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Stile Juventus RMC Sport

Avv. D'Onofrio: "A causa di Calciopoli distrutte carriere e persone. Processo diverso dagli altri per tensioni e condizionamenti. I media..."

Post in rilievo

Buongiorno amici, ecco le considerazioni dell'Avv.D'Onofrio a pochi giorni dalla sentenza d'appello.

Ospite della trasmissione ‘Stile Juventus’ su Radio Manà Sport, Paco D’Onofrio, docente di Diritto Sportivo all’università di Bologna e legale di Luciano Moggi nel processo sportivo di Calciopoli, ha parlato della situazione al Processo di Napoli tracciando le probabili prospettive di una sentenza che potrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Gli argomenti sono noti – esordisce l’avvocato al microfono di Nicola De Bonis - sono passati tanti anni in cui la verità ormai è emersa con chiarezza, ma anche ai tempi del processo sportivo c’erano tutti gli elementi per capire come non vi sia mai stata una cupola, come nessuna partita sia mai stata alterata e come ci siano stati comportamenti, peraltro consentiti dalle norme sportive dell’epoca, seguiti da molti dirigenti per tutelare le proprie società ma non per alterare le partite. C’è speranza, si confida sul fatto che i giudici d’appello, sotto un peso e una pressione mediatica minore rispetto ai giudici di primo grado, possano valutare con serenità tutti gli elementi e fare chiarezza in maniera definitiva, una verità che tutti gli addetti ai lavori ormai conoscono, non solo i tifosi e gli appassionati bianconeri”.

Il professor D’onofrio ritorna sul processo sportivo: “In un’intervista di Buffon tempo fa si leggeva che la Juve è l’alibi per la sconfitta degli altri. Ecco quando la Juve della triade vinceva lo faceva sul campo acquistando campioni di assoluto valore e vendendoli a cifre iperboliche non chiedendo nulla alla proprietà, quindi i perdenti e i detrattori dell’epoca ritenevano che questo fosse frutto di chissà quale alchimia o condizionamento, quindi quando la verità falsa fu resa ingiustamente pubblica, tutti, compresi i mezzi di informazione, si accontentarono di quella risposta perché placava molti animi e reprimeva molta insoddisfazione e sensi di frustazione. E’ un peccato che il movimento sportivo anche mediatico non sia voluto andare a fondo, ma la difesa di Moggi non ha indietreggiato di un passo, talvolta anzi si è messa sulle spalle le sorti della Juve e le ha portate avanti tanto sul campo prima che in tribunale dopo, e quindi questo merita un accertamento definitivo da parte dei giudici di Napoli. E’ una vicenda che è stata caratterizzata da molti condizionamenti, un processo che ha visto momenti di tensione sia in ambito sportivo che penale, non è un processo come tutti gli altri. Si ha l’impressione che ci siano state delle altre variabili che hanno influito, come in ambito sportivo l’estrema celerità, si sono volute disconoscere delle prove per ragioni di celerità, quando invece sarebbe stato opportuno andare a fondo. Da cittadini italiani ci dobbiamo augurare che finalmente le norme vengano applicate con serenità e trasparenza e che in qualche modo si faccia luce su una vicenda sulla quale volutamente è calato il silenzio e l’ombra”.

La Triade e la Juve nei seguenti passaggi: “Nella prima fase del processo sportivo, che ha sempre un valore mediatico maggiore rispetto al penale, le posizioni della Juve non erano allineate a quelle di Moggi, in quel momento il direttore difendeva se stesso e anche il prestigio della Juve, la difesa di quella storia sportiva fu più rintracciabile in quella di Moggi che in quella della Juve, che assunse posizioni diverse, a partire dal famoso ritiro del ricorso al Tar oppure la scelta di patteggiare nel 2008. Poi c’è stato un cambiamento nelle scelte difensive, il presidente Agnelli ha fatto della sua presidenza un punto fermo, cioè quello di rivendicare i due scudetti, e quindi in questo momento ci sono tutte le premesse perché finalmente si possa giungere in qualche modo a ridisegnare con correttezza i tratti essenziali di una vicenda ancora troppo oscura. Quando si crede in un obiettivo bisogna crederci fino in fondo, la difesa è andata avanti e, aldilà di come possa concludersi tutto questo, molte falsità sono state spazzate proprio dalla perseveranza della difesa di Moggi, come quella del “sequestro” di Paparesta nello spogliatoio. Chi oggi continua a parlare di sequestro di Paparesta non lo fa perchè è ignorante e non conosce la verità, ma quella verità fa paura ed è costretto in modo ripetitivo ad aggrapparsi a certe falsità per tenere alimentata la speranza che i 13 anni di glorisosa gestione della Triade siano stati anni di condizionamento, ma tutti lo sanno che non è così, a partire dai protagonisti sportivi di quelle vicende che pubblicamente dicono una cosa mente privatamente dicono altro”.

E infine sul processo di Napoli: “La data della sentenza è difficile da prevedere, l’udienza sarà molto lunga e probabilmente non ci sarà subito l’esito e la pronuncia, si aspetterà qualche giorno, sono passati tanti anni, sono state distrutte carriere, persone, famiglie, se l’obiettivo sarà quello di raggiungere la verità tutti confidano che anche una settimana in più d’attesa non sarà tempo sprecato".

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Belle parole, sosterrò sempre Moggi in virtù anche di quanto affermato in questa intervista.

Ma quelle intercettazioni che dovevano apparire in questo processo d'Appello non sono state poi lette?

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grande Avvocà.. come sempre.... ma da stammerda di paese immerso in questo cancrotico sistema di giustizia non ci si puo aspettare altro che farse immonde come questa.. sorrette all'istante e alimentate senza sosta dall'altro sistema di condanna; quello giornalistico (ancor piu dimmerda)... chi decide ha gia deciso...

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Classico processo nel quale non possono tornare indietro anche ße sono stati sputtanati a livelli interplanetari.

Non mi aspetto nulla di diverso dalla solita condanna con motivazioni degne di Anacleto mitraglia.

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Vogliono far rimanere tutto così, con lo scudetto cartonato ai corrotti prescritti perché tanto la società non ha mosso un dito più del dovuto.

Però è bello far * sotto giornalai e squadrette.

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grande Avvocà.. come sempre.... ma da stammerda di paese immerso in questo cancrotico sistema di giustizia non ci si puo aspettare altro che farse immonde come questa.. sorrette all'istante e alimentate senza sosta dall'altro sistema di condanna; quello giornalistico (ancor piu dimmerda)... chi decide ha gia deciso...

 

Amen .ok

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sono anni che queste cose si sanno ma chi deve pagare sono ancora incensati come grandi uomini di sport e gli scudetti non ci sono stati restituiti, lo sappiamo sappiamo tutto della porcata del 2006, ma vogliamo che la pagina sia riscritta la Juventus non si deve vergognare di nulla proprio di nulla, le parole oramai lasciano il tempo che trovano.

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D'Onofrio dice cose condivisibili, il problema è che purtroppo le sentenze in questi anni continuano a dire il contrario...vedremo anche se ormai sinceramente la speranza è molto poca

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Negli ultimi mesi stanno cambiando diverse cose nel calcio italiano, eventi importanti che possono spostare il potere politico:

la vendita di Moratti e la sua progressiva perdita di potere economico

il sollevamento di Galliani, il tracollo di Berlusconi e il chiaro disinteresse nei confronti del Milan degli "eredi che contano" (cioè Marina e Piersilvio)

 

a me sembra che ci siano dei chiari segnali di perdita di potere delle 2 milanesi, soprattutto se poi andiamo a leggere che la Lega ha delegato ad Agnelli e Lotito le trattative per la commercializzazione dei diritti TV

 

io starei molto attento perchè potrebbero esserci delle sorprese... la FIGC ha chiaramente l'interesse che Moggi venga di nuovo condannato, perchè in caso di assoluzione completa la Juve potrebbe impugnare le sentenze per riavere scudetti e il risarcimento da capogiro, tuttavia coloro che fin'ora hanno tirato i fili sono sempre più deboli e la Juve è sempre più forte.

Non mi aspetto un'assoluzione, ma se questo dovesse succedere si confermerebbero molti sospetti soprattutto sulle tempistiche dell'abbandono di Moratti e Galliani

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".......ma la difesa di Moggi non ha indietreggiato di un passo, talvolta anzi si è messa sulle spalle le sorti della Juve e le ha portate avanti tanto sul campo prima che in tribunale dopo..........."

 

“Nella prima fase del processo sportivo........il direttore difendeva se stesso e anche il prestigio della Juve, la difesa di quella storia sportiva fu più rintracciabile in quella di Moggi che in quella della Juve, che assunse posizioni diverse, a partire dal famoso ritiro del ricorso al Tar oppure la scelta di patteggiare nel 2008"

 

 

VERGOGNA INDEGNI!

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Concetti fumosi che non condivido

 

perchè conosci la vicenda in modo superficiale e sommario. eppure pretendi di dare giudizi.

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Belle parole ma ormai non mi fido più della giustizia nemmeno se trovassero una registrazione del santo che dice che calciopoli è tutto un bluff cambierebbero opinione

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perchè conosci la vicenda in modo superficiale e sommario. eppure pretendi di dare giudizi.

 

Eccerto che lo pretendo. Sennò che vengo qui a fare? :d

 

Comunque l'avvocato ha una assidua frequenza televisiva. L'importante però è convincere un magistrato. Purtroppo certi avvocati sfruttano i casi mediatici per la propria notorietà, spero che il D'Onofrio non sia tra questi. Personalmente non mi convince molto, ma l'importante è che convinca la corte. Sennò che lo pagano a fa????

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Eccerto che lo pretendo. Sennò che vengo qui a fare? :d

 

Comunque l'avvocato ha una assidua frequenza televisiva. L'importante però è convincere un magistrato. Purtroppo certi avvocati sfruttano i casi mediatici per la propria notorietà, spero che il D'Onofrio non sia tra questi. Personalmente non mi convince molto, ma l'importante è che convinca la corte. Sennò che lo pagano a fa????

 

argomenta la fumosità e cosa non condividi, altrimenti il fumoso sei tu, oltre che superficiale.

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chi ha seguito la vicenda calciopoli sa che ciò che dice l'avvocato d'onofrio è la verità e non bisogna aggiungere altro se non diffondere e divulgare ovunque ciò che abbiamo subito gratuitamente 7 anni fà

 

ps noto con dispiacere che i filo-societari/dirigenziali infestano tutti i threads con le loro patetiche affermazioni frutto di ignoranza o "programmazione cerebrale".

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