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dingo

Il topic dell'aspirante allenatore

Post in rilievo

Sterling non Lo danno neanche per 50 mln. , ... però se cedessero Borini , tanto a Loro gli avanza ;) A proposito :: hai visto per caso Swansea - Arsenal ??
purtroppo ho visto solo gli highlights...ho visto che sanchez è in uno stato di forma pauroso!!anche lo swansea di monk si sta ritagliando delle gran soddisfazioni!

p.s. mi sono perso psg-o.m. x gufare inter e roma :d :d

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L'idea di calcio che stanno portando avanti in Galles (tanto possesso palla e pochi lanci lunghi) e che ha condotto lo Swansea fino all'Europa non viene da Laudrup come avevo sentito un giorno a Fox Sports.

 

Il primo ad aver impostato tali dettami calcistici (di matrice spagnola-latino) è stato per l'appunto un allenatore spagnolo, Roberto Martinez. Poi Rodgers, Laudrup e, da quest'anno, pure Monk hanno seguito la rotta tattica.

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Bene allora possiamo cominciare le danze entrando nel vivo della discussione con relativi scambi di idee da parte mia convinti; il tema che hai sollevato non è nuovo per me, anche nella risposta già data ad altri ma, come sai, c’è sempre qualcosa di particolare e d’integrativo da aggiungere a questo discorso di calcio giocato; sgombro subito il campo dagli equivoci per precisare che, secondo me, la zona mista non esiste, solo sulla carta in letteratura, nel senso che attuarla è non solo più difficile ma ancor maggiori sono i rischi che si corrono nei gol evitabili subiti o nelle situazioni di gioco pericolose che si sopportano, anche se la palla non entra in rete; la ragione di questa complicata attuazione della zona mista sta nella confusione che essa produce tra marcatura a uomo che i difensori, come hai detto giustamente, non sanno fare bene e schieramento tattico difensivo che si basa sul fermare l’avversario solo virtualmente ricorrendo ad espedienti tattici: un’incompatibilità di sistemi di gioco che, per questo motivo sostanziale, non possono stare assieme, andare a braccetto stanti i meccanismi collettivi che la zona comporta, non ultimo quello da te evidenziato del “fidarsi e come del compagno”; nello specifico e concretamente Chiellini non doveva andare verso la palla per attaccarla come vi vede nel video ma girare la testa, applicando il controllo visivo attivo (sempre), per tenere d’occhio Amauri standogli in marcatura a uomo, essendo Amauri il suo diretto avversario e non delegando ad altri questo compito o incarico difensivo; sai perché il calcio moderno non contempla la marcatura a uomo? Perché la ritiene giustamente superata nella sua maniera originaria del passato, caratterizzata dal mordere le calcagna, dal soffiare sul collo del diretto avversario da seguire sempre fin dentro lo spogliatoio; gli allenatori sono rimasti fermi a questa idea o nozione di marcatura a uomo non proponibile nel calcio moderno, veloce nella corsa, nella circolazione della palla e nella prestanza, capacità fisico atletica dei calciatori, per cui qualcuno ha pensato, per tale ragione, e all’inizio forse giustamente, di adeguarsi in fase difensiva ma anche offensiva adottando un nuovo sistema difensivo di posizione, a pettine dove a farla da padrone sono la linea, il fuorigioco, l’assetto tattico, palla coperta-scoperta, l'attacco alla palla con lo sguardo rivolto ad essa in forma attrattivaed altre variabili collegate, che andasse bene per affrontare la nuova realtà del calcio in divenire; solo che con il passare del tempo sono venute fuori le pecche derivanti dalla zona stessa che, pur evolvendosi, non è riuscita a porre argine ai gol evitabili che gli avversari, gli attaccanti fattisi più scaltri, più furbi e approfittando delle praterie o spazi liberi concessi, specie partendo da dietro, hanno continuato a segnare, oggi ancor di più; questa situazione esposta ho cercato di individuarla, studiarla ed analizzarla con un esame approfondito che risale al 1990 implementato e migliorato negli anni fino ad arrivare ad elaborare e proporre, con il ritorno all’attenzione diretta verso l’uomo-avversario, la difesa elastica con un tipo di marcatura a uomo che, basandosi sul controllo visivo attivo e sulla corretta, in tempo reale presa di posizione del difensore sul diretto avversario, risolvesse il problema dei gol evitabili e delle discrepanze o rischiosità che la zona non ha mai cessato di esibire; premesso ciò mi è ora più facile e consequenziale rispondere ai tuoi punti che hai elencato, con una concezione nel merito che, se posso dire, è da luoghi comuni per il semplice fatto che non si conosce la difesa elastica e cosa essa sia esattamente, anche se qui ne parlo continuamente ma soprattutto perché ho scritto articoli pubblicati più di 20 anni fa sul Notiziario del Settore Tecnico e su L’Allenatore dell’Aiac, le riviste più autorevoli e specialistiche riservate soprattutto ai tecnici; evidentemente non questi miei contributi non sono stati letti o meglio, molto probabilmente ad essi non è stato dato alcun peso dagli allenatori preferendo continuare con la zona, ed io denunciando i gol evitabili a sostegno della mia tesi;

 

- rischio concreto di farsi battere nell'1vs1

Esiste sia con la difesa elastica sia con la zona con la sostanziale differenza che, e i gol da me registrati la suffragano, con la difesa elastica, saltato il difensore, c’è sempre l’uomo in più, il vecchio libero, ad intervenire in seconda battuta, mentre con la zona quasi sempre ciò non accade essendo i difensori schierati in linea con la diagonale, se usata, in ritardo o senza successo;

 

- disordine a livello organizzativo

Lo so che la zona è tanto bella a vedersi quanto pericolosa, rischiosa da usare ma con la marcatura a uomo da me proposta, grazie all’elemento innovativo del controllo visivo attivo, la sua elasticità consente d’intervenire al posto giusto nel momento giusto senza alcuna confusione né seguendo l’avversario dappertutto come si crede erroneamente; per farti un esempio se il mio diretto avversario sta sulla trequarti o sulla fascia laterale, io difensore non lo perdo mai di vista, lo tengo d’occhio lasciandolo lì dov’è, se penetra o s’inserisce allora sono cavoli suoi perché né lo dimentico, né lo lascio andare ma dalla mia posizione di garanzia vado a marcarlo, a contrastarlo fisicamente per non farlo passare; se è un centrocampista ad inserirsi, nessun timore, è il mio compagno di riferimento obbligato a seguirlo e marcarlo; se viene avanti da solo vincendo un dribbling, vado io difensore a bloccarlo senza remore tanto siamo in parità numerica; la mia difesa elastica prevede sempre un uomo in più in difesa, la superiorità numerica; inoltre essendo basata sulla marcatura a uomo, prevede l’abbinamento delle coppie tra i giocatori opposti già prima della gara salvo variazione o scambi in corso d’opera.

 

- maggiore facilità di lettura degli spazi da parte dell'avversario

Assolutamente no anzi è il difensore che con il controllo visivo attivo, mai praticato finora in via sistematica, ha una migliore chiave di lettura della situazione nei confronti del diretto avversario, non solo tenuto d’occhio costantemente ma sempre sotto tiro se dovesse avvicinarsi per andare a rete o partecipare a fondo alla fase offensiva;

 

- mancanza di copertura del compagno

Ho già precisato sopra che il difensore, se fosse saltato, non resta mai solo e la sua posizione sguarnita perché ha sempre l’uomo in più della difesa pronto ad intervenire in copertura, in chiusura, in seconda battuta.

 

Quanto sopra detto risponde anche all’ultima parte del tuo commento; spero di essere stato chiaro.

 

Allora Giorgio, sicuramente il tuo modo di vedere e di difendere strenuamente la marcatura a uomo ha delle basi solide ma avrei 2-3 cose su cui per lo meno discutere:

 

- dici che con la marcatura a uomo, se saltato il difensore c'è il compagno di squadra che lo aiuta.

Beh se così fosse si andrebbe sempre e comunque in inferiorità numerica, quindi sempre 2vs1 in quanto il compagno (facciamo un esempio dei 2 centrali) mollerebbe il suo avversario..ovviamente può essere bravo quanto vuoi, e con uno spiccato senso della posizione ma sempre 2vs1 siamo.

 

- mi parli del battitore libero.

Ben venga il vecchio numero 6 ma vuol dire regalare un uomo e ridurre drasticamente l'idea di fuorigioco.

 

- secondo me il voler marcare a uomo in tutto e per tutto non è praticabile con i moduli offensivi che si vedono nelle grandi squadre europee. Non ti danno punti di riferimento, hanno spesso 3-4 trequartisti che si muovono e intercambiano su tutto il fronte d'attacco..non lo vedo umanamente possibile.

 

Questo mio intervento non vuole essere una critica, ma un post costruttivo su cui poter aver ragguagli e idee da parte tua.

 

Grazie mille.

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Allora Giorgio, sicuramente il tuo modo di vedere e di difendere strenuamente la marcatura a uomo ha delle basi solide ma avrei 2-3 cose su cui per lo meno discutere:

 

- dici che con la marcatura a uomo, se saltato il difensore c'è il compagno di squadra che lo aiuta.

Beh se così fosse si andrebbe sempre e comunque in inferiorità numerica, quindi sempre 2vs1 in quanto il compagno (facciamo un esempio dei 2 centrali) mollerebbe il suo avversario..ovviamente può essere bravo quanto vuoi, e con uno spiccato senso della posizione ma sempre 2vs1 siamo.

 

- mi parli del battitore libero.

Ben venga il vecchio numero 6 ma vuol dire regalare un uomo e ridurre drasticamente l'idea di fuorigioco.

 

- secondo me il voler marcare a uomo in tutto e per tutto non è praticabile con i moduli offensivi che si vedono nelle grandi squadre europee. Non ti danno punti di riferimento, hanno spesso 3-4 trequartisti che si muovono e intercambiano su tutto il fronte d'attacco..non lo vedo umanamente possibile.

 

Questo mio intervento non vuole essere una critica, ma un post costruttivo su cui poter aver ragguagli e idee da parte tua.

 

Grazie mille.

 

 

Bene, allora ti spiego come funziona la difesa elastica con marcatura a uomo moderna effettuata utilizzando o applicando il controllo visivo attivo, alla luce delle tue controdeduzioni o rilevi che mi facilitano e mi rendono sintetiche le mie spiegazioni nel merito; do per scontato i fini costruttivi scartando l’ipotesi di critica che non serve ed è fuori posto se vogliano chiarirci tutti le nostre idee sulle discussioni e in particolare su questa che stiamo esaminando; riprendo ciascuno dei tuoi punti sollevati per risponderti, premettendo che il calcio giocato deve essere visto in maniera semplice non complicata come con la zona ed i suoi meccanismi spesso succede di vedere; stante quando da me già precisato, con la difesa elastica la squadra entra in campo, anche se in maniera più blanda questo accade pure adesso con la zona, sapendo che ogni giocatore ha il suo diretto avversario assegnato da controllare, da seguire e da marcare a uomo nelle loro rispettive zone di competenza, è un dettato tattico di base che contraddistingue questo tipo o forma di difesa, rigido o elastico a seconda della pericolosità del diretto avversario avuto in custodia; vengo adesso alle tue osservazioni:

 

- dici che con la marcatura a uomo, se saltato il difensore c'è il compagno di squadra che lo aiuta.

Beh se così fosse si andrebbe sempre e comunque in inferiorità numerica, quindi sempre 2vs1 in quanto il compagno (facciamo un esempio dei 2 centrali) mollerebbe il suo avversario..ovviamente può essere bravo quanto vuoi, e con uno spiccato senso della posizione ma sempre 2vs1 siamo.

Non è così e mi spiego anch’io con un esempio pratico; siamo in 7 ( in difesa c’é sempre la superiorità numerica) contro 6 avversari in possesso palla, così disposti; 1 battitore libero, 3 difensori di guardia, in marcatura a 3 attaccanti e 3 centrocampisti contro altri 3 opposti; se un centrocampista salta un centrocampista avversario il 2 vs 1, di cui parli, ha una valenza effettiva solo momentanea, molto transitoria in quanto c’è di scatto un movimento a scalare in avanti di tutti questi elementi citati della difesa per cui si passa dalla superiorità numerica precedente alla parità numerica, con il difendente più vicino al portatore di palla che va in opposizione, in contrasto con lui, lasciando il suo avversario alle cure del compagno più vicino; se l’azione prosegue rapida alla conclusione ci sarà quindi un 1 vs 1 ripetuto dagli sviluppi incerti che solo il gioco in atto può dire alla fine; se l’azione rallenta mettiamo perché le marcature sono strette e non ci sono sbocchi per affondi immediati allora il centrocampista o centrale saltato avrà modo di rientrare rapidamente ristabilendo la superiorità numerica di prima; non centra il senso della posizione tipico del gioco a zona, centra la posizione del difendente, di ciascun difendente in relazione al pressing o alla marcatura a uomo che sta praticando.

 

- mi parli del battitore libero.

Ben venga il vecchio numero 6 ma vuol dire regalare un uomo e ridurre drasticamente l'idea di fuorigioco.

No, nessun uomo in regalo, anche con la zona in difesa si è sempre con un uomo in più e spesso anche in due come adesso con la difesa a 4 della Juventus; se hai letto bene la definizione di difesa elastica, essa non si presta al fuorigioco non dico sistematico ma neanche saltuario fine a se stesso, e non per la presenza del numero 6 (libero o come lo chiamo io” l’uomo che impersona la superiorità numerica in difesa”), la cui posizione è leggermene arretrata nei confronti dei compagni di reparto ma non necessariamente sempre rispetto a tutti, può essere anche solo in parte, dipende dalle circostanze di gioco; il principio da osservare é la marcatura a uomo moderna con il controllo visivo attivo, se poi un attaccante si mette o va in netta posizione di fuorigioco lo si lascia in posizione irregolare, non si andrà certo a rimetterlo in gioco andandolo a marcare o a stringere su di lui.

 

- secondo me il voler marcare a uomo in tutto e per tutto non è praticabile con i moduli offensivi che si vedono nelle grandi squadre europee. Non ti danno punti di riferimento, hanno spesso 3-4 trequartisti che si muovono e intercambiano su tutto il fronte d'attacco..non lo vedo umanamente possibile.

Scusami ma quello che dici è un altro luogo comune da sfatare, cosa centrano i punti di riferimento non l’ho mai capito bene, solo perché i trequartisti si muovono questi punti di riferimento svaniscono o ti mettono a disagio, in difficoltà? Forse difendendo a zona dove si sta di solito fermi incantati dalla palla, in posizione a pettine e in linea per il fuorigioco ma non certo giocando con la marcatura a uomo moderna; infatti, questi 3-4-5 trequartisti hanno tutti di fronte i diretti avversari che li tengono d’occhio, ciascuno il suo, con possibilità di interscambio qualora la situazione lo consenta, come fossero una preda da braccare che, una volta venuta sotto tiro (significa che la loro posizione di avanzamento è divenuta pericolosa per la squadra difendente) allora per loro non c’è scampo di fuga o trascuratezza; non come con la zona dove gli attaccanti vengono lasciati liberamente inserirsi tanto c’è il fuorigioco che li ferma in maniera virtuale, non certo con la marcatura a uomo.

Spero di aver rappresentato bene le situazioni in questione.

 

PS – Conto in serata di postarti il mio commento settimanale ai gol della Serie A che finora ho inviato in questa sezione, “Serie A e altri campionati” ma che, visto il topic da te aperto, mi sembra sia ora meglio pubblicarla qui essendo la materia riportata nel commento stesso più adatta e pertinente ai temi calcistici qui trattati o meglio discussi.

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a proposito di marcatura uomo vs marcatura a zona, con Giorgio Pivotti ne ho parlato anche in altre sedi, volevo sottolineare come anche una marcatura a zona purissima anche nei calci piazzati può rendere e non creare problemi in fase difensiva..sono sempre i giocatori che fanno la differenza.

 

basta seguire pochi principi e regole (stare sempre in movimento "sulle punte", guardare solo la palla etc) ed anche una disposizione a zona pura come quella del Bayern nei piazzati (5 in area piccola + 3 all'altezza del dischetto + 2 in lunetta) risulta estremamente efficace.

 

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non vorrei gufare la squadra di guardiola ma fin'ora nei piazzati, se non sbaglio, han subito un solo goal dal borussia m'gladbach.

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a proposito di marcatura uomo vs marcatura a zona, con Giorgio Pivotti ne ho parlato anche in altre sedi, volevo sottolineare come anche una marcatura a zona purissima anche nei calci piazzati può rendere e non creare problemi in fase difensiva..sono sempre i giocatori che fanno la differenza.

 

basta seguire pochi principi e regole (stare sempre in movimento "sulle punte", guardare solo la palla etc) ed anche una disposizione a zona pura come quella del Bayern nei piazzati (5 in area piccola + 3 all'altezza del dischetto + 2 in lunetta) risulta estremamente efficace.

 

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non vorrei gufare la squadra di guardiola ma fin'ora nei piazzati, se non sbaglio, han subito un solo goal dal borussia m'gladbach.

 

Interessante quello che hai espresso e a proposito dei giocatori che sono loro a fare la differenza, la cosa è certamente vera però li devi mettere nelle condizioni di dare il meglio di se stessi per come sanno giocare e difendersi nel contesto tattico praticato; Chiellini per me, lo ripeto, è il più bravo della Juventus a marcare a uomo, uno dei primi in Italia e in Europa, però se lo fai giocare a zona con palla in movimento o anche ferma, si perde un po’ nel senso che la zona lo condiziona molto nelle sue funzioni di difensore in movimento tanto da perderne in qualità ed in efficacia quando deve intervenire rendendosi talvolta responsabile di gol evitabili subiti causa sua, questo lo sappiamo, ma non solo lui in difesa bianconera; chiaro che la Juventus sui calci piazzati sortisce effetti diversi a seconda se gioca a zona o a uomo; parlo di quello da corner, perché quello da punizione pur chiamandosi allo stesso modo, è tutt’altra cosa in termini di dinamica difensiva con relative coperture e movimenti; le due immagini fermate da te postate meritano un’analisi che per me è questa, nel senso di dire, prima di tutto che, mettersi in così tanti davanti alla porta, in 5 + 3 + 2, è già di per se una saracinesca, un muro o una rete difficilmente penetrabile che non occorre riferirsi a Guardiola per averne conoscenza in quanto altri allenatori, volendo essere sicuri di non prender gol da calcio d’angolo, avevano già fatto, sperimentato e adottato; in questo caso particolare con tutta la squadra schierata davanti alla porta io sostengo che prendere gol marcando a uomo, non dico quasi, è impossibile, sicuramente non si riesce a mandare la palla in rete; mentre giocando a zona anche purissima come evidenzi tu, il gol lo puoi sempre prendere perché i giocatori pur bravi e capaci anche intelligenti e concentrati, con la zona sono sempre condizionati dalle sue applicazioni tattiche di posizione e di linea, quindi soggetti ad errori individuali e collettivi; mi hai detto che il Bayern M. un gol lo ha preso dal borussia m'gladbach suppongo non per colpa dei giocatori bensì per gli effetti fuorvianti della zona cui sono abituati a giocare, a disporsi nel mucchio, nelle 3 linee; tornando alle immagini, se guardi bene i due fotogrammi ci sono degli aspetti da rilevare che non depongono a favore della zona di Guardiola sul calcio piazzato; sul primo ci sono due attaccanti liberi da marcatura a uomo dietro ai 3 della seconda linea, che se ricevono palla e tirano prontamente a rete hanno probabilità di segnare; sul secondo fotogramma in basso c’è addirittura un attaccante della Roma in posizione regolare lasciato libero, dimenticato davanti alla porta del Bayern, il che non va assolutamente bene secondo me perché se riceve palla per lui, smarcato, segnare un gol evitabile diventa un gioco da ragazzi; stiamo discutendo su immagini ferme ma significative e sintomatiche anche per l’azione successiva in movimento che resta pur sempre influenzata dalla presenza di tanti giocatori in area; cosa voglio dire, che questa disposizione così massiccia di giocatori davanti alla porta può anche andare bene pur non favorendo la velocità delle ripartenze, solo che giocando a zona puoi prendere gol lo stesso perdendo l'avversario mentre marcando a uomo il gol assolutamente lo eviti; io non farei come Guardiola nel senso di stare in posizione rispetto al diretto avversario come risulta dalle immagini, io giocherei con i difensori che stanno ognuno sul suo, vicini nella corretta presa di posizione, gli altri in più coprono gli spazi pericolosi; un difensore in area non deve mai stare solo se ha il diretto avversario libero.

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Fermo restando la mia appartenenza al partito della difesa a uomo "mista " o come la definisce il N/S. Giorgio P. : " Difesa elastica con controllo visivo " ;

l'allenatore in gamba è sempre quello che adatta il modulo di gioco alle caratteristiche dei giocatori ( a parte il modulo o il sistema difensivo ) .

Cioè bisognerebbe poter cambiare assetto tattico (anche durante una stessa partita ) ma solo dal centrocampo in su .

 

Es. : Alan Pardew ._1376994944.jpg?timestamp=1415646797092.che allena il "mio" NewCastle :)

. Pardew , pur mantenendo sempre una difesa sostanzialmente a zona ,

è passato da un gioco

prettamente all'Inglese ad uno più "mediterraneo " .

 

Il Newcastle aveva Cabaye che era in perno del centrocampo e dettava i tempi,

gli altri , a parte Sissoko , correvano e basta (Anita , Tiotè , ecc. ) ,

poi c'erano Cissè , Demba Ba e altri (tipo Ben Arfa ) che davano profondità alla manovra ;

si giocava prettamente con molti lanci lunghi per i 2 in avanti opp. si appoggiavano alla fisicità di Demba Ba che faceva salire la squadra .

Altre volte giocavano sulle fasce laterali sfruttando ad es. le sovrapposizioni di Debuchy , ecc.

 

Adesso Cabaye , Demba Ba , Debuchy ... e anche Santon , non ci sono più ,

al Loro posto sono arrivati un gruppo di giovani talentuosi (più o meno centrocampisti )

dall '89 in su ( Janmaat , Colback, Abeid , S.de Jong , Cabella , ) che insieme ai "vecchi " Taylor, Sissoko , Tiotè, ecc. , formano un reparto di centrocampo dai piedi buoni (... abbastanza buoni ) .

Come se non bastasse , sono arrivati dei nuovi giovani attaccanti anche questi dal '90 in su ( Aarons , F.Ferreyra, E.Riviere , Ayoze Perez ) , il problema è che il più grosso di questi fa si e no 70 kg. !!! .

Il buon Pardew non si è arreso ...

ma ha cambiato radicalmente modo di giocare in fase di non possesso ( vedi ad es. : WBA-NewC., giocata ieri )

L'azione di attacco non si appoggia più sulle punte che scappano via o vengono incontro ma avanza con triangolazioni e passaggi corti scambiandosi spesso di posto tra i centrocampisti e gli esterni come se il centravanti non ci fosse ,

il centravanti serve solo per tener bassa la difesa avversaria .

il Mister ha capito che appoggiarsi per far tener palla e far salire la squadra o far fare il pivot ad un ragazzino come Ayoze ('93 ) opp. a S.Ameobi ('92) opp. a F.Ferreyra ('91) opp. a Riviere ('90 ) era fatica sprecata ed allora ha optato per il falso nove ... anzi per il nove "fantasma " in quando c'è ma non si vede !!! , appare solo quando la squadra si avvicina ai 25/30m. alla porta avversaria (il gol di Perez potete rivederLo su Diretta.it per avere un'idea dell'azione );

peccato che questo modo di giocare in fase di possesso comporta un gran dispendio di energie specialmente tra i migliori che tirano la carretta ( es.: Sissoko , Janmaat , Cabella , Colback ) e penalizza i tagli in area o la lucidità sotto porta , a parte il rischio di dar tempo agli avversari di riposizionarsi in difesa ,

anche perchè Ameobi che è quello che potrebbe "tagliare " di più non è un fulmine di guerra (anzi secondo me è il più scarso della compagnia ) ,

per fortuna c'è per adesso il giovane Ayoze Perez che sta superando le attese e la butta dentro nell'80% delle occasioni finchè dura ..... comunque : Bravo Pardev .ok

(... del WBA Vi parlo un'altra volta , altrimenti divento troppo lungo da digerire ... .bye )

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CLASSIFICAZIONE DEI GOL, DI TUTTI I GOL SEGNATI E VISIBILI SUI CAMPI DA CALCIO.

 

Proseguendo nel mio studio d’individuazione e di analisi dei gol evitabili con le loro cause tecnico tattiche sottostanti, la cui caratteristica principale dipende, è data dalla ripetitività costante di una duplice specie di errori commessi, domenica dopo domenica, dai difensori, ho ritenuto opportuno occuparmi anche di tutti quegli altri gol che il calcio produce evidenziando quali sono i loro elementi distintivi che li differenziano dai primi sostanzialmente per il fatto di essere imparabili o inevitabili.

Da questa premessa e precisando che a tale scopo mi sono avvalso della registrazione degli oltre 13.000 gol da me effettuata dal 2.000 ad oggi, sono arrivato ad elaborare la classificazione dei gol segnati nel calcio in due grandi categorie: EVITABILI ed IMPARABILI/INEVITABILI; ciascuna di queste due categorie si può statisticamente quantificare con una percentuale del 50% ca. rispetto al totale dei gol stessi.

I gol evitabili sui quali soffermeremo maggiormente la nostra attenzione di critica costruttiva, si distinguono per essere segnati sempre con gli stessi errori individuali e di reparto, ripetitivi e visibili in ogni partita, che dopo averli attentamente esaminati e visionati a passo normale e alla moviola, si possono eliminare (gli errori) e quindi prevenire (i gol) adottando i correttivi e gli accorgimenti tecnico tattici da me suggeriti; a loro volta questi si suddividono in due gruppi parimenti quantificabili, quindi un 25% ciascuno ca. dei gol totali a seconda delle cause tecnico tattiche da cui derivano.

Il primo gruppo comprende i gol evitabili segnati per l’atteggiamento errato dei difendenti che si girano in parte o completamente sui tiri contro diretti in porta e più in generale anche in altre circostanze di gioco, invece di opporsi fisicamente alla palla in arrivo stando frontali e attivi come prescrive la regola della posizione frontale attiva, di cui parlerò prossimamente accompagnando il discorso con i relativi video dimostrativi;

il secondo gruppo riguarda i gol evitabili segnati a causa dello spazio e della libertà di cui godono gli attaccanti per effetto della difesa a zona applicata con le sue note, rischiose componenti tattiche invece di ricorrere alla moderna marcatura a uomo con la difesa elastica ed il controllo visivo attivo, di cui ho già parlato qui in un mio precedente contributo.

Poi ci sono i gol imparabili/inevitabili che non presentano la caratteristica della ripetitività o della reiterazione degli stessi errori commessi come per i gol evitabili dai quali si differenziano sostanzialmente perché il portiere poco o nulla può fare per impedire alla palla di entrare in rete; i gol imparabili derivano da: giocate, gesti o scambi da manuale di natura tecnico tattica come, ad esempio, dribbling (es. il gol favoloso di Tevez), combinazione, triangolazione, contrasto, anticipo, appoggio smarcante, tiro di precisione, stacco di testa maggiore, velocità di corsa maggiore, giocata di classe (girata, rovesciata, colpo di tacco o di ginocchio), deviazione, calcio di rigore, calcio di punizione, calcio d’angolo, schema collaudato sui calci piazzati, contropiede; mentre i gol inevitabili sono derivanti da: situazioni o episodi casuali, contingenti, di fortuna come, ad esempio, rimpallo favorevole, errore o svista della terna arbitrale, autogol, malinteso tra difensori, intervento a vuoto, papera o deviazione involontaria del difensore o del portiere, respinta difettosa del portiere, situazione d’inferiorità numerica, palla vagante, rimessa laterale, barriera posizionata male, opposizione passiva alla palla, condizioni del terreno di gioco, rimbalzo ingannevole della palla, mancanza di fair play, palla intercettata.

 

Sarei curioso di sapere se altri addetti ai lavori hanno avuto questa stessa mia idea di formulare una classificazione del genere o similare dei gol che, come ho sempre detto, restano, sono l’essenza del calcio senza i quali difficilmente si può seguirlo.

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Serie A 2014/2015 – 11° giornata di campionato del 09.11.2014.

 

Premessa.

I gol, tutti i vari tipi di gol segnati e visibili sui campi di calcio, da un mio studio elaborato si classificano in due grandi categorie, EVITABILI ed IMPARABILI/INEVITABILI, ciascuna statisticamente quantificabile nel 50% circa del totale.

I gol evitabili, su cui soffermeremo maggiormente la nostra attenzione critica sono quelli che si possono prevenire adottando gli opportuni accorgimenti tecnico tattici da me suggeriti, segnati per errori individuali e di reparto, sempre gli stessi e ripetitivi in ogni partita, derivanti da:

a) atteggiamento del difensore che si gira sui tiri diretti in porta invece di osservare la regola della posizione frontale attiva nell’opporsi fisicamente alle palle in arrivo;

b) libertà e spazio messi a disposizione dell’attaccante per effetto della zona applicata con le sue note, rischiose componenti tattiche invece di ricorrere alla moderna marcatura a uomo con la difesa elastica ed il controllo visivo attivo, elemento tattico innovativo.

I secondi che non hanno il carattere della ripetitività continua, ricorrente tipica dei primi, si riferiscono a quei gol a fronte dei quali il portiere poco o nulla può fare per impedire alla palla di entrare in rete; essi riguardano i gol imparabili derivanti da: giocate, gesti o scambi da manuale di natura tecnico tattica come, ad esempio, dribbling, combinazione, triangolazione, contrasto, anticipo, appoggio smarcante, tiro di precisione, stacco di testa maggiore, velocità di corsa maggiore, giocata di classe (girata, rovesciata, colpo di tacco o di ginocchio), deviazione, calcio di rigore, calcio di punizione, calcio d’angolo, schema collaudato sui calci piazzati, contropiede; mentre i gol inevitabili sono derivanti da: situazioni o episodi casuali, contingenti, di fortuna come, ad esempio, rimpallo favorevole, errore o svista della terna arbitrale, autogol, malinteso tra difensori, intervento a vuoto, papera o deviazione involontaria del difensore o del portiere, respinta difettosa del portiere, situazione d’inferiorità numerica, palla vagante, rimessa laterale, barriera posizionata male, opposizione passiva alla palla, condizioni del terreno di gioco, rimbalzo ingannevole della palla, mancanza di fair play, palla intercettata.

Da tener presente infine che gli errori sui gol evitabili vanno rilevati nel momento immediatamente prima che la palla entri in rete; il riferimento ad errori tecnico tattici precedenti, seppur di poco, collegati alla stessa azione, a centrocampo o nella trequarti, non è da prendere in considerazione a giustificazione dei gol stessi, in quanto le relative variabili di sviluppo del gioco portano a ragionare per ipotesi, con i “se” e i “ma”, quindi senza riscontro con la realtà oggettiva degli errori emersi all’atto del gol; infatti, tali errori finali, se non fossero stati commessi, avrebbero rimediato, sanato sia quelli precedenti sia soprattutto evitato il gol stesso.

 

Partite

Sampdoria vs Milan 2 2

Gol di El Shaarawy imparabile, precisione nel tiro a rete;

Gol di Okaka imparabile, anticipo;

Gol di Eder evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Menez imparabile, calcio di rigore.

Cagliari vs Genoa 1 1

Gol di Farias inevitabile, papera tra portiere e difensore;

Gol di Rossettini imparabile, autogol.

Chievo vs Cesena 2 1

Gol di Pellissier evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Duric inevitabile, deviazione involontaria difensore;

Gol di Pellissier imparabile, anticipo di testa.

Empoli vs Lazio 2 1

Gol di Barba imparabile, anticipo di testa;

Gol di Maccarone evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Dordevic evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa.

Juventus vs Parma 7 0

Gol di Llorente evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Lichsteiner imparabile, precisione nel tiro a fil di palo;

Gol di Llorente evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Tevez imparabile, dribbling con slalom da manuale;

Gol di Tevez imparabile, anticipo;

Gol di Morata evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Morata evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa.

Palermo vs Udinese 1 1

Gol di Thereau imparabile, anticipo;

Gol di Dybala imparabile, calcio di rigore.

Fiorentina vs Napoli 0 1

Gol di Higuain evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa.

Inter vs Verona 2 2

Gol di Toni evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Icardi evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Icardi imparabile, anticipo;

Gol di Lopez evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa.

Roma vs Torino 3 0

Gol di Torosidis evitabile, mancanza di marcatura a uomo dovuta alla zona con la linea, il fuorigioco e attacco alla palla per l’errore di tutta la difesa;

Gol di Keita imparabile, precisione nel tiro a fil di palo;

Gol di Ljajic imparabile, precisione nel tiro a rete sul sette.

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Proseguendo la seconda parte del mio studio sui gol evitabili, come anticipato riprendo il discorso per parlare di quei gol che, adottando opportuni ed efficaci correttivi, accorgimenti tecnico tattici, si possono prevenire, non subire eliminando o riducendo di molto quegli errori individuali e di reparto che, stante la loro ripetitività o reiterazione riscontrabile in ogni gara da un occhio attento, ne rappresentano la causa principale spesso trascurata, non valorizzata né rilevata dagli addetti ai lavori.

Dopo aver visto i gol evitabili derivanti dal voler insistere con la difesa a zona invece di passare alla difesa elastica con la moderna marcatura a uomo eseguita previo controllo visivo attivo, tocca ora l’esame della seconda categoria di gol evitabili non meno importante per gli effetti che produce; si tratta dei gol segnati perché i difendenti si girano in tutto od in parte ai tiri contro diretti in porta o nei passaggi terminali tra avversari prima della conclusione a rete INVECE di opporsi fisicamente alla palla in arrivo stando frontali e attivi, aggredendola quasi fosse una preda da catturare, come vado consigliando da sempre visto il rapporto di causa-effetto che sta alla base di questo tipo di errore difensivo.

A tal proposito, anche per questa categoria di gol evitabili ho sentito la necessità di formulare parimenti una regola base che contenga tutti gli elementi comportamentali distintivi sufficienti per affrontare correttamente questa evenienza dei tiri contro, allo scopo di garantire una protezione della porta e di riflesso per chi sta tra i pali, in grado di evitare alla palla di entrare in rete; tale regola l’ho chiamata “posizione frontale attiva” e la riporto qui di seguito unitamente ad una selezione di gol evitabili della specie come fatto in precedenza.

Anche questo studio dei gol subiti per mancato rispetto della posizione frontale attiva risale al 2000, i gol evitabili della specie da me registrati da allora sono oltre 700, tutti riferiti ai massimi livelli competitivi come ho scritto nei miei articoli pubblicati sulle riviste di Coverciano; vorrei precisare che, se si ha conoscenza del problema, cosa di cui dubito fortemente visto che se ne parla poco e non appropriatamente, per evitare questo genere di gol ci sono delle esercitazioni adatte al caso, allo scopo che possono essere provate in allenamento ma che purtroppo nessuna squadra o allenatore fa, Juventus compresa, non essendone a conoscenza o soprattutto perché il problema in questione è sottovaluto; le esercitazioni da me ideate ed elaborate le ho aggiunte in calce agli articoli come metodologia da seguire per insegnare ai giocatori il modo di prendere possesso delle proprie capacità, facoltà fisiche e mentali per superare ottimamente ogni forma istintiva di reazione a girarsi sui tiri contro, sulle palle in arrivo.

Perugia vs Juventus 1999/2000

 

Sampdoria vs Juventus 2004-2005

 

Francia vs Italia 2006

 

 

 

 

 

 

POSIZIONE FRONTALE ATTIVA

 

Modo corretto del difensore di opporsi fisicamente ai tiri in porta contro, come pure ai passaggi di appoggio terminale tra avversari solitamente dalle fasce al centro, effettuati da fermo o in movimento, consistente nel rimanere rivolto al battitore, senza girarsi di fianco o di schiena, per controllare la palla in arrivo, la sua traiettoria, cercando in modo regolare con movimenti frontali di spostamento del corpo e di allungamento delle gambe, in spaccata o in scivolata, di intercettarla, d’impedire alla stessa, stoppandola, respingendola o deviandola, di entrare nello specchio della porta o di giungere al destinatario, all’occorrenza proteggendosi con le mani le parti del corpo più delicate; il giocatore deve opporsi fisicamente al tiro con la stessa mentalità e gli stessi movimenti del portiere, attivando tutte le potenzialità atletiche del corpo per “parare” la palla senza ricorrere volontariamente a braccia e mani.

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Ed infine, a completamento della trattazione, invio altri due video che mostrano gol evitabili causati dal mancato rispetto della posizione frontale attiva.

Il primo video si riferisce ad una carrellata di 12 gol evitabili del genere subiti dalla Juventus.

 

Il secondo alla partita Lione vs PSV 2006/7

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Ecco per ultimo un altro video caricato molto significativa ed eloquente da scuola calcio e da allenatori non aggiornati sul tema trattato, dove si vede la posizione frontale attiva RISPETTATA e NON RISPETTATA con applicazione della zona nella difesa azzurra senza marcatura a uomo, moderna, elastica.

La partita è Italia vs Bulgaria valida per le qualificazioni al Mondiale 2014.

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Ti vorrei chiedere una cosa Giorgio,

Quando hai avuto modo di confrontarti con tecnici esperti, cosa ti hanno risposto in ribattuta alla tua tesi sulla marcatura a uomo?

 

Pura curiosita per capire cosa ne pensa gente affermata.

 

Grazie ancora per il lavoro che stai facendo in questo topic e per gli spunti di discussione.

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Nel 2008 ho partecipato come relatore a Sportilia al 7° Stage organizzato dall’Aiac di Bologna proprio su questi stessi argomenti qui presentati e discussi; c’erano allenatori dilettanti provenienti da tutta Italia, qualcuno di loro forse adesso allena una squadra professionistica anche di B perché diceva di voler fare il corso per diventare allenatora professionista di 2a e 1a categoria (Master); l’impatto è stato quello di sorpresa, ammirazione ed incredulità, anche se tutti non erano d’accordo con me specialmente sul discorso della difesa, essendo indottrinati con la zona e le sue applicazioni e complicazioni tattiche; ti riporto solo la frase di un collega, durante lo svolgimento dei lavori, che ricordo bene essendomi rimasta impressa nella mente con soddisfazione: “mister quello che ho sentito dire da lei anche con riferimento alle sue esercitazioni e visto nei suoi video non mi era mai capitato di ascoltare, nessuno me l’aveva detto prima”; era un allenatore di lungo corso, un intenditore e conoscitore del calcio giocato; stessa reazione anche in altre occasione di partecipazione ai seminari con i colleghi; allora adesso ti pongo io questa domanda perché sarebbe interessante, anche per me, conoscerne i risvolti ovvero, se questi stessi argomenti o temi ripresi anche qui a VS fossero presentati, affrontati in una trasmissione televisiva di quelle note, seguite che parlano di calcio anche nei dettagli, cosa accadrebbe, pensi che troverebbero spazio per essere accolti, spiegati ed approfonditi e quindi diffusi ancor meglio sul piano conoscitivo e critico tra i telespettatori che guardano la trasmissione e più in generale tra gli addetti ai lavori? In sostanza immagina quale impatto si avrebbe nel vedere in televisione questi gol che ho pubblicato eventualmente con altri della stessa specie, accompagnati dalle correlate discussioni in studio.

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Nel 2008 ho partecipato come relatore a Sportilia al 7° Stage organizzato dall’Aiac di Bologna proprio su questi stessi argomenti qui presentati e discussi;

..... ecc. , ecc.........;

allora adesso ti pongo io questa domanda perché sarebbe interessante, anche per me, conoscerne i risvolti ovvero, se questi stessi argomenti o temi ripresi anche qui a VS fossero presentati, affrontati in una trasmissione televisiva di quelle note, seguite che parlano di calcio anche nei dettagli, cosa accadrebbe, pensi che troverebbero spazio per essere accolti , spiegati ed approfonditi e quindi diffusi ancor meglio sul piano conoscitivo e critico tra i telespettatori che guardano la trasmissione e più in generale tra gli addetti ai lavori?

In sostanza immagina quale impatto si avrebbe nel vedere in televisione questi gol che ho pubblicato eventualmente con altri della stessa specie, accompagnati dalle correlate discussioni in studio.

 

.............................. Giusto .ok

Anche secondo me sarebbe una cosa molto interessante per tutti , non solo per il grande pubblico ma anche per gli addetti ai lavori .

Bisognerebbe però affiancare al discorso e alla problematica della fase difensiva anche antri aspetti ,

ad es. la fase di possesso palla e i vari movimenti da fare senza palla , almeno quelli più classici e principali .

Qualcosa del genere già lo fa Baconi , l'esperto di tattica calcistica che partecipa alla Domenica Sportiva ,

opp. qualche volta anche Marocchi (ex calciatore ) su Sky analizza alcune fasi della partita ,

ma a questi argomenti viene concesso poco spazio durante le trasmissioni sportive ,

forse perchè ritengono che il grande pubblico sia poco interessato a questi aspetti puramente tecnici ,

preferiscono parlare in generale della partita ... bah

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Ti vorrei chiedere una cosa Giorgio,

Quando hai avuto modo di confrontarti con tecnici esperti, cosa ti hanno risposto in ribattuta alla tua tesi sulla marcatura a uomo?

 

Pura curiosita per capire cosa ne pensa gente affermata.

 

Grazie ancora per il lavoro che stai facendo in questo topic e per gli spunti di discussione.

.............................. Giusto .ok

Anche secondo me sarebbe una cosa molto interessante per tutti , non solo per il grande pubblico ma anche per gli addetti ai lavori .

Bisognerebbe però affiancare al discorso e alla problematica della fase difensiva anche antri aspetti ,

ad es. la fase di possesso palla e i vari movimenti da fare senza palla , almeno quelli più classici e principali .

Qualcosa del genere già lo fa Baconi , l'esperto di tattica calcistica che partecipa alla Domenica Sportiva ,

opp. qualche volta anche Marocchi (ex calciatore ) su Sky analizza alcune fasi della partita ,

ma a questi argomenti viene concesso poco spazio durante le trasmissioni sportive ,

forse perchè ritengono che il grande pubblico sia poco interessato a questi aspetti puramente tecnici ,

preferiscono parlare in generale della partita ... bah

 

Baudolino quello che hai giustamente sottolineato a proposito del grande pubblico che segue il calcio ma non è molto interessato a sentire i sermoni di Baconi e Marocchi quando in televisione rappresentano la grafica della tattica e dei moduli adottati dalle varie squadre, l’avevo già letto da te; senz’altro ciò non suscita interesse più di tanto nello spettatore perché, tutto sommato è il fermo immagine di come i giocatori sono disposti, schierati in campo durante l’azione; la cosa sarebbe diversa se, come ho cercato di fare io, si mostrassero questi gol evitabili sapendoli individuare, rilevare ed analizzare, al riguardo penso che qualche problema per realizzare ciò, nel reperire il materiale adatto, ci sia in televisione, dove finora mi sembra che nessuno, conduttore o persona presente al dibattito, si sia preoccupato di andare in questa direzione divulgativa; il grande pubblico non solo si appassionerebbe di più ma anche non si stancherebbe di vederli, in quanto si parla di gol evitabili o di gol imparabili/inevitabili che decidono la partita e dei relativi errori tecnico tattici sottostanti, coinvolgendo anche gli addetti ai lavori; e non come adesso avviene solo di tattica con la linea, il fuorigioco oppure di rigore concesso/non concesso, di falli da cartellino giallo o rosso, di moduli e così via che secondo me sono discussioni o argomenti che lasciano il tempo che trovano anche interessanti ma non certo incisivi e determinanti come lo sono i gol.

Nel mio post precedente mi rivolgevo a Dingo in risposta a quanto mi chiedeva; collegandomi a questo discorso dei video contenente la registrazione dei gol evitabili, oserei dire, con ferma convinzione, che se i 12 gol, da me mostrati qui in carrellata, segnati alla Juventus per mancato rispetto della posizione frontale attiva con i difensori giratisi sui tiri contro, fossero stati raccolti dallo staff tecnico bianconero e fatti vedere, spiegati ai giocatori nella sala proiezione filmati dagli ultimi 4 o 5 allenatori che ha avuto la Juventus, compreso Allegri, sono certo che il problema dei gol evitabili sarebbe ora risolto da tempo e non si trascinerebbe ancora avanti con Bonucci che puntualmente continua a girarsi, lui lo fa più spesso ma anche altri della difesa bianconera; non solo ma mi spingerei a dire anche che, mostrando ed analizzando in televisione i gol evitabili con le relative discussioni sulla falsariga di quanto abbiamo fatto qui a VS, segnati a causa della zona per la troppa libertà concessa agli avversari lasciati liberi di fare il bello e cattivo tempo, nel giro di 3-4 settimane assisteremo nei campi della serie A ad un cambiamento del sistema difensivo attuale passando dalla zona alla marcatura a uomo moderna, elastica con il controllo visivo attivo; manca la controprova? Allora mostriamo prima questi gol evitabili nei canali televisivi e poi vedremo; io l’ho già fatto qui.

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PROPOSTE TECNICO TATTICHE PER FACILITARE IL COMPITO DEGLI ATTACCANTI NELL’ANDARE A RETE CON MENO PROBLEMI REALIZZATIVI.

Nello studio che ho condotto sui gol evitabili che, ripeto ad ogni buon conto, sono quelle reti causate dal comportamento istintivo del difensore che lo porta a commettere l’errore di girarsi sui tiri contro diretti in porta o segnate perché all’attaccante viene concessa libertà di troppo con l’applicazione della zona e sue virtuali, rischiose componenti tattiche, avevo già allora previsto che, con il ricorso in termini risolutivi agli accorgimenti, correttivi da me proposti ovvero rispetto della regola denominata “posizione frontale attiva” e sostituzione della zona con la moderna marcatura a uomo, elastica con l’introduzione del controllo visivo attivo, si sarebbe avuto quasi certamente, come conseguenza diretta, una riduzione consistente di questo genere di gol, attualmente pari a circa il 50% dei gol totali visibili sui campi di calcio.

A tutt’oggi questo calo numerico dei gol non è ancora avvenuto per la semplice ragione che si continua malauguratamente a giocare a zona e il difensore, a fare opposizione fisica frontale alle palle in arrivo non ci pensano nemmeno, non essendo mai stati allenati, preparati a fronteggiare correttamente questo loro compito di protezione della porta.

In attesa che ciò avvenga e siccome ritengo i gol l'essenza del calcio che non possono mancare in questo sport, anche se qualche volta le squadre sembrano giocare per lo 0 a 0, torna utile e proficuo lo stesso riportare qui nel contesto del topic come spunto da offrire agli allenatori in attività o aspiranti tali, le 4 proposte o suggerimenti che ho inquadrato e formulato per venire incontro a coloro che in attacco si muovono per trovare la via del gol superando meglio le tante difficoltà che incontrato nella loro azione di finalizzatori in presenza di tattiche e di difensori sempre più smaliziati e forti.

Non si tratta di proposte del tutto innovative, alcune di queste sono a conoscenza degli addetti ai lavori ma non vengono sistematicamente messe in atto valutandole opportunamente, considerata la loro indubbia efficacia se fossero inserite di norma nel contesto della gara per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Esse sono;

 

1) il colpo di testa a rete con rincorsa sulle palle alte in arrivo; 2) Il tiro fintato a rete o di passaggio per dribblare, superare poi l'avversario; 3) la mobilità e la sorpresa ovvero far partire un attaccante da solo con un'iniziativa che sul momento non dice niente agli avversari ma che si traduce in un inserimento a sorpresa con palla appoggiata, a seguire, fino in porta; ho registrato un video tra Ronaldo e Baggio dell'Inter contro la Roma che definire una chicca è poco stante l’intesa magistrale tra i due; 4) il dribbling dentro l'area di rigore, intenzionalmente, insistentemente cercato e voluto per andare direttamente a rete, per procurarsi un regolare, non simulato, calcio di rigore inducendo il difensore al fallo, per appoggiare al compagno smarcato dopo aver saltato uno o più avversari.

Riservandomi di illustrare anche le altre, vengo ad esporre brevemente il contenuto della prima proposta ovverosia il colpo di testa a rete con rincorsa sulle palle alte, attive o inattive, in arrivo.

Si tratta più precisamente di sfruttare la rincorsa più o meno breve che il colpitore dovrebbe prendere come abitudine per arrivare al punto di stacco da terra andando a colpire di testa la palla alta con una maggiore elevazione rispetto al diretto avversario che, di solito, resta fermo o si muove molto meno dell’attaccante; la dinamica da eseguire, da copiare è la stessa che si vede fare in atletica dai saltatori in alto, loro, partendo da lontano ma succede anche nel calcio come vedremo dai filmati che ho inserito, per portarsi sotto l’asticella e superarla su misure molto elevate; ai calciatori non si richiede di essere degli atleti di salto in alto ma di adottare lo stesso criterio nel gesto preparatorio prendendo un’adeguata rincorsa, per giungere a colpire di testa da una posizione più elevata con successo anche se si è di statura inferiore al difensore.

A dimostrazione di quanto sopra descritto pubblico qui di seguito una selezione di 3 video, dei 48 da me registrati, che mostrano i gol segnati utilizzando questa proposta di portarsi a colpire la palla alta previa rincorsa staccando con una maggiore elevazione; i gol si riferiscono alle seguenti partite:

Ternana vs Treviso - campionato italiano1998/9

Juventus vs Inter - campionato italiano1999/2000

Barcellona vs Valencia - coppa campioni 2000

 

https://www.youtube.com/watch?v=5aj_ZKZtgPM&feature=player_detailpage&list=UUdvrMM_LkE5LEE0GQCkMRUw

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Il campionato sta svoltando a livello tattico.

 

 

Quasi tutte le squadre stanno abbandonando il 5-3-2. Con l'esonero di Mazzarri è caduto anche l'ultimo baluardo.

 

 

Può essere una svolta significativa?

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Ieri ho visto : Austria - Russia ,

L'Austria mi ha impressionato , La ricordavo molto meno forte ( e meno male che manca Alaba ...).

Ha una difesa molto forte :

Klein (Stoccarda ) - Dragovic (Dinamo Kiev ) - Hinteregger(Salisburgo) - Fuchs (Schalke ) .

Potrebbero giocare tutti e quattro in qualsiasi squadra della serie A (almeno quella attuale ).

Klein spinge sulla fascia dx. come un pistone e non sbaglia un cross ,

i due centrali si alternano nella marcatura sulla prima punta , uno marca e l'altro si stacca indietro (Dragovic è il più forte dei due ) .

Fuchs è una garanzia , giocatore esperto , sa stare in campo , da sicurezza e consigli ai compagni di difesa , non riesco a capire perchè Di Matteo Lo fa giocare poco nello Schalke .

A centrocampo non sono dei fenomeni , giocano meglio in fase di possesso che in fase di non possesso ( Arnautovic - Junuzovic e Harnik coprono e raddoppiano poco ) , per fortuna ci sono Ilsanker e Leitgeb che fanno il " lavoro sporco " .

Ieri , forse per colpa del centrocampo Russo , hanno giocato meglio quando le squadre si sono allungate , se giocano in 40 metri si incartano mentre se giocano a tutto campo Arnautovic & c. diventano temibili perchè sono veloci .

Davanti Janko fa il "pivot " per Junuzovic e Harnautovic che tagliano e si inseriscono , non è più lo Janko di qualche anno fa ma è sempre un brutto cliente .

Poi hanno trovato questo Okotie ( '87 ) che gioca in serie B tedesca ma segna sempre , ha brillantezza , entusiasmo , fiato e gamba , si butta su tutti i palloni e corre da tutte le parti ,

nelle movenze ricorda Torres "solo" che ha più fame ed è nero .

 

La Russia di Capello la conosciamo ,_1347038385.jpg

non mi permetto di criticarLo perchè per me è un "Guru " , con i giocatori che ha non può fare di più .

E' riuscito a mettere a posto la difesa-colabrodo (non prendono mai più di un gol a partita ) ,

sono un pò lenti e dovrebbero perciò giocare più bassi , se si alzano fanno fatica a correre indietro . Purtroppo davanti non si segna mai !!

A livello internazionale un gol gira gira Lo becchi sempre e non puoi sperare di fare sempre 0 a 0 .

Ieri hanno preso un gol su una ripartenza a difesa schierata ma troppo alta !!(Okotie era in fuorigioco al momento del passaggio di Klein ) ma non puoi perdere tre metri di vantaggio su un giocatore come Klein che al 70° ha già percorso almeno 10km. avanti e indrè e tre metri da Okotie che si infila tra i 2 centrali mentre la difesa si alza !!

Poi il primo cambio grida vendetta !! :

Cheryschev era stato fino a quel momento il migliore ,

ha sbagliato alcuni appoggi ma almeno era quello che ci provava di più ( Chi non fa niente non sbaglia mai ) mentre gli altri facevano il compitino ( tipo : Shatov che andava sostituito subito ) .

Tutto il centrocampo gira intorno a Shirokov che non è più lo Shirokov di una volta ( più o meno come l'Italia con Pirlo ) e se non si inventa Lui qualcosa si spegne la luce .

Poi il centravanti Kokorin è bravo tecnicamente ma non fa male ( possibile che in tutta la Russia non ci sia un centravanti degno ??) .

Se stessi al posto di Capello chiederei alla Federazione ( che non paga ... :patpat: ) di naturalizzare qualche attaccante straniero altrimenti con quelle " pippe" non va da nessuna parte bah .

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PROPOSTE TECNICO TATTICHE PER FACILITARE IL COMPITO DEGLI ATTACCANTI NELL’ANDARE A RETE CON MENO PROBLEMI REALIZZATIVI.

Vengo ora ad esporre ed analizzare la seconda delle mie proposte formulate per agevolare il compito principale degli attaccanti che è quello di fare gol scegliendo il momento ed il posto giusto per arrivare alla conclusione con maggiori probabilità di riuscita, di successo senza troppi ostacoli; si tratta della tattica offensiva che ho chiamato “Mobilità e Sorpresa” proprio perché basa la sua caratteristica di manifestazione su due fattori che la contraddistinguono, l’effetto improvvisazione, imprevedibilità unito a quello simultaneo del movimento accelerato di partenza dell’attaccante che coglie impreparati gli avversari, presi come sempre dal guardare solo la palla, il suo portatore, la sua circolazione ma non interessandosi anche della pericolosità dei diretti avversari ai fini della marcatura a uomo; perché la mobilità ed la sorpresa vada a buon fine nella sua applicazione tattica che, tengo a precisare, va sempre studiata a tavolino e provata in allenamento senza lasciare nulla al caso, bisogna saper scegliere il momento adatto, più opportuno durante la fase offensiva del gioco, che consiste nell’approfittare di uno scambio palla apparentemente innocuo, in una situazione normale di costruzione della manovra, per mettere in atto questa tattica offensiva poco usata e sfruttata per scarsa conoscenza del suo contenuto, della sua efficacia; come al solito accompagno a suffragio di queste proposte, la documentazione filmata di gol da me registrati, nei quali si vede benissimo in maniera chiara, più eloquente delle parole, come essa, mobilità e sorpresa, debba essere effettuata ed interpretata; in sostanza, in una circostanza di calma apparente del gioco dove, ripeto l’attenzione dei difendenti, come sempre catturati dal potere attrattivo della palla, è tutta rivolta verso la sua circolazione, il suo portatore, si vede partire improvvisametne e velocemente, di scatto, un attaccante con un movimento d’inserimento che coglie di sorpresa, impreparati gli avversari i quali, al momento, non capiscono cosa voglia dire questa sua iniziativa, specie se siamo in presenza di squadre che giocano con difesa a zona dove la staticità dei giocatori in linea è una costante ben rilevabile; invece, questa accelerazione dell’attaccante in avanti nello spazio è un movimento strategico calcolato, basato sull’intesa con il compagno che vede e capisce tutto per poi appoggiargli in maniera intelligente la palla in profondità e mandarlo a rete; il primo dei tre video è una chicca secondo me perché vede protagonisti due campioni del calcio giocato come Ronaldo e Roberto Baggio quando assieme giocavano nell’Inter nella stagione 1998/1999; uno spettacolo che assieme agli altri gol favoriti utilizzando la Mobilità e Sorpresa, qui mostrati, andrebbero fatti vedere e spiegati nelle scuole calcio, nei corsi per allenatori a Coverciano; le partite di riferimento sono:

Roma vs Inter – campionato italiano 1998/1999

Parma vs Napoli – campionato italiano 2012/2013

Inter vs Lazio – campionato italiano 2013/2014

 

https://www.youtube.com/watch?v=rvkM7oWUtnA&feature=player_detailpage&list=UUdvrMM_LkE5LEE0GQCkMRUw

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Questo argomento proposto dal N/S. ejuventus .allah come discussione nella sez. Forum della Juventus

si sposa bene con la N/S. discussione , ( anche se "Noi " siamo molto più "avanti " ) .

Perciò penso di fare cosa buona e giusta riproponendolo quì come risposta .ok :

........................................%........................%................................::

 

... ejuventus scrive , prendendo spunto da una intervista ad Allegri ::

 

Intervista al mister Allegri ::

prima di Juve-Parma, dopo l'ennesima scorpacciata di gol mangiati contro l' Olympiakos:

 

"Il gol? Si migliora allenandosi.

Solo col gesto ripetitivo davanti la porta si può migliorare.

Basta guardare i giocatori di pallacanestro, anche quelli meno bravi migliorano con l'abitudine di allenarsi.

...... Non dico di esercitarsi 2 ore al giorno, ma già con un quarto d'ora 2-3 volte a settimana a fine anno ci sono miglioramenti"

 

Ora le considerazioni sono due:

 

1) mi sembra un chiaro riferimento ad un (incredibilmente) mancato allenamento in questo fondamentale da parte della gestione tecnica precedente.

Per quanto assurdo (è incredibile che professionisti non si allenano per migliorare tecnicamente!) non faccio fatica a crederci.........

I gol sbagliati dai nostri negli anni recenti erano errori troppo grossolani.

Al di là dell' errore tecnico che può sempre capitare, per stanchezza, foga, rimbalzo sballato, ecc. ecc.,

quello che si percepiva è che ogni volta non avevano un'idea su che soluzione prendere.

 

A livello professionistico, l'idea bisogna averla già prima di prendere la palla !!...ed organizzare lo stop e il corpo in funzione di quella idea.

Un es. lo abbiamo con il gol di Morata all' Empoli: ...... lo spagnolo ha detto che aveva battezzato quella soluzione prima ancora di ricevere palla da Tevez, ed ecco che è uscita fuori una bella conclusione. Come dice Allegri, per i professionisti non è nemmeno un'idea ma un riflesso condizionato, visto che lo hanno provato migliaia di volte nella loro vita.

 

Vedendo professionisti e pure vincenti, un ragazzo dovrebbe avere degli esempi tecnici.

Immaginiamo un ragazzino che inizia a giocare a pallone......

che esempio poteva trarne dai nostri? Quale trucco?

Io ricordo da ragazzino vedevo Platini, le sue punizioni i suoi rigori ed anche come concludeva quando si ritrovava davanti al portiere.

Aveva un suo stile, e faceva scuola.......e lo ripetevi al campetto.

Funzionava !!!!.

Del PIero stesso faceva così, e lo facevo pure io!! .ghgh

Analogamente per la tecnica difensiva di Maldini.......è triste vedere che nessun difensore italiano ha ripreso il suo modo di stare posizionato con già la corsa impostata all' indietro.

Era uno spettacolo. Insuperabile.

 

Oggi abbiamo Messi......... non è affatto il mio calciatore preferito, ma in una cosa sola eccelle ed è forse il migliore di sempre:

davanti la porta o dal limite dell'area non sbaglia quasi mai.

E si vede che le sue soluzioni non sono istintive, del momento, ma sono sempre una sorta di "esecuzione"....... quella determinata situazione di gioco, nel confronto col portiere, è stata studiata in allenamento a lungo.

Un pò come il gioco a scacchi.

 

Dico di più:

alla Juve secondo me è dai tempi di Capello che non prendiamo seriamente in considerazione questo tipo di allenamenti.

A parte Del Piero, formatosi in un'altra era, non ricordo soluzioni "pulite" e impeccabili da parte dei nostri, fino all' arrivo di Tevez (guardare il suo primo gol in Supercoppa lo scorso anno).

 

Noi diciamo che siamo superiori tecnicamente al Benfica e all' Olympiakos......ma andiamo a vedere il secondo gol del Benfica e quello dell' Olympiakos ad Atene:

centrocampisti sconosciuti che però alla prima palla buona sapevano bene cosa fare e l'hanno messa all' angolino apparentemente senza nessuno sforzo. con naturalezza.

Non ricordo esecuzioni così naturale da decenni alla Juve !!!,

non solo da parte di centrocampisti ma anche di una lunga schiera di attaccanti !!

Dov'è allora la nostra superiorità tecnica???

 

Per fare quelle cose non serve un top player, basta un semplice professionista.....come quello del Benfica o dell' Olympiakos che evidentemente si allenano seriamente ed in modo specifico durante la settimana .

 

Avevamo quindi ragione Noi che affermavamo che non c'era la giusta attenzione negli allenamenti.

 

Dov'era il perfezionismo di Conte ???

Forse nelle diagonali difensive e nel cercare di schierare più difensori e mediani possibile.

Ma quello ( la sola tattica difensiva ) non è l'essenza del calcio!!!.

Il video dell'allenamento estivo dello scorso anno era agghiacciante !!!,

e a poco valevano le scuse di quelli più lealisti del re che si attaccavano alla preparazione estiva:

in Italia, da luglio al giugno dopo, ad ogni mese abbiamo la scusa della condizione atletica.

 

Così come è imbarazzante vedere i nostri calciare in porta nel riscaldamento delle partite !

Anche senza difensori e con tutto il tempo a disposizione, solo Pirlo Tevez e Morata fanno soluzioni di qualità......gli altri difficilmente centrano la porta (...e nel caso di Giovinco a malapena ci arrivano tante volte ) .

 

 

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2) ora però dico una cosa ad Allegri...........

... professionisti pagati fior di milioni, che in un mese (anche quello delle vacanze) guadagnano quanto una persona guadagna in tutta la sua vita, gli basta allenarsi "un quarto d'ora 2-3 volte a settimana" ??!!!?

 

E' qui il mancato perfezionismo della Juve.

Forse , E' per quello che non raggiungiamo (quasi) mai la vetta assoluta, cioè la vittoria nella Champions.

Non basta essere una squadra gagliarda e volitiva ...... in Europa bisogna tendere alla perfezione:

in ogni aspetto del gioco, figuriamoci nell'aspetto più importante che è quella di buttarla dentro !!

Niente mentalità sparagnina quindi , specialmente negli allenamenti durante la settimana .

 

Personalmente ho giocato a pallacanestro, e senza essere pagato era solo un piacere stare anche 1 o 2 ore a fare sessioni di tiro !!.

E' vero...nel giro di un anno o due si ribalta la "frittata " ( cioè si diventa più precisi ) .

 

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insomma, morale della favola:

 

prendessero i dvd di Platini e di Messi .... e gli attaccanti si esercitassero almeno 1 ora al giorno sulle varie situazioni di conclusione a rete.

E i centrocampisti e difensori poco meno.

Sono pagati per questo ! !... bah

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... Un pò di Italia ... uum

A parte la prestazione modesta come modesti sono in fondo i N/S. giocatori indigeni (non conosco la serie A ma a sentire gli addetti ai lavori : quelli sono più o meno i migliori che passa il convento ) ,

ieri abbiamo assistito ad un esempio di come si può cambiare modulo di gioco in una stessa partita .ok .

 

......... _1365513503.jpg...

Conte , consapevole della superiorità dei giocatori avversari , sistema la trincea a 5 anzi a 6 perchè De Rossi monta la guardia quasi tra i 2 n/s. centrali sulla lunetta dell'area , poi però non ha la gamba per ripartire ( ma l'idea in teoria non era male ).

E' inutile che Vi dico la mia avversione alla difesa a zona ( Chi mi conosce Lo sa ) .

Io avrei giocato con Chiellini o Ranocchia "libero" dietro lo stopper su Mandzukic ;

gli altri più o meno uguale a ieri sera ma con il compito di pressare di più a tutto campo .

L'infortunio di Pasqual dopo neanche mezz'ora complica i piani di Conte che ,

invece di cambiare solo il giocatore e rimanere con il 5 - 3 - 2 che però non riusciva a sfondare sulle fasce anzi subiva la veemenza degli esterni Croati ,

cambia : Candreva da mezzala va sulla fascia Dx. , De Sciglio va a sx. e Soriano va in mezzo al campo verso Kovacic per fare un 4-4-1-1 .

Conte però si accorge che a centrocampo i Croati sono più forti (63% di possesso palla per Loro ,

non siamo al pullman di Mourinho percheggiato davanti l'area , ma quasi ) e in avvio di ripresa cambia ancora :

El Shaarawy per Immobile per una sorta di 4-5-1 cercando di mettere pressione su Srna nella Loro fascia dx. che infatti negli ultimi 15 minuti (più o meno ) scoppia e consente al nuovo entrato di provare a far male .

E' vero che a 4 minuti dal 90° Perisic ha sbagliato il colpo del KO ,

ma complessivamente il n/s. mister non ha sbagliato niente , e ieri più di così non si poteva fare contro una squadra di categoria superiore .

 

.uhm Questa volta voglio spezzare una lancia a favore della zona .

Il gioco a zona (come ho spiegato in altre discussioni ) nasce proprio per aiutare le squadre provinciali a difendersi dagli attacchi dei fuoriclasse dei grandi Club .

Perciò : Il gioco a zona è un modulo PrettamentE difensivo .

Il gioco a uomo ( o zona-mista come Lo chiamo io ... e "un certo " Trapattoni e non solo Lui ...) avvantaggia Chi ha i giocatori più forti perchè in pratica diventa uno scontro individuale di 11 giocatori contro 11 giocatori : la squadra Che ha la meglio su più scontri diretti vince ( così è in teoria ).

Conte , perciò , questa volta ha fatto bene a schierare la difesa a zona ed a intasare l'area con De Rossi che in pratica ha giocato da "libero " aggiunto .

La Croazia al momento ha più talento , qualità , dribbling , fiato e gamba migliore , in una parola : giocatori .

Se i n/s. avessero accettato lo scontro a viso aperto sarebbero stati asfaltati .

In teoria , se fossi stato io il C.T. della Nazionale le avrei buscate di santa ragione !!

(...ripeto : in teoria , perchè in pratica io conosco poco i giocatori della serie A ma conosco benissimo i giocatori della Nazionale Croata , avrei scelto altri giocatori più adatti al mio gioco ... ma questa è un'altra storia ) .

Comunque : tanto di cappello a mister Conte perchè ieri più di così non si poteva . .ok

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Baudolino, cosa significa per Allegri ripetere gli stessi gesti davanti alla porta allo scopo di migliorarsi trovando la via del gol con naturalezza e precisione nel mandare la palla in rete; sono i gesti fondamentali come tirare, calciare in vario modo e da varie distanze, colpire di testa, palleggiare, o fare il torello che non posso vedere essendo per me l’anticalcio eppure il torello è una delle esercitazioni più diffuse, non so perché; o qualcosa altro sempre di non precisato; per quei pochi video di allenamento nel precampionato della Juventus visti qui quello che mi ha colpito di più è l’assenza di esercitazioni 1 vs 1 per affinare, migliorare il dribbling dei giocatori, con tutti i riflessi di ordine tecnico, fisico, atletico e mentale che comporta, richiede questo gesto tecnico o giocata nelle sue varie forme di esecuzione; il dribbling è propedeutico all’intesa tra i compagni e nell’applicazione degli schemi, senza controllo palla e coordinazione, padronanza delle mosse proprie in contrapposizione a quelle di chi sta di fronte, succede che nel calcio moderno si ha maggiori difficoltà di andare a rete, di segnare in proprio o anche facendo segnare il compagno; sempre in ottica gol, oltre al dribbling, bisognerebbe allenarsi anche a memorizzare, gestire e sfruttare al meglio quelle situazioni di gioco che portano l’attaccante a vincere con successo l’opposizione fisica, agonistica, tecnico tattica degli avversari; fare quindi delle esercitazioni che abbiano come oggetto il tiro fintato, la mobilità e sorpresa, il colpo di testa con rincorsa perché sulla base dei tanti gol da me appositamente registrati a tale scopo, derivanti da questa tipologia di situazioni offensive, esse hanno dimostrato non solo di essere utili ma di dare anche risultati concreti in termini di garanzia di gol fatti; vorrei essere smentito ma esercitazioni come queste da me proposte, personalmente non le ho mai viste fare da nessuna squadra, neanche dalla Juventus, eppure i gol ci sono, stanno a testimoniare che vale la pena di sperimentarle, di assimilarle, ripetutamente come afferma Allegri senza però dire quali.

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... Un pò di Italia ... uum

A parte la prestazione modesta come modesti sono in fondo i N/S. giocatori indigeni (non conosco la serie A ma a sentire gli addetti ai lavori : quelli sono più o meno i migliori che passa il convento ) ,

ieri abbiamo assistito ad un esempio di come si può cambiare modulo di gioco in una stessa partita .ok .

 

......... _1365513503.jpg...

Conte , consapevole della superiorità dei giocatori avversari , sistema la trincea a 5 anzi a 6 perchè De Rossi monta la guardia quasi tra i 2 n/s. centrali sulla lunetta dell'area , poi però non ha la gamba per ripartire ( ma l'idea in teoria non era male ).

E' inutile che Vi dico la mia avversione alla difesa a zona ( Chi mi conosce Lo sa ) .

Io avrei giocato con Chiellini o Ranocchia "libero" dietro lo stopper su Mandzukic ;

gli altri più o meno uguale a ieri sera ma con il compito di pressare di più a tutto campo .

L'infortunio di Pasqual dopo neanche mezz'ora complica i piani di Conte che ,

invece di cambiare solo il giocatore e rimanere con il 5 - 3 - 2 che però non riusciva a sfondare sulle fasce anzi subiva la veemenza degli esterni Croati ,

cambia : Candreva da mezzala va sulla fascia Dx. , De Sciglio va a sx. e Soriano va in mezzo al campo verso Kovacic per fare un 4-4-1-1 .

Conte però si accorge che a centrocampo i Croati sono più forti (63% di possesso palla per Loro ,

non siamo al pullman di Mourinho percheggiato davanti l'area , ma quasi ) e in avvio di ripresa cambia ancora :

El Shaarawy per Immobile per una sorta di 4-5-1 cercando di mettere pressione su Srna nella Loro fascia dx. che infatti negli ultimi 15 minuti (più o meno ) scoppia e consente al nuovo entrato di provare a far male .

E' vero che a 4 minuti dal 90° Perisic ha sbagliato il colpo del KO ,

ma complessivamente il n/s. mister non ha sbagliato niente , e ieri più di così non si poteva fare contro una squadra di categoria superiore .

 

.uhm Questa volta voglio spezzare una lancia a favore della zona .

Il gioco a zona (come ho spiegato in altre discussioni ) nasce proprio per aiutare le squadre provinciali a difendersi dagli attacchi dei fuoriclasse dei grandi Club .

Perciò : Il gioco a zona è un modulo PrettamentE difensivo .

Il gioco a uomo ( o zona-mista come Lo chiamo io ... e "un certo " Trapattoni e non solo Lui ...) avvantaggia Chi ha i giocatori più forti perchè in pratica diventa uno scontro individuale di 11 giocatori contro 11 giocatori : la squadra Che ha la meglio su più scontri diretti vince ( così è in teoria ).

Conte , perciò , questa volta ha fatto bene a schierare la difesa a zona ed a intasare l'area con De Rossi che in pratica ha giocato da "libero " aggiunto .

La Croazia al momento ha più talento , qualità , dribbling , fiato e gamba migliore , in una parola : giocatori .

Se i n/s. avessero accettato lo scontro a viso aperto sarebbero stati asfaltati .

In teoria , se fossi stato io il C.T. della Nazionale le avrei buscate di santa ragione !!

(...ripeto : in teoria , perchè in pratica io conosco poco i giocatori della serie A ma conosco benissimo i giocatori della Nazionale Croata , avrei scelto altri giocatori più adatti al mio gioco ... ma questa è un'altra storia ) .

Comunque : tanto di cappello a mister Conte perchè ieri più di così non si poteva . .ok

 

Per fare una controanalisi sulla validità della difesa a zona che Conte ha impostato contro la Croazia per cercare di fermarla stante la superiorità delle sue forze, bisognerebbe soffermare l’attenzione sulle azioni offensive avversarie dalla trequarti fin dentro la nostra area di rigore, per vedere il comportamento e l’atteggiaento tattico dei nostri difensori per l’occasione numerosi e con diverso ruolo davanti alla porta di Buffon; questo assetto tattico, questi movimenti che hanno fatto vedere gli azzurri in area ma anche quelli di squadre di club, cerco, un pò l’occhio è allenato, di non farmeli scappare neanche nei minimi dettagli come è capitato con Darmian che si è girato sul tiro a rete di Perisic, causando il pareggio della Croazia, il cui errore di tecnica individuale mi pare non sia stato rilevato in nessun resoconto dei massmedia; a parte il gol, se andiamo a vedere come stavano e come si muovevano gli azzurri dentro area si capisce quanto la zona abbia diretta influenza sul loro comportamento di posizione, di copertuta, di attenzione fissa solo verso la palla da esserne costantemente attratti a scapito della marcatura a uomo o se vogliamo della corretta presa di posizione del diretto avversario mai tenuto regolarmente di fianco interno ma alle spalle o davanti o distante; che le azioni poi, eccetto l’ultima che poteva costarci la sconfitta se il tiro non andava fuori, non si siano risolte favorevolmente per la Crozia, questo è un altro paio di maniche, tuttavia i rischi che abbiamo potenzialmente corso sono stati tanti, tutti con uno stesso denominatore comune ovvero la mancanza di una marcatura a uomo adeguata, con il diretto avversario mai tenuto d’occhio abbastanza; per analizzare ciò bisognerebbe visionare il video delle azioni con la palla nella nostra area poco prima e dopo esserci entrata perché solo così discuteremo su dati certi, reali; ciò non è possibile ma guardando gli highlights della partita si dovrebbe poter desumere lo stesso che le cose sono andate in questo modo quanto a rischi corsi con la zona applicata da Conte anche se mista.

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