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dissidente

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  1. Il creatore storico del 4/2/fantasia, quando era alla guida del Milan, una volta arrivato a Torino ha utilizzato il Conte/bis per due anni, poi il Conte/ter, quater e quinquies nei tre anni successivi, vincendo cinque scudetti. Direbbe Cassano: chapeau, massimo rendimento con minimo sforzo. Subentrato al suo posto, Sarri gli ha scombinato le carte irrimediabilmente, ha provato a creare un nuovo gioco e ha vinto anche lui, ma qualcosa non ha funzionato nello spogliatoio con i senatori. Dopo che la società ha inspiegabilmente bruciato Pirlo, il Conte Max è tornato per rimettere le cose a posto, ma non ha più capito una cippa di quel che accadeva in campo e si è inventato il 3/3/confusione, il modulo rivoluzionario che gli frutterà fino al 2025 ben sette milioni di Euro netti all'anno. In forza della totale mancanza di dignità che lo contraddistingue, oggi il coach della Juve non rinuncia ai nuovi immeritatissimi guadagni con sacrosante dimissioni e si ostina a restare in bianconero. Se è vero che a Torino si deve ricominciare, però, è soprattutto vero che non si può ricominciare con lui. Ragion per cui il primo, vero investimento della nuova Juventus dovrebbe essere della portata di venti/venticinque milioni, utilissimi per mandare a casa il sig. Massimiliano Allegri.
  2. dissidente

    Locatelli è valso l'investimento fatto?

    La soluzione: da vendere subito. Il problema: chi se lo prende?
  3. Periodo terribile, certo. Tuttavia assolutamente sopportabile e superabile se paragonato a Farsopoli, quando l'ingiustizia perpetrata ai nostri danni fu infinita. Esattamente come la sanzione e la pena da espiare, con tanto di scudetto assegnato ai ladri veri. Reduci da cotanta disgrazia e memori dei suoi effetti, la disavventura di quest'anno consegna agli annali un patteggiamento da sfottò (utilissimo per perculare gli intertristi, esattamente come un rigore inesistente al 93mo) e un karma chirurgico: tre finali e tre sconfitte per le squadre le cui tifoserie sono storicamente le più ostili ai colori bianconeri. Rigorosamente in ordine di importanza: Inter, Roma, Fiorentina. E la cosa mi rende STRAFELICE!!! Il vero incubo, pare definitivamente confermato, è la permanenza di Allegri. Una cosa che non mi fa sentire per niente sollevato, anzi!
  4. La storia non accampa scuse, non emette verdetti, non chiede alibi. Ha dalla sua l'arma più potente di tutte, il tempo: un vecchissimo galantuomo che usa gli anni, suoi figli, per dimenticare le nullità e far venire alla luce le colpe e i meriti di tutti. Nel 2006 avevo già 43 anni e non ricordo quante volte, frustrato dall'immensa umiliazione ingiustamente patita, ho scritto e parlato di fiumi e cadaveri, desiderando solo ed unicamente vendetta. Il tempo, bontà sua, è stato più generoso e intelligente di quanto mi aspettassi: con gli storici W8NDERFUL ha restituito dignità e giustizia alla storia e alla gloria della mia squadra del cuore. E non finisce qui.
  5. Forse hai ragione, il calcio italiano è fondato sull'equilibrio fra chi crea gioco e chi lo distrugge. Il Barça e il Real non ne tengono conto eppure continuano a vincere... ma quanta qualità hanno in campo?
  6. Sì, vero, ma non si muovono moltissimo nella fase difensiva e possono entrambi essere agevolmente superati in velocità.
  7. Don Rodrigo ha movenze, tecnica, velocità e visione di gioco tipiche da uomo davanti alla difesa. Allegri, a mio parere, ha perfettamente ragione. In un centrocampo a due con Bentancur e Pjanic o teniam palla sempre noi o son dolori...
  8. Errori di Schick. 1) aver preso troppa velocità e quindi limitato la precisione del tiro 2) aver attaccato centralmente Szczesny: se avesse orientato la sua corsa verso il palo lontano, avrebbe costretto il portiere ad inseguirlo e avrebbe potuto gestire comodamente un eventuale dribbling Bravura di Szczesny. 1) essere uscito tempestivamente 2) essere rimasto fermo in attesa della conclusione senza buttarsi a caso da una parte o dall'altra 3) aver coperto il massimo possibile dello specchio della porta 4) avere avuto un riflesso incredibile nell'alzare la gamba subito dopo il tiro per intercettarlo col piede In sintesi: 4 all'attaccante, 10 al portiere. Il nostro futuro numero 1.
  9. Beh, i risultati in Europa attestano che era una Juve potentissima sulla carta ma da costruire sul campo. Il mio rimpianto nasce dal fatto che non ci sia stato consentito di vedere crescere e maturare questo ciclo stellare messo su da Lucianone, che era capace di abbinare grandi campioni ad un bilancio economico comunque positivo.
  10. Un uomo, non solo un calciatore, che si rivaluta ai miei occhi. "Squadra entra in campo e già vinto uno a zero". Le sue parole mi fanno riconsiderare il fatto che arrivò da noi ancora piuttosto giovane e mi squarciano il cuore ricordandomi cos'è stato capace di mettere insieme quel mostro di competenza calcistica e manageriale che era Luciano Moggi. E pensare che c'è qualcuno che ne parla male...
  11. Manca un botto di tempo? E' la prossima partita della Juve e il mercato è finito. Datti un'occhiata alla prima pagina del forum, praticamente non ci sono argomenti. A questo punto devo pensare che tutti voi mod siete d'accordo per farmi andare via.

  12. Match divertente come i siparietti con Allegri, Pogba e le porte piccole...
  13. Gran bravo ragazzo. Pupillo di Supergigi. Profilo di grandi prospettive. Al di là della tanto attesa fine del tormentone Berna, quanto c'è da gioire per questo nuovo acquisto? Lo scopriremo solo vincendo.
  14. Io sono un tifoso della Juve, uno dei massimi club europei. Il fatto che abbiamo perso sette finali su nove, vuol dire - ricordalo - che abbiamo conquistato nove finali di Champions. Le finali non sono trofei, certo, ma quanti club in Europa sono arrivati nove volte in finale? Le etichette sono per i perdenti. Noi siamo la storia.
  15. Che strano modo di vedere le cose. E' come dire che noi siamo perdenti rispetto all'Acquapozzillo, la Solbiatese e la Clodiasottomarina. Mah... Parla per te.
  16. Quel mitico 16 maggio dell'84 ero un congedante del 5° scaglione 1983 - chi ha fatto il militare capirà - e ricordo che decisi di non uscire per godermi la finale con gli amici del reparto nello spaccio della caserma. Non fu un'idea felicissima perché eravamo a Civitavecchia e qualche minuto prima del fischio d'inizio arrivò un folto gruppo di romani (e romanisti) con tanto di sciarpe e bottiglie di Porto per tifare contro e brindare alla nostra sconfitta. Prima di quella finale, in ambito internazionale tifavo sempre per le italiane. Dopo la spiacevole esperienza vissuta, con i romani (e romanisti) che si accanivano contro i nostri e cercavano in ogni modo di provocarci, nelle coppe europee ho tifato solo Juve. Sul goal di Boniek, non era ancora finito il primo tempo, si sfiorò la rissa, che per noi congedanti avrebbe potuto significare un prolungamento punitivo del servizio di leva. Fortunatamente alcuni sottufficiali e ufficiali di servizio entrarono nello spaccio e riuscirono a tenere la situazione sotto controllo. Romani anche loro. Pian pianino, dopo i primi dieci minuti del secondo tempo i romanisti cominciarono a defluire rassegnati e alla fine dell'incontro rimasero con noi solo alcuni romani, con i quali brindammo alla splendida vittoria grazie al "nostro" Porto, due bottiglie che avevamo scaramanticamente nascosto in sala biliardo. Bei ricordi, bella vittoria, bella Juve. Avevo quasi 21 anni ed è stata una serata che Porto ancora nel cuore.
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