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dingo

Il topic dell'aspirante allenatore

Post in rilievo

Ho visto i gol di Padernborn - Borussia Dortmund 2-2

 

Gol di Aubameyang evitabile, il marcatore se lo perde e il gabonese riceve il cross di Durm solo davanti al portiere; gol di Reus evitabile, taglia dietro alle spalle del difensore e riceve il passaggio filtrante che lo mette solo davanti al portiere. In entrambi i casi mancanza di controllo frontale attivo, oltre che marcatura non a uomo.

Gol di Rupp forse inevitabile, con una finta evita l'intervento in scivolata del marcatore e scocca un buon tiro.

Gol di Saglik evitabile, imbuca il pallone di testa su angolo approfittando della distrazione del marcatore (che ovviamente guardava solo la palla, non palla e giocatore).

Ho visto i gol qui: http://www.diretta.i...G4UbXJ6K/#video .

 

Dopo li guarderò anch'io, per il momento dico solo che se vai avanti così con una descrizione-rilevazione dei gol evitabili simile alla mia, iniziamo bene, augurandomi che anche altri utenti facciamo altrettanto; con i gol evitabili non si scherza nel senso che lasciano il segno, infatti, pur essendo superiori agli avversari talvolta si pareggia o si perde.

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Serie A 2014/2015 – 12° giornata di campionato del 23.11.2014.

 

Premessa.

I gol, tutti i vari tipi di gol segnati e visibili sui campi di calcio, da un mio studio elaborato si classificano in due grandi categorie, EVITABILI ed IMPARABILI/INEVITABILI, ciascuna statisticamente quantificabile nel 50% circa del totale.

I gol evitabili, su cui soffermeremo maggiormente la nostra attenzione critica sono quelli che si possono prevenire adottando gli opportuni accorgimenti tecnico tattici da me suggeriti, segnati per errori individuali e di reparto, sempre gli stessi e ripetitivi in ogni partita, derivanti da:

a) atteggiamento del difensore che si gira sui tiri diretti in porta invece di osservare la regola della posizione frontale attiva nell’opporsi fisicamente alle palle in arrivo;

b) libertà e spazio messi a disposizione dell’attaccante per effetto della zona applicata con le sue note, rischiose componenti tattiche invece di ricorrere alla moderna marcatura a uomo con la difesa elastica ed il controllo visivo attivo, elemento tattico innovativo.

I secondi che non hanno il carattere della ripetitività continua, ricorrente tipica dei primi, si riferiscono a quei gol a fronte dei quali il portiere poco o nulla può fare per impedire alla palla di entrare in rete; essi riguardano i gol imparabili derivanti da: giocate, gesti o scambi da manuale di natura tecnico tattica come, ad esempio, dribbling, combinazione, triangolazione, contrasto, anticipo, appoggio smarcante, tiro di precisione, stacco di testa maggiore, velocità di corsa maggiore, giocata di classe (girata, rovesciata, colpo di tacco o di ginocchio), deviazione, calcio di rigore, calcio di punizione, calcio d’angolo, schema collaudato sui calci piazzati, contropiede; mentre i gol inevitabili sono derivanti da: situazioni o episodi casuali, contingenti, di fortuna come, ad esempio, rimpallo favorevole, errore o svista della terna arbitrale, autogol, malinteso tra difensori, intervento a vuoto, papera o deviazione involontaria del difensore o del portiere, respinta difettosa del portiere, situazione d’inferiorità numerica, palla vagante, rimessa laterale, barriera posizionata male, opposizione passiva alla palla, condizioni del terreno di gioco, rimbalzo ingannevole della palla, mancanza di fair play, palla intercettata.

Da tener presente infine che gli errori sui gol evitabili vanno rilevati nel momento immediatamente prima che la palla entri in rete; il riferimento ad errori tecnico tattici precedenti, seppur di poco, collegati alla stessa azione, a centrocampo o nella trequarti, non è da prendere in considerazione a giustificazione dei gol stessi, in quanto le relative variabili di sviluppo del gioco portano a ragionare per ipotesi, con i “se” e i “ma”, quindi senza riscontro con la realtà oggettiva degli errori emersi all’atto del gol; infatti, tali errori finali, se non fossero stati commessi, avrebbero rimediato, sanato sia quelli precedenti sia soprattutto evitato il gol stesso.

 

Partite

Atalanta vs Roma 1 2

Gol di Moralez evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di Astori che inoltre sul tiro a rete si è girato invece di opporsi fisicamente alla palla in arrivo stando frontale e attivo;

Gol di Ljajic evitabile, mancato rispetto della posizione frontale attiva con Carmone che si è girato sul tiro a rete imitando Bonucci.

Gol di Nainggolan imparabile, anticipo e precisione nel tiro a rete.

Lazio vs Juventus 0 3

Gol di Pogba imparabile, contropiede da manuale;

Gol di Tevez, copia ed incolla del primo con la stessa causale del contropiede;

Gol di Pogba, passaggio smarcante.

Torino vs Sassuolo 0 1

Gol di Floro Flores evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa che lo ha lasciato completamente solo davanti alla porta.

Cesena vs Sampdoria 1 1

Gol di Lucchini imparabile, anticipo;

Gol di Nica imparabile, autogol.

Verona vs Fiorentina 1 2

Gol di Rodriguez evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Lopez imparabile, corsa più veloce dell’avversario sulla palla;

Gol di Cuadrado imparabile, anticipo.

Napoli vs Cagliari 3 3

Gol di Higuain evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Inler imparabile, precisione nel tiro a fil di palo;

Gol di Ibarbo imparabile, gesto tecnico con giocata da manuale;

Gol di Farias evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di Gargano;

Gol di Guzman evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Ibarbo evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa.

Parma vs Empoli 0 2

Gol di Vecino imparabile, triangolazione da manuale;

Gol di Tavano evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa.

Udinese vs Chievo 1 1

Gol di Di Natale imparabile, rimpallo favorevole;

Gol di Radovanovic imparabile, precisione nel tiro angolato a fil di palo.

Milan vs Inter 1 1

Gol di Menez evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa, di Ranocchia in particolare;

Gol di Obi imparabile, precisione nel tiro a fil di palo.

Genoa vs Palermo 1 1

Gol di Dybala imparabile, precisione nel tiro a rete a giro sul sette più lontano;

Gol di Bertolacci imparabile, rimpallo favorevole.

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Il gioco a zona ( che io critico sempre ) ha alcuni lati positivi (in verità pochi ) ,

a parte la possibilità teorica di difendersi meglio con dei giocati "scarsi " (vedi : la mia firma ) e poco altro ,

da la possibilità ad alcuni allenatori , più perspicaci degli altri , di poter far giocare in più ruoli determinati giocatori .

Conte . _1365513503.jpg, ad es. è quello che più conosciamo .

Ha inventato Asamoah terzino ;

il Ganese aveva sempre giocato in mezzo al campo ma il n/s. ex mister è riuscito ad impostarLo bene anche in difesa , anzi forse adesso gioca meglio di prima .

Poi ha anche provato a far giocare Marchisio trequartista ma con scarsi risultati .

Un'altro , conosciuto , è stato Heynckes che ha impostato Alaba da ala sx. a terzino sx. ,

opp. il povero Vilanova , morto a 45 anni , che faceva giocare Mascherano centrale di difesa invece che mediano di centrocampo .

Poi di esempi ce ne sono tanti altri .

Alcuni poco conosciuti , ad es. :

Valverde _1354547567.jpg( il mister dell'Athletic Bilbao , da me spesso ingiustamente criticato ) ha reimpostato De Marcos ( che io considero uno dei migliori centrocampisti in circolazione ) da mezzala a terz. dx. con ottimi risultati ,

opp. Streich 2989-1408098753.jpg( del Friburgo , con cui sta facendo un miracolo rispetto ai giocati a disposizione )

che ha reinventato completamente il ruolo di K. Guedè ... uno Slovacco nero che in patria giocava stopper e da quando è andato a Friburgo gioca a fare il "palo " in attacco cercando di far salire la squadra e portare via almeno uno dei 2 centrali per favorire gli inserimenti di Memhedi e di Darida .

Ma quello che voglio mettere in evidenza è la duttilità del gioco a zona in certe occasioni ,

non sempre , perciò , il gioco a zona è da condannare , anzi può venire utile specialmente ai Club "provinciali " che devono fare di necessità virtù : " il bisogno aguzza l'ingegno " ;) .

Con il gioco a zona è più facile per un buon giocatore giocare in più posizioni del campo , non c'è bisogno di essere "specializzati ". (...anche perchè non si capisce mai di Chi è la colpa ... ma questa è un'altra storia che viene spesso ripresa e ripetuta già dal N/S. GiorgioP. ) .

" Ai miei tempi "non era facile giocare in più ruoli o cambiare ruolo , perchè ci si doveva confrontare con avversari super-specializzati , bisognava dimenticare subito tutti i movimenti del vecchio ruolo ed entrare nella nuova parte senza sbagliare .

Di solito i cambiamenti di ruolo avvenivano per "raggiunti limiti di età " che fa perdere scatto e forza fisica per contrastare avversari meno tecnici e talentuosi ma più giovani ed affamati .

Ricordo ad es. :

Mazzola che da centravanti diventò mezzala opp. Beckenbauer che da grande mediano si trasformò in un signor libero .

Oggi , ad es. uno come Furino avrebbe potuto giocare tranquillamente anche a terzino ,

uno come Bercellino a centravanti , Facchetti ad ala , Bettega a centrale in difesa , ecc. , ecc. ;

ricordo ancora l'esperimento di Tardelli terzino che fallì miseramente sotto i colpi di Keegan ,

oggi quel Tardelli giocherebbe ad occhi chiusi anche in quella posizione ( ... altro che Lichtsteiner con tutto il rispetto ) .

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Finita l'euforia di questa vittoria voglio provare ad analizzare in breve i gol che stanno venendo col modulo 4-3-'epoivediamo'', in particolare quelli su ripartenza.

Abbiamo un'arma in più che è ben efficace.

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Finita l'euforia di questa vittoria voglio provare ad analizzare in breve i gol che stanno venendo col modulo 4-3-'epoivediamo'', in particolare quelli su ripartenza.

Abbiamo un'arma in più che è ben efficace.

 

Leo quelli del Malmoe hanno avuto un calo psicofisico pauroso nel secondo tempo mentre la Juve è sempre rimasta, sotto questo aspetto, su standards superiori a quelli degli avversari; sai bene che nel calcio la fisicità ed il dinamismo contano molto e naturalmente ne beneficiano di riflesso anche il modulo o i moduli nuovi sperimentati.

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Basilea vs Real Madrid 0 1

Ma è possibile prendere un gol evitabile come quello segnato da Ronaldo lasciato completamente libero alle spalle dal difensore che lo stava controllando e poi improvvisamente lo perde o meglio lo trascura per andare ad attaccare la palla, il suo corridoio di transito? Questa è la zona e le sue sorprese che riserva a chi perde praticandola.

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Leo quelli del Malmoe hanno avuto un calo psicofisico pauroso nel secondo tempo mentre la Juve è sempre rimasta, sotto questo aspetto, su standards superiori a quelli degli avversari; sai bene che nel calcio la fisicità ed il dinamismo contano molto e naturalmente ne beneficiano di riflesso anche il modulo o i moduli nuovi sperimentati.

 

Sì, poi il loro terzino ha completamente sbagliato il movimento del fuorigioco sul gol di Llorente, e pure i due centrali erano posizionati male; alla lunga è venuta fuori la squadra migliore, ma che fatica!

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qui si tralascia un particolare sul gioco a zona che è nato, tendenzialmente, non tanto per difendersi meglio ma al contrario per attaccare in maniera più efficace.

 

la zona serve per mantenere la squadra compatta, efficace, "corta".

 

mi permetto di dire che senza una impostazione a zona, molte giocate del calcio moderno come, tra tutte, le situazioni di manovre organizzate nella transizione e l'impostazione del pressing-contropressing, e soprattutto le seconde palle (vedi goal di tevez stasera) non sarebbero così efficaci o, addirittura non esisterebbero per nulla.

 

in un ipotetico ritorno alla marcatura a uomo rimane il dubbio della gestione del fuorigioco e degli inserimenti da dietro ad esempio, vedremmo squadre allungate, insomma un ritorno al calcio degli anni 70.

 

Io sono assolutamente d'accordo quando si parla di formazione del settore giovanile errata, che dovrebbe avere un'impostazione basata sull'1vs1, sui concetti di base di tattica individuale e non di tattica collettiva (quanti allenatori insistono sul fuorigioco e sull'elastico e non sanno insegnare la corretta posizione dei piedi..poi vedi certi difendenti in Serie A da mani ai capelli...), ma l'esagerazione dall'altro lato, se si vuole il ritorno alla marcatura a uomo integrale, è negativa.

 

la Zona ti porta a subire alcuni tipi di goal sicuramente più della marcatura uomo, in compenso però quest'ultima ti porterebbe a soffrire in altre situazioni (come ho già detto prima, si pensi alla gestione del fuorigioco, all'inserimento da dietro, agli scambi ed agli interscambi). nel calcio qualsiasi tipo di impostazione, filosofia di gioco, mossa e contromossa, porta lati positivi e negativi.

 

per quanto riguarda la difesa elastica, conosco bene (non di persona ovviamente) Giorgio Pivotti e le sue pubblicazioni, mi pare sia stato io, in altre sedi, se non ricordo male a invitarlo ad iscriversi qui, della sua difesa e del suo lavoro ne abbiamo già parlato ed il mio dubbio riguarda alcuni posizionamenti dei difendenti, come ad esempio su situazione di palla laterale, zona fascia, il posizionamento del difendende sul lato debole (che "marca" all'esterno), e cmq senza nulla togliere al grande lavoro di uno studioso di calcio come Giorgio, sia chiaro, la mia è solo critica costruttiva.

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A Sacchi fischiano le orecchie :d

Tra l'altro i due in TV si beccano spesso.. mi sa che c'è ruggine ed acredine fra i due, magari anche per questioni del genere.

Tu che sei più esperto di me, che ne pensi di Galeone? Allegri dice che è il suo mentore.

 

Dobbiamo rifarci o meglio riferirci a tutta quella schiera di allenatori che di fronte alla novità della zona che stava per nascere, ognuno a modo suo ma con la stessa matrice, copiando anche, proponeva i dettami, i tatticismi di tale sistema difensivo cercando di interpretarlo al meglio, di superarsi l’uno l’altro; Sacchi, Orrico e Galeone con altri facevano parte della nouvelle vague più rappresentativa di questa corrente calcistica che in fase difensiva dava sempre meno importanza alla marcatura a uomo per applicare le caratteristiche distintive della zona che ben conosciamo e che a titolo indicativo elenco con la linea, il fuorigioco, la posizione a pettine dei difensori, l’attacco alla palla e altro, con la marcatura dell'uomo tendendte allo 0; oltre ad un gioco offensivo che scimmiottava quello totale degli olandesi di Cruijff dove tutti attaccavano e tutti difendevano per dirla in sommi capi; però anche con loro che ne erano stati gli antesignani, i primi ad introdurla in Italia la zona non ha pagato, è stata come una stella cadente, solo a Sacchi ha riservato qualche soddisfazione in più avendo tra le mani un Milan galattico che secondo alcuni e giustamente anche secondo me, gli ha fatto vincere scudetti e coppe NON PER MOLTO, anche con lui; Galeone, come gli altri ha cavalcato il momento della zona che all’inizio ha sorpreso tutti, addetti ai lavori, ma soprattutto gli attaccanti avversari non abituati a cadere nel fuorigioco come polli e quindi incapaci di segnare come al solito; per contro le squadre allenate da questi tecnici in quegli anni avevano dei buoni realizzatori, non prendevano gol grazie ai trucchetti, sotterfugi della zona e d’altra parte ne facevano sfruttando anche il gioco collettivo o totale; questo è il punto ma come bene sai, finito di cavalcare l’onda della “novità” con l’impatto della zona, durata poche stagioni, tutta questa schiera di allenatori è andata scomparendo compreso lo stesso Galeone per non dire di Sacchi che ora fa l’opinionista; da quanto ho appreso Allegri è stato collaboratore di Galeone e sicuramente avrà imparato tanto da lui come ha dichiarato, soprattutto la zona che con i suoi meccanismi tattici seppur rivista e corretta pratica tuttora nella Juventus; sperando duri ancora per poco dopo il materiale scritto che, ben sai, gli ho inviato per farsi un’idea convinta di come la zona possa e debba essere superata convenientemente dalla difesa elastica a marcatura a uomo integrata dal controllo visivo attivo allo scopo principale non prendere più gol evitabili ma soprattutto per rafforzare la fase difensiva con un gioco più dinamico e senza correre troppi rischi; come hai letto parlando di Galeone sono finito per ribadire i miei concetti sul raffronto zona-uomo nel calcio moderno e non poteva essere diversamente, ti pare.

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Il gioco a zona ( che io critico sempre ) ha alcuni lati positivi (in verità pochi ) ,

a parte la possibilità teorica di difendersi meglio con dei giocati "scarsi " (vedi : la mia firma ) e poco altro ,

da la possibilità ad alcuni allenatori , più perspicaci degli altri , di poter far giocare in più ruoli determinati giocatori .

Conte . _1365513503.jpg, ad es. è quello che più conosciamo .

Ha inventato Asamoah terzino ;

il Ganese aveva sempre giocato in mezzo al campo ma il n/s. ex mister è riuscito ad impostarLo bene anche in difesa , anzi forse adesso gioca meglio di prima .

Poi ha anche provato a far giocare Marchisio trequartista ma con scarsi risultati .

Un'altro , conosciuto , è stato Heynckes che ha impostato Alaba da ala sx. a terzino sx. ,

opp. il povero Vilanova , morto a 45 anni , che faceva giocare Mascherano centrale di difesa invece che mediano di centrocampo .

Poi di esempi ce ne sono tanti altri .

Alcuni poco conosciuti , ad es. :

Valverde _1354547567.jpg( il mister dell'Athletic Bilbao , da me spesso ingiustamente criticato ) ha reimpostato De Marcos ( che io considero uno dei migliori centrocampisti in circolazione ) da mezzala a terz. dx. con ottimi risultati ,

opp. Streich 2989-1408098753.jpg( del Friburgo , con cui sta facendo un miracolo rispetto ai giocati a disposizione )

che ha reinventato completamente il ruolo di K. Guedè ... uno Slovacco nero che in patria giocava stopper e da quando è andato a Friburgo gioca a fare il "palo " in attacco cercando di far salire la squadra e portare via almeno uno dei 2 centrali per favorire gli inserimenti di Memhedi e di Darida .

Ma quello che voglio mettere in evidenza è la duttilità del gioco a zona in certe occasioni ,

non sempre , perciò , il gioco a zona è da condannare , anzi può venire utile specialmente ai Club "provinciali " che devono fare di necessità virtù : " il bisogno aguzza l'ingegno " ;) .

Con il gioco a zona è più facile per un buon giocatore giocare in più posizioni del campo , non c'è bisogno di essere "specializzati ". (...anche perchè non si capisce mai di Chi è la colpa ... ma questa è un'altra storia che viene spesso ripresa e ripetuta già dal N/S. GiorgioP. ) .

" Ai miei tempi "non era facile giocare in più ruoli o cambiare ruolo , perchè ci si doveva confrontare con avversari super-specializzati , bisognava dimenticare subito tutti i movimenti del vecchio ruolo ed entrare nella nuova parte senza sbagliare .

Di solito i cambiamenti di ruolo avvenivano per "raggiunti limiti di età " che fa perdere scatto e forza fisica per contrastare avversari meno tecnici e talentuosi ma più giovani ed affamati .

Ricordo ad es. :

Mazzola che da centravanti diventò mezzala opp. Beckenbauer che da grande mediano si trasformò in un signor libero .

Oggi , ad es. uno come Furino avrebbe potuto giocare tranquillamente anche a terzino ,

uno come Bercellino a centravanti , Facchetti ad ala , Bettega a centrale in difesa , ecc. , ecc. ;

ricordo ancora l'esperimento di Tardelli terzino che fallì miseramente sotto i colpi di Keegan ,

oggi quel Tardelli giocherebbe ad occhi chiusi anche in quella posizione ( ... altro che Lichtsteiner con tutto il rispetto ) .

 

Baudolino, analisi perfetta su un argomento che può essere noto come quello della scambiabilità di ruolo ad opera degli allenatori con giocatori ancora giovani o per raggiunti limiti di età i quali con la loro esperienza acquisita possono essere messi in posizioni di reparto dove prima non avevano mai giocato come hai ben esemplificato; questo tuo ragionamento in parte mi era noto e i casi che puntualmente hai portato a conoscenza, confermano in maniera significativa che passare da un ruolo all’altro, con il tempo, per un giocatore dotato, di qualità era abbastanza naturale ma non semplice va precisato; nel senso che quando giocavamo noi pressappoco, come hai bene sottolineato, non era facile immedesimarsi, calarsi nel nuovo ruolo se cambiavi reparto o passavi dalla destra alla sinistra, cosa difficilissima, quando si giocava con marcatura a uomo, in quanto, per dirla in breve non esisteva ancora il gioco o calcio totale, era in embrione; ogni calciatore era cristallizzato nel suo ruolo, con le sue caratteristiche, qualità di movimento e di funzioni che non lasciavano margine a libere iniziative al di fuori dei “compiti istituzionali”; ripeto, questo era risaputo, quello che invece apprendo da te volentieri ma dovevo anch’io rilevarlo, sai invece che sono focalizzato, impegnato sul concreto ovvero i gol evitabili e non sulla tattica di impiego dei giocatori come meglio senz’altro sai fare te, è la possibilità che la zona, il sistema zona, entro certi limiti, offre ai tecnici di favorire e addomesticare, provare con successo l’interscambio dei ruoli in uno stesso giocatore di qualità; oltre naturalmente a quello ribadito più volte che esprime la tua firma ovvero, se posso riportare, che anche i difensori scarsi possono ringraziare la zona se riescono a giocare anche ad alti livelli; ogni riferimento è puramente casuale; diciamo per riassumere il concetto-ragionamento che in passato, quello lontano dei tempi nostri, il cambiamento di ruolo di un giocatore avveniva per necessità o per raggiunti limiti di età o per volontà dell’allenatore a provare ciò seppure il contesto, la situazione di gioco di allora non lo consigliava, una specie di azzardo; mentre adesso con la zona, con la sua duttilità è più facile effettuare questo tipo di esperimenti facendo cambiare posizione ai giocatori spesso con risultati positivi secondo me non tanto perché hanno le caratteristiche fondamentali di fare questo e quello ma piuttosto perché la zona concede loro questi spostamenti valevoli sul piano tattico: se la zona fa giocare calciatori o difensori mediocri coprendoli con il suo manto protettivo, permissivo, grazie alla mancanza di marcatura a uomo, che confonde le idee anche agli addetti ai lavori nel giudicare le loro prestazioni, vuoi che non estenda i suoi benefici-favori anche nell’agevolare per esempio un Asamoah che io vedo bene come centrale esterno o anche trequartista, giocare anche come terzino o esterno di difesa che io non vedo bene? Non sapevo che la zona oltre ad essere causa di gol evitabili portasse anche a questa confusione-moltiplicazione di ruoli in uno stesso giocatore con tanta, troppa facilità di uso senza un esito certo; che ne dici?

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Baudolino, .....ecc....

questo tuo ragionamento in parte mi era noto

ogni calciatore era cristallizzato nel suo ruolo, con le sue caratteristiche, qualità di movimento e di funzioni che non lasciavano margine a libere iniziative al di fuori dei “compiti istituzionali”; ripeto, questo era risaputo, quello che invece apprendo da te volentieri ma dovevo anch’io rilevarlo, sai invece che sono focalizzato, impegnato sul concreto ovvero i gol evitabili e non sulla tattica di impiego dei giocatori come meglio senz’altro sai fare te, è la possibilità che la zona, il sistema zona, entro certi limiti, offre ai tecnici di favorire e addomesticare, provare con successo l’interscambio dei ruoli in uno stesso giocatore di qualità;

oltre naturalmente a quello ribadito più volte che esprime la tua firma ovvero, se posso riportare, che anche i difensori scarsi possono ringraziare la zona se riescono a giocare anche ad alti livelli;

ogni riferimento è puramente casuale;

.......... mentre adesso con la zona, con la sua duttilità è più facile effettuare questo tipo di esperimenti facendo cambiare posizione ai giocatori spesso con risultati positivi secondo me non tanto perché hanno le caratteristiche fondamentali di fare questo e quello ma piuttosto perché la zona concede loro questi spostamenti valevoli sul piano tattico:

se la zona fa giocare calciatori o difensori mediocri coprendoli con il suo manto protettivo, permissivo, grazie alla mancanza di marcatura a uomo, che confonde le idee anche agli addetti ai lavori nel giudicare le loro prestazioni, vuoi che non estenda i suoi benefici-favori anche nell’agevolare per esempio un Asamoah che io vedo bene come centrale esterno o anche trequartista, giocare anche come terzino o esterno di difesa che io non vedo bene?

Non sapevo che la zona oltre ad essere causa di gol evitabili portasse anche a questa confusione-moltiplicazione di ruoli in uno stesso giocatore con tanta, troppa facilità di uso senza un esito certo;

che ne dici?

 

 

 

Sono d'accordo sul Tuo ragionamento ( che oltre tutto ribadisce il mio pensiero ) .

Cioè , il gioco a zona da la possibilità a molti allenatori di cambiare più facilmente posizione e ruolo ad alcuni giocatori (almeno a quelli più dotati dal punto di vista fisico-atletico-e ,ovviamente, tecnico ).

 

Il qualche caso , perciò , il Gioco a Zona

può venire incontro alle esigenze di un allenatore che per infortuni , squalifiche o budget insufficiente si trova a disposizione una rosa risicata e con pochi cambi a disposizione .

 

Però , Non saprei dire con certezza se questo fatto ( di poter disporre di giocatori che possono giocare in più ruoli nel gioco a zona ) aumenta ancora di più l'inaffidabilità e la confusione della difesa a zona , anche perchè non c'è , poi , mai la controprova .

In teoria dovrebbe essere di Sì ,

non tanto a causa del giocatore che cambia ruolo ( perchè prima di farLo giocare bisogna provarLo in allenamento : Nel calcio ad alto livello non si può improvvisare niente ) quanto per l'affiatamento con i compagni di reparto .

Quì , poi, deve essere bravo l'allenatore a spiegare bene i movimenti o i nuovi movimenti per favorire l'inserimento

senza" traumi " del nuovo soggetto che spesso non ha le stesse caratteristiche del "vecchio " titolare .

Es. :

una cosa è se giochi con un terzino alto , forte nei colpi di testa e a difesa schierata , ma poco agile ,

e un'altra cosa se giochi con un'altro basso , veloce , che sa spingere ma non Ti da garanzie a difesa schierata o palle inattive .

Es. : Mathieu - Lahm ; opp. Piquet - Bernat (... tanto per fare un esempio ) .

Per quanto riguarda Asamoah . s_63531_506_2013_03_06_1.jpg,

effettivamente era stato acquistato per giocare in mezzo al campo ma poi per esigenze tecnico-tattiche ( e di un mercato insufficiente ) è stato schierato terzino sx. ( in verità con buoni frutti ) .

La difesa a zona e a 5 Lo ha , poi , agevolato (ritorniamo sempre al solito discorso.......) ),

tanto da far passare in secondo piano la sua scarsa qualità nel colpo di testa ,

il fatto di avere solo un piede ( non ha avuto una buona Scuola Calcio , come la maggior parte dei calciatori Italiani ) ,

la poca precisione nei cross

e di essere troppo "scolastico" e "monocorda " (fa sempre gli stessi movimenti )

oltre ad avere una muscolatura talmente possente che non Lo fa recuperare bene tra le partite ravvicinate ogni 3 giorni ,

manca , inoltre , di quel pò di talento in più che gli servirebbe per farLo passare da un giocatore come Asamoah

ad un giocatore come ad es. Alaba , o Lahm , o Marcelo , o D.Alves , o Srna ... o R. Carlos , ecc.

Poi , però , i pregi li conosciamo :

... bravo negli inserimenti senza palla ,

nelle sovrapposizioni ,

sufficiente negli uno contro uno (quando sta bene fisicamente ) ,

bravo nei recuperi e nei tagli ,

è sempre una spina nel fianco della difesa avversaria .ok .

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..........

 

Per non appesantire la risposta ho punteggiato qui sopra il tuo messaggio per riprenderlo nei suoi passaggi qui di seguito sull’interessante confronto tra zona-marcatura a uomo vecchia maniera-difesa elastica con moderna marcatura a uomo;

 

qui si tralascia un particolare sul gioco a zona che è nato, tendenzialmente, non tanto per difendersi meglio ma al contrario per attaccare in maniera più efficace.

la zona serve per mantenere la squadra compatta, efficace, "corta".

mi permetto di dire che senza una impostazione a zona, molte giocate del calcio moderno come, tra tutte, le situazioni di manovre organizzate nella transizione e l'impostazione del pressing-contropressing, e soprattutto le seconde palle (vedi goal di tevez stasera) non sarebbero così efficaci o, addirittura non esisterebbero per nulla.

Io credo invece che l’origine del gioco a zona debba attribuirsi principalmente al cambiamento che stava intervenendo nel calcio giocato, così come in altri sport singoli o collettivi si è verificato per le ragioni che sappiamo legate alle moderne metodologie di allenamento e quant’altro, riguardo alla velocità-rapidità-scatto-accelerazione intervenuta sia negli atleti che la provano sia negli strumenti, nel calcio la palla, usati, che è andata progressivamente e anche in breve tempo aumentando; prima esisteva la marcatura a uomo conformata, rapportata alla lentezza del calcio passato, rimasta sempre la stessa e per questo motivo non in grado di soddisfare le esigenze del calcio moderno dove la rapidità nei movimenti nella corsa lanciata e negli stessi schemi di gioco richiedeva un altro tipo o modo di fare difesa per non subire gol causati proprio da questa forma di marcatura a uomo stantia, poco flessibile e non più adottabile allo stesso modo di prima; qualcuno che più o meno sappiamo chi, ha avuto la bella, per me cattiva idea, di proporre un atteggiamento difensivo che alla marcatura a uomo, ripeto quella fino allora praticata, si preferisse uno schieramento di posizione nel quale il diretto avversario non era più il soggetto da fermare fisicamente anche anticipandolo, quanto piuttosto un avversario da neutralizzare con stratagemmi stando in linea, con il fuorigioco, l’attacco alla palla, la posizione a pettine e così via di questo passo; all’inizio con il nuovo sistema di gioco chiamato zona, sembrava che tutto andasse per i verso giusto, non fosse altro per la novità delle tattiche introdotte, mai sperimentate prima, che finivano puntualmente per mettere in fuorigioco gli avversari impreparati e un po’ anche sorpresi da questi meccanismi collettivi difensivi; un fuoco di paglia durato pochi anni che è andato via via spegnendosi già dal 2000, anno dal quale ho cominciato, in parte anche prima, a registrare gli oltre 750 gol evitabili, tutti segnati ai massimi livelli competitivi nazionali ed internazionali, soprattutto per le contromisure prese per arginare, aggirare i tatticismi della zona stessa; non ne siamo ancora fuori, la zona continua il suo cammino accompagnata dai tanti gol evitabili derivanti a causa sua ma qualcosa si sta muovendo e cambiando, qualcosa che si collega alla mia proposta di difesa elastica con marcatura a uomo moderna caratterizzata al controllo visivo attivo, quale elemento innovativo capace di ridare il giusto valore all’attenzione da riservare al diretto avversario in fase difensiva nella realtà del calcio di oggi; questo tipo di marcatura a uomo moderna ha il privilegio ed il suo punto di forza nel mettere il difensore-difendente nelle condizioni migliori di saper leggere bene, in tempo reale, i vari momenti della partita senza lasciare nulla d’intentato, senza correre dietro al diretto avversario “fin dentro lo spogliatoio”, potendo intervenire sempre al posto giusto nel momento giusto sventando la minaccia; anche e soprattutto con la difesa elastica si ha un gioco di posizione, la cosiddetta presa di posizione in rapporto al diretto avversario; non solo ma anche in relazione a come stare in campo nei rispettivi ruoli, il che secondo me non influisce né inficia l’efficacia dell’attaccare, del contrattaccare perché questo atteggiamento dipende molto dalla mentalità e dalla tattica della squadra, dalle indicazioni del suo allenatore quanto a ripartenze, transizioni, pressing e contro-pressing e seconde palle come hai ben elencato; come pure, grazie all’elasticità della moderna marcatura a uomo, la squadra può anche senza la zona, rimanere corta compatta quando serve, che, non sempre vuol dire avere maggiori garanzie difensive se guardiamo ai gol evitabili che si prendono lo stesso;

 

in un ipotetico ritorno alla marcatura a uomo rimane il dubbio della gestione del fuorigioco e degli inserimenti da dietro ad esempio, vedremmo squadre allungate, insomma un ritorno al calcio degli anni 70.

Non si deve dimenticare cosa sia il controllo visivo attivo nella moderna marcatura a uomo, il suo valore e significato altrimenti si cade nel luogo comune della marcatura a uomo vecchio stampo, anni '70 e prima, ora non più riproponibile per le ragioni sopra esposte; se leggi bene, dalla definizione di difesa elastica più sopra riportata, si evince che il fuorigioco non è del tutto escluso come tattica da perseguire ma non alla stessa maniera sistematica e fuorviante della zona, fuorviante nel senso che influisce sul sistema difesa con le relative conseguenze di gioco e di gol presi; è una sua componente da non trascurare se richiesta nei momenti irrinunciabili senza necessariamente dover, per questo motivo, incorrere nell’allungamento della squadra; sono gli avversari che, se marcati male come una volta, fanno allungare la squadra non però con la difesa elastica dove la visione del gioco, la sua lettura immediata, fa marcare l’uomo in maniera intelligente lasciandolo senza pericolo in fuorigioco se il diretto avversario vuole starci;

 

Io sono assolutamente d'accordo quando si parla di formazione del settore giovanile errata, che dovrebbe avere un'impostazione basata sull'1vs1, sui concetti di base di tattica individuale e non di tattica collettiva (quanti allenatori insistono sul fuorigioco e sull'elastico e non sanno insegnare la corretta posizione dei piedi..poi vedi certi difendenti in Serie A da mani ai capelli...), ma l'esagerazione dall'altro lato, se si vuole il ritorno alla marcatura a uomo integrale, è negativa.

D’accordo con te e con Allegri che, se hai letto, si è detto favorevole all’abolizione della zona fino alla categoria Allievi, per imparare quello che adesso non si insegna nel settore giovanile in merito alla marcatura a uomo, aggiungo io quella moderna elastica per non tornare indietro non essendo possibile;

 

la Zona ti porta a subire alcuni tipi di goal sicuramente più della marcatura uomo, in compenso però quest'ultima ti porterebbe a soffrire in altre situazioni (come ho già detto prima, si pensi alla gestione del fuorigioco, all'inserimento da dietro, agli scambi ed agli interscambi). nel calcio qualsiasi tipo di impostazione, filosofia di gioco, mossa e contromossa, porta lati positivi e negativi.

Certo i fattori positivi o negativi caratterizzano qualsiasi tipo di sistema difensivo, nessuno in assoluto ti garantisce la sicurezza in difesa, però io dico, sostengo che i gol evitabili presi giocando a zona, con la marcatura a uomo della difesa elastica li eviti, li previeni; sai qual è l’errore o l’atteggiamento sbagliato n.1 dei difensori con la zona ma anche con la marcatura a uomo vecchio stampo del passato? Quello di guardare, di fissare l’attenzione solo ed esclusivamente sulla palla e sul portatore, ATTRATTI DAL SUO POTERE ACCATTIVANTE, con i difensori in area di rigore che aspettano di vedere dove va, d’intercettarla, di coprire il suo corridoio di transito senza curarsi minimamente di controllare, di seguire e quindi di marcare il diretto avversario che è come se non ci fosse, in quei momenti è del tutto trascurato; guarda bene questo che ti ho detto e poi sappimi dire perché si tratta di qualcosa di essenziale che nessun altro addetto ai lavori mette mai in risalto neanche abbastanza; questo è un punto importante, molto importante, che non si può ignorare, che va visto e rilevato per rendersi conto di questo comportamento comune, inequivocabile e continuo dei difensori in fase difensiva da cui nascono poi i gol evitabili o imparabili/inevitabili che siano, a causa degli avversari lasciati liberi di agire in prima o seconda battuta; in area di rigore un difensore non deve mai stare, trovarsi da solo, purtroppo la zona lo consente per questione tattiche di linea o di posizione a pettine, poiché la sua vicinanza in marcatura a uomo dovrebbe venire prima di tutto anche prima della palla da attaccare che passa in subordine: come dico sempre è il destinatario del passaggio tra avversari che può trasformare la palla in gol e non la palla di per se stessa quando viene fatta circolare o appoggiata in fase conclusiva; con la difesa elastica a marcatura a uomo, questa disattenzione dei difensori verso gli avversari per effetto dell’attrazione che su di loro esercita la palla, il suo portatore, non esiste, non si verifica in quanto con il controllo visivo attivo si guarda, con i movimenti laterali della testa, sia il diretto avversario sia la palla in modo da trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto quando si interviene.

 

per quanto riguarda la difesa elastica, conosco bene (non di persona ovviamente) Giorgio Pivotti e le sue pubblicazioni, mi pare sia stato io, in altre sedi, se non ricordo male a invitarlo ad iscriversi qui, della sua difesa e del suo lavoro ne abbiamo già parlato ed il mio dubbio riguarda alcuni posizionamenti dei difendenti, come ad esempio su situazione di palla laterale, zona fascia, il posizionamento del difendende sul lato debole (che "marca" all'esterno), e cmq senza nulla togliere al grande lavoro di uno studioso di calcio come Giorgio, sia chiaro, la mia è solo critica costruttiva.

Grazie per avermi letto, mai dire mai potremmo anche incontrarci di persona, ne sarei ben lieto di fare la conoscenza tua e, se capitasse, di altri qui; riguardo al posizionamento dei difendenti, la cosiddetta presa di posizione sul diretto avversario, penso di aver trovato la soluzione giusta mai esperita prima da altri nelle varie situazioni da te ipotizzate, sia per i centrali che per gli esterni di difesa in marcatura a uomo, di riflesso anche a centrocampo per il pressing, il tutto, ripeto, grazie sempre all’utilizzo efficace del controllo visivo attivo.

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qui si tralascia un particolare sul gioco a zona che è nato, tendenzialmente, non tanto per difendersi meglio ma al contrario per attaccare in maniera più efficace.

 

la zona serve per mantenere la squadra compatta, efficace, "corta".

 

..................ecc....ecc.......

 

 

 

Tutto condivisibile , più o meno ,

 

Tranne la prima parte ( che è sbagliata dal punto di vista tecnico-storica ):

Non scherziamo !!

...Il Gioco a Zona è nato come tattica difensiva , cioè per difendersi meglio .

 

Il Gioco a Zona : Non c'entra niente con la fase di possesso palla e di attacco ,

quando si attacca non esiste più sia il gioco a zona che il gioco a uomo : Si attacca e basta ( poi ci sono dei movimenti specifici che devono fare gli attaccanti .... ma questa è un'altra storia ) .

L'ispirazione è derivata dal gioco del Basket (più o meno ) , dove il gioco a zona serve per difendersi meglio contro una squadra che ha più "lunghi " e quindi immarcabili nell'uno contro uno da una squadra che ha giocatori più bassi e che , ovviamente , nell'uno contro uno avrebbero la peggio .

Il gioco a zona nel Gioco del Calcio ,( come nel Basket ) , serve per difendersi meglio contro una squadra superiore tecnicamente che se affrontata a uomo vincerebbe facilmente .

Questo , detto in breve ;

poi , il fatto che adesso anche i grandi Club giocano tutti a zona è un'alto discorso .

Il motivo perchè ormai tutti giocano a zona Lo abbiamo spiegato tante volte ( specie l'amico GiorgioP.) in varie discussioni su questo Forum .

Ultimamente , però , "il vento" sta cambiando , lo abbiamo spiegato ( e lo stiamo spiegando anche in questa discussione ) varie volte ( specialmente io e l'amico GiorgioP ancora più di me ).

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Sono d'accordo sul Tuo ragionamento ( che oltre tutto ribadisce il mio pensiero ) .

Cioè , il gioco a zona da la possibilità a molti allenatori di cambiare più facilmente posizione e ruolo ad alcuni giocatori (almeno a quelli più dotati dal punto di vista fisico-atletico-e ,ovviamente, tecnico ).

 

Il qualche caso , perciò , il Gioco a Zona

può venire incontro alle esigenze di un allenatore che per infortuni , squalifiche o budget insufficiente si trova a disposizione una rosa risicata e con pochi cambi a disposizione .

 

Però , Non saprei dire con certezza se questo fatto ( di poter disporre di giocatori che possono giocare in più ruoli nel gioco a zona ) aumenta ancora di più l'inaffidabilità e la confusione della difesa a zona , anche perchè non c'è , poi , mai la controprova .

In teoria dovrebbe essere di Sì ,

non tanto a causa del giocatore che cambia ruolo ( perchè prima di farLo giocare bisogna provarLo in allenamento : Nel calcio ad alto livello non si può improvvisare niente ) quanto per l'affiatamento con i compagni di reparto .

Quì , poi, deve essere bravo l'allenatore a spiegare bene i movimenti o i nuovi movimenti per favorire l'inserimento

senza" traumi " del nuovo soggetto che spesso non ha le stesse caratteristiche del "vecchio " titolare .

Es. :

una cosa è se giochi con un terzino alto , forte nei colpi di testa e a difesa schierata , ma poco agile ,

e un'altra cosa se giochi con un'altro basso , veloce , che sa spingere ma non Ti da garanzie a difesa schierata o palle inattive .

Es. : Mathieu - Lahm ; opp. Piquet - Bernat (... tanto per fare un esempio ) .

Per quanto riguarda Asamoah . s_63531_506_2013_03_06_1.jpg,

effettivamente era stato acquistato per giocare in mezzo al campo ma poi per esigenze tecnico-tattiche ( e di un mercato insufficiente ) è stato schierato terzino sx. ( in verità con buoni frutti ) .

La difesa a zona e a 5 Lo ha , poi , agevolato (ritorniamo sempre al solito discorso.......) ),

tanto da far passare in secondo piano la sua scarsa qualità nel colpo di testa ,

il fatto di avere solo un piede ( non ha avuto una buona Scuola Calcio , come la maggior parte dei calciatori Italiani ) ,

la poca precisione nei cross

e di essere troppo "scolastico" e "monocorda " (fa sempre gli stessi movimenti )

oltre ad avere una muscolatura talmente possente che non Lo fa recuperare bene tra le partite ravvicinate ogni 3 giorni ,

manca , inoltre , di quel pò di talento in più che gli servirebbe per farLo passare da un giocatore come Asamoah

ad un giocatore come ad es. Alaba , o Lahm , o Marcelo , o D.Alves , o Srna ... o R. Carlos , ecc.

Poi , però , i pregi li conosciamo :

... bravo negli inserimenti senza palla ,

nelle sovrapposizioni ,

sufficiente negli uno contro uno (quando sta bene fisicamente ) ,

bravo nei recuperi e nei tagli ,

è sempre una spina nel fianco della difesa avversaria .ok .

 

Mancini ha fatto delle dichiarazioni post partita Roma, persa male, che si innescano nei nostri discorsi sulle prove di interscambiabilità di ruoli tra giocatori affini della sua rosa all’Inter; qualcuno che poi è stato anche sostituito arrabbiandosi come si è visto dalla sintesi; in sostanza, se ho capito bene, ha detto che per 3-4 partite lui cercherà di far giocare il gruppo provando schemi nuovi con giocatori in mobilità di ruoli che di solito essi non ricoprono, per vedere come reagisce la squadra visto che è ancora in cerca di una sua identità e personalità che al momento sembrano essere smarrite; i risultati della sua gestione appena iniziata non gli danno ragione e quindi si adopera per migliorare l’ambiente con questi tentativi, esperimenti per trovare l’assetto giusto che spetta ad una grande squadra com’è l’Inter; come ben sai anche tu, tutto ciò è qualcosa che nel calcio giocato c’è sempre stato, questi cambiamenti di ruolo si facevano anche in passato soprattutto con giocatori di esperienza perché davano garanzia di rendimento anche se spostati altrove nello schieramento della squadra, specie in difesa come stopper o anche come libero; quello che io affermo è che in presenza della zona e sue rischiose macchinazioni tattiche e comportamentali, questi cambiamenti possono rivelarsi essere un terno all’otto, un buco nell’acqua, tentativi andati a vuoto con ripercussioni inimmaginabili specie per chi come Mancini ha preso in mano l’Inter un po’ da ricostruire dopo l’esonero di Mazzarri; tutta questa incertezza, questo andare tentoni sperando di ottenere qualcosa di concretamente utile secondo me non si avrebbe o ad ogni modo molto meno e con più controllo della situazione se, al posto della zona, la squadra giocasse già con marcatura a uomo, meglio se moderna, elastica, pertanto con una solidità in difesa che garantisca di non prendere gol evitabili come con la Roma; clamoroso quello di Gervinho lasciato solo da Ranocchia con l’altro difensore alle sue spalle che tenta un improbabile quanto assurdo movimento di fuorigioco alzandosi a 2 metri dalla linea di porta; altrettanto quello di Pjanic che arriva da dietro a battere a rete su passaggio da terra di Totti, completamente solo, libero da ogni forma di marcatura a uomo; in sintesi secondo me, l’interscambiabilità di ruolo dei giocatori praticando la zona diventa un azzardo come punti persi e anche come effetti tattici ottenuti mentre con la moderna marcatura a uomo è tutto diverso, meno punti persi e scopi meglio raggiungibili.

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Mancini ha fatto delle dichiarazioni post partita Roma, persa male, che si innescano nei nostri discorsi sulle prove di interscambiabilità di ruoli tra giocatori affini della sua rosa all’Inter; qualcuno che poi è stato anche sostituito arrabbiandosi come si è visto dalla sintesi; in sostanza, se ho capito bene, ha detto che per 3-4 partite lui cercherà di far giocare il gruppo provando schemi nuovi con giocatori in mobilità di ruoli che di solito essi non ricoprono, per vedere come reagisce la squadra visto che è ancora in cerca di una sua identità e personalità che al momento sembrano essere smarrite; i risultati della sua gestione appena iniziata non gli danno ragione e quindi si adopera per migliorare l’ambiente con questi tentativi, esperimenti per trovare l’assetto giusto che spetta ad una grande squadra com’è l’Inter; come ben sai anche tu, tutto ciò è qualcosa che nel calcio giocato c’è sempre stato, questi cambiamenti di ruolo si facevano anche in passato soprattutto con giocatori di esperienza perché davano garanzia di rendimento anche se spostati altrove nello schieramento della squadra, specie in difesa come stopper o anche come libero; quello che io affermo è che in presenza della zona e sue rischiose macchinazioni tattiche e comportamentali, questi cambiamenti possono rivelarsi essere un terno all’otto, un buco nell’acqua, tentativi andati a vuoto con ripercussioni inimmaginabili specie per chi come Mancini ha preso in mano l’Inter un po’ da ricostruire dopo l’esonero di Mazzarri;

tutta questa incertezza, questo andare tentoni sperando di ottenere qualcosa di concretamente utile secondo me non si avrebbe o ad ogni modo molto meno e con più controllo della situazione se, al posto della zona, la squadra giocasse già con marcatura a uomo, meglio se moderna, elastica, pertanto con una solidità in difesa che garantisca di non prendere gol evitabili come con la Roma;

clamoroso quello di Gervinho lasciato solo da Ranocchia con l’altro difensore alle sue spalle che tenta un improbabile quanto assurdo movimento di fuorigioco alzandosi a 2 metri dalla linea di porta; altrettanto quello di Pjanic che arriva da dietro a battere a rete su passaggio da terra di Totti, completamente solo, libero da ogni forma di marcatura a uomo; in sintesi secondo me, l’interscambiabilità di ruolo dei giocatori praticando la zona diventa un azzardo come punti persi e anche come effetti tattici ottenuti mentre con la moderna marcatura a uomo è tutto diverso, meno punti persi e scopi meglio raggiungibili.

 

Sì ,

condivido il Tuo ragionamento ( diciamo sempre le stesse cose ).

Nel caso specifico , Mancini , secondo me , non sa che pesci pigliare .

Ha capito di avere in mano un gruppo di discreto valore ma non al livello della Roma e dalla Juventus ;

ha capito però che non sono scarsi come dice la classifica ,

adesso evidentemente vuole far giocare un pò tutti per capire meglio la qualità dei giocatori a disposizione e quali far rimanere l'anno prossimo .

Giustamente ( come dici anche Tu ) dovrebbe lasciar perdere il bel gioco ed usare una tattica più "provinciale " cercando di fare più punti possibili , usare perciò una difesa a uomo-elastica più bloccata dietro ( magari tornare alla difesa a 4 con il "libero " ) e sfruttare le ripartenze .

Gli uomini per fare questo Li ha (più o meno ) ,

per es. , usando gli stessi uomini di ieri , potrebbe far giocare Ranocchia dietro Jesus J. e Campagnaro con Dodò come terzino fluidificante ;

il problema dell'Inter ( e di Mancini ) è che ha un centrocampo che gioca bene nella fase di possesso ma non in quella di non possesso , l'unico buono che fa filtro è M'Vila mentre gli altri ( Medel , Guarin , Kuzmanovic , Kovacic ) difendono poco o male ,

e se non hai dei centrocampisti capaci in tutte e due le fasi anche i difensori , seppur bravi , vanno in difficoltà .

Io ad es. , giocherei così : ( 4-3-1-2 )

Handanovic ;

Ranocchia ;

D'Ambrosio ,. Campagnaro ,. J.Jesus ;

M'Vila , .Medel (Hernanes ), .Kuzmanovic (Obi /Dodo/Nagamoto ) ;

Kovacic (Hernanes ),

Icardi , . Palacio ;

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Serie A 2014/2015 – 13° giornata di campionato del 30.11.2014.

 

Premessa.

I gol, tutti i vari tipi di gol segnati e visibili sui campi di calcio, da un mio studio elaborato si classificano in due grandi categorie, EVITABILI ed IMPARABILI/INEVITABILI, ciascuna statisticamente quantificabile nel 50% circa del totale.

I gol evitabili, su cui soffermeremo maggiormente la nostra attenzione critica sono quelli che si possono prevenire adottando gli opportuni accorgimenti tecnico tattici da me suggeriti, segnati per errori individuali e di reparto, sempre gli stessi e ripetitivi in ogni partita, derivanti da:

a) atteggiamento del difensore che si gira sui tiri diretti in porta invece di osservare la regola della posizione frontale attiva nell’opporsi fisicamente alle palle in arrivo;

b) libertà e spazio messi a disposizione dell’attaccante per effetto della zona applicata con le sue note, rischiose componenti tattiche invece di ricorrere alla moderna marcatura a uomo con la difesa elastica ed il controllo visivo attivo, elemento tattico innovativo.

I secondi che non hanno il carattere della ripetitività continua, ricorrente tipica dei primi, si riferiscono a quei gol a fronte dei quali il portiere poco o nulla può fare per impedire alla palla di entrare in rete; essi riguardano i gol imparabili derivanti da: giocate, gesti o scambi da manuale di natura tecnico tattica come, ad esempio, dribbling, combinazione, triangolazione, contrasto, anticipo, appoggio smarcante, tiro di precisione, stacco di testa maggiore, velocità di corsa maggiore, giocata di classe (girata, rovesciata, colpo di tacco o di ginocchio), deviazione, calcio di rigore, calcio di punizione, calcio d’angolo, schema collaudato sui calci piazzati, contropiede; mentre i gol inevitabili sono derivanti da: situazioni o episodi casuali, contingenti, di fortuna come, ad esempio, rimpallo favorevole, errore o svista della terna arbitrale, autogol, malinteso tra difensori, intervento a vuoto, papera o deviazione involontaria del difensore o del portiere, respinta difettosa del portiere, situazione d’inferiorità numerica, palla vagante, rimessa laterale, barriera posizionata male, opposizione passiva alla palla, condizioni del terreno di gioco, rimbalzo ingannevole della palla, mancanza di fair play, palla intercettata.

Da tener presente infine che gli errori sui gol evitabili vanno rilevati nel momento immediatamente prima che la palla entri in rete; il riferimento ad errori tecnico tattici precedenti, seppur di poco, collegati alla stessa azione, a centrocampo o nella trequarti, non è da prendere in considerazione a giustificazione dei gol stessi, in quanto le relative variabili di sviluppo del gioco portano a ragionare per ipotesi, con i “se” e i “ma”, quindi senza riscontro con la realtà oggettiva degli errori emersi all’atto del gol; infatti, tali errori finali, se non fossero stati commessi, avrebbero rimediato, sanato sia quelli precedenti sia soprattutto evitato il gol stesso.

 

Partite

Sassuolo vs Verona 2 1

Gol di Moras imparabile, anticipo di testa;

Gol di Sansone imparabile, precisione nel tiro a fil di palo;

Gol di Taider evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa.

Cagliari vs Fiorentina 0 4

Gol di Fernandez gol imparabile, palla vagante;

Gol di Fernandez gol imparabile, precisione nel tiro rasoterra a fil di palo;

Gol di Gomez gol inevitabile, contropiede da manuale;

Gol di Cuadrado evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa.

Cesena vs Genoa 0 3

Gol di Matri imparabile, superiorità numerica acquisita;

Gol di Antonelli imparabile, appoggio di tacco smarcante da manuale;

Gol di Volta imparabile, autogol.

Milan vs Udinese 2 2

Gol di Menez imparabile, calcio di rigore;

Gol di Menez imparabile, dribbling vincente con tiro a rete imprendibile.

Palermo vs Parma 2 1

Gol di Dybala imparabile, schema studiato a tavolino con triangolazione;

Gol di Palladino imparabile, superiorità numerica sulla fascia;

Gol di Barreto imparabile, anticipo di testa.

Juventus vs Torino 2 1

Gol di Vidal imparabile, calcio di rigore;

Gol di Perez imparabile, corsa in profondità più veloce e conclusione a rete potente angolata sotto la traversa per una giocata da manuale;

Gol di Pirlo evitabile, errore del difensore che sulla traiettoria della palla in arrivo dal tiro a rete di Pirlo, si è girato con una torsione completa del corpo cadendo poi per terra invece di fare opposizione fisica frontale e attiva.

Roma vs Inter 4 2

Gol di Gervinho evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Ranocchia imparabile, salto più alto di testa a rete

Gol di Holebas gol imparabile, giocata da manuale con dribbling vincente e conclusione a rete imprendibile sul sette;

Gol di Osvaldo imparabile, deviazione involontaria difensore;

Gol di Pjanic evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Pjanic imparabile, punizione da manuale a scavalcare la barriera.

Sampdoria vs Napoli 1 1

Gol di Eder evitabile, errore di Koulibaly che sul tiro in porta si gira con la palla che sfila in rete invece di fare opposizione fisica frontale attiva;

Gol di Zapata evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa.

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Sì ,

condivido il Tuo ragionamento ( diciamo sempre le stesse cose ).

Nel caso specifico , Mancini , secondo me , non sa che pesci pigliare .

Ha capito di avere in mano un gruppo di discreto valore ma non al livello della Roma e dalla Juventus ;

ha capito però che non sono scarsi come dice la classifica ,

adesso evidentemente vuole far giocare un pò tutti per capire meglio la qualità dei giocatori a disposizione e quali far rimanere l'anno prossimo .

Giustamente ( come dici anche Tu ) dovrebbe lasciar perdere il bel gioco ed usare una tattica più "provinciale " cercando di fare più punti possibili , usare perciò una difesa a uomo-elastica più bloccata dietro ( magari tornare alla difesa a 4 con il "libero " ) e sfruttare le ripartenze .

Gli uomini per fare questo Li ha (più o meno ) ,

per es. , usando gli stessi uomini di ieri , potrebbe far giocare Ranocchia dietro Jesus J. e Campagnaro con Dodò come terzino fluidificante ;

il problema dell'Inter ( e di Mancini ) è che ha un centrocampo che gioca bene nella fase di possesso ma non in quella di non possesso , l'unico buono che fa filtro è M'Vila mentre gli altri ( Medel , Guarin , Kuzmanovic , Kovacic ) difendono poco o male ,

e se non hai dei centrocampisti capaci in tutte e due le fasi anche i difensori , seppur bravi , vanno in difficoltà .

Io ad es. , giocherei così : ( 4-3-1-2 )

Handanovic ;

Ranocchia ;

D'Ambrosio ,. Campagnaro ,. J.Jesus ;

M'Vila , .Medel (Hernanes ), .Kuzmanovic (Obi /Dodo/Nagamoto ) ;

Kovacic (Hernanes ),

Icardi , . Palacio ;

 

 

D'accordo però non capisco centrocampisti del calibro Medel, Guarin, Kuzmanovic, Kovacic e lo stesso Hernanes, di buona stazza fisico atletica e anche capaci di giocare a calcio, non sappiamo fare anche la fase difensiva pressando e stringendo sui diretti avversari limitandosi a poco, che vuol dire il più delle volte lasciarli andare verso la loro porta mettendo così in difficoltà la già fragile difesa dell'Inter per effetto della zona che pratica in maniera piuttosto elementare e poco accorta come ieri appunto nei gol evitabili di Gervinho e di Pjanic; per me mancano anche i gol di Palacio che faceva e faceva fare dando carica e mordente a tutto l'apparato di attacco interista.

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D'accordo però non capisco centrocampisti del calibro Medel, Guarin, Kuzmanovic, Kovacic e lo stesso Hernanes, di buona stazza fisico atletica e anche capaci di giocare a calcio, non sappiamo fare anche la fase difensiva pressando e stringendo sui diretti avversari limitandosi a poco, che vuol dire il più delle volte lasciarli andare verso la loro porta mettendo così in difficoltà la già fragile difesa dell'Inter per effetto della zona che pratica in maniera piuttosto elementare e poco accorta come ieri appunto nei gol evitabili di Gervinho e di Pjanic; per me mancano anche i gol di Palacio che faceva e faceva fare dando carica e mordente a tutto l'apparato di attacco interista.

 

Seguo pochissimo l'Inter ,

ma da quello Che ho potuto capire , i centrocampisti non sono tanto scarsi , anzi presi singolarmente sono molto validi , però in partita non rendono per quello che valgono .

Medel e Guarin , per me , non sono da Inter ;

Kovacic deve "crescere " ancora ;

Hernanes ha talento ma non ha fiato e gamba .... dovrei allenarLo io per 3/4 mesi ;) (poi vedrai come corre !!).

Kuzmanovic è quello che mi piace di più : ha fisico e "testa " da giocatore anche se ha meno talento di tutti ... ma per questo mi piace perchè è quello che può migliorare più di tutti ma deve fare dei lavori specifici con un allenatore a parte ; questo è uno che può fare bene la fase difensiva e spingersi in attacco , potenzialmente è uno che dovrebbe fare la differenza , considerando anche il livello della n/s. serie A. .ok

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Tutto condivisibile , più o meno ,

 

Tranne la prima parte ( che è sbagliata dal punto di vista tecnico-storica ):

Non scherziamo !!

...Il Gioco a Zona è nato come tattica difensiva , cioè per difendersi meglio .

 

Il Gioco a Zona : Non c'entra niente con la fase di possesso palla e di attacco ,

quando si attacca non esiste più sia il gioco a zona che il gioco a uomo : Si attacca e basta ( poi ci sono dei movimenti specifici che devono fare gli attaccanti .... ma questa è un'altra storia ) .

L'ispirazione è derivata dal gioco del Basket (più o meno ) , dove il gioco a zona serve per difendersi meglio contro una squadra che ha più "lunghi " e quindi immarcabili nell'uno contro uno da una squadra che ha giocatori più bassi e che , ovviamente , nell'uno contro uno avrebbero la peggio .

Il gioco a zona nel Gioco del Calcio ,( come nel Basket ) , serve per difendersi meglio contro una squadra superiore tecnicamente che se affrontata a uomo vincerebbe facilmente .

Questo , detto in breve ;

poi , il fatto che adesso anche i grandi Club giocano tutti a zona è un'alto discorso .

Il motivo perchè ormai tutti giocano a zona Lo abbiamo spiegato tante volte ( specie l'amico GiorgioP.) in varie discussioni su questo Forum .

Ultimamente , però , "il vento" sta cambiando , lo abbiamo spiegato ( e lo stiamo spiegando anche in questa discussione ) varie volte ( specialmente io e l'amico GiorgioP ancora più di me ).

 

il motivo per cui si gioca a zona è stato in principio per sfruttare meglio il fuorigioco e soprattutto per contrastare le contromisure trovate ai tempi alla marcatura uomo(interessante il periodo delle punte che si scambiavano, incrociavano ecc) ed attualmente perchè le squadre attuali devono esser corte, giocatori vicini e reparti vicini non spaccati in due come 40 anni fa.

 

Mi permetto di dire che è un concetto sbagliato dire che il gioco a Zona non c'entra nulla con la fase di possesso palla è di attacco, perchè è esattamente il contrario...la zona ed l'appicazione dei suoi principi si sono rivelati poi utili proprio per coprire meglio il campo ed essere facilitati nella fase di possesso, avendo giocatori schierati in un certo ordine e preposti per interpretare una fase che nel calcio moderno è diventata di primaria importanza, ovvero la fase di transizione positiva.

 

nel gioco a zona non diventa più riferimento l'avversario ma sono la palla ed i compagni, se vogliamo proprio dirla tutta la rivoluzione è stata questa, certo la zona è un modo di difendere ma proprio i suoi principi hanno consentito di aver avuto con gli anni squadre più propositive o comunque una maniera di attaccare più puntuale ed efficace..

 

poi per carità. liberi di pensarla come volete, io sono solo intervenuto per dirvi questo, la zona ha portato un nuovo modo di attaccare non solo di difendersi..

 

il vento sta cambiando certo, non si vedono più le zone purissime di una volta, i 442 sacchiani, allenatori sacchiani che urlavano se uscivi dalla zona di competenza, certo, il vento cambia sempre come in tute le cose...in serie A c'è stato un ritorno alla difesa a 3, in Europa una tendenza generale che ha portato ad un'evoluzione del 442 a rombo nel famoso 4231, ed una cosa fondamentale che è il pressing ultraoffensivo che squadre come Bayern monaco, borussia dortumund e real madrid applicano quasi alla perferzione (soprattutto direi la suqadra di Kloop).

 

credo che la tendenza in europa sia questa ovvero possesso palla e pressing ultraoffensivo in situazione di transizione negativa (quando perdono palla la aggrediscono subito con raddoppi e tripli, sfruttando la densità in zona palla), non certo a marcare a uomo col libero...il Bayern tanto per dire difende a zona anche sui piazzati.

 

il calcio cambia e si evolve ma che si torni al libero ed al modulo celeberrimo WM-MW o al "catenaccio" all'italiana, poco ci credo sinceramente, poi non è che voglio insistere assolutamente, volevo solo mettere qualche puntino sulle i..

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il motivo per cui si gioca a zona è stato in principio per sfruttare meglio il fuorigioco e soprattutto per contrastare le contromisure trovate ai tempi alla marcatura uomo(interessante il periodo delle punte che si scambiavano, incrociavano ecc) ed attualmente perchè le squadre attuali devono esser corte, giocatori vicini e reparti vicini non spaccati in due come 40 anni fa.

 

Mi permetto di dire che è un concetto sbagliato dire che il gioco a Zona non c'entra nulla con la fase di possesso palla è di attacco, perchè è esattamente il contrario...la zona ed l'appicazione dei suoi principi si sono rivelati poi utili proprio per coprire meglio il campo ed essere facilitati nella fase di possesso, avendo giocatori schierati in un certo ordine e preposti per interpretare una fase che nel calcio moderno è diventata di primaria importanza, ovvero la fase di transizione positiva.

 

nel gioco a zona non diventa più riferimento l'avversario ma sono la palla ed i compagni, se vogliamo proprio dirla tutta la rivoluzione è stata questa, certo la zona è un modo di difendere ma proprio i suoi principi hanno consentito di aver avuto con gli anni squadre più propositive o comunque una maniera di attaccare più puntuale ed efficace..

 

poi per carità. liberi di pensarla come volete, io sono solo intervenuto per dirvi questo, la zona ha portato un nuovo modo di attaccare non solo di difendersi..

 

il vento sta cambiando certo, non si vedono più le zone purissime di una volta, i 442 sacchiani, allenatori sacchiani che urlavano se uscivi dalla zona di competenza, certo, il vento cambia sempre come in tute le cose...in serie A c'è stato un ritorno alla difesa a 3, in Europa una tendenza generale che ha portato ad un'evoluzione del 442 a rombo nel famoso 4231, ed una cosa fondamentale che è il pressing ultraoffensivo che squadre come Bayern monaco, borussia dortumund e real madrid applicano quasi alla perferzione (soprattutto direi la suqadra di Kloop).

 

credo che la tendenza in europa sia questa ovvero possesso palla e pressing ultraoffensivo in situazione di transizione negativa (quando perdono palla la aggrediscono subito con raddoppi e tripli, sfruttando la densità in zona palla), non certo a marcare a uomo col libero...il Bayern tanto per dire difende a zona anche sui piazzati.

 

il calcio cambia e si evolve ma che si torni al libero ed al modulo celeberrimo WM-MW o al "catenaccio" all'italiana, poco ci credo sinceramente, poi non è che voglio insistere assolutamente, volevo solo mettere qualche puntino sulle i..

 

Non so se la Tua risposta è un ragionamento generale ed una Tua opinione personale opp. è diretta a me personalmente .

Se è diretta a me : Non ho bisogno che mi spieghi l'evoluzione del Gioco del Calcio dalla marcatura a uomo a quella a zona ;) (è una vita che scrivo e scriviamo di queste cose e Non solo su questo Forum dei tifosi della Juventus ).

Se è un ragionamento Tuo per Chi legge questa discussione allora : Non ci siamo assolutamente !! .

 

Dalla Tua Risposta si evince Che :

Evidentemente Ti lasci troppo condizionare dagli articoli che scrivono i vari giornalisti-opinionisti ( "tutta gente che non ha mai battuto un calcio d'angolo in vita loro ", cit.: G.Boniperti ) .

es. : significativo è il Tuo essere stato condizionato ( purtroppo non sei il solo , anzi siete la maggior parte ...) dai mass-media quando dici che : in serie A si gioca con la difesa a 3 !!

La difesa "a 3 " esiste SOLO nel Calcio giornalistico ma Non nel Calcio giocato , ... poi a furia di dirLo è diventato consuetudine comune scrivere una formazione con il 3 - 5 - 2 , gli addetti ai lavori ormai non ci fanno più caso anche se sanno benissimo Che non esiste la difesa a 3 ma caso mai a 5 ( nessuna squadra al mondo potrebbe difendersi con soli 3 giocatori ).

 

La maggior parte dei giornalisti è tutta gente che non passerebbe neanche l'esame di "allenatore di Base " , ma Che purtroppo fa opinione comune anche se dice fesserie ( un pò come ad es. i giornalisti-camerieri dei politici ) .

 

Non Ti rispondo a tutto quello che hai scritto altrimenti facciamo notte ( non è il caso e nè il luogo per fare una Tesi su i vari moduli e sull'evoluzione del Gioco del Calcio ... ;) ) , oltre tutto finirei (finiremmo ) per innescare una polemica inutile per il tema di questa discussione andando anche "OT".

 

Ribadisco , per farla breve :

Il Gioco a Zona è nato per difendersi meglio da una squadra superiore (sulla "carta " ) alla propria ( ovviamente , questa regola è in linea generale ) , poi si è evoluto nel tempo ;

non c'entra niente con la fase di attacco o per coprire meglio il campo in fase di attacco ,

quando si attacca si fanno determinati movimenti indipendentemente se si parte dal gioco a Zona o dal gioco a uomo ,

((la prima cosa che si insegna nel gioco di attacco è : smarcarsi dall'avversario e cercare gli spazi per dettare il passaggio ,... poi viene il resto )).

Anche io penso che difficilmente si tornerà a giocare con il libero dietro tutti i difensori , (anche se in alcune fasi di alcune partite si comincia a ri-vedere ...come ho già spiegato nell'altra risposta ) , ma NON perchè la difesa a Zona ed in linea sia superiore ma perchè la difesa a Zona permette di "far giocare meglio anche i mediocri " (cit.: mia ) .

.... Amen : .salute

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Non so se la Tua risposta è un ragionamento generale ed una Tua opinione personale opp. è diretta a me personalmente .

Se è diretta a me : Non ho bisogno che mi spieghi l'evoluzione del Gioco del Calcio dalla marcatura a uomo a quella a zona ;) (è una vita che scrivo e scriviamo di queste cose e Non solo su questo Forum dei tifosi della Juventus ).

Se è un ragionamento Tuo per Chi legge questa discussione allora : Non ci siamo assolutamente !! .

 

Dalla Tua Risposta si evince Che :

Evidentemente Ti lasci troppo condizionare dagli articoli che scrivono i vari giornalisti-opinionisti ( "tutta gente che non ha mai battuto un calcio d'angolo in vita loro ", cit.: G.Boniperti ) .

es. : significativo è il Tuo essere stato condizionato ( purtroppo non sei il solo , anzi siete la maggior parte ...) dai mass-media quando dici che : in serie A si gioca con la difesa a 3 !!

La difesa "a 3 " esiste SOLO nel Calcio giornalistico ma Non nel Calcio giocato , ... poi a furia di dirLo è diventato consuetudine comune scrivere una formazione con il 3 - 5 - 2 , gli addetti ai lavori ormai non ci fanno più caso anche se sanno benissimo Che non esiste la difesa a 3 ma caso mai a 5 ( nessuna squadra al mondo potrebbe difendersi con soli 3 giocatori ).

 

La maggior parte dei giornalisti è tutta gente che non passerebbe neanche l'esame di "allenatore di Base " , ma Che purtroppo fa opinione comune anche se dice fesserie ( un pò come ad es. i giornalisti-camerieri dei politici ) .

 

Non Ti rispondo a tutto quello che hai scritto altrimenti facciamo notte ( non è il caso e nè il luogo per fare una Tesi su i vari moduli e sull'evoluzione del Gioco del Calcio ... ;) ) , oltre tutto finirei (finiremmo ) per innescare una polemica inutile per il tema di questa discussione andando anche "OT".

 

Ribadisco , per farla breve :

Il Gioco a Zona è nato per difendersi meglio da una squadra superiore (sulla "carta " ) alla propria ( ovviamente , questa regola è in linea generale ) , poi si è evoluto nel tempo ;

non c'entra niente con la fase di attacco o per coprire meglio il campo in fase di attacco ,

quando si attacca si fanno determinati movimenti indipendentemente se si parte dal gioco a Zona o dal gioco a uomo ,

((la prima cosa che si insegna nel gioco di attacco è : smarcarsi dall'avversario e cercare gli spazi per dettare il passaggio ,... poi viene il resto )).

Anche io penso che difficilmente si tornerà a giocare con il libero dietro tutti i difensori , (anche se in alcune fasi di alcune partite si comincia a ri-vedere ...come ho già spiegato nell'altra risposta ) , ma NON perchè la difesa a Zona ed in linea sia superiore ma perchè la difesa a Zona permette di "far giocare meglio anche i mediocri " (cit.: mia ) .

.... Amen : .salute

 

guarda sinceramente giornali-pattume non li leggo e mai li leggerò, e so anche io che non ci si difende mai a 3 ma i moduli sappiamo che esistono semplicemente per convenzione e rendere più fluido il parlare di calcio, non capisco perchè mi si dica che leggo i giornali spazzatura se parlo di difesa a 3, allora tutti gli allenatori che parlan di difesa a 3 o non sono allenatori o leggono i giornali anche loro...

 

è usata per convenzione so bene che non ci si difende in 3(e giusto per precisazione diciamo che nel calcio ci si difende in 11..)

 

quello che so e che dico, lo dico non certo perchè leggo i giornali ma il calcio l'ho studiato in altre sedi più ufficiali o meglio tecniche se proprio devo dirlo avendo avuto come professori -insegnanti-oratori uomini di calcio come Ulivieri, gasperini, cosmi, Di francesco, stramaccioni..non certo dalle caxxate dei giornali.

 

comunque tralasciando ciò in serie A s'è avuta questa tendenza di giocare con 3 difensori centrali di ruolo, per molti motivi, il principale dei quali è la pochezza tecnica del campionato e anche la mancanza di "ali", adesso pian piano per fortuna questa dispozione sta svanendo e poche squadre giocano ancora così.

 

detto questo il gioco a zona so bene com'è nato e sebbene tu continui a dirmi che non ci siamo assolutamente, mi ri-permetto di dire che è nato perchè nel calcio si inventano continuamente contromisure, e la marcatura a uomo aveva fatto il suo tempo e stava mostrando i suoi limiti in alcune situazioni come gli interscambi, gli uno due e gli scambi di posizione dei centravanti; senza contare situazioni come il fuorigioco e nell'esigenza moderna se vogliamo di tenere squadre corte, in 50 mt, e giocatori vicini.

 

Poi se mi si continua a dire che il gioco a zona non ha conseguito un diverso modo di attaccare e di affrontare la situazione chiave del calcio moderno, la transizione positiva, io non cos'altro dire, per farmi capire..magari sarebbe carino non venire tacciati come condizionato dai mass media.

 

detta in breve è chiaro che in una situazione di non possesso con impostazione a zona i giocatori si muovono rispetto alla posizione della palla e non dell'avversario (la "rivoluzione" della zona è stata questa),

 

quindi se ipoteticamente compariamo il posizionamento di 2 squadre, una squadra "zoniana" ed una squadra che marca a uomo, in una situazione di gioco uguale (esempio palla al difensore centrale avversario), la disposizione in campo dei giocatori (scaglionamento) sarà diversa..il concetto di zona mantiene i giocatori posizionati in una certa maniera in fase di non possesso (a seconda dei moduli) rispetto al pallone, e non all'avversario... questo porta, di conseguenza, una volta riconquistato il pallone (transizione) ad avere una gestione diversa proprio perchè, in funzione della zona, gli spazi sono occupati meglio e più ordinatamente rispetto ad una squadra che marca ad uomo (perchè si seguono gli avversari).

 

 

i moduli non a caso sono nati con l'avvento della zona, prima ce n'era uno solo, questo per far capire cosa è cambiato col tempo..detto questo io non voglio esaltare assolutamente il gioco a zona e sono il primo a dire, e l'ho detto sempre anche al signor Pivotti, che nelle giovanili si dovrebbe marcare a uomo o comunque insegnare prima i principi di tattica individuale, poi la collettiva.

 

 

quello che voglio dire semplicemente è che si parla della zona solo in fase di non possesso tralasciando i cambiamenti che ha portato in fase di possesso palla..il calcio è fatto da tre fasi, possesso, non possesso e transizione(fase in cui gli allenatori lavorano di più negli ultimi tempi, più del non possesso e del possesso palla...e questa cosa me l'ha detta gasperini non venite a dirmi che mi faccio condizionare dai giornali :) ) e cambiando il modo di difenderti cambia di conseguenza anche il modo di attaccare. La zona ha portato squadre corte, disposte in campo in funzione della palla e con i giocatori più vicini. La disposizione in non possesso (le scalate, diagonali,il compasso la V e l'imbuto etc) influenza irrimediabilmente la fase di possesso palla e soprattutto la fase di transizione.

 

detto questo non mi permetto di dire che devo spiegarti nulla, era solo per arricchire i contenuti della discussione, se proprio non c'è bisogno di spiegarti, posso anche smettere di scrivere e continuate voi, mica mi offendo, non mi ritengo nemmeno un esperto di calcio ma un fortunato appassionato.

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.... ecc. , ecc.....

 

 

i moduli non a caso sono nati con l'avvento della zona, prima ce n'era uno solo, questo per far capire cosa è cambiato col tempo..detto questo io non voglio esaltare assolutamente il gioco a zona e sono il primo a dire, e l'ho detto sempre anche al signor Pivotti, che nelle giovanili si dovrebbe marcare a uomo o comunque insegnare prima i principi di tattica individuale, poi la collettiva.

 

 

quello che voglio dire semplicemente è che si parla della zona solo in fase di non possesso tralasciando i cambiamenti che ha portato in fase di possesso palla..il calcio è fatto da tre fasi, possesso, non possesso e transizione(fase in cui gli allenatori lavorano di più negli ultimi tempi, più del non possesso e del possesso palla...e questa cosa me l'ha detta gasperini non venite a dirmi che mi faccio condizionare dai giornali :) ) e cambiando il modo di difenderti cambia di conseguenza anche il modo di attaccare.

La zona ha portato squadre corte, disposte in campo in funzione della palla e con i giocatori più vicini. La disposizione in non possesso (le scalate, diagonali,il compasso la V e l'imbuto etc) influenza irrimediabilmente la fase di possesso palla e soprattutto la fase di transizione.

 

detto questo non mi permetto di dire che devo spiegarti nulla, era solo per arricchire i contenuti della discussione, se proprio non c'è bisogno di spiegarti, posso anche smettere di scrivere e continuate voi, mica mi offendo, non mi ritengo nemmeno un esperto di calcio ma un fortunato appassionato.

 

.... .uhm Tutto condivisibile , più o meno .

 

Ovviamente giocando a Zona le squadre sono più "corte " rispetto al gioco a "uomo " ... ecc. , ecc...(poi se questo è meglio o peggio è da dimostrare : Secondo me è peggio .... anche se indubbiamente è più facile per un giocatore mediocre giocare in 40 metri che in 80 metri di campo ) .

Ma non è questo il ragionamento che mi preme far passare ...

 

Invece ::

... .ehmQuello che però apprezzo di più della Tua risp. è la parte che ho evidenziato in grassetto :)

In pratica è quello che penso anche io ( ... e anche GiorgioP ) : Adesso "Ci siamo " !!! .ok .

 

Per quanto riguarda la seconda parte evidenziata , NON sono d'accordo :

Tu devi continuare a scrivere su questa Discussione .ok ( oltre tutto è molto interessante per Chi è appassionato e curioso di conoscere nuove squadre e nuovi allenatori ) ,

ma devi ( o dovresTi ) attenerTi di più al Tema , cioè ( come scrive l'autore della Disc. : Dingo ) :

""Mi piacerebbe che questo spazio possa diventare un luogo virtuale dove soffermarsi tra amici per analizzare le partite, non solo dal punto di vista del risultato ma approfondire la questione a livello tattico e tecnico, magari inserendo immagini d'esempio o video.""... ecc.

.... e poi continua con :

""Non solo parlare della Juve, ma di qualsiasi partita, mettendo in evidenza con occhio da esperto (non di certo io che sono all'inizio) movimenti, atteggiamenti, tecnica individuale, errori e quant'altro.

Si puo analizzare qualsiasi partita senza per forza soffermarsi sul 352 di Conte o Allegri.

Sarebbe bello anche poter studiare a fondo un certo tipo di allenatore, quello a cui vi ispirate o comunque che attua un tipo di calcio a cui vi sentite piu' vicini. ""... ecc...

 

Perciò :

mettiamo da parte il ragionamento :

Se è meglio giocare a zona o è meglio giocare a uomo specialmente in difesa , con marcatura come la definisce Giorgio Pivotti : "Elastica con controllo visivo " ( tradotto : Zona-Mista ) ,

e parliamo delle partite e degli allenatori ( magari criticandoLi spiegando le motivazioni tecnico-tattiche o di altro genere ).

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Non so perchè ,... ma Wenger mi è sempre stato antipatico bah ,

mi ha sempre dato la sensazione di avere un'aria da presuntuoso ( poi , forse , dal vivo non sarà così ) , però devo ammettere che di calcio ne capisce parecchio ( ... guida l'Arsenal da 1996 !!!).

Oltre tutto è pure fortunato ;

ad es. la partita di ieri contro il Southampton decisa all'88 ° quando i giocatori del Southampton pensavano ormai di avercela fatta .

Purtroppo le partite finiscono al 90° ... anzi al 95°!!!

Bisogna stare sempre concentrati, specialmente nell'ultimo quarto d'ora .

Guardate , ad es. (dal 30°secondo ) come i difensori :patpat: di Koeman ,(( un allenatore che viene dalla vecchia scuola Olandese che usava giocare la zona pura , ultimamente però è migliorato nella fase difensiva ... ma non è bastato )) , lasciano liberi in area ben 2 attaccanti dell'Arsenal ( Sanchez ed un'altro ) ed invece di andare a marcarLi si guardano beatamente l'azione di Ramsey !!

...

http://youtu.be/f2UitKR4YH0

...........

Koeman.t_439_234_2012_2.jpg?timestamp=1417681794894 : non ha una panchina all'altezza delle migliori squadre ( ... e Lui lo sa ovviamente ) ,

ultimamente gli sono venuti a mancare il miglior attaccante (J.Rodriguez ) e gli unici mediani di buon livello ( Schneiderlin & Reed ) , non potendo far giocare mediano neanche Bertrand (ex Chelsea ) perchè non ha più terzini da schierare .

Ha provato a far giocare Cork al posto di Schneiderlin , ma ha capito subito che le cose non andavano bene ,

ha provato subito ( al 30° del 1°t. ) a cambiare modulo e tattica ,

con Yoshida che si alternava ad Alderweire nel ruolo di "falso mediano " passando dalla difesa a 4 alla difesa a 5 : in pratica ha giocato con 3 centrali difensivi ( Alderweire- Yoshida- Fonte ) più un mediano adattato a terzino ( Bertrand ) più Clyne che è uno che si arrangia in varie posizioni (tipo Padoin ) .

La squadra ha tenuto bene fin quando Tadic e Wanyama hanno retto , poi il centrocampo è scoppiato negli ultimi 10 minuti ;

La differenza sostanziane l'ha fatta la panchina :

Tra Giroud & Podolski contro Mayuka & Manè non c'è partita a favore dei " Londinesi " .

Comunque : Bravo ugualmente a Koeman .ok , nonostante le difficoltà di allestire una formazione

anti-Arsenal , se La è giocata almeno per 75 minuti , .... e se non ci fosse stato quella dormita in ultimo avrebbe strappato un punto al "guru " Wenger che ( a differenza del Southampton ) quest'anno ha speso più di 70 milioni per la campagna acquisti !!.

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Allora, facciamo il punto della situazione cercando di riassumere quello che Baudolino, Baggio18 ed il sottoscritto con altri pensano su un tema vasto e coinvolgente ma nello stesso ben inquadrabile come quello del confronto tra zona e uomo nel calcio giocato; prima di tutto dovrei soffermarmi sulla mia difesa elastica perché mi sembra che il suo contenuto non sia stato finora recepito adeguatamente, anche se ne parlo in continuazione, ho come la sensazione che la sua caratteristica applicativa che la contraddistingue utilizzando l’elemento innovativo, più tattico che tecnico, del controllo visivo attivo non abbia avuto quella presa che mi aspettavo come risposta sotto il profilo dell’inquadramento, dell’interpretazione e della valutazione oggettiva e soggettiva di questa mia proposta; infatti, la difesa elastica non ha collegamenti tattici, tipo WM-MW o "catenaccio" all'italiana e cose simili del passato, con la marcatura a uomo di una volta, come quella pure del soffiare sul collo dell’avversario e/o di seguirlo fin dentro lo spogliatoio, cose ormai fuori luogo, superate e non più riproponibili con gli stessi termini nel calcio attuale; mi ripeto sforzandomi di essere ancora più chiaro, preciso e centrato, perché vorrei che la difesa elastica fosse compresa e non fraintesa con il suo concetto che si basa su una condizione ovvia ed irrinunciabile, quella dell’attenzione ed il controllo (marcatura) del diretto avversario (uomo) in via primaria, privilegiata, diversamente dalla zona come è stato rilevato ma non più di tanto in quanto anche con la zona capita di marcare a uomo, l’uomo; dato il diretto avversario come il soggetto da marcare con intelligenza, in un abbinamento di coppia dei giocatori delle due squadre fatto già prima della partita ma sempre modificabile, più o meno, nel durante a seconda delle esigenze di gioco che si presentano, con la difesa elastica è la forma, il modo, le modalità, le circostanze, la presa di posizione e la mentalità con le quali la marcatura viene esercitata, ad essere cambiate, innovate e adattate per far fronte meglio alle caratteristiche del calcio moderno, veloce sotto ogni aspetto individuale e tecnico tattico; questo concetto o aspetto che non mi stancherò mai di sottolineare essendo il mio cavallo di battaglia in quanto rappresenta la vera novità introdotta applicando questo tipo di marcatura a uomo nella difesa elastica, si chiama “controllo visivo attivo” definendolo, su cui nessun addetto ai lavori, neanche tra i tecnici di tutto rispetto richiamati da Baggio18, si ferma a parlare o fa riferimento per dire di cosa di tratta o come la pensano in proposito; la ragione è semplice e insieme scontata, loro e i tecnici in generale hanno in mente solo la zona, sono stati abilitati solo tenendo come base di studio, di pratica prevalentemente questo sistema di gioco, non sanno della difesa elastica, hanno letto i titoli ma non a fondo il contenuto dei miei articoli risalenti il primo al 1985 e poi via via di seguito fino al 2010 con tanto di figure illustrate, pubblicati sulle riviste L’Allenatore dell’Aiac e Il Notiziario del Settore Tecnico della Figc che, come iscritti all’Albo allenatori, anche loro sicuramente hanno ricevuto; in sostanza con questo controllo visivo attivo il difensore è artefice e gestore in maniera intelligente e razionale dei suoi posizionamenti, dei suoi movimenti, delle sue scelte tattiche, anche in fase offensiva, per venirsi a trovare sempre al posto giusto nel momento giusto nei confronti del diretto avversario, avendo chiara la visione, la chiave di lettura del gioco in corso; ciò dipende dagli elementi soggettivi ovvero avversari e compagni, e oggettivi ovvero palla da sola o con il suo portatore, che il difensore tiene d’occhio continuamente applicando il controllo visivo attivo ad ampio raggio, mentre la zona si limita a far controllare dai difensori solo la palla e la posizione dei compagni, cosa che secondo me, unita alla staticità della linea in funzione del fuorigioco, rappresenta una grave carenza di ordine tattico considerato che, come ho già detto, non è la palla ad andare a rete da sola ma è il suo destinatario l’unico capace di trasformarla in gol su passaggio o appoggio; anche con la difesa elastica la disposizione dei giocatori nelle due fasi è consona, in funzione sia alla riconquista della palla sia alle ripartenze nella transizione, solo che nella difesa elastica lo spazio occupato è rapportato alla pericolosità dell’avversario in fase difensiva o dell’intralcio dell’avversario in fase offensiva quindi non solo della mera occupazione degli spazi con la logica della zona; squadra corta e compatta con le scalate, diagonali, il compasso, la V e l'imbuto etc. non è prerogativa esclusiva della zona si possono benissimo attuare anche con la difesa elastica facendo questa precisazione ovvero che se l’avversario gioca con una squadra corta e stretta anch’io in fase difensiva farò altrettanto, cercando però in fase offensiva di allargare il gioco sulle fasce, con le ali; non ultimo ricordando altresì che il potere attrattivo della palla, come già accennato in altro mio post sopra, è più marcato e trascinante con la zona essendo la palla una sua componente tattica assieme ai compagni; mentre lo è marginalmente con la difesa elastica che privilegia la marcatura a uomo moderna senza trascurare anche la palla e la posizione dei compagni nella visione del gioco, ricorrendo al fuorigioco quando opportuno ma non sistematico;

di seguito riporto le figure di come i difensori si dispongono giocando con la difesa elastica a marcatura a uomo e controllo visivo attivo non rilevabile in forma statica, lo è chiaramente in forma dinamica:

 

 

figura1.jpg

 

 

figura2.jpg

 

 

figura3.jpg

 

Sull’origine della zona mi sento di fare le seguenti considerazioni.

Non sono uno studioso storico della zona in rapporto alla marcatura a uomo nell’evoluzione del calcio giocato come si è andata manifestandosi nel tempo se non per quello che ho potuto vedere e leggere, confrontare con la mia esperienza di calciatore degli anni ’50 quando si giocava a uomo, poi pausa studi e lavoro, qualche anno di attività come allenatore ed infine dal 1985 ai giorni nostri, assieme il libro pubblicato sulla terminologia calcistica, la grande passione e interesse per la difesa elastica; una difesa di questo tipo da me scoperta, elaborata e definita dopo aver rilevato ed analizzato, anche attraverso la visione di tantissimi gol registrati, gli aspetti, le conseguenze negative derivanti dai due sistemi di gioco praticati nel calcio giocato ovvero, prima, la marcatura a uomo vecchia maniera e, poi, la zona con le sue rivoluzionarie ma rischiose applicazioni tattiche; come ho illustrato, una difesa elastica basata su un diverso e moderno modo di effettuare la marcatura a uomo che ha nel controllo visivo attivo il suo elemento innovativo e nello stesso tempo efficace e distintivo; sulle ragioni storiche per cui si ritiene sia nata la zona in sostituzione della vecchia marcatura a uomo, soprattutto con riferimento alla fase difensiva e non solo, a fronte di un calcio giocato sempre più tecnico, anche nelle metodologie di allenamento, e veloce nella trasmissione-tiro della palla e nei movimenti dei giocatori, adducendo il DIFENDERSI MEGLIO come dice Baudolino che ha senz’altro conoscenze più profonde delle mie sull’esegesi, origine della zona, vorrei esporre il mio punto di vista; secondo me i motivi tecnico tattici che hanno contribuito a far introdurre la zona nel nostro calcio e in quello mondiale si possono attribuire ai seguenti tre fattori che insieme hanno concorso a tale cambiamento seppur in momenti temporali non sempre collimanti:

1) la possibilità per una squadra sulla carta inferiore all’avversaria, di ritardare la previsione concreta della sconfitta, di essere battuti con pochi gol subiti o di riuscire con grande fatica a pareggiare e se va bene, con un po’ di fortuna che nel calcio non manca mai, anche a vincere con il minimo risultato utile; da precisare che questa fattispecie di gioco badando alla posizione in campo come scelta tattica più che alla marcatura, è sempre esistita anche marcando a uomo; è ovvio, naturale che, con le dovute cautele dipendenti dalle circostanze, se si è inferiori qualitativamente si cerchi di riparare, di proteggere la porta stando in una posizione di trincea, cercando di non far passare l’avversario con un assetto difensivo dislocato in uno spazio ristretto per essere più efficace e controllata l’opposizione tattica, anche se si hanno di fronte giocatori di classe, campioni che nell’uno vs uno quasi sempre escono vittoriosi;

2) la possibilità di sfruttare meglio, ripetutamente, sempre con questa inferiorità di valori in campo, il fuorigioco che non necessariamente è derivato solo dal posizionamento, schieramento della linea difensiva ma può riuscire anche dalla libera interpretazione del movimento in avanti di uno o due difensori per far cadere in posizione irregolare il diretto avversario;

3) la pratica ormai sistematica e ricorrente, anche tra squadre dello stesso livello o con poca differenza di valori tra loro, come lo é tuttora, di applicare i dettami tattici o i tatticismi della zona, in sostituzione della marcatura a uomo; si ritiene, infatti, non a ragion veduta, che tale assetto tattico sia il più idoneo, efficace da praticare ma secondo me anche il più rischioso, per far fronte alle esigenze del calcio moderno dalle caratteristiche sopra citate, anche in fase di transizione o ripartenza o di non possesso palla; inoltre, giocando a zona, fermare l’avversario in modo virtuale con il fuorigioco soprattutto o con l’attacco alla palla fa risparmiare, come si dice anche in altri ambiti lavorativi o di attività, TEMPO E FATICA con il risultato o vantaggio, sostenuto dai fautori della zona, di consumare meno energie fisiche e mentali che si dovrebbero sopportare invece con la marcatura a uomo, come pure di far praticare la zona a giocatori dalle limitate capacità difensive, mediocri insomma, e non ultimo, quel che è peggio, di lasciare il segno nella non formazione dei calciatori per imparare a difendere con marcatura a uomo, nell’1 vs 1 fin dalla loro preparazione nei settori giovanili dove, a quanto si dice, prevale l’insegnamento della tattica in maniera illogica, assurda per quell’età.

Tutte queste condizioni sopraelencate hanno portato e giustificato la zona, la sua adozione con effetto domino spesso senza rendersi conto del perché si è fatta questa scelta, solo perché oggi si gioca a zona, così fanno tutti, anche Tahiti che nella Confederations Cup 2013 in Brasile ha preso una valanga di gol esibendo un’impeccabile zona assieme ad una altrettanto impeccabile assenza di marcatura a uomo; inoltre senza mai preoccuparsi di annotare, rilevare o meglio ignorando, le conseguenze che la zona ha portato e prodotto sul piano dei risultati nelle partite, in termini di gol evitabili fatti e subiti spesso anche pesanti; lo posso affermare senza tema di essere smentito avendone le prove, perché sono stato il primo a definire questi gol come evitabili nell’osservarli e nell’analizzare le loro cause; questo risale a prima del 2000 anno di inizio ufficiale della mia registrazione degli oltre 750 gol evitabili segnati tutti ai più alti livelli di gioco in competizioni nazionali ed internazionali.

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guarda sinceramente giornali-pattume non li leggo e mai li leggerò, e so anche io che non ci si difende mai a 3 ma i moduli sappiamo che esistono semplicemente per convenzione e rendere più fluido il parlare di calcio, non capisco perchè mi si dica che leggo i giornali spazzatura se parlo di difesa a 3, allora tutti gli allenatori che parlan di difesa a 3 o non sono allenatori o leggono i giornali anche loro...

 

è usata per convenzione so bene che non ci si difende in 3(e giusto per precisazione diciamo che nel calcio ci si difende in 11..)

 

quello che so e che dico, lo dico non certo perchè leggo i giornali ma il calcio l'ho studiato in altre sedi più ufficiali o meglio tecniche se proprio devo dirlo avendo avuto come professori -insegnanti-oratori uomini di calcio come Ulivieri, gasperini, cosmi, Di francesco, stramaccioni..non certo dalle caxxate dei giornali.

 

comunque tralasciando ciò in serie A s'è avuta questa tendenza di giocare con 3 difensori centrali di ruolo, per molti motivi, il principale dei quali è la pochezza tecnica del campionato e anche la mancanza di "ali", adesso pian piano per fortuna questa dispozione sta svanendo e poche squadre giocano ancora così.

 

detto questo il gioco a zona so bene com'è nato e sebbene tu continui a dirmi che non ci siamo assolutamente, mi ri-permetto di dire che è nato perchè nel calcio si inventano continuamente contromisure, e la marcatura a uomo aveva fatto il suo tempo e stava mostrando i suoi limiti in alcune situazioni come gli interscambi, gli uno due e gli scambi di posizione dei centravanti; senza contare situazioni come il fuorigioco e nell'esigenza moderna se vogliamo di tenere squadre corte, in 50 mt, e giocatori vicini.

 

Poi se mi si continua a dire che il gioco a zona non ha conseguito un diverso modo di attaccare e di affrontare la situazione chiave del calcio moderno, la transizione positiva, io non cos'altro dire, per farmi capire..magari sarebbe carino non venire tacciati come condizionato dai mass media.

 

detta in breve è chiaro che in una situazione di non possesso con impostazione a zona i giocatori si muovono rispetto alla posizione della palla e non dell'avversario (la "rivoluzione" della zona è stata questa),

 

quindi se ipoteticamente compariamo il posizionamento di 2 squadre, una squadra "zoniana" ed una squadra che marca a uomo, in una situazione di gioco uguale (esempio palla al difensore centrale avversario), la disposizione in campo dei giocatori (scaglionamento) sarà diversa..il concetto di zona mantiene i giocatori posizionati in una certa maniera in fase di non possesso (a seconda dei moduli) rispetto al pallone, e non all'avversario... questo porta, di conseguenza, una volta riconquistato il pallone (transizione) ad avere una gestione diversa proprio perchè, in funzione della zona, gli spazi sono occupati meglio e più ordinatamente rispetto ad una squadra che marca ad uomo (perchè si seguono gli avversari).

 

 

i moduli non a caso sono nati con l'avvento della zona, prima ce n'era uno solo, questo per far capire cosa è cambiato col tempo..detto questo io non voglio esaltare assolutamente il gioco a zona e sono il primo a dire, e l'ho detto sempre anche al signor Pivotti, che nelle giovanili si dovrebbe marcare a uomo o comunque insegnare prima i principi di tattica individuale, poi la collettiva.

 

 

quello che voglio dire semplicemente è che si parla della zona solo in fase di non possesso tralasciando i cambiamenti che ha portato in fase di possesso palla..il calcio è fatto da tre fasi, possesso, non possesso e transizione(fase in cui gli allenatori lavorano di più negli ultimi tempi, più del non possesso e del possesso palla...e questa cosa me l'ha detta gasperini non venite a dirmi che mi faccio condizionare dai giornali :) ) e cambiando il modo di difenderti cambia di conseguenza anche il modo di attaccare. La zona ha portato squadre corte, disposte in campo in funzione della palla e con i giocatori più vicini. La disposizione in non possesso (le scalate, diagonali,il compasso la V e l'imbuto etc) influenza irrimediabilmente la fase di possesso palla e soprattutto la fase di transizione.

 

detto questo non mi permetto di dire che devo spiegarti nulla, era solo per arricchire i contenuti della discussione, se proprio non c'è bisogno di spiegarti, posso anche smettere di scrivere e continuate voi, mica mi offendo, non mi ritengo nemmeno un esperto di calcio ma un fortunato appassionato.

 

M’inserisco nella tua risposta data a Baudolino per fare delle osservazioni che spero siano pertinenti e utili al nostro disquisire in termini sempre costruttivi, ritenendo che ognuno di noi sa qualcosa di più o meglio sul tema in questione rispetto agli altri che, su altri particolari aspetti dello stesso tema, a loro volta, possono avere più esperienza o dimostrare di essere più afferrati; con questo voglio dire che nessuno è depositario delle verità specie nel calcio giocato dove tutto è possibile e quindi ciò che conta, secondo me, è scambiarci le nostre idee, le nostre convinzioni anche da posizioni diverse, tanto meglio così cresce di più culturalmente; in un contesto completo come il nostro dove uomo-zona-difesa elastica assieme, non si sentono trattate o illustrate contemporaneamente nelle sedi deputate o più appropriate, dimmi se sbaglio Baggio 18 tu che più di me, da quanto leggo, hai partecipato ad incontri-seminari con allenatori di livello come quelli menzionati; concordo che i moduli non sono altro che la disposizione iniziale, convenzionale dei giocatori per occupare un posto nelle tre zone canoniche del campo suddivise tra difesa, centrocampo e attacco che può variare nel corso della partita in diversi modi o linee a seconda delle esigenze del gioco, a prescindere dalla loro numerazione di base; io ho il patentino di allenatore dilettante conseguito nel 1978 con docenti che allora non erano del calibro di quelli che hai avuto te presumo a Coverciano, presumo sempre nell’abilitazione ad allenatore se non di prima almeno di seconda o terza categoria data la tua cultura calcistica e per come ti esprimi; io sono un autodidatta nell’aver praticato il calcio e nel fare quello che ho prodotto, non aggiungo altro perché mi hai fatto chiaramente intendere che conosci tutto o quasi di me sotto il mio profilo calcistico, di allenatore con i relativi lavori da me portati a termine; di questo non posso che ringraziarti e riconoscere, apprezzare che la curiosità di apprendere, anche cose nuove, non ha limiti giustamente o scelte di classe tra chi è famoso o non noto come il sottoscritto, essendoti interessato delle mie proposte avanzate con la difesa elastica, i gol evitabili e il controllo visivo attivo, la posizione frontale attiva; in sostanza di tutto ciò che comprende, compendia, rappresenta il frutto, i risultati della mia esperienza personale nella ricerca, nello studio, nell’indagine, nello scrivere anche un libro, seguendo il mio fiuto o inclinazione e il mio spirito di osservazione senza il concorso di altri; certamente la marcatura a uomo vecchio stampo come andava riproponendosi sempre allo stesso modo e come tu hai evidenziato, aveva mostrato i suoi limiti, era alle corde, per questo motivo ma anche soprattutto per i cambiamenti intervenuti nella dinamica del gioco con la palla sempre più veloce e con i giocatori sempre più velocisti, si rendeva opportuno e necessario inventare un diverso modo di fare difesa migliorativa rispetto alla marcatura a uomo; si è ricorso a meccanismi tattici mai sperimentati prima, inizialmente di forte impatto ma solo inizialmente perché ormai della zona si sa tutto, si sono prese le contromisure, quello che non si sa o si fa finta di non valutare appieno è la sua rischiosità che ho notato e identifico nei tanti gol evitabili subiti o fatti sempre con gli stessi errori e con le stesse cause riconducibili in sostante alla mancanza di marcatura o meglio, se vogliamo considerare i dettami della zona, alla completa trascuratezza dell’avversario, dell’uomo; senz’altro la zona ha contribuito a dare un atteggiamento, un volto più adatto per sfruttare meglio e repentinamente le situazioni di transizione positiva, attaccando con gli spazi già occupati dai giocatori, pronti ad avviare la fase offensiva come si vede fare adesso nel calcio moderno; anche se non sempre in forma ottimale specie in presenza del pressing o contro pressing di alcune squadre, quelle che non si rinchiudono subito nella propria metà campo (Real Madrid o Bayern M.) perché sono in grado di poterlo fare con i campioni di cui dispongono; come ho detto a proposito della difesa elastica, basterebbe aver di fronte una squadra avversaria che sappia giocare con tale sistema difensivo unitamente al controllo visivo attivo i cui effetti di settore, come ho già precisato, non riguardano solo la retroguardia ma anche il centrocampo e l’attacco con il pressing sull’avversario assegnato e l’aggressione alla palla da riconquistare; se la “rivoluzione” della zona sta nelle due componenti tattiche che la contraddistinguono nella sua applicazione ed impostazione ovvero palla e giocatori-compagni, quella della difesa elastica sta nel controllo visivo attivo dell’uomo, diretto avversario in marcatura, della palla e suo portatore e dei compagni, tenendoli d’occhio contemporaneamente in rapida successione con movimenti laterali della testa; questo modo di difendere è un atteggiamento innovativo che non si vede fare dai giocatori né con la zona e neanche quando c’era la vecchia marcatura a uomo perché, allora come adesso, predominante ed accattivante è l’attrazione, l’attenzione che la palla esercita sui difensori con i guai che ne derivano perdendo il diretto avversario; poi sulla comparazione tra zona e uomo in una stessa situazione di partenze come nell’esempio che hai portato, è tutto da vedere se la zona con la sua impostazione ne esce meglio, forse con la vecchia marcatura a uomo ma non certamente, secondo me, con la difesa elastica perché ogni uomo-avversario è tenuto d’occhio, controllato, pressato o marcato nella sua zona occupata per impedire lo sviluppo dell’azione; è una fase di non possesso che non guarda alla posizione come con la zona ma punta direttamente al sodo per impedire all’avversario, controllato, di ricevere palla; in caso di transizione positiva con la riconquista della palla si temporeggia o si contrattacca velocemente a seconda del grado di mobilità dei compagni in avanti e dell’opposizione tattica avversaria; indubbiamente i moduli sono venuti fuori per assecondare l’introduzione della zona, come posto che il giocatore occupa sul campo a seconda dei ruoli ricoperti finendo secondo me per vincolare e condizionare eccessivamente le applicazioni tattiche della zona da rivelarsi un’arma a doppio taglio nel gestire la fase difensiva; oltre a non marcare, la zona con i moduli diventa rigida, prevedibile e meglio superabile nel suo assetto tattico; giusto il discorso sulle tre fasi ma torno a dire che con la difesa elastica, marcando a uomo, non c’è transizione o ripartenza che tenga da non essere fermata nel migliore dei modi; la transizione è tanto curata e perfezionata dagli allenatori di oggi, dallo stesso Gasperini che per inciso con il Genoa e le altre squadre da lui allenate di gol evitabili ne ha presi tanti con la sua zona (come sai, ho le registrazioni dei gol a mio suffragio), perché le squadre avversarie giocano anch’esse a zona lasciando spazi che agevolano, fin oltre metà campo, l’azione di ripartenza su transizione; certamente che giocando a zona la disposizione tattica dei giocatori sul campo è messa in funzione delle due fasi con mezzo la transizione e può dare dei risultati positivi ma se di fronte si ha un avversario che anche lui gioca a zona; se invece l’avversario gioca con la difesa elastica, il discorso secondo me è completamente diverso, in fase difensiva marca a uomo in area e pressa a centrocampo, in fase di possesso palla attacca gli spazi possibilmente con la mobilità e la sorpresa ed infine nella transizione agisce in funzione al gioco, al contro pressing, alla disposizione in campo degli avversari; piano, piano Baggio18, tu di calcio te ne intendi come un po’ tutti qui, il tuo contributo lo puoi dare, non può mancare, qui stiamo discutendo per crescere; non ho difficoltà a dirti che, leggendo i tuoi post ho imparato qualcosa che prima non sapevo, che mi ha istruito in merito alle osservazioni che hai sollevato non da semplice e fortunato appassionato di calcio ma da qualcosa certamente di più.

 

.... .uhm Tutto condivisibile , più o meno .

 

Ovviamente giocando a Zona le squadre sono più "corte " rispetto al gioco a "uomo " ... ecc. , ecc...(poi se questo è meglio o peggio è da dimostrare : Secondo me è peggio .... anche se indubbiamente è più facile per un giocatore mediocre giocare in 40 metri che in 80 metri di campo ) .

Ma non è questo il ragionamento che mi preme far passare ...

 

Invece ::

... .ehmQuello che però apprezzo di più della Tua risp. è la parte che ho evidenziato in grassetto :)

In pratica è quello che penso anche io ( ... e anche GiorgioP ) : Adesso "Ci siamo " !!! .ok .

 

Per quanto riguarda la seconda parte evidenziata , NON sono d'accordo :

Tu devi continuare a scrivere su questa Discussione .ok ( oltre tutto è molto interessante per Chi è appassionato e curioso di conoscere nuove squadre e nuovi allenatori ) ,

ma devi ( o dovresTi ) attenerTi di più al Tema , cioè ( come scrive l'autore della Disc. : Dingo ) :

""Mi piacerebbe che questo spazio possa diventare un luogo virtuale dove soffermarsi tra amici per analizzare le partite, non solo dal punto di vista del risultato ma approfondire la questione a livello tattico e tecnico, magari inserendo immagini d'esempio o video.""... ecc.

.... e poi continua con :

""Non solo parlare della Juve, ma di qualsiasi partita, mettendo in evidenza con occhio da esperto (non di certo io che sono all'inizio) movimenti, atteggiamenti, tecnica individuale, errori e quant'altro.

Si puo analizzare qualsiasi partita senza per forza soffermarsi sul 352 di Conte o Allegri.

Sarebbe bello anche poter studiare a fondo un certo tipo di allenatore, quello a cui vi ispirate o comunque che attua un tipo di calcio a cui vi sentite piu' vicini. ""... ecc...

 

Perciò :

mettiamo da parte il ragionamento :

Se è meglio giocare a zona o è meglio giocare a uomo specialmente in difesa , con marcatura come la definisce Giorgio Pivotti : "Elastica con controllo visivo " ( tradotto : Zona-Mista ) ,

e parliamo delle partite e degli allenatori ( magari criticandoLi spiegando le motivazioni tecnico-tattiche o di altro genere ).

 

Possiamo dire che la zona, come la vecchia marcatura a uomo, come la difesa elastica hanno una connotazione che parte dalla fase difensiva per poi estendersi alle altre fasi, offensiva e di transizione, dello sviluppo del gioco espresso da una squadra durante la partita, tenendo conto sempre anche di come gioca l’avversario; a Baggio18 ho detto che dal suo contributo, come quello di altri, c’è sempre da imparare nel reciproco confronto o da sapere qualcosa di nuovo e quindi proseguiamo con le discussioni in questo Topic che sembra fatto apposta per allenatori e aspiranti tali ma non meno per appassionati di calcio come ha scritto il suo Autore; se posso dire, tu oltre a conoscere il calcio storico sei afferrato senza dubbio più di me e di altri nel conoscere e valutare allenatori e giocatori sia nazionali ma soprattutto esteri che segui molto, Baggio è conoscitore di tattica calcistica nelle sue forme più evolute, attuali che hanno nella zona la sua massima espressione oltre naturalmente a seguire e sapere come giocano le squadre, io mi occupo di gol evitabili alla luce della difesa elastica con il controllo visivo attivo e della posizione frontale attiva come risulta anche dalla rassegna qui dei gol settimanali della serie A e non solo, con la loro relativa classificazione non disdegnando di parlare anche d’altro naturalmente e di pubblicare i video come già fatto; quindi avanti cosi ma soprattutto avanti con altri utenti che mancano all’appello e non so perché, in una discussione davvero interessante per tutti anche in chiave Juventus.

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