenza post partita, ha detto che si fa presto a parlare di verticalità, ma poi... se questa non c'è... VERISSIMO. Se non hai spazi, ti finisce il campo prima di poter verticalizzare. Si possono però attaccare i mezzi spazi e le mini profondità e comunque il Toro, soprattutto nella fase centrale della ripresa, quando si è rinfrancato per un paio di spunti di Adams, la palla scoperta e la profondità ce le ha concesse qualche volta.
Qui ad esempio, il Toro lascia in 1 vs 1 David con l'ultimo uomo e, di base, il nostro attaccante ha anche preso il tempo e lo spazio giusti, per cui una palla in profondità giocata verso il piede destro di David, sarebbe pressochè indifendibile per Maripan. Un solo pallone per andare dritti in porta. Ma si deve verticalizzare con personalità e qualità. Invece....
Slide 2/2
.... la slide dice tutto da sola credo.. e anche la "simpatica" reazione di David che aveva capito che sarebbe bastato un niente per essere in porta e invece..
COSI', ALLA LUNGA SI FINISCE PER FARE QUESTO
Così facendo, col passare dei minuti, la frenesia di fare un gol che non arriva, la stanchezza crescente e la pochezza di soluzioni, ci hanno portati a morire dove muoiono tutte le squadre che non si muovono bene senza palla, che non rischiano mai la palla in verticale, ecc... e cioè al cosiddetto cross-spamming. Palloni su palloni buttati dentro, spesso da trequarti.
Oltretutto, senza neppure riempire adeguatamente l'area di rigore, come si vede in questa immagine
PER CHIUDERE IN BELLEZZA E CON UN (MEZZO) SORRISO..
Quando io dico che Simeone diventa Van Basten solo contro di noi.. Stavolta ne ho le prove..
Qui invece LA SIMPATICA REAZIONE DI YILDIZ VERSO CAMBIASO, DOPO L'ENNESIMA.. EHM.. "INCOMPRENSIONE" FRA I DUE
Messo in rilievo da
jouvans
Slide 1/3 Lazaro, di cui avevo parlato già nel pre-partita come "elemento difensivamente debole" del Toro, qui infatti è troppo statico e attratto dal pallone. Giustamente dunque....
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....Chico lo attacca alle spalle. La situazione è potenzialmente sanguinosa per le mucche, ma tutti i movimenti dei compagni indicati dalle frecce a rimorchio di Chico non avvengono correttamente
Slide 3/3
Nessuno infatti attacca il secondo palo, nessuno è a rimorchio, McKennie non ha completato la propria corsa per andare a chiudere in area. L'unico è Dusan che, giustamente, attacca il primo palo. Ma è l'unica opzione di Chico che infatti, "casualmente" la passa proprio a Vlahovic..
Qui siamo di fronte ad una situazione di gioco davvero molto, molto promettente ma che: A) facciamo troppo poco spesso B) forse proprio per scarsa abitudine, poi non seguiamo adeguatamente, di fatto vanificandola
MCKENNIE E LA SOLITA IMPORTANZA DEI MEZZI SPAZI NEL CALCIO MODERNO Slide 1/3
Qui il Toro difende troppo passivo e a maglie larghe, con il solo intento di andare a ricomporre il suo solito blocco basso e lasciando dunque, nella transizione, un mezzo spazio molto invitante a McKennie
Slide 2/3
McKennie, che effettivamente ha l'attacco al mezzo spazio nelle proprie corde, ci si butta e, come accaduto nella situazione mostrata prima per Conceicao, anche qui si crea una opportunità, per altro fronte alla porta, potenzialmente molto problematica per il Torino. Ma, anche qui... Slide 3/3
.. è solo Dusan a dare lo scarico possibile. Nessuno ha fatto sovrapposizione interna a McK, nessuno si è aperto per dilatare le maglie del Toro e dare una opzione in più al nostro portatore di palla e Yildiz non ha attaccato l'area, aspettando anche lui un semplice scarico..
Ovviamente anche stavolta, come nella casistica di Chico, le eccellenti premesse che avevamo creato, sfumano per una non adeguata distribuzione di spazi, movimenti senza palla e attacco alla porta. LA (MANCATA) VERTICALITA'
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Spalletti, in conferenza post partita, ha detto che si fa presto a parlare di verticalità, ma poi... se questa non c'è... VERISSIMO. Se non hai spazi, ti finisce il campo prima di poter verticalizzare. Si possono però attaccare i mezzi spazi e le mini profondità e comunque il Toro, soprattutto nella fase centrale della ripresa, quando si è rinfrancato per un paio di spunti di Adams, la palla scoperta e la profondità ce le ha concesse qualche volta.
Qui ad esempio, il Toro lascia in 1 vs 1 David con l'ultimo uomo e, di base, il nostro attaccante ha anche preso il tempo e lo spazio giusti, per cui una palla in profondità giocata verso il piede destro di David, sarebbe pressochè indifendibile per Maripan. Un solo pallone per andare dritti in porta. Ma si deve verticalizzare con personalità e qualità. Invece....
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.... la slide dice tutto da sola credo.. e anche la "simpatica" reazione di David che aveva capito che sarebbe bastato un niente per essere in porta e invece..
COSI', ALLA LUNGA SI FINISCE PER FARE QUESTO
Così facendo, col passare dei minuti, la frenesia di fare un gol che non arriva, la stanchezza crescente e la pochezza di soluzioni, ci hanno portati a morire dove muoiono tutte le squadre che non si muovono bene senza palla, che non rischiano mai la palla in verticale, ecc... e cioè al cosiddetto cross-spamming. Palloni su palloni buttati dentro, spesso da trequarti.
Oltretutto, senza neppure riempire adeguatamente l'area di rigore, come si vede in questa immagine
PER CHIUDERE IN BELLEZZA E CON UN (MEZZO) SORRISO..
Quando io dico che Simeone diventa Van Basten solo contro di noi.. Stavolta ne ho le prove..
Qui invece LA SIMPATICA REAZIONE DI YILDIZ VERSO CAMBIASO, DOPO L'ENNESIMA.. EHM.. "INCOMPRENSIONE" FRA I DUE
In rilievo
MAXI ANALISI TATTICA DI JUVENTUS-TORINO (con slide e didascalie)
Parte 1
PREMESSA:
L'analisi è divisa in due parti. La prima di carattere generale con i "macro temi" che ho individuato in partita e dove mostro cose buone (soprattutto la capacità nettamente migliorata di stare alti e in pressione) e cose meno buone che impattano parecchio quando ci mettiamo in 3-4-2-1.
La seconda parte è più legata a qualche chicca e a qualche singola specifica situazione di gioco che ho piacere di sottoporre alla vostra attenzione LA FASE DI PRESSIONE
Slide 1/4
A palla persa, almeno uno o due uomini vanno sempre sul portatore di palla, costringendolo non tanto a perdere immeditamente il possesso quanto piuttosto a dover fare una scelta quasi sempre "forzata" e poco agevole
Slide 2/4
In questo caso, ad esempio, il giocatore avversario è infatti costretto ad alzare la palla e ad andare sul lungo "alla cieca" Slide 3/4
Quando il lancio lungo ricade infine nella nostra metacampo, scattano gli scivolamenti di cui parlava Spalletti in sala stampa e che ci consentono sempre di essere numerosi in zona palla e sempre in superiorità nella riconquista Slide 4/4
Proprio gli scivolamenti di cui parla Spalletti ci portano, come detto, ad aver sempre grande aggressività e surplus numerico in zona palla. Di fatto, oltre alle classiche preventive intese come "uomo sul proprio riferimento", abbiamo introdotto un concetto che sta funzionando molto bene nel recupero palla e cioè quello di preventiva di squadra dove la squadra scivola con diversi uomini a presidiare la possibile zona di uscita dell'avversario, come si vede anche in questa slide, laddove infatti recuperiamo palla molto in fretta. E secondo me il marchio di Spalletti, sin qui, si nota soprattutto in questo. Nella capacità di stare più alti e aggressivi, ma scalando sempre in avanti o di lato, di squadra e con più uomini e soprattutto con buonissima efficacia negli scivolamenti in zona palla LE NOTE MENO POSITIVE
Come già detto nel corso della discussione qui nel Cafe, quale che fosse l'idea di Spalletti o anche l'interpretazione che sono riusciti a darne i ragazzi, fatto sta che qui vediamo una delle TANTISSIME SITUAZIONI in cui Yildiz è stato tatticamente molto sacrificato, da quinto più che da esterno d'attacco e con Cambiaso che di fatto prende lui la posizione d Yildiz. Anche Spalletti ha parlato di poca qualità, ma chiaramente "cambi di ruolo" come questi non aiutano in tal senso. Perfino una Juve molto più forte di questa (ad esempio quella dei nove scudetti) se avesse messo Dybala a fare il quinto e Alex Sandro trequartista, probabilmente avrebbe fatto cose poco commendevoli, eh?
LE ROTAZIONI AUTO-IMPOSTE
Slide 1/2
Oltretutto il mescolamento avvenuto fra quinti e trequartisti (fatto vero questo, su ambo le fasce ieri), ci ha portati "da soli" a dover fare una cosa che di solito si fa o perchè hai studiato molto bene determinate uscite e cambi modulo in fase di possesso, o perchè costretti dall'avversario e cioè a rotazioni importanti e un po' contro natura. Nel calcio succede che in effetti l'avversario ti ci costringa, magari perchè ti prende in mezzo, perchè porta il tuo uomo in marcatura individuale fuori zona, perchè hanno eluso la tua fase di pressione, ecc... Noi invece ci siamo "messi in proprio" e dunque, "di nostra iniziativa", ci siamo incastrati in rotazioni forzate e poco sensate. Ad esempio: qui vediamo Cambiaso in un mezzo spazio, Yildiz a fare il quinto, Koop braccetto che si lancia da terzino e Thuram che invece di fare la mezzala fa praticamente lu il braccetto in appoggio..
Slide 2/2
Il problema del mescolamento si vede poi anche in fase di non possesso. Il buon Lucio può filosofeggiare sul quinto che entra nel campo e sul "giocatore tridimensionale", ma poi, quando perdi palla, il quinto a sinistra non c'è (come si vede qui stava facendo tutt'altro) e dunque deve essere il resto della squadra a riorganizzarsi per coprire l'esterno mancante. Qui l'immagine è già di suo self-explanatory LA DURA VITA DI YILDIZ Quest'immagine o meglio "questo tipo di immagine", credo sia più o meno negli occhi di tutti noi, perchè ormai questa è diventata la normalissima situazione di gioco di Yildiz. Non segna.. sembra stanco.. ecc.. come volete.. ma questa cosa col Toro è successa circa 40 volte. Costantemente triplicato e, nell'assetto messo su ieri e pure con lo Sporting (il famigerato 3-4-2-1, per di più "storto", come stiamo vedendo) accade questo. Non esiste la mezzala per dargli sovrapposizione interna (il 3-4-2-1 prevede i due mediani, non le mezzali) e, con Cambiaso messo a fare tutt'altro, non c'è neanche una sovrapposizione esterna piuttosto semplice, basica e necessaria, per dare a Kenan lo scarico, l'uno-due, o anche solo, banalmente, portargli via almeno uno dei 3 che costantemente lo hanno chiuso lì per tutta la partita.
La slide mostra solo lui in mezzo a tre avversari, ma ampliando l'immagine si vedono decine e decine di metri quadri di campo con solo maglie granata e il solo Yildiz come unica maglia bianconera in questa enorme porzione di campo.
Stessa cosa a destra. Ma lì almeno McKennie (come vedremo) dava un discreto riempimento del mezzo spazio, Cambiaso (assente del tutto infatti in questa slide) neanche quello e così Kenan ha passato circa 85 minuti (fino al cambio) a doversi mettere costantemente in proprio in 1 vs 3.
LA SOLITUDINE DEI NUMERI 9
Non è un caso se, oltre al rendimento di Yildiz (nel calcio mai niente è un caso..) sia calato anche il rendimento di Vlahovic rispetto alle prime due gare del post-Tudor.
In 3-1-4-2, Dusan aveva sempre un uomo alle spalle per lo scarico (McKennie) e uno di fianco (la seconda punta classica, tipo Openda) e dunque gli era più facile giocare subito sul corto senza dover tenere troppo palla o dover mettersi in proprio, potendo scaricare e poi buttarsi dentro, ecc..
Qui, fra lui e la porta, non c'è nessuno scarico laterale, nè avanzato e perfino lo scarico dietro, come si vede, è lontano e chiuso. Facile che lì si perda la palla e che soprattutto la punta non sia pericolosa ed anzi, facilmente leggibile dalla difesa avversaria, poichè già isolata di suo. LA SOMMA DEI PROBLEMI (FINE PARTE 1 DELL'ANALISI)
Qui vediamo riassunte, in una sola slide, tutte le problematiche offensive della squadra in questo strano 3-4-2-1.
Nei circoletti gialli si vede come l'ampiezza debbano darla addirittura Koop (cioè l'uomo meno "di fascia" dell'intera rosa) e i due attaccanti che alla fine pestano letteralmente la riga laterale isolatissimi. Si vedono in verde i due braccetti strettissimi e messi nelle mezze posizioni (manca qualità ha detto Spalletti.. sì.. se magari l'ultimo passaggio lo fa Kenan invece di McK, potremmo migliorare, così ad occhio..) e davanti, in rosso, il solito isolatissimo Dusan.
Oltretutto si nota anche ad occhio nudo ("eh, ma non segnamo neanche con le mani" - multicit) che un assetto del genere, di fronte al Toro schierato, non ha alcun margine di pericolosità nè alcuno sbocco offensivo visibile e/o degno di nota.
Come detto, spero di non rivedere mai più questa cosa per il resto della mia vita e che si torni al 3-1-4-2 visto a Cremona o, ancor meglio, si arrivi finalmente al 4-3-3 spallettiano che tutti conosciamo
Messo in rilievo da
jouvans
La seconda parte è più legata a qualche chicca e a qualche singola specifica situazione di gioco che ho piacere di sottoporre alla vostra attenzione LA FASE DI PRESSIONE
Slide 1/4
A palla persa, almeno uno o due uomini vanno sempre sul portatore di palla, costringendolo non tanto a perdere immeditamente il possesso quanto piuttosto a dover fare una scelta quasi sempre "forzata" e poco agevole
Slide 2/4
In questo caso, ad esempio, il giocatore avversario è infatti costretto ad alzare la palla e ad andare sul lungo "alla cieca" Slide 3/4
Quando il lancio lungo ricade infine nella nostra metacampo, scattano gli scivolamenti di cui parlava Spalletti in sala stampa e che ci consentono sempre di essere numerosi in zona palla e sempre in superiorità nella riconquista Slide 4/4
Proprio gli scivolamenti di cui parla Spalletti ci portano, come detto, ad aver sempre grande aggressività e surplus numerico in zona palla. Di fatto, oltre alle classiche preventive intese come "uomo sul proprio riferimento", abbiamo introdotto un concetto che sta funzionando molto bene nel recupero palla e cioè quello di preventiva di squadra dove la squadra scivola con diversi uomini a presidiare la possibile zona di uscita dell'avversario, come si vede anche in questa slide, laddove infatti recuperiamo palla molto in fretta. E secondo me il marchio di Spalletti, sin qui, si nota soprattutto in questo. Nella capacità di stare più alti e aggressivi, ma scalando sempre in avanti o di lato, di squadra e con più uomini e soprattutto con buonissima efficacia negli scivolamenti in zona palla LE NOTE MENO POSITIVE
Come già detto nel corso della discussione qui nel Cafe, quale che fosse l'idea di Spalletti o anche l'interpretazione che sono riusciti a darne i ragazzi, fatto sta che qui vediamo una delle TANTISSIME SITUAZIONI in cui Yildiz è stato tatticamente molto sacrificato, da quinto più che da esterno d'attacco e con Cambiaso che di fatto prende lui la posizione d Yildiz. Anche Spalletti ha parlato di poca qualità, ma chiaramente "cambi di ruolo" come questi non aiutano in tal senso. Perfino una Juve molto più forte di questa (ad esempio quella dei nove scudetti) se avesse messo Dybala a fare il quinto e Alex Sandro trequartista, probabilmente avrebbe fatto cose poco commendevoli, eh?
LE ROTAZIONI AUTO-IMPOSTE
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Oltretutto il mescolamento avvenuto fra quinti e trequartisti (fatto vero questo, su ambo le fasce ieri), ci ha portati "da soli" a dover fare una cosa che di solito si fa o perchè hai studiato molto bene determinate uscite e cambi modulo in fase di possesso, o perchè costretti dall'avversario e cioè a rotazioni importanti e un po' contro natura. Nel calcio succede che in effetti l'avversario ti ci costringa, magari perchè ti prende in mezzo, perchè porta il tuo uomo in marcatura individuale fuori zona, perchè hanno eluso la tua fase di pressione, ecc... Noi invece ci siamo "messi in proprio" e dunque, "di nostra iniziativa", ci siamo incastrati in rotazioni forzate e poco sensate. Ad esempio: qui vediamo Cambiaso in un mezzo spazio, Yildiz a fare il quinto, Koop braccetto che si lancia da terzino e Thuram che invece di fare la mezzala fa praticamente lu il braccetto in appoggio..
Slide 2/2
Il problema del mescolamento si vede poi anche in fase di non possesso. Il buon Lucio può filosofeggiare sul quinto che entra nel campo e sul "giocatore tridimensionale", ma poi, quando perdi palla, il quinto a sinistra non c'è (come si vede qui stava facendo tutt'altro) e dunque deve essere il resto della squadra a riorganizzarsi per coprire l'esterno mancante. Qui l'immagine è già di suo self-explanatory LA DURA VITA DI YILDIZ Quest'immagine o meglio "questo tipo di immagine", credo sia più o meno negli occhi di tutti noi, perchè ormai questa è diventata la normalissima situazione di gioco di Yildiz. Non segna.. sembra stanco.. ecc.. come volete.. ma questa cosa col Toro è successa circa 40 volte. Costantemente triplicato e, nell'assetto messo su ieri e pure con lo Sporting (il famigerato 3-4-2-1, per di più "storto", come stiamo vedendo) accade questo. Non esiste la mezzala per dargli sovrapposizione interna (il 3-4-2-1 prevede i due mediani, non le mezzali) e, con Cambiaso messo a fare tutt'altro, non c'è neanche una sovrapposizione esterna piuttosto semplice, basica e necessaria, per dare a Kenan lo scarico, l'uno-due, o anche solo, banalmente, portargli via almeno uno dei 3 che costantemente lo hanno chiuso lì per tutta la partita.
La slide mostra solo lui in mezzo a tre avversari, ma ampliando l'immagine si vedono decine e decine di metri quadri di campo con solo maglie granata e il solo Yildiz come unica maglia bianconera in questa enorme porzione di campo.
Stessa cosa a destra. Ma lì almeno McKennie (come vedremo) dava un discreto riempimento del mezzo spazio, Cambiaso (assente del tutto infatti in questa slide) neanche quello e così Kenan ha passato circa 85 minuti (fino al cambio) a doversi mettere costantemente in proprio in 1 vs 3.
LA SOLITUDINE DEI NUMERI 9
Non è un caso se, oltre al rendimento di Yildiz (nel calcio mai niente è un caso..) sia calato anche il rendimento di Vlahovic rispetto alle prime due gare del post-Tudor.
In 3-1-4-2, Dusan aveva sempre un uomo alle spalle per lo scarico (McKennie) e uno di fianco (la seconda punta classica, tipo Openda) e dunque gli era più facile giocare subito sul corto senza dover tenere troppo palla o dover mettersi in proprio, potendo scaricare e poi buttarsi dentro, ecc..
Qui, fra lui e la porta, non c'è nessuno scarico laterale, nè avanzato e perfino lo scarico dietro, come si vede, è lontano e chiuso. Facile che lì si perda la palla e che soprattutto la punta non sia pericolosa ed anzi, facilmente leggibile dalla difesa avversaria, poichè già isolata di suo. LA SOMMA DEI PROBLEMI (FINE PARTE 1 DELL'ANALISI)
Qui vediamo riassunte, in una sola slide, tutte le problematiche offensive della squadra in questo strano 3-4-2-1.
Nei circoletti gialli si vede come l'ampiezza debbano darla addirittura Koop (cioè l'uomo meno "di fascia" dell'intera rosa) e i due attaccanti che alla fine pestano letteralmente la riga laterale isolatissimi. Si vedono in verde i due braccetti strettissimi e messi nelle mezze posizioni (manca qualità ha detto Spalletti.. sì.. se magari l'ultimo passaggio lo fa Kenan invece di McK, potremmo migliorare, così ad occhio..) e davanti, in rosso, il solito isolatissimo Dusan.
Oltretutto si nota anche ad occhio nudo ("eh, ma non segnamo neanche con le mani" - multicit) che un assetto del genere, di fronte al Toro schierato, non ha alcun margine di pericolosità nè alcuno sbocco offensivo visibile e/o degno di nota.
Come detto, spero di non rivedere mai più questa cosa per il resto della mia vita e che si torni al 3-1-4-2 visto a Cremona o, ancor meglio, si arrivi finalmente al 4-3-3 spallettiano che tutti conosciamo
