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Guido Keller

Altro caso attorno a Pecoraro: ha nominato come suo vice Gianfranco Melaragni, già "chiacchierato" nell'inchiesta Olimpia

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Latina Calcio, in Antimafia scoppia il caso Melaragni

 

LATINA - La vigilia della sentenza sul futuro del Latina Calcio è stata movimentata dalle parole del procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro che, in commissione Antimafia, ha accusato il Latina Calcio di avere rapporti stretti, di protezione, da parte del capo clan Costantino Di Silvio detto Cha-Cha. Vicende ormai note che hanno già portato alla condanna a 11 anni per Di Silvio, ma che ora sono all'attenzione della commissione bicamerale. L'audizione di Pecoraro ha tuttavia sollevato il velo su una vicenda assolutamente inedita e tutta da chiarire che riguarda Gianfranco Melaragni, ex capo di gabinetto del sindaco Di Giorgi.

 

L'ATTACCO AL QUESTORE

Il nome di Melaragni spunta nelle carte dell'inchiesta Olimpia, sarebbe lui infatti l'autore della falsa interrogazione parlamentare contro il questore De Matteis, colpevole di aver parlato di core business riferendosi ai cambi di destinazione d'uso, frequentissimi a Latina.

Affari d'oro legati a cubature per nuovi palazzi, varianti e iter piuttosto discutibili. De Matteis parlava di cose già verificate, e i fatti successivi gli hanno dato ragione. Ma con quelle parole diede parecchio fastidio tanto che in un'intercettazione Melaragni disse a Maietta: «Pasqua' () facciamo un'interrogazione parlamentare () tu come parlamentare (...) te la circostanzio io () poi vediamo se lui parla ancora».

Ma qual è la novità? Melaragni è ora procuratore aggiunto in Figc. Di fronte agli inevitabili dubbi su tale incarico, Pecoraro in commissione Antimafia è stato chiaro: «E' una persona straordinaria e un funzionario impeccabile, l'ho scelto io come mio vice. Mi sono recato dal Procuratore capo di Latina per chiedere notizie e per essere informato su possibili incompatibilità. La risposta è stata è una persona che merita rispetto. Posso andare oltre e dire che sta facendo un grande lavoro sul mondo delle scommesse e sono certo della sua onestà intellettuale».

 

IL PROCURATORE CHIARISCE

Il procuratore capo De Gasperis, tirato in ballo da Pecoraro, chiarisce e prende le distanze: «Non ho usato quelle parole, non è il mio lessico. Gli ho detto che conoscevo Melaragni ai tempi di Roma e che si dà per scontato che un funzionario di polizia che conosco da 30 anni sia una persona corretta. Non ho mai effettuato indagini con lui a Roma, ma quando l'ho rivisto a Latina mi sono ricordato di lui. A Pecoraro ho detto che nell'ordinanza non risulta indagato, ma che se anche lo fosse stato non avrei certo dato informazioni in merito».

 

IL PM NON COMMENTA

Giuseppe Miliano, titolare dell'indagine Olimpia, naturalmente glissa e ai cronisti risponde così: «Non conosco questi fatti nel dettaglio, da quello che mi dite mi sembrano circostanze piuttosto strane che preferisco non commentare».

 

IL SENATORE ATTACCA

E' invece molto diretto il senatore Claudio Moscardelli, membro della commissione Antimafia: «La nomina di Melaragni come procuratore aggiunto in Figc mi sembra assolutamente inopportuna, l'altro pomeriggio no ero presente durante l'audizione di Pecoraro ma studierò attentamente il resoconto della seduto e mi riservo di presentare una nuova interrogazione parlamentare per chiedere un chiarimento sul ruolo di Gianfranco Melaragni».

Come prevedibile è una visita tutta da chiarire, quella di Pecoraro a De Gasperis, avvenuta a Latina proprio pochi giorni dopo gli arresti di Olimpia, nel novembre 2016. Sul ruolo di Melaragni, tra l'altro, era stata presentata un'interrogazione parlamentare per chiedere al ministro Alfano, all'epoca agli Interni, di «verificare l'operato del Melaragni all'interno dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazione sportive» come rappresentante della Figc. «La nostra interrogazione - commenta ancora Moscardelli - non ha avuto alcuna risposta, ma ora è il momento di chiarire questa vicenda».

 

L'INCARICO

Nel frattempo l'ex poliziotto (dal 2001 ai Servizi segreti ed ex caposcorta di Silvio Berlusconi) è diventato procuratore aggiunto in Figc. La stessa Figc che annuncia di aver aperto un procedimento a carico di Pasquale Maietta (secondo la Procura vicinissimo a Melaragni), dell'ex allenatore Mark Iuliano e degli ex giocatori Marco Crimi e Alessandro Bruno. «Vi era una frequentazione - dice Pecoraro - da parte dei giocatori con il Di Silvio e questo decideva addirittura chi dovesse entrare in curva. Ci sono violazioni dell'articolo 1 bis del codice di giustizia sportiva, i giocatori si sentivano protetti da Di Silvio, organico alla criminalità organizzata».

 

Marco Cusumano - Il Messaggero

 

Inchiesta su mala e Latina calcio "Amici nella Figc"

 

INCARICATO di garantire il calcio "pulito" si trova indagato con l'accusa di aver favorito nel calcio affari "sporchi". Questa la posizione dell'ex funzionario di polizia, Gianfranco Melaragni, emersa dall'inchiesta della Procura di Latina denominata "Olimpia", relativa a tre presunte associazioni per delinquere costituite attorno al Comune del capoluogo pontino per fare affari con appalti senza gara, con l'urbanistica e con il Latina Calcio. L'ennesimo sviluppo di indagini su un intreccio tra politica, sport, affari e malavita per cui è stato anche chiesto alla Camera l'arresto del deputato Pasquale Maietta, di Fratelli d'Italia ex patron del Latina.

Melaragni, ex caposcorta di Berlusconi ed ex incaricato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri delle analisi delle informazioni per la sicurezza, è uno dei procuratori federali aggiunti della Figc. Braccio destro, nella Federazione di Carlo Tavecchio, del procuratore federale Giuseppe Pecoraro, ex prefetto di Roma. Un funzionario incaricato di indagare e bloccare possibili illeciti sportivi, oltre che delegato della Figc all'interno dell'Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive del Ministero dell'interno.

Tra il 2013 e il 2014, quando il Latina Calcio è approdata in serie B, Melaragni si insediò però a Latina capo di gabinetto dell'allora sindaco Giovanni Di Giorgi, finito ora in carcere. Doveva essere l'uomo garante della legalità a Palazzo. Già indagato con l'accusa di tentata concussione in un'inchiesta sugli appalti "facili" a Latina per la manutenzione del verde pubblico, Melaragni è finito invece in "Olimpia" nella lista di quanti avrebbero compiuto pressioni e calpestato la legalità pur di favorire la squadra di calcio presieduta dal potente Maietta e i politici-costruttori. L'ex funzionario avrebbe poi fatto anche di più: avrebbe confezionato un'interrogazione parlamentare contro l'attuale questore di Latina, Giuseppe De Matteis, che denunciava illeciti nell'urbanistica e nella gestione dello stadio di Latina.

 

Clemente Pistilli - Repubblica

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La cosa realmente preoccupante oltre alla dubbia integrità di determinate persone è l'organizzazione della procura federale che andrebbe totalmente riformata. Trovo assurdo che i componenti di una procura federale, che ha la facoltà di generare effetti sulla carriera professionale di tante persone, sia costituita per chiamata diretta senza alcun requisito. Infine nel caso specifico mi chiedo quali competenze come PM sportivo possa avere un ex prefetto e ancor di più un ex poliziotto.

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Si preparano a colpire....agnelli era stato avvisato che ci sarebbe stata questa reazione nel momento in cui gli fu chiesto di ritirare il ricorso.

Purtroppo è guerra aperta

 

 

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ce ne sarebbe abbastanza per tirare giu' questo castello di letame di figc che si sono fatti questi viscidi delinquenti...

 

peccato che la juventus fc sia chiusa per ferie

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L'ho detto e lo ripeto.

Si parla di pene severissime che Pecoraro chiederà contro Agnelli a Maggio.

Ma Pecoraro a Maggio non ci arriva.

 

La cosa realmente preoccupante oltre alla dubbia integrità di determinate persone è l'organizzazione della procura federale che andrebbe totalmente riformata. Trovo assurdo che i componenti di una procura federale, che ha la facoltà di generare effetti sulla carriera professionale di tante persone, sia costituita per chiamata diretta senza alcun requisito. Infine nel caso specifico mi chiedo quali competenze come PM sportivo possa avere un ex prefetto e ancor di più un ex poliziotto.

E ancor di più gente che la terzietà non sa neanche dove sta di casa ed è immersa a piene mani nel sottobosco della politica più becera.

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io sono di Latina e il Latina Calcio mi sta molto a cuore...

 

quello che è successo e quello che c'è scritto nell'articolo è solo una parte marginale dello schifo che ha ruotato intorno alla squadra in questi ultimi anni...

 

Altro che Napoli...

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...nel 2006 ne abbiamo lette pure di peggio...e abbiamo visto foto di magistrati con personaggi interessati...peggio di così...ma non è mai cambiato nulla.

anche perché l'ndrangheta è in mezzo a tutti quotidianamente nei comportamenti tipici italiani.

 

quindi...questa è la cosa che mi fa arrabbiare maggiormente....cercare di fare la morale agli altri, quando "prima o poi gli altri siamo noi".

Pecoraro con "certa gente" è scesa a patti in tv...e adesso fa l'indignato con agnelli pensando che si è comportato così per eludere eventuali multe.

non si soffermano sportivamente a dire che allo stadium per avere quella sicurezza e tranquillità sono dovuti scendere a patti, prima si punisce perché si pensa che, poi si lascia tutto come va, perché non sia mai che abbiamo stadi tranquilli, no!

dobbiamo avere stadi casinari, ma legali.

Ci pensa la figc a far star quieti gli stadi. con le multe.

nemmeno nei paesi comunisti cubani funziona così....solo in italia. siamo un paese allo sbando, senza se e senza ma.

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