Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

MARZIANO87

Situazione terremoti centro-Italia: news e commenti

Post in rilievo

condivido , poi ho qualche domanda da porti .

 

da ateo , dico che il vescovo ha ragione , non una ma mille . fermorestando che il campanile ha ucciso quattro persone e quel peso è tutto suo, io l'ho interpretata così

Non andremmo comunque off topic se parlassimo della situazione sismica italiana anzi, la discussione ne guadagnerebbe moltissimo.

 

Aspetto la tua opinione, qui o in un altro topic. .ok

 

Ciao ragazzi,

 

dunque prima di tutto vorrei fare una precisazione, sono un geofisico strutturale e tettonofisico, non un sismologo.

 

Studio l'architettura crostale e l'evoluzione geodinamica (la 'separazione dei continenti' e' un esempio di evoluzione geodinamica) di varie regioni nel mondo.

Cui prodest? Minerali e metalli preziosi (non mi occupo di petrolio) si trovano in determinate circostanze e sta al geologo capire se sotto terra hai tutti gli ingredienti per un'ottima torta (un accumulo commercialmente sfruttabile).

 

Conosco bene la situazione italiana, meno il suo comportamento. Per fare un parallelo un medico puo' conoscere perfettamente il corpo di un essere umano, ma uno psicologo e' la persona adatta a studiarne il comportamento.

 

Fatto questo noioso preambolo, esistono casi documentati (per documentato intendo dire peer-reviewed, si possono cercare e leggere) di terremoti che triggerano un sistema di faglie (cercate Tohoku in Giappone, Turrialba-Irazu in Costa Rica). In generale ci si puo' aspettare che un terremoto possa influenzare significativamente una faglia attigua o un sistema geologico che si trovi in condizioni di criticita' (che sta li' li' insomma).

 

Il fatto che l'epicentro dei vari terremoti cambi (il terremoto piu' grande e' stato determinato dall'attivazione di un lineamento chiamato Colfiorito-Campotosto - credo, dovrei controllare) in ogni caso c'e' una direzione preferenziale e i vari episodi seguono l'asse della struttura sismogenetica lungo l'appennino.

 

EDIT riporto un commento interessantissimo di un collega (copio-incollo):

"Ciò è molto interessante, in quanto collega il terremoto dell'Aquila del 2009 a quello attuale del 2016; secondo le note questi fanno parte infatti della stessa struttura sismogenetica di tipo composto.

 

Questa affermazione mi ricorda immedaitamente il modello del clustering spazio-temporale di Faenza et al., del quale discutemmo dopo il terremoto dell'Aquila.

 

Secondo tale modello, per alcuni aspetti opposto a quello dell'elastic rebound, i terremoti si raggruppano non solo spazialmente ma anche temporalmente, a causa della riconfigurazione del campo di stress crostale. Fino a 10 anni dopo un maggiore evento, l'area considerata (con i suoi dintorni) rimane a rischio molto elevato, in quanto il campo di fratture può ricevere nuovi impusli tensionali (da dissipare con un altro grande terremoto).

 

Notiamo che ci troviamo entro i 10 anni dell'intervallo di rischio del modello del clustering spazio-temporale."

 

Credo questo contribuisca a rispondere alle vostre domande.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non capisco bene la legenda, ci sono solo colori, che rappresentano? Le faglie aperte? O cos'altro?

 

 

I colori rappresentano la probabilità crescente di rischio sismico .

 

MAPPA RISCHIO SISMICO - questo articolo mostra a tutti Voi quali sono le zone a maggiore rischio sismico;

 

tutto l'Appennino Centro-Meridionale

presenta una colorazione viola acceso,

identificando aree a forte rischio sismico.

ES. :

Nel Nord Italia,

a rischio l'estremo Nordest, in particolare il Friuli Venezia Giulia.

Meno sismico il Nordovest ,

con le aree a ridosso del cuneese dove la probabilità di eventi sismici è maggiore rispetto alla Liguria centrale.

In Liguria

l'estremo ponente e il levante risultano più soggetti a terremoti di media intensità. .ok

 

.uhm In pratica ,

guardando la colorazione a cui corrisponde un numero progressivo in proporzione alla statistica di probabilità , si evince che quasi tutta l'Italia è più o meno in pericolo sismico (( un "piccolo Giappone " ...per dire .

Il N/S. problema però è che " Noi " non siamo uno Stato sovrano come il Giappone , ecc.

Non abbiamo risorse economiche per mettere in sicurezza il territorio ( problema del "Debito Pubblico ", ecc. ,ma questa è un'altra storia ... )) .

Dalla colorazione si nota subito che solo poche zone sono un pò più sicure di altre :

Una parte della costa-Sicilia sud-occidentale ;

una parte del "Salento " in Puglia ;

alcune zone della costa-tirrenica fino alla costiera-Amalfitana (più o meno ) ;

il confine lungo la costa tra Abruzzo & Molise ;

la Liguria-centrale ;

il confine centro-nord tra Piemonte & Lombardia ;

l'Alto-Adige (più o meno ) . .............................. .help

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

La Chiesa apre le porte agli sfollati

 

8fd00815bc_52388281_300.jpg

ALESSIA GUERRIERI

2 settembre 2016

Tra qualche giorno in giardino torneranno i bambini. I giochi sono ancora lì da giugno, dal loro ultimo giorno di scuola materna. All’ombra dei pini, tra le panchine del giardino dell’istituto delle suore del Divino Amore, c’è chi parla, chi legge, chi si racconta. In dieci dalle ore successive al terremoto del 24 agosto sono ospitati qui, in quelle camere di solito dedicate all’accoglienza dei pellegrini impegnati nel Cammino di San Francesco. Vengono da frazioni che pochi finora conoscevano, come Illica o Colle Posta, ma ci sono anche alcuni sfollati di Accumoli. Tra loro Eugenia, di origini siberiane, nel comune terremotato in vacanza con il marito Giorgio che oggi uscirà dall’ospedale.

Prova a farsi forza, perché vive il dolore più grande: ha perso la figlia Elisa di 17 mesi nel crollo della loro casa delle vacanze. «Secondo te sono pazza?», si è sentita dire proprio ieri la responsabile suor Luigina Visini da questa giovane donna, che invece di piangere cerca di rendersi utile. Forse non ha ancora realizzato bene la cicatrice che dovrà lenire o semplicemente, «visto che nella mia vita ho dato tanto coraggio a molti, ora debbo utilizzare per me quel coraggio», ha confidato a suor Luigina una sera a fine cena.

Come la superiora anche le cinque consorelle non chiedono mai nulla a questi ospiti di quella notte; il loro compito è solo ridare serenità in un momento difficile. Prima delle porte, infatti hanno aperto i cuori alla sofferenza di chi non ha più nulla. Molto spesso, «per non ferire chi è già ferito», semplicemente con il silenzio di una carezza. Come quella di Don Armando, arrivato da Benevento il giorno prima del sisma proprio da pellegrino. Con lui gli sfollati si confidano, ma non si sente di aver fatto chissà quale straordinarietà: «Dopo aver incontrato il Padre, ora faccio il padre per queste persone. Ecco il mio Giubileo della misericordia». Nella cucina dell’istituto, ogni tanto arrivano pacchi dalla Caritas o pasti dalla mensa dei poveri di Santa Chiara. Qui nessuno chiede nulla, perché «la Provvidenza vede e provvede».

Suor Luigina non si preoccupa del cibo, ma «di tenere sempre le porte aperte, di accogliere a braccia spalancate chi bussa», perché «siamo persone nate per amare ». L’impegno così adesso non è solo orientato a «donare, ma a donare in continuità, ad esserci insomma». Soprattutto quando si ha davanti persone come Giovanni (90 anni), Lidovina (85) in sedia a rotelle e i due figli con problemi mentali -accuditi da assistenti - da cui non vogliono separarsi. Aspettano di poter tornare nella loro casa, solo lesionata, a Colle Posta, dove hanno orto e animali a cui badare, «ma sappiamo che ci vorrà pazienza», minimizzano. Prega il Signore ogni momento per loro, perché «incontrino persone che non gli facciano sentire il peso della disperazione ».

Perché la dignità di tutti questi 'pellegrini del sisma', ammette, «mi commuove: qualcuno ha già detto che un giorno ci restituirà tutto quello che gli abbiamo offerto in questi giorni». Come il 60enne Lucio, della frazione Illica, che aveva solo 10 euro in tasca e doveva raggiungere la madre anziana ricoverata. «Gli ho dato pochi euro donati da alcuni sconosciuti reatini - racconta la Superiora - e sul suo volto, accanto al grande imbarazzo, ho visto scendere una lacrima».

Come loro, nella cittadina reatina, hanno aperto le porte moltissime strutture religiose: le suore di Santa Caterina dando ospitalità ai sacerdoti delle frazioni terremotate per consentir loro di fare la spola con Rieti ogni giorno, quelle Oblate del Gesù Bambino accogliendo alcune famiglie dell’Amatriciano, i Frati minori del santuario di Greccio visitato alcuni mesi fa da Papa Francesco - mettendo a disposizione dei terremotati l’oasi degli esercizi spirituali e una casa parrocchiale. Come pure la Chiesa avventista del settimo giorno di Rieti, che ha spalancato il suo centro polivalente per accogliere tredici musulmani provenienti da Albania, Kosovo e Macedonia, dal 1991 residenti ad Amatrice. Qui, nel grande salone, 5 bambini preparano un piccolo dolce per la festa di Zac, macedone che proprio oggi compirà 37 anni. Tutti lavorano per la sua festa, lui continua a dire che vuole tornare ad Amatrice per aiutare. «Non riesco più a stare qui sapendo, che ci sono tante cose da fare su, tra la mia gente» ripete a Sabrina Casciani, la volontaria Adra. L’idea di andar via da Amatrice non lo ha sfiorato neppure, perché «è la terra che mi ha accolto vent’anni fa, ora è la mia casa».

Avvenire

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

La zona mia - trevigiano - e del Friuli penso sia la zona più indicata ad essere la prossima per una grande scossa in Italia

 

.uhm il trevigiano-sud , a sud di Treviso più Padova & Verona , fa parte della zona grigia , perciò dovrebbe essere la più "tranquilla " (per modo di dire ) .ok

 

 

 

Clipboard-040-kUEF-U2408319590547zC-620x420@CorriereVeneto.jpg

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Clipboard-040-kUEF-U2408319590547zC-620x420@CorriereVeneto.jpg

 

 

 

Infatti parlavo della zona Vittorio Veneto-pordenonese.

 

Da vari anni si sentono rumori strani. Ed è ad alto rischio.

Poi se non dovesse essere così meglio. Ripeto, mie sensazioni

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Infatti parlavo della zona Vittorio Veneto-pordenonese.

 

Da vari anni si sentono rumori strani. Ed è ad alto rischio.

Poi se non dovesse essere così meglio. Ripeto, mie sensazioni

 

Comunque dipende sempre dagli anni che ha il fabbricato , se è attaccato ad altri , se è situato da solo , su che terreno è ubicato , ecc. ( devi farLo controllare da un ingegnere .... possibilmente da un ingegnere Giapponese !! ;) )

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Comunque dipende sempre dagli anni che ha il fabbricato , se è attaccato ad altri , se è situato da solo , su che terreno è ubicato , ecc. ( devi farLo controllare da un ingegnere .... possibilmente da un ingegnere Giapponese !! ;) )

 

Nono, parlo di rumori dai monti

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

.uhm .... azz !! allora devi subito avvertire la guardia Forestale ( oppure un geologo del comune o fax simile ) .brr !!

 

Ma lo sanno, ci hanno fatto servizi su servizi

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

A posteriori cosa si può dire se non esprimere un gran senso di cordoglio?

 

Il senso di impotenza dell'uomo emerge in tutti i suoi lati più duri con l'avvento di queste catastrofi, la fatalità del destino..

 

 

Sono entrato qui dentro con l'intento di scrivere un commento scambiando l'opinione con voi, non riesco a scrivere nulla sono molto rattristato. Momenti che sfidano la fede che abbiamo (se l'abbiamo).

 

 

Chiudo con il solito appello, cerchiamo di vivere e apprezzare la vita per quello che è, vedendola sempre come un bicchiere mezzo pieno (nasciamo con un bicchere vuoto che riempiamo piano).

Ci sono fiori che dal momento che sbocciano a quando appassiscono passa pochissimo tempo, sono rari ma sono i più belli, credo che nessuno trovandosi di fronte ad uno di questi girerebbe lo sguardo altrove distraendosi, ma assaporerebbe ogni istante di quella veduta, ogni sfumatura di ogni colore.

 

Un terremoto così poteva capitare ovunque e avrebbe avuto le stesse conseguenze catastrofiche.

 

 

 

Mi stringo al dolore dei diretti interessati, un abbraccio!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

.uhm il trevigiano-sud , a sud di Treviso più Padova & Verona , fa parte della zona grigia , perciò dovrebbe essere la più "tranquilla " (per modo di dire ) .ok

 

 

 

Clipboard-040-kUEF-U2408319590547zC-620x420@CorriereVeneto.jpg

Ci sono altre mappe simili, così dettagliate, regione per regione o esiste solo per il Veneto questa che hai postato? Dove posso reperirla?

 

Ti ringrazio. .ok

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Allucinante come nonostante la zona del centro Italia sia risaputa essere zona altamente sismica gli edifici siano inadeguati e si sbriciolino con facilità estrema. In Giappone hanno grattacieli che "danzano" oscillando "dolcemente" e resistendo a magnitudo ben superiori e noi non si riesce a far fronte a terremoti di magnitudo 6.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

Ci sono altre mappe simili, così dettagliate, regione per regione o esiste solo per il Veneto questa che hai postato? Dove posso reperirla?

 

Ti ringrazio. .ok

 

Le mappe sismiche vengono aggiornate di continuo, quello che è oggi non è domani.

 

La sismologia è una scienza troppo giovane per pretendere di essere riuscita a mappare con esattezza un territorio.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Allucinante come nonostante la zona del centro Italia sia risaputa essere zona altamente sismica gli edifici siano inadeguati e si sbriciolino con facilità estrema. In Giappone hanno grattacieli che "danzano" oscillando "dolcemente" e resistendo a magnitudo ben superiori e noi non si riesce a far fronte a terremoti di magnitudo 6.

 

Chiariamo. Il centro Italia ha un patrimonio storico molto antico, ci sono edifici che stanno in piedi da secoli e di sicuro non sono adeguabili alle leggi antisismiche, a meno di non abbatterli e ricostruirli da zero.

 

Le case che sono crollate sono in gran parte antecedenti all'entrata in vigore delle prime normative antisismiche, quelle di interesse storico o comunque quelle costruite negli anni 50-60, epoca in cui l'edilizia edificava con poco criterio non soltanto qua da noi.

 

Le strutture nuove, salvo qualche eccezione, hanno retto il colpo. Magari sono lesionate, ma chi ci viveva all'interno si è salvato sicuramente.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

Chiariamo. Il centro Italia ha un patrimonio storico molto antico, ci sono edifici che stanno in piedi da secoli e di sicuro non sono adeguabili alle leggi antisismiche, a meno di non abbatterli e ricostruirli da zero.

 

Le case che sono crollate sono in gran parte antecedenti all'entrata in vigore delle prime normative antisismiche, quelle di interesse storico o comunque quelle costruite negli anni 50-60, epoca in cui l'edilizia edificava con poco criterio non soltanto qua da noi.

 

Le strutture nuove, salvo qualche eccezione, hanno retto il colpo. Magari sono lesionate, ma chi ci viveva all'interno si è salvato sicuramente.

Ma questo è scontato, non si può pretendere che edifici antichi restino su, però qualcosa di meglio si deve fare soprattutto con le abitazioni private e gli edifici pubblici, anche se vecchi. Non è possibile che si verifichino stragi del genere ogni santa volta, come se non si sapesse che alla prima scossa forte viene giù tutto.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

Ma questo è scontato, non si può pretendere che edifici antichi restino su, però qualcosa di meglio si deve fare soprattutto con le abitazioni private e gli edifici pubblici, anche se vecchi. Non è possibile che si verifichino stragi del genere ogni santa volta, come se non si sapesse che alla prima scossa forte viene giù tutto.

 

 

Sai cosa accade spesso? Che tu privato faccia domanda per adeguare la tua abitazione alle normative antisismiche, ma ti veda respingere il progetto dai Beni Culturali, con la motivazione che i lavori stravolgerebbero l'area. Allora per evitare di rimanere sotto un cumulo di macerie cerchi almeno di mettere in sicurezza la casa con qualche ritocco qua e là, ma anche quello viene bocciato perché i lavori sono ritenuti inadeguati alle necessità.

 

A quel punto non ti rimane che sperare che il terremoto arrivi quando tu sarai già concime per vermi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Chiariamo. Il centro Italia ha un patrimonio storico molto antico, ci sono edifici che stanno in piedi da secoli e di sicuro non sono adeguabili alle leggi antisismiche, a meno di non abbatterli e ricostruirli da zero.

 

Le case che sono crollate sono in gran parte antecedenti all'entrata in vigore delle prime normative antisismiche, quelle di interesse storico o comunque quelle costruite negli anni 50-60, epoca in cui l'edilizia edificava con poco criterio non soltanto qua da noi.

 

Le strutture nuove, salvo qualche eccezione, hanno retto il colpo. Magari sono lesionate, ma chi ci viveva all'interno si è salvato sicuramente.

 

Non è solo una questione "anagrafica" degli edifici, c'è anche dell'altro sulle cause dei crolli:

 

Abusi e licenze facili: ad Amatrice inagibile un edificio su due

 

Nella prima relazione sulla mappatura degli edifici di Amatrice i Vigili del fuoco scrivono che è «totalmente compromesso» uno stabile su due. Terminata la verifica, bisognerà individuare le cause dei «crolli anomali» e mettere in sicurezza gli edifici

 

[...]

 

I «crolli anomali»

 

Terminata la verifica, bisognerà individuare le cause di quelli che in molti casi vengono definiti «crolli anomali» dagli stessi esperti del Dipartimento. Perché sono bastati i primi, superficiali controlli a mostrare quale fosse la situazione degli stabili. E dunque il motivo che li ha di fatto sbriciolati. Riguarda le modalità di interventi fatti in tempi diversi, in particolare le «aggiunte» successive alla data di costruzione. In molti casi è bastata un’ispezione superficiale per notare come le antiche strutture, rette da muri di pietra, siano ora sovrastate da altri locali in cemento armato. Stanze, terrazzi, verande costruiti in maniera non idonea che hanno pesato sulle fondamenta portando l’intero stabile alla distruzione totale o parziale. Comunque all’inagibilità.

 

Corriere della Sera

 

Un po' di senso civico da parte di noi cittadini, e magari qualche controllo in più delle istituzioni, eviterebbe tragedie come quelle di Amatrice.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

Non è solo una questione "anagrafica" degli edifici, c'è anche dell'altro sulle cause dei crolli:

 

 

 

Un po' di senso civico da parte di noi cittadini, e magari qualche controllo in più delle istituzioni, eviterebbe tragedie come quelle di Amatrice.

 

Si sì, infatti ho detto "in gran parte", non tutte. Che poi ci siano state mancanze e gente che se n'è approfittata, è fuori discussione.

 

Alcune mura che si vedevano in TV parevano fatte di cartone, normale che siano crollate.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Le mappe sismiche vengono aggiornate di continuo, quello che è oggi non è domani.

 

La sismologia è una scienza troppo giovane per pretendere di essere riuscita a mappare con esattezza un territorio.

Si lo so benissimo oggi ho cercato anche su google il piano della Protezione Civile, che mio padre da VVF conosce benissimo già e con cui parlavo di alcune problematiche del mio territorio e ho scoperto che nel 1560 c'è stato un terremoto dell'8° grado della scala Mercalli fra Bisceglie e la mia città.

 

Solo che era interessante vedere tutto il territorio della mia regione (ma mi interessavano anche altre regioni dove ho parenti stretti), ecco perché l'ho richiesto. .ok

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.