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MARZIANO87

Situazione terremoti centro-Italia: news e commenti

Post in rilievo

Come dicevo stamattina, pare che il sisma si sia spostato un po' più a nord. Le faglie che hanno provocato i terremoti più rilevanti sembrano essersi in parte quietate, ora però si è attivata l'area tra Norcia e Macerata. In più guardando i grafici dell'INGV sembra dia segnali di risveglio la faglia eugubina, quella che egoisticamente mi preoccupa di più in virtù della sua vicinanza da casa mia (ultimo sisma rilevante fu quello del 1984).

 

Ora mi piacerebbe avere l'opinione di un geologo, per me (da profano) c'è una sorta di effetto domino in corso, cioè l'attività di una faglia ne mette in moto un'altra. Però sarebbe interessante avere il parere di chi ne sa più di me.

Spero che ti sbagli, sarebbe un vero incubo se si dovesse ricominciare da capo

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Spero che ti sbagli, sarebbe un vero incubo se si dovesse ricominciare da capo

 

Dillo a me, se va verso nord significa che mi arriva sotto casa.

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“Non si può escludere un ‘aftershock‘, una nuova scossa di dimensioni comparabili alla prima scossa” del 24 agosto scorso, il cosiddetto ‘mainshock’, l’evento sismico principale. E’ l’opinione della sismologa dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) Silvia Pondrelli, intervistata da Rai News24 alla Direzione comando e controllo (Dicomac) della Protezione civile a Rieti. “La sequenza sismica continua, ma rispetto a ieri l’energia rilasciata da questi terremoti è aumentata – dice l’esperta -. Fino a ieri il numero di eventi sismici per giorno era in diminuzione, ma il trend poteva cambiare e oggi é accaduto. Con due scosse dalla mezzanotte in poi, di magnitudo 4.3 e 4.5, la sequenza ha ripreso un po’ di energia”. Non si può escludere, “perché le storie sismiche del passato lo certificano”, spiega Pondrelli, una nuova scossa di dimensioni analoghe a quella di magnitudo 6.0 del 24 agosto scorso, il giorno del terremoto in Italia centrale che ha fatto quasi 300 morti.

 

Dillo a me, se va verso nord significa che mi arriva sotto casa.

Dai speriamo che piano piano risolva tutto per il meglio, anche se a leggere le dichiarazioni degli esperti non c'è da essere tranquilli

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Nuove scosse, «la faglia originaria

ha influenzato le altre»

 

La terra continua a tremare: «Dobbiamo conviverci»

 

di Giovanni Caprara

 

 

 

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La terra continua a tremare dopo la grande scossa del 24 agosto. Ieri altre due impennate, in provincia di Perugia (4.2 scala Richter) e nel Maceratese (4.3 scala Richter). Come mai il fenomeno continua a manifestarsi con tanta intensità? «Mi stupirei del contrario — nota Adrea Tertulliani, ricercatore all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia —. Dopo un primo evento così intenso si può assistere a un seguito con picchi rilevanti, come quelli registrati. La faglia da cui ha avuto origine il tutto, con i suoi 30 km di estensione, può aver influenzato le faglie circostanti di cui il sottosuolo degli Appennini è segnato. Di conseguenza, pur nell’impossibilità di esprimere previsioni, si può assistere a un prolungamento delle scosse nei prossimi giorni, settimane, forse mesi. È abbastanza tipico dei terremoti appenninici».

 

 

Pronti ad ulteriore evoluzione

 

Già c’era stata una replica che aveva raggiunto i 5.4 della scala Richter dimostrando che si era innescata una migrazione del fenomeno verso nord, con un probabile contagio delle altre strutture e con una diramazione delle fratture che sono alla base di nuovi scuotimenti.

 

«Ci eravamo rilassati un po’ con una tendenza apparentemente tranquilla — aggiunge Tertulliani — ma dobbiamo essere pronti a un’ulteriore evoluzione». Il ritmo della sequenza sismica prosegue e ormai abbiamo raggiunto i 4 mila eventi dopo il 24 agosto; sono oltre una decina quelli superiori ai 4 gradi della scala Richter. Le ultime due scosse di ieri hanno avuto origine tra i 9 e gli 11 chilometri di profondità, quindi relativamente vicino alla superficie.

 

Dal Corriere della sera

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So che non dovrei lamentarmi perchè c'è chi sta peggio di me, ma scorrendo un po la pagina di facebook provo un po di invidia a vedere il resto delle persone che magari si trova lontano dalla mia zona che sono belle felici e senza pensieri. Maledetto terremoto di *. Sono diventato ultra sensibile ad ogni movimento, passo le giornate a vedere il giro se ci sono crepe nei muri (mi rendo conto di essere quasi diventato pazzo :d ). Sono veramente esausto di questa situazione. Chissà quando tornerà la normalità

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IL PRECEDENTE DELL’AQUILA: TUTTI PRESCRITTI .........!! bah

 

“Mentre sono fumanti le macerie di Amatrice e delle aree massacrate dal terremoto,

a L’Aquila i Signori delle Catastrofi stappano lo champagne.

È fissata per il 6 ottobre,

infatti, la fatidica data per la prescrizione salvatutti.

La ormai consueta – e super praticata – prassi della giustizia di casa nostra, che uccide per una seconda volta le vittime, calpesta la memoria, fa a brandelli quel po’ che resta di senso delle Stato.

E allo stesso tempo fa brindare, appunto, chi specula e costruisce le sue fortune su morti e disgrazie altrui. Cin cin.” bah

 

Il tribunale lumaca dell’Aquila, infatti, registra in dibattimento 19 processi, relativi a 19 crolli di quel tragico 6 aprile 2009 che causò 309 vittime e distrusse intere comunità.

 

Come fa notare un avvocato abruzzese, che ha scelto l’anonimato per ovvie ragioni:

 

"“In dibattimento significa che ben pochi, praticamente nessuno, per Ottobre raggiungeranno una sentenza che è poi di primo grado.

Quindi totale colpo di spugna per i ‘presunti’ colpevoli.

Se poi qualcuno non dovesse farcela, già con l’appello finisce tutto in gloria e la Cassazione diventa un passatempo.

Sembra davvero un meccanismo scientifico.

Costruito apposta per negare giustizia e dare un passaporto di totale impunità per Chi commette reati.

E anche, visto l’andazzo .........., per Chi ha intenzione di commetterne nel presente e in futuro !!! Può tranquillamente rischiare quel pochissimo perché ha dalla sua i tempi di questa giustizia ormai non più tale.

A questo punto, le pochissime sentenze andate in porto, come ad esempio quella per i 4 tecnici coinvolti nella tragedia della Casa dello studente crollata, non fanno certo primavera…”".

... ecc. , ecc... ""“Sono stati aperti almeno 200 fascicoli giudiziari all’epoca del procuratore capo Alfredo Rossini.

Ma tutti relativi a singoli episodi, senza una contestualizzazione.

Singoli episodi che nella gran parte ora finiscono in beata prescrizione, perché sono dovuti a imputazioni di carattere tecnico.

E che certamente non superano i 7 anni e mezzo,

il limite massimo oltre il quale poi arriva la manina della Provvidenza…”" .

... ecc. , ecc.... ""immaginate che ::

la Procura aquilana abbia mai iniziato una vera e propria inchiesta sui reali motivi dei crolli prima, e sugli affari del post sisma poi,

ben conditi da faccendieri e camorra, come il clan dei Casalesi??? Nessuna notizia .... !! .

Solo buchi nell’acqua. Flop. O finte indagini. "" bah

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E il geologo disse: " 'Sapevamo già dal 2009 che il sisma avrebbe colpito lì'"

 

Intervista a Emanuele Tondi, esperto sismologo e sindaco di un comune colpito dal terremoto. Dopo l'Aquila disse: 'la prossima sarà Amatrice'. Ecco perché.

 

Emanuele Tondi è responsabile della sezione di Geologia dell'Università di Camerino ed esperto sismologo.

 

Nel 2009, all'indomani della tragedia de L'Aquila,

Tondi, che non è Nostradamus ma uno studioso serio e molto preparato,

in una intervista aveva dichiarato senza mezzi termini che il successivo evento sismico di rilievo si sarebbe verificato tra Amatrice e Norcia.

Una sorta di profezia rimasta, purtroppo, inascoltata.

Ma andiamo per ordine.

 

::: Professor Tondi, a 48 ore di distanza dal terremoto che ha colpito il centro Italia, qual è l'analisi del fenomeno sismico, che tipo di terremoto è stato?

E da cosa è stato causato?

 

- E' stato un terremoto medio di magnitudo 6.0 (anche se l'USGS americano ha calcolato una magnitudo un po' più alta, di 6.2) che ha colpito una zona sismica nota al confine tra Lazio, Umbria e Marche. Così come tutti i terremoti, è generato da una faglia, fratture della crosta terreste che permettono lo spostamento di masse rocciose a contatto tra loro. In particolare, lungo la zona assiale dell'Appennino, ci sono diverse faglie attive e sismogeniche note come estensionali.

Il movimento lungo tali faglie determina un'estensione in direzione est-ovest e un abbassamento dell'area in prossimità delle faglie stesse.

Generati da queste faglie sono appunto i bacini intramontani di Norcia, Castelluccio, Amatrice, L'Aquila, e Colfiorito.

 

(( Di seguito la mappa dei terremoti localizzati aggiornata al 25 agosto ore 16:00 italiane. Da www.ingv.it ))

 

::: La domanda può sembrare scontata, ma poteva essere previsto il sisma??

 

- Guardi, per rispondere a questa domanda le virgoletto un messaggio ricevuto ieri da un mio ex studente: Amerigo Corradetti

" Salve Prof., ancora mi ricordo quando al corso di Seismic Hazard affermava che dopo il terremoto dell'Umbria-Marche e quello de L'Aquila il prossimo serio evento sismico in Italia centrale sarebbe avvenuto tra Amatrice e Norcia e che eventuali risorse per fare prevenzione sarebbero dovute essere investite in quelle zone ".

E le aggiungo che questo non lo sapeva solo il sottoscritto ma in tanti. Allarmi inascoltati.

 

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- Sapendo dove si trovano le faglie e sulla base delle loro caratteristiche è possibile prevedere (più o meno ) dove avverrà il prossimo terremoto e di che magnitudo massima sarà.

Anche i cataloghi dei terremoti storici, cioè lo studio dei terremoti avvenuti in passato, aiutano notevolmente.

Il "quando", però, non può ancora essere previsto,

sono troppe le variabili.

Quello che è certo, è che comunque prima o poi avverrà,

perché i terremoti si verificano sempre nelle stesse aree e cioè lungo le faglie che rappresentano le zone di debolezza della crosta terrestre. -

 

:::: Il continuo susseguirsi di scosse più o meno intense cosa stanno a significare??

 

- Le sequenze sismiche generalmente sono costituite da tre fasi

che si susseguono una dopo l'altra,

la prima caratterizzata da piccoli terremoti denominati "foreshocks",

la seconda con il terremoto principale chiamato "mainshock"

e la terza in cui si susseguono terremoti di minore intensità denominati "aftershocks".

In questo momento la sequenza sismica si trova nella terza fase,

quella degli "aftershocks".

A differenza delle sequenze sismiche verificatesi negli ultimi anni, questa attuale non ha avuto una prima fase molto sviluppata ma può accadere, considerando la complessità del fenomeno.

 

:::: Unicam ha fatto sapere ieri, in una nota, che insieme ad una equipe si sarebbe recato nel'area epicentrale, cosa è emerso dai rilievi??

 

- Subito dopo il terremoto abbiamo organizzato una squadra della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie dell'Università di Camerino,

costituita tra gli altri da Miller Zambrano e Tiziano Volatili,

per andare sul posto e rilevare gli effetti del terremoto sull'ambiente.

E' molto importante attivarsi subito in quanto alcuni fenomeni sono molto effimeri e si cancellano rapidamente.

Dalla Val Nerina ci siamo recati a Norcia

dove abbiamo rilevato i primi crolli, in particolare sulle mura di cinta della Città.

Inoltre abbiamo controllato gli strumenti (estensimetri) che abbiamo posizionato anni fa lungo le faglie.

Uno di questi si trova nella cantina di un edificio privato,

costruito a cavallo della Faglia di Norcia, che questa volta fortunatamente non si è mossa.

Capisce qual è il problema quando parliamo di prevenzione???

Tutti sanno che a Norcia ci sono edifici sopra le faglie !!!.

Per quanto riguarda le faglie abbiamo rilevato evidenze modeste di riattivazione lungo la faglia del Vettore. Evidenza poi confermata anche dai dati sismologici, che chiaramente indicano questa faglia come quella che ha causato il terremoto.

 

:::::: Cosa dobbiamo aspettarci??

- Si possono verificare due possibili evoluzioni della sequenza sismica in atto,

la prima, quella auspicabile, è che gli "aftershocks" vadano via via scemando.

Però, poiché quando una faglia si attiva genera una instabilità in una vasta area, c'è anche la possibilità che si riattivino altre faglie, con la capacità di generare terremoti anche simili al "mainshock" della notte del 23 agosto.

Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell'area di Preci.

 

:::Secondo Lei, poteva essere evitata questa tragedia? o potremmo evitare tragedie simili in futuro?

 

- E' veramente triste vedere come un terremoto medio (perché non può essere classificato come forte un terremoto di magnitudo 6.0) possa ancora fare tante vittime.

Oltre a costruire in tutta sicurezza i nuovi edifici è possibile migliorare la risposta sismica anche di quelli antichi o storici.

Occorre chiamare un Ingegnere e un Geologo e provvedere alla verifica sismica,

questo lo dovrebbero fare sia gli Enti per le strutture pubbliche che i privati cittadini per le loro abitazioni

Esiste una relazione con l'evento sismico del 1639?

Certamente si, come già detto, i terremoti avvengono sempre nelle stesse zone, stessa faglia stesso terremoto. bah

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Sisma, quei preti giorno e notte con gli sfollati

 

LAURA BADARACCHI

7 settembre 2016

 

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Neppure due anni fa nella parrocchia di Sant’Agostino, ad Amatrice, don Savino d’Amelio aveva festeggiato con gioia i 40 anni di sacerdozio insieme alla sua comunità di fedeli, che oggi piange i tanti suoi defunti e attende con ansia la ricostruzione dopo il sisma dello scorso 24 agosto. Membro della congregazione Famiglia dei discepoli don Minozzi, classe 1947, è originario di Montemilone, in provincia di Potenza. E i suoi compaesani hanno organizzato una raccolta fondi da consegnargli a mano, ma altri aiuti arriveranno da Gioia del Colle (dov’è stato parroco al Sacro Cuore per 14 anni), Policoro (che lo ha visto presente per 13 anni), e ancora Monterosso, Riva, Udine, Lazzate, Milano, Torino.

«Una rete di persone che mi conosce da tempo e sa come agisco. La loro presenza la sento addosso, perché altrimenti non saprei come andare avanti. Mi telefonano di continuo e ho detto loro di non muoversi, perché siamo ancora nella prima emergenza», dice don Savino, che celebra regolarmente la Messa nelle tendopoli. E testimonia: «La voglia di rinascere c’è. Sto cominciando a pensare, con tutti gli aiuti economici che arriveranno, di aiutare le persone a impiantare nuove attività commerciali: il barbiere, il fruttivendolo, il giornalaio. Vedendoli riaprire, tutto il paese comincerà a credere che può riavviarsi».

A pochi chilometri, il 36enne polacco don Cristoforo Kozlowski, parroco di Accumoli, da qualche giorno può contare sull’aiuto di padre Giuseppe Bertagna, gesuita arrivato da Milano. «Domenica abbiamo celebrato la Messa nei cinque campi allestiti, a turno: gli sono molto riconoscente. Viviamo giorno per giorno, senza programmare nulla, affidando tutto al Signore e con il suo aiuto. È difficile consolare chi ha perso la sua famiglia, i vicini: le parole sono insufficienti, bisogna far sentire la compassione e la vicinanza». Da due anni in Italia, don Cristoforo fatica a trovare le parole per esprimere «cosa il Signore ha voluto dirmi con questa tragedia. Un senso ci sarà».

Sono tanti i sacerdoti che stanno vivendo il post-terremoto in prima linea. Ogni mattina, alle 7, don Fabio Gammarrota arriva ad Amatrice. Parroco a Cittareale e Posta, dove il sisma ha causato per lo più danni agli edifici e reso inagibili alcune case oltre a due chiese, il sacerdote quarantenne originario di Andria (Bari) era fra i primi ad aver raggiunto il paese più colpito dal terremoto mercoledì 24 agosto alle 4 e un quarto, pochi minuti dopo la terribile scossa che lo ha devastato. «Qui sono stato parroco per un anno e ho insegnato al liceo scientifico », riferisce. Prete da 8 anni, trascorre le giornate accanto agli sfollati nelle tendopoli, cenando con loro.

«Qualche sera fa una ex collega ormai in pensione, che vive in tenda, mi ha detto: 'Non te ne andare, stai qui con noi'. È quello che mi chiede la maggioranza delle persone che incontro: contatto umano, esserci». Nei giorni scorsi il sacerdote ha incontrato anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, «per cercare di orientare i primi passi per la ricostruzione, che passano anzitutto attraverso la riapertura delle scuole in unità abitative provvisorie. Ho chiesto alla ministra che il 12 settembre si avvii l’anno scolastico e che ci dia la certezza di personale docente configurato sulle cattedre, senza posti vacanti ».

Sta prendendo forma anche una tensostruttura di circa 120 metri quadri, donata dal Comune di Andria: «Sarà la futura parrocchia, montata nella stessa area che finora ha accolto le salme per il riconoscimento, un obitorio a cielo aperto. Una zona di Amatrice che finora ha custodito la morte sta diventando il luogo della ricostruzione della speranza», fa notare don Gammarrota. Una carica simbolica sottolineata dal vescovo Domenico Pompili, «che viene a trovarci tutti i giorni». Prossimamente la comunità cristiana di Amatrice potrà celebrare di nuovo unita la Messa. Un’altra tensostruttura, già montata e donata dalla diocesi di Carpi, «sarà il polo diocesano organizzativo, sempre nella stessa area verde».

Intanto «la terra continua a tremare», racconta don Fabio. Lo supportano, nella celebrazione eucaristica quotidiana e nell’amministrazione dei sacramenti, oltre che nei colloqui con le persone che lo chiedono, altri sacerdoti «che hanno dato la disponibilità di sostenerci in questa fase precaria: da don Marco, della diocesi di Orvieto, a fra Orazio, di origini teramane, parroco a Leonessa. In ogni tendopoli si sta provvedendo all’insediamento di una cappella e a garantire h24 la presenza di un sacerdote e un seminarista oppure di una coppia di frati».

 

Avvenire

 

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Le scosse stanno diminuendo in numero. Alle 12,30 sono state 13. Mi sembra che stia piano piano diminuendo anche la frequenza delle scosse a Macerata che invece qualche giorno fa preoccupavano

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.giornale Nella legge di stabilità si destina meno di 2 miliardi al recupero idrogeologico del territorio, ma più di 23 miliardi alle armi. bah

Tragedie sulle quali poi reclamano e sciaguratamente ottengono – vecchio trucco di tutti i farabutti - la ""grande unità nazionale"" (soliti discorsi retorici ) .

Un miliardo in 10 anni per la ricostruzione dell’Aquila, 44 milioni per il 2016, briciole scandalose per non sforare a Bruxelles.

Invece arriviamo ai 50 miliardi per le Grandi Opere, tutte devastanti, tutte inutili, tutte mafiose:

Tav Torino Lione, Tav Terzo Valico, altri TAV, e Chi ne ha più ne metta ;

trivelle dappertutto in terre e mare,

Olimpiadi ... ,

Orte-Mestre, Ponte sullo Stretto ... per dire e per citarne solo alcune, Grandi Opere di uno Stato killer.

Con 5 miliardi all’anno (più o meno )

si metterebbe in sicurezza un paese in cui per il 70% si è costruito senza criteri antisismici (( mi viene istintivamente da fare un parallelo scontato e ovvio con il Giappone .

Immaginate per un attimo se il Giappone facesse parte dell'UE , con tutti i disastri naturali che hanno ,

a quest'ora non sarebbe bastato vendere tutto il Giappone compreso i Giapponesi ai "mercati internazionali " ))

 

Bisogna ricostruire i borghi distrutti e fare un piano per mettere in sicurezza il territorio.

Un’opera mastodontica che richiede enormi risorse, opera incompatibile con l’attuale sistema di subordinazione alle regole europee.

Lo Stato deve rivendicare il suo diritto di ritornare alla sua sovranità’, quella di emettere moneta, persa con i trattati europei.

 

.uhm pensierino della sera , prima di andare a dormire (più precisamente : un sogno )

Alcune semplici considerazioni ( che ho già detto altre volte , ma le ripeto per i "pulcini" ... ;) )

 

La lingua batte dove il dente duole .....

 

in una Nazione normale .... (purtroppo : ormai non ce ne sono quasi più ) :

il Tesoro , in questi casi di gravi catastrofe , dovrebbe iniziare a stampare una propria moneta per ricostruire i borghi terremotati dalle macerie e per aiutare sfollati e dispersi invece di prenderla in prestito dagli usurai internazionali, secondo le regole dettate dalla BCE. .uffa

 

Momentaneamente si potrebbe :

prima ancora :: ideare un sistema migliore, di doppia circolazione monetaria , in attesa di decretare una uscita dal penalizzante sistema Euro/BCE/J.P.Morgan /Goldman Sachs/e compagnia bella .

 

(( Come è’ noto,

Ormai sono più di 40 anni che la moneta non viene stampata in base alle riserve auree, perchè le riserve non sono sufficienti a coprire tutta la moneta in circolazione ( questo è uno dei principali motivi ). La moneta viene emessa dai grandi potentati finanziari internazionali che hanno la facoltà’ di indebitare gli Stati con un " clik " sul computer .

La moneta dovrebbe servire solo a facilitare gli scambi, cosa che non è possibile fare con il baratto, perché diventerebbe complicatissimo, soprattutto per l’import e l’export. ))

 

Lo Stato (Italia come gli altri Paesi d’Europa) ha perso il suo potere più importante: EMETTERE MONETA. E’ quindi costretto a chiedere denaro in prestito alle banke, agli usurai internazionali, scambiandolo con Titoli di Stato (Bot, Btp, Cct, etc) + interessi che "ovviamente " stabiliscono .... Loro !!! .

 

 

Ogni anno l’Italia paga circa 80-90 miliardi l’anno solo di interessi alle banche !!!,

soldi che potrebbero essere destinati a costruire beni e servizi per i cittadini.

Se invece lo Stato fosse SOVRANO con una moneta SOVRANA potrebbe stampare moneta senza limiti per garantire il benessere della collettività e la piena occupazione, come recita anche l’art. 1 della Costituzione.

La moneta può essere stampata senza limiti, perché senza limiti può essere il suo PIL, tuttavia è’ evidente che un limite però bisogna pur darlo, perché non si può crescere all’infinito e senza controllo, tale controllo viene stabilito dalle ::: TASSE.

 

Le TASSE ( in uno Stato SOVRANO con una moneta SOVRANA ) servono solo per il controllo dell’ inflazione e della crescita incontrollata di singoli gruppi di interesse (le lobby).

 

Questo è il vero fine delle TASSE,

non quello che ci è stato inculcato da anni per convincerci a pagarle, ossia per finanziare la spesa pubblica, sanità, pensioni, infrastrutture ecc.ecc.

Uno Stato SOVRANO con una moneta SOVRANA, può stampare la moneta teoricamente senza limiti, non ha bisogno delle tasse per finanziare la spesa pubblica,

anzi usa la spesa pubblica per mettere in circolazione il denaro stampato per le necessità’ della collettività’;

quindi più spesa pubblica equivale a più moneta circolante, coperta dal corrispettivo lavoro e servizi che si sono creati , significa oltre tutto : aumento della economia interna , diminuzione

dell'importazione , e successivamente aumento dell'expo ( meglio della Germania , del Giappone o della Cina ... per dire )

( e non avrebbe bisogno neanche di emettere Titoli del Debito Pubblico per "campare " ,

basterebbe finanziare direttamente le Banche "retail " ( si interessano solo delle persone fisiche )

 

 

E’ chiaro, quindi, che oggi non siamo in crisi a causa degli sprechi e spesa pubblica, come i Mass Media ogni giorno vogliono farci credere.

Il denaro utilizzato per un opera pubblica, servizi ecc. è stato dato ai cittadini che hanno lavorato per la realizzazione di quell’ opera, servizi ecc.

Si capisce, quindi, che la spesa pubblica non è di per se stessa uno spreco, anzi, la spesa pubblica contribuisce al benessere del popolo di una nazione ed è’ quella che viene destinata ad incrementare la occupazione.

Ad ogni modo le tasse vanno pagate, ovviamente , per garantire la giusta governabilità e regolazione della massa monetaria , (( NON per causa del "Debito Pubblico ")) …..…. solo per questo, il resto sono bugie.

 

Morale :

Come disse :::::

" ... tutte le italiane e gli italiani devono mobilitarsi per andare in aiuto a questi fratelli colpiti da questa nuova sciagura.

Perché, credetemi, il modo migliore di ricordare i morti è quello di pensare ai vivi.” bah

(Sandro Pertini, ............)

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fa specie vedere che nessuna costruzione avesse un singolo tondino nel cemento...

 

che poi si parla di un sisma 6.0... un giappone o un cile non le sentono neanche le scosse 6.0. cosí tanto per...

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Terremoto di Amatrice (RI) delle h.3.36 di magnitudo 6.0, registrato da una telecamera di un appartamento di Sulmona (AQ) a 120 km di distanza dall'epicentro !!!!!

 

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Intanto in Romania magnitudo 5,6. Danni: qualche intonaco caduto. Come si spiega?

Costruzioni ultra moderne antisismiche non badando a spese?

 

fa specie vedere che nessuna costruzione avesse un singolo tondino nel cemento...

 

che poi si parla di un sisma 6.0... un giappone o un cile non le sentono neanche le scosse 6.0. cosí tanto per...

 

Quando in Giappone ci fu l'ipocentro a 10 km lo sentirono eccome!

 

Ad Amatrice ipocentro a 4 km. Mi meraviglia non ci siano state faglie! Un poco più su e si aprivano le voragini.

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Intanto in Romania magnitudo 5,6. Danni: qualche intonaco caduto. Come si spiega?

Costruzioni ultra moderne antisismiche non badando a spese?

 

 

 

Quando in Giappone ci fu l'ipocentro a 10 km lo sentirono eccome!

 

Ad Amatrice ipocentro a 4 km. Mi meraviglia non ci siano state faglie! Un poco più su e si aprivano le voragini.

Dai non si possono fare paragoni tra Italia ed altri paesi, soprattutto alcuni in particolare. Noi siamo famosi per avere tutti questi borghi antichissimi. Non mi sembra che il Giappone presenti queste situazioni. Casomai si può fare un discorso su edifici realizzati recentemente che sono venuti giu

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Il Papa a sorpresa tra i terremotati

«Vi sono vicino, prego per voi»

 

4 ottobre 2016

 

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Papa Francesco è arrivato a sorpresa questa mattina ad Amatrice. Il Pontefice ha raggiunto la città simbolo del terremoto del 24 agosto a bordo di una Golf con i vetri oscurati ed è entrato nella scuola provvisoria realizzata dalla Protezione civile del Trentino per incontrare alunni e insegnanti.

"Accompagnato dal vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili - riferisce una nota del Vaticano - in questo momento il Santo Padre si trova nella scuola e fra poco si sposterà nella "zona rossa" del paese, chiusa per motivi di sicurezza". Già domenica scorsa, durante la conferenza stampa nel volo aereo Baku-Roma, il Papa aveva detto che questa visita l'avrebbe fatta "privatamente, da solo, come sacerdote, come vescovo, come Papa. Ma da solo. Così voglio farla. E vorrei essere vicino alla gente".

"Non volevo dare fastidio, per questo ho lasciato passare un po' di tempo. Sono qui semplicemente per dire che vi sono vicino e prego per voi. Vicinanza e preghiera, questa è la mia offerta a voi": queste le prime parole di Bergoglio. "Avanti, forza, coraggio: insieme ce la si può fare". Papa Francesco ha voluto infondere speranza, con queste parole, ai terremotati di Amatrice. «Andiamo avanti, sempre c'è un futuro - le parole del Papa, riferite da Radio Vaticana -. Ci sono tanti cari che ci hanno lasciato, che sono caduti qui, sotto le macerie". Ed ha esortato a "guardare sempre avanti. Avanti, coraggio, ad aiutarsi gli uni gli altri. Si cammina meglio insieme, da soli non si va. Avanti! Grazie".

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Papa Francesco, lasciata la scuola di Amatrice, ha raggiunto la zona rossa e accompagnato dai vigili del fuoco si è incamminato lungo Corso Umberto I tra le macerie. "Ogni giorno prego per voi affinché non dobbiate lavorare, perché il vostro lavoro è un lavoro doloroso. Sono io che devo ringrazio voi". Così Papa Francesco si è rivolto ai vigili del fuoco che lo hanno accolto nella zona rossa di Amatrice. Il papa ha ascoltato il responsabile della comunicazione di emergenza Luca Cari, che gli spiegava gli interventi di soccorso e ha chiesto di poter fare una foto con tutti i vigili del fuoco. "Voglio una foto con loro perché sono quelli che salvano la gente".

 

Dopo circa un'ora il Papa ha lasciato Amatrice salutando dal finestrino dell'auto gli sfollati rimasti nella tendopoli Amatrice 1, per recarsi negli altri centri del cratere, Accumoli e Arquata del Tronto. Alla fine del viaggio lungo i luoghi colpiti dal terremoto del 24 agosto il Santo Padre farà tappa ad Assisi nel giorno di San Francesco.

IMG2016100_52755476.jpg

Lasciata Amatrice, Papa Francesco si è recato alla Residenza Sanitaria Assistenziale San Raffaele Borbona di Rieti, che accoglie ospiti non autosufficienti e non assistibili a domicilio ai quali saranno erogate prestazioni sanitarie, socio assistenziale, di recupero funzionale e di mantenimento. La struttura ospita 60 malati cronici.

 

IMG2016100_52755484.jpg

Avvenire

 

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Invece di pregare perchè non dona qualche milione visto che sono pieni di soldi che potrebbero comprarsi l'intera Germania

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Ho sentito una forte scossa poco fa, mi trovo a Civitella del Tronto (TE) in questo momento, sono preoccupato perché sul sito di ignv dicono che l'epicentro è in Toscana.

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