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Sergione

Comolli: "Ho chiesto a Trezeguet quale fosse il DNA Juve, dedico tempo alla cultura del club senza la quale non si vince. I dati guidano ogni scelta"

Post in rilievo

Comolli abbassasse l'alzabandiera.

Fuori dalla provincia francese ha fatto letteralmente ridere. In Inghilterra disastroso, in Turchia ha ottenuto risultati ancora più terrificanti.

L'approccio alla Juve si sta rivelando altamente negativo, con nessuno dei nuovi arrivi che riesce anche solo ad avvicinarsi alla sufficienza dopo 3 mesi di gioco.

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5 ore fa, pablito_1982 ha scritto:

Era una pratica diffusissima di tutti i grandi settori giovanili anche in Italia

 

5 ore fa, Rocket man ha scritto:

Mi pare la scoperta dell'acqua calda... da bambini i mesi "in più" pesano sullo sviluppo ed è normale che mediamente quelli nati ad inizio anno rendano di più. 

Viceversa quelli più "giovani" sono in difficoltà ma al tempo stesso possono sfruttare tale difficoltà per migliorare maggiormente.

Però è roba che va scemando a livello statistico via via che ci si avvicina verso la maggiore età

 

4 minuti fa, blind ha scritto:

non ho letto l'intervento completo e quindi non sto a commentare le conclusioni che trae etc. però il concetto è vero, soprattutto nei primi anni i bambini nati la prima parte dell'anno hanno un vantaggio, sono più grandi, poi con il crescere il vantaggio si assottiglia ed emergono i valori.

Ah ok, non ci ero "arrivato", questione di vantaggio fisico. Allora il ragionamento diventa almeno sensato.

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5 ore fa, Pawn Heart ha scritto:

Il vero problema è che coi dati vuole decidere anche le scelte che dovrebbero spettare all'allenatore e ai giocatori in campo, se leggi tra le righe: calci piazzati, cross, tiri da fuori. È un folle. 

Veramente pazzesco. Mi stupisce che Spalletti abbia accettato, forse per questioni anagrafiche avrà pensato di non avere più molte possibilità senza tornare ad allenare subito

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Intervista davvero interessante.

Il tutto starà se riuscirà a trasformare questa visione in risultati in campo

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9 minuti fa, mirco84 ha scritto:

Saranno i fatti a dire se comolli sarà all'altezza o no, quello che possiamo già dire è che come inizio benissimo non è partito, anzi, non ne ha presa mezza. Queste dichiarazioni mi sembrano surreali, spero che alcune cose alla juve non gli siano permesse ma non vedo chi possa impedirgli di fare ciò che dice visto che il capo è lui. Sarà che ormai mi sto invecchiando e che il calcio moderno sarà come dice lui, ma io continuo a pensare che il calcio sia uno sport molto più semplice di quello che si vuole far passare. Concludo con una riflessione, ma invece di andare a pescare in Francia il signor comolli non era tanto più semplice prendere un sartori che sono anni che ovunque va fa bene?! Forse nome troppo poco esotico o, forse troppo semplice?!

Allegri e Ancelotti (che hanno un palmares un tantino diverso da Comolli, il secondo è l'allenatore più vincente della Storia del calcio) la pensano così, il calcio non è la fluidodinamica del quinto anno di Università. 

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I dati guidano ogni scelta.

 

Forse un giorno ci dirà quali dati abbiano influito sulla scelta di Joao(inutilizzato) per Costa(assist man in Portogallo).

 

 

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21 minuti fa, marchisiogobbocomeme ha scritto:

 

 

 

Ah ok, non ci ero "arrivato", questione di vantaggio fisico. Allora il ragionamento diventa almeno sensato.

Mica tanto, cioè ha senso se devi fare una squadra per vincere i campionati fino agli esordienti/giovanissimi (non so se esistono ancora queste categorie nei settori giovanili o sono cambiate rispetto ai miei tempi, diciamo fino ai 14/15 anni e mi tengo largo), ma noi, in teoria, dovremmo prendere giocatori che un domani siano utili in prima squadra e no vincere (solo) nei pulcini e, tra i grandi se sei nato a gennaio o a settembre non cambia assolutamente nulla.

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45 minuti fa, tiger man ha scritto:

Ma infatti io non sono prevenuto

Non dico che fallirà

 

Dico che quando non vinci da tempo meglio stare zitti perché poi fai vedere che è tutto sotto controllo che tu sei cazzuto ma se poi fallisci i tifosi iniziano a sclerare. 

Che già il nostro tifo è predisposto all isterismo 

 

Ma vedo che non imparano

Sono d'accordo che sia meglio volare bassi le chiacchiere.

Però leggo che era ospite  di una conferenza a Londra sull'utilizzo dei dati nello sport.

Qualcosa penso avrà dovuto pur dire.

Al momento non è che si fosse esposto molto,

giusto adesso questa che fa il paio all'intervista post nomina ad amministratore delegato.

 

Alla fine comunque chiacchiere o non chiacchiere conteranno al solito sempre e solo i fatti.

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48 minuti fa, Stefanov96 ha scritto:

Ero partito prevenuto, poi ammetto che la prima conferenza mi aveva tranquillizzato. Adesso tra mercato insensato, esonero a ottobre (roba mai vista da noi) e quest'ultima conferenza sono molto preoccupato. L'unica cosa buona è che almeno non ha scelto qualche allenatore sconosciuto portoghese o francese, altrimenti potevamo già cantare il De Profundis

Concordo. Il mercato più che insensato, col senno di poi mi è sembrato un mercato non condiviso con il mister. Cosa che ha creato non pochi problemi. La mia paura era la stessa. Che se ne uscisse con qualche straniero sconosciuto accompagnato da buoni numeri. Che continuo ad essere convinto che nel calcio possono contare un 20%. La storia dei numeri e delle statistiche che la fanno da padrone in un settore in cui la competenza oramai sembra contare pochissimo. 

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