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Dario il grande

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    Juventus
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  1. David e' gia' passato di moda? Kolo Muani puo' andare bene, ma non e' un vero centravanti da sfondamento e se dovessimo rinunciare a tale ruolo, preferirei David (a zero) o anche entrambi. Tuttavia non vorrei rinunciare facilmente a Vlahovic, il fatto che possa passare alle Milanesi mi da notevolmente fastidio.
  2. Se ce lo pagano bene puo' andare dove vuole; tra l'altro molto dipende da quale sara' la scelta del sistema di gioco della squadra, specie in quale modo verranno disposte le linee di difesa e di centrocampo.
  3. Dario il grande

    Il progetto

    Se l'ennesimo progetto si basa sul aforisma "l'unica cosa che conta è vincere e subito", significa che il quinquennio malamente buttato via non ha insegnato nulla. Ad ogni nuova stagione ripetiamo la stessa cosa: la Juve va ricostruita e poi non succede niente, anzi si ricade negli stessi errori, ossia si cedono facilmente quei giovani di valore cresciuti nel nostro vivaio, poi si acquistano giocatori basando le scelte sul fatto che questi l'anno prima abbiano disputato una valida stagione, credendo che ciò sia sufficiente a migliorare la squadra, invece non funziona così, ma non per il fatto che lo vado dicendo io, ma sono i fatti concreti ad evidenziarlo concretamente. Un progetto va pianificato seguendo le direttive di chi è stato scelto quale tecnico a guidare la squadra, se la squadra deve essere ricostruita si prende un innovatore, cioè un tecnico capace di adeguare la squadra al calcio attuale, composto da dinamismo, compattezza e agonismo costante; quindi si scelgono quei giocatori in grado di porre in atto tale sistema, non solo per l'aspetto tecnico e tattico, ma specie per le garanzie di adattamento mentale; quindi non necessariamente nomi e relativi costi elevati (poi per la Juve i prezzi vengono spesso raddoppiati). Se invece si vuole rimanere ancorati alla tradizione calcistica tipicamente Italiana, diventa d'obbligo reperire almeno alcuni fuoriclasse, ai tempi attuali merce piuttosto rara e costosissima, praticamente assente in Italia; quindi una squadra di validi quanto solidi manovali al servizio di quei tre o quattro giocatori di elevato livello capaci a fare la differenza; elementi dei quali non disponiamo da oltre un lustro. Nelle stagioni trascorse i vertici societari si sono illusi che mantenendo in vita il secondo concetto sopra citato, poi si sarebbe ritornati a vincere subito pur giocando un calcio al risparmio, meno dispendioso e del tutto privo di un minimo di quella qualità necessaria a fare la differenza in una squadra d'alto rango con l'esito di arrivare sempre e comunque quarti, anche grazie a situazioni fortunose dell'ultimo istante e indifferentemente dallo spessore del tecnico a guidare la squadra, qualcuno di questi è costato molto, altri meno, ma il prodotto finale è rimasto tale quale; ma il vero problema rimane che non si è seguito nessun progetto, semplicemente per il fatto che questo non c'è mai stato e questa è la gravità della situazione tutt'ora in corso e che auspico fortemente non si ripeta e che questa sia per davvero la stagione dell'anno zero da cui ripartire.
  4. Credo che Tudor sia valido a tenere unito l'ambiente e a dare una mentalità propositiva e fortemente agonistica alla squadra; non dovesse venir scelto, proverei a scegliere un allenatore innovativo e in linea con concetti calcistici adeguati al tempo attuale, per esempio Fabregas.
  5. Dario il grande

    Sapremo mai il vero motivo per cui Giuntoli è stato licenziato?

    Piuttosto evidente l'incompatibilità di vedute tra Giuntoli ed i gestori della società, lui è uno abituato ad operare da solo, esige carta bianca e nessuna interferenza, ne dai dirigenti, ne dalla guida tecnica e il suo staff; quindi a qualcuno nei piani alti non è piaciuto questo atteggiamento padronale, specie difronte ad una notevole spesa praticamente andata a vuoto e alle evidenti difficoltà nei rapporti interpersonali con la squadra e in particolare con alcuni giocatori tra quelli ritenuti più importanti.
  6. Obbiettivamente l'attuale campionato Italiano è piuttosto mediocre, al di sotto rispetto ai più importanti campionati nazionali europei. Non conosco questo Marco Silva, del quale non posso fare considerazioni, mentre mi fido ben poco della sincerità del noto Di Marzio.
  7. Dario il grande

    Il progetto

    Può darsi, ma dopo anni a buttare tempo e denaro una semplice, quanto logica domanda se la devono pure esser posta; specie sul sistema attuale del calcio professionistico, ove è evidente che in Italia si è rimasti legati a concetti obsoleti appartenenti al passato; una azienda di livello deve adeguarsi, quindi rinnovarsi per rimanere competitiva; non credo che perdere tempo e soldi sia un rilassante passatempo mirato al tragicamente ridicolo.
  8. Dario il grande

    Il progetto

    Un progetto non può essere pianificato guardando a ritroso prendendo spunto dai bei ricordi, tantomeno può essere sviluppato nell'immediato, in quanto richiede i necessari tempi di realizzo comprensivi del rimediare agli inevitabili errori di percorso; se un vertice dirigenziale aziendale non è in grado di comprendere questa elementare analisi e spende anni e soldi a vuoto perseverando a vagare, significa che non è in grado di gestire gli interessi dell'azienda calcio Juventus. Un autentico progetto ben pianificato da gente competente in materia, può richiedere almeno un paio d'anni per essere realizzato, ne abbiamo persi già cinque per i motivi di cui sopra; forse la proprietà farebbe bene a vederci chiaro, capire le cause e finalmente ad agire, ora è arrivato il momento.
  9. In nome della libertà di stampa, anche il Fessaggero ha il diritto di esprimere fessaggini
  10. Inzaghi rimarra' a sedere sulla latrina 05 neroazzurra e ad ogni modo se ne stia ben distante dalla Juve.
  11. Se le alternative sono le Mummie del calcio Italiano, ossia: Pioli, Mancini e da stamattina pure Inzaghi, allora mi tengo ben stretto Tudor.
  12. Vorrei poter vedere Vlahovic in una squadra la quale esprime un calcio sempre propositivo, il cui concetto costante è attaccare l'area avversaria e non a stare addirittura un tempo intero senza manco costruire una azione da gol degna di essere ritenuta tale. Le grandi squadre attaccano con più giocatori e non con uno solo come avviene da troppe stagioni da noi, ove chiunque e più bravo di Vlahovic troverebbe serie difficoltà ad esprimersi. Siamo una squadra costruita male, priva della necessaria sinergia, quattro stagioni improntate sul calcio d'attesa basato sul non gioco, hanno lasciato il segno sino a perdere l'identità da grande squadra; paura di giocare a pallone, timore riverenziale verso qualsiasi avversario, questa non è mentalità da Juve, il calcio è cambiato già da un bel pezzo e ora o ci si adegua oppure ci si rassegni a rimanere nel limbo per altri anni. Vlahovic può anche partire, dove non saprei, ma specie non saprei chi sarebbe il suo sostituto, o meglio forse lo saprei indicare esclusivamente nel caso la squadra cambi drasticamente il modo di esprimersi, passando dal abituale quanto nefasto atteggiamento retrò a un concetto adeguatamente moderno o meglio attuale.
  13. Condivido tutto e da incorniciare
  14. Luis Henrique e non da ieri sera, ma per le notevoli capacità di creare un ambiente sereno e ben motivato, ma nel contempo ambizioso attraverso una elevata capacità nella gestione dei rapporti umani (feedback positivo con l'ambiente e ovviamente i giocatori) e di evidente sapienza tecnica, di conseguenza tattica. Mi piace lui, in alternativa altri sulla falsariga di un Gasperini e/o un De Zerbi e simili; ossia di concetto calcistico opposto ai soliti noti del calcio Italiano.
  15. Oggi tocca a Pioli, domani chissà chi sarà l'indicato dai spara scemenze di professione.
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