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Italia a Nettuno per preparare l'Europeo senza Jairo Ramos

 

E' partito in riva al Tirreno il raduno degli azzurri in vista della massima competizione continentale. Non c'è il veterano del San Marino per problemi familiari. Da venerdì 31 agosto la squadra di Mazzieri disputerà l'Italian Baseball Week con Cina Taipei, Repubblica Ceca e Spagna.

 

 

da Nettuno, Fabio Ferrini

Parte da Nettuno, dal raduno presso l’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato della cittadina tirrenica, l’avventura europea dell’Italia di Marco Mazzieri che tra il 7 ed il 15 settembre sarà chiamata a difendere il titolo continentale in Olanda. Gli azzurri prepareranno l’Europeo in riva al Tirreno dove, da venerdì 31 agosto, disputeranno l’Italian Baseball 26927.jpgWeek, giunta alla sua quinta edizione, con Cina Taipei, Repubblica Ceca e Spagna. Il raduno degli azzurri inizia con il forfait di Jairo Ramos che, causa motivi familiari, non farà parte della spedizione olandese: “Speravamo di averlo ma mi aveva già comunicato che aveva una situazione grave a casa e quindi sarebbe stato difficile – spiega Marco Mazzieri - Ora siamo solo molto vicini al giocatore con il quale ho un rapporto molto speciale e che in questi anni, recuperato alla Nazionale, ha dimostrato di essere un giocatore come ne esistono pochi. Decisivo. La sua assenza ci porterà a dover rivedere il nostro gioco offensivo”. Ma uno degli inconvenienti con cui la guida tecnica azzurra dovrà fare i conti è la non disponibilità di ben 12 elementi durante la prima parte del raduno, fino alla vigilia dell’Italian Baseball Week. Infatti i giocatori di Unipol Bologna e Danesi Nettuno saranno impegnati con le rispettive squadre per 27161.jpgla Final Four di European Cup che si giocherà, sempre a Nettuno, tra mercoledì 29 e giovedì 30 agosto. “Non vogliamo pensare a cosa è successo o a chi non abbiamo. Da oggi penso sia più importante chi è qui e come farli rendere al 110%. Magari quello che mi lascia un po’ perplesso è che dobbiamo iniziare una preparazione ad un Europeo così importante senza 12 giocatori”. Del gruppo a disposizione di Mazzieri da lunedì 27 agosto non fanno ancora parte Tyler La Torre, che sbarcherà in Italia il 30, e Chris Colabello, ancora impegnato in campionato con i New Britain Rock Cats.

In questa preparazione l’Italia incrocerà le mazze con due avversarie dirette, la Spagna allenata da Mauro Mazzotti e inserita nello stesso girone degli azzurri, e la Repubblica Ceca: “Sappiamo che sarà un Europeo molto duro perché non ci sarà da battere solo l’Olanda, che è Campione del Mondo – sottolinea Mazzieri - ma tante altre formazioni che si presenteranno con grande qualità. Spagna, Francia, Germania sono tutte molto competitive. Anche la stessa Gran Bretagna, che ha fatto tre tryout negli Stati Uniti per radunare giocatori, sarà una squadra che non rappresenta il loro campionato ma di buona qualità perché stanno preparando le qualificazioni al World Baseball Classic”.

L’elenco dei giocatori che si sono radunati a Nettuno lunedì 27.

LANCIATORI: Mariotti (Quebec Capitales-CanAm League); Grifantini, Clerici e Cicatello (Parma); Da Silva e Cooper (San Marino); INVITATO: Andrea Pizziconi (Parma).

RICEVITORI: Latorre (Fresno-AAA San Francisco Giants); Reginato (San Marino).

INTERNI: Santora e Persichina (Rimini); Mazzuca e Pantaleoni (San Marino); Granato.

ESTERNI: Avagnina (San Marino); De Simoni (Parma); Chiarini (Rimini).

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A Nettuno si assegna il titolo Europeo per Club

 

Mercoledì 29 agosto si giocano le semifinali alle 16 (Fortitudo Bologna-Rouen Huskies) e alle 21 (Danesi-L&D Amsterdam). Le 2 vincenti si giocano il trofeo giovedì 30 alle 21. Rai Sport Due trasmetterà la finale a partire dalle 22

 

 

di Riccardo Schiroli

Mercoledì 29 e giovedì 30 agosto Nettuno ospita la Final Four del Campionato Europeo per Club.

Nell'ormai mezzo secolo di storia delle competizioni continentali per club, mai torneo fu tanto valido tecnicamente quanto male promosso. E' un dato di fatto che si è andati ad un niente dal cancellare la Final Four di questa manifestazione, che ha successivamente trovato perfetta collocazione nella Città del Baseball.

Non esiste una città in Europa che più di Nettuno veda istituzioni e cittadini concordi su una cosa: il baseball è quasi un rito cittadino e per questo assume un'importanza che per altre Regioni del Vecchio Continente potrà certamente apparire esagerata.

"E' tutto iniziato da qui" ha detto durante la cena di gala il Sindaco Alessio Chiavetta "Forse per questo ci viene naturale".

25919.jpgTra Nettuno e il titolo c'è per il momento l'L&D Amsterdam, poi eventualmente ci sarebbe la vincente dell'altra semifinale (Rouen Huskies-Fortitudo Bologna).

"Ma alla finale penseremo, se è il caso, da mezzanotte di mercoledì" assicura il manager della Danesi Ruggero Bagialemani, che aggiunge: "Comunque, spero proprio che sia una festa".

Indubbiamente lo sarà. Ma bisogna vedere quanto è d'accordo a dare il via libera a una festa completa l'Amsterdam.

Allenata dal mitico Charles Urbanus (131 presenze nella nazionale dei Paesi Bassi), l'L&D può esibire la batteria Campione del Mondo: il pitcher Rob Cordemans, lanciatore vincente della finale della IBAF World Cup 2011, e il catcher Sidney De Jong, che ha recentemente detto addio alla nazionale.

Non esiste partita lanciata da Cordemans negli ultimi 15 anni che non finisca con l'avere un punteggio basso. Per vincere, Nettuno dovrà a sua volta limitare l'attacco avversario e cercherà di farlo con Juan Figueroa sul monte.

"Ma sono pronti tutti, se serve" garantisce Bagialemani.

Comunque, mercoledì sera a Nettuno si vedrà gran baseball. Questo è certo. E ci sarà grande intensità: anche Amsterdam, come Nettuno nella IBL, non si è qualificata per la finale del campionato dopo aver dato l'impressione di essere la squadra migliore.

Quando scenderanno in campo, Nettuno e Amsterdam conosceranno già il nome della prima finalista.27173.jpg

Una Unipol Bologna priva di Sato (fuori rosa per motivi disciplinari) e con Castellitto non al meglio della condizione dovrà certamente concedere poco ai francesi. Dalla pedana, a limitare Rouen ci proverà Luca Panerati, preferito (dopo lunga meditazione) a Matos.

"Dobbiamo essere aggressivi subito e smorzare il loro entusiasmo" dice il manager Marco Nanni.

Glu Huskies sono una squadra giovane, che vince lo scudetto francese da 8 anni e che non è nuova a grandi imprese europee. Nel 2007, quando si giocava la vecchia Coppa Campioni, fece fuori San Marino e Rimini e giocò la finale contro il Corendom Kinheim.

Rouen non è una squadra che si batte da sola e se ne sono accorti i Neptunus Rotterdam, eliminati nella prima fase proprio dai francesi, che li hanno messi sotto 6-3. Sul monte di Rouen c'era quel Mezger (americano classe 1989) che sarà il partente anche mercoledì pomeriggio (non ci sarà, invece, il suo closer Keino Perez, a tempo pieno nello staff tecnico) e Rotterdam schierava il suo numero uno Ruzic.

Giovedì 30 agosto Rai Sport Due trasmetterà in diretta la finale dell'Europeo per Club a partire dalle 22.

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Europeo per Club: Renato Imperiali spinge il Nettuno in finale

 

Al nono inning, con 2 out e corridori in prima e seconda, il prima base della Danesi picchia in mezzo agli esterni il secondo lancio di Tom Stuijfbergen (rilievo del solito, grande Cordemans) e porta a casa Bergolla per il punto che vale il successo (1-0) sulla L&D Amsterdam. Monumentale gara completa di Juan Figuroa

 

 

da Nettuno, Riccardo Schiroli

La Danesi Nettuno ha raggiunto la finale che cercava e lo ha fatto al termine di una partita di baseball per palati fini, con 2 grandi lanciatori partenti (i veterani Juan Figueroa e Rob Cordemans) in pedana.

Il risultato di 1-0 fotografa abbastanza bene quel che si è visto in campo e la vittoria premia la squadra che più si è resa pericolosa. Certamente il manager olandese Charlie Urbanus ripenserà parecchio al momento in cui ha scelto di rilevare Cordemans con Nick Stuijfbergen. E nella memoria di Renato Imperiali, che ha colpito (con 2 out) la valida decisiva al nono, quello swing rimarrà impresso per sempre.

27188.jpgL'attesissima sfida tra il Campione del Mondo Rob Cordemans e Juan Figueroa inizia in una bella cornice di pubblico. Perso Sparagna per un banale quanto brutto infortunio nell'ultimo allenamento (frattura dello zigomo), Bagialemani schiera Enzo Sanna come catcher. Amsterdam ha il giovanissimo (classe 1992) Jesse Aussems all'interbase. Sidney De Jong gioca in prima e Bas Nooij è il catcher.

La prima valida della partita arriva al terzo. Sanna batte un singolo a sinistra e tocca la seconda sul sacrificio di Retrosi. Dopo l'eliminazione al piatto di Ambrosino e sotto di 2 strike (con un ball) nel conto, Caradonna batte valido a destra. Il suggeritore di terza del Nettuno D'Auria manda deciso a casa base Sanna, ma il tiro di Bas De Jong lo batte nettamente e Sanna, nonostante un tentativo di carica su Nooij, è il terzo out.

Amsterdam rompe il perfect game di Figueroa dopo 11 out (6 al piatto) con un singolo di Sidney De Jong. Bas De Jong tocca duro al centro, ma trova Retrosi ben piazzato per il terzo out.

I lanciatori dominano e le occasioni per segnare sono rarissime. Isenia apre il quinto attacco di Amsterdam con un singolo a27191.jpg sinistra, ma subito dopo Berkenbosch batte in doppio gioco.

Al cambio campo, con 2 out Sanna è colpito e Retrosi batte valido al centro. Ambrosino non va oltre una volata a destra ed è il terzo out.

Al settimo gli olandesi hanno la miglior opportunità della loro partita. Con un out, Figueroa colpisce Sidney De Jong e Bas De Jong tocca una lenta rimbalzante che gli vale un singolo. Isenia è il secondo out, con una rimbalzante che sposta i corridori in seconda e in terza, ma un'altra rimbalzante (di Berkenbosch) chiude la ripresa.

Al cambio campo Peppe Mazzanti guadagna la base per ball. Imperiali è il primo out al volo poi, con Leo Mazzanti nel box, Peppe Mazzanti è colto rubando.

All'ottavo, con un out, l'interbase ospite Assems prova a raccogliere in controguanto una radente di Retrosi alla sua destra. La palla gli cade e il classificatore gli addebita un errore. Sul conto pieno su Ambrosino, Retrosi parte in rubata. Ambrosino gira a vuoto il terzo strike e Nooij completa il doppio gioco con il tiro in seconda che vale il doppio gioco.

27189.jpgLa conseguenza è che si entra nel nono inning con Figueroa che ha totalizzato solo 80 lanci e mostra la scintillante palla veloce di inizio partita e della quale, per la verità, non ha abusato nel corso della serata. Il nono attacco di Amsterdam è molto veloce e il partente del Nettuno torna a sedere con 93 lanci nel braccio.

Cordemans, che di lanci in 8 riprese ne ha effettuati 102, chiude qui la sua prestazione e lascia spazio a Nick Stujfbergen.

Il cambio non si rivela la migliore delle idee. Il nuovo venuto elimina al piatto Caradonna, poi concede 4 ball a Bergolla. Martone batte un pop sul seconda base ed è il secondo eliminato, ma Stuifbergen concede 4 ball a Peppe Mazzanti. Renato Imperiali incassa il primo strike, poi picchia una linea tra esterno centro ed esterno destro che spinge a punto Bergolla e qualifica il Nettuno per la finale di giovedì sera.

 

La finale dell'Europeo per Club tra Danesi e Unipol Bologna si gioca alle 21 di giovedì 30 agosto allo stadio "Steno Borghese" di Nettuno. Rai Sport Due sarà in diretta dalle 22

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Europeo per Club: il monte di lancio trascina l'Unipol in finale

 

 

 

EUROPEO PER CLUB 2012 - FINAL FOUR (foto)

 

 

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Unipol Bologna Campione d'Europa

 

Un singolo di Leonardo De Donno decide la finale con la Danesi Nettuno che si inchina solo all'ultima ripresa (4-3). La squadra di Nanni va ben tre volte in vantaggio, ma si fa sempre recuperare mancando ripetutamente il colpo del ko. Per il nove laziale serata da dimenticare in difesa dove commette 4 errori. Vincente Nicholas Pugliese

 

 

da Nettuno, Fabio Ferrini

 

L’Unipol Bologna torna in vetta all’Europa espugnando lo “Steno Borghese” nella finale di European Cup dove, al termine di un tira e molla infinito, tre volte avanti e altrettante recuperata, decide una valida del nettunese, di nascita, Leonardo De Donno che spinge a casa il punto della vittoria (4-3). In una serata in cui la Danesi Nettuno è lontana parente di quella vista 24 ore prima contro l’Amsterdam, 4 errori in difesa, il nove di Nanni, pur sprecando molto con 12 rimasti in base, porta a casa la massima competizione continentale per club all’ultimo assalto quando ormai tutto lasciava presagire che la sfida si sarebbe decisa agli extrainning.

La finale non ha la stessa intensità della semifinale tra laziali e olandesi, ma vede in campo lo stesso equilibrio. L’Unipol Bologna vince con merito nonostante manchi di concretezza in certe occasioni, mentre la Danesi Nettuno, 27217.jpgstranamente fallosa, ha almeno il carattere di riprendere per ben tre volte gli avversari. Costante della serata è la condizione in cui arrivano tutti e 4 i punti degli emiliani: sempre con due eliminati sul tabellone. Alla fine anche il destino sembra volersi prendere gioco del Nettuno perché a risolvere la European Cup è un nettunese emigrato in Emilia, Leonardo De Donno, che piazza la valida nel momento decisivo e viene premiato MVP della Final Four.

Non ci sono sorprese nei due line-up e il duello sul monte vede Ricardo Hernandez per la Danesi e Jesus Matos per l’Unipol. Se la partenza del dominicano mette a referto due strike out, ben diversa è la situazione per il lanciatore di passaporto spagnolo che, inspiegabilmente, dopo le prime due eliminazioni, perde controllo. Gli emiliani, dal canto loro, ci mettono solo il singolo di Liverziani, il resto arriva con due basi ball ed un lancio pazzo che portano il vantaggio della squadra di Nanni. Tutto sommato però il Nettuno limita i danni perché, ancora a basi cariche, trova l’out di chiusura su Sabbatani.

La partita è frizzante ed il numeroso pubblico accorso sugli 27216.jpgspalti dello “Steno Borghese”, oltre quattromila persone, ritrova subito la speranza nel secondo attacco della Danesi. Anche in questa occasione sarebbe più da guardare il bicchiere mezzo vuoto che mezzo pieno perché i ragazzi di Bagialemani hanno l’opportunità di mettere in ginocchio Matos, basi cariche senza eliminati, e non la sfruttano. Dopo aver messo tre corridori in base con due valide, la prima caduta dal guanto di un Ermini in tuffo, ed un errore della difesa sul bunt di sacrificio, la Danesi non va oltre il punto del pareggio sulla volata di sacrificio di Sanna. Sulla seguente battuta verso la prima di Retrosi, infatti, Imperiali parte verso casa facendosi prendere in ballerina dalla difesa felsinea che non perdona.

Così come costruisce, la Danesi disfa rendendo la finale di European Cup senza pause. Ancora una volta, quando è ad un passo dalla chiusura dell’attacco avversario, la squadra laziale scivola. E se Infante in prima è opera di Hernandez che lo colpisce, il resto è demerito della difesa che commette due errori di fila: il primo sulla rubata dell’interbase, il secondo sulla battuta in diamante di Vaglio dove Martone assiste sopra la testa di Imperiali regalando il nuovo vantaggio all’Unipol.

Di valide se ne vedono poche, ma le emozioni continuano. Finalmente si assiste anche a qualche bella giocata 27223.jpgdifensiva come la presa al volo in tuffo, dopo una lunga corsa, di De Donno che toglie letteralmente una valida ad Imperiali. Questo però non basta per evitare il 2-2 del Nettuno con Peppe Mazzanti spinto a casa dalla seconda volata della serata di Sanna.

Se Nettuno non può essere troppo soddisfatto della difesa e del suo partente che non concede molto ma palesa qualche difficoltà di controllo, Bologna sorride poco in attacco perché dopo quattro riprese si trova già con 6 uomini lasciati in base.

Sembra un copione che si ripete di continuo quello della Danesi che subisce punto sempre con due eliminazioni. Anche il terzo vantaggio dell’Unipol arriva con due fuori ed è firmato da Liverziani sul singolo di Malengo che, dopo un primo tentativo con una profonda battuta a sinistra finita in foul di pochi centimetri, trova la zona giusta sempre dalla parte di Ambrosino (3-2). Una valida che porta Bagialemani a chiamare sul monte Yovany D’Amico.

Nonostante il vantaggio Bologna continua il festival delle occasioni sprecate e dopo aver fallito il colpo del ko al 27210.jpgsesto non riuscendo a spingere a casa nemmeno un punto pur con corridori in seconda e terza ed un solo eliminato, si ripete nell’attacco successivo in cui il Nettuno porta a 4 i suoi errori, ma non ne paga le conseguenze. Così per Bologna sono ben 11 i left on base.

Scherzando col fuoco, alla fine ci si scotta e l’Unipol lo impara a sue spese. Al primo cenno di calo di Matos, due singoli a fila di Retrosi e Ambrosino, Nanni corre ai ripari chiamando Cody Cillo dal bullpen. La Danesi prova a rendersi la strada più difficile con un bunt di Caradonna che provoca l’out in terza, ma poi ci pensa la valida a sinistra di Bergolla a far esplodere lo Steno Borghese (3-3). Ma anche in questo caso non pochi sono i rimpianti per aver chiuso la ripresa a basi cariche, con Nicholas Pugliese sul monte. Tanto più che in coda arriva l’ultimo e decisivo vantaggio del Bologna firmato da Liverziani sul singolo in mezzo agli esterni di De Donno.

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se non ci sono gli angels... angels = juve

ciao caro, naturalmente scherzo, spero di sentirti presto. forza bologna e nettuno. urbanus.. che ricordi !!!

Ciao grande Cabezon, che hai condiviso con me e pochi altri il caldo e le beffe subiti l' 1, 2 e 3 agosto davanti al'ex Ostello della Goventù, quando sono iniziati i processi farsa a Conte ed ai nostri giocatori.

Il Parma Angels ora Cariparma è una grandissima squadra, che insieme al Nettuno, al Rimini al Grosseto ed ora al San Marino, ha scritto pagine importanti del baseball italiano, dando anche tantissimi giocatori alla nazionale azzurra, in occasione di Campionati Europei, Mondiali e Giochi Olimpici.

Se non ricordo male, solo 2 anni fa si fregiava dello scudetto, quindi.................

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La nazionale di baseball è a Haarlem

 

Da mercoledì 5 settembre gli azzurri sono al lavoro in Olanda. Al gruppo si sono uniti Chris Colabello, che ha appena concluso la sua stagione in 'doppio A', e Mike Piazza. Mazzieri: "Ci aspettano 9 partite in 10 giorni, vogliamo giocarle migliorando di giorno in giorno; indipendentemente da chi abbiamo davanti, sta a noi dare sempre il massimo"

 

 

da Haarlem, Riccardo Schiroli

 

Nel pomeriggio di mercoledì 5 settembre la nazionale di baseball è arrivata in Olanda. Il gruppo azzurro, in testa il capo delegazione Mario Falaschi, ha raggiunto l'aeroporto di 'Schiphol' ad Amsterdam e da lì l'hotel 'Haarlem Zuid', che sarà il quartier generale fino al termine dell'Europeo.

 

Al gruppo si sono aggregati il batting coach Mike Piazza e il prima base Chris Colabello, che sono gli ultimi arrivi.

27360.jpg"Ho ringraziato il manager Marco Mazzieri perchè mi ha aspettato fino alla fine. Spero di ripagare la sua fiducia" ha detto Chris Colabello.

Colabello ha ritrovato nel gruppo un paio di suoi compagni di percorso nelle giovanili del Rimini: il capitano Mario Chiarini e il dottor Andrea Pellegrini.

"Ho sempre desiderato vestire la maglia azzurra" ha spiegato Colabello in un inequivocabile accento romagnolo "Mio padre Lou mi ha sempre parlato tanto della sua esperienza in nazionale. Anche se, forse, adesso il suo vero sogno è vedermi arrivare in Major League...".

In serata gli azzurri si sono allenati sul campo del Kinheim, a qualche chilometro dal centro di Haarlem. Dopo il riscaldamento atletico, curato dal preparatore Gianni Natale, gli azzurri si sono impegnati sugli schemi di difesa che coinvolgono i lanciatori e poi hanno svolto il tradizionale batting practice, con lo stakanovista coach Cebi Vecchi in pedana.

 

Il manager Marco Mazzieri ha voluto rivolgere ai suoi qualche parola piuttosto significativa.

"Ho in mano il media guide e mi è balzato all'occhio che ci sono solo 2 giocatori, che erano nati l'ultima volta" era il 1977 "Che l'Italia ha vinto l'Europeo qui" si tratta di Santora ed Ermini, ma il manager non lo dice "Tutti si aspettano che vinca l'Olanda, che si è organizzata l'evento in casa nell'anno del centenario della sua Federazione. Se arriveremo alla finale, si giocherà a Rotterdam davanti a un sacco di gente e ci tiferanno tutti contro. Ma a noi piace, giocarcela in un ambiente del genere".

Mazzieri ha proseguito: "In questo torneo, non mi interessa la vostra media battuta, non mi interessa la vostra media pgl. Mi interessa vedere giocatori che spostano il corridore, che sono capaci di ottenere una base in più in attacco e non concederla in difesa. Mi interessa vedere lanciatori che fanno buoni lanci anche quando non sono nella miglior serata. L'Italia deve dare il massimo e non preoccuparsi di chi ha di fronte. Sono 9 partite in 10 giorni e le vogliamo affrontare migliorando giorno dopo giorno".

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Al via l'Europeo di Baseball, l'Italia esordisce contro la Croazia

 

Gli azzurri scendono in campo allo stadio "Pim Mulier" di Haarlem alle 19.30, dopo la sfida pomeridiana tra Grecia e Spagna che potrebbe già dare indicazioni importanti sul girone. L'Olanda, che apre contro il Belgio, si presenta con 8 giocatori che militano nelle Minors americane ed è la favorita per il successo finale

 

 

da Haarlem, Riccardo Schiroli

 

E' tutto pronto per l'inizio dell'Europeo di baseball, che si apre ufficialmente alle 14 di venerdì 7 settembre su 3 campi: a Haarlem si gioca Spagna-Grecia del girone 'A', a Utrecht Svezia-Russia, sempre del girone 'A' e a Rotterdam Repubblica Ceca-Germania del girone 'B'.

27245.jpgL'Italia esordisce alle 19.30 a Haarlem contro la Croazia. Non si tratta in teoria di un avversario troppo pericoloso, ma alla prima partita è probabile che gli azzurri si trovino di fronte il miglior pitcher croato (probabilmente Summers, un americano di madre croata), che così potrà lanciare 2 volte nella prima fase.

 

Da parte sua Marco Mazzieri ha già deciso di affidare la palla a Tiago Da Silva e ha scelto anche gli 8 che giocheranno in difesa dietro di lui: Colabello in prima, Vaglio in seconda, Infante in terza, Granato interbase e (da sinistra a destra) Avagnina, Ambrosino e Chiarini agli esterni. Ermini sarà il battitore designato. Con Infante lead off, Ermini batterà secondo e Granato terzo; Colabello sarà il clean up e dopo di lui Mazzieri inserirà La Torre e Chiarini, ma non ha ancora deciso in che ordine. Avagnina, Vaglio e Ambrosino completano l'ordine di battuta.

Tyler La Torre , che ha giocato in Triplo A con i San Francisco Giants, è uno dei giocatori più attesi di questo Europeo.

 

"Veramente sono io che non vedo l'ora di dare il mio contributo. Marco Mazzieri mi ha scelto per la mia esperienza come catcher, la Federazione mi ha aiutato e sono stato accolto benissimo. Ho visto il calore della gente di Nettuno, come i miei compagni lavorano duro e penso che si possa fare qualcosa di buono".

Che livello ti aspetti? "Io mi aspetto di dare il massimo che posso dare. Sono concentrato solo su quello".

 

Pur inserita in un girone all'apparenza molto più difficile di quello dell'Italia, l'Olanda (che debutta alle 19.30 a Rotterdam con il Belgio) resta la favorita per il successo finale. Gli arancioni hanno un roster abbastanza lontano da quello Campione del Mondo, ma hanno comunque rinforzato lo staff di lanciatori che ha disputato la Haarlem Week con 2 lanciatori di Triplo A (Martis dai Nationals e Van Mil dagli Indians, entrambi rilievi), con il partente di Doppio A dei Royals, Sulbaran e con Tom Stuijfbergen, che ha lanciato da partente in Singolo A avanzato con i Minnesota Twins. Giocano negli Stati Uniti anche il bomber Curt Smith (AA con i Marlins; è stato l'MVP del Mondiale IBAF a Panama), l'interbase Statia (AA Brewers), il seconda base Nick Urbanus (A dei RAngers) e l'esterno Sams (AA Mariners). Un altro giocatore che potrebbe essere poco familiare al pubblico italiano è il catcher Rudy Van Heydoorn, nato in Repubblica Dominicana, arrivato fino al Singolo A avanzato (Mariners) e al suo primo anno nella Hoofdaklasse olandese.

Sarà possibile seguire tutte le partite dell'Europeo grazie al servizio di play by play offerto dalla CEB con il supporto tecnico della FIBS.

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Da giovedì 13 settembre all'Europeo di baseball si fa sul serio

 

L'Italia parte senza sconfitte nella seconda fase e affronta Germania e Repubblica Ceca nelle prime 2 giornate. Vincendo entrambe le partite, potrebbe permettersi di trattare il big match con l'Olanda come momento di preparazione alla finale. La forza degli azzurri può essere il bull pen, ricco di alternative e riposato

 

 

da Haarlem, Riccardo Schiroli

 

L'Italia è l'unica squadra imbattuta dell'Europeo 2012 di baseball.

 

All'inizio della seconda fase gli azzurri sono quindi nella invidiabile condizione di essere padroni del proprio destino. Vincendo le partite di giovedì 13 (con la Germania) e venerdì 14 (Con la Repubblica Ceca) renderebbero il big match con l'Olanda di sabato 15 una gara di preparazione alla finale del giorno dopo.

27483.jpgE' chiaro che per vincere le partite contro tedeschi e boemi prima bisogna giocarle.

La Germania è una formazione solida, ma che non ha un lanciatore dominante. Nella prima fase per il Bundesteam sono stati decisivi 2 rilievi: Martin Dewald nella prima partita contro la Repubblica Ceca (finita alle riprese supplementari) e Eugen Heilmann nella sfida decisiva con la Francia. Stando alla logica, il partente contro l'Italia dovrebbe essere Luke Sommer, un pitcher mancino di 27 anni nato nell'Oregon che ha giocato quest'anno in Olanda nel Corendon Kinheim, ma che ha militato nelle Minors americane dal 2008 al 2011, accumulando 72 presenze in Singolo A avanzato e 38 in Doppio A, sempre da rilievo. Sommer ha in carriera 6 gare da partente nelle Leghe Indipendenti.

Dei tedeschi c'è da trattare con cautela il line up. Kevin Kotowsky (esterno), uno dei prodotti dell'Accademia MLB di Tirrenia, ha giocato negli Stati Uniti nell'Allan Hancock College e sta impressionando (media oltre .600). Lukas Jahn è un interbase classe 1991 che batte .500. Poi ci sono i ben noti Boldt, Guehring, Speer, Franke che ci fecero adeguatamente soffrire 2 anni fa a Stoccarda. E naturamente c'è Maximilian Kepler, top prospect (800.000 dollari di bonus di firma) dei27454.jpgMinnesota Twins di appena 19 anni.

 

La Repubblica Ceca ha preso le mosse dalla clamorosa vittoria sull'Olanda di domenica 9 per una tripletta di successi che l'hanno portata tra le prime 6. La squadra la conosciamo bene. L'abbiamo anche vista alla Italian Baseball Week e sappiamo che il suo line up ha sempre nel veterano Pavel Budsky (media .500 e 4 doppi) la stella. Stanno giocando bene il catcher Cech e gli esterni Malik e Hejma. La coppia di interni centrali (l'interbase Schneider e il seconda base Hajtmar) è talentuosa, ma Schneider è incline all'errore (ne ha commessi 4 fino qui).

Non è da escludere che contro l'Italia lanci Michal Sobotka, l'eroe (8 riprese, nessun punto guadagnato) della vittoria sull'Olanda. Ma il miglior lanciatore boemo è in effetti Jan Blazek (classe 1988).

E' comunque giusto sottolineare che il destino delle 2 partite dipende quasi esclusivamente dagli azzurri e dalla loro capacità di mettere sotto gli avversari fin dall'avvio.

 

Se Mazzieri replicherà la rotazione della prima fase, saranno Da Silva e Panerati i lanciatori partenti. Entrambi avranno dietro un bull pen riposato e nelle migliori condizioni. Nessuno dei 6 rilievi azzurri ha lanciato fin qui più di 3 inning. Contro Germania e Repubblica Ceca, certamente meno profonde nel settore, può essere un vantaggio non da poco, in caso di seconda parte della gara in equilibrio.

 

Il line up italiano batte con una media di .388, che ovviamente non va presa troppo alla lettera (le partite con la Croazia e la Russia hanno gonfiato un po' i numeri), ma che in 27555.jpgogni caso rende l'idea delle potenzialità.

L'Olanda, per dire, batte a .329. Ma proviene da un girone onestamente più impegnativo.

Il manager Brian Farley ha reagito con orgoglio alla sconfitta con la Repubblica Ceca: "Siamo qui per vincere e la sconfitta non cambia nulla".

Cambia il fatto che l'Olanda nella seconda fase non può sbagliare e nemmeno vuole trovarsi nelle condizioni di giocare la gara contro l'Italia sabato come se fosse una finale (al di là del precedente, in qualche modo benaugurante; 2 anni fa erano gli azzurri nella stessa condizione).

 

La Svezia non può fare paura ai Campioni del Mondo, ma la Spagna non la possono sottovalutare. Anche se, chiunque estraggano dal quartetto di partenti (Sulbaran, Tom Stuifbergen, Martins e Cordemans) sembra un osso molto duro per il line up di Mazzotti.

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Mauro Mazzotti: l'altra Italia dell'Europeo

 

Il manager della Spagna ha fatto parte dello staff azzurro dal 2005 al 2007. Fino a domenica 9 settembre ha tenuto un profilo basso, poi si è giocato la sfida con la nazionale di Mazzieri con il miglior pitcher in pedana. Puntava ad arrivare primo nel girone? Parliamo con lui di questo e altro

 

 

da Haarlem, Riccardo Schiroli

 

C'è un Italiano che qui ad Haarlem non rappresenta l'Italia, ma per il quale inizia una seconda fase dell'Europeo molto interessante.

 

Mauro Mazzotti, allora era falsa modestia? "Cosa?"

Il fatto che voi come Spagna non puntavate a nulla di particolare. Lo hai detto varie volte, in fase di preparazione: "Ti ricordo che veniamo dal torneo di qualificazione...".

 

Però avete schierato il vostro miglior lanciatore (Eric Gonzalez) contro l'Italia. Se ho fatto bene i conti, il suo turno nella rotazione sarebbe tornato con la finale... "Questo è un caso. Abbiamo avuto la certezza di averlo a disposizione solo pochi giorni prima di venire in Olanda. Parte della rotazione era già fatta....".

27242.jpgMa Eric è uno che fa la differenza: "E' un pitcher di Lega Indipendente. Tu hai scritto che ha lanciato fino al Triplo A, ma forse è bene precisare che in Triplo A ha giocato una partita sola" nel 2010, 3 riprese lanciate, n.d.r. "Diciamo che è un buon giocatore".

Insomma, questa Spagna a cosa punta? "A vincere la partita di giovedì contro la Repubblica Ceca. Le altre 2 partite della seconda fase, saranno figlie del risultato della prima".

E ci dici anche chi lancia, contro la Repubblica Ceca? "Abbiamo scelto Nacar".

Ma dicci la verità, c'è una ricerca di rivalsa, da Italiano che affronta l'Italia alla guida di un'altra nazionale? "Perchè mai?".

Beh, ad esempio per dimostrare che di quello staff potresti meritare di far parte: "Io di quello staff ho fatto parte. E' andata come è andata ed è passato il mio momento. Adesso sto bene qui. Certo, quando affronto l'Italia e sento l'Inno di Mameli, un po' di pelle d'oca mi viene...".

Notavo l'altro giorno che tutti i migliori giocatori dell'Europeo (olandesi esclusi) sono passati dalla IBL: "Non diciamo niente di scandaloso, se affermiamo che il campionato italiano è quello con il livello più alto d'Europa. Gli addetti ai lavori non possono non ammetterlo. Il quarto in battuta della Svezia ha giocato in Italia, il mio quarto in battuta ha giocato in Italia, il lanciatore che ha fatto miglior figura per la Repubblica Ceca gioca nel Grosseto...".

Quindi? "Quindi, avere giocatori di altri paesi in Italia aiuta tutto il baseball europeo a crescere. E' una considerazione che faccio per invitare a riflettere chi propone regole e restrizioni. Non bisogna sempre e solo pensare al proprio orticello".

I giornali olandesi non sono tanto teneri con le scelte del manager Farley, quando preferisce un antillano (lo scrivono loro) a un giocatore cresciuto in Olanda. Per noi in Italia, non è una novità. Immagino anche per te in Spagna... "Il mondo va avanti. Non molto tempo fa, saremmo in banca a cambiare pesetas e lire in fiorini. Oggi usiamo tutti l'€uro. Io dico che se un ragazzo ha la cittadinanza di un paese, non si capisce perchè non dovrebbe rappresentarlo. A patto che se lo meriti sul campo, ovvio. L'unico modo per far crescere i migliori giovani è avere campionati competitivi nei quali possano misurarsi con giocatori di alto livello e metterli in concorrenza con loro".

Insomma, chi vince domenica 16? Italia, Olanda o Spagna? "Mah, Italia e Olanda sono nettamente superiori, se guardiamo ai roster. Ma in una partita secca, può succedere di tutto..."

E non a caso, Mauro infila un freudiano "Spagna" al posto di "Olanda" quando ripete il nome delle favorite...

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ieri stavo guardando su Sky Miami-Philadelphia ma non c'ho capito na mazza delle regole.....

 

Vero. Poi per vedere una gara USA se sei un neofito sul serio ci capisci poco. Prova questi giorni su Eurosport o su RAI Sat, che se non sbaglio dovrebbero dare alcune gare dell'Italia impegnata nel Campionato Europeo. Almeno con il commento in italiano qualcosa di più di sicuro la puoi apprendere.

L'ideale sarebbe vedere una partita con uno che conosce il gioco.

 

Ti potrei consigliare il regolamento tecnico, che trovi sul sito della Federazione, ma se mi dai il tuo indirizzo, Ti spedisco un piccolo opuscolo che raggruppa le regole base, proprio le più importanti.

Con questo hai la possibilità di seguire con cognizione di causa una gara di baseball.

Poi se ti capita su Sky, ci sono le repliche del campionato di Major League Baseball, con il commento di Faso (del gruppo Elio e le Storie Tese) e Sal Varriale (ex giocatore ed ex coach della Nazionale Azzurra di Baseball, grande tifoso Yankees). Loro sono bravissimi, molto competenti, e ottimi anche nello spiegare le diverse azioni.

 

Fammi sapere e a presto.

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Da Silva tiene a zero la Germania, l'Italia vince 3-0

 

La prova del lanciatore del San Marino è magistrale, ma il mancino tedesco Luke Sommer non è da meno. Gli azzurri sbloccano la partita solo al sesto, poi allungano all'ottavo quando La Torre stampa un doppio contro la recinzione a sinistra al rilievo Dewald. Venerdì l'Italia affronta, la Svezia, demolita nella prima partita dall'Olanda

 

 

da Haarlem, Riccardo Schiroli

La Germania non rende la vita facile agli azzurri, ma l'Italia mantiene la sua marcia senza sconfitte imponendosi (3-0) alle spalle di un Tiago Da Silva impeccabile. Il mancino dei tedeschi Luke Sommer, per altro, duella in bravura con l'Italiano (i 2 pitcher, in 15.2 riprese complessivamente lanciate, non concedono basi ball) e diventa difficile comprendere la decisione del manager del Bundesteam Greg Frady di rilevarlo con Martin Dewald all'ottavo con 2 out. I fatti, per lo meno, danno torto al tecnico americano dei tedeschi, visto che Dewald concede 2 basi ball, un doppio e un singolo ai primi 4 battitori affrontati.

27580.jpg

Come previsto la Germania si affida a Luke Sommer, lanciatore mancino che ha giocato 3 stagioni nell'organizzazione dei Cubs di Chicago e che ha vinto lo scudetto olandese 2012 con il Corendom Kinheim. Mazzieri contro il mancino preferisce Pantaleoni (designato) ad Avagnina e Ambrosino (esterno centro) a De Simoni nel line up e schiera Ermini esterno sinistro.

La prima valida della partita la batte Boldt in apertura di secondo inning. Ma il terza base tedesco non va oltre la prima base.

Nella parte bassa dell'inning, con un out, La Torre picchia un doppio tra esterno destro ed esterno centro. Ma Chiarini e Pantaleoni non vanno oltre volate che permettono agli esterni tedeschi di ottenere comode prese al volo.

Al quarto la Germania arriva in zona punto. E' ancora Boldt, che spedisce una volata tra esterno destro ed esterno centro, a colpire, questa volta un doppio. Guehring batte una radente su Infante ed è il secondo out e Franke gira a vuoto il cambio di Da Silva ed è il terzo out al piatto.

Al cambio campo, con 2 out, Colabello trova un singolo ad un passo dalla linea di foul di destra. La Torre va sul conto pieno, poi al nono lancio di Sommer batte una radente sulla quale il seconda base tedesco Speer ottiene il terzo out in prima.

Con un out al quinto, Pantaleoni picchia duro tra esterno sinistro ed esterno centro e ottiene un doppio. Vaglio è il secondo out, quando un suo swing difensivo spedisce una palla nel guanto del seconda base, e Ambrosino guarda una (rara) palla dritta di Sommer ed è il terzo out al piatto.

Infante apre il sesto attacco italiano con un singolo al centro. Ermini mostra il bunt sul primo lancio, ma manda la palla in foul. Sul secondo l'Italia cambia la strategia e la Germania se ne avvede: Infante parte per la rubata, Gronauer chiama il pitch out ed Ermini lancia letteralmente la mazza per colpire la palla, mancandola. Il tiro di Gronauer è però scentrato e Infante è salvo in seconda. Ermini è il primo out, ma la sua radente sul seconda base porta Infante in terza. Con il diamante tedesco avanzato, Granato tocca una linea sul seconda base. Speer riesce solo a fermare la palla e Infante porta gli azzurri in vantaggio.

27582.jpgBoldt (ancora lui!) apre il settimo attacco tedesco con una valida a destra, che Chiarini contiene in un singolo. Il bunt di Guehring porta il corridore in zona punto e Franke spaventa l'Italia con una battuta che flirta con la linea di foul a destra, poi è il secondo out al piatto, girando a vuoto la palla veloce di Da Silva. Gronauer batte una rimbalzante lenta, sulla quale Infante chiude l'attacco avversario con il tiro in prima.

Chiarini apre il settimo attacco italiano con un singolo tra terza base e interbase. Pantaleoni va in vantaggio di 2 ball, poi manda la palla in foul su un tentativo di batti e corri, quindi batte debolmente sul pitcher. Il tiro di Sommer batte di centimetri Chiarini in seconda. Sul pop di Vaglio, Speer sbaglia il piazzamento e la palla cade. Il seconda base fa comunque in tempo ad ottenere l'out forzato in seconda su Pantaleoni. Ambrosino è il terzo out al volo.

Sulla rimbalzante di Glaser che apre l'ottavo inning, Vaglio va a raccogliere la palla nei pressi del cuscino di seconda e si coordina benissimo per un tiro preciso, che arriva al primo rimbalzo nel guanto di Colabello per il primo out. Kotowsky batte un singolo a destra e la Germania si gioca il pinch hitter Sascha Brockmeyer al posto dell'interbase Jahn. Il nuovo venuto colpisce secco verso Da Silva, che devia la palla. Granato arriva sulla traiettoria e ottiene il secondo27591.jpg out forzato in seconda. La radente di Speer colpisce il cuscino di terza e spiazza Infante, che raccoglie la palla con un buon riflesso, ma non riesce a effettuare il tiro in prima. Con il punto del pareggio in seconda, Kepler batte un chopper su Vaglio, che ottiene un comodo terzo out in prima.

Al cambio campo Speer si porta all'interbase e Brockmeyer difende la posizione di seconda base.

Nella seconda metà dell'ottavo, l'Italia allunga. Con 2 out, Granato buca il prima base tedesco Glaser con una radente che gli permette di ottenere un doppio. E' l'atto finale della partita dell'ottimo Sommer, che esce tra gli applausi e lascia il monte a Martin Dewald. Il rilievo concede a Colabello la prima base ball dell'intera partita. La Torre incassa il primo ball e poi stampa il secondo lancio contro la recinzione a sinistra per un doppio che vale il 2-0. Il coach di terza dell'Italia D'Auria ferma Colabello, non avvedendosi che il tiro a casa era impreciso. Dewald concede 4 ball a Chiarini e, con tutti i cuscini occupati, Avagnina entra a battere per Pantaleoni e tocca un singolo a destra che vale il 3-0. Mazzieri si gioca il secondo pinch hitter, che è Santora, a battere per Vaglio. Sul suo chopper, Brockmeyer ottiene il terzo out forzato in seconda.

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La sfida tra Italia e Olanda di sabato 15 settmebre sarà in diretta su Rai Sport Due. Accordo di massima anche per la finale

 

 

C'è l'accordo: la RAI trasmetterà la partita di sabato 15 settembre tra Italia e Olanda, ultimo impegno degli azzurri nella seconda fase dell'Europeo di baseball. La partita verrà trasmessa in diretta (ore 19) da Rai Sport Due. La telecronaca sarà di Pino Cerboni e il commento tecnico di Riccardo Schiroli.

La RAI ha raggiunto anche un accordo di massima per la trasmissione della finale di domenica 16 settembre alle 13. Vi informeremo successivamente sulla programmazione di questa seconda partita.

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L'Italia è ancora Campione d'Europa

 

Con un perentorio 8-3 gli azzurri piegano l'Olanda e bissano il titolo del 2010. A fare la differenza è il monte di lancio: contro i pitcher orange il line-up italiano tocca ben 12 valide, mentre i tulipani sono limitati a 6. Nemmeno una falsa partenza ferma la squadra di Mazzieri che firma un'impresa, battere gli eterni rivali in casa loro, riuscita solo nel 1977 e chiude senza sconfitte

 

 

da Rotterdam, Fabio Ferrini

 

L’Italia si conferma in vetta all’Europa e di fronte a quattromila persone regala un grande dispiacere agli eterni rivali dell’Olanda che speravano di festeggiare in ben altro modo il centenario della propria Federazione. Nella finale sembra quasi che le parti si invertano perché sono le mazze azzurre a bombardare di valide i lanciatori orange, 12 hit con 3 extrabase, mentre il line-up dei padroni di casa ha solo qualche fiammata, vedi il solo-homer di De Cuba, ma poi soffre molto i lanci di Mariotti.

Proprio il monte di lancio è la chiave di vittoria: quello italiano è solido in tutte le sue componenti, dal partente ai rilievi, quello dei tulipani al quarto inning ha già visto passare tre giocatori diversi. I meriti dei ragazzi di Mazzieri vanno comunque oltre perché la falsa partenza con cui si presentano avrebbe potuto abbattere anche un toro, invece gli azzurri dimostrano solidità mentale e, come 24 ore prima, iniziano dalla terza ripresa la loro risalita. Un break che si chiude con il big-inning del quarto in cui l’Italia passa il piatto di casabase ben 5 volte per l’allungo che si rivelerà decisivo (8-3).

 

E' nona vittoria su nove partite in terra olandese. E' l'alloro che vale il decimo trionfo assoluto.

 

Per il replay della sfida vissuta sabato sera, ma questa volta con in palio il titolo continentale, Mazzieri fa solo 27681.jpguna variazione inserendo Ermini al settimo posto del line-up azzurro come designato, per Ambrosino, e rimette Avagnina al suo posto all’esterno sinistro, con Desimoni al centro. Nella formazione olandese torna Statia, ma come designato con la conferma di Urbanus all’interbase, De Cuba viene lasciato all’esterno e dietro al piatto prende posto Van Heydoorn.

Sul monte l’Italia si affida a John Mariotti e l’Olanda risponde con il triplo-A (Minnesota Twins) Shairon Martis.

In un Familiestadion affollato e quasi gremito in ogni ordine di posto, dopo gli inni nazionali eseguiti da un assolo di tromba, l’arbitro capo Dana Beszczynsky dà il playball.

 

 

E l’Italia ha un inizio da dimenticare. Statia trova un po’ fortunosamente una rimbalzante che corre lungo la linea di foul di destra e arriva fino in seconda, spostandosi poi in terza su lancio pazzo. Smith batte su Infante che si fa cadere la palla dal guanto mancando così l’assistenza per il secondo out. E’ quindi un gioco da ragazzi per Sams toccare una volata al centro su cui Statia fa il pesta e corri per raggiungere casabase e regalare l’immediato vantaggio ai padroni di casa. Ma il peggio arriva nel primo attacco. Martis non ingrana subito la marcia migliore perché prende due singoli fotocopia da Infante e Avagnina, rimbalzante tra prima e seconda, che portano corridori agli angoli. E’ l’occasione migliore per rispondere immediatamente all’Olanda, invece l’Italia rimane al palo con tre strike out di fila, tutti girati, del cuore del suo line-up.

Un duro colpo dal quale gli azzurri ci mettono un attimo prima di riprendersi, mentre Mariotti li tiene a galla lanciando molto, ma controllando le mazze orange. Ad aprire la strada all’Italia è Stefano Desimoni che piazza un doppio tra esterno destro e centro, molto corti nell’occasione. Infante fa in pieno il 27693.jpgsuo dovere con un bunt perfetto sul quale l’esterno parmigiano arriva comodamente in terza. Poi è Avagnina a regalare il pareggio all’Italia con un’altra battuta verso la seconda che Kemp riesce a fermare in tuffo, ma senza poter fare l’eliminazione in prima. Mazzieri è aggressivo, chiama ed ottiene la rubata verso la seconda e poi viene premiato da un lancio pazzo che porta il corridore azzurro fino in terza. Martis continua a non brillare anche perché i battitori italiani dimostrano buon occhio e pazienza. Granato riceve la base, avanzando poi su palla mancata, e Colabello è aiutato da un pizzico di fortuna perché la sua smanicata finisce alle spalle di Kemp ma è troppo corta per De Cuba (2-1) e vale il vantaggio azzurro. Con la base a La Torre dopo un duello durato 8 lanci, Martis finisce la sua partita e l’Olanda si affida a Juan Carlos Sulbaran che entra con tutti i cuscini occupati. Chiarini lo porta sul conto di 3 ball ed uno strike poi tocca verso l’interbase per un doppio gioco che non si chiude per un pelo, con qualche protesta olandese per il salvo in prima, e spinge a casa il 3-1.

I tulipani si tengono però in scia e ringraz27697.jpgiano De Cuba che spara oltre la recinzione a destra il secondo lancio del suo turno per il solo-homer del 2-3. Non basta a far paura all’Italia le cui mazze sono calde. Ed è sempre Avagnina la bestia nera dei padroni di casa. Il mancino del San Marino, con Vaglio, singolo, e Infante, colpito, in base, tocca la terza valida personale infilando una rimbalzante lungo la linea di destra per il doppio del 4-2. Dopo l’intenzionale a Granato e la corta volata di Colabello, tocca a La Torre togliere lo zero dalla casella personale delle valide con una palla che passa proprio sopra il sacchetto di seconda e su cui Urbanus va un po’ troppo in scioltezza vedendosela passare sotto al guanto (6-2). Chiarini non è da meno dei compagni e, con gli esterni olandesi che continuano a giocare molto corti, spara un doppio a sinistra fissando il punteggio sull’8-2. E’ il momento del cambio anche per Sulbaran sostituito da Tom Stuifbergen.

 

Se per l’Olanda il secondo rilievo è la salvezza perché riesce a 27702.jpgmettere un freno all’attacco italiano fino a fine partita, Mariotti conferma di rimanere indigesto ai tulipani e solo dopo aver chiuso il secondo terzo di gara lascia la pedana a Chris Cooper. Ma per gli orange il risultato non cambia: due riprese ed una sola valida.

Qualche brivido e un po’ di paura nel dugout azzurro c’è solo in chiusura, nel nono inning quando l’Italia decide di affidarsi a Marco Grifantini, come nel 2010. Questa volta però il rilievo parmigiano alimenta le flebili speranze dei padroni di casa subendo due doppi, da Sams e De Cuba, che valgono un punto (3-8). Lo staff tecnico azzurro non correre altri rischi e dal bullpen chiama Nick Pugliese: una volata e lo strike out sul pinch hitter Engelhardt. E il titolo di Campioni d’Europa resta in Italia.

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Italia Campione d'Europa di baseball: la gioia dei protagonisti

 

Parlano il manager Marco Mazzieri, il miglior giocatore del torneo Lorenzo Avagnina, il lanciatore vincente John Mariotti e il Capitano Mario Chiarini. La delusione del manager olandese Brian Farley. Il Presidente Fraccari: "Questa Federazione ha ridato un futuro al baseball italiano"

 

 

da Rotterdam, Riccardo Schiroli

 

"E' difficile dire qualcosa in questo momento. Ripeto quello che avevo detto ieri: questo è un gruppo di persone 27703.jpgeccezionali".

Il manager Campione d'Europa Marco Mazzieri parla tutto d'un fiato: "Quando lavori così, con questo spirito di squadra, nessun obbiettivo è impossibile da raggiungere. Abbiamo giocato 10 giorni a un livello incredibile, migliorando partita dopo partita. E pensare che questa avventura era partita tra le difficoltà, con metà squadra a disposizione. I ragazzi hanno fatto qualcosa di incredibile e hanno contribuito tutti e 24".

Mazzieri chiude con i ringraziamenti: "Per primo il mio staff, poi Marina Lalli dell'Ufficio Nazionali della FIBS. Con il Segretario Marcello Standoli, ci sono sempre stati vicini. Il successo è di tutti quelli che ci hanno aiutati a raggiungerlo".

 

Lorenzo Avagnina è l'MVP, il miglior giocatore del torneo. Una soddisfazione che segna una carriera: "Ci ho sempre creduto, fin da quando ero un27708.jpg bambino".

Un titolo ancora più tuo di quello del 2010: "Avevo problemi al gomito, 2 anni fa. Marco mi ha voluto lo stesso e io gli ho dato quello che potevo".

Il 4 su 5 della finale è qualcosa che non si scorda: "E' frutto di impegno e perseveranza. La perseveranza è la cosa che Marco Mazzieri mi ha inculcato".

 

John Mariotti ci tiene a chiarire un concetto: "I battitori mi hanno aiutato a entrare davvero in partita. Hanno segnato punti, mi hanno fatto lavorare tranquillo".

Ma la vittoria è tua: "E' stato un privilegio, sentire la fiducia di Marco e della squadra, quando sono stato scelto come partente. Veramente un grande onore. Sono andato sul monte con l'unico scopo di dare alla squadra la possibilità di vincere".

Come giudichi la tua prova? "Oggi non ero al meglio, ma il mestiere del lanciatore è questo. Anche quando noi hai le tue migliori armi a disposizione, vai lì e cerchi di fare gli out".

All'inizio andavi sotto nel conto: "Il mio sinker non funzionava come volevo. Per fortuna, avevo pieno controllo del cambio, che mi ha permesso di rimanere in partita. Poi ho cominciato a lanciare il sinker come volevo ed è stato tutto più facile".

 

27713.jpgIl Capitano azzurro Mario Chiarini si gode lo storico successo: "Fare meglio di quello che abbiamo fatto in questo torneo era difficile. Vorrei sottolineare il fatto che tutta la squadra, tutti i 24 della rosa, hanno dato tutto quello che avevano. Noi siamo partiti da Nettuno con un obbiettivo e lo abbiamo centrato. Abbiamo lavorato per questo obbiettivo e torniamo a casa con la vittoria. Questa è una grande soddisfazione".

Il manager dell'Olanda Brian Farley parla in olandese con la stampa locale, poi accetta di rispondere a qualche domanda: "Cosa ha avuto l'Italia in più? Hanno fatto quello che noi non siamo riusciti a fare, gli aggiustamenti necessari nel box di battuta".

Aggiunge Farley: "Sono una bella squadra, ben allenata, con la caratteristica di battere a tutto campo, abbastanza veloci sulle basi. Oggi per metà partita ci hanno veramente messi sotto pressione, andavano sempre in base senza out...".

Deluso dai lanciatori? "Mah, è difficile che i nostri pitcher siano messi così in difficoltà. Ma Sulbaran devo dire che non ha demeritato, fino al doppio di Chiarini. Ci sono state un paio di battute a terra che sono passate".

Pentito di non aver utilizzato prima Stujfbergen? "Avevamo un piano, che prevedeva Sulbaran dopo Martis e ci siamo attenuti a quello".

Avete giocato l'Europeo da Campioni del Mondo, in casa e nell'anno del centenario della Federazione. La sconfitta pesa? "Certamente. C'erano grosse aspettative per questo torneo e indubbiamente siamo delusi. Ma voglio comunque fare i complimenti all'Italia, che ha vinto meritatamente".

Sulla via per l'aeroporto di 'Schiphol', il Presidente FIBS Riccardo Fraccari esprime tutta la sua gioia: "E' un successo meraviglioso. E lasciatemi dire che dopo 2 Europei consecutivi vinti, con Avagnina MVP, Vaglio e De Simoni tra i migliori in campo in una finale in casa dell'Olanda Campione del Mondo, questa Federazione può dirsi orgogliosa di aver ridato un futuro al baseball italiano".

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Ammazza però.......................pensate fosse stato il calcio a vincere il Campionato Europeo ! Invece qui l'Italia si conferma sul tetto d'Europa, per di più battendo in finale e nettamente i padroni di casa olandesi per 8 a 3, dopo averli già battuti il giorno prima per 4 a 3, e per poco nessuno lo sa. Mah !

Si consideri che l'Olanda è Campione del Mondo in carica, dopo aver sconfitto nell'ultima edizione del Torneo Cuba in finale ed in semifinale. Vi assicuro che non è poco, in uno sport dove le sorprese si contano con il contagocce, e certo non a livello di finali.

 

Per di più con gli olandesi esiste una rivalità assoluta, paragonabile ai derby calcistici di Torino, Roma e Milano, o anche peggio se possibile. Gli olandesi e gli italiani nel baseball si vedono come il fumo negli occhi, sia a livello di squadre nazionali che di club.

 

Vi faccio l'esempio dell'Europeo 1991 disputato a Nettuno. A quel tempo la finalissima si giocava al meglio delle 5 partite e non come ora in gara secca.

Bene, l'Italia si portò subito sul 3 a 0 centrando il titolo e con questo la qualificazione ai Giochi Olimpici di Barcellona.

 

Il Presidente della Federazione però, ricordando gli insulti presi dagli italiani in Olanda due anni prima quando a vincere furono gli orange, fece un bel discorso alla squadra facendo i complimenti per la vittoria, ma dicendo anche di non perdere la concentrazione, perchè voleva il risultato tondo di 5 a 0 per noi. E così fù.

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Ammazza però.......................pensate fosse stato il calcio a vincere il Campionato Europeo ! Invece qui l'Italia si conferma sul tetto d'Europa, per di più battendo in finale e nettamente i padroni di casa olandesi per 8 a 3, dopo averli già battuti il giorno prima per 4 a 3, e per poco nessuno lo sa. Mah !

Si consideri che l'Olanda è Campione del Mondo in carica, dopo aver sconfitto nell'ultima edizione del Torneo Cuba in finale ed in semifinale. Vi assicuro che non è poco, in uno sport dove le sorprese si contano con il contagocce, e certo non a livello di finali.

 

Per di più con gli olandesi esiste una rivalità assoluta, paragonabile ai derby calcistici di Torino, Roma e Milano, o anche peggio se possibile. Gli olandesi e gli italiani nel baseball si vedono come il fumo negli occhi, sia a livello di squadre nazionali che di club.

 

Vi faccio l'esempio dell'Europeo 1991 disputato a Nettuno. A quel tempo la finalissima si giocava al meglio delle 5 partite e non come ora in gara secca.

Bene, l'Italia si portò subito sul 3 a 0 centrando il titolo e con questo la qualificazione ai Giochi Olimpici di Barcellona.

 

Il Presidente della Federazione però, ricordando gli insulti presi dagli italiani in Olanda due anni prima quando a vincere furono gli orange, fece un bel discorso alla squadra facendo i complimenti per la vittoria, ma dicendo anche di non perdere la concentrazione, perchè voleva il risultato tondo di 5 a 0 per noi. E così fù.

 

hai ragione , io l'ho scoperto stamattina e chiedo venia . Complimenti agli azzurri e a te Bismarck che tieni costantemente aggiornato questo topic

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hai ragione , io l'ho scoperto stamattina e chiedo venia . Complimenti agli azzurri e a te Bismarck che tieni costantemente aggiornato questo topic

 

Ma di che, è un piacere. E sapessi tra gli azzurri quanti tifano Juventus ! Tra gli altri, a braccio, Avagnina, MVP di questo torneo, uno dei migliori in assoluto in questi giorni di gara e strepitoso in finale (per me gli olandesi se lo sogneranno anche la notte), Imperiali, nettunese DOC ma che gioca nel San Marino (e quindi bicampione d'Italia con la sua squadra). Il grande Peppe Mazzanti, sempre nettunese e nazionale azzurro. Insomma la colonia bianconera in nazionale baseball è ben fornita e variegata, senza contare il più famoso attualmente, Alex Liddi, ormai perso per la maglia azzurra, perchè stabilmente nel roster di Major League USA dei Seattle Mariners.

 

Una cosa hanno in comune con la Juventus i giocatori di baseball che tifano bianconero: non mollano mai !

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Lorenzo Avagnina Most Valuable Player dell'Europeo

 

Due premi individuali anche per Luca Panerati: migliori record vinte/perse e miglior media pgl

 

 

 

L’Italia non trionfa solo come squadra confermando il titolo di Campioni d’Europa, con cui si porta in doppia cifra, ma anche a livello individuale dove porta a casa ben 3 degli otto premi assegnati (basandosi sulle statistiche del girone della seconda fase che comprende anche 3 partite del primo turno).

27707.jpgIl più prestigioso è senza dubbio quello di Most Valuable Player vinto da Lorenzo Avagnina vero mattatore della finale e vero incubo per i lanciatori olandesi. Quattro valide in cinque turni, con un doppio e 2 punti battuti a casa, tra cui quello del momentaneo 1-1.

 

Meglio fa Luca Panerati che mette in bacheca due trofei: lanciatore con il miglior record di partite vinte/perse, 2-0 con i successi con Svezia e Repubblica Ceca, e miglior media pgl, rimasta immacolata per tutte e 13 le riprese in cui è rimasto sul monte, firmando per altro anche 13 stikeout, nessuno più di lui.

 

Al pari di Panerati anche Francisco Figueroa ha portato a casa due premi individuali. Lo slugger spagnolo ha chiuso l’Europeo con la migliore media battuta (.600 con 9 valide su 15 turni) ed ha segnato più punti, 6. Gli altri riconoscimenti sono andati all’iberico Dewis Navarro, come miglior produttore di punti (6 a pari di Golindano e Infante) e al tedesco Kai Gronauer per il numero di fuoricampo (1 come altri 11 ma con meno turni nel box). L’Olanda ha invece visto premiati Kalian Sams, come miglior ladro di basi, 2, e Nick Urbanus come miglior difensore dell’Europeo, avendo chiuso senza errori.

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L'Italia ha vinto l'Europeo di Baseball? :|

Ma l'hanno fatta vedere da qualche parte?

Comunque complimenti, si vede che ci metti passione nel riportare notizie in un topic così poco frequentato .ok

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L'Italia ha vinto l'Europeo di Baseball? :|

Ma l'hanno fatta vedere da qualche parte?

Comunque complimenti, si vede che ci metti passione nel riportare notizie in un topic così poco frequentato .ok

Si l'hanno fatta in diretta su Eurosport 2 e in differita su Rai Sport Sat. Peccato perchè è stato davvero uno spettacolo. Purtroppo il baseball ha tempi per nulla "televisivi", in primis non avendo una durata esatta e determinata della gara. Fai conto una finale Champions, si sa che se nei 90 minuti si pareggia ci sono 2 tempi supplementari e poi rigori. Nel baseball se al 9° inning sei in parità si va agli extra inning, e fino a che una delle due squadre non segna un punto più dell'altra si seguita ad oltranza, e può capitare di superare le 5 ore....................................immagina la RAI ! Andrebbero in tilt tutti i palinsesti possibili e immaginabili.

Grazie per i complimenti.

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Rivissuta a mente fredda, quella degli azzurri di Mazzieri è davvero una grande impresa

 

L'Italia ha vinto l'Europeo in casa dei Campioni del Mondo e, va detto senza mezzi termini, questo è un vero capolavoro. La forza del gruppo, con i veterani in perfetta sintonia con i più giovani, il marchio dell'Accademia di Tirrenia, la professionalità di uno staff che non ha trascurato nulla. E si potrebbe andare avanti...

 

 

di Riccardo Schiroli

 

L'Italia ha vinto il suo decimo campionato Europeo di baseball in casa dei Campioni del Mondo in carica. Nel senso letterale del termine, visto che la rosa dell'Olanda per questo torneo continentale contava su 15 dei 24 giocatori che hanno trionfato a Panama nell'autunno del 2011 e su 10 giocatori sotto contratto con organizzazioni 23728.jpgprofessionistiche USA. Rispetto al Mondiale, le assenze che pesano sono quelle dei giovani fenomeni Didi Gregorius (classe 1990, ha esordito come interbase nei Cincinnati Reds), Jonathan e Sharlon Schoop e dello storico catcher Sydney De Jong. Non mi azzarderei a dire che i vari Zarraga, Bogaerts, Boyd (escluso per scelta tecnica) e il De Caster attuale (che ha rinunciato all'ultimo momento, lasciando la squadra con un giocatore in meno rispetto alle rivali) siano giocatori che avrebbero fatto la differenza. Va anche ricordato chi l'Olanda aveva a disposizione, rispetto al Mondiale, Statia, (49 partite in Triplo A come utility) e Van Mil (lanciatore da 94 miglia all'ora).

 

L'Olanda era insomma una gran bella squadra, forse la miglior nazionale arancione mai schierata in un Europeo. Di certo, molto più forte di quella che l'Italia ha battuto a Stoccarda nel 2010. Sulla carta, superiore tecnicamente all'Italia.

 

L'Italia però questa Olanda l'ha battuta nettamente, facendo scendere dal monte Shairon Martis (già 20 presenze27697.jpg in Grande Lega) e Juan Carlos Sulbaran, uno dei lanciatori che ha battuto Cuba nella finale del Mondiale; gli altri erano, per la cronaca, Cordemans e Bergman (quest'ultimo, l'Italia lo ha battuto sabato sera). Insomma, lo dico sereno, non c'è niente di male ad ammettere che l'Italia è stata grande.

 

Anche chi era certo di una sconfitta azzurra può fare questo passo. Forse, si sentirà meglio.

La chiave del successo azzurro è in una parola: sinergia. Letteralmente, si tratta dell'azione combinata di più elementi, che risulta di efficacia potenziata rispetto a una loro semplice sommatoria. Ma si capisce meglio di cosa sto parlando con questo paradosso: l'effetto 2+2=5.

E' un miracolo che nello sport riesce spesso e che molti allenatori o giocatori chiamano "gruppo".

Non a caso il manager Mazzieri tiene, a mente fredda, sottolineare: "Le componenti di questa vittoria sono tante, ma nelle cronache di domenica pomeriggio non è mai stato sottolineato il nostro lavoro di scouting, fatto da Bill Holmberg e Mike Piazza sul campo di Haarlem e da Chris Catanoso sul campo di Rotterdam. Avevamo in mano relazioni dettagliatissime su tutti gli avversari. Inoltre, questo gruppo è così unito anche grazie al lavoro di Rafi Colon".

Per rendere l'idea, il profilo di Colon sul sito dei Mariners (organizzazione per la quale è sotto contratto) è quello di: "Colui che allena i Mariners fuori dal campo".

 

27702.jpgPotrei andare avanti per pagine, a descrivere quanto tutto funzioni a meraviglia nello staff azzurro. Merita comunque una citazione la professionalità dello staff atletico-sanitario: il preparatore Gianni Natale, il fisioterapista Massimo Baldi, il giovane (classe 1984) medico Andrea Pellegrini. Merita una citazione Augusto Medina, che fa un lavoro difficilmente valutabile dall'esterno, ma instancabile e puntuale.

Detto questo, bisogna concentrarsi sulla bontà del lavoro tecnico che è stato fatto.

 

Contro lanciatori professionisti, l'Italia ha giocato una prima parte della finale da incorniciare, in attacco. L'Italia è arrivata in base, ha messo pressione, ha colpito duro quando serviva, ha messo le gambe dove non era arrivata la potenza (la corsa di Chiarini, che ha impedito il doppio gioco) per andare in vantaggio. Era una macchina poco meno che perfetta e guidata da un gran pilota, che l'ha sempre tenuta in strada.

John Mariotti (lanciatore vincente della finale), Tyler La Torre (ricevitore e gran regista difensivo e battitore spauracchio del27706.jpg torneo) e Chris Colabello (il bomber che ha aiutato a sopperire all'assenza di Peppe Mazzanti) hanno esordito in nazionale senza aver giocato nella IBL. A parte che Colabello (pochi lo sanno) ha avuto il primo tesseramente in categoria Ragazzi in Italia, ma questi 3 atleti erano parte del gruppo come se di quel gruppo avessero fatto parte da sempre.

 

Alessandro Vaglio, Luca Panerati, Mattia Reginato, Matteo D'Angelo sono Campioni d'Europa che si sono diplomati all'Accademia di Tirrenia.

 

Paolino Ambrosino ha trascorso diversi periodi di preparazione nella struttura. Stefano De Simoni è nazionale dal progetto Verde Azzurro.

Ma ci rendiamo conto del fatto che tutto questo è bellissimo?

Chiudo con una citazione presa a prestito dal Capitano Mario Chiarini. Non l'ha rilasciata in una intervista, ma sono sicuro che non gli dispiacerà se la uso: "Lo abbiamo fatto una volta, lo abbiamo fatto 2 volte. Ora dobbiamo provare a farlo la terza. Non accontentiamoci...".

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Pure quest'anno,la mia Fortitudo ha fatto cilecca,anche se sono meno deluso di 2 anni fa',quando regalammo lo scudetto al Parma.Cmq,vincendo la Coppa Campioni,ci siamo consolati.Aggiungiamoci il titolo europeo dell'Italia...............e svanisce tutto..

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